Paring: direi troppi… ehm…
Rating: questo pg-13
Note: In questo capitolo appaiono due nuovi pg, Gabriele (gestito da Saya), chi ha letto Quella sera al palo, se lo ricorderà come uno stronzetto… ma io ci sono talmente affezionata… che l’ho riutilizzato, un po’ più grande e trasferito a Londra, mentre Steve è il pg di Arual, completamente nuovo…
Le autrici: AMS è composto da tre ragazze - Arual, Miyu e Saya


Just Love Life
Capitolo 3
di AMS

Si era appena calmato il temporale e Gabriele decise di uscire, nella sua tasca destra c’era la lettera di uno dei pochi amici che aveva. Uscì dal palazzo alzando i suoi occhi azzurri verso il cielo scuro di Londra, sospirò ed entrò nel box dove teneva la moto regalatagli dal padrino. Aveva paura di aprire la lettera che gli era arrivata dall’Italia, quella mattina l’istinto gli diceva che Gianluca aveva scritto qualcosa che gli avrebbe spezzato il cuore. Si allacciò il casco nero, mentre si chiudeva la giacca rossa, sedendosi sulla moto e facendola partire verso l’ignoto. Non sapeva dove andare e tanto meno gli andava di andare all’università. Aveva appena smesso di piovere, le persone come formichine iniziarono ad uscire dalle loro case, dai negozi per farsi una passeggiata finche non ricominciasse a diluviare. Ma il ragazzo sulla moto non notò niente di questo, non notava niente, i suoi pensieri erano tornati in Italia e agli anni passati, quando andava ancora al liceo. Gianluca gli aveva perdonato il suo comportamento da stronzo nei suoi confronti, e forse anche Daniele… tra lui e Daniele c’era sempre stata guerra dopo quello che era successo al primo anno del liceo, in quel momento si rese conto che… gli voleva ancora un bene dell’anima. Scosse la testa guardandosi introno, quando un’insegna sopra a un Pub attirò la sua attenzione: Bad Boyz.
Frenò di scatto girandosi verso il locale decidendo che poteva farci un salto. Parcheggio la moto nel parcheggio e scese chiudendola a chiave. Con il casco in mano entrò in quel locale. Era un locale abbastanza scuro, il bancone era la prima cosa che intravedevi e poi notavi i vari tavolini che erano messi in modo un po’ particolare, dando la privacy voluta. Si guardò un attimo in giro e poi decise di optare per il tavolino nell’angolo. Si tolse lo zaino appoggiandolo sulla sedia accanto e dopo si tolse anche la giacca rossa. Aveva dei jeans scuri attillati e una maglietta nera, che mettevano in risalto i suoi capelli spettinati biondi. Gli si avvicinò un cameriere chiedendo cosa desiderava e il ragazzo ci pensò e poi rispose:
”Un martini dry.”
Il giovane annuì andandosene, mentre Gabriele tirò fuori il suo libro preferito iniziando lentamente a leggerlo, anche se la sua mente voleva qualcos’altro. Finalmente il ragazzo tornò e gli porse la bevanda andandosene… Il biondino sorseggiò leggermente dal bicchiere poi poggiò il libro sul tavolino estraendo la lettera dalla tasca… la guardò per un attimo ed infine la aprì, riconoscendo subito la calligrafia della mano calma di Gianluca.

Caro Gabriele,

Spero che tu a Londra stia bene, qui a Roma stiamo ancora morendo di caldo, il che non è bello. Intanto qui sono successe parecchie cose, come sai Sara e Adriano sono sposati da qualche mese, Sara aspetta un figlio…e mi ha chiesto di fare il padrino, il che mi ha reso felicissimo. Adriano ha iniziato a lavorare nella ditta di suo padre, visto che si è laureato in economia. I miei studi procedono bene, dovrei finire con l’anno prossimo come Daniele.
Per quanto riguarda Daniele, mi ha raccontato di voi, di quello che è successo al primo anno, sai non me lo sarei mai aspettato da voi due, mi sembravate così nemici in tutti i sensi… siamo arrivati a questo discorso, quando ha fatto il geloso che ti scrivevo, così gli ho spiegato, che dopo che tu ti sei scusato con me, non vedevo niente di male a diventare amici, lui aveva solo scosso la testa e ha detto che potevo essere tuo amico (non che avrei troncato l’amicizia con te se me lo diceva di fare) e mi ha rivelato che c’era qualcosa che non sapevo… dicendo che infondo non ti ha mai odiato, che eravate solo entrati in competizione e che ti invidiava un po’ perché riuscivi a esternare i tuoi sentimenti in quel modo, mentre lui non riusciva ad ammettere nemmeno a se stesso che era innamorato di me… il che ci porta a una cosa… Gabriele io ti voglio un mondo di bene, so che ti farà male, ma questa cosa non intendo nascondertela visto che alla fine è stato tutto deciso… Daniele al matrimonio di Sara mi ha chiesto di sposarlo, di andare in Belgio dove i matrimoni omosessuali sono validi, e io ho accettato…
Io ormai ti conosco Gabriele, troverai la persona adatta a te, noi due insieme non avremmo resistito a lungo… ti voglio bene, sei un mio amico, e ci farebbe piacere quando torni in Italia che facessi un salto a trovarci… non ti preoccupare Sara non ti salerà addosso – ormai è cresciuta non picchia più le persone che non le piacciono…

Con affetto Gianluca

p.s. anche Daniele ti saluta

Prese il bicchiere in mano e mando giù tutto d’un colpo, cercando di ragionare su quello che aveva letto, infondo se l’aspettava. Si guardò introno quando i suoi occhi si posarono su un cameriere con un corpo asciutto e snello non molto, muscoloso e con un viso un po' da ragazzino, che indossava un paio di jeans a vita bassa e larghi e la maglia nera del locale con i primi bottoni lasciati aperti. Osservò un attimo i suoi capelli neri con colpi di sole blu che portava scalati fino sotto alle orecchie. Finalmente si decise alzando la mano richiamandolo con il suo accento italiano:
”Uhm, scusi…”
Il cameriere finì di servire al tavolo accanto, per poi girarsi e arrivare dal biondino con un sorriso cordiale ma radioso:
”Si, ti posso essere utile?”
Gabriele annuì con viso tirato e sguardo al quanto depresso:
”Vorrei... un'altro drink grazie…”
”Oh certo e che vuoi che ti porti ?”
”Qualcosa di forte... fai tu...”
Il giovane guardò per un attimo con fare curioso la lettera poi tornò a fissare il ragazzo biondo.
”Mm.... fammi indovinare la storia d'amore della tua vita si è conclusa?”
Gabriele alzò di scatto lo sguardo e infine scosse la testa sospirando:
”Non è mai esistita.”
Senza dire una parola il ragazzo moro si sedette di fronte a Gabriele che lo fissò per un momento sorpreso con un sopraciglio alzato.
”Non ci si può credere... sei un ragazzo così bello e vuoi dirmi che la tua storia non è mai iniziata?... Non ci credo, allora il mondo va a rotoli.”
Dicendo questo il moretto sorrise apertamente.
”Se vedevi Daniele l'avresti capito perché Gianluca l'abbia preferito a me.”
”Ma dai e che aveva di più di te?”
Chiese con fare curioso il cameriere, che ormai si era completamente scordato che stava a lavoro.
“Simpatico, gentile... bello... intelligente...”
”Ho capito, un mostro…”
Gabriele annuì.
”In parole povere.”
“Beh io sinceramente non ci credo ... non esistono uomini perfetti se non in apparenza... te lo dico io... prima o poi lo deluderà in qualche maniera.”
Il biondino sorrise tristemente, non augurava a Gianluca di essere deluso da Daniele e tanto meno a Daniele di deludere Gianluca, infondo erano sempre stati una coppia perfetta…
”Se lo dici tu…”
”Devi credermi... non ti tormentare per uno che non ti vuole... vuol dire che non ti merita...”
”Mhm... stiamo parlando di Gianluca...”
Questa volta però il sorriso si fece un po’ più concreto.
”Lui non si può fare altro che amare.”
Il giovane cameriere lo squadro per un momento, poi chiese con voce gentile:
”E che ha di tanto speciale quel ragazzo da ridurti cosi?”
”E’ gentile, ha due occhi stupendi, una linea da invidiare, e divertente simpatico, capace di perdonare e volere bene anche le persone che gli hanno fatto del male.”
A queste parole a Gabriele gli si erano illuminati gli occhi e al ragazzo che lo ascoltava venne da sorridere spontaneamente di più mentre il biondino finì:
”Un angelo insomma...”
Il suo interlocutore scosse la testa, lasciando continuare Gabriele:
”Vuole bene anche a me... e pensare che cosa non gli ho combinato al liceo…”
Finì sospirando:
”Non credo che gli hai rovinato la vita ... a me sembra il contrario…”
Rispose il cameriere e a quelle parole il biondino si mise a ridere:
”Oh no... al liceo ero una persona al quanto odiosa, infatti Sara mi odia ancora per questo…”
Il moretto sorrise:
”Beh il viso non ce l'hai molto da persona odiosa…”
”Ah... meglio lasciarsi questa storia alle spalle, almeno so che Gianluca mi è amico... e che sa che mi sono pentito per quello che gli ho fatto…”
“Questo mi sembra già un passo avanti allora mio bel straniero, non hai ben motivo per stare qui a sospirare....”
Il biondino sorrise fissando direttamente nei occhi azzurri del cameriere:
”Gabriele…”
Per un attimo il giovane sembrò interdetto, poi capì che l’italiano si stava solo presentando:
”Ah, piacere, Steve.”
Gli prose la mano sorridendo, la quale Gabriele accettò ben volentieri annuendo.
”Piacere mio.”
Il biondino guardò Steve con curiosità:
”Una domanda Steve......”
”Certo dimmi tutto....”
“Ma il proprietario... non ti sgriderà perché chiacchieri qui con me?”
Il moretto sgranò gli occhi alzandosi:
”..........oddio, è vero il lavoro!!! senti Gabriele... se ti va ripasso tra un po’ se vuoi parlare non mi va di vederti sospirare ancora... mi distrarresti troppo dal lavoro...”
Disse sorridendo, mentre Gabriele ricambio ed infine gli ricordò:
”Vorrei quel drink che ti ho chiesto però…”
“...... ehehe mi ero scordato anche questo ... ok te lo porto subito...”
Corse verso il bancone per preparare l’ordinazione, mentre Gabriele riprese la lettera in mano ripassando un'altra volta le righe e poi sorrise. Steve intanto ritornò con il bicchiere di nuovo pieno del ragazzo che non lo notò sussurrando a se stesso:
”Sperò che tu sarai felice Gianluca... auguri per il matrimonio...”
Steve poggiò il bicchiere avvicinandosi di più cercando di capire cosa stava succedendo e cosa stava facendo.
”Mm che fai?”
Il biondino alzò lo sguardo fissando sorpreso Steve per sorridere.
”Mhm... ho solo augurato a Gianluca felice matrimonio... Daniele lo porta in Belgio... si sposeranno... mentre Sara e Adriano già aspettano un figlio...”
Steve indicò la lettera:
”Capisco....è da parte sua la lettera?”
Il biondino annuì in conferma:
”Senza rendermene conto ho rinunciato a lui 2 anni fa quando sono venuto a Londra.”
“Beh non te ne devi mica fartene una colpa.... lo hai fatto solo per difendere te stesso....”
Lo rassicurò il giovane cameriere continuando ad avere il sorriso sulle labbra. Gabriele alzò il bicchiere:
”Alla loro salute... se lo meritano...”
Dicendo così poi beve tutto di un sorso.
”Beh io non posso brindare..... va beh.”
Gabriele osservò per un attimo Steve mentre nella sua mente nacque un idea:
”Quando finisci di lavorare?”
“Mm...... beh tra poco....”
“Allora quando finisci ti offro da bere… così brindi con me.”
Steve sorrise di nuovo.
”Ok va bene...dammi una decina di minuti.”
”Allora aspetto... tanto... non ho nessun appuntamento.”
”Va bene allora mi aspetti qua.. vado a fare gli ultimi ordini....”
Steve iniziò a prendere vari ordini su e giù per la sala, portandoli in tempo record, cercando di fare il prima possibile. Gabriele intanto giocava con il bicchiere vuoto osservandolo, senza rendersi conto che lo stava ammirando, Steve era veramente un bel ragazzo. Più il tempo passava, più si avvicinava l’orario di staccare del cameriere, che per tutto il tempo non aveva smesso di sorridere, il che stava lentamente contagiando il biondino. Il moretto sentendosi osservato si girò verso Gabriele sorridendo più ampiamente facendogli un gesto per fargli capire che avrebbe finito in pochi minuti, al che il biondino annuì continuando a fissarlo. Il giovane scomparì dietro la porta che stava vicino al bancone e passati alcuni minuti uscì cambiato con indosso al posto della maglia del pub una camicia nera non molto lunga che gli evidenziava la linea del corpo e con i primi bottoni aperti. Salutò gli altri al bancone e si avvicina al tavolino di Gabriele:
”Finito?”
”Certo – sorridendogli - ora sono a tua completa disposizione.”
”Vuoi che rimaniamo qui, o…”
”Come vuoi ... se preferisci possiamo anche cambiare posto... non mi fa molta differenza credo.”
”Io ne conosco uno molto buono.... se vuoi…”
Disse il biondino al quanto impacciato.
”Si va benissimo cosi stacco un po’ da questo posto dove vedo sempre le stesse facce.”
Rispose con un sorriso e in maniera molto tranquilla. Così Gabriele si alzò prendendo la giacca e lo zaino:
”Allora andiamo.”
”Certo - avvicinandosi al biondino - ....posso fare lo sfacciato pero???”
Gabriele lo guardò non capendo, intanto si metteva la giacca da motociclista rossa:
”In che senso?”
”Posso chiederti un mega favore mi dai un passaggio te ? sempre se puoi ...vedi mia sorella si è presa la macchina per andare ad una festa...ed be mi ha lasciato qui senza nessun mezzo…”
Disse in modo veloce e senza fermarsi, facendo sorridere Gabriele:
”Certo... però sto con la moto... e visto che ho accompagnato un amica a casa ieri sera,... ho anche il casco di riserva.”
”Oh nessun problema se non da fastidio a te.”
”Non mi da fastidio.”
”Grazie allora.”
Gabriele si fermò vicino alla moto aprendo il bagaglio tirando fuori il casco di riserva passandolo a Steve, che lo prese. I due si misero i caschi salendo sulla moto nera. Steve gli salì dietro posizionandosi dietro a lui e senza minimi problemi allacciò le braccia introno alla sua vita:
” beh io sono pronto”
Sentendoselo dire Gabriele annuì, e partì sgommando, facendo capire al moretto dietro di lui, che doveva sul serio piacergli la velocità. I minuti passavano e la moto sfrecciava tra le vie di Londra, che il biondino ormai conosceva più che bene, infine si fermò di fronte al Red Sun e tolse il casco:
”Ecco ci arrivati.”
Steve scese dalla moto e si guardò in giro passando il casco al proprietario, quando gli si avvicinò un uomo e senza dire niente il biondino gli passò la moto e i caschi. Si fermò vicino al moretto:
”Entriamo?”
Steve lo guardò annuendo:
”Certo andiamo.”
Gabriele sorrise entrò dove il personale lo salutò con rispetto e appena passarono il corridoio entrando nel locale gli si avvicinò un cameriere, mentre Steve continuava ad osservare il posto in modo curioso:
” Signorino Sforza... gradisce un tavolo?”
”Si...appartato... e dica a Clark che sono ancora vivo.”
Il cameriere annuì e fece il segno ai due di segirlo, intanto il moretto al quanto sorpreso seguì i due. Li portò ad un tavolo appartato in una sala ancora vuota, si sarebbe riempito verso la sera. Gabriele si sedette e sorrise a Steve:
”Accomodati.”
Il giovane si sedette e lo fissò per alcuni secondi, facendo alzare un sopraciglio al italiano:
”Si?”
”No nulla... – sorridendo - solo ero solo un po’ sorpreso ti ..beh questo riguardo nei tuoi confronti.”
Gabriele ridacchio per un momento:
”Il proprietario e il mio padrino e garante per il visto.”
”Ah ora ho capito ...”
In quel momento tornò il cameriere:
”Desiderate?”
Gabriele ci pensò un attimo:
”Jegercola.”
”Una crema di Wiskey, grazie.”
Il cameriere fece un leggero inchino e se ne andò, mentre Gabriele si focalizzò di nuovo su Steve:
”Tu sei di Londra?”
”Si nato e mai mosso da qui.”
Finalmente le loro ordinazioni arrivarono e Gabriele ringraziò, continuando a guardare Steve, il quale gli chiese:
”Beh ma noi non dovevamo brindare?”
Facendo sorridere il biondo che annuì:
”Si… al mio ex ragazzo e al mio, diciamo così…, amore perduto.”
Steve lo imitò alzando il bicchiere verso il biondo sorridendo:
”Mmm... e che il futuro ci sorprenda con qualche novità piacevole…”
L’Italiano ridacchiò e sussurrò:
“Al futuro piacevole allora…”
Detto questo bevette un sorso, e così fece anche Steve. Il biondino si stiracchiò e appoggiò la schiena sullo schienale del divanetto dov’era seduto.
”Mhm oggi è stata proprio una giornataccia. Tranne per un piacevole incontro.”
E fece un occhiolino a Steve.
”Oh beh non mi dispiace aver salvato una serata a qualcuno ...sopratutto se a pelle lo trovo molto simpatico…”
A questo commento Gabriele non poté fare altro che ridere.
”Fai l'università anche tu?”
Steve sembrò bloccarsi per un secondo, pensieri e momenti del passato invasero la sua mente, poggiò il bicchiere sul tavolino davanti, infine tornò a sorridere.
”No, veramente ormai ho lasciato gli studi.”
Gabriele lo scrutò per un momento, sinceramente non voleva intromettersi in vita privata di Steve, se gli voleva dire qualcosa, avrebbe aspettato… così sorrise leggermente:
”Capisco...io non so se continuerò sinceramente…”
Steve lo guardò sorpreso:
”Perché?... cosa stai studiano adesso?”
Procurando una smorfia a Gabriele:
”Economia. Così prendo il lavoro di mio padre, ma a me non è che vada troppo e poi non intendo tornare in Italia.”
“mm.. non devi tornare per forza lì, sopratutto se quel posto ti fa sentire ancora giu’...”
Gli sorrise sincero continuando:
”Pero dovresti finirli gli studi e visto il tuo inglese non credo che avrai problemi a trovare lavoro qui a Londra...”
Gabriele fisso’ il proprio bicchiere sospirando:
”A me non piace troppo economia... per il lavoro non ho problemi, ho come padrino una persona al quanto potente...”
"Oh allora non dovresti aver nessun problema l'inportante è questo ...vivi la vita nella migliore dei modi se no quando sei vecchioi te ne penti....”
Inizio’ a riddachare aggiungendo:
”Oddio sembro una vecchia zitella che fa la predica.”
Poi alzo’ il bicchiere bevendo.
”Ho 20 anni... e sinceramente sto decidendo... forse mi iscrivo a giornalismo in barba ai miei...”
"mm. .niente male come scelta”
“Mi hanno sempre detto che sono bravo a ricercare le notize e scrivere le cose come stanno...”
Steve lo fisso’ sorridendo:
”Allora sei proprio nel tuo...”
Gabriele annui’ continuando a fissare il bichiere:
”Ma sinceramente non so cosa fare.”
“Paura di sbagliare la strada o due tuoi che non vogliono?”
"Più che altro sono indeciso, mi prenderei quasi un anno di pausa...”
”Beh se è per schiarirti le idee non è una brutta cosa.”
“Sono un eterno indeciso, è questo il problema.”
Si stiracchio tornando a guardare Steve con un sorriso, mentre l’altro ragazzo lo scrutava:
”mm.. non dai l'aria dell'eterno indeciso anzi... sembri uno sicuro.”
“Le apparenze ingananno mio caro.”
Poi sorrise continuando:
”Tu hai orrari per tornare a casa?”
Il moretto fisso per un momento l’orologio:
”mm.. ci credi che non posso farte molto tardi perche non ho avvisato a casa?”
Steve lo guardo’ mentre Gabriele sorrise:
”Ci credo, io ho la fortuna di vivere da solo da un paio d’anni ormai.”
“Due genitori e tre sorelle ... ti invidio proprio.”
Gabriele si mise a ridere:
”Figlio unico... avrei desiderato almeno un fratello o una sorella. Così non stavo sempre solo.”
Tornò a fissare il bicchiere con un sorriso strano:
”Il che mi ha reso viziato e insoportabile... e l'ho scoperto a mie spese, che non posso avere tutto quello che voglio, solo perché lo voglio io.”
“Gabry perchè sei cosi cattivo nei tuoi confronti? Non sei ne viziato e ne insopportabile io ti conosco da poche ore e gia mi stai simpatico...”
Gabriele non pote’ fare altro che sorridere in quel momento, era la prima volta dopo tanto tempo che qualcuno glielo diceva a voce alta:
”Perché tu mi conosci adesso... e non prima, sono cambiato questa è la verità.”
Steve lo squadro’ di nuovo.
”A me piace come sei adesso e mi stai simpatico... non mi interessa come eri una volta, l'importante è che resti così no?”
”Se lo dici tu...”
Eppure a sentire quelle parole gli si era scaldato il cuore, si Steve gli piaceva molto, e avrebbe fatto di tutto per averlo ancora come amico, per vederlo ancora.
”Ti andrebbe di andare in giro per londra in moto? e poi quando vuoi ti porto a casa...”
Alzo’ lo sguardo verso il ragazzo di fronte, il suo sguardo pieno di intensita’ e aggiunse:
”Mi piacerebbe vederti ancora... magari diventare amici.”
Steve lo fisso’ sorridente, quasi mai quel sorriso radioso lasciava il viso:
”Va bene andiamo a farci a fare questo giro in moto tanto non ce la faccio a farti cambiare idea per stasera... comunque sarai costretto a vedermi per forza a trovare, ormai mi stai simpatico devi diventare per forza mio amico.”
Gabriele sorrise e fini’ l’ultima goccia che era rimasta nel bicchiere, e così anche Steve segui’ il suo esempio finendo la sua bevanda.
”Beh io aspetto questo giro per Londra non andiamo?”
Gabriele si alzo’ sorridendo.
”Dammi un secondo...”
Steve annui’ fissando il biondo che si avvicino al bancone, fermandosi a parlare con un ragazzo dai tratti orientali, che quando lo vide abbozzo’ un sorriso annuendo. Gabriele gli diede una pacca sulla spalla salutandolo e tornando da Steve.
”Eccomi possiamo andare.”
Il moretto si alzo’ avvicinandosi al biondino con il sorriso perenne.
”Certo non vedo l'ora.”
I due ragazzi uscirono e la moto già lo aspettava di fronte, l’uomo gli porse i due caschi e le chiavi della moto. Gabriele si mise il casco e si sedette sulla moto, aspettando che anche Steve lo imitasse, infatti molto presto senti il calore del ragazzo moro dietro di sè, il quale si strinse abbastanza forte a lui.
”Parti quando vuoi.”
Gabriele annuì e partì per le strade di Londra. Sentiva le mani del amico dietro stringersi introno alla sua vita e gli dava una sensazione di felicita’, sapendo d’aver trovato un amico, un amico vero in questa città falsa... Le luci cambiavano colore da via in via, e loro due su quella moto continuavano a girare al infinito, senza una meta... felici di satare cosi’ com’erano.
Gabriele alzò la visiera.
”Dove ti porto adesso?”
Gridò girandosi in dietro, al che il moretto gli rispose:
”Mm.. sinceramente vorrei fare ancora un giro... ma mi sa che è tardi e che devo rientrare se no mi danno per disperso.....”
Il biondino annuì.
”Va bene... dimmi dove”
Steve gridò la via al biondino che annui sorridendo, urlandogli che conosce quella strada e alzo’ la velocita’, guidando prudentemente tra le vie strette e finalmente si fermo’ dove diceva Steve.
“Ecco ci...”
Steve scese e si sfilò il casco, passandosi una mano tra i capelli per sistemarli un po’, mentre Gabriele lo guardava.
”Senti mi lasci il tuo numero di cell?”
(hahahaha eccolo già inizia ndSaya zitta stronza ndGabry)
“Certo se no come mi trovi ... sei pronto a segnartelo da qualce parte sinceramente io non ho carta e penna dietro.”
Il biondino tiro’ fuori il proprio cellulare.
”Spara...”
Steve sorrise dicendogli il numero.
”Fatto...”
”Ok fammi uno squillo che quando arrivo su me lo segno.”
Gabriele annuì e fece lo squillo sorridente.
“Va bene, allora quando sei libero basta che mi chiami, ok?”
“Eho ma qualche volta puoi chiamare anche tu se non sai che fare capito?”
”Certo, ma non mi va di darti fastidio quando lavori.”
”Tu non ti fare problemi se sono al lavoro te lo dico.”
”Va bene, adesso vai se no i tuoi si preocupano.”
"Certo, certo e tu attento con la moto ok??”
Dicendo così gli restituì il casco, poi si giro’ verso il portone alyando la mano:
”A presto Gabry.”
“A presto...”
Gabriele lo osservo’ per qualche attimo, poi mise il casco al suo posto e si abbassò la visiera parentendo con la moto sorridendo, mentre Steve corse verso la cosa con un sorriso stampato sulle labbra.

Saliva gli scalini con il suo sorriso dipinto nel volto, era tranquillo e sereno, la sera appena passata era stata davvero piacevole con il nuovo amico, non sapeva neppure lui perché era stato così invadente con quello sconosciuto, si era vero che gli piaceva dare una mano alla gente se poteva…era la sua indole, ma con Gabriele c’era qualcosa di diverso… non se lo sapeva spiegare ma forse era per la sua storia che lo aveva in qualche modo colpito, e forse non solo quello.
Gabriele in fondo è davvero un bel ragazzo e poi ci siamo subito trovati bene a parlare… quel pensiero continuava a perseguitarlo mentre infilava la chiave nella toppa per aprire la porta della sua casa.
Era distrutto il lavorare tutte le sere si faceva sentire, entro in casa e notando che il silenzio regnava nella maggior parte delle stanze, intuì che vista l’ora i suoi e le sorelle erano già nel mondo dei sogni.
Facendo meno rumore possibile arrivò nella sua stanza, accese la luce ed appena fu a pochi passi dal letto vi ci si buttò sopra a peso morto. Rimase in quella posizione per alcuni minuti in uno stato catatonico, mentre pensava, non accorgendosi della figura che si era appena appoggiata allo stipite della sua porta…
“Ma guarda il mio fratellino non solo arriva in ritardo senza avvertire ma poi si fa accompagnare dalla sua nuova fiamma bionda senza dire nulla alla sua cara sorella…”
Steve alzò la testa guardando la ragazza dai lunghi capelli neri in tenuta da casa che lo fissava con un bel sorriso stampato che dimostrava la loro parentela.
“Eh sono abbastanza grande per tornare in ritardo… e soprattutto Gabriele è solo un nuovo amico che mi ha dato un passaggio non la mia nuova fiamma” rispose alla sorella mentre questa si avvicinava e si sedeva accanto a lui sul letto.
“Gabriele…mmh non mi sembra di aver mai sentito un tuo amico chiamarsi così e poi un bel ragazzo come quello non me lo sarei scordata” lo guardò sempre più curiosa.
“Beh infatti Tracy l’ ho conosciuto solo stasera al pub. Non so perché ma mi sono sentito subito in linea con lui e devo dire che sono contento di averlo conosciuto” dichiarò contento il ragazzo mentre si tirava su in modo da sedersi e guardarla negli occhi.
“Lo sarei stata anche io da quello che ho visto ha proprio un bel visino e anche il resto non è male” disse facendo l’occhiolino
“Aspettate chi sarebbe questo ragazzo che io non conosco? Mica è giusta questa cosa…” trillò a voce alta la ragazza più giovane appena entrata come un fulmine nella stanza mentre guardava i fratelli impettita, ancora vestita tutta in tiro e i capelli corti sparati con il gel per l’ultima festa da cui era appena rientrata.
“Tiffany alla buon ora…comunque sei arrivata proprio mentre parlavamo della nuova fiamma di nostro fratello Steve”
“Wow…dimmi dimmi come è?” saltellando sul letto accanto a loro senza rendersi conto del volume della sua voce.
“Hei vuoi svegliare anche gli altri? Cmq non è la mia nuova fiamma è un nuovo amico”
“Che è la fine del mondo! Lo devi vedere è biondo, bel fisico e ha pure la moto”
Le due ragazze si guardarono compiaciute.
“La fate finita voi due guardate che vi sento … Gabriele è solo un amico… anche se devo dire che beh quando sorride è davvero molto carino..” guardò sorridendo le due ragazze mentre poi si unirono in una risata tutti e tre insieme.
“Ti conosciamo o no fratellino?”
“Ma ci siamo appena conosciuti per ora… non dico che mi dispiacia infatti mi sono avvicinato per primo io ma abbiamo solo parlato quindi non è la mia nuova fiamma per ora … capito solo un amico!”
Ridacchiarono di nuovo tutti e tre insieme finché una piccola figura di quindici anni in pigiama non si affaccio alla porta mentre si stropicciava gli occhi.
“Perché fate tutto questo casino domani ho un compito”
“Visto brave l’avete svegliata e mi state invadendo camera mia! “ Protestò Steve guardando le due sedute con lui sul letto.
“Ok capito l’antifona andiamo che è meglio “ si alzò Tiffany aiutando la sorella maggiore.
“Ma ci prometti che ci tieni aggiornate?” lo guardarono entrambe speranzose.
“ Beh se ci sentiamo ve lo dico…ci siamo scambiati i numeri del cell” disse Steve molto contento mentre le sorelle esultarono contente.
La più piccola li guardò tutti e tre scuotendo la testa andandosene di nuovo nel sul letto e poco dopo anche le due lasciarono solo il ragazzo preso da mille pensieri felici per la sera appena trascorsa.

La moto correva veloce per le vie di Londra, verso casa, il cuore del pilota era molto piu’ leggero di quando era uscito quel pomeriggio da casa, anche se la lettera l’aveva ratristato, gli ha fatto capire anche che doveva voltare pagina. Arrivò sotto il suo palazzo e parcheggiò la sua moto nel box, scese chiudendo tutto bene a chiave e poi fischiettando e con le mani in tasca si diresse a casa... prese l’ascensore entrando, spingendo il bottone per l’ultimo piano... non appena si apri’ la porta del ascensore entrò a casa sua e si guardò in giro sorridendo... passò vicino allo stereo accendendolo, lasciando che la musica riempisse la casa silenziosa, andò in cucina e aprì il frigo controllando cosa aveva, prese la bottiglia di latte e si andò a sedere al tavolo guardando un foglio vuoto... sorrise... poi tirò fuori dalla giacca la lettera, mentre la gicca la buttò da qualche parte... rilesse di nuovo la lettera e poi si mise a scrivere:

Caro Gianluca...

Ho gradito molto la tua lettera, anche se Sara non ci crederà mai, dille che le auguro tutta la felicità di questo mondo... e dille che infondo sono cambiato... anche io cresco... come avete fatto voi...
La seconda cosa che voglio dirti e che io ho rinunciato al tuo amore gia’ da tanto tempo, dovevo solo abbituarmi al idea, e oggi l’ho fatto, con l’aiuto di un nuovo amico... per questo ti aguro tanta felicita’ in questa vostra aventura... voglio le foto... ricordati di mandarmele.
Anche la storia con Daniele è stato un momento molto importante nella mia vita e sinceramente io al tuo cucciolo non l’ho mai odiato, come avrei voluto... perche’ mi ritornavano in mente sempre momenti felici che ho trascorso con lui...
Intanto tu sicuramente ti starai chiedendo chi e’ il mio nuovo amico. E’ un ragazzo molto carino, sempre sorridente, ha i capelli neri, due occhi espressivi e un sorriso perenne sulle labbra, cerca di aiutare sempre le persone, anche quando non la conosce... e no Luccy non e’ il mio ragazzo... almeno non per adesso...
Di a Daniele che se ti fa soffrire lo picchio, e di a Sara che spero che la creatura che mettera’ al mondo non avra’ quel pessimo carattere che lei ha dimostrato per anni...

Con Affetto
Gabry

-fine 3-

Saya: eccolloooo *_*
Gabriele: ma non succede niente
Saya: scusa, che dovrebbe succedere vi siete appena conosciuti...
Gabriele: si ma...
Saya: -_____-
2Sorelle maggiori :infatti anche noi speravamo in qualcosa di più
Steve: ma che dite o___O??
Arual : beh ma sono più maniache loro di te....
2Sorelle maggiori : ma che avete capito noi volevamo più spazio nella fic
Steve : ecco adesso vi riconosco-_-
-___-.... Gabry andiamo prima che ci vogliono rubare la scena....
2Sorelle maggiori :è_é uffi che cattivi!!!
Arual: va beh meglio e anche queste due se ne sono andate...


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