Paring:
direi troppi… ehm…
Rating: questo pg-13
Note: Abbiamo di nuovo le peripezie vissute da Noah,
Niki e Cam…con l’aggiunta del fratellino di Noah, Jack!^__^
Come al solito Noah è gestito da Saya mentre Cam e Niki sono
gestiti da Miyu.
Le autrici: AMS è composto da tre ragazze
- Arual, Miyu e Saya
Just
Love Life
Capitolo 5
di AMS
Era uno splendido sabato pomeriggio....beh...splendido
per i canoni delle giornate londinesi, ovvero faceva un freddo assurdo
ma per lo meno c’era il sole….diciamo che l’autunno ed il sempre più
prossimo inverno si stavano facendo sentire.
Noah era contento. Finalmente dopo una settimana infernale passata
in ospedale tra operazioni varie e visite ai pazienti era libero,
per di più durante il week-end….un vero sogno. In questo momento
si trovava nella sua abitazione, sua e della sua numerosa faglia,
che era situata a qualche chilometro dal centro di Londra, in un bel
quartiere tranquillo di villette a più piani circondate da
giardini rigogliosi e ben curati.
Allo stesso tempo però era inquieto. Era dal venerdì
precedente che non vedeva Nicolas e stava andando letteralmente in
crisi di astinenza…questo perché non era riuscito a fare una
capatina nell’ufficio di Cam durante il solito appuntamento settimanale,
il tutto per colpa di un paio di tirocinanti che si erano messi a
discutere ‘vivacemente’ sulla prognosi data ad un paziente che avevano
in comune….e mentre lui faceva da pacere Niki se n’era andato senza
neppure averlo salutato.
Ora era lì a scervellarsi per trovare un modo per vedere il
suo amato Nicolas, quell’angelo dai capelli del color del miele e
dai lineamenti delicati che gli era entrato nel sangue e necessitava
di vederlo…come aveva detto Cam era stato un vero colpo di fulmine
ed era finito per amare il ragazzo all’istante. Un’idea brillante
passò per la mente a Noah ed un sorriso soddisfatto gli si
dipinse sulle labbra mentre pensava al suo migliore amico.
Anche Cameron quel giorno non era di turno in ospedale e neppure domenica
mattina…attaccavano entrambi il pomeriggio…quindi perché non
organizzavano una splendida uscita!?
Pochi secondi dopo si trovava già seduto sul divano del salotto
con il telefono in mano mentre componeva il numero di casa dell’altro
medico. Il telefono squillò alcune di volte prima che Cameron
rispondesse.
“Pronto?”
“Caaaaam qui Noah!” rispose il moretto con voce tutta allegra.
In quel preciso istante comparve Jack, il suo unico fratello minore,
dalla cucina con in mano un panino al prosciutto e sentendo il nome
di Cameron pronunciato da Noah si fermò di colpo, rimanendo
in attesa che la conversazione continuasse.
“Ehi...ciao Noah! Come mai questa chiamata di sabato?”
“Usciamo stasera? Tu, io, Jack e Nicolas?” chiese cercando di non
mostrarsi troppo speranzoso.
Cameron dall’altra parte del telefono si mise a sghignazzare sotto
i baffi.
“Ah...ecco spiegato il motivo...vuoi che ti faccia incontrare di nuovo
Niki”
Noah si sentì punto sul vivo a quell’affermazione ma d’altra
parte Cam sapeva tutto dei precedenti incontri avuti con Nicolas,
fin nei minimi dettagli, visto che gli aveva raccontato tutto lui
e sapeva che stava facendo sul serio con il giovane artista….quello
che Noah non sapeva era che lui conosceva anche i segreti di Niki,
nonostante questo non glieli avesse confidati direttamente…ma quel
ragazzo era talmente cristallino che era impossibile non capire che
era cotto del suo amico.
Jack intanto fissava il fratello perplesso e con un sopracciglio alzato
come per dire ‘ed io che centro?’….Noah se ne accorse e si voltò
verso di lui.
“Sto parlando con Cameron”
“Si ma che centro io ... ho sentito il mio nome...” rispose il fratellino.
“Non vuoi uscire con noi?” chiese il medico dai capelli mori col sorriso
più innocente che aveva sulle labbra anche se stava volutamente
stuzzicando Jack.
“Mm.. beh devo pensare... e se fossi impegnato?.....”
Noah fissò il fratello con una strana espressione che sembrava
dire ‘non ci crede nessuno a quello che stai dicendo’ e poi riprese
a parlare con Cameron.
“Per me non c'è problema...vengo volentieri....devo solo telefonare
a Niki per sapere se è libero...sta sera intendi uscire no?”
disse il rossino.
“Si questa sera, Jack è libero viene con noi..”
Noah aveva auto risposto per il fratello che lo fissava tra il contrariato
ed il perplesso mentre mangiava il panino….stava facendo di proposito
il difficile anche se non stava più nella pelle al pensiero
di uscire assieme a Cameron, il suo primo e unico grande amore.
“Bene.....facciamo una pizza e poi un locale?” continuò Cam.
“Si si chiama Hektor, lui conosce bene i locali”
“Ok...me ne faccio consigliare qualcuno dall'uomo di mondo...” rise
allegramente.
“Almeno uno di noi tre lo è...”
“Orario dell'appuntamento e luogo?”
“Veniamo io e Jack a prendervi…decidi tu dove”
Jack continuò imperterrito con i suoi sguardi fulminanti al
fratello.
“Cioè Jack non ti preoccupare facciamo tutto noi” disse il
ragazzo tra sé e sé, facendo sorridere Noah.
“Mmhhh.....a casa mia alle 7? Faccio venire da me Niki...tanto sa
dove abito....”
“Va bene, alle 7…cioè tra qualche oretta…ci vediamoooo!”
“A dopo!” e con questo Cameron interruppe la conversazione.
Noah posò la cornetta del telefono con espressione super-soddisfatta….avrebbe
rivisto Nicolas!! Poi si voltò verso il fratello che lo stava
ancora a guardare in cagnesco.
“Jack on vuoi venire fuori con me e C A M E R O N?” lo canzonò
allegramente Noah….in risposta l’altro ragazzo borbottò qualcosa
di incomprensibile.
“Non ho sentito bro”
“Si si vengo! Ok sei contento?”
“Si…” sorrise “Vado a farmi una doccia e vestirmi”
“Mah...” sospirò prima di dirigersi in camera sua, il panino
ormai finito “Ok.. mi preparo anche io a questo punto.”
Intanto Cameron, dopo aver smesso di parlare
con Noah, digitò sul tastierino del telefono il numero del
cellulare di Hektor. Sapendo che lavorava in palestra anche il sabato
pomeriggio si era risparmiato una chiamata inutile a casa.
Il telefono squillò quattro volte prima che la voce dell’amico
gli giungesse all’orecchio.
“Chi è che rompe?” chiese Hektor con voce piuttosto irritata
che fece alzare un sopracciglio a Cam con fare perplesso.
“Ehi Hek…che succede? E’ una giornata no a lavoro?”
“Cameron!! Non pensavo fossi tu! Sono felice di sentirti! Come stai?”
chiese con un tono di voce ora decisamente più allegro e rilassato.
“Benissimo direi…ma ti ho forse disturbato? Forse sei alle prese con
un corso mi spiace…”
“Ma no, nessun disturbo!” intervenne prontamente ad interromperlo
“Non sono occupato….stavo solo parlando con un amico, tutto qui.”
Cameron alla parola ‘amico’ drizzò le orecchie, soprattutto
per l’atteggiamento scontroso che aveva dimostrato ad essere interrotto
nella conversazione con il suo ‘amico’. Il medico conosceva bene il
biondino e riusciva a capire quando c’era qualcosa sotto che non gli
si voleva dire.
“Capisco…” si limitò a rispondere sorridendo.
“Piantala Cam…so quello a cui stai pensando quindi scorda ogni cosa…piuttosto,
avevi bisogno di qualcosa visto che mi hai chiamato?”
“Si…io e Noah questa sera stavamo pensando di fare una piccola uscita
e volevamo che l’esperto ci consigliasse qualche localino per il dopo
pizza.”
“Mhhh…locale eh? Ne conosco tanti lo sai….che dici dell’Excalibur?”
“Neanche morto…quel posto sarà bello ma è un buco e
non mi va di andarci per dovermi muovere come una sardina in scatola!”
“Scartato allora…..mmhh….il Long Coast?”
“Quello è da vecchi…”
“Cavolo Cam, certo che sei sempre insoddisfatto…fai prima a dirmi
che tipo di locale cerchi!” sospirò Hektor.
“Diciamo un posto tranquillo, con bella musica ballabile, spazioso
e che non sia in culo al mondo.”
“Sembra che tu stia cercando un appartamento non un locale…” poi la
voce di un uomo accanto ad Hektor attirò la sua attenzione
e questo iniziò a parlare con quello che Cam ipotizzava fosse
il suo amico.
I due parlarono un paio di minuti mentre il dottorino cercava di estrapolare
il discorso che stavano facendo, ottenendo solo qualche parola sconnessa….alla
fine Hek tornò da lui.
“Il mio amico qui dice di avere il locale che fa per voi!” annunciò
soddisfatto.
“Ah si…sentiamo.”
“Il Red Sun.”
“Non lo conosco.” ammise “Vale la pena di andarci?”
“Lui dice di si….per entrare serve essere nella lista degli invitati
ma a quello pensa David, ha alcuni contatti in quel locale da quello
che ho capito…in quanti siete che vi ferma un tavolo?”
“Siamo in quattro.” disse e Hektor riferì il messaggio al quel
misterioso ‘amico’.
“Perfetto…te lo prenotiamo a nome tuo ok?”
“Nessuna obiezione…piuttosto spiegami dove sta visto che ci dobbiamo
arrivare sani e salvi in quel posto.”
Con questo Hektor spiegò a Cameron la strada che avrebbero
dovuto percorrere quella sera per arrivare al Red Sun e poi si salutarono….Cam
poi prese nuovamente il telefono in mano e chiamò Nicolas per
sapere se era libero….ma anche se non lo fosse stato al solo pronunciare
il nome di Noah, Niki avrebbe fatto carte false per uscire con lui.
Come li conosceva bene i suoi due polli.
******************************
Alle sette in punto Cameron e Nicolas
erano in piedi fuori da casa del medico in attesa che passassero Noah
e Jack a prenderli con la macchina. Faceva piuttosto freddo quella
sera ed entrambi i ragazzi era vestiti di tutto punto. Cameron indossava
un paio di jeans scuri ed una maglietta rossa a maniche lunghe, sopra
un giubbino di jeans dello stesso colore dei pantaloni. Nicolas invece
indossava un paio di pantaloni beije, una camicia nera leggermente
traslucida ed un lungo cappotto panna foderato con un po’ di pelliccia.
I due stavano chiacchierando tranquillamente quando la Mercedes di
Noah, cinque minuti dopo l’orario pattuita, fece la sua comparsa nella
strada. Noah era al volante della vettura ed una volta fermo sorrise
a Nicolas come un’idiota da tanto che era felice di vederlo…e Niki
ricambiò subito il sorriso. Jack invece gli era seduto affianco
e stava guardando fuori dal finestrino con fare distratto.
“Allora, non entrate!?” chiese il medico dai capelli scuri abbassando
il finestrino “Ciao Nicolas, spero che vada tutto bene.”
“Si grazie, tutto bene….e tu?”
“Benissimo”
Jack sentendo una voce nuova e sconosciuta si girò di scatto
a fissare il ragazzo con espressione sorpresa. A casa era stato talmente
distratto dal pensiero che sarebbe uscito con Cameron che non aveva
fatto caso al nome di un quarto invitato.
“Aspetta chi altro c'è?” chiese.
“Jack, ti presento Nicolas” disse il fratello continuando a sorridere
“Nicolas, questo invece è mio fratello Jack.”
“Un mio paziente ed amico.” precisò Cameron.
Il giovane Retford continuò a fissarlo sorpreso…ma poi si scosse
un po’.
“Ah…beh…piacere…Jack Retford.”
“Nicolas Grant…il piacere è tutto mio.” rispose sorridendo
e stringendo la mano al ragazzo attraverso il finestrino aperto, che
rispose con fare incerto.
“Su, entrate in macchina.” incitò Noah ai due ragazzi ancora
fuori al freddo.
Cameron non se lo fece ripetere due volte e saltò in macchina,
sistemandosi sul sedile posteriore, imitato poco dopo da Nicolas.
“Allora, hai deciso la pizzeria?” chiese Cam al migliore amico.
“Andiamo al Neapl”
Noah accese la macchina e partì in direzione della loro meta.
Jack intanto prese a fissare il fratello in modo strano mentre una
domanda gli frullava per la testa con sospetto: che cosa diavolo ci
faceva quel Nicolas con loro? Sembrava avere la sua stessa età
e sembrava anche un ragazzo piuttosto dolce e gentile….non è
che Cam e Noah lo avevano portato con loro per presentarglielo e sperare
che gli piacesse?
Se stavano per caso cercando di organizzargli una specie di appuntamento
al buio, beh, gli dispiace per loro ma sarebbero rimasti delusi….l’unica
persona che avrebbe mai amato era Cameron, anche se era un amore senza
speranza visto che quest’ultimo era fidanzato col fratello. Ormai
ci moriva dietro da anni ma non riusciva proprio a mettersi il cuore
in pace.
Noah si accorse delle strane occhiate di Jack e lo fissò un
attimo con la coda dell’occhio.
“Cosa?”
“Nulla.” rispose Jack prima di tornare a guardare fuori dal finestrino.
Noah lo lasciò perdere e tornò a parlare con Cam….il
tutto mentre Nicolas se ne stava tranquillo nel suo sedile ad ascoltarli.
“Che ti ha detto Hektor per il locale?”
“Hek mi ha consigliato il Red Sun.”
“Red Sun?”
“Si...glielo ha consigliato un suo amico che era con lui quando l’ho
chiamato....sai com'è fatto....comunque con lui non si sbaglia
mai.”
“Amico?” chiese Noah sospettoso come lo era stato Cam solo qualche
ora prima….viaggiavano davvero sulla stessa lunghezza d’onda loro
due.
“Ehi...- alzando le mani in modo difensivo - ...io non ho chiesto...e
lui non ha detto...”
“Oh...devo fargli una visitina al caro Hek” disse con un sorriso indagatore.
“Ed io vengo con te” sorridendo allo stesso modo “E’ da tanto che
non lo vedo.”
“Già.”
Alla fine, dopo circa venti minuti, la macchina si fermò nel
parcheggio della pizzeria scelta da Noah. Jack fu il primo a scendere
dalla macchina ed il fratello lo guardò in modo strano.
“Jack non stai bene?”
“No, tutto bene.” rispose abbozzando un leggero sorriso.
Poco dopo anche Cameron e Nicolas scesero dalla vettura e si piazzarono
vicino a Jack. Noah sorrise a Niki mentre scendeva pure lui dall’auto
e la chiudeva a chiave…il ragazzo ricambiò il gesto ma per
non sembrare troppo sfacciato alla fine si voltò ad osservare
la pizzeria. Cavolo, Noah quella sera era ancora più affascinante
del solito con quei jeans neri, quella camicia bianca e quella giacca
nera…era sportivo ma allo stesso tempo aveva un tocco di eleganza
tutto suo….e per l’ennesima volta si convinse che non avrebbe mai
potuto conquistare un tipo come lui.
“Dai Jack...su con il morale...” lo incoraggiò Cam sorridendo
e mettendogli una mano sulla spalla, meritandosi in cambio uno sguardo
dolce da parte del ragazzo.
“Entriamo forza! Questa pizzeria è gestita da italiani e dicono
che fanno delle pizze spettacolari.” disse Noah avanzando verso l’entrata
imitato dagli altri. Una volta dentro un cameriere li conduce al tavolo
che Noah aveva riservato quel pomeriggio.
“Non lo conoscevo questo posto.” ammise Nicolas….poi Noah gli si avvicinò
e scostò la sedia dal tavolo per farlo sedere. Niki lo fissò
imbarazzato con il volto che si faceva man mano sempre più
rosso e mormorò un misero ringraziamento.
“Grazie…”
Noah si limitò a sorridere contento.
Jack guardò la scena senza capire e poi si voltò verso
Cameron quasi ad esigere una spiegazione ma quest’ultimo era assolutamente
tranquillo quindi Jack decise di tacere per il momento….forse era
lui che vedeva tutto nel senso sbagliato, era troppo malizioso.
Cameron si sedette tra Jack e Noah ed ovviamente davanti aveva Niki.
“Allora cosa prendiamo?” chiese il medico dai capelli scuri.
“Pizza direi…” rispose il fratello.
“Si pizza….ma non saprei quale prendere…avete da consigliarmi qualcosa?”
chiese Nicolas.
“Io consiglierei una bella pizza ai gamberi o ai frutti di mare” rispose
Noah fulminando Jack con lo sguardo come per dire ‘non parlare inutilmente’….il
ragazzo ricambiò senza problemi lo sguardo comunque Noah continuò.
“Oppure una margherita semplice ma buona che porta il nome di una
regina…o anche alle patate che è una meraviglia, per non parlare
di quella ai quattro formaggi.”
In quel preciso istante comparve già il cameriere a prendere
le loro ordinazioni.
“Io prendo una parigina…ed una birra…” disse infine Cameron.
“Mmhhh.....penso prenderò quella ai gamberi...mi ispira...ed
una bottiglia di acqua naturale.” disse Niki.
“Io oggi guido quindi niente alcolici per me, andrà bene un
tea freddo…ed una quattro formaggi.” aggiunse Noah.
“Una birra grande e una 4 stagioni...” chiuse la fila Jack, al che
il cameriere finì di annotare ed andò a riferire le
ordinazioni.
Ora che erano tutti sistemati l’attenzione di Noah tornò a
concentrarsi sul suo angelo, al quale non aveva quasi mai parlato
da quando era salito in macchina.
“Ok…Nicolas, che hai fatto di bello questa settimana?”
“Beh....non molto....corsi....e disegni...devo preparare un quadro
a tema da consegnare martedì...”
“Che tipo di quadro?” chiese il medico molto interessato mentre l’amico
dai capelli rossicci lo fissava sorridendo sornione.
“E’ un esperimento un pò strano a cui ci ha sottoposto il nostro
docente....dobbiamo dipingere un paesaggio fantastico....una specie
di rappresentazione della nostra mente...” disse piuttosto imbarazzato…non
gli piaceva parlare di sé perché gli sembrava di essere
un tipo noioso che non interessava a nessuno.
“Interessante come idea…e hai già in mente cosa fare?”
“Beh....si....sono a buon punto ormai...”
“Potresti descrivermelo?” chiese Noah sorridendo mentre il cameriere
era ricomparso a servire da bere…Jack se ne stava a braccia incrociate
al petto ad ascoltare.
“Beh...si....ma è un pò difficile da descrivere...e
forse è un pò troppo fiabesco....se vuoi te lo farò
vedere un giorno...”
“Certo ci conto, mi piace l'arte e anche molto” il che era vero visto
che disegnava lui stesso.
Ma soprattutto è una buona occasione per stare con te… pensò.
“Bene...allora...ti farò sapere quando è finito....”
sorrise un po’ imbarazzato.
Cameron li fissava senza sapere come intromettersi nella conversazione…ma
soprattutto non voleva disturbare il gran seduttore all’opera, così
si voltò verso Jack e gli sorrise.
“Beh....visto che questi due sono immersi in un argomento tutto loro...facciamo
lo stesso Jack....come vanno i corsi con i bambini?”
Il ragazzo in risposta lo fissò un po’ sorpreso.
“Beh…che ho detto?” chiese perplesso Cam.
“Nulla... solo che... beh lascia perdere è meglio..” disse
scuotendo il capo “Comunque bene... tra poco ci saranno le nuove iscrizioni....”
“Mmhh...immagino che avrai il tuo bel da fare....”
“Beh si ma mi piace quando arrivano i nuovi iscritti...c'è
sempre quello troppo casinista e quello troppo timido, è bello
cercare di capirli un pò tutti.” sorrise, al che Cam ricambiò
il gesto.
“Si...immagino....tu poi ha un talento particolare coi bambini..”
A quelle parole Jack assunse un’espressione gongolante…adorava quando
Cameron gli faceva i complimenti.
“Arrivano le nostre pizze!” annunciò con voce allegra Noah.
“Oh bene…le nostre ordinazioni!” cantilenò l’amico.
“Si mangiaaa!”
Nicolas osservò la sua pizza che gli veniva messa davanti dal
cameriere con espressione affamata…sembrava davvero invitante.
“Ah i gamberi che passione…la mia gatta ne va pazza” disse Noah fissando
Niki.
“Oh…hai una gatta?”
“Si…nera dai lucenti occhi gialli.”
“Adoro gli animali….io però ho un cane....un labrador nero
che sta a casa dei miei...” rispose Nicolas sorridendo.
“Allora dovrai venire a vedere la nostra Lulù.”
“Volentieri!” (ogni scusa è buona per vedersi eh?-__-Nd Miyu
non so chi e' peggio ndSaya)
Cameron intanto aveva iniziato a mangiare la sua pizza perché
non voleva che si raffreddasse e presto anche Noah e Niki smisero
di parlare e lo imitarono…l’unico a non aver ancora toccato il suo
piatto era Jack, che stava fissando il fratello e quel ragazzino con
uno strano sguardo. Era una sua impressione o Noah ci stava provando
spudoratamente con Nicolas sotto gli occhi del povero Cameron!?
Conosceva suo fratello e sapeva capire quando faceva il cascamorto
con qualcuno….quindi se diceva che ci stava provando non stava di
certo andando molto lontano dalla verità…ma perché diavolo
Cam non diceva niente!? Era forse troppo ingenuo per accorgersene!?
Si fidava così tanto di Noah!? Beh…quello senza dubbio…..
Ok…doveva stare calmo…forse la sua mente gli stava giocando degli
brutti scerzi e stava fraintendendo tutto…si, doveva essere così…Noah
non avrebbe mai tradito Cameron, non dopo la brutta storia che aveva
passato….in effetti non gli sarebbe dispiaciuto se Cameron fosse tornato
libero ma non lo voleva vedere soffrire di nuovo….e poi lui e suo
fratello erano troppo affiatati per essere separati.
“Bro non mangi?” chiese Noah stranito.
Jack sembrò riscuotersi dai suoi pensieri alla voce del fratello.
“...si si...ora mangio..” ed iniziò a tagliarsi una fetta di
pizza.
Noah sembrò ancora perplesso ma puntò la sua attenzione
su Cameron.
“Ehi Cam…che hai fatto oggi?”
“Beh....visto che questa settimana non avevo turno di sabato, sono
andato a fare un po’ di shopping!” rispose con espressione soddisfatta.
“Un po’ di shopping eh? Ti si addice proprio….” sogghignò l’amico.
“Ehi!” protestò minacciandolo con la forchetta “Cosa vorresti
insinuare!?”
“Niente…” ridacchiando “Potevi chiamarmi…”
Noah, intanto che parlava, finì di mangiare la sua pizza…Nicolas
invece si limitò ad ascoltarli in silenzio mentre si gustava
la propria, come stava facendo Jack.
“Mhh...avrei potuto....lo terrò presente per la prossima volta....anche
se assieme rischiamo di sbancare i negozi.” rise il medico dai capelli
rossicci.
“Lo so lo so siamo spendaccioni.” poi si voltò verso il fratello
“Jack sei lento a mangiare lo sai?”
Jack lo guardò in cagnesco mentre Nicolas finiva la sua pizza
in quel preciso istante.
“Allora che problema c'è? Tanto non ci corre dietro nessuno!”
“Non ho detto che è un problema…..ho detto solo che sei lento”
rispose facendogli l’occhiolino…adorava stuzzicare il suo fratellino.
Jack lo ignorò di sana pianta e continuò a mangiare.
“Dai Noah...lascialo in pace....” disse Cam cercando di addolcire
l’amico.
“Mah Cammy, sai che sono io lo spirito della serata!”
“Siete sempre così voi tre?” chiese Nicolas sorridendo dolcemente,
in particolar modo a Noah.
“Si sempre…solo che oggi Jack e Cammy sono di pessimo umore.” li prese
in giro di proposito.
“Non sono di pessimo umore!” protestò il fratello…alle cui
lamentele si aggiunsero quelle di Cameron.
“Ma quando mai sono di pessimo umore io!? Sono sempre allegro e solare…un
ragazzo perfetto insomma!”
“Si come no…fai solo finta!” gli fece la linguaccia.
“Ma senti chi parla….tu però mi vuoi bene lo stesso.”
“Anche tu Cammy.”
“Ma….” sembrò protestare Jack ma poi si rassegnò “Ok
Cammy…ignoralo!”
“Già...oggi Noah vuole farci arrabbiare...” e diede una sberletta
a Noah sulla testa…..atteggiamento che fece ridacchiare Nicolas.
“Siete un bel trio..”
“Mi hai fatto male!” piagnucolò Noah “Niki mi trattano maleeeee!!”
“Te lo meriti....” sbuffò Jack.
“Jack attento, so troppi dei tuoi segreti…”
“Ehi spione ...prova a dire una parola e ti faccio vedere io...”
“Mi prendi a pugni? O peggio…mi anneghi nel lavandino?” disse il moretto
con fare moooolto poco spaventato.
“Decidi te cosa vuoi.”
“Vorrei essere buttato giù da un ponte” e finalmente scoppiò
a ridere.
“Come siete bambini a volte voi due” sospirò Cameron mentre
Nicolas continuava a ridacchiare.
“Ma lo vuole lui... hai sentito me lo ha chiesto...” disse il giovane
voltandosi verso di lui.
“Cammy anche tu con 5 sorelle lo saresti”
“Io ho solo un fratello e mi ritengo fortunato...voi vi compatisco”
“Pure io mi accontento della mia sorellina…” aggiunse Niki “Con così
tante sorelle non so se resisterei anche se deve essere divertente
stare in loro compagnia.”
“Si…come no….” mormora Jack davvero molto poco convinto.
“Già….salvo il fatto che sono terribilmente ficcanaso…” aggiunse
il fratello maggiore “Comunque…tralasciando le situazioni famigliari,
io andrei a pagare visto che ora – lanciando un’occhiata a Jack –
abbiamo tutti finito di cenare.”
“Perfetto! Così vediamo se l' "amico" di Hek ha avuto
ragione a consigliarci il locale...” aggiunse Cam.
“Noah….ma hai intenzione di pagare per tutti?” chiese Nicolas perplesso.
“Certo!”
“Beh….per Jack e Cam posso capirlo ma non sei tenuto a pagare anche
per me….posso arrangiarmi da solo…”
“Ma non dire sciocchezze Niki! Figurati se pago per tutti e lascio
fuori te!”
“Lo so ma….”
“Niente ‘ma’ Nicolas! Per me è un piacere offrirti questa cena!”
disse il medico sorridendo ed appoggiando casualmente una mano su
quella dell’artista, che arrossì vistosamente e rimase momentaneamente
imbambolato a fissare Noah.
“Allora….ehm…grazie….”
Jack li guardò nuovamente molto male ma per l’ennesima volta
non disse nulla….Noah alla fine si alzò ed andò alla
cassa con lo scontrino, lasciando il gruppetto a parlare del più
del meno per qualche minuto….tornò poco dopo e prese il proprio
cappotto.
“Allora andiamo?”
“Si certo...” disse Jack e gli altri due furono d’accordo.
Tutti e quattro si alzarono ed uscirono dalla pizzeria in direzione
della macchina. Noah estrasse le chiavi ed aprì la vettura
mettendosi al volante. Cameron si sedette come all’andata nel sedile
posteriore mentre Jack ne approfittò per sedersi accanto a
lui e godersi la sua vicinanza, lasciando così il posto accanto
al guidatore vagante per Nicolas.
“Dove sta questo posto? Red Sun hai detto?” chiese Noah a Cameron
mettendo in moto l’auto.
“Mi ha detto che si trova a **** Street...hai presente dov'è
no?”
“Si ho capito…”
“Allora piede sull'acceleratore tassista!” disse l’amico sorridendo
divertito.
“Guarda che se mi chiami così mi dovrai pagare a fine corsa!”
ridacchiò continuando a guidare aumentando però la velocità.
“Allora ti chiamerò autista...”
Noah prese varie scorciatoie ed in quindici minuti raggiunsero il
locale suggeritogli da Hektor…o meglio dall’amico di Hektor.
“Cam sei sicuro che ti abbia detto Red Sun?” chiese alla fine Noah,
fermandosi davanti al locale.
Il moretto non si girò verso l'amico, ma continuava a fissare
un palazzo al quanto alto, nel quartere ricco della città.
Quel posto faceva la sua figura, moderno ma elegante... davanti al
entrata c'erano quattro persone, due dei quali sembravano buttafuori
e due sembravano parcheggiatori, tutti e quattro rigorosamente vestiti
nelle loro uniformi... c'era anche un tappeto rosso che portava verso
l'entrata e che si fermava davanti alla porta di vetro, lasciando
intravedere l'eleganza del posto... l'insegna ben visibile brillava
con un sole rosso e con lettere antiche stava scritto 'Red Sun'.
“Si...non sono ancora così vecchio da essere sordo...”
“Ehm Cam guarda il locale...”
“Si ho visto...” disse il rossino scendendo dalla vettura, imitato
dagli altri, mentre un lake si avvicinava a Noah per prendere in custodia
la macchina “Io direi che la presentazione non è male...sembra
uno di quei locali di lusso...comunque Hek mi ha fatto mettere in
lista per l'entrata e ci ha prenotato un tavolo.”
“Ah ok…sotto che nome?”
“Il mio ovviamente.”
“Ok allora entra tu per primo.”
“Come vuoi…”
Cameron così si diresse verso l’entrata a lato della quale
stava un buttafuori che teneva a bada la coda, decidendo chi fare
entrare e chi sarebbe rimasto fuori al fresco, e si mise a parlare
con lui. Gli diede il proprio nome e l’energumeno iniziò a
sfogliare con lo sguardo una cartelletta piena di nomi che teneva
in mano….alla fine fece un cenno d’assenso col capo e gli fece cenno
di entrare.
“Andiamo ragazzi!!” urlò il medico agli amici per farli avvicinare.
“Mah…andiamo…” disse Noah un po’ scettico mentre entrava nel locale
con Cameron, seguito in ordine da Nicolas e Jack.
Davanti a loro si presento un corridoio ben arredato, il tapeto soffice
sotto i loro piedi, mentre sulle pareti erano appesi quadri di fattura
orientale...
Una volta dentro un cameriere vestito di tutto punto si fece loro
avanti per accoglierli.
“Un tavolo da quattro signori?” chiese cordialmente quest’ultimo.
“Si grazie...dovrebbe essere riservato al nome di Cameron McCrane..”
“Certo seguitemi”
E così furono condotti ad un tavolino abbastanza tranquillo
ma allo stesso tempo vicino alla pista da ballo.
“Hektor si tratta bene ultimamente” osservò Noah guardandosi
attorno.
“Eh già....ora sono ancora più curioso di conoscere
questo suo 'amico'” rispose l’amico con un sorriso poco raccomandabile.
“Anche io...”
“Che dici...si spaventa se ci trova entrambi davanti alla porta di
casa sua un giorno di questi??”
“Ci offrirà del tea”
Jack li osservò scuotendo il capo mentre Nicolas se ne stava
in un composto silenzio, sempre lanciando occhiatine adoranti ma fugaci
a Noah. Alla fine tutti e quattro si sedettero attorno al tavolino,
nelle stesse posizioni di poco prima in pizzeria. Noah ovviamente
aiutò Nicolas a sedersi ottenendo il solito sorriso imbarazzato
dal ragazzo, un sorriso compiaciuto da Cameron ed un’occhiataccia
da Jack.
Il cameriere era ancora in piedi accanto a loro e nel frattempo aveva
estratto un blocchetto per annotare le ordinazioni.
“Cosa posso portarvi?”
“Mmhhh....non saprei....” disse Niki lanciando un’occhiata agli altri
tre.
“Niente alcolici troppo forti Niki....anzi...se non ne prendi è
meglio....” precisò Cam da bravo medico qual’era.
“A me qualcosa di analcolico.” disse Noah.
“D'accordo.....allora anche per me qualcosa di analcolico grazie..”
decise l’artista.
“Io prendo una vodka alla pesca con ghiaccio.” fu il turno di Jack.
“Io....un blue dragon...” chiuse la fila di ordinazioni l’altro medico.
Il cameriere annuì.
“Ve li porto subito” e se ne andò verso il bancone del bar.
A questo punto Noah si mise a guardarsi attorno incuriosito ed affascinato,
notando che la band sul palchetto aveva già iniziato a suonare
ed alcune coppiette di misto genere avevano preso a ballare quella
musica lenta…..così gli venne una folgorazione e si voltò
sorridendo verso Nicolas.
“Ti va di ballare?” chiese semplicemente…in fondo, qual’era il modo
migliore per stringere a sé quel meraviglioso ragazzo senza
che questi pensasse male di lui? (io penso che riterrebbe equivoco
anche il tuo invito a ballare sai?^^;;;; NdMiyu =_= mado' Noah...
ndSaya)
Nicolas a quella richiesta lo fissò stupito mentre il suo cuore
prese ad aumentare di battiti….poco dopo divenne di una tonalità
rosso pomodoro ed abbassò lo sguardo imbarazzato.
Lui….ballare con Noah?? Avrebbe di sicuro fatto una pessima figura….non
voleva rendersi ancora più ridicolo ai suoi occhi.
“Si...cioè no....insomma mi piacerebbe ma...non sono molto
bravo a ballare....” balbettò alla fine.
Lo sguardo che lanciò Jack ai due in quel momento raggiunse
il massimo dell’espressività: che cazzo stava facendo quell’idiota
di suo fratello!? Come osava ballare con quel ragazzo e lasciare solo
soletto Cameron!?
In realtà Cam stava sghignazzando sotto ai baffi, complimentandosi
con il suo migliore amico per l’audacia dimostrata.
“Ti insegno io” insistette il moretto alzandosi in piedi e porgendo
una mano a Nicolas, che lo fissò indeciso ancora per qualche
momento prima di cedere.
“Mmmhh...d'accordo....spero solo che i tuoi piedi non si lamentino
troppo.....” mormorò prendendogli la mano.
Il sorriso di Noah si allargò maggiormente e, stringendogli
la mano, lo trascinò soddisfatto verso la pista da ballo….una
volta raggiunta lo attirò a sé e lo abbracciò
attorno alla vita....e per la prima volta potè provare il calore
del corpo di quel ragazzo tanto amato.
“Chiudi gli occhi e lasciati andare... lasciati guidare dalla musica”
gli sussurrò contro l’orecchio.
Nicolas era imbarazzatissimo e non sapeva davvero come comportarsi…fortunatamente
un po’ alla volta riuscì a rilassarsi e cercò di fare
come gli era stato suggerito da Noah, passandogli lui stesso un braccio
attorno alla schiena e con l’altro vi appoggiò la mano al petto
con gesti un po’ timidi ed impacciati.
Noah a quel gesto sorrise maggiormente e lo strinse con più
decisione a sé, muovendosi a tempo di musica. Il ragazzo da
capelli color miele invece non osava fissarlo in volto e manteneva
gli occhi puntati verso il basso.
“Guardami nei occhi Nicolas” sussurrò Noah che si era accorto
dell’atteggiamento del compagno.
Il ragazzo lentamente ubbidisce all’ordine ed alza il volto.
“Così va meglio” sorrise…..Dio quant’era bello…ed ora è
qui tra le mie braccia.
“Come sto andando?” chiese timidamente.
“Molto bene, non si direbbe che non hai mai ballato”
“Dai....non prendermi in giro...si vede benissimo che sono una frana....”
“Non è vero, credimi se ti dico che balli bene, non mi hai
nemmeno calpestato i piedi.” disse Noah con una dolcezza disarmante
all’espressione cucciolosa di Niki.
Nicolas abbassò il volto imbarazzato.
“E’ tutto merito del mio partner...non mio di certo....”
“Non esserne così sicuro, io non sono il gran ballerino che
credi.” disse sorridendo ancora più ampiamente.
“Beh....di sicuro più di me....” mormorò in risposta.
“Con un po' di pratica diventerai bravissimo.” e se lo strinse maggiormente.
“Non saprei....”
Nicolas si lasciò andare di un altro gradino ed arrivò
ad appoggiare la testa contro la spalla di Noah, gesto che riempì
il giovane medico di una strana sicurezza.
“Niki…che cosa pensi di me?” chiese ad un tratto del tutto serio.
Il ragazzo tornò a fissarlo un po’ sorpreso.
“Cosa...penso...di te?” chiese incerto, al che Noah fece un cenno
d’assenso col capo.
“Beh.....che dire....- cercando di sfuggire con lo sguardo - ti trovo
una persona molto simpatica...mi piace stare in tua compagnia e parlare...abbiamo
molte cose in comune...”
Noah tornò a sorridere contento come un idiota a quella piccola
confessione.
“Allora non ti darà fastidio se tu a me piaci moltissimo”
A quelle parole Nicolas per poco non ci rimase secco….fissò
Noah come se gli fosse spuntata una seconda testa. Aveva forse immaginato
quello che gli aveva detto l’altro ragazzo? Si…doveva essere così…non
poteva essere vero.
“Ti...piaccio....io?...come..?” chiese incredulo.
“Mi piaci moltissimo” annuì “Non so come sia potuto succedere...è
successo e basta.”
“Ah.....” fu tutto ciò che il suo cervello in tilt riuscì
a formulare.
“Scusami se ti ho messo in imbarazzo... non volevo.”
“No....non è quello...cioè non importa...insomma io...”
farfugliò…era in panico totale, non sapeva cosa dirgli.
“Scusami non volevo farti imbarazzare, non dovevo dirtelo”
“No! – scattò su di colpo – non intendevo quello! A me....ecco....ha
fatto piacere.....saperlo.” arrossì nel pronunciare quelle
parole mentre Noah sembrò non capire il motivo di una simile
reazione.
Allora Nicolas trasse due profondi respiri e poi parlò….ce
la poteva fare…ce la poteva fare…
“Ecco....vedi....mi fa piacere perché....ehm....anche tu mi
piaci...molto....” ed abbassò lo sguardo super-imbarazzato…..ok
ce l’aveva fatta…glielo aveva detto……
Noah per poco non scoppiò di gioia e tornò a sorridere
come un idiota, appoggiando la propria fronte contro quella di Niki.
“Allora non ti darà fastidio se ti inviterò fuori un
giorno di questi…noi due da soli? Per andare magari da qualche parte
per qualche giorno?”
“Certo che non mi dispiacerebbe!” rispose lasciandosi andare ad un
sorriso radioso.
Noah annuì e se lo strinse a sé con decisione maggiore,
quasi avesse paura che scomparisse, e Niki tornò ad appoggiare
la testa contro la sua spalla.
Il medico scese a dargli un bacio sulla fronte, gesto che fece sorridere
Niki…avrebbe voluto anche baciarlo sulle labbra ma aveva paura di
spaventarlo….aveva paura di correre troppo per lui. Nicolas in qualche
modo sembrò percepire questa sua indecisione ed allora si scostò
nuovamente dal compagno per fissarlo in volto, poi chiuse gli occhi
cercando silenziosamente di incoraggiarlo a farlo.
Noah a quell’invito si leccò le labbra prima di abbassarsi
del tutto e posare un casto bacio sulla bocca rosea di Nicolas. Quest’ultimo
percepì una piacevole scossa attraversargli tutto il corpo
e decise di volerne di più di quel contatto, così passò
il braccio che stava sul suo petto dietro al suo collo per abbracciarlo
stretto.
Allora il medico, con un po’ più di sicurezza, fece scorrere
la sua lingue sulla linea delle labbra chiedendo un muto accesso che
gli fu concesso subito dopo. Noah introdusse la sua lingua nella bocca
del biondino, andando in cerca della sua compagna, e quando la trovò
iniziò una vera lotta tra le due, trasformando un bacio casto
in qualcosa di passionale.
I due continuarono a baciarsi per tutta la durata della canzone e
poi si separarono per riprendere fiato, Nicolas aveva il volto arrossato
e non solo per il caldo presente in quel locale.
“Andiamo a sederci?” sussurrò Noah.
“Ok…” rispose Nicolas con un sorriso inebetito sul volto….era troppo
felice per poter anche solo sperare di contenere la gioia.
Così i due si diressero verso il tavolo……
Nel frattempo, mentre i due si erano persi
nel loro ballo, Cameron e Jack se n’erano rimasti tranquilli al tavolo.
Jack, vedendo il fratello flirtare così spudoratamente con
Nicolas proprio davanti agli occhi del povero Cam, non ci vide più
dalla rabbia, se fosse stato possibile gli avrebbero fumato le orecchie.
Alla fine non resse e diede sfogo a tutti i pensieri che fino a quel
momento aveva trattenuto…Cameron non meritava un simile trattamento!!
“Senti Cam…” disse cercando di attirare la sua attenzione.
“Hn…si?” rispose il rossino voltandosi verso di lui.
“Ti posso dire una cosa in tutta la sincerità?”
“Certo…dimmi pure.”
“Ma ...sei scemo!” gli urlò quasi contro senza accorgersene
“Come puoi permettere che si comportino così!?” indicando i
due che stavano ballando tutti avvinghiati.
Cameron lo fissò perplesso e stranito.
“Che cosa stanno facendo di male scusa?”
“Come cosa...permetti a mio fratello ... di fare il beh...il cascamorto
con un altro?” chiese Jack sinceramente stupito…..ma Cameron era scemo,
cieco o cosa!?
“Beh...perché dovrei fermarlo? Io non sono mica il suo ragazzo....e
direi che è più che evidente che a tuo fratello piace
il dolce Niki...” sorrise compiaciuto “E sembra che pure a Niki non
dispiaccia Noah.”
Jack in quel momento sembrò la raffigurazione di un cartone
animato…se fosse stato possibile la sua mandibola avrebbe toccato
il pavimento per la sorpresa e lo shock…..da quando non era più
il suo ragazzo!? Si era decisamente perso qualcosa….qualcosa di molto
importante.
“Jack..che hai? Ti senti male??” chiese Cameron improvvisamente preoccupato
alla reazione del moretto.
“No scusa Cam... mi sa che una parte del discorso mi è sfuggita....
lui non è il tuo ragazzo ??? E quando vi siete lasciati scusa?....
e sopratutto perchè nessuno mi ha detto nulla?!”
Il giovane medico fu preso in contropiede da quelle inaspettate domande
e rimase per un momento come bloccato….poi scoppiò a ridere
di colpo, come poche volte aveva fatto in vita sua.
“Non ci credo.....Jack....tu pensavi che Noah ed io stessimo assieme??
Hai preso un grosso abbaglio temo...siamo sempre stati amici e solo
quello noi due…”
“…………………..”
Jack non seppe proprio cosa rispondere a quella scoperta.
“Dopo la storia con Robert non ho più avuto nessuno…” aggiunse
con un sorriso macchiato un po’ d’amarezza.
“No aspetta... non ci voglio credere.... perchè a me non si
dice mai nulla....” mormorò.
Cioè….lui aveva passato quanto, quasi tutta la sua vita (beh…per
lo meno da quando aveva incominciato a nutrire un certo interesse
per certe ‘attività’ fisiche…e quindi erano comunque anni)
a morire dietro a Cameron e non si era mai fatto avanti perché
era convinto che stesse con suo fratello…ed adesso scopriva che non
era mai stato così!? Ok….dopo tornando a casa si sarebbe buttato
sotto il primo tram a portata di mano.
“Ma davvero pensavi che stessimo assieme?”
Jack assunse un’espressione da cane bastonato.
“Si per tutto questo tempo...”
Cameron ne fu intenerito e dispiaciuto. Gli sorrise dolcemente e gli
passò una mano tra i capelli in una lieve carezza.
“Mi dispiace....non lo sapevo se no avrei smentito questo terribile
equivoco tanto tempo fa.....comunque spero non ti dia fastidio che
Noah ci provi con Niki...”
“Mio fratello può fare quello che gli pare... non mi interessa
con chi esce...”
“Bene....perchè quei due sembrano proprio fatti l’uno per l’altro.”
sorrise ora molto più sollevato.
“Felicità a loro due…” disse mentre cominciava lentamente a
sorridere come un ebete….alla fine l’elemento basilare di quella rivelazione
fu recepito dal suo cervello….Cameron era libero!! Non era fidanzato
con nessuno quindi poteva benissimo farsi avanti adesso!!
“Bene...questo è l'umore adatto!” rispose con approvazione
“Per un attimo quando sei sbiancato mi hai fatto temere che stessi
male...”
“Sono stato preso alla sprovvista, mi hai smentito una cosa di cui
ero certo da anni…”
“Beh....allora abbiamo chiarito l'equivoco adesso...meglio tardi che
mai direi...”
Jack fece qualcosa di impensabile ed inaspettato in quel momento,
si gettò contro Cameron e lo abbracciò con gioia a stento
trattenuta.
“Non sai come sono felice dopo questa notizia ....”
“Beh....mi fa piacere.....” si limitò a rispondere il rossino
piuttosto perplesso.
“Mai quanto a me”
Finalmente si poteva godere l’abbraccio di Cameron senza sentirsi
in colpa con suo fratello, com’era dolce e calda la sua stretta…il
medico non era certo del motivo di una tale contentezza da parte dell’altro
ragazzo ma iniziò un po’ alla volta a muovere la mano sulla
sua schiena con gesti calmi e lenti.
“Ehi Jack...visto che quei due ci hanno abbandonati...ti va di ballare?
Sempre se non ti scandalizza ballare con me.”
Un lampo di pura felicità attraversò gli occhi di Jack.
“Certo che mi piacerebbe…e non mi scandalizzo mica, figuriamoci!”
“Allora andiamo.” disse Cameron alzandosi in piedi con un sorriso
e quando Jack lo imita lo afferra per una mano e lo trascina verso
la pista da ballo, dove gli altri due si stavano dando ormai alla
pazza gioia.
Una volta arrivati sulla pista lo voltò verso di sé
e gli circondò la vita con un braccio, cercando di mantenere
sempre una certa distanza tra i loro corpi, visto che non lo voleva
mettere a disagio in alcun modo….in realtà non sapeva che Jack
bramava proprio quell’intimo contatto. Così fu il turno del
ragazzo a prendere in mano le redini della situazione, sia aggrappò
al collo di Cameron senza tanti problemi e si strinse a lui più
che poteva.
Vedendo questo atteggiamento il rossino si rilassò e si prese
libertà maggiori, passando anche l’altro braccio attorno alla
sua vita e ricambiando la stretta.
“Va tutto bene?” chiese riferendosi alla loro posizione…in risposta
Jack si appoggiò col viso al petto di Cameron e chiuse un po’
gli occhi.
In quel momento Noah e Nicolas se ne tornarono al loro tavolo e solo
allora si accorgono che i loro due compagni non erano più dove
li avevano lasciati ma erano andati anche loro a ballare.
Noah sorrise e si sedette al suo posto, trascinandosi Niki sulle ginocchia,
che arrossì vistosamente, e abbracciandolo.
“Mh…guarda, ci hanno portato da bere.”
“Così sembra….qual’è il mio analcolico?” chiese fissando
i bicchieri ma rimanendo il più vicino possibile a Noah, quasi
che se si allontanasse anche solo di qualche centimetro avrebbe già
sentito la sua mancanza.
Noah prende due bicchieri e ne porge uno al compagno, che lo prese.
“Anche io ho preso un analcolico.”
“Perfetto…grazie…” e ne sorseggia un po’.
Noah sorrise al suo ragazzo e poi spostò momentaneamente lo
sguardo verso Cam e Jack, sorridendo maggiormente alla vista dei due
abbracciati….il suo amico infatti teneva il mento dolcemente appoggiato
alla testa del suo fratellino, che si godeva il calore di quell’abbraccio
seguendo il ritmo della musica.
Jack aveva sussurrato un lieve grazie, che credeva si fosse perso
nel rumore, ma invece fu recepito da Cameron che gli chiese prontamente:
“E di cosa?”
Il ragazzo lo fissò un po’ sorpreso.
“Beh….di questo…ballo…è così rilassante…”
“E’ stato un piacere...non potevo mica lasciarti solo..” sorrise l’uomo….ed
in fondo era piacevole tenere il ragazzo stretto a sé.
“Beh grazie lo stesso ... mi è piaciuto davvero molto...” ricambiando
il sorriso.
“Bene....”
Noah continuò a fissarli per un po’, mentre una delle sue mani
accarezzava dolcemente la schiena di Nicolas, che dopo aver posato
il bicchiere di era adagiato contro il suo compagno e si stava lasciando
coccolare beato.
Il moro gli sussurrò qualcosa nell’orecchio ed il biondo rispose
allo stesso modo fissando con espressione saccente i due che stavano
ancora ballando. Noah sorrise e baciò Nicolas, che chiuse gli
occhi e ricambiò il gesto contento.
Quando si separarono Niki tornò ad appoggiare la testa sulla
spalla di Noah.
“Non pensavo davvero possibile che potessi amarmi.....” sussurrò
il biondino.
“Perché no? –lo stringe a sé – Sei un ragazzo bellissimo,
gentilissimo e intelligentissimo…”
“Tu mi lusinghi troppo...io non sono così speciale....”
“Sei specialissimo invece…”
“Non è vero....tu vali molto più di me...io sono solo
uno studente dell'accademia delle belle arti con un sacco di problemi...”
“Ah su via Niki tutti hanno problemi... non è un difetto e
poi se non avessi deciso di diventare medico a tutti i costi avrei
anche io scelto belle arti”
Nicolas sorrise dolcemente a quella piccola rivelazione.
“Allora sembrava davvero destino che ci incontrassimo in un modo o
nell'altro”
“Mhm ne sono contento”
“Anche io…”
La musica finì la sua melodia e giunse al termine e così
i due ballerini si dovettero fermare. Jack ne fu assai contrariato
ed assunse un’espressione triste che intenerì Cam e lo spinse
a passargli una mano tra i capelli.
“Credo che sia meglio tornare al tavolo da quei due.....ma se vuoi
più tardi ti invito di nuovo a ballare...”
“Beh a me piace ballare con te, mica sarebbe un problema se continuiamo
....comunque ora andiamo a sederci...”
“Si andiamo...” e riprendendolo per mano si diresse nuovamente verso
il tavolo, dove Noah li accolse con un sorriso ed un occhiolino d’intesa
col fratello, che gli sorrise felice.
Cameron si sedette e fissò la neo-coppietta con un sorriso
malizioso mentre Jack iniziava a bere il suo drink.
“Qualcosa in contrario Cammy?” chiese Noah notando lo sguardo.
“Assolutamente nulla e lo sai...anzi sono felice per voi…” parlò
con estrema sincerità, in fondo era stato lui ad incoraggiare
l’amico a buttarsi ed a provarci con il dolce Niki “E non chiamarmi
Cammy”
Nicolas rise leggermente e poi sorrise a Cameron.
“Grazie Cam...davvero....il tuo appoggio significa molto per me…”
“Perché no?” protestò il medico dai capelli scuri “Ti
chiamo così da quando siamo diventati amici…perché cambiare
adesso?”
“Si...ma io è da quando ci conosciamo che continuo a dirti
che non mi piace...sembra l'abbreviazione di un nome femminile”
Noah assunse un’espressione profondamente ferita.
“Ma... io...Niki, Cammy mi tratta maleeee!!”
“Ma come sei scemo...” osservò Jack scuotendo il capo.
Noah fissò il fratello dritto negli occhi con uno sguardo che
lasciava chiaramente ad intendere: mai quanto il tuo amore segreto…..Jack
ricambiò con un’occhiataccia assassina…il tutto mentre Nicolas
ridacchiava divertito.
“Sei senza speranza Noah...” disse Cameron.
“Ma tu mi vuoi bene comunque”
“Certo mio caro...come potrei non volertene...” e gli fece l’occhiolino.
Noah ridacchiò.
“A proposito... uno di questi giorni dobbiamo fare visita al nostro
caro Hekky ricordalo”
“Certo certo!! Dobbiamo convincerlo a farci raccontare tutttooo sul
suo nuovo 'amico'!”
I due si lanciarono sguardi e sorrisi complici….quei due assieme erano
davvero pericolosi da tanto bene se la intendevano.
“Chissà che tipo è..” si domandò coccolandosi
Nicolas, che se ne stava beatamente appoggiato a lui e sembrava sul
punto di fare le fusa.
“Già...sono proprio curioso...”
“Però il posto è molto bello”
“Su questo dobbiamo dargli ragione...ha consigliato bene”
Noah si mise a vagare con lo sguardo per il locale senza uno scopo
preciso, soffermandosi ogni tanto a fissare Niki con sguardo dolce
e adorante….poi i suoi occhi si fermarono sul fratello seduto accanto
a loro. Sorrise furbescamente.
“Ehi Jack….non te l’ho ancora chiesto….com’è stato ballare
con Cammy?”
Il ragazzo guardò il fratello ed invece di fulminarlo come
al solito il suo volto si tinse leggermente di rosso e sorriso.
“Oh molto bello…Cam è un grande ballerino!”
“Ora non esageriamo…” intervenne il rossino.
“Ma chi esagera Cammy….lo sappiamo tutti che sei bravissimo…”
“Tu in particolar modo, vero fratellone?” chiese Jack con sguardo
inquisitore.
“Certo….ci è capitato spesso di ballare assieme, vero tesoro?”
facendo l’occhiolino all’amico che si mise a ridere.
“Lo sai che ti odio Noah – mettendo il broncio – mi hai lasciato credere
per tutto questo tempo che tu e Cameron foste fidanzati!”
“Ehi….io non ho mai detto una cosa del genere….siete sempre stati
voi a fare delle assunzioni senza fondamento!”
“Si ma tu sapevi benissimo che….” ma si interruppe lasciando la frase
a metà….Noah però capì perfettamente quello che
stava per dire e sorrise.
“Beh…adesso sai la verità no? Non te la prendere in questo
modo….ora puoi smetterla di farti tanti problemi” disse facendogli
l’occhiolino.
Jack tentò di mantenere il broncio ancora per un po’ ma non
ci riuscì, sulle sue labbra comparve un piccolo sorriso anche
se sotto sotto era ancora offeso con suo fratello.
“Dici che ce la farò o mi ci vorrà un disegnino per
farglielo capire?”
“Stanne certo servirà.” disse Noah ridendo.
“Di cosa state parlando voi due?” chiese Cam incuriosito.
“Niente di che Cammy”
“Mmmhhh...non me la raccontate giusta voi” sospettoso.
“Chi noi?” chiese Noah attirando Jack a sé, senza dare fastidio
a Nicolas che gli stava sulle ginocchia ed aveva un’espressione saccente,
ed assunse il faccino più innocente che sapeva sfoggiare.
“Non vedi che faccine che abbiamo?”
“Si....i classici diavoli vestiti da angeli.....”
“Ma che dici...” protestò Jack.
“Siamo due angioletti…non è così Niki?”
“Si certo....uno dei quali è il mio angelo personale...” disse
sorridendo con dolcezza.
A quelle parole Noah strinse il biondino a sé e gli posò
un bacio sulla fronte colmo d’affetto.
“Fate come volete....ci rinuncio a capirvi” sospirò il povero
Cameron.
“Dai Cameron non ti preoccupare…era una stupidata” disse Jack cercando
di confortarlo, allontanandosi dalla stretta del fratello.
“Oh ma io non mi preoccupo mica....tanto so come prevenire eventuali
scherzi diabolici di Noah” sorrise il rosso.
“Ma suvvia Cammy che dovrei farti?”
“Appunto....non lo so...ma sono pronto a tutto..” e gli fece l’occhiolino.
“Ti adoro anche io Cammy” disse Noah, voltandosi poi verso Nicolas
per sussurrargli “Ma te di più”
“Anche io ti adoro” rispose con un egual sussurro.
Jack si scostò dai due piccioncini per dar loro più
spazio e fissò Cameron, che gli sorrise con approvazione e
sguardo complice.
Noah noto' il loro atteggiamento ma non disse nulla, continuando a
stringere a sé un felicissimo Nicolas sorridendo, per poi chiedergli:
“Hai voglia di fare qualcosa?”
“Cosa? Hai in mente qualcosa in particolare?” lo fissò incuriosito
il giovane artista.
“Una passeggiata...o che ne dici di... qualcosa di più caldo?”
Nicolas arrossì di colpo alle ultime parole di Noah….non stava
forse insinuando che loro andassero….facessero…..non riuscì
a terminare il pensiero da tanto era imbarazzato.
Jack scosse il capo sconsolato mentre Cameron stava a stento trattenendo
le risate che erano pronte ad uscirgli di bocca.
“Avete capito male tutti e tre!” sospira “Ma siete tutti maliziosi…intendevo
qualcosa di caldo da bere...o altro di simile...”
“Si come no…” disse Jack molto poco convinto.
“Non sono il tipo che si porta il proprio ragazzo a letto non appena
ci si mette insieme” protestò vivamente il medico “Jack tu
mi dovresti conoscere... vabbè…pensate quello che volete, tanto
io so cosa stavo pensando e non mi sento colpevole!”
“Io non parlo che è meglio....” disse Cameron con un sorrisino….Noah
sospirò.
“Dai, ho capito....ora non fate così....” disse Nicolas cercando
di chiudere la discussione.
“Maliziosi…siete solo pieni di adrenalina e non sapete come scaricarla”
sbuffò il moretto stringendo il proprio ragazzo.
“Comunque una passeggiata non sarebbe una cattiva idea...lo sai?”
disse il biondino sorridendo.
“Come sei permaloso, scherzavamo e lo sai....” disse Jack che in risposta
ottenne una linguaccia del fratello.
“Noi andiamo a fare una passeggiata…voi fate come vi pare”
“Si ma ricorda che hai tu la macchina quindi cercate di non imboscarvi
troppo per poi finire per dimenticarvi di noi!” disse Cameron sorridendo.
“Infatti....” concordò Jack, anche se in verità stava
pensando: lasciateci da soli…lasciateci da soli il più possibile!!!
“Anche se io e Jack saremmo benissimo in grado di cavarcela da soli
e tornare sani e salvi a casa.”
“Si infatti ...mi fido di te..”
Nicolas arrossì vistosamente a quell’idea ed abbassò
lo sguardo imbarazzato mentre Noah si passava esasperato una mano
sul volto.
“Ma noi....non ci volevamo imboscare...” protestò flebilmente
il biondino.
“Deficenti, sono tentato di lasciarvi a piedi….” poi si voltò
verso Niki “Andiamocene, non sanno fare altro che prendere in giro…”
Con questo il moretto fece scivolare il compagno dalle proprie ginocchia
ed una volta in piedi, afferrò le loro giacche e lo trascinò
alla cassa per pagare solo i LORO drink e lasciare gli altri due da
soli al tavolo.
Jack li salutò ridacchiando sotto i baffi e Cameron fece altrettanto,
ma quando i loro amici scomparvero dalla loro vista scoppiò
sonoramente a ridere.
“Certe volte Noah mi fa morire con quel suo atteggiamento perbenista….come
se il pensierino non ce lo avesse fatto…” sghignazzò Jack.
“Già….un po’ mi dispiace per Nicolas perché si imbarazza
davvero per un nonnulla….ma non posso evitare di prenderlo in giro,
è troppo carino quando arrossisce!” afferrò il suo bicchiere
e ne sorseggiò il contenuto “Bene….ora che siamo stati abbandonati
che facciamo? Rimaniamo qui ancora un pò e poi ce ne andiamo
anche noi a fare quattro passi…o restiamo qui?”
“Oh come vuoi.... io non ho nessun problema” sorrise mentre pensava:
spero solo di rimanere il più possibile con te.
“Allora finiamo da bere ed andiamo a fare quattro passi...tanto Noah
lo recuperiamo con il cellulare e la macchina è parcheggiata
qui davanti…non corriamo rischi di essere abbandonati.”
“Si infatti e comunque non sarebbe il tipo da lasciarci qui appiedati…”
disse il ragazzo riprendendo a sorseggiare il suo bicchiere come Cameron.
Dopo poco tempo entrambi avevano svuotato i loro bicchieri.
“Allora vuoi uscire?” chiese Jack.
“Certo....se tu hai finito andiamo pure....comunque questo posto non
è male…mi piace.”
“Oh si anche a me... magari ci si torna insieme”
“Perché no!” sorrise alzandosi insieme al compagno “Andiamo….e
non ti preoccupare per il conto, pago io per te visto che tuo fratello
per dispetto se né andato senza farlo.”
“Ehi Cam….mica mi sembra giusto sai?”
“Invece si….Noah ha pagato per Niki, io pago per te…”
“…..poi te li faccio riavere da mio fratello…”
“Ma non ti preoccupare! Per un drink che vuoi che sia!”
Intanto i due hanno raggiunto la cassa dietro alla quale sta una sorridente
ragazza, alla quale Cameron porge il biglietto del tavolo affinché
potesse fare il conto.
“Certo che mi preoccupo, ti devi prendere il peso della spesa per
colpa di quello scemo...” protestò ulteriormente Jack.
“E’ una sciocchezza dai!” disse il rossino sorridendogli e passando
il contante necessario a pagare le loro ordinazioni alla cassiera
“Smettila di protestare ok? Tanto ho già fatto.”
“.....beh allora grazie....” ricambiando dolcemente il sorriso.
“Figurati...è un piacere…” disse prendendo il resto che gli
era porto “Allora...vogliamo andare?”
“Si facciamoci quattro passi insieme…”
I due si avviarono verso l’uscita del locale e spuntarono all’aria
aperta dopo aver indossato le loro giacche per coprirsi dal freddo
pungente di quella serata.
“Dove vuoi andare? cioè...in che direzione, qualche preferenza?”
chiese il medico.
Jack sembra pensarci alcuni istanti prima di rispondere.
“Mhh…sinceramente non conosco bene da questa zona…”
“Allora andiamo a caso....di qua?” indicando la loro sinistra.
“Si si va benissimo..” e con questo si incamminarono lungo il marciapiede
con passo lento.
“Secondo te quei due si saranno già imboscati?” chiese Cameron
voltandosi a fissare il ragazzo accanto a sé con uno dei suoi
sorrisoni sulle labbra.
“....beh conoscendo mio fratello... mmh... si, forse il suo lato peggiore
magari è gia uscito...hihihi..”
“Già....se avessi saputo prima che il dolce Niki avrebbe avuto
un tale effetto su Noah glielo avrei presentato tempo fa...”
“Mmh... forse si... anche se io non sapevo che era sempre rimasto
solo per tutto sto tempo...” sospirò il fratello.
“Lo so....non so ancora come farmi perdonare per questo....oppure
punisci per bene tuo fratello quando lo hai sotto mano a casa”
“Su una punizione versi di lui non ci sono dubbi....” mormorò….soprattutto
perché lui sapeva della mia cotta per Cameron e non mi ha mai
detto niente…grrr…lo uccido…
“Oh bene...una bella strigliata non gli farà male.....tu invece,
hai finalmente trovato la persona adatta a te?”
Era da un po’ che Cameron non aveva l’opportunità di parlare
con Jack come si deve, quindi stava cercando di rifarsi su eventuali
ultime notizie di cui non gli era giunta voce da Noah.
“.... beh qualcuno a cui voglio bene diciamo che ce l'ho....” disse
Jack che per una volta sembrò essere davvero imbarazzato, tanto
che il suo volto si tinse leggermente di rosso.
“Ah si...- sorrise - e com'è? E’ un tipo a posto spero...se
no tuo fratello chi lo sente...”
“Si si, è a posto come persona... e sono sicuro che con mio
fratello andrebbe a genio.. .però per ora è ancora molto
platonica la cosa...”
“Mmhhh...capisco.....beh...spero che un giorno me lo presenterai...”
(Cam….sei davvero un cretino lo sai?-___-;;;; NdMiyu scusa eh…..mica
ho progettato io tutta sta storia!è__é NdCam)
“........beh........diciamo che lo spero anche io…” mormorò
incerto.
“Voglio essere tenuto informato delle evoluzioni ok?”
Jack lo fissò un attimo e poi sorrise scuotendo il capo….come
poteva biasimare Cameron per non sapere che la persona che amava era
lui? In fondo non gli aveva mai lasciato nessun indizio, neanche un
imput che seminasse il dubbio….ma avrebbe presto provveduto a fargli
sapere quello che provava, ora che sapeva di avere delle possibilità
con lui.
“Ok te lo dirò... speriamo solo che ci siano evoluzioni...”
“Ci conto!” sorrise il medico.
“Va bene va bene... comunque, in ogni caso, che mi racconti di nuovo?
In ospedale qualche novità??”
“Mah...nessuna...il solito via vai continuo...un sacco di tirocinanti
che ne combinano una dietro l'altra...non ci si annoia insomma…”
“Capito.... e qualcuno di veramente interessante?” chiese con una
vena di curiosità nella voce.
“Dici se ho adocchiato qualcuno come ha fatto Noah con il mio bel
paziente?”
“Si…”
“No....non ho trovato nessuno...”
“Ah neppure tra le matricole qualcuno che ti ....beh abbia affascinato...?”
inquisì ulteriormente.
“No....e poi non sarebbe da me sedurre un povero tirocinante...e non
è neppure detto che sarebbero interessati ad un rapporto con
un altro uomo...” sospirò con una vena di tristezza nella voce.
Jack gli sorrise.
“Scusa, forse questa me la potevo risparmiare..”
“Non ti preoccupare...non hai detto nulla che non va...” rispose ricambiando
il sorriso e passandogli affettuosamente una mano tra i capelli.
Jack socchiuse gli occhi a quel tocco con espressione beata mentre
Cameron sorrise intenerito alla sua reazione, soffermandosi forse
un po’ troppo ad accarezzarlo senza accorgersene. Il moretto aprì
gli occhi per fissarlo felice e si avvicinò un po’ a lui, avendo
una grande voglia di abbracciarlo ma riuscendo a trattenersi dal farlo.
“Hai freddo?” chiese notando quell’avvicinamento. (………no comment NdMiyu
Eh si noah e Jack sono proprio fratelli di sangue =_= ndSaya)
“Devo essere sincero un pò si...” rispose fissandolo…in realtà
non era proprio vero ma perché non approfittarne?
“Forse ho sbagliato a mettere un giubbotto così leggero stasera...”
Cameron lo fissò accuratamente, studiando il suo abbigliamento
che era molto simile al suo…ma la maglietta che indossava sotto il
giubbino in jeans era a maniche corte, decisamente non adatta ad un
clima del genere.
“Si...lo credo anche io....questa sera c'è un'aria pungente...”
disse posandogli una mano sulla spalla ed avvicinando maggiormente
il ragazzo a sé.
Jack lo lasciò fare ben felice ed appoggiò il volto
contro di lui godendosi il calore del suo corpo.
“Beh…sempre gentile questo dottore…”
“Come potrei non esserlo con un ragazzo carino come te?” facendogli
l’occhiolino.
Il moretto sorrise….come sarebbe stato bello se quel momento non finisse
mai, non voleva separarsi da Cameron…da quell’abbraccio che aveva
tanto desiderato anche se in quel momento non rappresentava che un
semplice gesto d’affetto di un amico.
Il giovane dottore intanto appoggiò la propria testa contro
quella di Jack e senza accorgersene si mise ad annusare il dolce aroma
dei suoi capelli….gli piaceva….gli piaceva anche la sensazione di
avere nuovamente un corpo caldo accanto a sé….erano passati
anni da quando ne aveva avuto uno, almeno seriamente. Per un momento,
l’idea di baciare Jack, di assaporare quelle labbra gli attraversò
la mente ma si riscosse quasi all’istante.
Che cosa diavolo stava pensando!? Possibile che fosse così
disperato? Quello era Jack, il fratello di Noah….non poteva fargli
una cosa simile solo perché era in crisi di astinenza di un
ragazzo!! (O_O Cam... anche tuuu, troppo vicino a Noah ti fa male
ndSaya) Non avrebbe più potuto guardarlo in faccia se avesse
approfittato in quel modo della sua amicizia…..
Sospirando disgustato di sé stesso si allontanò lentamente
dall’abbraccio, lasciando libero il compagno….
“Sai Jack….penso che ormai sia ora di tornare al locale….Noah e Niki
sono usciti molto prima di noi….magari sono già tornati o sono
in procinto di farlo….” disse sorridendo.
Jack lo guardo un po’ frastornato e dispiaciuto a quelle parole, cavolo…..ci
stava prendendo gusto a stargli vicino ed ora dovevano già
tornare in dietro….dannazione!!
“Oh….beh….si, penso tu abbia ragione…” rispose forzando un sorriso
sulle labbra.
“Allora andiamo dai…” e dandogli una pacchetta sulla spalla iniziò
a ripercorrere i suoi passi.
Nel frattempo Noah e Nicolas....non appena usciti dal locale.
“Scusali….non sanno proprio quando trattenersi.” disse Noah fissando
il proprio ragazzo.
“Non importa, sul serio....se lo fanno è perchè ti vogliono
bene dai....” rispose il biondino sorridendo.
“Ma non voglio che ti mettano in imbarazzo, io ci sono abituato…”
“Beh....ma con me basta davvero poco.....non è colpa loro..”
“Mmhh….” risponse meditabondo prima di cingere la vita di Nicolas
con un braccio e stringerlo a sé, posandogli poi un bacio sulla
fronte….gesto che fece sorridere felice l’altro ragazzo.
“Che direzione scegliamo?” chiese infine.
“Quella che vuoi....per me non ha importanza....mi basta stare con
te...”
A quelle dolci parole se lo avvicinò di più e sfiorò
le sue labbra con le proprie.
“Prendiamo una direzione a caso allora?” sussurrò.
“Si…”
Noah indugiò un attimo sulla figura di Nicolas prima di iniziare
a guardarsi attorno per decidere dove andare…alla fine optò
per la loro destra e si incamminò in quella direzione con il
compagno affianco.
I due camminarono in silenzio per un po’, beandosi della semplice
compagnia reciproca.
“Non posso ancora crederci....”
Fu la voce di Nicolas ad interrompere la quiete.
“A cosa?” chiese Noah guardandolo curioso.
“Al fatto che…beh…ti piaccio…che…stiamo insieme adesso…?” disse con
espressione imbarazzata….il tutto fece intenerire da morire il giovane
medico.
“Ti sembravo così irraggiungibile?”
“Si...un pò....tu sei così perfetto mentre io non sono
nulla di speciale....”
“Io sono cosa?” scoppiò a ridere “Nicolas tu sei specialissimo…sei
l'angelo più bello che abbia mai visto…”
“Ma non è vero....sono solo un semplice studente....”
“Con tanto talento nel disegno…gentile…dolce…bellissimo…”
“Sei tu che hai una considerazione troppo alta di me....comunque la
cosa mi rende felice..”
Noah in quel preciso momento si fermò in mezzo al marciapiede
e sollevò il volto di Nicolas con un leggero tocco sotto il
mento per poi baciarlo dolcemente sulle labbra. Il biondino chiuse
gli occhi e rispose al bacio con altrettanta dolcezza mentre la mano
del compagno continuava ad accarezzargli il volto. Un po’ alla volta
il contatto divenne più profondo, con le loro lingue che si
accarezzavano giocose nelle loro bocche mentre le loro braccia tenevano
stretti l’uno all’altro i loro corpi.
Fu Noah il primo a separarsi, fissando poi il compagno con sguardo
colmo d’amore.
“Il mio prezioso Nicolas…”
Il giovane artista ricambiò il sorriso con occhi lucidi, che
furono prontamente baciati dal moretto.
“Sono felice…” sospirò Niki.
“Anche io…”
Dopo alcuni minuti passati in quella posizione il biondino parlò
di nuovo.
“Continuiamo con la nostra passeggiata?”
Noah si limitò ad annuire e a prendere la mano del compagno
tra la sua, intrecciando le loro dita, prima di riprendere a camminare.
Una folata di vento li travolse ed allora il suo sguardo balenò
sulla figura fragile accanto a lui.
“Non hai freddo vero?”
“No tranquillo, sto bene....questa giacca mi tiene al caldo....”
“Però se avrai freddo me lo dirai…d’accordo?”
“Certo…non ti preoccupare…”
Noah sorrise e lasciò la sua mano per circondargli le spalle
con un braccio e stringerlo a se mentre continuavano a passeggiare
in quella posizione.
“Ti sei divertito oggi?”
“Moltissimo grazie....e dopo ricordami di ringraziare anche Cam”
“Speriamo che Jack riesca a conquistarlo presto, credo sarebbero una
bella coppia loro due…” sospirò “Solo che a volte Cameron non
nota le cose ovvie…”
“Si, l'ho notato...ma forse, più che per ingenuità,
è perchè non crede che qualcuno possa essere interessato
a lui...” disse Nicolas appoggiando la testa contro la spalla di Noah
“E’ un pò come me....e quindi spesso non si accorge delle persone
a cui piace…”
“Credo che se quell’idiota osa rimettere piede a Londra lo uccido,
è solo colpa sua se Cam è così!”
“Parli di Robert?”
Il medico emise un verso molto simile ad un ringhio e non aggiunse
altro.
“Deduco di si.....Cam me ne ha parlato una volta....deve essere stata
davvero dura per lui...”
“Ti dico solo che quello se la vedrà con il mio bisturi un
giorno o l’altro!”
Nicolas fissò il compagno e sorrise dolcemente.
“Sai, mi piace questo tuo lato protettivo....”
“Non voglio vedere di nuovo il mio migliore amico soffrire per un
idiota patentato come quello” mormorò baciandolo sulla fronte
“Sono protettivo come il lupo del suo branco... molto…”
“E fai bene....io Cam posso capirlo in un certo senso....e se Robert
dovesse tornare per lui sarebbe un colpo micidiale...”
“Deve mettersi con Jack, cavolo mio fratello gli muore dietro da anni!
Non ho visto mai una persona amare tanto un'altra da soffrire pur
di vederla felice….da starsene disparte come ha fatto lui…”
“Tuo fratello è una brava persona....ma un pò è
anche colpa tua se non si è fatto avanti prima…- lo punzecchia
- hai fatto credere anche a lui che tu e Cameron steste assieme…”
“Senti... se nessuno mi crede su quello che dico non è colpa
mia Niki... lui ha sempre dedotto le cose da solo.” sospirò
“Jack assomiglia un pò troppo a Cameron in certi versi.”
Nicolas ridacchiò lievemente.
“Beh....questo significa che sono fatti proprio l'uno per l'altro…finirà
bene vedrai.”
“Concordo pienamente…” poi uno sguardo determinato comparve sul suo
volto “Se nei prossimi mesi non combinano niente li chiudo in una
stanza e finché non concludono non li lascio uscire!”
“Sei perfido quando vuoi esserlo Noah” disse Niki ridendo con più
gusto…risata che contagiò anche il compagno.
“Credi che sarebbe perfido?” abbracciandolo “No... perfido sarebbe
dire... ok volete mettervi insieme... perché sicuramente provate
qualcosa l’uno per l'altro e siete fatti per stare assieme…”
“Questo si che li farebbe sprofondare d'imbarazzo...ma non puoi farlo...devono
essere loro a dichiararsi…”
“Infatti io li chiudo nella villa... sicuro che non possono uscire
e tolgo pure il telefono…vedrai che dopo due giorni jack gli salta
addosso!”
Nicolas scosse il capo e si appoggiò a Noah.
“Sei proprio perfido…”
“Sto scherzando…spero però che si sbrighino o meglio che Cameron
noti mio fratello…”
“Ce la faranno vedrai...magari potremmo aiutarli noi in qualche modo...-
sorrise - in fondo lo devo a Cam...mi ha fatto conoscere te.”
“Beh dovremo pianificarlo, comunque il prossimo sabato... che ho libero,
ti va un pick nick con me?”
Nicolas a quelle parole sembra quasi illuminarsi in volto.
“Certo che mi va!”
“Credo che ti piacerà... portati anche la roba per disegnare...”
“Volentieri! E’ da tanto tempo che qualcuno non mi porta a fare una
gita! Potrò fare un sacco di schizzi!” sorrise “Dove andiamo?”
“Ad una villa che ho comprato da poco, ha tanto verde introno, ne
andrai matto.”
“Deve essere bellissima....non vedo l'ora di vederla!”
“Allora è deciso, sabato prossimo si va in gita…noi due da
soli…”
“Si....non chiedo di meglio...”
Noah sorrise ed abbassò il volto per baciare Nicolas, che si
strinse a lui per ricambiare il gesto con gioia. I due rimasero in
quella posa per parecchi minuti prima che Noah si allontanasse dal
compagno.
“Mi duole dirlo, ma credo che sarebbe intelligente tornare indietro
a recuperare quei due.”
“Mmmhhh...forse hai ragione tu...”
“Vogliamo andare mia principessa?” disse Noah facendogli l’occhiolino
e passandogli un braccio attorno alla schiena….Nicolas arrossì
a quell’allusione ed abbassò lo sguardo imbarazzato.
“Perchè mai sono andato a raccontarti quella storia....” mormorò.
“Sicuramente su di te stavano meglio i vestiti femminili che su di
me tesoro.”
“Mmmhhh......forse un giorno soddisferò la tua curiosità....”
disse Nicolas arrossendo a quella proposta azzardata.
“Mhm... sai non sarebbe male... ma a me piaci tanto anche così
Nicolas... lo sai?”
Nicolas sorrise.
“Lo so...”
“E’ azzardato dirlo il primo giorno che stiamo insieme... cioè
la sera che ci siamo messi insieme ma…” sospirò accarezzando
il volto del compagno “…credo di amarti... seriamente...”
Nicolas sorrise maggiormente a quelle parole ed il cuore gli sembro
scoppiare dalla gioia mentre Noah non sapeva bene dove posare lo sguardo,
sentendosi assai ridicolo per aver fatto quella sdolcinata confessione.
“Sarà azzardato ma a me fa molto piacere sentirtelo dire....perchè
io ho la certezza di amarti seriamente...non so amare in altro modo
se non con tutto me stesso…”
Noah non perse un solo istante e si fiondò su quelle labbra
che non si sarebbe mai stancato di baciare. Nicolas gli prese il volto
tra le mani e rispose al bacio con passione e dolcezza, sentendo in
quel tocco tutto l’amore che il compagno provava per lui. Fu un vero
strazio doversi separare nuovamente per riprendere fiato ma i loro
occhi non si staccarono l’uno dall’altro per molto tempo…
“Ti amo Nicolas Grant….ne sono certo…”
“Ed io amo te Noah Retford.”
Alla fine i due si riscossero da quella specie di trance e si incamminarono
di nuovo verso il locale.
I primi ad arrivare al parcheggio furono Cameron e Jack, i quali si
sedettero sul marciapiede accanto all’auto di Noah in attesa che i
due piccioncini tornassero dalla loro passeggiata.
“Secondo me quei due si sono imboscati per davvero....” disse il medico.
“Te lo avevo detto io... – sospirando – ... con mio fratello non c'è
da fidarsi…fa sempre cosi.”
“Eh già...decisamente.....e poi il faccino innocentino di Niki
lo avrà di sicuro fatto capitolare per bene...chi può
resistergli!”
Jack fissò sospettoso il viso sghignazzante di Cameron, quasi
cercasse di leggere i suoi pensieri.
“Ehi non dirmi che piace anche a te...”
Cam lo fissò sinceramente sorpreso.
“No...certo che no....è un mio paziente e buon amico! E poi
anche se mi piacesse non potrei mai tentare di soffiarlo a Noah!”
“.... beh pero se non ci fosse Noah ... ti potrebbe piacere quel tipo
di ragazzo?”
“Mmhh....sinceramente a me non è che piaccia un tipo preciso
di ragazzo....a me deve piacere la persona che non deve per forza
rispecchiare un canone...- fissando Jack - come mai così curioso?”
Solo in quel momento il moretto si accorse di essere stato un pochino
troppo invadente e per non destare ulteriori sospetti cercò
di buttare la cosa sullo scherzo.
“Beh.. ma no nulla, semplice curiosità... ehi spero di non
aver esagerato troppo...”
Cameron lo fissò alcuni istanti ancora un po’ sospettoso ma
poi si sciolse in uno dei suoi soliti e caldi sorrisi.
“Non importa dai....non sei stato invadente....solo mi sembri più
curioso del solito...” disse scompigliandogli affettuosamente i capelli,
un gesto che stava diventando sempre più frequente tra loro.
“Beh vedi sapendo una cosa bella grossa come tu che non stai con mio
fratello mi sembra il minimo che io sia curioso...” sorrise beandosi
del tocco del compagno.
“Beh...non ti posso dar torto...”
In quel momento fecero la loro comparsa Noah e Nicolas, ovviamente
teneramente abbracciati. Jack non si accorse subito di loro ma Cameron
si e li fissò con espressione furbesca.
“Oh finalmente!! Pensavamo vi foste perduti! Allora...avete combinato
qualcosa mentre eravate lontani da occhi indiscreti?”
“Non sono cose da raccontare nemmeno ai migliori amici e fratelli”
rispose Noah sorridendo come un ebete, facendo arrossire Nicolas che
lo fissò come per dire ‘adesso gli dai pure corda?’.
“Ooohhh allora qualcosa avete fatto...vecchio marpione...ti costringerò
a vuotare il sacco vedrai!”
“Non ti dirò mai che…ci siamo solo baciati in mezzo alla strada.”
Jack in quel momento decise di degnare della propria attenzione il
fratello e pensò: non cambiano mai.
“Solo baciati? Davvero?” chiese Cameron vistosamente deluso.
“Ma ti sembro uno che al primo appuntamento conclude... eppure pensavo
che tu mi conoscessi - emula una lacrimuccia - lo sapevo tu non mi
vuoi più bene!”
“Non ricominciare o daremo di nuovo l'impressione sbagliata...lo sai
che ti voglio bene scemo....sono solo un pò deluso sigh...ed
io che volevo dei particolari piccanti!”
Jack scosse il capo e fissò Nicolas sorridendo quasi dispiaciuto
per lui.
“Nicolas non te la prendere prima o poi ti ci abituerai a questi due
....”
“Grazie...ma non ti preoccupare...penso di aver capito come sono fatti
loro due solo...beh...sono ipersensibile...” sorrise di rimando.
Noah si allontanò leggermente da Nicolas e si mise un braccio
sulla fronte in posa tragica.
“Ah il mio Romeo non mi vuole più, non mi resta altro che morire....”
Il biondino ridacchiò alla sceneggiata del suo ragazzo.
“E un'altra Giulietta non ti va bene per consolarti?” chiese divertito.
Noah lo fissò con espressione meravigliata, degna di un attore
professionista.
“Significa che diventerò io Romeo….”
“Ti dispiacerebbe questo cambio di ruoli?”
“No però adesso mi devo abituare all’idea... fino ad ora Cammy
è stato il mio Romeo... e adesso io divento il tuo di Romeo...
e non sono più Giulietta...”
Jack scosse la testa mentre pensava…Cameron me lo prendo io come Romeo!
Cam invece sembrava profondamente divertito dalla dinamica della conversazione.
“Fondamentalmente si...è così....” disse Niki sempre
sorridendo.
“Per me va più che bene….comunque che facciamo, vi porto a
casa?” chiese fissando il fratello ed il migliore amico.
“Beh... direi di si... te che fai poi continui la camminata?” chiese
l’altro Retford.
“Sarebbe una bella cosa...mi sono gelato il culetto a stare qui seduto...”
disse Cameron con un faccino imbronciato.
“Mica vogliamo fare prendere il raffreddore a Cammy” disse Noah per
poi voltarsi sorridente verso Niki “Tu cosa vuoi fare?”
“Sinceramente non saprei...- un pò imbarazzato - orari di rientro
non ne ho.....”
“Facciamo così... porto a casa Cam e Jack... e poi decidiamo...
al massimo ti porto al dormitorio... se ti va bene così…”
“D'accordo.....” sorrise.
Jack e Cameron si scambiarono un’occhiata complice ed una volta che
Noah ebbe aperto la vettura, salirono ne sedili posteriori, lasciando
al biondino il posto davanti.
Il moretto lasciò per primo l’amico davanti a casa sua e poi
portò il fratello nella loro abitazione. Lui e Nicolas alla
fine decisero di andarsi a bere qualcosa di caldo in un bar per stare
ancora un po’ assieme e poi verso le quattro di mattina Noah ricondusse
il compagno al dormitorio dell’università, salutandosi con
un ultimo bacio e con la promessa di vedersi il sabato dopo per andare
al loro pick nick.
Fine capitolo 5
Miyu: ammazza…..mi sono venute una valanga di pagine!O__O
Cam: beh…mi sembra ovvio visto che i protagonisti di questo capitolo
siamo io e Noah! u__u
Miyu: in verità i protagonisti sono Noah e Niki….
Niki: ^//////////^
Jack: io se le cose continuano così non sarò mai protagonista
di niente….povero me….
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