Kimi ga
sukida to sakebitai!!
di
Francine
Oddio...
Non ci credo. Non ci posso credere!
Io, il Genio indiscusso del basket, Hanamichi Sakuragi, ho ricevuto un
complimento da Rukawa! Da quel pezzo di ghiaccio!
Ancora non ci credo!
E' vero: ho realizzato una splendida schiacciata, anche se ciò ha
comportato un fallo di sfondamento, che ha fatto letteralmente capitolare
Hanagata e quell'altro idiota ai miei piedi.
Peccato che fosse il mio quinto fallo!
Ma non potevo certo lasciare che quel bastardo di Rukawa ridesse di me
alle mie spalle!
Ricordo ancora quello che mi ha detto pochi minuti prima che io
realizzassi quello slam dunk da manuale...
" Che ne diresti di tirare fuori le palle?"
Ho dato una solenne testata sul parquet del campo da gioco.
Il Gorilla mi ha guardato perplesso, mentre Kogure e Miyagi hanno
semplicemente scosso il capo.
Devo ammetterlo: se non fosse stato per le parole di Rukawa, non avrei mai
trovato la grinta necessaria per spiccare quel salto e infilare la palla
nel canestro!
Tutto il pubblico ha iniziato a chiamare il mio nome a gran voce!
Che emozione!
Adesso quei quattro pirla dei miei amici la smetteranno di mettere in
discussione la mia bravura ed abilità!
In ogni caso, l'arbitro mi ha espulso.
Fin qui, nulla di particolare; quello che mi ha lasciato letteralmente di
stucco sono state le parole di Rukawa.
" Ehi..." mi ha chiamato con il suo solito monosillabo, facendomi voltare
verso di lui.
In un primo momento pensavo volesse infierire, dicendomi come al solito
"idiota!"; ma quando mi sono voltato ho visto un'espressione sinceramente
rammaricata sul suo volto pallido.
" E' stata una bell'azione, mi dispiace!" mi ha detto con gli occhi velati
dalla tristezza.
Per la prima volta mi sono accorto che Rukawa ha gli occhi blu, freddi e
penetranti...
Mi ha sbalordito!
Al punto da non poter esultare come al mio solito.
Non me l'aspettavo. E neanche tu te l'aspettavi, vero Ayako?
L'ho capito dall'espressione stupita che hai messo su quando mi hai fatto
i complimenti per la mia schiacciata.
E dire che ho aspettato questo momento per tanto tempo! Se questa mattina
qualcuno mi avesse detto che avrei realizzato uno slam dunk coi fiocchi,
ma che non avrei esultato, quasi sicuramente l'avrei gonfiato di botte!
Se poi mi avesse predetto che Rukawa avrebbe speso più di tre parole per
farmi un complimento, avrei chiamato la neuro!
E invece, è successo. E non penso neppure a Haruko!
Ad Ayako ho solo risposto " sono solo un po' stanco..." e poi mi sono
seduto accanto a Mitsui.
E adesso sono qui, su questa sedia pieghevole, stanco morto, a fissare il
pavimento azzurro ai miei piedi.
Impossibile!
Neppure mi accorgo che l'ultimo tiro di Fujima non entra a canestro per un
pelo! La palla è rotolata lungo l'anello per secondo che ai miei compagni
sono sembrati eterni: forse per un caso, forse per volere degli dei, la
palla è uscita fuori, cadendo a terra.
Sento delle urla che spostano la mia attenzione sul terreno di gioco:
l'arbitro ha fischiato, abbiamo vinto! Vinto!
E tutto grazie alla mia schiacciata!
Mitsui schizza via dalla sedia, raggiungendo i compagni sul campo.
Ryota guarda Ayako, sperando che lei gli dimostri almeno un po'
d'ammirazione.
Tutti sono al settimo cielo, ma io...
Io non riesco a gioire al cento per cento. Non so perché, e darei non so
che cosa per saperlo! Maledizione! Ho aspettato tanto e adesso?
Quel baciapiselli di Mitsui mi da grandi pacche sulle spalle: ma che avrà
da sbraitare così tanto?
L'unico ad abbozzare un mezzo sorriso, a non lasciarsi prendersi dalla
frenesia è lui: Rukawa!
Mi lancia uno sguardo strano: né gelosia, né superiorità, né strafottenza,
come al suo solito.
E' contento...
Pazzesco: Rukawa è contento per me?!
Sento che le gambe stanno per liquefarsi sotto di me: quando il Gorilla mi
chiama affinché raggiunga gli altri per la premiazione, barcollo e quasi
inciampo nei miei stessi piedi.
La voce dell'arbitro che decretala vittoria dello Shohoku, giunge alle mie
orecchie ovattata.
Sento che lui è al mio fianco.
Mi giro e vedo i suoi occhi blu penetrarmi fin dentro l'anima.
Perché?
Perché sei sempre vicino a me?
Perché mi fissi con quello sguardo?
E soprattutto, perché sento una morsa di gelo all'altezza dello stomaco?
Akagi sbraita qualcosa circa l'onore da riservare ai vinti...
Tutte cazzate: il mio motto è sempre stato " il secondo è il primo dei
perdenti".
Rientriamo negli spogliatoi, dove crolliamo esausti a terra,
addormentandoci di sasso!
Quando mi risveglio, trovo quel nanerottolo di Miyagi che ha preso la mia
gamba destra per un cuscino, mentre io mi sono appoggiato sullo stomaco
del Gorilla.
Quell'accrocco di Mitsui si è addormentato con la schiena appoggiata ad un
armadietto, il busto proteso in avanti: come diavolo farà a star comodo
così?
Istintivamente mi volto a cercare Rukawa.
Eccolo lì, che dorme sdraiato a terra, poggiato sul fianco destro, con la
faccia che bacia la sua immagine riflessa sul pavimento.
Certo che ha le ciglia molto lunghe, per essere un uomo. Anche i suoi
lineamenti sono molto delicati, hanno qualcosa di femmineo, nonostante
Rukawa sia alto quasi un metro e novanta centimetri!
Arrossisco quando i miei occhi scendono ad osservare la sua bocca.
E' socchiusa, come se stesse per dare un casto bacio a se stesso, come in
quel libro che mi aveva prestato Haruko tempo fa..
Com'è che si chiamava quel demente che si era perdutamente innamorato
della sua immagine, riflessa in uno stagno, da chinarsi per baciarla?
Ah, sì... Narciso.
Credo che Rukawa potrebbe incarnare perfettamente Narciso, per quanto è
bello.
Quelle labbra color pesca... fanno venir voglia di esser baciate alla sola
vista.
Mi porto una mano sugli occhi: oddio... mi sono innamorato di Rukawa?!!!
Scatto a sedere, fregandomene di Ryota, che rotola a terra, continuando a
dormire.
Non ci posso credere! Non è possibile... Certe cose avvengono solo in
letteratura!
Mi alzo, dirigendomi alle docce: un po' d'acqua ghiacciata è quel che ci
vuole!
Raccatto la mia roba dal mio armadietto e mi tolgo la divisa.
Come alzo la maglietta, madida di sudore, all'altezza dei miei pettorali,
mi assale uno strano senso del pudore: perché mai mi vergogno di
spogliarmi davanti ad altri uomini?
Fosse la prima volta! Invece accade dopo ogni allenamento: ce ne andiamo
alle docce e ce ne diciamo di tutti i colori!
Prendiamo in giro Miyagi perché ce l'ha piccolo, Mitsui perché il suo
"coso" è storto...
L'unico a cui non rivolgiamo certe attenzioni, oltre a Rukawa che è sempre
l'ultimo ad entrare sotto le docce, è il Gorilla. Se gli dicessi che ce
l'ha enorme, probabilmente ci spaccherebbe la faccia!
Mi giro: tutti dormono beatamente, nessuno si è mosso di un millimetro.
Rukawa è sempre in quella posizione...
Il cuore mi balza in petto e comincio a sentire una scarica elettrica
pervadere il mio corpo e correre lungo la mia schiena, fino ai reni.
Basta, Hanamichi!
Decido di spogliarmi nelle docce: prendo la mia roba e oltrepasso la porta
a vetri.
Poso la sacca con il doccia-schiuma e lo shampoo a terra, mentre mi tolgo
la divisa, che puzza in maniera assurda, e la lancio per terra, schifato.
Apro il rubinetto dell'acqua fredda e mi fiondo sotto il getto d'acqua,
cercando di non pensare a tutte le cose assurde che sono accadute oggi.
Rukawa che mi fa i complimenti.
Rukawa che mi guarda sorridente.
Rukawa che dorme sul pavimento.
Rukawa...
Eh, no!
No, bello non fare così! Accidenti! Devo smetterla di pensare a lui!
Altrimenti, chi lo fa scendere il mio "amichetto"?
Devo essermi lasciato influenzare dalla lezione di letteratura dell'altro
giorno: quella su Saikaku e sul " Grande Specchio dell'omosessualità
maschile"...
Con Mito abbiamo commentato disgustati quelle pagine.
Ricordo che gli ho anche chiesto " come cazzo si fa ad innamorarsi di un
uomo?" facendo una faccia assurda, che l'ha fatto sbellicare dalle risate.
" Io dico che è possibile, Hanamichi..." mi aveva detto con uno sguardo
furbetto dei suoi.
Odio quando fa così, non so mai che cosa gli passi per la testa!
Lì per lì, ho anche pensato che si riferisse a me e a lui: stavo per
ammazzarlo di botte.
" Non mi stavo riferendo a noi..." mi aveva detto leggendo chiaramente nel
mio cervello " Dicevo solo che certe cose non si possono escludere a
priori, Hanamichi...".
" Cazzate!" gli avevo risposto assumendo un'aria baldanzosa e gonfiando il
petto come un tacchino " A me piacciono e piaceranno per sempre le donne!
Anzi, una sola donna: la mia dolce Harukina!".
" Mai dire mai, Hanamichi, mai dire mai..." aveva detto Mito
allontanandosi, con l'aria di chi la sa lunga.
No, Yohei non è di sicuro innamorato di me: l'ho visto varie volte correre
dietro alle gonnelle, e la sua collezione di Playboy farebbe invidia a
qualsiasi segaiolo incallito!
Ma, allora...vuoi vedere che Mito si riferiva a me?
Oddio...
Sento l'acqua scorrere prepotentemente sulla mia testa e scendere lungo la
mia schiena e sul mio torace: poso le mani sulle piastrelle che ho
davanti, senza riuscire a distinguere il colore che hanno.
Per quel che ne so, potrebbero anche non esserci.
Potrebbe essere tutto un sogno: e mi dispiacerebbe, non tanto per la mia
splendida schiacciata, quanto per i sinceri complimenti di Kaede...
Kaede!
L'ho chiamato per nome! Ma che mi sta prendendo?
Appoggio la testa sulle piastrelle, scaricando parte del mio peso sul
muro.
"Kaede..." sussurro pensando a quanto sia dolce il suono del suo nome.
"Sei proprio come un acero, forte e flessuoso allo stesso tempo..."
sussurro abbozzando un mezzo sorriso: è pazzesco, lo so, ma ne sono felice
e sollevato.
Però, un pensiero improvviso mi attraversa il cervello: e se lui mi
odiasse? O peggio ancora, si prendesse gioco dei miei sentimenti? O se gli
facessi schifo e ribrezzo?
" No! Non dovrà mai saperlo!" grido del tutto dimentico che l'oggetto del
mio folle amore è dall'altra parte di quella porta a vetri.
" Che diamine stai blaterando, idiota? Chi è che non dovrà mai venire a
sapere cosa?"
Mi sento morire: il cuore si ferma per un istante eterno, per poi
riprendere a battere all'impazzata. Non riesco a voltarmi: dietro di me,
c'è lui... Rukawa!
Eppure devo apparire disinvolto! Se continua così, sembrerò un bambino
colto con le mani nel vasetto delle caramelle!!!!
Mi alzo con uno scatto di reni e mi giro ad affrontare il suo sguardo di
ghiaccio.
Del tutto inaspettatamente, Rukawa non mi lancia nessuna delle sue
occhiate compiangenti: sorride.
Ebbene sì. Kaede- pezzo di ghiaccio- Rukawa mi sta sorridendo, mostrandomi
le sue labbra di pesca ed una fila di denti bianchissimi.
" Che hai da guardare, Rukawa?" gli intimo a brutto muso, per riacquistare
fiducia in me stesso, sperando che non stia qui da molto.
" Mpf..." mi risponde chinando la testa e scuotendola.
" Allora? Vuoi che ti spacchi la faccia?" gli grido, pregando di essere
convincente e di indurlo ad andarsene. Sento che se resta davanti ai miei
occhi con solo un asciugamano addosso, non sarò più responsabile delle mie
azioni.
" Quando si fanno certi discorsi, è buona norma accertarsi che non ci stia
ascoltando nessuno, idiota che non sei altro!" mi rimprovera alzando la
testa e lanciandomi un'occhiata che mi passa da parte a parte. Dio, cosa
darei per perdermi in quei due occhi blu!
" Che...che discorsi?" gli chiedo, terrorizzato che possa aver sentito
troppo " Mi hai spiato?"
" Spiato? Veramente sei tu che ti sei messo a sviscerare i tuoi sentimenti
in un luogo pubblico!" mi risponde con un'espressione tra il divertito e
il sadico.
" Che cosa hai sentito?" gli chiedo, incurante del fatto che la mia voce
si stia incrinando per via dell'ansia.
" Devo ripetere tutto?" mi chiede avvicinandosi a me.
" Va bene...com'era?" dice guardando in su, portandosi un dito sotto il
mento " Ah, sì.. Kaede... Sei proprio come un acero, forte e flessuoso
allo stesso tempo... e se lui mi odiasse? O peggio ancora, si prendesse
gioco dei miei sentimenti? O se gli facessi schifo e ribrezzo? No! Non
dovrà mai saperlo! ...credo sia tutto, o sbaglio?" mi dice con la sua voce
roca e profonda, facendomi tremare, di paura e piacere, mentre si avvicina
pericolosamente al mio viso.
" Ru...Rukawa...io...io..." balbetto, cercando di mettere in fila due
parole di senso compiuto che costituiscano una spiegazione convincente.
Che imbecille che sono! Non mi sono accorto di star parlando ad alta voce!
Chissà che cosa penserà di me, adesso...
Già lo vedo deridermi, vomitarmi in faccia il suo odio ed il suo
ribrezzo... Chiudo gli occhi, terrorizzato: non voglio vedere, non voglio
vedere il suo sguardo di ghiaccio lacerare la mia anima!
Due labbra morbide e carnose si accostano alle mie, regalandomi un casto
bacio.
Il mio primo bacio...
Apro gli occhi, incredulo: Rukawa mi guarda sorridendo, con le sue mani
sulla mia mascella ed il suo busto attaccato al mio.
" Ru..rukawa, ma che cosa...?" balbetto sempre più incredulo, mentre sento
il suo cuore battere al punto da voler sfondare il suo torace e fondersi
con il mio.
Il suo battito sulla mia pelle è così eccitante...
Per tutte risposta, Rukawa si china verso il mio orecchio sinistro e mi
sussurra dolcemente " Idiota! E se ti avesse sentito qualcun altro?".
" Cosa?" chiedo volgendo la testa verso il suo viso, nascosto nell'incavo
della mia spalla.
" Hanamichi Sakuragi... tu, invece, sei proprio come un delicato viale di
ciliegi in fiore..." mi dice prima di regalarmi un altro bacio, più
profondo del precedente.
Le mie labbra si schiudono, accettando con gioia il suo sapore, mentre le
nostre lingue s'intrecciano in una danza ipnotica, che ci porta a perderci
l'uno nell'altro.
Ci stacchiamo solo per riprendere fiato: ci fissiamo negli occhi, incapaci
di spiccicare mezza parola.
" Rukawa...da quanto tempo tu...?" gli chiedo passando una mano sulla sua
meravigliosa criniera corvina.
" Da quanto tempo mi piaci?" mi risponde lui posando la testa sulla mia
spalla e stringendomi forte " Da quando ti ho visto... Lì per lì non
pensavo si trattasse di amore, ma poi, quando ti ho visto sbavare dietro
alla sorella di Akagi, ho sentito salirmi il sangue al cervello!".
Sento la sua risata solleticare la mia pelle. Lo guardo: è lì tra le mie
braccia, completamente abbandonato...
" Perché ridi, Rukawa?" gli chiedo fissandolo bieco, ansioso. Se mi sta
prendendo in giro... l'ammazzerei con le mie stesse mani!
" Perché è la prima volta, in tutta la mia vita, che m'interessa qualcun
altro, oltre al basket..." mi dice lanciandomi un dolcissimo sguardo da
sotto le sue lunghe ciglia scure.
" ma allora..tu?"
" In che lingua devo dirtelo, idiota? Ti voglio bene!! " mi dice prima di
soffocarmi in un bacio lunghissimo.
" Adesso hai capito?" mi chiede dopo che le nostre labbra si sono
staccate.
" Sì...adesso ho capito..." gli rispondo abbracciandolo forte e
carezzandogli la schiena muscolosa.
" Hanamichi...?"
" Sì...?" rispondo, come in estasi.
" Ho sentito dei rumori, non vorrei che al Gorilla e agli altri prendesse
un infarto, vedendoci nudi ed abbracciati..." mi dice guardandomi con
un'espressione rammaricata.
Si stacca da me a malincuore, passandomi una delle sue mani sulla guancia
sinistra.
" Apri l'acqua calda, o ti prenderà un accidente!" mi rimprovera
dolcemente.
" E tu non prendere freddo!" gli dico io sorridendo come un ebete.
" Senti... custodiamo questa cosa per noi. Non vorrei che i nostri
genitori ci creino dei problemi..."
" Ma almeno ai nostri amici dovremo pur dirlo, no?" chiedo io inarcando un
sopracciglio " Rukawa, non mi va di fare le cose nell'ombra!"
" Almeno per il momento, aspettiamo! Se questa cosa si sapesse,
probabilmente ci caccerebbero dalla squadra e c'impedirebbero di
frequentarci!"
Ha ragione: ai miei prenderebbe un infarto se sapessero che ho il ragazzo!
Chino la testa, rassegnato.
" E va bene, Rukawa... per ora stiamo zitti...però, io sento il bisogno di
confidarmi con Yohei!" lo supplico, quasi, con le lacrime che stanno per
fare capolino dai miei occhi.
" Yohei? Ah, intendi dire Mito! Sì, lui sa tutto..." mi dice
tranquillamente, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
" CHE COSA?" sbraito poco prima che il Gorilla e gli altri entrino.
" SAKURAGI!!!!!RUKAWA!!!!! POSSIBILE CHE DOBBIATE SEMPRE LITIGARE?!" tuona
la voce del Gorilla, mentre si avvicina a grandi passi verso di noi. Ci
divide, pensando che stiamo per ammazzarci di botte, e mi assesta un pugno
ben caricato sulla testa.
" SAKURAGI! FINISCI LA TUA DOCCIA E LASCIA IL POSTO AGLI ALTRI! RUKAWA!
FILA SOTTO L'ULTIMA DOCCIA E SBRIGATI! VI VOGLIO PRONTI TRA MENO DI UN
QUARTO D'ORA!!!!"
Kaede si allontana ed io mi sbrigo ad uscire da sotto la doccia.
" CHE CAZZO, SAKURAGI!!? MA TI FAI LA DOCCIA GHIACCIATA??!! ALMENO
AVVERTI!!!" mi sbraita dietro Mitsui, dopo esser schizzato come un fulmine
da sotto il getto d'acqua.
" Zitto, baciapiselli!" gli dico guardandolo in cagnesco ed uscendo dalle
docce.
Nello spogliatoio poso le mie cose su una panca e tiro fuori l'accappatoio
dalla mia sacca: mi avvolgo sotto il panno e friziono i miei capelli rossi
con un asciugamano. Pochi istanti dopo, Rukawa entra anche lui nello
spogliatoio, venendo a sedersi proprio davanti a me.
Arrossiamo quasi contemporaneamente, al pensiero di vedere l'altro nudo.
" Mi dispiace per il pugno che ti ha assestato il Gorilla prima" mi
sussurra dolcemente" Ti ha fatto male?"
" Stavo meglio prima!" rispondo massaggiandomi il punto in cui è spuntato
un bel bernoccolo rosso.
" Forse un bacio potrebbe farti passare il dolore..." mi propone con aria
maliziosa. Io sorrido, entusiasta per la proposta fattami dal mio angelo
etereo.
" Credo che mi farebbe bene..." rispondo sorridendogli.
" Allora...aspetta che si torni a casa..." mi dice lui sorridendo.
" Senti...che intendevi dire prima, a proposito di Mito?" gli chiedo, non
riuscendo più a resistere alla curiosità.
" Mito venne da me un giorno, dopo la rissa con gli amici di Mitsui..." mi
confessa abbassando gli occhi " ...e mi disse di vuotare il sacco con
te... Lì per lì volevo farlo a pezzi, ma poi gli chiesi come avesse fatto
a capire i miei sentimenti per te.' L'amore e la tosse non si possono
nascondere' mi ha risposto andandosene e suggerendomi di confessarti ciò
che provavo per te. Ha detto che con un testone come te, le sottigliezze
non servono..." conclude tornando a posare i suoi occhi blu nei miei.
Maledetto Yohei! Ecco perché faceva tanto il saputello! Ma adesso gliela
farò pagare io!
" Hanamichi..." mi chiama la sua voce profonda. " Hanamichi, non
prendertela con Mito. Se non fosse stato per lui, a quest'ora io e te non
ci staremmo parlando."
" Non ce l'ho con Mito, Kaede..." lo rassicuro. " però...dobbiamo parlare
di molte cose, noi due." sussurro portandomi una mano davanti la bocca.
Rukawa annuisce vigorosamente con la testa.
Credo che anche lui voglia sapere come e quando io mi sia accorto dei
sentimenti che provavo nei suoi confronti: penso che resterà stupito di
sapere che è successo oggi, dopo il suo inaspettato complimento. Chissà...
forse era un piano architettato a puntino con Mito..
In tal caso, anche tu, Kacchan, me la 'pagherai': e ho già una mezza idea
sul come...
Il Gorilla rientra assieme al resto della squadra e smettiamo di
confabulare tra noi.
Sul pullman che ci riporta al liceo, io e Kacchan sediamo l'uno distante
dall'altro, per non destare sospetti, ma non appena gli altri se ne vanno,
lo raggiungo vicino al parco pubblico e ce ne andiamo a parlare in riva al
mare.
Guardiamo il tramonto abbracciati, lui con la testa appoggiata sul mio
petto: sento i battiti del suo cuore susseguirsi lentamente, in maniera
quasi ipnotica.
" Kaede..." esordisco posando le mie labbra sui suoi capelli " Pensi che
capiranno?"
Alza la testa per guardarmi negli occhi.
" Per questo non voglio che sappiano ancora nulla. Solo quando saremo
sicuri al cento per cento su come la pensano, glielo confesseremo."
La mia espressione delusa lo fa girare verso di me.
" Hacchan..." mi dice prendendomi il viso tra le mani " Tu non sai quanto
vorrei poter gridare che ti amo...ma siamo ancora minorenni e se i nostri
genitori lo venissero a sapere, ci impedirebbero di vederci. Per me
sarebbe un inferno!"
" Va bene, Kacchan..." gli rispondo tranquillizzandolo con un bacio
dolcissimo " Aspetteremo di avere ventuno anni per vivere la nostra
relazione alla luce del sole. Riusciremo a ritagliarci degli spazi tutti
nostri, non permetteremo che nessuno scopra il nostro segreto. Anch'io
impazzirei se non potessi più vederti!" continuo a rassicurarlo
stringendolo tra le braccia.
Una leggera brezza proveniente dal mare accarezza i capelli del mio amore,
e gioca con la sua felpa azzurra, impigliandosi nel cappuccio e muovendo i
cordoncini bianchi. Sembra così fragilo ed indifeso, adesso che è tra le
mie braccia, mentre è così risoluto e determinato quando scende in campo
ed ha tra le mani quel pallone a spicchi rosso.
All'improvviso, Kaede si divincola dalla mia presa e si volge verso il
mare. Si allontana da me e raggiunge la battigia: dopo essersi guardato
intorno e, accertatosi che non ci sia nessuno nei paraggi, inspira
profondamente, aprendo le braccia.
" HANAMICHI SAKURAGIIII!!!!!!!IO TI AMOOOOOOO!!!!!!!" grida con quanto
fiato ha in gola.
Balzo in piedi e lo raggiungo, prendendolo per mano.
" KAEDE RUKAWAAAAA!!!TI AMO ANCH'IOOOOO!!!!!!!" urlo più a lungo di lui,
chinandomi dopo lo sfioro fatto.
" il solito esagerato..." commenta lui, freddo.
" Sarebbe questo il tuo ringraziamento?" gli chiedo offeso. Kacchan
sorride e si avvicina verso di me, seguendo il mio profilo con un dito.
Poi avvicina le sue labbra alle mie e mi dona il bacio più dolce di tutti
i miei sedici anni.
" va bene questo, come ringraziamento?" mi chiede appoggiandosi a me.
" Kacchan..." mormoro sui suoi capelli, abbracciandolo forte.
Ride.
" Cosa c'è?" gli chiedo perplesso: che gli dia fastidio essere chiamato in
quel modo?
" Mi piace come pronunci il mio nome..." mi confessa stringendomi forte.
Ricambio il suo abbraccio, mentre il sole, unico testimone del nostro
amore, si tuffa nel mare rosso.
Avevi ragione, Yohei: nella vita non puoi mai dare per scontate alcune
cose.
Per fortuna, aggiungo io, stringendo tra le braccia il mio adorabile 'volpino'.
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