Paring: direi troppi… ehm…
Rating: questo pg-13
Note: E’ torniamo a Noah e Nicolas, e vediamo come si evoleve la loro situazione :P
Come al solito Noah è gestito da Saya mentre Cam e Niki sono gestiti da Miyu.
Le autrici: AMS è composto da tre ragazze - Arual, Miyu e Saya


Just Love Life
Capitolo 4
di AMS

Noah parcheggiò la sua macchina e scese, cominciando ad incamminarsi lungo il Tamigi verso una meta ben precisa. Darcy, una delle sue sorelle, gli aveva assegnato il compito di comprarle un paio di cose per la sua magia... ogni tanto infatti praticava la magia e voleva del tea specifico che vendevano solo in un negozio, una Sala da Tea specializzata. Purtroppo si era completamente scordato il nome del tipo che doveva comprare così compose il numero del suo cellulare per chiamarla.
”Darcy...”
”Noah, dimmi...”
”Senti, com’è il nome del tea che hai detto?”
“Sei il solito NouNou, allora... il tea si chiama La Rosa Nera.”
Mentre la sorella gli rispondeva il suo sguardo cadde casualmente su un ragazzo che se ne stava seduto su uno sgabellino con davanti un cavalletto che reggeva una piccola tela rettangolare, colori e pennelli erano adagiati accanto a lui. Il ragazzo si trovava su una delle passeggiate in riva al Tamigi.
”Ah, va bene, ciao...”
”Ciao Nou...” e rimise il cellulare nella tasca avvicinandosi a Nicolas che dipingeva con minuziosa attenzione il panorama che aveva di fronte sulla tela. L’uomo si fermò dietro a lui osservando la sua mano muoversi con precisione, ricreando il panorama come se fosse una foto. Il giovane di fronte a lui non si era accorto di niente, pienamente concentrato sulla tela, per rendere il quadro ancora piu’ bello. Nel momento in cui il pennello si allontanò dalla tela, Noah sorrise dolcemente.
”Ciao.”
A quella voce così vicina a lui Nicolas sobbalzò leggermente tirando quasi un urlo.
”Chi? Cosa?...” disse girandosi verso il dottore per poi arrossire ”Ah... N-Noah... sei tu... ehm... ciao...”
Il cuore del ragazzo prese ad aumentare di battiti mentre il suo sguardo fissava intensamente il medico che era appena comparso dal nulla. Vestito con abiti civili sta ancora meglio che con il camice da medico, si ritrovò inconsciamente a pensare.
”Eh si... tutto bene?”
”Tutto bene, grazie...”
Noah osservò per un attimo il dipinto.
”Sei molto bravo, lo sai?”
Nicolas seguì lo sguardo di Noah e arrossì di nuovo.
”Oh... questo... beh, non è nulla di speciale... e poi sono appena a metà lavoro...”
“Sarà anche a metà del lavoro, ma già mostra la tua bravura...”
”Non è vero... è solo un compito che devo svolgere per un corso...”
”Mhmh... non so se è timidezza la tua o mancanza di sicurezza... che università fai?”
Il giovane alzo’ lo sguardo.
”Frequento l’accademia di belle arti... sono al secondo anno...”
”Si vede...”
Nicolas abbassò leggermente lo sguardo imbarazzato ma poi tornò a fissare Noah.
”E tu?... come mai da queste parti? Non sei di turno in Ospedale?”
”Oggi ho il turno di notte, e sono dovuto venire qui perchè mia sorella vuole un tea che vendono solo in un negozio specializzato a due passi da qui.”
”Ah, penso d’aver capito a quale negozio ti riferisci...”
Noah sorrise.
”Non voglio darti fastidio, ti ho interrotto durante il tuo compito, mi dispiace.”
”Ma no! Nessun disturbo!”
Quando si accorse che forse aveva parlato con un po’ troppo impeto arrossì e quasi balbettando aggiunse:
”Ecco... volevo dire, che non hai interrotto nulla... non è un compito urgente...”
Noah sorrise quando un’idea gli attraversò la mente mentre ammirava il ragazzo seduto davanti a lui, vestito con un paio di jeans tutti vecchi e slavati ed una maglia nera a maniche lunghe leggermente macchiata di colore. Era così carino.
”Allora non ti darebbe fastidio se ti invitassi a prendere una tazza di tea.”
”Beh....mi piacerebbe....solo dammi il tempo di smontare la mia roba ok? ” disse riferendosi al cavalletto e alla tela.
”Certo, certo... tutto il tempo che vuoi”
”Grazie...”
Nicolas abbozzò un piccolo sorriso ed iniziò a mettere via la sua attrezzatura, ponendo poi la tela in un contenitore dove il colore non si sarebbe rovinato ed infine piegò il cavalletto, non notando lo sguardo ammirante del dottore che lo stava osservando. Dentro di se stava mentalmente esultando per quell’invito inaspettato, anche se non gli sembrava giusto essere così sfacciatamente felice per una cosa del genere. (……io non commento….NdMiyu)
Il ragazzo alla fine afferrò la borsa con la tela ed i colori e si mise sotto braccio cavalletto e seggiolino pieghevole.
”Ecco... sono pronto...”
”Passa qualcosa a me...” disse Noah con uno dei suoi sorrisi disarmanti.
”Ma no...davvero...ce la faccio, non ti disturbare...”
”Non mi disturbi...”
”Però non è giusto che tu porti la mia roba....” protestò un po’ Niki.
”Su, voglio fare il cavaliere...” insistette Noah porgendo le mani verso di lui, mentre Nicolas cercò di obbiettare di nuovo, ma alla fine si arrese, sapendo che Noah avrebbe insistito finché non sarebbe capitolato.
”Ok... grazie.”
Nicolas gli passò il cavalletto ed il seggiolino e Noah sorrise contento prendendoli.
”Allora andiamo in quel negozio, ha anche una buona sala da tea.”
”Ok...”
Il biondo lo fissò timidamente ed un po’dispiaciuto per averlo fatto sfacchinare per lui, mentre Noah iniziò a camminare con il suo solito sorriso sulle labbra in una direzione, molto presto affiancato dall’artista.
”Ci sei andato ancora da Cammy, dall’ultima volta?”
”No... ho appuntamento con lui domani alla stessa ora di venerdì scorso.”
”Capisco...”
Dopo un paio di minuti passati a camminare finalmente, dinanzi a loro, si mostrò il negozio con la sala da tea affiliata. Noah aprì la porta facendo entrare per primo Nicolas, al che il giovane sorrise ringraziando ed entrò senza farsi troppi problemi...Noah lo seguì subito dopo. Il moro squadrò la stanza e trovò quasi subito un tavolo appartato libero.
”Andiamo di là?”
”Per me va bene.”
I due alla fine si diressero in quella direzione, Noah posò la roba di Nicolas contro il muro e poi spostò la sedia per far sedere Nicolas, il quale arrossì come un pomodoro fissando il medico e poi la sedia.
”G-grazie...” e si accomodò, mentre Noah si ando’ a sedere di fronte a lui contento. Il biondino appoggiò il borsone vicino alla sedia.
”Che tea preferisci?” chiese Noah curioso.
”Ai frutti di bosco se possibile...”
In quel momento gli si avvicinò una cameriera che sorrise ai due, al che Noah contraccambiò il sorriso.
”Desiderate?”
”Un tea ai frutti di bosco e uno alla mela verde.”
La ragazza appuntò l’ordinazione su un blocchetto e se ne andò con un leggero inchino, mentre Noah tornò a fissare il ragazzo di fronte a lui.
”Allora…dimmi…hai passato una bella settimana?”
Nicolas si era messo a guardarsi attorno curioso, era la prima volta che entrava in quella sala ma ogni tanto il suo sguardo cadeva su Noah.
”Io? Si…è stata molto tranquilla...”
Noah sorrise.
”Sono contento di sentirtelo dire”
Nicolas scostò leggermente lo sguardo imbarazzato, cambiando discorso.
”A te invece? Come è andata in ospedale?”
”Insomma, poteva andare meglio…la signora Monroy non mi ha lasciato un attimo in pace... aveva da ridire pure sul fatto che sua figlia poteva uscire dall'ospedale, la vuole tenere in osservazione ancora un po’. Vedi perché noi medici non capiamo niente e potrebbe avere una ricaduta...non capisco come quella ragazza possa sopportare la madre.”
Noah scosse la testa, gli venivano i brividi solo a pensarci.
”Per il resto tutto bene.”
Nicolas ridacchio un po’.
”Mi spiace, deve essere un tormento, povero.”
”Farebbe esasperare anche un santo quella...”
”Immagino...”
In quel momento arrivò la cameriera con le ordinazioni e se ne andò con un sorriso cordiale dopo aver posato teiere e tazzine sul tavolo. Nicolas prese la sua teiera e cominciò a preparare il suo infuso.
Noah lo imitò preparando il proprio.
”Per le altre cose... sono contento di essere utile e voglio essere abbastanza bravo per salvare molte vite...”
Il suo sguardo si incupì mentre il sorriso rimase... Nicolas che in quel momento aveva alzato gli occhi verso Noah notò lo sguardo triste e cercò di tirargli su il morale.
”Ma io sono convinto che tu sia un bravissimo medico...”
”Grazie...”
Noah continuò a fissare il tea leggermente perso ma sembrava che il sorriso non volesse lasciare quelle labbra, anche se non toccava minimamente gli occhi, senza accorgersi che si stava perdendo lentamente nel suo passato.
”Figurati... so per certo che è così – sorridendo un po’ imbarazzato – come d’altro canto è molto bravo anche Cam.”
”Cammy è sempre stato bravo...”
”Gia’, l’ho saputo e so anche che la sua è una famiglia di medici da generazioni... e tu? Hai scelto di essere medico per qualche ragione particolare?”
Noah per un attimo sgranò gli occhi osservando il ragazzo di fronte a sè mentre un passato remoto lo colpì in pieno petto e leggermente deglutì rispondendogli...
”Si... mi sono convinto quando avevo dieci anni, quando non seppero salvare mia sorella maggiore...”
”Oh, mi dispiace molto...” dandosi mentalmente dello stupido per aver commesso quella terribile gaff…ed anche il suo viso si incupì per la tristezza...
”E’ successo diciannove anni fa... ero piccolo, pero’ ricordo che mia sorella mi disse di sorridere sempre... perché un sorriso regalato puo’ illuminare anche la giornata più buia...” dicendo questo Noah alzò lo sguardo verso Nicolas e sorrise anche con gli occhi questa volta.
”Ed io seguo sempre questo consiglio... ai pazienti serve... e ancora di piu’ a quelli gravi...”
”Questo posso capirlo bene...” rispose con tono un po’ triste il biondino.
Già, lo sapeva bene lui….quando anni fa si era ritrovato in un letto d’ospedale, con il destino incerto se lasciarlo vivere o strapparlo alle braccia dei suoi cari….solo il sorriso del dr. Orcot lo aveva aiutato a superare quella difficile prova ed a resistere. I suoi genitori erano troppo affranti e disperati per poterlo aiutare, sua madre non faceva altro che piangere tra le braccia di suo padre…mentre lui era da solo a combattere tra la vita e la morte.
Al dr.Orcot doveva tutto…era grazie al suo incoraggiamento ed alle sue amorevoli cure se era ancora lì…gli era dispiaciuto molto quando se n’era andato in pensione ma Cam…ed anche Noah…sembravano essere due suoi degni eredi.
”Su, sorridi, non devi essere triste, non dona ad un bel faccino come il tuo...”
A quel commento Nicolas assortì un po’ ed un po’ alla volta abbozzò anche un lieve sorriso.
”Così va meglio.”
Il biondino ne approfittò per versarsi il tea nella tazza, Noah lo osservava dal bordo della propria mentre la sorseggiava... la sua mente ancora leggermente persa nei ricordi. Notò che anche Nicolas continuava a lanciare delle occhiate nella sua direzione, con sguardo che sembrava essere ancora un po’ preoccupato e triste.
”Mi dispiace per averti rattristato.”
”Oh, non ti preoccupare... sono i miei pensieri che volano dove non dovrebbero andare...” abbozzo un sorriso per tranquillizzarlo.
”Sicuro, sicuro?”
”Si... tranquillo...”
Noah sorrise di nuovo quando si sentì il suo cellulare suonare, lo prese appoggiandolo sul orecchio.
”Che cosa c’e’ Darcy?... – si sentì una voce femminile parlare dall’altra parte del ricevitore e poi Noah rispose di nuovo - No, ho da fare, quando finisco le MIE commissioni, allora prendero’ il TUO tea e tornerò a casa... e adesso ciao sono occupato... “
Noah chiuse la conversazione e spegnette il proprio cellulare.
”Scusa, mia sorella minore rompe.”
”Noah... guarda che se ti sto facendo perdere tempo possiamo anche salutarci....non vorrei crearti problemi... ”
”No... deve imparare che non esisto solo per i suoi benefici e che ci sono volte che non posso correre solo per i suoi capricci.”
”Sicuro? Guarda che non mi offendo sai?”
”Sicurissimo, dicevamo? Ah, a che ora domani da Cammy?”
”Come la volta scorsa... verso le 17...”
”Capito...”
”Sarai... anche tu di turno come Cam?”
”Io attacco alle 18... significa che per le 17 sto già lì...”
”Oh... bene...” rispose Nicolas sorridendo.
”Verrò a vedere se tutto va bene, e non ti preoccupare, questa volta busso...” disse Noah facendo un occhiolino al ragazzo mentre a Nicolas ritornò in mene la scenda della volta prima ed avvampò imbarazzassimo.
”Non riuscirò mai a scusarmi abbastanza.”
Noah alzò una mano e gli accarezzò dolcemente il volto, per poi ritirarla e guardare fuori dal locale. Nicolas alzò il volto e lo fissò sorpreso del gesto... anche se sentiva ancora sulla sua guancia il calore del tocco. Rimase a guardarlo per un po’ inebetito…quasi gongolante prima di riprendersi.
”L'ho già detto...non importa...sul serio... ” rispose ancora rosso in viso.
Noah sorrise.
”Mi piacerebbe farti conoscere mio fratello minore sai...”
Nicolas lo fisso’ curioso.
”Oltre ad una sorella hai anche un fratello?”
A questo punto Noah non pote’ fare altro che ridere.
”Una? Ne ho cinque di sorelle... cinque sorelle e un fratello... tutti minori...”
Nicolas dallo stupore sgranò gli occhi.
”Ma siete tantissimi!”
”Eh, si, siamo tanti...”
”Immagino che non vi annoiate mai... io invece ho solo una sorella piu’ piccola...” disse sorridendo il biondino.
”Più che altro sono pestiferi... Nicolas, tu quanti anni hai?”
”Io... 21...”
”Un anno piu’ di Jack...”
”Allora siamo coetanei...”
”Eh, si...”
”Beh, mi farebbe piacere conoscerlo un giorno...”
Noah sorrise, eh si, dovevano fare un’uscita di gruppo con Jack, così forse il ragazzo si riuscirà a mettersi in testa che lui e Cameron non stavano insieme...
”Ah, farò in modo che tu lo conosca...”
Poi il suo sguardo cadde sull’orologio.
”Adesso, devo andare... devo passare a casa prima di attaccare il turno...”
”Certo, capisco, scusa se ti ho rubato tanto tempo...”
”Non scusarti, ti ringrazio d’esserti preso il tempo per prendere il tea con me.”
”L'ho fatto volentieri...tu sei stato tanto gentile da offrirmelo..." disse il ragazzo sorridendo guardando il moro, il quale rispose:
“Bene, bene, adesso prendo quel benedetto tea a mia sorella... vuoi che ti accompagni a casa?”
“Beh....sarebbe gentile da parte tua....ma solo se non ti allontano troppo dalla strada di casa....alloggio ai dormitori dell'università...”
“Non ti preoccupare, è un piacere per me accompagnarti, dammi solo un secondo…” dicendo così l'uomo si alzò andando alla casa, prendendo anche la scatoletta del tea per la sorella minore, e poi tornò da Nicolas con il solito sorriso, riprendendo la sua roba per portarla.
“Possiamo andare…”
“Grazie.....ma sei sicuro che non ti faccio perdere tempo vero?” chiese il biondo mentre prendeva la borsa “Se no vado in metro non è un problema....”
“Non ti preoccupare te l'ho già detto, per me è un piacere…”
“Se lo dici tu va bene....”
Dicendo così si incamminò verso l'uscita un po' imbarazzato, seguito da un sorridente Noah che lo condusse alla macchina. Aprì la portiera di dietro per mettere il seggiolino ed il cavalletto sul sedile posteriore, poi girò dall'altra parte della vettura ed aprì la porta per Nicolas, con il solito sorriso sulle labbra. Il giovane sorrise a sua volta e si sedette, mentre il moro passò al posto di guida sedendosi di fronte al volante.
“E' vicino all'università delle belle arti il tuo dormitorio?”
“Si....basta anche che tu mi metta davanti ai giardini del campus...da lì posso cavarmela da solo.”
“Come desideri…”
Noah mise in moto la sua Mercedes e partì per le strade di Londra, mentre Nicolas si sistemò meglio nel sedile e si mise inconsciamente a fissare Noah che guidava.
“Ti sei divertito oggi?”
“Si molto....ho apprezzato sul serio la tua compagnia...”
E mi sarebbe piaciuto restare con te ancora un pò più a lungo...aggiunse mentalmente, ma ricacciò via quel pensiero all'istante.
“Ne sono felice…”
“Grazie anche per il tea...la prossima volta spero di poterti offrire qualcosa io...”
“Questo implica che dobbiamo uscire di nuovo insieme…”
Nicolas arrossì per l'allusione che si era lasciato inconsciamente sfuggire e rimase in silenzio fino a quando il moro non fermò la propria macchina di fronte al campus…
“Allora ci vediamo domani?”
“Si....grazie ancora del passaggio...a domani...”
“Non ti preoccupare… a domani Nicolas…”
“Ciao…”
Il biondino aprì la portiera recuperando tutta la sua roba dal sedile posteriore e si incamminò per i vialetti dell'università verso la sua stanza. Noah lo guardò per un attimo, contento di aver trascorso una parte del suo pomeriggio con Nicolas, e poi partì a gran velocità verso casa…

*************************************

Noah entrò in ospedale quando l'orologio segnava le diciassette passate ormai da qualche minuto e con le mani in tasca camminava per i corridoi salutando allegramente i suoi collegi, anche se sul viso erano ancora presenti i segni che dimostravano che aveva fatto il turno di notte il giorno precedente… si fermò alla reception chiedendo alle infermiere se c'era qualcosa per lui e poi scoprendo che non c'era niente andò nel suo ufficio a cambiarsi…Ne usci di nuovo qualche minuto dopo, vestito con il suo camice e con il sorriso sulle labbra. Passò veloce fino al ufficio di Cameron… per infine bussare…
“Avanti…”
Il moro entrò con un sorriso smagliante.
“Volevo avvertirti che sono arrivato… ti serve qualcosa?”
“No...al momento non mi serve niente, grazie Noah.” rispose il rossino alzando lo sguardo da alcune carte che stava sfogliando.
Il dottore moro si guardo introno.
“Sei solo?”
In quel momento Cameron sorrise maggiormente sapendo il perchè della comparsa dell'amico nel suo studio.
“Si, Niki deve ancora arrivare…”
“Oh… io attacco alle 18… ti va di prendere un caffé… dopo…”
“Per me va bene, anche perchè oggi ho il turno lungo … ma di la verità, è tutta una scusa per chiedere a Niki di restare con noi, eh?”
Noah mise la sua espressione piu' innocente.
“Ma adesso non posso nemmeno a venirti a trovare che non pensi subito male, cavolo Cam sei il mio migliore amico…”
Cameron sorrise.
“Oh si....lo so bene...e so anche quanto sei gentile e premuroso con me...ma proprio per questo so quando le tue intenzioni sono altre!”
“Non mi vuoi più bene come prima…”
Cameron, che era seduto alla sua scrivania, si alzò in piedi e si avvicinò a Noah prendendogli il volto tra le mani.
“Povero tesoro...non è vero, lo sai che ti vorrò sempre bene...dimmi, vuoi essere coccolato e consolato da me?”
Il dottore dai capelli tendenti al rosso entrò nei panni del principe azzurro…mentre Noah continuò la sua farsa con il faccino triste e deluso.
“Non c'è niente da essere consolati, tu mi tratti male.”
“Ma no...non è vero....lo sai che non potrei mai trattarti male…”
“Invece si... tu non mi vuoi più bene come una volta…”
“Ma tesoro lo sai che tu avrai sempre un posto speciale nel mio cuore...”
Cameron sembrò voler dire qualcos'altro ma un lieve coff coff lo interruppe e lo fece voltare verso la porta dove un Nicolas interdetto li fissava a bocca aperta…
“Ecco....la porta...era beh...aperta....spero di non aver…ehm...interrotto nulla…”
Noah sgranò gli occhi e divenne tutto rosso in viso, poi guardò Cameron arrabbiato e abbassò lo sguardo uscendo. Si limitò a salutare Nicolas con un lieve ciao prima di allontanarsi a passi veloci lungo i corridoi…
Cameron fissò Nicolas, poi Noah che se la stava dando a gambe levate e poi di nuovo Nicolas scoppiando in fine a ridere mentre il povero ragazzo non stava capendo più nulla.
“Niki....non fare caso a quello che hai visto....o quello mi ammazza...stavamo solo scherzando....” disse sempre ridendo…
“Oh…” sorridendo un po' imbarazzato ma piu' sereno…aveva preso un colpo quando li aveva visti in quell'atteggiamento 'intimo'. Pensava che nonostante i due avessero negato di stare assieme nutrissero un amore segreto l'uno per l'altro che era finalmente sbocciato....meno male che non era così. (Niki....non è che leggi di nascosto dei romanzi rosa vero?O_o NdMiyu ma...ma....che dici!!>///////< NdNiki per me guarda le telenovelas spagnole ndSaya)
“Lo so, siamo due idioti ma noi ci divertiamo così – sorrise divertito – Dai entra che ti visito, poi andiamo a recuperare Noah prima che cerchi di tagliuzzare qualcuno per scaricare la rabbia…” dicendo così Cameron si tirò nello studio Nicolas e chiuse la porta…
Noah intanto fumava dalla rabbia che provava mentre camminava per i corridoi, come aveva potuto fargli una cosa del genere Cameron!? Cosa avrà pensato Nicolas in quel momento, a vederli abbracciati e presi a sussurrarsi frassette smelodiose... sicuramente che stavano insieme… si passò la mano tra i capelli neri ribelli imprecando silenziosamente, alla fine sospirò. Infondo era anche colpa sua, aveva iniziato a fare il cretino assieme a Cam come il suo solito...ma perchè non potevano fare i dottori seri per una volta (si...effettivamente mi sembrate i medici di Scrubs-__-;;; NdMiyu grazie tante!!! NdNoah&Cam_indignati hahaha bella zia ndSaya =__= ndCam&Noah)...sempre a fare scene del genere, era logico che tutti pensassero che loro due formassero una coppia, anche lui l'avrebbe pensato se non fosse stato nei propri panni… era sicuro che il suo migliore amico avrebbe spiegato a Nicolas che era solo uno scherzo idiota… nemmeno si era accorto di stare camminando su e giù di fronte alla macchinetta del caffé… fino a quando non lo fermò un infermiera.
“Dottor Retford… si sente bene?”
L'uomo la fissò per un istante e sorrise.
“Si tutto bene, non si preoccupi…”
L'infermiera annuì e se ne andò, a quel punto Noah capì che non era il caso di rimanere lì al centro dell'attenzione e si diresse nella sala d'aspetto dove si buttò sulla prima sedia a portata di mano, cercando di non penserà più alla pessima figura che aveva fatto. Man mano che i minuti passavano iniziò a parlare con se stesso…
“Ma perchè non fumo, in questo momento potrebbe solo farmi bene… ha ragione Fanny…”
Nicolas e Cameron comparvero dal corridoio, chiacchierando allegramente, proprio in quel momento. Quando Cameron scorse Noah e andò subito nella sua direzione trascinandosi dietro Nicolas… però sembrava che il moro non si fosse ancora accorto della loro presenza.
“Ehi Noah....sei ancora vivo?!” sorrise Cameron sventolandogli una mano davanti alla faccia… al che l'amico lo guardò.
“Traditore…”
“Dai… sei ancora arrabbiato per prima? Ho spiegato tutto a Niki e non se l'è affatto presa...anzi, ci abbiamo riso sopra...perchè non lo fai anche tu…”
A questo Noah sbuffò mentre Nicolas stava lì vicino ai due, osservando Noah con un lieve sorriso…
“Ribadisco… non mi vuoi più bene…”
Cameron scosse il capo divertito
“Ohhh e finiscila con sta storia!! Ti lamenti se Niki pensa male e poi continui con questi discorsi...”
Noah finalmente alzò lo sguardo e fissò per un attimo Nicolas sorridendo… poi tornò a guardare Cameron e con il finto broncio disse:
“Sei cattivo…”
“Io ti voglio bene e lo sai....siamo amici no?”
“E guarda che figura mi hai fatto fare davanti a Nicolas poi…”
Noah finalmente si alzò.
“Offrimi il caffé…”
Nicolas si mise leggermente a ridere mentre questa volta toccò a Cameron sbuffare…
“D'accordo...andiamo...e tu Niki sei dei nostri vero?”
A questo commento di Cameron, Noah si girò verso il ragazzo facendo un sorriso disarmante per convincerlo a restare con loro.
“Certo…” rispose con un sorriso Nicolas.
“Allora andiamo, tra poco attacco il mio turno…”
“A me toccano ancora tre ore...e sono qui da stamattina presto....” disse Cameron incamminandosi velocemente per i corridoi, in modo che Noah e Nicolas rimanessero assieme un po’ dietro di lui. Il ragazzo seguì Cameron stando accanto a Noah e lanciandogli ogni tanto occhiate furtive.
“Guarda che io ho fatto la notte… e sai che i turni di notte non mi piacciono.”
“Ad ognuno i suoi pesi caro mio...” disse il rosso voltandosi appena nella sua direzione...e Noah gli fece in ricambio:
“Tsé…prendimi pure in giro… - guardando Nicolas – come stai oggi?”
Niki che stava ancora fissando Noah sorrise.
“Bene grazie…”
Poi arrossi leggermente.
“Ehm...Noah....senti...tanto per chiarirci subito...Cam mi ha spiegato tutto... sul serio, non te la devi prendere per quello che è successo prima, ok?”
Il che fece ridere Noah.
“Lo so, lo so…”
I tre arrivarono finalmente in caffetteria e si sedettero ad uno dei tanti tavolini.
“Sai cosa mi piace Cammy…”
“Cosa?” chiese quest'ultimo sedendosi a sua volta come Nicolas, al che Noah lo guardò di nuovo con occhi languidi.
“.....vedi non mi vuoi più bene, manco ti ricordi cosa mi piace, eppure prendo sempre lo stesso…”
“Ah! Ma ti riferivi al caffé! Certo che so cosa ti piace....ma con tutti i discorsi che fai mi confondi…” poi si giro' verso Nicolas.
“Tu cosa vuoi?”
Il giovane sorrise al dottore.
“Io niente, sto bene così…”
“Sicuro? Guarda che non e' un problema, offro io questo giro…”
“Si tranquillo…”
Cameron alla fine si rialzò e se ne andò verso il bancone lasciandoli soli.
“Mi chiedo cosa cavolo ti abbia detto Cameron lo sai…”
“Dici riguardo alla vostra scena di prima?” chiese Nicolas fissando Noah.
“Si…” sorrise contraccambiando lo sguardo…al che Niki sorrise divertito dicendo:
“Beh....mi ha detto semplicemente che stavate scherzando...e che siete sempre stati così "idioti"...poi mentre mi visitava mi ha raccontato un paio delle vostre esibizioni migliori...”
A quel punto Noah non potè fare altro che mettersi la mano in fronte…
“Spero che non ti abbia raccontato di Romeo e Giulietta…”
Il sorriso di Nicolas si allargò.
“Si… mi ha detto che al secondo anno di università si stava organizzando un'esibizione di Romeo e Giulietta...e che voi due per divertirvi vi siete messi a recitare in mezzo all'aula inventando le battute....solo che poi il ragazzo che aveva il ruolo del regista ha avuto l'ispirazione di usarvi sul serio come protagonisti… avrei voluto vedervi......chi di voi due era Giulietta?”
Noah lo guardò.
“ .......... cosa pensi tu? io o lui?”
“Ehm....tu?” azzardò.
“Mi ci vedi?”
Nicolas distolse lo sguardo imbarazzato. No....Noah era troppo bello ed affascinante per essere scambiato per una donna.
“Non saprei… ora non ti ci vedrei di certo… comunque ho indovinato male?” rispose infine e Noah sorrise.
“No, ci hai azzeccato… perché durante la presa in giro mi ha fatto fare un caschè…”
Nicolas scoprendo del caschè si mise a ridere.
“Ce lo vedo Cam a fare una cosa del genere…”
“E' da allora che è nata l'idea nelle teste di tutti che siamo una coppia, per quanto negavassimo la gente non ci ascoltava, alla fine abbiamo imparato a conviverci… ma io e Cam non possiamo proprio evitare di fare gli idioti quando capita.”
“Capisco....ma a parte quello è che tu e lui avete un buon feeling...vi capite al volo e c'è molta intesa tra voi...” sorrise il biondino “E' bella un'amicizia la vostra…”
Noah posò il mento sulla mano fissandolo con un sorriso.
“E' il mio migliore amico… gli voglio molto bene…”
"Comunque non pensare di essere stato l'unico ad essere vestito da donna....” disse in fine Niki arrossendo, mentre Noah alzò un sopraciglio improvvisamente molto interessato.
“Ah e come mai sei stato vestito da donna?”
“Beh...è successo due volte....una in terza media, mi hanno fatto vestire da Aurora della bella addormentata....avevamo poche ragazze in classe e così, visto che avevo un aspetto molto delicato e femminile mi hanno dato la parte....” parlò mentre si fissava imbarazzato le mani, facendo sorridere dolcemente il moro.
“La seconda volta è stata al secondo anno di liceo, una specie di scherzo....mi hanno vestito da ragazza con lo scopo di sedurre il cugino di un mio amico....”
“E sicuramente l'hai sedotto…” dicendo così gli fece un occhiolino, il che fece arrossire ancora di più Nicolas....ma perchè mai si era messo a rivangare quella storia, era stupido o cosa!?
“Beh....si....alla fine della giornata però c'è rimasto parecchio male quando ha scoperto che non ero chi volevo far credere.....”
“Capisco… e tu? Come ci sei rimasto tu?”
(hey Cam che e' il ritardo strategico il tuo? NdSaya ohohohoh ^o^ dovevo farmi perdonare NdCam)
“A me è dispiaciuto un pò prenderlo in giro....ma in fondo era uno scherzo...dopo un pò ci ha riso sopra anche lui...dopo aver malmenato il cugino che aveva avuto l'idea ovviamente...”
Noah annuì capendo perfettamente e sorrise di nuovo dolcemente… mentre Nicolas abbozzò un sorriso imbarazzato a Noah… in quel momento ritornò Cameron con le ordinazioni.
“Ah, il mio caffé…” sorrise a Cameron questa volta.
“Eccomi qua! Scusate l'attesa ma c'era coda al banco....tieni il tuo caffé Noah…”
L'uomo poggio la tazza di fronte al amico, il quale lo guardo estasiato.
“Ah amore mio, caffè, caffé... amaro come la delusione, dolce come l'amore…”(=___= no comment ndSaya)
Nicolas rise a quel commento, mentre Cameron roteò gli occhi esasperato… e Noah iniziò a bere il suo caffé tanto desiderato.
“Certe volte mi domando se da piccolo hai sbattuto la testa da qualche parte sai?”
“Ah quello si, non sai quante volte sono cascato dalle scale o forse era quella volta che mi hanno spinto fuori dalla finestra…”
Nicola lo guardò un po' preoccupato.
“E non ti sei fatto male con tutte queste cadute?”
“Sono abbastanza robusto… e guarda che la finestra era solo al secondo piano e sono atterrato con i piedi per terra…” (Noah in versione superman-___-;;;; NdMiyu no solo fortuna sfacciata =_= ndSaya)
Ma Nicolas continuò a fissarlo perplesso e preoccupato.
“La tua è una casa di matti con tutte quelle folli sorelle che ti ritrovi, ti stanno influenzando male temo…”
“Sai che adesso Anne ha deciso di diventare scrittrice... e vuole lasciare l'università...e Caroline al posto di sgridarla, le da pure corda…”
Ad un trattò si girò verso Nicolas.
“Aaaah... Nicolas per caso conosci Laura Retford... ha appena iniziato la tua stessa università…”
Noah fissò Nicolas, mentre questo sembrò rifletterci su qualche istante.
“Non ti saprei dire sai? Siamo così in tanti...magari l'ho incrociata tante volte e la conosco di vista ma non ho mai avuto l'occasione di presentarmi....”
“Ah ma è una ragazza bionda e molto carina, un po' tanto vivace e ultimamente veste dark…”
“Ah....allora ho presente chi è...l'ho vista qualche volta passando da un'aula all'altra…”
“E' mia sorella minore... una delle cinque…”
“Capito…” sorridendo leggermente… e i due non si accorsero che Cameron se ne stava in silenzio ad osservarli. Quei due proprio non se ne accorgevano ma stavano vistosamente sbavano l'uno sull'altro....facevano quasi tenerezza con quelle occhiate languide che si lanciavano sperando di non essere visti dal compagno.
Infine Noah se ne accorse e si giro' verso di lui al quanto curioso.
“Che cosa c'è Cammy?”
“Niente...sto bevendo non vedi?!”
Questa volta fu il turno di Cameron a tentare la fortuna con la sua espressione più innocente.
“Cameron… che cosa c'è?”
“Oh ma adesso siamo diventati paranoici...sto bevendo il mio caffé non posso?”
"Con quella faccia che è l'innocenza di un bambino che ha fatto una marachella... NO…”
"Beh spiacente ma non stavo combinando nessuna marachella....”
In quel momento arrivò a salvarlo in extremis un giovane medico, un tirocinante per la precisione, che aveva bisogno dell'aiuto di Cameron per sistemare alcune faccende. Cameron guardò i due e sorrise sornione.
“Beh....mi piace ragazzi....ma di là hanno bisogno di me...”
“...tanto non mi scappi Cammy.”
“Non ti preoccupare Cam...vai pure.”
“E chi ti vuole scappare Noah....- poi guardò Niki - torno se possibile, se no ci vediamo la settimana prossima ok?”
“D'accordo...ciao...”
“Su vai, visto che senza di te l'ospedale non va avanti…” aggiunse Noah continuando a guardarlo sospettoso…Cameron rise e se ne andò assieme al tirocinante… mentre Noah tornò a guardare Nicolas.
“Io ho ancora cinque minuti prima di iniziare, ti va una passeggiatina”
“Certo, perchè no...poi vado anche io che se no faccio tardi…”
“Quando vedi Laura fermala... e dille che sei un mio amico, è molto vivace ma è anche estremamente gentile…”
“D'accordo, lo farò senz'altro…” e sorrise guardando il moro…
I due si alzarono e si diressero fuori nel parco dell'ospedale. Il sole stava lentamente calando e Nicolas si strinse nel suo cappotto perchè era una giornata piuttosto fredda, il clima londinese stava cominciando a farsi sentire… il che fece preoccupare Noah.
“Hai freddo?”
“Un pò....ma non ti preoccupare...sto bene con questo cappotto…” sorrise in modo rassicurante, ma a Noah non bastò.
“Ne sei sicuro?”
La cosa peggiore per il moro fu che in quel momento aveva una voglia matta di abbracciare il ragazzo biondo per scaldarlo col suo corpo, ma si costrinse a non fare niente…
“Si tranquillo…” continuò a sorridere…
“Adesso devi andare in università?”
“Tra poco mi avvio verso il dormitorio, sì....sono un pò stanco…”
“Sei stanco? Vuoi che chiami un taxi?”
Noah non capiva più niente, non voleva che Nicolas si sentisse male e adesso che sapeva che era stanco, non voleva lasciarlo andare.
“Vuoi riposarti nella mia stanza?”
Questa sua proposta fece sorridere dolcemente Nicolas, felice della premura e preoccupazione di Noah nei suoi confronti…
“Non credo ce ne sia bisogno...è solo che ieri senza accorgermene ho disegnato fino a tardi con l'ovvia conseguenza che ho dormito poco... ed essendo tutto il giorno che sto fuori mi sento un pò affaticato ma nulla di più…”
“Non devi farlo... devi andare sempre a dormire… che il sonno ti aiuta a rigenerare le forze…”
Lo guardò da vicino di nuovo.
“Sei sicuro che non vuoi fermarti per riposare?”
“Sicurissimo… deduco che Cam ti abbia parlato delle mie condizioni vero?”
Al che Noah annuì guardando per terra.
“Vedi... io ho perso mia sorella... anche lei è stata sempre debole... era debole di cuore... e quando l'hanno operata era troppo tardi aveva solo 16 anni…”
“Ah....tua sorella maggiore...quella di cui mi hai accennato ieri?”
Noah annuì tentando di sorridere, mentre Nicolas mormorò rattristato:
“Mi dispiace…”
“Non vorrei... che ti succedesse qualcosa, mentre io e Cameron non siamo vicini…”
“Io...non ho problemi di cuore...anche se quelli che ho bastano e avanzano – sospirò – sono passati quasi due mesi dal mio ultimo attacco ed ormai ho imparato a conoscere i miei limiti.... potrei farcela benissimo a tornare in dormitorio.....ma se questo ti può far stare più tranquillo accetto di riposarmi per un pò da qualche parte in ospedale ok? Anche in sala d'attesa…”
“Ho la mia stanza personale…” e finalmente il moro sorrise più felice…
“Non è necessario che ti disturbi tanto...”
“Mi farebbe piacere se tu accettassi…”
Nicolas fissò Noah un pò incerto perchè non gli piaceva abusare della gentilezza altrui ed essere un peso per gli altri ma Noah sembrava davvero convinto… quindi alla fine capitolò accettando la sua offerta.
“D'accordo… grazie,…”
Noah sorrise facendogli segno di seguirlo e Nicolas abbozzò un sorriso in risposta seguendolo… i due entrarono di nuovo nell'ospedale e camminarono in silenzio per i corridoi, arrivando fino ad un ascensore… Vi entrarono e non appena l'ascensore partì Nicolas si poggio alla parete lasciando fare tutto al dottore che lo guardava con la coda dell'occhio. Arrivati al piano giusto sorrise aspettando che Nicolas uscisse assieme a lui.
Nicolas si allontanò dalla parete e tornò a seguirlo per i corridoi, finché Noah non si fermò di fronte a una porta con sopra scritto DR. N. Retford e l'uomo l'apri con la chiave.
“Non è una stanza d'albergo… però è accogliente…”
“Non importa...andrà benissimo e poi sei stato fin troppo gentile a permettermi di restare qui per un pò…”
Nicolas sorrise mentre Noah continuò a parlare.
“Se ti serve qualcosa, basta che usi quel telefono... alla reception sapranno che devono conttatare o me o Cam… e di qualunque cosa tu abbia bisogno chiama... ok?”
Nicolas intanto si era seduto sul divanetto, che sembrava essere abbastanza comodo.
“Grazie...non ti preoccupare...starò bene...”
“Io ci dormo quando ho il turno di notte… è comodissimo…”
“Vedo.....ora stai tranquillo, torna pure al tuo lavoro non ti trattengo oltre...quando mi sentirò meglio me ne andrò senza disturbare nessuno…”
Noah annuì continuando a guardarlo.
“Buon riposo…”
Sorrise ed usci' chiudendo la porta dietro di se.
Nicolas rimase a fissare a lungo la porta chiusa e poi sospirò adagiandosi sul divano, usando uno dei morbidi braccioli come cuscino. Era davvero un'idiota....si era innamorato sul serio di Noah. Tra tutte le persone che avrebbe potuto scegliere si era innamorato proprio di qualcuno con cui non aveva nessuna speranza.
Uno perfetto, bello, affascinante e di successo come Noah non avrebbe mai potuto nutrire interesse per un misero studente come lui, per lo più di salute cagionevole....al massimo lo avrebbe visto nei panni del paziente o dell'amico di Cameron.
In poche parole era un'altra bidonata....per lo meno questa volta era una storia persa in partenza e non avrebbe sofferto come le altre volte che era stato scaricato....ma un pò era colpa sua che quando si innamorava di qualcuno lo faceva in modo totale, da travolgerlo completamente....quindi era una specie di invito a farlo soffrire......e dannazione, Noah gli piaceva davvero tanto anche se lo conosceva da poco.

Dopo qualche ora Noah rientrò nella stanza per controllare se tutto andava bene e se Nicolas se n'era già andato ma lo trovò rannicchiato sul divano completamente addormentato. Il moro gli si avvicinò sorridendo leggermente e si inginocchiò vicino a lui. Con la mano tolse dal suo viso le ciocche bionde ribelli e alla fine gli posò un bacio sulla fronte, per poi uscire silenziosamente com'era entrato, lasciando Nicolas a dormire indisturbato….

-FINE 4-

Saya: ecco fatto… sono esausta *si addormenta*
Noah: non e' bello lavorare per due giorni di seguito su una fic… ma infondo si tratta di me e del mio Nikly…
Saya: =___= sono troppo stanca per ribattere….
Cam: ed a me non pensi....cattivoooo ç____ç
Miyu: dai Cam ora non fare il frignonre -_____-
Cam: Noah non pensa più a me....bhwaaaaaaaa ç___ç
Miyu passa un lecca lecca a Cam per farlo stare buono: come siamo ridotti.....
Saya: zzzzz
Noah: ma sai che ti voglio bene e anche tanto… ma preferisco Nicolas…


Fictions Vai all'Archivio Fan Fictions Vai all'Archivio Original Fictions Original Fictions