DISCLAIMER: i pg non sono miei ma di Inoue-sensei.
Le canzoni degli U2 (e il nome stesso della band ^^;;) appartengo a loro e agli aventi diritto.
La canzone di Mitsui, 'Just laugh for me' è mia^^ (in fondo c'è il testo in italiano, nella fic quello in inglese)
NOTE: Questa è altra ss di "Due vite, un destino", se non l'avete letta potreste non capire alcune cose… Quindi andatevela a leggere ^________^
DEDICHE: Alla madrina di questa fic (e nn solo di questa^^) nonché traduttrice della canzone, Acua. Grazie mille tesora, ti adoro lo sai! ^*^
A Pam-chan perché adora le MitMit e Mitsui in particolare, perché condividiamo tutti i pg che ci piacciono (TsuzukiXHisoka for ever!! *_*) e per il suo compleanno. Augurissimi Pammina ^*^
A Ise perché mi commenta sempre e perché anche lei adora questo pair ^^, ma soprattutto per il suo compleanno. Auguri di cuore carissma ^*^
E ultima, ma non certo ultima, alla mia figlioletta Kima per il suo sedicesimo compleanno. Tanti auguri Kicchan ^*****^

 

Just laugh for me

di Sayuka



 

MITSUI'S POV

Oggi è una giornata strana, ha piovuto per buona parte della mattina, ha ripreso dopo pranzo ed ha smesso solo da un paio d'ore. So che non è esattamente il tempo migliore per andare a correre, ma mi serve per il ginocchio e poi oggi ho energie da scaricare... almeno quando ero un teppista, non avevo modo di accumulare troppa tensione visto che facevo a botte praticamente un giorno sì e l'altro pure... Oggi c'era una strana aria in palestra, è questo il fatto. Sakuragi è davvero... come dire... pensieroso, questi giorni, ma sarà solo una mia impressione, che problemi potrebbe avere quella zucca vuota? E' sempre così allegro... comunque, anche se avesse dei guai, dovrebbe parlarne per non portare nervosismi e preoccupazioni che non hanno nulla a che fare con il basket sul campo...
Continuo a correre con gli U2 nelle orecchie... cavolo avessi io una voce come quella di Bono! Certo non sono stonato, ma da questo ad avere una bella voce... Penso che se non amassi così tanto il basket e se avessi più tempo metterei su una band... io la chitarra la suono, so comporre (o almeno ci provo!) e canto anche... Chissà se qualcuno mi darebbe credito? Magari giusto un bassista, un tastierista e un batterista, non sarebbe male come cosa...
Quando mi perdo in queste stupidaggini mi distraggo dai brutti pensieri, ma soprattutto dalla stanchezza. Non c'è proprio niente da fare, due anni fuori dai campi hanno fatto calare paurosamente la mia resistenza fisica, ma già va meglio e piano piano recupererò del tutto... Rallento un po', da queste parti dovrebbe esserci una fontanella... e infatti eccola. Mi fermo e bevo, bevo talmente tanto che penso che tra una ventina di minuti la vescica mi scoppierà, ma in fondo chissene frega ho una sete che non ci vedo più! Io capisco che i cammelli abbiano le loro riserve di acqua, ma come fanno a non bere per tanto tempo?
Bah, i misteri della natura...
Sto per ricominciare a correre quando una figura seduta sulla panchina che c'è a un paio di metri da qui attrae la mia attenzione, mi pare qualcuno conosciuto...
Mi avvicino e infatti vedo subito che lo conosco eccome. E' Mito, se ne sta seduto sulla panchina con le braccia appoggiate alla spalliera e il viso rivolto verso l'alto a guardare le stelle. Ha uno strano sguardo, sembra quasi... triste. Certo che sotto la luce artificiale del lampione mischiata a quella della luna sembra persino carino... Beh, non che si possa dire che Mito sia brutto, anzi! Solo che io non sono un grande osservatore, almeno non di queste cose, da quando ho ripreso a giocare poi, sono completamente assorbito dal basket...
"Ehi!"
Mi metto di fianco a lui, appoggiando i gomiti sulla panchina... cavolo quanto sono stanco! Si volta e mi guarda, doveva essere completamente assorto nei suoi pensieri, perché ci mette un attimo per realizzare chi sono, poi mi sorride col suo solito modo... però, c'è qualcosa di strano in lui stasera, non lo so cosa... forse è un po' distante...
"Ehi! Come mai da queste parti?"
Domanda logica... eppure... mah, sarà una mia impressione...
"Stavo facendo jogging..."
Faccio il giro della panchina e mi siedo accanto a lui, sprofondando per quel tanto che il legno mi permette di fare.
"Sei stanco, eh?"
"No, sono morto! Ti ho visto mentre bevevo e con la scusa di venirti a salutare mi sono fermato.. non ce la facevo più!"
Reclino la testa all'indietro... Cavolo sono davvero a pezzi, una chiacchierata con Mito almeno mi farà riprendere fiato per un po'...
"E tu? Come mai da queste parti?"
Io corro, ma lui che ci fa seduto su una panchina, nel mezzo di un parco, da solo, a quest'ora? Non che non si sappia difendere, certo, ma è strano... Oh cavolo, magari si è appena lasciato con la ragazza... no, non mi sembra che avesse la ragazza... vabbè magari col ragazzo... no, non mi sembra il tipo... magari gli hanno appena dato buca... Non dirmi che adesso mi devo sorbire le sue sfighe in amore perché non resisto! Non che parlare con Mito sia fastidioso, tutt'altro... Tutte le volte che capita di uscire con Sakuragi e i suoi amici, Mito è quello con cui mi trovo meglio, ci capiamo al volo, e poi... io gli sono sempre riconoscente per avermi evitato quella rissa ed essersi preso la colpa di tutto quando sono rientrato in squadra in quel modo... diciamo, non molto ortodosso...
"Mah... una passeggiata..."
"Ma tu non abiti qui vicino, o sbaglio?" E' capitato un paio di sere di fare un po' di strada assieme tornando da qualche pub o da una discoteca, ma non mi sembra proprio che Mito abiti qui nel mio quartiere...
"No, infatti... Da qui a casa mia sarà un'oretta di strada a piedi... ma ho il motorino che stranamente stasera non funziona!"
Ridacchia come suo solito, ironizzando su quello scassone di motorino che ha, eppure sembra una cosa... che ne so, forzata...
"Ehm... non voglio farmi i cazzi tuoi, ma... ci sono problemi?" Ecco non volevo farmi i cazzi suoi e me li sono fatti! Che scemo che sono! Ma da una parte non mi dispiace riposarmi un po' standomene qui seduto con Mito, anche se non sembra, si può dire che è uno dei pochi amici che ho...
Si volta e mi guarda sorridendo. Però stavolta lo vedrebbe anche un cieco che non è il solito, anzi! Non credo di avergli mai visto un sorriso così, certo non che lo conosca da molto, ma un po' posso dire di conoscerlo... Cavolo c'è una tristezza in questo sorriso, ma soprattutto nei suoi occhi che mi lascia totalmente spiazzato... e poi c'è qualcosa, ma è qualcosa che non so definire...
"Diciamo solo che oggi mi sono reso conto di non conoscere affatto l'unica persona che credevo di conoscere, ecco tutto..."
"Che ha combinato quella testa rossa?" Certo quello scemo deve aver fatto qualche casino! Del resto, forse sono stato azzardato, ma da quello che ho potuto capire di loro Hanamichi e Mito sono cresciuti praticamente insieme e tuttora stanno sempre insieme, quindi di chi altri poteva parlare se non di lui?
"Eh eh eh... Ma niente, è solo che... ok lascia stare, sarei una rottura di palle stasera!"
"Eh no bello mio! Quando due settimane fa siamo usciti ed ero io ad essere giù di corda, tu ti sei sorbito tutte le mie lamentele sul fatto di essere l'unico del terzo anno in squadra e di come mi senta un fallito per via dell'università, quindi adesso tu mi dici tutto quello che passa in questa zucca vuota, capito?" Gli do un leggero scappellotto sulla nuca.
E' vero, due settimane fa sono uscito con Hanamichi e la sua banda e Miyagi e Ayako, che finalmente si sono messi insieme, però me ne stavo zitto zitto da una parte, eravamo in discoteca e a me non andava di ballare né di fare altro.
Me ne stavo sprofondato sul divanetto con un espressione del tipo se-mi-parlate-vi-ammazzo e non ne volevo sapere di darmi una scossa. Miyagi è stato tutta la sera a tubare con Ayako, Hanamichi non faceva altro che prendermi in giro per farmi reagire e invece Mito se n'è stato buono buono senza dire niente. Quando siamo usciti, è venuto dalla mia parte e mi ha detto che mentre facevamo un po' di strada insieme gli dovevo raccontare che mi passava quella sera per la testa se non volevo prenderle di santa ragione. E il bello è stato che oltre a dirgli tutto (e non per paura dei pugni, non sia mai che Hisashi Mitsui si lascia spaventare dal primo ragazzino che passa! Anche se il ragazzino in questione picchia duro e ci sa davvero fare...) e ad avermi ascoltato e consigliato come se fosse la cosa più naturale del mondo, lui si è fatto tutta la strada a piedi, lasciando a Sakuragi, Noma, Okuso e Takamiya il motorino!
La cosa mi aveva lasciato senza parole... Gli ho chiesto perché lo ha fatto prima di salutarci e lui, come se niente fosse mi ha detto: "Perché siamo amici!", mi ha sorriso e se n'è andato salutandomi con la mano.
Adesso, posso lasciarlo qui a sguazzare in questo strano stato in cui è? No, certo che no!
"Sei un teppista lo sai! Non si minacciano così dei poveri ragazzi indifesi!"
"Ah, certo io sarei il teppista, Mr.datemi-una-rissa-se-no-sto-male!"
Adesso sta ridendo, ed è una risata leggermente più simile a quelle che fa normalmente... beh, è un bene, no?
"Perché?"
"Perché cosa?" gli chiedo seriamente stupito. Lo sanno tutti che lui non si tira mai indietro di fronte ad una bella scazzottata... e lo farei anche io se solo non lo avessi promesso al signor Anzai...
"Perché t'interessa sapere cos'ho?"
Sei un cretino Yohei Mito! Lo hai detto tu stesso che siamo amici, ecco perché!
"Siamo amici" rispondo semplicemente, con la stessa semplicità che ha usato lui per me la volta scorsa. E' strano il rapporto che ho con lui. La prima volta che l'ho incontrato volevo ammazzarlo di botte e invece lui me ne ha date così tante che ancora me le ricordo, da allora si è sempre comportato come se fossimo amici da una vita. E' davvero in gamba...
Sorride. Eccolo il Mito che conosco io! Eccolo il sorriso che gli ho sempre visto! E cavolo se sapevo che ci volevano due paroline dolci gliele dicevo prima!!!
Sorrido a mia volta e mi alzo dalla panchina.
"Beh io sono stanco... ti va di fare due passi così mi riprendo dalla corsa?"
Non so perché l'ho fatto, stavo meglio seduto, ma… non lo so, si era creata una strana atmosfera. Il suo sguardo, il mio sorriso… non lo so, mi sono sentito… a disagio… o forse la cosa migliore sarebbe dire che mi sono sentito a disagio perché stavo troppo bene… Ah basta pensieri!!
"Perché no… Mmmmhhhh… ok! Adesso sto bene!"
Mentre si stiracchiava… Argh cosa stavo per dire? Cioè pensare, cioè… insomma! Mentre si stiracchiava gli occhi mi sono caduti sul suo petto… niente di anormale, no? Allora perché avrei voluto che non ci fosse il giaccone aperto e nemmeno il maglione che ci sta sotto? Oh cazzo…
"Eh… sì… ok… dove vuoi andare?" Scemo! Dove cazzo vuoi che voglia andare? E tu dove cazzo ti credi di andare conciato così?? Oh mamma sono impazzito… aiutooo!!
"Tu non devi andare a casa scusa?"
E' stupito e mi guarda come se fossi un esserino buffo… e per forza! Devo avere una faccia da pesce lesso in questo momento!
"Sì… cioè volevo dire… che strada preferisci fare... così facciamo due chiacchiere…"
Salvato all'ultimo… spero!
"Giriamo di là e facciamo metà parco? Così poi all'incrocio tu vai a casa tua e io me ne torno da me, ci stai?"
"Sì, perfetto".
Camminiamo uno affianco all'altro in silenzio, c'è una strana atmosfera… Forse dovrei essere io a dire qualcosa, ma Mito è un tipo piuttosto riservato, anche se non sembra, quindi preferisco che sia lui a parlare per primo se vuole… e in questo momento vorrei davvero lo desiderasse, che volesse sfogarsi con me, qualsiasi sia il suo problema…
"Credo che Hanamichi… lui deve prendere una decisione importante e non vuole ascoltare i miei consigli… anzi, mi ha detto chiaramente che non sono affari miei… E' vero, la vita è sua, ma…"
"… ma vorresti poterlo aiutare è così?" Mi viene spontaneo completare la frase che ha lasciato a metà, è come se non avesse avuto la forza di terminarla… non credevo che fossero così legati… cioè sì lo immaginavo, ma… non so, è come se ci fosse dell'altro che non capisco.
"Già… Non dire a Hana che ti ho detto una cosa del genere, ok? Si incazzerebbe talmente tanto che rischierei la vita!"
"Ok, come vuoi…" Di nuovo gli sorrido di rimando al suo… Come fa uno calmo, assennato e generoso come Mito ad essere amico di quella testa calda? Certo, la gente non direbbe che è calmo e assennato visto quello che è in grado di fare se si incazza, ma non cerca mai la rissa, prova sempre a risolvere le cose amichevolmente. Ha sempre una parola gentile per chi gli sta accanto, ascolta i problemi degli altri in silenzio e non giudica mai… Che cos'ha uno come lui da spartire con quell'impulsivo, egocentrico e ficcanaso di Hanamichi?
Mah… a volte la vita è davvero strana… mette in relazione persone così diverse tra loro che però riescono comunque ad avere un rapporto stretto come quello che lega loro due…
Continuiamo a parlare del più e del meno, per lui l'argomento è stato chiuso, non mi ha detto nulla di quello che lo preoccupa veramente, ma infondo non sono affari miei…
"Allora ci vediamo a scuola…"
Siamo all'incrocio a cui dobbiamo separarci… avrei voluto che la strada fosse più lunga per continuare a parlare… si sta davvero bene con lui…
"Mitsui… senti… grazie per prima…"
"Ma smettila! Non ho fatto proprio niente…"
"Senti ti va se domani sera andiamo a bere qualcosa da qualche parte? Almeno posso sdebitarmi!"
"Non devi sdebitarti… comunque accetto volentieri! Hanno aperto da poco un bel pub da queste parti… ah ma aspetta! Se hai il motorino in panne…"
"No tranquillo è dal meccanico, lo vado a prendere domani dopo scuola… ci vediamo a quest'incrocio?"
"Sì certo! Alle 21 va bene?"
"Perfetto… a domani allora… notte!"
"A domani! Notte!!"
Me ne vado per la mia strada e lui per la sua. Chissà perché mi ha chiesto di uscire insieme… beh certo è per sdebitarsi… e di cosa poi? Vallo a capire… però sono contento, mi va davvero di uscire con po' con Mito, sembrava così triste stasera… mi andrebbe di sapere qual è il vero problema… mi piacerebbe fare qualcosa per lui… chissà poi perché…

Merda, merda, merda!! E' tardissimo! Sono le nove meno cinque e io sono appena uscito da casa! Tutta colpa di quel nano malefico che ci ha fatto sgobbare come muli fino alle sette e mezza! Lo Shohoku non è nemmeno vicino a casa mia, ho dovuto saltare la cena! Sono uscito di corsa, la doccia l'ho fatta a casa e non so perché ma ci ho messo un'eternità per decidere cosa mettere.. neanche avessi un appuntamento!
Alla fine ho messo i miei migliori jeans… in realtà sono quelli che mi stanno meglio, ma non i migliori… Sono sfumati sul sedere e sulle tasche davanti, sono un po' svasati in fondo e abbastanza stretti fino all'altezza del ginocchio… Cavolo sono un figo! I pantaloni e il maglione nero a girocollo mettono in risalto tutti i miei muscoli… ok stasera si rimorchia!
Arrivo quasi correndo (ho corso fino a dietro l'angolo, poi ho ripreso a camminare per riprendere fiato e non far credere a Mito che non vedessi l'ora di arrivare… anche perché NON è vero!!!), sono in ritardo di un quarto d'ora…
Mito è seduto sul suo motorino, le braccia incrociate e il mento poggiato su di esse. Mi vede e mi saluta con un sorriso bellissimo… da quando i sorrisi dei miei amici mi sembrano bellissimi? Beh non si può negare che lui sorrida in maniera piuttosto particolare…
"Pensavo non venissi!"
"Scusa… qual nano ci ha fatto allenare fino a tardi… ha preso troppo sul serio il suo ruolo… ggrr se ci penso… volevo avvertirti ma non ho il tuo numero di cellulare…"
"Già anche io volevo chiamarti, ma… ok forse è il caso di scambiarcelo… Perfetto… andiamo a piedi o…"
Mi guarda indicando il motorino. Il locale è piuttosto lontano da casa mia, ma da qui si potrebbe anche andare a piedi, ma io sono così stanco!
"No, legalo pure a quel palo, possiamo andare a piedi".
Che cazzo ho detto? Ma stiamo scherzando? Io sono mezzo morto, io VOLEVO andare in motorino! Da quando la mia bocca parla senza che IO le dia il permesso?

Il locale è davvero carino, i tavoli sono tutti in legno e l'ambientazione è da far west. La musica è abbastanza alta perché questo è un disco-pub, uno di quelli con la sala in cui si balla insomma. La cameriera ci da un tavolo e ordiniamo, io una coca, lui una birra.
"Non bevi?"
"No, io sono uno sportivo!"
Non ho mai bevuto un solo goccio d'alcool in vita mia, nemmeno quando ero un teppista… anche allora pensavo come uno sportivo, non bevo, non fumo, insomma niente stravizzi… non scopo neanche però… porca puttana, vita dello sportivo un corno! Ah, me tapino…
La cameriera non fa altro che squadrarsi Mito… beh devo ammettere che non è niente male stasera. I capelli sono sistemati come al solito, però… non so, forse è il contesto, cioè i vestiti che indossa… insomma sembra diverso… Ha un paio di pantaloni militari piuttosto larghi, ma si può vedere abbastanza bene che ha un culetto davvero niente male… EEEEEEEEHHHHHHHHHHHH????? Cos'è che ha??? No, volevo dire… sì, certo… Che cazzo ho pensato? Oh Kami… non posso davvero aver pensato che…
"Ehi Mitsui… tutto bene?"
"Eh? Sì… perché?"
Cazzo, non dirmi che si vede a cosa pensavo! Mi sento così strano… ok… ci provo con la seconda cameriera, questa che ci sta servendo.
"Grazie tesoro, sei davvero gentile…" le dico mentre ci porge le nostre bevande. E' carina, bionda, occhi verdi, un bel corpo… non è esattamente il mio tipo, troppo appariscente con quel trucco pesante, ma in questo momento andrebbe bene qualsiasi cosa… o quasi…
"Dicevi?" ritorno a guardare Mito che mi fissa con uno strano sorrisetto e uno sguardo furbo.
"Se vuoi me ne vado e ti lascio provarci in santa pace…"
Effettivamente la ragazza, al mio ringraziamento mi ha fatto un gran sorriso, forse un po' malizioso, e si è messa a squadrarmi, anche se solo per un istante. Forse se ci provassi sul serio, potrei farmi la famosa scopata che dicevo prima, ma in fondo non mi interessa, mi serviva solo per distarmi dal pensiero che avevo fatto poco fa… E che cazzo! Ci ho ripensato di nuovo…
"Ehm… Mitsui… hai caldo?"
"Caldo? No, perché?" Sì che ho caldo porca puttana! E sono arrossito, ecco perché me lo ha chiesto! Ehi, io sono Hisashi Mitsui, non un bambinetto qualsiasi, quindi basta fare il deficiente!
"Sei rosso in viso…"
"Eh? Ah, no… sarà la differenza da fuori a dentro…"
"Ah sì, probabile…"
Per fortuna ci ha creduto… Se adesso quella non la smette di fissarlo così… è irritante!
Basta però… se adesso parlassi, la mia voce sarebbe simile a quella di un bambino che piagnucola perché la madre gli ha tolto il giocattolo… Ma cavolo, cercate di capire… in questo momento io.. io… porca pu… io… sono… SONO ATTATRATTO DA YOHEIIII!!!
Oh, l'ho detto… cioè pensato… insomma ammesso a me stesso… Ehi, un attimo… da quando Mito è Yohei?… Da sempre, cioè è il suo nome, quindi… Cazzo sono andato nel pallone… non ragiono più… Ma io non posso davvero essere attratto da lui… insomma… è… è… un lui!
Però ha degli occhi così dolci e poi quelle labbra…. Parla e sorride ogni tanto, com'è solito fare… le sue labbra sembrano così morbide e vellutate e poi… quanto è stretta la maglia che ha indosso! Cavolo si vedono tutti i muscoli… e poi il famoso culetto incriminato… Adesso me lo farei seduta stante…
Me lo… che? Io farei cosa??? Naaaaaa, ma stiamo scherzando, vero? Adesso mi sveglio… questo è solo un incubo... cioè, un sogno… un sogno molto eccitante… un sogno che… cazzo mi sto eccitando… Non è possibile… non posso eccitarmi solo guardando uno che parla… UNO, capito? Non quel gran bel pezzo di figliola della cameriera… ma… Yohei Mito! Oh mamma… no… non è quello che penso, vero?… perché i pantaloni li sento improvvisamente stretti lì in basso?
Oh no… no… no… NOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!
"… quindi immagina la faccia che ha fatto il professore quando sono entrato in classe come se niente fosse successo! Da morire dal ridere ti giuro!"
"Sì, ci credo… deve essere stato uno spettacolo…ahahahah!"
Il bello è che sono riuscito a seguire tutto il suo racconto, mi sono anche divertito.. peccato che più parlava e più quello stramaledetto cretino di un coso che ho lì in basso, cresceva…
Eppure… E' davvero molto bello… il modo in cui parla, in cui ride, in cui muove le mani… mi piace davvero tutto di lui…
Ok, sono attratto da un ragazzo, e allora? Che male può esserci? Sono giovane, devo fare le mie esperienze, no? Vorrei scoparmi Yohei Mito, dov'è il problema? A parte il fatto che se anche solo ci provassi, mi ritroverei all'obitorio in un attimo? Ecco a parte questo, il vero problema (come se l'altro fosse una bazzecola…)… il vero problema è che non me lo scoperei affatto… Io vorrei farci l'amore… Sì, l'amore… cioè vorrei che ci fosse del sentimento e che non fosse semplicemente sesso… Vorrei che mi guardasse nello stesso modo in cui guarda… che ne so... Hanamichi…
Ehi... fermi tutti… non sarà per caso che Yohei…? No, non può essere, sono troppo amici…
"Andiamo a ballare?"
"Sì certo!" mi alzo e lo seguo nella sala qui accanto, quella adibita a discoteca.
Il fumo è denso, le luci di tutti questi colori accessi mi danno fastidio, la musica è assordante. Non è che ami particolarmente le discoteche, ma ballare mi fa smettere di pensare, concentrarmi sulla musica e seguire le note movendomi al loro ritmo, mi libera la mente… e adesso ne ho davvero bisogno… Non mi capisco più, non capisco quello che provo, non capisco perché mi sento così bene in compagnia di Mito… Stasera però, ballare non mi fa poi così bene.
La pista è affollata, siamo schiacciati come sardine in una scatola. Mito balla accanto a me, ogni volta che mi guarda, anche solo per caso, mi sento… non lo so, mi sento strano… e poi… il mio sguardo è completamente rapito da lui, catalizzato sui suoi movimenti, sul suo corpo, che lento e sinuoso si muove e sfiora il mio per caso, solo a causa della troppa gente…
Fate finire presto questa meravigliosa tortura vi prego… sento che va avanti così non resisto…
Improvvisamente la musica si blocca, si levano grida di protesta un po' ovunque. Mi fermo e per un attimo mi perdo a guardare Mito, che come il resto ei presenti si è voltato verso il punto in cui c'è la consolle del dj.
E' sudato per i movimenti e la folla che ci circonda, i capelli sparsi un po' ovunque sulla fronte e su parte del viso, il respiro leggermente accelerato, le maniche della maglia tirate fino al gomito, la maglia stretta, resa ancora più attillata dal sudore… ormai è quasi come se fosse a torso nudo, tanto si vedono chiaramente le forme del suo torace… i pantaloni, non me n'ero accorto, ma sono a vita bassa… oh Kami gli salterei addosso in questo stesso istante… Chissà se il suo viso è così anche dopo aver fatto l'amore?
Una voce metallica mi distoglie dai miei meravigliosi pensieri… Il dj dice che hanno dei problemi con l'impianto sonoro, quindi niente musica per il resto della serata. Si alza un coro di 'no' e anche Mito sembra piuttosto dispiaciuto.
"Ma no che sfiga! Adesso che avevo preso il via!"
"Già a chi lo dici!" A me dispiace soprattutto di non poter più vedere te ballare…
Restiamo ancora un po' nella parte del pub, ma poi decidiamo di uscire perché adesso c'è davvero troppa gente.
L'aria fredda della notte mi colpisce come una sferzata il viso, dentro faceva troppo caldo e adesso fa troppo freddo… beh meglio… servirà a distrarmi…
Parliamo, parliamo senza sosta di qualsiasi cosa, della scuola, del basket, degli episodi divertenti che ci ricordiamo, ma non di noi… cioè, io non gli parlo di me, del mio passato, di quello che pensavo, di come stavo e lui non me lo chiede. E io faccio lo stesso con lui. Non parla di quello che pensa, di cosa si aspetta dalla vita, del rapporto che ha con Hanamichi… anche se io è di questo che vorrei parlare. Vorrei sapere da quanto sono amici, perché lui è tanto preoccupato per la testa rossa… e poi adesso mi sto preoccupando anche io per quello scemo… Se davvero Yohei fosse... fosse innamorato di lui mi darebbe alquanto sui nervi… ma adesso preferisco non pensarci, adesso voglio solo godermi questi momenti.
Il tragitto dal locale al motorino sembra molto più breve di quello fatto all'andata… che si sia accorciato? Oppure è il tempo a scorrere più in fretta? So solo che vorrei stare molto di più con lui…
"Vuoi un passaggio a casa?"
"No, dai, non ti voglio disturbare…"
"Ma dai, figurati! Forza monta su…"
E cavolo! Mi dovevo stare zitto! Dovevo rifiutare, perché adesso… vorrei dirgli di entrare da me… La verità è che adesso voglio solo passare più tempo possibile con lui… ne sono molto attratto e devo capirne il motivo…
Arriviamo sempre troppo presto anche qui a casa mia.
"Beh io vado…notte… Ehi Mitsui, bella serata, lo rifacciamo, ok?"
"Certo molto volentieri! Ehm… Mito… Chiamami Hisashi… è vero che è una cosa strana, ma..."
"Certo Hisashi, ma solo se tu mi chiamerai Yohei… effettivamente siamo troppo amici per chiamarci ancora per cognome!"
"Già… sì è per questo che te l'ho detto… Notte Yohei".
No, io te l'ho detto solo per vedere come suona il mio nome pronunciato dalla tua voce e adesso che l'ho sentito… adesso non so se potrò più farne a meno…
Volti il motorino e te ne torni a casa, mentre ti allontani mi saluti con la mano…
Ah Yohei… Yohei… Yohei… ripeterei il tuo nome all'infinito… vorrei gridarlo mentre vengo dentro di te, mentre tu gridi il mio… Alzo un attimo gli occhi al cielo mentre entro in casa. Ci sono le stelle e la luna brilla in cielo, non ci sono le nuvole di ieri, è tutto sereno… fa molto freddo, ma il tempo sembra improvvisamente migliorato…

Oggi mi sento davvero bene… non lo so perché... forse l'uscita di ieri sera con Yohei… Ah se ci penso… Cavolo quanto è bello! Non è un adone, non obiettivamente almeno, però… però per me lo è! Cavolo sembro una di quelle sceme che corre dietro a Rukawa… Che ci troveranno poi in quel pezzo di ghiaccio con braccia e gambe? Bah… Yohei è infinitamente più simpatico, infinitamente più dolce e poi.. ragazzi che fisico! Se ripenso di nuovo a ieri sera… Ah… quelle labbra…
Basta, adesso devo smettere di pensarci…
"Mitsuiiiiiiiii!!!!!! Mitsui sbrigati corri in palestra!!!" Non faccio in tempo ad uscire dallo spogliatoio, che Ayako mi si para davanti e mi trascina in palestra senza neanche dirmi il perché... ma poi appena entro capisco al volo.
Mi getto su Sakuragi e Rukawa che se le stanno dando di santa ragione, ma non è come al solito… Hanamichi è davvero imbufalito e Rukawa… beh anche lui. Non li ho mai visti fare così sul serio… non tra di loro almeno.
Aiuto Miyagi, che si era già messo tra di loro, a dividerli. Cavolo mi ci vuole davvero un sacco per non prendere calci e pugni vacanti…
"Ma siete diventati scemiiiiiii???" Ryota strilla come mai prima gli avevo sentito fare. Mi metto le mani sulle orecchie per riparare i miei poveri timpani da questo matto, ma in fondo non posso dargli torto, questi due cretini non si erano mai picchiati così… Chissà che gli è preso a tutti e due…
"No Ryo-chan, mai stato più sano di mente... Ascolta capitano..."
Mi volto di scatto verso il rossino che sta parlando… Ma davvero ha chiamato Ryota 'capitano'? No, qui c'è decisamente qualcosa che non va… e se n'è accorto anche Miyagi, glielo leggo negli occhi…
"Io vado a vivere a Kyoto, ho parlato poco fa con il coach Anzai e lui ha detto che non ci sono problemi. Mi dispiace andarmene, ma devo".
Sono senza parole, senza fiato, senza più niente… Hanamichi va dove? E ha chiamato il mister 'coach'? Non nonnetto o vecchiaccio… niente? Non, ci credo… non può essere vero… adesso lo scemo qui dice che è tutto uno scherzo…
"Hanamichi non scherzare, non è divertente!"
"Non scherzo Ayako, è così".
"Tu non puoi andartene!"
Sono troppo sconvolto per dire qualsiasi cosa… Non sta scherzando… se ne va… ci lascia da soli… non può più vivere a Kanagawa. Ditemi che è solo un incubo, vi prego…
"Devo Ryota, non posso più stare a Kanagawa, è una lunga storia... E poi scusa non siete felici di liberarvi di un buffone come me? AH AH AH!"
"Non sei affatto divertente! Vattene se proprio credi di non contare nulla per la squadra... per noi, i tuoi amici!""
Adesso basta! Mi hai stancato davvero brutto stronzo! Come ti permetti? Come puoi pretendere che nessuno di noi ti dica niente? Sai quello che significhi tu per la squadra… per tutti noi? Cazzo Hanamichi sei uno dei miei migliori amici! Tu e Ryota… Non puoi andartene dopo tutto quello che abbiamo passato insieme! Le mani mi prudono, vorrei riempirti di pugni, spaccarti quella boccaccia che ride in quella maniera idiota. Pensi che io, o uno qualsiasi di noi, creda davvero che tu rida in quel modo? Si vede benissimo che è falsa… come sei stato falso tu fino a questo punto, se dopo tutto quello che abbiamo passato, te ne vai senza battere ciglio!
Ecco guardami stronzo, guardami negli occhi in questo modo… seriamente, senza falsità o inganni.
"Ascolta Micchy... scusa, Mitsui... Non lo faccio per voi, ma per me..."
"Sei solo un'egoista!"
Lo sto pensando anche io in questo momento, ma spero con tutto me stesso di sbagliarmi… Hanamichi non è un egoista, non lo è mai stato… Ryota è davvero furibondo, Ayako cerca di calmarlo, io non so ancora cosa mi trattiene…
"Forse Ryo-chan... Sono venuto agli allenamenti per giocare con voi un'ultima volta, per il resto della settimana sarò indaffarato con i preparativi della partenza e non so nemmeno se potrò venire a scuola... Ma non fa niente, era come credevo io... Beh salutatemi gli altri, ci si vede".
"Che vuoi dire? Cos'è che credevi?"
Lo avrei voluto chiedere io… che cos'è quella faccia? Quello sguardo?
"Che sono solo un peso per la squadra e che tutti credete che io sia solo un buffone decerebrato che non sa giocare..."
"Sei solo un cretino!! Credi forse che se la pensassimo davvero così saremmo tanto sconvolti? Saremmo così tanto incazzati con te? Sì perché io, e credo anche Miyagi e Ayako, sono incazzato nero con te. Butti al vento tutti i nostri sforzi per essere una squadra? Mandi a puttane tutti gli allenamenti, i NOSTRI sogni, per cosa?
Perché te ne vai?"
Adesso sono davvero fuori di me... Possibile che questo idiota creda davvero nelle cose che ha appena detto? Pensa davvero che noi lo consideriamo una nullità? Beh se è così, non hai mai capito un cazzo Hanamichi Sakuragi!
"Perché la mia vita non è qui, non ora almeno, forse non lo è mai stata o se lo è stata forse non lo sarà mai più... Voi siete importanti per me, ma... Devo fare qualcosa per me per una volta... Se voi mi vorrete ancora forse tornerò, magari non come giocatore... ma non credo mi vogliate come amico..."
"Cretino! Tu SEI nostro amico... devi proprio andartene?"
"Sì".
Se non fossi un tipo che odia le dimostrazioni di affetto e cose come quelle, penso che adesso andrei lì e abbraccerei quel cretino che ha uno sguardo così triste negli occhi… Ma non lo faccio, mi limito a mettergli una mano tra i capelli e a scompigliarglieli… E' vero che è più alto di me, ma non così tanto!
"Io non capisco perché te ne vai, però... non sparire, ok... amico?"
"Ok Hisashi..."
"Ehi io sono un tuo senpai! Portami rispetto!"
Mi metto a ridere come un cretino per questa battuta idiota e do una specie di pugno in testa al rosso… Gli altri fanno come me e si mettono a ridere anche loro... credo che sia solo per spezzare la tensione che si è creata… Cavolo sto male… Hanamichi se ne va a Kyoto… non lo avrei mai immaginato… come faremo senza di lui? Questo scemo è importante per me e per tutti gli…
Oh cazzo! Yohei! Ecco perché era così triste! Se io sto male, chissà lui… Devo parlargli… non so perché, non so cosa mi spinga a comportarmi così, però devo farlo… Dopo gli allenamenti lo chiamo… lo farei adesso ma il nano, che per un assurdo ed ignoto motivo il signor Anzai ha fatto capitano, ha già cominciato a tiranneggiare!

"Allora Hana mi chiami per farmi sapere quando parti? Così ti veniamo a salutare all'aeroporto, ok?"
Bella prova nano! Siamo negli spogliatoi, tutto oggi sembra così irreale… per fortuna che ci ha pensato Miyagi ad allentare un po' la tensione…
"Certo Ryo-chan, ci sentiamo domani o dopo domani allora..."
"Ok, ciao!"
"Ciao!!"
Finalmente vedo questo scemo sorridere... ecco mi mancava il suo sorriso… non sembrava una giornata come le altre senza!…. Peccato che le prossime giornate non saranno affatto come al solito…
"Senti avevo pensato di venire a darti una mano per preparare le cose che devi portare via. Ti aiuteranno sicuramente anche Mito e gli altri, ma credo che una mano in più non possa guastare, no?"
Sfodero uno dei miei migliori sorrisi… sto uno schifo, anche perché immagino come possa stare adesso Yohei…
"C-certo Micchy, sai dove abito, no?"
"Sì, certo allora ci vediamo domani, ok?"
"Sì, a domani!"
Esco anche io come ha fatto poco fa Miyagi salutando tutti con un gesto… oggi sembrano tutti molto, troppo tristi…
Esco in fretta dal cancello, non so cosa sia questa smania di parlare con Yohei… devo parlare con lui, sapere come sta… magari riesco a capire se davvero lui e il rosso sono solo amici…
Mi fermo su una panchina del parco qui accanto, poso la borsa ed estraggo il cellulare. Scorro la lista dei nomi eccolo… speriamo di non disturbarlo…
Evvai! Squilla…
"Hisa…ciao"
"Ciao Yohei... ti disturbo?
"No... dimmi"
Ha una voce strana… è così bassa e poi… è così triste! Cazzo si sente anche solo da come dice ciao…
"Oggi… ho saputo di Hanamichi…"
"Ah…"
Silenzio. E adesso che gli dico?
"Stai male, vero?" la mia voce esce così bassa che stento io stesso a sentirla… sto uno schifo al pensiero di sapere che lui sta male… è complicato come pensiero lo so, ma in questi giorni la chiarezza non è il mio forte…
"…"
"Yohei?"
"…"
No, non può essere… non lui, non Yohei… sta piangendo… anche se lo sento a malapena…
"Yohei ci sei ancora?"
"… sì… Hisa… scusa, io…"
"Dimmi dove abiti, vengo subito".
"No Hisashi sul serio…"
"Non rompere il cazzo, dai forza…"
Sono duro, ma non mi importa, non voglio che stia così! Che cavolo mi prende adesso? Non lo so, non lo so davvero…
"Ok…"
Sembra un po' più calmo… Che gli dirò? Mentre scrivo il suo indirizzo mille domande si affollano nella mia tesa, ma una su tutte: perché lo sto facendo? Perché mi sento così?
"Ho capito dov'è… arrivo tra venti minuti al massimo".
"Ti aspetto".
Chiudo la telefonata… Sorrido. Ha detto che mi aspetta… certo che altro dovrebbe fare? Mi sono praticamente autoinvitato a casa sua in un momento in cui lui sta malissimo!
Basta, non mi importa! Adesso vado e tiro su il morale a Yohei… un'idea sul come fare ce l'avrei anche… AAAAAHHHHHHH!!! No, devo essere serio!
Mi alzo, faccio un altro profondo respiro, prendo la borsa ed esco dal parco… non so cosa ci sia tra Yohei e Sakuragi, ma di certo gli farò passare almeno un po' di tristezza… o non mi chiamo più Hisashi Mitsui!

Esito. E se disturbassi? Forse non è il momento più adatto... forse i suoi sono in casa ed hanno da fare… Ehi, da quando mi faccio tutti questi scrupoli? Ma soprattutto… da quando il mio cuore ha preso a battere così in fretta? Sospiro. Quante volte l'avrò fatto oggi? Non lo so…
Appoggio il dito al campanello e aspetto.
Yohei mi apre la porta e posso vedere chiaramente che è a pezzi. Ha gli occhi leggermente arrossati, probabilmente ha pianto, mi sorride, ma il suo sorriso… è così tremendamente triste!
"Ciao".
"Disturbo?"
"No, sono solo… entra pure, prego…"
Si scansa dalla porta e mi invita ad entrare indicandomi l'ingresso. La casa non sembra molto grande, ma del resto neanche la mia lo è… Mi indica delle pantofole e un attaccapanni appeso al muro per appoggiare giacca e borsa.
E' strano… non so perché ma mi sento tremendamente a disagio… Forse perché siamo soli e io sono attratto follemente da lui… Poi dico… sono attratto così da un ragazzo e non batto ciglio? Bah… prima o poi dovrò farmi vedere da un bravo psichiatra…
Siamo seduti in salotto, mi ha preparato un tea e ha portato dei biscotti che ha fatto sua madre… sono seduto sul divano dove fino a poco fa, come mi ha appena detto Yohei, lui era sdraiato a guardare la tv che è nell'angolo della stanza… Che sensazione del cavolo che provo… è come se mi si fossero spostati tutti gli organi dell'apparato digerente… forse devo farmi vedere anche da un bravo gastroenterologo, perché sento che lo stomaco adesso è al posto della gola… o forse è la gola che si è abbassata? Non lo so davvero…
"Quando ve lo ha detto?"
Fortunatamente è stato lui ha rompere questo silenzio irreale che durava da un po'… Diritto al sodo, eh Yohei?
"Oggi, prima degli allenamenti…. Abbiamo trovato lui e Rukawa che facevano a pugni e come se niente fosse, quando li abbiamo divisi, ci ha detto che deve andarsene, che la sua vita non è qui e che probabilmente non lo è mai stata… Ha detto che noi della squadra lo abbiamo sempre considerato solo un peso e che non lo abbiamo mai visto come un amico... Io e Miyagi ci siamo incazzati da morire e gli abbiamo detto chiaro e tondo che si sbagliava di grosso se credeva davvero non ce ne importasse niente di lui… Poi... non lo so, è come se avessimo litigato fino a quel momento e poi avessimo fatto pace… Dopo gli allenamenti gli ho detto che sarei andato ad aiutarlo a preparare le cose che deve portare via e questo è tutto…"
Prendo fiato, cavolo da quando in qua io faccio discorsi così lunghi? Ho la gola secca, bevo un sorso di tea, ma poi capisco che non è per le troppe parole… è il viso di Yohei a lasciarmi senza fiato… L'altra sera ero estasiato dalla sua bellezza, ma oggi… oggi mi accorgo che questa bellezza è segnata dal dolore che sta chiaramente provando in questo momento… deve amarlo davvero molto… purtroppo…
Si alza dalla poltrona su cui era seduto e va guardare fuori dalla finestra. Rimane in silenzio per un tempo che mi sembra eterno… adesso vorrei tanto abbracciarlo… non provo pena, no… è solo che… mi dispiace che lui soffra… certo, uno soffre se un suo caro amico sta male, no? Certo perché oltre l'attrazione, prima di questa, c'è l'amicizia che mi lega a lui…
"Lo dovevo capire… dovevo immaginarlo che c'era qualcosa che non andava… che faceva finta di stare bene, e invece non mi sono accorto di niente… cazzo! E io dovrei essere il suo migliore amico? Non sono neanche il peggiore degli amici…"
Stringe la tenda nella mano che vi è poggiata sopra.
"Yohei…" la mia voce esce da sola e anche il mio corpo fa tutto automaticamente. Gli sono accanto e gli poggio una mano sulla spalla. Si volta e io credo che presto avrò un infarto… I suoi occhi…
Cazzo non ho mai visto gli occhi di qualcuno tanto tristi…
"E' il mio migliore amico e io non ho potuto fare niente per non farlo soffrire…"
Lo dice piano, la sua voce è simile ad un soffio… il mio cuore perde un battito nell'istante stesso in sui la sua testa si poggia sulla mia spalla… Non posso, non ce la faccio a vederlo così… Kami, che mi sta succedendo? Che mi stai facendo Yohei?
La mano che tenevo sulla sua spalla si sposta e lo cingo con tutto il braccio, lo avvicino di più a me… voglio farti capire che ci sono… non chiedermi perché, non so cosa mi spinge, ma io ci sono…
"Vedrai che si sistemerà tutto… tu sei un amico fantastico e questo lo sa anche lui…"
Non so se sono le parole giuste, non sono bravo a consolare la gente, anche perché, in questo momento, vorrei consolarlo in un'altra maniera… e non parlo del sesso… vorrei stringerlo, baciarlo e dirgli di dimenticare quello scemo di Hanamichi, se non ha capito il suo amore, non lo merita di certo… Vorrei che amasse me? Non lo so, non lo so davvero… Ho paura di chiedermelo e ho paura della risposta che potrei darmi, quindi mi limito a rimanere così, fermo, abbracciando Yohei con un braccio e mentre lui si appoggia completamente a me e mi abbraccia a sua volta, mi accorgo che fuori comincia a piovere a dirotto… E pensare che fino a prima degli allenamenti c'era il sole…

"Ehi Hana questo dove lo metto?"
"Eh? Ah sì, mettilo pure nella scatola che è vicina alla porta della cucina, grazie Yohei".
"Ehi tutto bene?"
"Certo!"
Continuo a fissare Yohei che sta portando via il telefono che Hanamichi aveva in camera e cerco di capire cosa passa nella sua testa… Devo ammettere che ormai ci riesco piuttosto bene. A sua volta, lui fissa Hanamichi cercando di capire cosa passa nella sua di testa… Cavolo sono geloso! In questi due giorni, da quando l'altro ieri sono andato a trovarlo, abbiamo passato molto tempo insieme, ci siamo praticamente trasferiti a casa di Sakuragi per aiutarlo ad imballare tutto. Arriviamo dopo gli allenamenti (mentre Yohei e gli altri vengono qui direttamente dopo scuola) e non ce ne andiamo mai prima di mezzanotte. I suoi nonni sono persone davvero gentili, vorrebbero darci una mano ma quella tiranna di Ayako, aiutata dal nano che gli va dietro come un cagnolino scodinzolante, ha deciso che dobbiamo fare tutto noi… Yohei sta sempre peggio. Fa finta che sia tutto a posto, ma si vede benissimo che sta male da cani… E io qui, che non posso fare niente se non guardarlo e soffrire in silenzio per lui… Sì perché soffro anche io in questi giorni… Sto male perché uno dei miei migliori amici se ne va in un'altra città e chissà quando potrò rivederlo, soffro perché con lui perdiamo un elemento valido… anzi, indispensabile, per la squadra, ma soprattutto, più di ogni altra cosa soffro per lui… Soffro perché Yohei sta male e io non posso aiutarlo… E questo mi fa dannatamente paura.
Hanamichi mi sta aiutando a spostare lo stereo, per un istante non capisco cosa si agita in me, poi respiro a fondo e allora chiarisco i sentimenti che si mescolano e si confondono lasciandomi senza parole. Hanamichi va a rispondere al telefono: guardo lui e poi guardo Yohei che spunta fuori dalla cucina sorridendomi… un sorriso triste e spento, ormai si possono vedere solo quelli… e allora capisco.
Guardo di nuovo Sakuragi, sposto lo sguardo su Miyagi, penso a Kogure, un altro dei miei migliori amici e poi guardo di nuovo Yohei.
No, non è la stessa cosa. Quello che provo dentro non è lo stesso, quello che sento nel cuore guardando Yohei non è amicizia, non solo almeno…
Il cuore… non lo so… trova serenità, anche se in questo momento quello che predomina è il dolore di vederlo così…
Yohei… oceano calmo… questo significa il suo nome… Questo è il mio cuore… Un calmo oceano in tempesta…
Ma quando è successo?
Quando mi sono innamorato di Yohei Mito?
Non lo so, non m'importa sapere, quando o come, o perché, so solo che è così. Io amo Yohei.
Per la prima volta in vita mia sono innamorato… e di chi? Di un ragazzo, un caro amico, un mezzo teppista come me… una persona dolce e sensibile sotto la sua 'scorza' da duro… uno che probabilmente è innamorato del suo migliore amico.. che ovviamente non sono io, ma una scimmia rossa con manie di protagonismo e chissà che altro… che avrà poi Hanamichi? Anche Sendo… ho saputo che anche lui è innamorato di Sakuragi, tanto che avrebbe voluto andare a Kyoto con lui… Possibile che Sakuragi non veda che persona speciale ha accanto e continui a considerarlo solo un amico?
"Mitsuiiiiiiiiiiiii!!! Ti muovi a portarmi quello scatolone così per oggi abbiamo finito???" La voce di Ryota che urla come se lo stessero massacrando mi ricorda dove sono e quello che sto facendo… Non devo pensarci, non devo più pensare a quello che provo…


"Allora Mito che fai? Vieni con noi?"
"No ragazzi, facciamo domani, io sono stanco morto... e poi a casa non c'è nessuno…"
"Ancora il turno di notte i tuoi?"
"Già…"
"E tu Mitsui?"
"Ehm… no… vi ringrazio… anche io sono stanco…"
Sorrido e mi stringo nel cappotto… Se Yohei avesse accettato, probabilmente non avrei detto di no neanche io a Noma che adesso sta organizzando un'uscita tra noi poveri lavoratori stanchi e affamati… così ci ha definiti…
Yohei si volta e mi sorride… che cavolo è quel sorriso? Non è il suo…
"Vuoi un passaggio?"
"Ma no dai… tu abiti qui vicino…"
"Ok allora accompagnami tu… dovessi incontrare qualche male intenzionato!!!"
Mi strizza un occhio e fa un mezzo sorrisetto malizioso… il malintenzionato te lo stai portando sotto casa…. Aaaahhhh! Ormoni del cazzo!!… Ecco sì, appunto… è proprio quello il problema…
"Bene mia bella donzella… andiamo allora…" Gli faccio un mezzo inchino, continuando a giocare come ha fatto lui e lo vedo farmi uno sguardo strano.
"Donzella a chi??? Beh ragazzi… a domani... divertitevi!!"
"Sì… e non fate troppi danni intesi? Ciao!!"
"Sì neanche voi… e Mitsui... trattacelo bene!! Non farlo stancare troppo!!!"
Spalanco gli occhi… cos'è che hanno detto???? NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!! Non mi dite che si vede così bene…. Cazzo, cazzo, cazzoooooo!!!!
"Ma io… io vi disintegroooo!!!!" Fingo di essere arrabbiato e gli altri tre se ne vanno correndo fintamente spaventati dal mio urlo. Chissà Yohei come l'ha presa? Ero troppo imbarazzato per guardarlo… Perché adesso ho paura a voltarmi?
"Eh, eh, eh… sono dei deficienti! Non prendertela, ok?"
"No, e chi se la prende… in fondo… potevano farmi la stessa battuta con… che ne so... Akagi! Oppure… Fukuda… bleah! Ci pensi che schifo?? Ci sarà una ragazza che non gli vomita in faccia? Oppure…aspetta com'è che si chiama?… Il nanerottolo del Kainan… dai quello che nella finale stava bloccando Hanamichi!!"
"Ahahahah… sì, ho capito… ahahahahah!"
Stai ridendo… beh, è andata bene… l'ho buttata sullo scherzo… eppure… lo vedo che stai male, non sei sereno, ridi, ma senza divertirti veramente… e io? Io non posso fare niente, non credo che potrò mai…
"Hisashi… posso farti una domanda?"
"Certo!" camminiamo talmente piano che una lumaca ci distanzierebbe di parecchio se ci incontrasse!
"Sei mai stato innamorato? Innamorato veramente dico…"
Oh no… non mi parlerai di Hanamichi, vero? Non credo che riuscirei a sopportarlo… E poi che ti dico? Ma, sai… sì sono stato innamorato… anzi lo sono in questo momento… e sai di chi? Di te… Che situazione del cavolo!
"Ehm… innamorato… sì, credo di sì…"
"Glielo hai detto?"
"No, non credo che lo farò mai…" e come farei a dirtelo, scusa?
"Perché?"
"Perché… non lo so… temo che potrei perdere la sua amicizia… e tu?"
"Io?… Sì… sono stato… anzi... sono innamorato…"
Un tuffo al cuore… I battiti accelerano e poi rallentano di colpo… ho paura che il mio cuore si fermi… L'hai ammesso… con la voce leggermente imbarazzata, lo sguardo fisso al cielo, un sorriso triste sulle labbra… Sì, perché anche se facevo finta di guardare fisso davanti a me, ti vedevo e osservavo ogni tua più piccola reazione con la coda dell'occhio… Perché? Perché la prima volta che mi innamoro deve essere di una persona che ama qualcun'altro?
"Perché non glielo dici?"
"Mah… per il tuo stesso motivo credo… o forse… solo perché ho paura di essere respinto e quindi soffrire…"
E' vero… è questa la verità… è per questo che non ho il coraggio neanche di provarci… non perché so per certo che ti perderei come amico, non solo almeno… è solo ed esclusivamente perché ho troppa paura di soffrire… la certezza, errata per fortuna, di non poter più giocare mi ha annientato… ma se… se dicessi a Yohei che lo amo e lui mi dicesse che non potrà mai amarmi perché ama già un'altra persona… allora… allora io non lo so come reagirei… Possibile che lo ami a tal punto? Possibile che in pochi giorni sia riuscito ad entrare così profondamente nel mio cuore? Ma forse… forse la verità è che c'era da molto più tempo.. solo che io non riuscivo… anzi… non volevo vederlo… E' diventato così indispensabile?
"Yohei senti…"
"Eccoci... sì… dimmi…"
Siamo di fronte casa sua, alzo lo sguardo, fisso i miei occhi nei suoi… sono così intensi, profondi, magnetici… e tristi… Gli occhi di Yohei in questo momento sono gli occhi più tristi che abbia mai visto…
Gli metto un braccio intorno alle spalle e lo attiro a me, lo stringo per un istante, uno solo, se fosse più tempo non lo lascerei più andare, lo strapperei alla persona della quale è innamorato e lo legherei a me, gli impedirei di scappare con ogni forza, con ogni grammo di forza che ho in corpo… ma la tristezza dei suoi occhi e le sue risate vuote rimarrebbero… a che scopo dirgli che lo amo se non posso cancellare il suo dolore?
Mi guarda leggermente sorpreso per il mio gesto, è durato un solo istante, adesso ho di nuovo le mani in tasca e lo sguardo allegro di sempre… o almeno spero sia quello di sempre…
"Diglielo… a chi ami intendo…"
"Perché io dovrei farlo e tu no?"
"Io la mia risposta l'ho già avuta" un sorriso triste mi increspa le labbra, ma è solo un attimo… sembra farsi triste anche lui, più triste di come già non sia e il mio cuore si stringe sempre di più.
"In un certo senso… anche io… Adesso è meglio che entri… sei sicuro di non volere un passaggio?"
"No, ti ringrazio… Buonanotte Yohei"
"Buonanotte Hisashi"
Mi fa un altro dei suoi sorrisi tristi e entra nel cancello, lo guardo sparire nel portone e mi volto.
Io la mia risposta l'ho avuta… eccome se l'ho avuta e adesso… adesso ho avuto anche un'altra risposta, una risposta ad una domanda che non mi ero mai fatto… una domanda che nessuno si fa ma che inconsciamente tutti ci poniamo.
Quanto durerà?
Sempre. Durerà per sempre.

Sarà la partenza imminente di Hanamichi, sarà l'aver capito che amo Yohei, sarà la strana aria che si respira a scuola in questi giorni, ma sono particolarmente ispirato.
Ho buttato giù il testo di una canzone l'altro ieri, quando che sono tornato a casa dopo aver parlato con Yohei… Devo dire che non è niente male… ho già deciso anche un paio di accordi…
Comunque oggi ho altro a cui pensare. Oggi Hanamichi parte.
Abbiamo saltato gli allenamenti e stiamo andando all'aeroporto tutti insieme… Ho chiesto a Yohei se lui e l'armata volevano venire con noi, ma mi ha detto che preferiscono andare da soli… beh, come dargli torto?
L'armata Sakuragi… ora dovranno smettere di chiamarsi così…
Quando arriviamo per poco non mi prende un infarto.
Hanamichi è lì, tra i suoi amici, non mi serve più di un'occhiata per capire che Yohei sta malissimo, ma la cosa che mi sconvolge è una presenza… o meglio alcune, numerose presenza… Il Ryonan al gran completo e Sendo… Sendo che ha una borsa in mano… Sendo partirà con Hanamichi.
Eppure lui… stavamo parlando io, lui e Yohei, ci ha detto che per un motivo che non poteva dirci, si era ritrovato a parlare con Sendo, che lui gli aveva detto di amarlo (primo shock) e che sarebbe voluto andare anche lui a Kyoto (secondo shock), ma che lui non glielo aveva permesso perché non lo amava.
E adesso? Adesso se ne stanno lì, come se niente fosse, come se vederli insieme fosse una cosa normale.
Io Hanamichi lo odio. Ma si rende conto di quello che sta facendo a Yohei? Non lo vede il suo dolore? Voglio bene ad Hanamichi, o almeno credevo di volergliene… adesso non ne sono più molto sicuro… Che gran figlio di puttana…
Qui tutti ridono e scherzano, cercano di non pensare al motivo per cui siamo tutti insieme in un aeroporto… beh, del resto non è che stanno andando in guerra! Si trasferiscono soltanto!!!
Ogni volta che poso lo sguardo su Yohei è sempre più triste, prima si è voltato mentre lo guardavo e mi ha sorriso. Credevo che il cuore mi si sarebbe spezzato per il modo in cui lo ha fatto.
La colpa non è di Hanamichi lo so… se fosse così allora, la colpa di come sto sarebbe solo di Yohei…
E'arrivato il momento dei saluti, prima è arrivato Rukawa di corsa e ha trascinato via Hanamichi, ho visto che Yohei li guardava ma non sono riuscito a capire cosa c'era nei suoi occhi, anche perché Miyagi mi ha chiesto dove guardassi con tanto interesse e io ho dovuto spostare lo sguardo… Mi sono sentito un perfetto idiota!
In questo momento non so se sentirmi triste, felice, arrabbiato… non lo so… Triste perché un mio amico si trasferisce in un'altra città, felice perché il mio rivale in amore (senza che né lui, né tantomeno l'oggetto di tale sentimento, lo sappiano) mi lascia campo libero… spero… arrabbiato perché per colpa sua Yohei sta soffrendo tantissimo e io non posso fare niente, e questo mi fa incazzare ancora di più…
Abbraccio Hana e gli do un leggero pugno nello stomaco.
"Fatti sentire testa rossa!"
"Io sono il Tensai!! Sei tu a doverti far sentire Mitchy!"
Sorrido… adesso non mi importa se mi chiama così perché il mio sguardo è fisso su Yohei che mi da le spalle e che, in questo stesso momento, sta abbracciando i suoi amici, tutti insieme per salutare il loro 'capo'
"I passeggeri del volo xxx xxxx per Kyoto si dirigano al cancello xx per l'imbarco, grazie".
"E' il nostro volo…"
Ultimi saluti, ultime pacche sulla schiena, Sakuragi e Sendo si allontanano, Rukawa è sparito (mah! Chi lo capisce quello è bravo!), noi e quelli del Ryonan scambiamo due chiacchiere di circostanza, Yohei e gli altri se ne stanno in disparte e mi sembra che abbiano tutti gli occhi lucidi, quelli di Yohei lo sono fin troppo per i miei gusti.
Vorrei andare da lui, chiedergli come sta, abbracciarlo, fargli forza, dirgli che non è niente, che anche se Hanamichi non lo ricambia troverà qualcuno che lo ama come merita... come faccio io…
"Allora andiamo?" la voce di Ayako mi ricorda che devo andare via con gli altri… forse… non sono sicuro che mi vada… Mi volto di nuovo dalla parte di Yohei e lui mi sta guardando… non lo so cosa c'è in quegli occhi neri, ma vorrei solo che la smettessero di essere così infelici!
"Sì… aspettate un attimo…"
Mi allontano e mi avvicino alla sua parte, lui fa lo stesso lasciando per un attimo i suoi amici.
"Yohei senti…"
"Ti va se usciamo stasera? Potrei uscire con i ragazzi, ma poi dovrei far finta di star bene... ti uso come valvola ti sfogo… mi dispiace".
"Non devi dispiacerti!! A me fa piacere stare con te… cioè insomma… hai capito no?"
Che cavolo stavo per dire??? Sento il viso in fiamme… no ti prego… fa che non sia arrossito!!!
"Eh eh… sì tranquillo… alle 21 al solito posto?"
Il solito posto… il nostro solito posto è l'angolo dove ci siamo dati appuntamento la prima sera … cos'era, la settimana scorsa? Sembra passata una vita… forse perché adesso c'è una specie di novità… adesso so quello che provo…
"Sì, perfetto, a dopo allora… Ah Yohei…" che devo dirgli? Non lo so, so solo che non vorrei se ne andasse… vorrei stare sempre con lui… vorrei passare ogni istante con lui… vorrei…
"Hisa… grazie"
Per un istante mi è sembrato di vederlo più tranquillo, ma deve essere stata solo un'impressione. Grazie… grazie di cosa? Grazie perché ti ascolto? Adoro ascoltare il tuo respiro, figuriamoci i tuoi discorsi… Grazie perché ti sto accanto? Passerei con te il resto dei miei giorni… adesso lo so… e ho paura… paura che non riuscirò mai a dirtelo, paura di vivere sapendo che è un amore non ricambiato… paura di amarti perché non ho mai amato nient'altro oltre il basket…
"Sono io che devo ringraziare te" .
"Perché?"
Sei sorpreso…. Già… perché?
"Lo saprai stasera". Risposta criptica la mia, che voglio fare stasera? Che voglio dirti?
Voglio dirti che ti amo, voglio dirti che farei qualsiasi cosa per te, voglio dirti che soffro solo perché tu soffri…
Voglio dirti grazie, perché ora so amare.


MITO'S POV

"Lo saprai stasera".
Che risposta è? Di cosa dovrebbe ringraziarmi?
Vorrei succedesse ben altro stasera… Ci salutiamo, torno dagli altri e io me ne vado via, mentre tu fai lo stesso con i tuoi compagni di squadra.
E' stata una giornata strana fino ad ora, e non parlo solo della partenza di Hana. Sono a pezzi per questo, sto davvero male…
Ma del resto non potrebbe essere altrimenti, il mio migliore amico se n'è andato in un'altra città… anche se adire il vero non è questo il problema… Cioè non solo almeno.
Il fatto è che mi sono accorto che Hanamichi è completamente diverso da come lo conoscevo. Eppure… è cambiato da quando i suoi sono morti… avrei dovuto accorgermene e invece… invece non ho visto che la sua era solo una maschera, non mi sono accorto del fatto che tante piccole cose erano diverse… i suoi occhi per primi. E oggi ho capito anche un'altra cosa.
Sendo ha fatto una cazzata senza fine, lo so che Hanamichi non è innamorato di lui, ma non è solo questo… Rukawa è innamorato di lui, e credo che sia ricambiato… Ma ovviamente quel deficiente del mio amico è troppo tonto per accorgersene!
Certo non è l'unico a non accorgersi dei sentimenti delle persone che gli stanno accanto…
Quel cretino di Hisa… ggggrrrr… mi viene una rabbia se ci penso! Ma si può essere più ciocchi?
Secondo me no… adesso mi manca solo di saltargli addosso poi siamo apposto!
Quando la settimana scorsa l'ho incontrato al parco volevo sprofondare… non mi andava di farmi vedere depresso da lui, e invece è riuscito a tirarmi su il morale… del resto quando c'è lui in giro sto sempre meglio… L'ho persino invitato fuori… adesso, se lui fosse una persona intelligente, si sarebbe accorto del fatto che comunque non mi sono portato dietro questi tre cretini con cui sto sempre in giro e che stanno facendo un baccano tremendo mentre torniamo a casa… pensano davvero che facendo così, la tristezza per la partenza di Hana scomparirà?
Si vede che sto male.. sono davvero molto pessimista in questi giorni… Pessimista, ma non stupido come una certa persona!!! Cavolo quando eravamo in quel pub, ho cercato di ballare nel modo più sensuale possibile, per fortuna c'era un sacco di gente, e dovevo stargli appiccicato, ma io dico… lui ha reagito? Ovviamente no!!!
Ma forse, anzi sicuramente, il fatto è che non ha voluto reagire… cioè… non è difficile capire che a lui piacciono le ragazze… anche a me piacevano… o forse credevo mi piacessero… e invece…
Invece ho visto un ragazzo piangere per tornare a fare la cosa che amava più di ogni altra e non ho potuto fare a meno di pensare che doveva aver sofferto davvero molto e meritava un'altra possibilità… quando poi l'ho visto con i capelli corti mi è preso un infarto…
Ho pensato che era davvero un bel ragazzo, ma poi… poi non lo so… Ha cominciato ad uscire con noi e allora… Ci trovavamo a parlare spesso, a chiacchierare di tutto, e piano piano… non lo so…
Credo di essermi accorto di quello che provavo un paio di settimane fa.
Eravamo in discoteca con gli altri, c'erano anche Miyagi e Ayako, e lui era molto silenzioso, se ne stava sempre per i fatti suoi… mi sono chiesto anche perché fosse venuto se era così di cattivo umore. Poi Hanamichi mi ha detto che lo aveva praticamente costretto, perché gli sembrava che Mitsui avesse dei problemi e infatti non faceva altro che stuzzicarlo per scuoterlo.
Io ho aspettato che uscissimo, ho lasciato il motorino a Hana e sono andato dalla sua parte.
Gli ho detto che mi andava di fare due passi. A bruciapelo gli ho chiesto cosa avesse, ma lui non ha voluto rispondere, poi… poi le parole hanno cominciato ad uscire da sole, sia a me che a lui e allora mi ha detto cosa aveva. Si sentiva un perfetto idiota per essere l'unico del terzo anno ancora in squadra, ma soprattutto perché era… ed è tuttora credo… convinto che non può fare l'università, che con i suoi precedenti e i suoi voti non passerebbe nessun esame di ammissione e per questo si sentiva un fallito.
Non mi ricordo cosa gli ho detto di preciso, so solo che alla fine, quando ci siamo salutati, lui mi ha sorriso, un sorriso caldo e molto dolce. E in quel momento ho capito.
E' stato come … non lo so, come una rivelazione.
All'improvviso ho capito che lo amavo… che lo amo…
Mi è bastato un solo sorriso per capirlo e mi basta un sorriso per innamorarmi ogni volta di più…
Quando l'altra sera mi ha detto che è innamorato ma non si dichiara per paura di perdere l'amicizia di quella persona mi sono sentito malissimo, ma ovviamente ho fatto finta di niente. Per un attimo ho pensato di essere io, ma è una cosa che è durata solo pochi istanti… non so cosa mi abbia fatto cambiare idea, però è stato così…
Ora non capisco bene perché continui a provarci… molto, molto velatamente, forse troppo… però… non devo arrendermi, questo lo so… in fondo, io non so quello che prova Hisashi… magari in un futuro…
Sì lo so, ho sedici anni non dovrei progettarmi il futuro… ma che ci posso fare io se nel mio futuro vedo solo Hisashi? Cioè non riesco ad immaginarmi insieme a qualcun altro… anche se adesso non sto con lui… Aaaaaaaaahhhhhhhhhh! Basta!
Okuso mi da una pacca sulla spalla, a questo punto loro proseguono nella stessa direzione, mentre io volto a sinistra… Meglio, non ho tanta voglia di fare casino oggi…
Arrivo a casa, saluto distrattamente mia madre, le rispondo a monosillabi quando mi chiede di Hana… cavolo! Certo che tutte insieme!
Prima mi accorgo di essere innamorato di un ragazzo, e non uno qualsiasi ma compagno della squadra di basket, nonché caro amico, del mio migliore amico, e poi scopro che proprio lui, il mio migliore, unico, vero amico, è profondamente diverso da come si è sempre comportato con me e io non sono mai riuscito a capirlo ed aiutarlo… La scuola non è che vada benissimo, non ho niente in cui impegnarmi… insomma, sono io il fallito, non Hisa!
Scuoto la testa e spengo la tv che avevo accesso appena rientrato. Se sposto lo sguardo verso la finestra mi viene in mente come Hisa mi ha consolato l'altro giorno… chissà che ha pensato a vedermi in quelle condizioni solo per il trasferimento di un amico, ma… Conosco Hana da troppo, è come un fratello, è stato un duro colpo scoprire quanto sia cambiato… E poi… in quel momento soffrivo, è vero, però.. però ero felice di essere tra le braccia di Hisashi, stavo bene… era come se… non lo so, come se quello fosse il mio posto.
Ok, dico scemenze, lo so…
Sono le 18 passate… tre ore ancora…
Salgo in camera e scelgo i vestiti che indosserò… altra scemenza… Jeans scuri e maglione… no meglio… maglia blu scura come i pantaloni e maglione bianco sopra, quello con la zip davanti che lascerò aperta… sì, dovrebbe andare bene…
Ho addosso una grandissima tristezza, ma nonostante questo non vedo l'ora di incontrare Hisa e passare un po' di tempo con lui… cavolo sono proprio cotto!!
Ma del resto… come si può non innamorarsi di uno come lui? Anzi no, non uno COME lui, ma… come si fa a non innamorarsi DI lui?

Guardo l'orologio, cavolo sarà la terza volta! Sono in ritardo… ma io dico, non dormo mai il pomeriggio, proprio oggi dovevo appisolarmi mentre studiavo storia?
E cazzo pure il semaforo rosso!!!!! E allora ditelo che questa è una congiura per farmi arrivare tardi!! Prendo il cellulare gli mando un messaggio… poi però chissà che pensa… ma che dovrebbe pensare?? Sono in ritardo e lo sto avvertendo, dov'è il problema?
'Ciao Hisa, sono un po' in ritardo, tra una decina di minuti arrivo. A dopo, baci….' No!! Che cazzo stavo per scrivere… cancella questa parolina… cavolo quanto ti vorrei baciare!!… '… A dopo, Yohei'… ok adesso va bene… Lo invio e per fortuna scatta il semaforo… ma quanto è durato??
Arrivo correndo come un matto, il motorino tra un po' fonde ma non mi importa… ho già perso un quarto d'ora … lo stesso ritardo che ha fatto lui l'altra volta… che strano…
"Ciao! Scusa, il fatto è che…"
"Ehi confessa che lo hai fatto apposta!! Hai ritardato un quarto d'ora come me l'altra volta!!"
Se n'è accorto? Ha pensato la stessa cosa che ho pensato io?? Ahh che dolce!!! Ok smettiamola di fare gli occhi a forma di cuoricino che sembro Haruko… bleah! Così mi rovino la serata…. Ok… sono di nuovo in me…
"Eheheh, ok diciamo di sì…"
"Eheheh… senti… mentre venivo mi sono ricordato che il locale dell'altra volta oggi è chiuso... vuoi andare da qualche altra parte?"
Spengo il motore che era ancora accesso e metto il cavalletto, mi appoggio come se niente fosse, in una posa che dovrebbe essere sexy, ma che a lui sembrerà di certo ridicola… sono un caso senza speranza!!!
"Quello che vuoi fare tu a me sta bene…"
"Ok allora senti… ti va di sentire un cantante sconosciuto in un concerto privato?"
Che proposta è? Oh mamma… dove vuole portarmi?
Ma in fondo non mi importa… la cosa importante è che ci sia lui con me…
"Ehm... diciamo di sì…"
"Sì allora?"
"Sì certo!"
"Ok dai andiamo… guido io"
Mi si è messo davanti e mi ha praticamente spostato con la forza nella parte posteriore del sellino… guida lui… dove cavolo vuole portarmi?"
"Brr… che freddo!!"
"Già…" è vero, stasera fa davvero freddo… se adesso potessi ti riscalderei io…
Aaahh!! E cavolo la buca la potevi anche evitare!!!
Sto… sto…. La buca… adesso sono appoggiato alla sua schiena… la mia testa sulla sua spalla e il mio petto contro la sua schiena… sto.. così bene…
"Ecco adesso ho molto meno freddo…"
L'ho… l'ho sentito davvero? Ha detto sul serio che sta bene? Oh Kami… io… mi sembra… di essere in paradiso…
"Allora ok…"
Mi accoccolo meglio contro di lui, sto tanto bene che mi sembra di essere in paradiso…
Mi scosto di malavoglia quando ci fermiamo. Chissà dove….
Nonononononono!!!! Non è vero! Siamo… siamo a casa sua!!!!
"Arrivati!"
Scendo dal motorino ancora sotto shock…perché siamo qui?
Hisashi non mi degna di una spiegazione e porta il motorino nel garage che è accanto al cancello mollandomi qui come se fosse la cosa più normale del mondo… ma io…
Io lo sbatto addosso al primo muro che mi capita e me lo faccio seduta stante!!
Cioè tu mi stai provocando!! Tu non sai cosa hai scatenato in questo momento!! Oltre alla tempesta ormonale che infuria senza sosta dentro di me, adesso ho i pensieri che vorticano ininterrottamente nella testa... perché siamo qui? E che succederà? E se Hisashi volesse….? Beh, meglio no?
Perché mi sento così nervoso? Beh sarebbe la mia prima volta… e no! Non posso lasciarmi fregare così e poi… poi non è detto che siamo venuti qui per questo, no? E poi… Hisashi non ha mai dimostrato interesse verso di me, almeno non come…
"Dai vieni…"
Hisashi è tornato e adesso apre il cancello facendomi segno di seguirlo.
Io sono troppo teso per dire qualsiasi cosa, mi muovo meccanicamente e lo seguo senza fiatare.
"Yohei… tutto bene?"
Cavolo si è accorto che sono nervoso… ma come glielo spiego che è solo perché sto qui, con lui?
"Ehm…sì… come mai siamo venuti da te?"
"Te l'ho detto… concerto privato"
Mi sorride dolcemente e io continuo a non capire…
Mi fa accomodare sul divano mentre lui scompare su per le scale.
Sono nervoso… cazzo quanto sono nervoso!!! Ma porca… calmo Yohei… non è niente… sta calmo.
Per poco non mi prende un infarto quando me lo vedo ricomparire davanti, una maglietta nera senza maniche e una chitarra in mano (L'abbigliamento si ispira a un certo chitarrista con i capelli viola… vero Aru? ^_- NdSaku)… non mi dite che…
"Ti presento un cantante in erba… Hisahi Mitsui!"
"Aaaahhh… ho capito…"
Cretino, imbecille, deficiente… COGLIONEEEEEEE!! Che cavolo ti eri messo in testa?? E' ovvio che lui non aveva in mente tutto quello che pensavi tu!!!
Mi sorride e si siede sul divano accanto a me. Ho improvvisamente caldo.. mi tolgo il maglione e spero che lui si accorga di quanto è aderente questa maglia… perché sono così fissato?
"Ehm… i riscaldamenti sono molto alti, scusa… se vuoi li abbasso…"
Ecco perché avevo caldo… certo che sono proprio scemo!
"No, tranquillo, non ci sono problemi… che mi fai sentire?"
"Mah… non lo so… qualcosa degli U2? Sono il mio gruppo preferito…"
"Sì, va benissimo, piacciono molto anche a me.."
Cerco di sembrare sereno mentre gli sorrido, ma mi accorgo che il mio è un sorriso tirato… sembra falso, ma non è certo questo il punto!
Adesso io… ho il cuore che batte all'impazzata… e solo perché gli sto accanto!
Cavolo…
Comincia a suonare e riconosco subito "With or without you"… la mia canzone preferita degli U2…
Lo sento cantare, le parole che escono dalla sua bocca, la voce calda e armoniosa, non sbaglia un accordo… cavolo è bravo davvero!
Beh del resto… cosa c'era da aspettarsi dal mio bellissimo e bravissimo Hisashi?
Oh Kami ho cominciato a dare i numeri… Mio… sì, certo… in quale vita futura o passata? In quale universo parallelo?
'And you give your selfaway'
Ti stai buttando via.
Già… mi sono buttato a capofitto in un amore che so non ha futuro e mi sono lasciato andare alla depressione per colpa di un'amicizia che non ho saputo gestire come avrei dovuto… Ma forse l'intensità che la sua voce ha per queste parole è per lui stesso…
Gli occhi chiusi, è concentrato in quello che sta facendo… e forse sta pensando a quando era un vero teppista, quando credeva di non poter più giocare…
Kami quanto deve aver sofferto… ed era solo… Hana… ha provato la stessa cosa… certo per motivi diversi, ma… io non sono stato capace di stargli accanto... e sono il suo migliore amico… se all'epoca avessi già conosciuto Hisa, che avrei fatto?
Beh probabilmente per un po' lo avrei lasciato cuocere nel suo brodo, ma se e quando mi fossi accorto che aveva passato il limite… lo avrei massacrato di botte per farlo tornare sulla retta via…
In realtà è quello che ho fatto… anche se non sapevo né chi era, né quali motivi lo spingessero a comportarsi in quella maniera… ma quel giorno… quel giorno nei suoi occhi è stato come… come se avessero acceso la luce in una stanza buia, come se fosse uscito il sole dopo giorni in cui aveva imperversato la tempesta… come vorrei vedere questi occhi accendersi per me…
Le ultime parole scorrono veloci e le sue dita esperte si fermano sulle corde.
"Allora?"
Che bello che è adesso! Mi guarda in cerca di conferme, aspettando il mio giudizio come se fosse importante e magari per lui lo è davvero… non perché sono io a dirgli cosa penso, ma perché, probabilmente, ha bisogno di certezze… come me del resto… certezze che adesso ho e preferivo continuare a non avere.
Non conosco il mio migliore amico, non posso amare il ragazzo che voglio.
Meglio ignorarle certe cose, no?
"Sei bravissimo Hisa!! Davvero non sto scherzando… Hai una voce molto bella e poi sei bravo con la chitarra…"
Sembra pensino in imbarazzo… ma no, che dico… Mitsui fa troppo il duro per essere imbarazzato… o almeno per mostrare di esserlo…
"Grazie… Ma che scemo!! Non ti ho offerto niente... vedo che ho nel frigo, ok?"
Sai alza senza darmi il permesso di replicare e poi sparisce nel corridoio.
Mi guardo un po' intorno ma i miei occhi cadono sulla chitarra.
Una chitarra elettrica… dietro il divano, nell'angolo, si intravede anche una chitarra di quelle classiche… beh è proprio un appassionato il mio… no… Hisa..
"Ecco qua…"
Deposita sul tavolo un mega pacchetto di patatine, coca cola, una bottiglia d'acqua e una caraffa di caffè all'americana.
"Eheheh… non vuoi farmi dormire stanotte?"
Alludo a tutta la caffeina che c'è nelle bibite che ha portato… e poi le patatine… cavolo quelle ti mettono una sete!… Mi sa che berrò solo acqua… non vorrei saltargli addosso… ma che dico? Io gli salterei addosso anche adesso, indipendentemente da tutto… ci potrebbero anche essere ostriche e champagne lì. L'effetto afrodisiaco ed eccitate su di me, lui ce l'ha anche solo quando parla!
"Beh… forse ho altri progetti per… noi…."
Ch… che cavolo di tono malizioso era quello? Oh mamma… perché mi sento ribollire il sangue nelle vene?
Ok, vuoi la guerra? E guerra sia…
Mi avvicino con movimenti lenti e sinuosi al tavolo e mi metto di fronte a lui. Cerco di usare il tono più malizioso e suadente che conosco e di mettere le stesse cose anche nel sorriso che sto facendo… perché sono sempre stato così sfigato in amore? Sarò malizioso come vorrei essere?
"Ah sì?… mh… allora forse è il caso che mi fai partecipe di questi progetti, no?"
Driiinnn.
Ma porca troiaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!! Non il telefono vi prego, nooooooo!!!!!!
"Pronto? Ciao mamma… sì tutto bene… no mamma non sto facendo danni… sì… sì, ok… no, non passarmi papà… grazie… notte anche a voi… ciao…"
Intanto mi sono riseduto sul divano con un'agitazione addosso più grande di quella di prima… E adesso? Già come se prima sapevo quello che sarebbe successo…
"Che palle i miei!! Cavolo ancora non si fidano di me!!"
Si butta a peso morto sulla poltrona di prima e io abbozzo un sorriso mentre cerco di far tornare normali i battiti… Kami quanto è eccitante anche solo… solo… insomma qualsiasi cosa faccia!!
"Ehm… Yohei… scusa per prima… è solo che… sai si dice che i rockettari abbiamo tutti gusti un po' strani e allora…"
E allora cosa? Allora volevi fare il cretino con me? Cazzo si vede così tanto che ti amo? Sto per sentirmi male… solo un gioco… che altro poteva essere se non questo?
Un gioco molto crudele se davvero si è reso conto di quello che provo… un gioco innocente tra amici se non lo sa…
"Eh sì… ho capito che scherzavi e ti ho tenuto il gioco…"
Cerco di sorridere ma non sono molto sicuro di quello che le mie labbra dovrebbero presentare come un sorriso…
Non ci posso credere… non posso credere davvero di essere così perdutamente innamorato di un cretino simile!!!
Eppure… eppure è così… lo amo davvero tanto… troppo forse… sicuramente, troppo.
"Sì, l'ho immaginato…"
Mi sorride con uno dei suoi migliori sorrisi, quelli da seduttore incallito… perché io lo so… me lo sento... solo quello sei, vero Hisa? Hai mai amato davvero qualcuno come io sto amando te?
E' sceso uno strano silenzio tra di noi… è un po' che nessuno dei due parla, ci limitiamo a guardarci ogni tanto di sfuggita e lui strimpella qualche nota sulla chitarra… chissà perché… se davvero crede io stavo scherzando…
"Yohei…"
La sua voce bassa e calma mi scuote fin dentro l'anima… Ogni volta che chiama il mio nome… ogni volta che dalle sue labbra escono quelle sillabe… una scarica elettrica mi attraversa la schiena e allora mi ricordo del perché lo amo.
Per la sua voce, per le sue labbra, per i suoi occhi, per le sue mani, per i suoi capelli, per le sue gambe, per il suo viso, per come gioca a basket, per come, ho scoperto, sa suonare e cantare… perché è Hisashi Mitsui e se fosse diverso da com'è non lo amerei di certo…
"Sì?"
"Senti… Hanamichi sta con Sendo?"
Che cazzo di domanda è questa? Che c'entra adesso?
"Ehm… no, che io sappia…"
E da quando so qualcosa di vero su di Hana? Mi torna improvvisamente la tristezza per la sua partenza e si aggiunge a quella che stare con Mistui senza poterlo avere, mi crea.
"Ho capito… Yo… mi dispiace che se ne sia andato… Ma vedrai che si non si scoderà certo di te…"
Yo?? YO??? MI HA CHIAMATO YO???
E' un passo avanti questo? Mah… chissà… però…. Che strano discorso… forse vuole solo tirarmi sul il morale…
"Hisa guarda che è andato solo a Kyoto! Senti lo so che vuoi tirarmi su il morale, ma non ce n'è bisogno, te lo assicuro!!"
Cerco di sfoggiare uno dei miei più rassicuranti sorrisi, ma io stesso mi rendo conto di non riuscirci affatto bene… E' da un po' che non riesco a sorridere come sempre… Insomma prima questo amore impossibile, poi tutti i casini con Hana… non sto attraversando un periodo esattamente semplice, diciamoci la verità!
"Come vuoi, ma se hai bisogno…"
Ho bisogno di sentirmi dire che mi ami, ho bisogno di abbracciarti e baciarti, ho bisogno di constatare con le mani se i tuoi capelli sono morbidi e setosi come sembrano, ho bisogno di tutto quello che puoi dare alla persona che ami, ma che io non avrò mai… Te lo posso chiedere? Ti posso chiedere tutto questo di cui ho bisogno sperando che tu me lo conceda?
No, certo che no… e allora devo accontentarmi di averti come amico finché non riuscirò a trovare qualcuno che mi voglia…
Hana, se lo sapesse, direbbe che se non mi ami, non mi meriti che io posso aspirare a molto più di te... ma io è te che voglio, e so che tu mi meriteresti se solo mi volessi… forse sarei io a non meritare te, e forse è per questo che non c'è futuro con te, il destino ha già deciso per me…
Stavolta ti sorrido di cuore, perché so che ci tieni a me come amico, anche se per me sei molto di più… perché non trattarti come tale?
"Grazie Hisa… lo so…"
"Nessuno mi chiama Hisa… forse perché a me di solito non piace…"
Ma porca vacca no!!! Come non ti piace?? Che figura di merda!! E a me che piaceva tanto chiamarti così… pensavo di essere speciale visto che non ho mai sentito nessuno chiamarti per nome, ma…
"… però… detto da te… non lo so… suona bene…"
Hai rimesso la chitarra in posizione per suonare, alzi lo sguardo che hai tenuto fisso sul pavimento su di me e mi sorridi così dolcemente e teneramente che potrei sciogliermi, potrei anche illudermi che forse non è poi tutto così chiaro come sembra, che forse in questo periodo sbaglio un po' troppo spesso nel giudicare i sentimenti degli altri… e se fosse così… beh non sarei felice, ma felicissimo di aver preso un granchio…
Cerco di ricambiare con la stessa dolcezza mentre ti sorrido, ma ho paura che possa trasparire un sentimento diverso dall'amicizia, quindi m trattengo un po'…
"Grazie… Hisa…"
"Allora visto che tu mi chiami come nessun altro fa, lo farò anche io con te… per me tu sarai… mmm… vediamo…. Ecco!! Tu sei Yo-yo!"
Yo-yo?? No dico stiamo scherzando?? Che mi ha preso per un giocattolo???
"Ehi!!! Yo-yo a chi???"
"Eheheh ti sta bene!!! E poi non sarebbe giusto che solo tu usassi un nomignolo per me, no?"
Beh… in linea teorica ha ragione, e poi… sarà quello che provo, sarà che qualsiasi cosa dica a me sembra meravigliosa… mi piace essere chiamato Yo-yo… da lui sia ben chiaro! Non permetterei a nessun altro di chiamarmi così! Ma lui… a lui permetterei qualsiasi cosa…
"Basta… te la do vinta solo perché sei un vecchietto! Vada per Yo-yo…"
"Vecchietto??? Vecchietto io????? Yo-yo tu vuoi morire??"
Se fosse per mano tua… sì… mi accontenterei di morire tra le tue braccia… sarebbe una bella morte, no?
"Sta attento!! Potresti perdere la dentiera e la protesi al ginocchio…"
Eheheh… eccolo il mio io cattivo e perfido… quello che uso per scherzare di solito con i miei amici…
Quella strana aria è passata e ora continuiamo ad insultarci giocosamente mostrandoci i pugni l'un l'altro per far finta di volerci intimorire a vicenda.
Anche se non mi ami, anche se mi consideri solo un amico, io sto bene con te Hisa, sto così bene che potrei non riuscire più a far a meno della tua compagnia… mai più…

 

Sono passati due giorni da quando sono andato a casa di Hisa e dopo la nostra scherzosa lite, mi ha suonato praticamente tutto il repertorio degli U2 e io ne sono rimasto incantato. Ha una voce molto particolare, bassa e leggermente roca, ma terribilmente calda e sexy… e non dico questo solo per quello che provo… davvero la sua voce è sexy! E' un vero piacere sentirlo cantare, gli ho chiesto di poter assistere ad altri 'concerti privati' e lui è stato ben felice di accontentarmi… mi ha detto che non ha mai suonato in un locale o davanti a tante persone e secondo me è un vero peccato perché farebbe un gran successone… anche se forse, a pensarci bene, è meglio… non vorrei che qualche sgallettata lo sentisse cantare e si innamorasse di lui, magari ricambiata… Ma forse è davvero questo quello che succederà, indipendentemente dal suo talento…
Forse dovrei fare qualcosa per lui…
Mi alzo dalla poltrona su cui ero sprofondato per studiare inglese e vado verso il telefono, cercando di recuperare la mia agendina… cavolo dovrebbe stare in questo cassetto… e infatti… eccola!
Cerco un numero e lo trovo, alzo la cornetta e compongo il numero… speriamo bene!
"Pronto?"
"Ehm… Hiroshi?"
"Sì? Chi parla?"
"Ciao sono Yohei Mito, non so se…"
"Yohei!!! Ciao!! Da quanto tempo!! Che piacere sentirti!! Come stai? E come stanno i tuoi?? Tutto bene spero!!"
Me l'ero quasi dimenticato quanto parlasse in fretta…
"Sì, tutto bene ti ringrazio… e tu? Come ti vanno gli affari?"
"Non mi posso lamentare… devo dire che faccio spesso il pienone… sai questi gruppi emergenti…"
"Ecco… io di questo ti volevo parlare… Vedi… c'è un mio amico, suona la chitarra ed ha una voce fantastica…"
"Ecco, lo sapevo io che era una telefonata interessata!! Mai una volta che mi chiamassi per sapere come sto!"
Ma perché a quarant'anni questo deve fare il bambino di cinque?? Vabbé…
"Eheheh… si scusa, hai ragione… Ma vedi, lui è davvero molto bravo…"
"Sì, sì, mi fido non ti preoccupare! Senti potrei ascoltarlo?"
"Ehm… vedi Hiroshi… io vorrei fargli una sorpresa…"
"Ah… devo prendermelo a scatola chiusa?"
"Guarda è anche un bel ragazzo, tutte le ragazze si imbamboleranno a guardarlo!"
Cavolo… questa potevo tenerla per me… Ormai è andata…
"Yohei… mi avevi convinto non appena hai detto che sapeva suonare la chitarra…"
E allora che cazzo mi ha fatto parlare a fare?? Gggrrrrr….
"Ah… allora quando posso portarlo?"
"Come, vuoi farlo suonare senza dirgli niente?"
"Eh… pensavo che magari noi veniamo da te come clienti e tu potresti invitarlo sul palco e…."
"Hai pensato proprio a tutto, eh? Ahahahah… mi sei sempre piaciuto ragazzo, intraprendente come tuo padre e allegro come tua madre… sei un portento!"
Peccato che non sia più molto allegro in questo periodo… Beh, è uno dei migliori amici dei miei genitori, che altro dovrebbe dirmi?
"Allora va bene?"
"Sì, certo… puoi venire sabato?"
"Sì… porto anche lui?"
"Sìsì, venite pure, dovrei avere venti minuti liberi tra un gruppo ed un altro…"
"Sì, grazie Hiroshi, sei un vero amico!!"
La voce mi esce concitata e allegra, come non succedeva da molto… Hisa come al solito, è in grado di farmi stare bene… e anche male…
Riaggancio la cornetta dopo i saluti e gli ultimi accordi e mi rendo conto che non sono così su di giri da un sacco… per cosa poi? Non lo so… non so nemmeno se Hisa sabato è libero, non so se salirà mai su quel palco, non so se uscirà con me, non so se…
Ma chissene frega!! Non so nemmeno come glielo spiego che gli ho organizzato un mini concerto…
Basta, adesso devo studiare perché domani mi interroga in inglese e poi devo pensare a come organizzare tutto… ah!! Cavolo sono davvero felice!! Chissà… STOP!! Adesso non ci posso pensare… andrà tutto bene… ne sono sicuro… deve andare bene…

"Ehi Hisa!!"
Corridoio semi deserto, ci siamo io lui e due ragazze che parlottano guardandolo… cavolo vi guardate???
"Yo-yo!!"
"Mi devi chiamare così davanti a tutti?"
"Tu mi chiami Hisa!!"
Che scemo!! E' per questo che lo adoro! La campanella per la fine del pranzo suonerà tra poco, ecco perché c'è così poca gente in giro. Ho girato mezza scuola e poi Hisa era nel posto più ovvio, davanti alla sua classe, l'ho trovato affacciato alla finestra, con quelle due ragazze poco distanti che lo fissavano estasiate e che adesso guardano me con invidia perché mi posso avvicinare al loro idolo, anzi sto appoggiato al davanzale con i gomiti, accanto a lui…
"Ok, ok… senti… hai da fare sabato sera?"
"Sabato… mah, non lo so devo controllare nella mia agenda… certo! Spara che vuoi fare?"
Per un attimo ho avuto paura che avesse davvero da fare…
"C'è un amico dei miei genitori che possiede un locale in cui fanno musica dal vivo, e visto che potresti essere un cantante emergente… ho pensato che magari ti andava a di dare un'occhiata".
Si volta in modo da guardarmi in negli occhi, c'è una luce strana, particolare, una luce molto bella…
"Certo!! Dov'è questo locale?"
"Più o meno qui vicino, infatti pensavo di vederci qui dopo gli allenamenti…"
"Certo! Allora facciamo così, io mi porto un cambio con dei vestiti decenti… non posso mica venire in divisa, no?… tu ti fai trovare fuori dal cancello già pronto e si va… mi alletta parecchio questa cosa, sai?"
"Già… la campana sta suonando… ci vediamo in giro, ok?"
"Certo! Ehi Yo-yo…"
Stavo già allontanandomi da questi suoi meravigliosi occhi blu, e dal suo profumo inebriante quando la sua voce mi costringe a voltarmi e a specchiarmi di nuovo in questi pozzi meravigliosi da cui vorrei poter scappare… ma ogni volta che lo guardo, so che non c'è fuga che possa salvarmi, perché ormai questi occhi e il sorriso che mi sta facendo in questo momento, sono incisi a fuoco nel mio cuore… Vi prego qualcuno mi salvi! Ma voglio davvero essere salvato?
"Che c'è Hisa?"
"Ehm… no… vieni a vedere gli allenamenti?"
E' un invito? Magari… già, andavo solo per Hana… almeno ufficialmente!
"Eh… sì… credo…"
"Ok, allora ci vediamo dopo!"
Senza neanche aspettare la mia risposta si volta ed entra in classe… perché mi ha chiesto di andare? Perché non riesco a dirgli mai di no?

Penso che un ragazzo più cretino di me non esista… me ne sto qui, fuori dal cancello di scuola, vestito di tutto punto (non sono elegante, sono semplicemente in tiro, come si suol dire), ad aspettare che Hisa esca per andare ad un locale, dove gli ho organizzato una sorpresa.
E allora? E allora mi sento come un fidanzatino che organizza una festicciola o una cena romantica per un anniversario importante… peccato solo che Hisa mi veda come un amico! Cavolo!!
In questi gironi, da giovedì pomeriggio, quando me lo ha chiesto lui, sono andato sempre a vedere gli allenamenti, con la scusa di non avere nulla di meglio da fare… beh effettivamente, cosa posso avere di meglio da fare che guardare il mio amore, tutto sudato, che corre da una parte all'altra del campo, con i capelli umidi che escono a ciuffetti da quella deliziosa fascia che ogni tanto si mette, vederlo col respiro irregolare, segnare uno splendido canestro e immaginare che invece di gridare per aver fatto tre punti, gridi il mio nome mentre ci rotoliamo avvinghiati sotto le coperte del mio letto... o sul divano… o sotto la doccia… o davanti al caminetto che non ho?... Ok, ok… calma…sto degenerando… comunque il pensiero che la mia mente deviata dai troppi ormoni in circolo cercava di formulare, era che, anche se non c'è più il motivo ufficiale per cui andavo in palestra, cioè Hana, c'è sempre la scusa del non aver nulla da fare, o vedere come se la cavano male senza il tensai per poi riferirglielo… Devo dire che però, effettivamente, è come se alla squadra mancasse un non so che… soprattutto Rukawa è strano, sembra sempre che abbia la testa da tutt'altra parte… alle volte mi viene il sospetto che…
"Eccomi qua! E' tanto che sei arrivato?"
"No solo… cinque minuti…"
Se stasera sale vestito così sul palco, il meno che gli può capitare è che tutto il pubblico si catapulti su e se lo faccia seduta stante… come vorrei poter fare io adesso… Kami, dillo che mi vuoi far morire giovane!
Ha un paio di jeans da togliere il fiato, larghi e a vita bassa… meglio, non si dovrebbe vedere niente, no? E invece un corno! Si vede benissimo la linea della gambe e il sedere sodo, tutto in un gioco di vedo-non vedo da lasciare senza fiato.. ma non è finita qui! Giacca di pelle lunga fino alle caviglie e sotto… no dico poteva lasciare un altro bottone aperto di quella camicia di raso nera! Che cavolo se l'è messo a fare il maglione aperto tra la giacca e la camicia?
Ho capito!! In realtà Hisa è un agente segreto che deve ammazzarmi perché, anche se non lo so, faccio parte di un complotto internazionale!!! E ha scelto l'attacco di cuore... certo è strano che un ragazzo di sedici anni muoia in questo modo, ma chiunque lo vedesse adesso capirebbe di cosa parlo!
"Ah allora ok… andiamo?"
"Sì… se mi dai la borsa la metto davanti…"
"Ah, ok…"
Ma proprio stasera dovevo venire in motorino?
Salgo, metto la borsa tra le gambe e faccio salire anche lui… e adesso muoio sul serio!
Posso sentire il suo calore anche attraverso la stoffa della giacca e del maglione… sembra impossibile eppure è così… mi brucia la schiena e arriva oltre… trapassa tutto il mio corpo, passando direttamente per il cuore e lasciandoci un buco grosso come una casa… solo lui può ripararlo.
Parla direttamente nel mio orecchio per superare il rumore del motore, sento il suo fiato caldo e maledettamente eccitante… ma non è solo una questione fisica. Le sue mani appoggiate quasi distrattamente ai miei fianchi, perché dice che è scomodo tenersi al sellino, la sua voce calda, il calore del suo corpo contro il mio… Vivrei di questi momenti e forse devo davvero vivere solo per questi attimi casuali…
Arriviamo troppo presto al garage adibito ai clienti del locale, e troppo presto entriamo, ci immergiamo in questa folla… lo guardano come se fosse un dio sceso in terra, ma come dare torto a chi rimane affascinato da lui?
Hiroshi mi scorge appena entriamo, mi viene incontro e mi saluta calorosamente come suo solito. Ci ha riservato un tavolo vicino al palco ed è lì che passiamo la maggior parte della serata, chiacchierando e ascoltando la musica del primo gruppo. Il cantante ha davvero una bella voce, ma sono sicuro che, non appena Hisa salirà lì sopra, non ce ne sarà per nessuno.
La musica sfuma, le luci calano, il gruppo ringrazia e tra gli applausi esce.
Eccolo, questo è il suo momento... sono emozionato come un bambino che deve andare al luna park o allo zoo…
Un occhio di bue illumina il palco, Hiroshi sale e ringrazia il pubblico presente stasera… adesso tocca a Hisa…
"Bene gente, prima del prossimo gruppo, stasera abbiamo una sorpresa… un cantante in erba… non si è mai esibito dal vivo… è per me un vero onore…"
Rullo di tamburi, il cuore mi batte a mille, Hisa guarda il palco senza sapere che si parla di lui…
"… presentare questa sera… Hisashi Mitsui!"
Eccolo!!!
Hisa sgrana gli occhi, tanto che temo gli possano uscire dalle orbite, mi guarda e guarda il palco e poi di nuovo me.
"No… tu brutto…"
Un'altra luce illumina lui e Hiroshi gli dice di non essere timido e salire.
E' nervoso, agitato, non sa che fare. Io lo guardo e sorrido. E' da molto che non sorrido così, ma lo faccio solo perché vedo, che dietro tutte le paure, nei suoi occhi c'è una felicità senza limiti.
"Dopo ti massacro!" mi sussurra a mezza bocca mentre sale sul palco impacciato e imbarazzato, si guarda intorno, cercando di mettere veramente a fuoco dove si trova, io sono il primo che batte le mani quando gli danno la chitarra.
Lui si scusa col pubblico, dice che non ha preparato niente e chiede se qualcuno ha qualche richiesta particolare.
Da qualche parte della sala arriva una voce che grida "Sundey bloody Sundey" degli U2… perfetto, lui è un mito con gli U2… farà faville!
Lo guardo incantato muovere le dita sulle corde della chitarra e sento la sua voce seguire il ritmo che la musica le impone ed ogni istante di più mi rendo conto di quanto lo amo.
Altre canzoni degli U2, la gente applaude, fischi in segno di approvazione e a lui brillano gli occhi e io non posso che gioirne. Una minuscola parte in questo momento di felicità è dovuta a me… almeno in un modo sono riuscito a renderlo felice, adesso posso anche morire in pace… beh, prima vorrei spassarmela un po' con lui, ma non si può avere tutto dalla vita, no?
Prima dell'ultima canzone si fa portare un bicchiere di acqua e Hiroshi (strano che sia venuto lui) gli dice qualcosa, forse che il suo tempo sta scadendo.
"Questa… è per la persona che ha reso possibile questa serata. Grazie… e comunque dopo ti ammazzo lo stesso!"
Lo dice al microfono, la prima parte guardando tutto il pubblico, l'ultima guardandomi direttamente negli occhi e io sento un brivido attraversare ogni fibra del mio corpo. Non è solo per la sua bellezza, non è solo per la sua voce, non è solo per il suo sorriso, non è solo per le parole che dice, non è perché intanto comincia a suonare "Whit or whitout you", non è per la passione che ci mette, la stessa che lo anima quando gioca a basket… non è per nessuna di queste cose, non prese singolarmente almeno, è per tutto l'insieme, è perché è lui, è perché lo amo, è perché da questo momento so che non potrò mai fare a meno di lui, mai più.
"E'... è stato eccezionale!! Yo-yo io.. non finirò mai di ringraziarti, è stato fantastico!"
"E dai smettila! Mi metti in imbarazzo! Non ho fatto davvero niente di speciale!"
"Niente di speciale?? NIENTE DI SPECIALE? Non dico stai scherzando?? Yohei tu mi hai fatto cantare davanti a un mucchio di persone!!"
Gli applausi stanno scemando adesso, ma presto ricominciano per la venuta del secondo gruppo di stasera. Hisa è felice, felicissimo, lo so, si vede chiaramente.
"Ehi Mitsui! Complimenti ragazzo sei stato davvero bravo! Senti ti va di fare due chiacchiere? Yohei a te non dispiace se te lo rubo per un istante, vero?"
Certo che mi dispiace, vorrei dire ad Hiroshi che si è avvicinato al nostro tavolo
"No certo, fa pure!" dico invece e sorrido ai due che se ne vanno, non prima che Hisa mi abbia regalato un sorriso luminosissimo.
Cavolo! E' via da venti minuti!! Adesso me lo vado a riprende nell'ufficio di Hiroshi… basta non sopporto questa…
"Eccomi di nuovo".
"Ah… pensavo di doverti venire a salvare…"
"Usciamo Yohei ti devo parlare".
E' serio, serissimo… mi ha chiamato Yohei… ma che gli può aver detto Hiroshi?
Usciamo in fretta, tanto che non ho nemmeno la possibilità di cercare Hiroshi per salutarlo… non che adesso mi importi vista la faccia di Hisa…
Ci fermiamo davanti al motorino, nel garage, nessuno ha detto una sola parola. Tolgo la catena e la rimetto sotto al sellino, mi giro e…
Il cuore mi si ferma, il respiro cessa e il cervello va in tilt. Hisa mi sta abbracciando, le sue braccia mi cingono, una la vita, l'altra dietro le spalle… ma che?
"Grazie".
Me lo sussurra ad un centimetro dall'orecchio e poi… poi… non ci posso credere davvero! Mi … ha dato un bacio!! Su una guancia certo, ma pur sempre un bacio è!
"Io… Hisa, ma che..?"
"Hiroshi mi ha offerto una specie di contratto… mi ha chiesto di venire a suonare due volte la settimana…"
Lo fisso senza parole… Ho perso la possibilità di abbracciarlo perchè ormai lui si è discostato e mi guarda con un sorriso grato e dolce sulle labbra.
"Cosa? Ma è fantastico!! Hisa sono felice per te ,davvero!"
"E' solo merito tuo…"
"No, non dire stronzate! E' merito della tua voce meravigliosa e del modo in cui suoni!"
Mi fa un sorriso identico a quello di poco fa e il mio cuore si scioglie.
Perché non posso amarti? Perché non mi ami? Perché non posso averti? Perché non mi vuoi? Queste e altre mille domande mi frullano in testa mentre lo guardo e il sorriso che gli faccio... beh non credo di aver mai sorriso così tristemente in vita mia!
Ovviamente si è accorto che c'è qualcosa che non va in me e per un attimo... no, devo essermi sbagliato… non può essere diventato triste per me!
Lo faccio salire sul motorino e mi offro di accompagnarlo a casa, lui protesta e dice che non devo disturbarmi… l'unico disturbo è che si è chiuso maglione e giacca, così da non permettermi lo stesso contatto che c'era prima… Sto messo male se mi devo accontentare di questo, ma del resto… che ci posso fare?

La settimana scorsa c'è stata la prima serata di Hisa. Un successone. La gente applaudiva tantissimo, per non parlare di come se lo squadravano le ragazze. Con lui Hiroshi ha deciso di fare una specie di spazio-revival-richieste. Il pubblico in sala si può prenotare chiedendo canzoni che poi Hisashi suona (se ne capita una che lui non conosce la richiesta viene scartata in qualche maniera…).
Ieri ha fatto un po' di tutto, ma la cosa che mi sorprende è che non sono mancate canzoni degli U2 e per Hisa questa, è una gioia. Hiroshi ieri gli ha detto, dopo lo spettacolo, che forse tra una settimana puo' cominciare a cantare una o due sue canzoni sue se ne ha, visto che alla gente piace molto come canta, e Hisa ha cominciato a sprizzare gioia da tutti i pori, dicendo che ne ha un paio decenti e una bellissima che ha scritto di recente, ha detto che suonerà quella per prima.
Sono davvero curioso di sentirla gli ho chiesto di suonarmela ma ha detto che vuole che sia una sorpresa.
Purtroppo la voce di lui che suona in un locale si è sparsa fin troppo in fretta… per forza! Il cretino ieri ha detto a Miyagi di venire al locale se lui e Ayako non avevano nulla da fare, e quando sono uscito da dietro le quinte (Hisa ha detto che mi voleva assolutamente per scaricare la tensione… mah…), mi sono trovato di fronte tutta la squadra di basket, Akagi e Kogure compresi, e persino i miei amici e il fan club personale di "Mitchan anima ardente"… una tragedia insomma… e io che già mi immaginavo seduto su una sedia, sotto il palco, a guardarlo con occhi adoranti e lui che ricambiava… beh, io seduto sotto al palco con occhi adoranti è vero… lui che ricambiava…. ecco quello era il sogno…
Comunque pare che vada tutto bene… credo… spero… non lo so!
Il fatto è che non sono più sicuro di riuscire ad averlo come amico e farmelo bastare. Ogni volta che lo guardo, ogni volta che parlo con lui, che lo sfioro anche solo per sbaglio, ogni volta che lo sogno (ogni notte praticamente) sento che quello che provo cresce, aumenta a dismisura, e questo non è affatto un bene.
Io ero presente ad entrambe le sue esibizioni, la prima sera Hisa era nervosissimo, andava su e giù dietro le quinte, controllava la chitarra ogni due minuti e poi non faceva altro che darmi pacche sulla schiena dicendo che se fosse andata male sarebbe stata solo colpa mia. Ma è andata bene e lo scemo, dopo l'esibizione, mi ha detto che tutto il merito era solo suo… che tonto! Ma è anche per questo che lo amo… ok, ok, sembro un disco rotto, ma è colpa mia se qualsiasi cosa di lui mi fa impazzire?
Ed è questo il problema. Lui continua a comportarsi da semplice amico… un amico affettuoso e molto intimo visto che ormai mi dice tutto, mi ha raccontato tutto il suo passato da teppista, tutto quello che ha provato dopo l'infortunio, di come, suonare fosse diventata una specie di via di fuga per non impazzire, per non perdersi per sempre.
E poi mi ha detto quello che ha pensato di me la prima volta che mi ha visto. "Un bulletto senza nessuna speranza di darmi nemmeno un pugno" ma poi l'ho stracciato e il suo secondo pensiero è stato "E' forte, meglio farselo amico" e così è stato, anche se non è nato tutto per interesse, è stato più un caso.
Credo sia questo il problema, l'amicizia. Non riesco ad essere sereno, non ce la faccio ad essere felice, a fare come se tutto questo mi bastasse, come se avessi raggiunto ciò che cercavo, perché non è così.
Ieri mi ha telefonato Hana e mi è presa una nostalgia tremenda. Lui scherzava e rideva ma lo so che non stava bene. Mi ha fatto davvero molto male che ancora non si fidasse di me, ma ho cercato di non farglielo pesare. Poi non lo so cosa è successo, sparava cazzate come suo solito, quando si è zittito un attimo e la sua voce è cambiata, era seria e triste. Mi ha detto che gli manca Kanagawa, gli mancano i suoi amici, la squadra, io soprattutto… anche se credo che chi gli manchi davvero sia qualcun altro… comunque c'è mancato poco che mi mettessi a piangere quando mi ha detto che in camera ha appeso un sacco di foto di noi due e dei ragazzi… Mi sono incazzato tantissimo e gli ho detto che non c'era bisogno che andasse a Kyoto per capire che qui ha degli amici che tengono a lui, ma poi mi è passata subito quando mi ha detto che io sono più stupido di lui se credo che davvero non si sia accorto di niente.
Ho cominciato a balbettare dicendo che non capivo di cosa parlasse, ma lo sapevo benissimo, sapevo che parlava di Hisa… e infatti, me lo ha detto.
"So che sei innamorato di Mitsui, sono pur sempre il Tensai!… Non fare come me… non scappare da quello che provi, perché tanto non se ne va, non ti lascia solo nemmeno un attimo…"
E allora ho avuto la certezza che Hana è il suo migliore amico, è quello il ragazzo a cui volevo bene, con cui ho passato tanto tempo, è lui quello a cui voglio un bene dell'anima. E in quel momento ho avuto anche la certezza che davvero al mio amico è un'altra la persona che gli manca davvero.
Abbiamo parlato un po' di Mitsui e poi mi sono deciso. Basta con i dubbi, i tentennamenti, o posso averlo tutto per me o meglio rinunciare! In realtà so che accetterei qualsiasi cosa da lui, insulti, botte, persino di non vederlo più o di continuare ad averlo solo come amico, ma ormai la mia decisione è presa.
Domani Hisa canterà la sua canzone, mi ha detto che se non vado, mi massacra e io non ho certo intenzione di tirarmi indietro… anzi… dopo lo spettacolo, lo porto in un posto tranquillo e glielo dico e poi che reagisca come meglio crede, non sono un vigliacco, la tristezza non è un sentimento che si addice me, quindi basta con tutta questa depressione, basta con i sorrisi tristi e le risate vuote. Io voglio Hisa e lo avrò… e se non dovessi averlo… posso sempre andare a Kyoto da Hana e trovarmi qualcun altro, no? Certo…. Come se fosse possibile cancellarlo solo pensandolo… adesso basta però! Hisa sarà mio… e BASTA! Ho deciso così!

Ho e gambe che tremano anche se sono seduto sul motorino. Sono talmente agitato che persino le mani stentano a restare ferme mentre le stringo più forte al manubrio. Semaforo rosso, e io che sono in anticipo di non si sa quanto. Ma non mi importa…
Il cellulare che squilla mi riporta alla realtà. Lo prendo e sul visore leggo Hana. Che ha combinato?
Rispondo, cerco di ripartire, ma ho una mano impegnata, una macchina fa per superarmi.
Non capisco cosa succede, cado, sento dolore dappertutto… Hisa… devo andare da Hisa!

Cazzo, cazzo, cazzooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!
Ma porca puttana troia!!!! Perché a me? Perché oggi???
Per rispondere al cellulare, non mi sono accorto che il semaforo era verde, la signora nella macchina dietro di me si vede che andava di fretta, fa per superarmi, io riparto e non si sa come, mi ritrovo a terra, col motorino sulla gamba e la signora che chiama un'ambulanza.
Non mi sono fatto niente, una gamba fratturata, nulla di che… per fortuna all'ospedale ho fatto in fretta, un padre medico e una madre infermiera serviranno a qualcosa, no? Comunque ancora non sono riuscito a telefonare a Hisa, il cellulare non ne voleva sapere di funzionare.
Papà sta uscendo adesso per il turno di notte, mamma uscirà fra un'ora più o meno… e io qui solo, con una gamba che posso muovere a stento e questo cazzo di cellulare di merda che non vuole saperne di funzionare!!!
Aahhh!!!! Si è accesso!! Forse tutti gli insulti sono serviti a qualcosa!
Compongo il numero... speriamo che non sia troppo arrabbiato… speriamo che mi risponda… speriamo che…
"Che cazzo vuoi?"
Ma porca… è davvero furioso… solo perché non sono andato? Lo so, glielo avevo promesso, ma… possibile che fosse così importante per lui che io fossi presente?
"Ciao Hisa senti… lo so che sei arrabbiato ma c'è una spiegazione…"
"E sarebbe?"
Non credo di avergli più sentito questo tono duro e risentito da tanto. Ma perché se la prende così tanto?
"Stavo venendo, ero al semaforo che c'è a trecento metri dal locale, ma poi mi ha telefonato Hana e allora…"
"E allora va' a farti sfottere, sei uno stronzo Mito!"
Click. Tutututututu.
Ha attaccato.
Non ci credo.
Hisa si è incazzato come una bestia solo perchè non sono andato?
Non so che pensare. Non so che fare.
Se adesso lo richiamo come minimo mi rifiuta la chiamata… gli mando un messaggio? Forse lo legge… speriamo…
Che gli scrivo? Beh, la verità…
'Sono a casa con una gamba rotta. Per rispondere al cellulare ho avuto un mezzo incidente col motorino. Mi dispiace da morire!! Com'è andata? Scusa ancora Hisa'
Andrà bene? Spero di sì… io devo parlare con lui, devo dirgli quello che provo… cavolo è stato solo un malinteso!

"Allora Yocchan mi raccomando, non sforzarti, vai a dormire e se hai bisogno chiama me o papà… Il campanello? Ma chi è a quest'ora?"
"Dai mamma apri, io sto bene!"
Mia madre non fa che preoccuparsi, mi ha perfino portato qui in camera sorreggendomi come si fa con un malato… Beh, malato lo sono, ma non per la gamba… è il cuore a farmi male… è di Hisa che ho bisogno per guarire
"Yocchan c'è un tuo amico".
"Che hai combinato deficiente?"
Alzo gli occhi verso la porta e il cuore mi si blocca. Non ci credo… Hisa… è qui… non posso crederci… non può essere vero…
"Hisa…"
"Potevi dirmelo subito che ti eri rotto una gamba!"
Se tu mi avessi lasciato parlare… Ha la custodia della chitarra in spalla… che sia venuto direttamente dal locale?
"Yocchan io faccio tardi. Allora mi raccomando… adesso ti lascio anche in compagnia sono più tranquilla… Tuo padre stacca alle sette, io alle otto, quindi lui mi aspetterà. Saremo a casa per le nove. Tu non stancarti mi raccomando"
"Sì, mamma, sì… adesso va' o farai tardi!"
Mia madre si avvicina a mi da un bacio sulla guancia, saluta con un caloroso sorriso Hisashi e poi ci lascia soli.
La sento prendere la borsa e le chiavi, aprire la porta ed uscire. E io rimango solo con Hisa.
Era quello che volevo no?
Prima credevo che il cuore mi si fosse fermato… adesso batte ad una velocità inaudita… le gambe le sento di nuovo molli... o almeno sento molle la gamba sana…
"Posso?" mi chiede indicando una sedia, io mi limito a fare cenno di sì, lui la scosta e l'avvicina al letto, si toglie giacca e chitarra e si siede accanto a me.
Rimaniamo in silenzio per un po', io vorrei scusarmi ancora ma ho paura di dire o fare qualcosa di sbagliato… ho paura a dirgli quello che provo…
"Yo-yo… mi dispiace io… ero nervoso… ci tenevo davvero a farti sentire la canzone e…"
"No senti scusa davvero. Il cellulare è caduto con me e allora non ha funzionato fino a quando non ti ho chiamato… Hai ragione io te lo avevo promesso…"
"Vuoi sentirla?"
Il mio discorso viene interrotto dalla sua voce improvvisamente dolce. Faccio cenno di sì, ho paura che la voce non ce la farebbe a uscire, e non capisco il perché…
Prende la chitarra e si siede sul letto, poco distante da me. Il cuore mi batte sempre più forte… sempre più all'impazzata.
"Questa l'ho scritta per la persona che amo… Si intitola 'Just laugh for me'... pare sia piaciuta, ma io mi fido molto di più del tuo giudizio, quindi... Se tu dici che fa schifo non la suonerò mai più"
Per la persona che ama. Me n'ero quasi dimenticato… Non si dichiara perché ha paura di perdere la sua amicizia.
Io gli ho detto che la mia risposta l'avevo già avuta.
Sorrido per nascondere il dolore che provo in questo momento.
Ecco cosa avevo deciso qualche giorno fa. Essere solo suo amico perché non potevo avere il suo amore. E' inutile dirglielo, rovinerei solo una bella amicizia.
Comincia a suonare.
Una musica calda, melodiosa, dolce, piena di amore… si sente che l'ha scritta per la persona di cui è innamorato… Peccato solo che lui o lei sia così stupido da non accorgersene.
Cominciano le parole e la sua voce è bassa e suadente, sembra persino… triste…

'Night, there's a night in your eyes
There's not a smile, there's not joy
Let somebody hug you, let me enter in your heart
For now and ever I will heal your wounds
I want happiness come back to your eyes and to your smile
In your cold laugh and in your lone soul.
Let me touch your heart, let me heal your wounds
I'll make you laugh, cry and shout
I'll make you angry, happy and I'll make you exult.'

La persona di cui è innamorato deve soffrire molto, deve essere qualcuno a cui hanno tolto qualcosa di importante. E adesso come non mai vorrei che quelle parole fossero per me, che a me chiedesse di lasciarmi abbracciare, che fossero le mie le ferite che vuole curare e i sorrisi che vuole riscaldare.
Se solo volessi il mio cuore sarebbe già tuo, se fosse la mia anima che vuoi toccare non dovresti combattere per ottenerla. E io? Io devo combattere per te? Devo affrontare quello che provo?
La parole che mi ha detto ieri Hana mi rimbombano in testa.
'Non scappare da quello che provi, perché tanto non se ne va, non ti lascia solo nemmeno un attimo…'

'So this night and tomorrow
Just laugh for me and let me hug you
Let me live for you
Just laugh for me.'

Ridi per me.
Io per te potrei ridere e piangere, urlare, correre, saltare, buttarmi da un ponte, gridare al mondo che ti amo… abbracciarti, baciarti, amarti e farti mio.

'Don't be afraid I will be there I will never leave you
Even if the world will end, if the sky will fall down
I will stay with you, just for see your smile
Just for listen to your laugh just for see you happy.
Because you are the only one for me, because for now and ever you'll be in my eyes.'

Continua a cantare il mio Hisa per il suo amore triste. E la tristezza cresce anche in me… ma non è solo quello. La serenità che la sua voce riesce a darmi, il calore che le sue parole generano, riscaldano il mio cuore.
Potrei vivere di questo, potrei vivere solo e soltanto di lui, perché io vorrei non lasciarlo mai, perché c'è solo lui per me e solo lui nei miei occhi… come nei suoi c'è qualcun altro… o forse no?

'Like the blood in the vein you are in me
You are in my soul, you are in my heart
Those are words used before, sound heard before
So, I only ask
Just laugh for me and let me hug you
Because your laugh is my happiness and your warm is my dream
Let me live for you and you live for me
Please laugh for me so my heart can be happy
Now, tomorrow and always.'

Parole già usate e suoni già uditi dice... da chi? Da un cuore che attende di essere felice, no di certo, dal cuore della persona che ama men che meno…
Lasciami vivere per te, vivi per me, perché il mio cuore gioisca, ridi per me.
L'ami davvero tanto, eh? Lo sa questa persona quanto sia fortuna ad avere il tuo amore? Si rende conto della persona  meravigliosa che sei? Sa quanto sei speciale e dolce? Perché non riesce a vederti diversamente da un semplice amico? E perché io invece non riesco a considerarti semplicemente questo?
Adesso, domani e sempre.
Adesso e sicuramente domani.
Non abbiamo coscienza del futuro, non è dato sapere cosa ci riserva la vita, non possiamo conoscere quali strade il destino ci pone davanti, eppure… eppure io so, sento qui dentro, infondo all'anima, che quello che sento adesso non se ne andrà mai.
Il primo amore non si scorda mai, no? Eppure non è così banale, sarebbe troppo riduttivo affermare una cosa del genere. Perché sei il mio primo amore, perché sarai l'unico grande amore, adesso, domani e sempre.
Sento gli occhi pieni di lacrime, un nodo in gola così forte, così profondo da togliermi il fiato.
Le ultime note passano e tu alzi il viso per guardarmi, aspetti un mio giudizio.
Ma come faccio a dirti che la tua voce è capace di entrare nelle profondità della mia anima riscaldandola?
Come possono le parole esprimere, le sensazioni e le emozioni che questa canzone, dedicata a qualcuno che non sarò mai io, mi ha suscitato?
Non mi fido delle parole, non mi fido della mia voce, non mi fido dei miei occhi, non mi fido del sorriso che ti sto facendo.
"Fa schifo eh?"
C'è delusione nei tuoi occhi. Ma non sto tacendo perché non mi sia piaciuta la canzone, lo faccio solo perché non riesco a dirti quanto mi sei entrato dentro e come sono felice di essere riuscito a vedere, seppur per soli pochi istanti, quanto la tua anima sia candida e il tuo cuore ricolmo d'amore.
Come posso dirti che ti amo, quando tu sai usare parole e suoni tanto belli e toccanti?
"E' bellissima…"
Sapevo di non dover parlare... la mia voce esce come un sussurro, flebile, poco convinta… ma non perché non credo in ciò che dico, ma solo… solo perché nessuna parola potrà mai esprimere ciò che ha suscitato in me.
"Yo ascolta… senti io lo so che è difficile, so che adesso soffri, ma… vedrai che col tempo…"
Si interrompe, mi guarda. Come fa a sapere che sto male? Non sarà che… se, se n'è accorto, sono rovinato…
"…insomma… Yohei tu sei una persona fantastica, se Hanamichi ti vede solo come un amico è davvero uno stupido e…"
"Hanamichi? Che c'entra Hanamichi adesso?"
Le parole mi escono prima che il cervello abbia focalizzato tutta la sua frase. Che cavolo sta dicendo adesso?
"Senti, parliamoci chiaro, l'ho capito quello che provi per Hanamichi, lo so che lo ami, ma…"
Io amo chi??
Non ci credo… Hisa crede davvero che io sia innamorato di Hana?
Non trattengo una risata, una risata che mi nasce dal cuore e si propaga per tutto il petto, rido di cuore, come non facevo da molto, rido tanto che credo di soffocare.
Alzo lo sguardo su Hisa cercando di smettere di ridere e di asciugarmi le lacrime, uscite per colpa dell'ilarità ma mischiatesi a quelle che poco prima minacciavano di uscire per altri motivi.
Sorride. Un sorriso tenero, dolce… amorevole quasi… Ma no, che vado a pensare?
"Lo hai fatto… lo hai fatto davvero".
La sua voce è un sussurro, se non fossimo così vicini non lo avrei mai sentito… ma quando si è avvicinato così tanto?
In che momento il suo viso è arrivato a pochi centimetri dal mio?
"Fatto cosa?"
Soffoco le ultime risate cercando di concentrarmi sulle parole e non sulle labbra morbide che le hanno pronunciate.
"Hai riso per me… in realtà è stato DI me, ma… Yo-yo…"
Una sua mano si avvicina al mio viso e sento il tocco leggero delle sue dita sulla mia guancia. Il cervello va in tilt, non connetto più… Ho riso per lui? Ma io… lui… la canzone…
"Alla persona che amo… sei tu… anche se ami qualcun altro…"
"NO!"
La voce mi esce così alta da sembrare un urlo. Io non amo nessun altro, né Hanamichi, né nessuno che non sia tu.
Mi avvicino e un gemito di dolore mi esce dalle labbra, mi muovo a fatica per colpa di questa stramaledettissima gamba ingessata… Prendo la mano libera tra le mie, e appoggio il viso all'altra che ancora me lo accarezza, chiudendo gli occhi per un istante, per accertarmi che questo calore ci sia per davvero, che non me lo stia sognando, poi li riapro e lo guardo negli occhi.
Una luce intensa e profonda li pervade, una luce nella quale scorgo la stessa felicità che ora traspare dai miei.
"Io non amo Hanamichi scemo! Come ti è venuta in mente una cosa tanto stupida?"
La mano che era sulla guancia scende lungo il viso e sfiora le labbra, ne disegna il contorno e io sento un calore nuovo salirmi da dentro, dal centro del petto e diffondersi ovunque, in ogni cellula, in ogni parte microscopica del mio essere.
"Da quando se n'è andato non sorridevi più come prima…"
"Solo perché pensavo che… non mi amassi…"
Le ultime parole le sussurro a poca distanza dal suo viso, dalle sue labbra così vicine alle mie e che adesso stanno prendendo il posto delle dita di poco fa, con la stessa leggerezza, lo stesso calore, lo stesso amore…
Chiudo gli occhi e ne saggio la delicata consistenza e la vellutata morbidezza. Schiudo le labbra e faccio passare la lingua su di esse… sono così… non ho il tempo di rendermene conto perché anche lui fa lo stesso e le nostre bocce si fondono in un bacio profondo, passionale ma dolce e delicato. Troppi sentimenti, troppe emozioni, troppe sensazioni represse per troppo tempo chiedono il loro spazio, ma adesso non voglio che prendano il sopravvento, avrò tutto il tempo per sedare la sete profonda che ho di lui… adesso questo mi basta. Io e lui, le mie braccia attorno al suo collo e le mie dita che giocano con i suoi capelli e accarezzano il suo collo, le sue braccia a torno alla mia vita che mi stringono e le sue mani che si perdono in lunghe carezze lungo tutta la mia schiena… tutto l'amore che provo… proviamo… in questo bacio, come se non aspettassimo di fare altro da tutta la vita.
Ci stacchiamo ansanti, le labbra gonfie e avide di altri baci, gli occhi che si annebbiano di una passione che sento crescere in me come in lui, e i nostri sguardi si incatenano, non c'è bisogno di parole, solo un sorriso, il mio, dolce e pieno d'amore, che si rispecchia nel suo, ricolmo degli stessi sentimenti.
"Ti amo"
"Ti amo"
Le parole non servono ma le usiamo, non per riempire il silenzio rotto solo dai nostri respiri, non per rassicurare l'altro su una cosa che ormai ha compreso fin troppo bene, non per rovinare la magia di questo momento, ma solo perché non riusciamo più a trattenerle. Solo due parole, tenute legate in fondo al cuore per troppo, nascoste dietro la tristezza e la stupidità. Perché se avessimo visto i nostri stessi gesti, capito i nostri sguardi, visto al di là delle parole…
Ma non importa adesso, perché ci siamo trovati dopo tanto cercarci e rincorrerci, perché ci possiamo amare.
Mi avvicino e ci baciamo di nuovo, ma adesso è un calore diverso da quello di prima quello che mi assale, quello che si diffonde dal basso ventre fin su al cuore.
Mi fa sdraiare comincia a baciarmi il collo, e io mi piego per lasciargli accesso, come una vittima che porge inconsapevolmente il collo ad un vampiro… Ma non può succhiare il mio sangue, perché quello che mi scorre adesso nelle vene fuoco liquido, che incendia il mio corpo e mi fa ardere di desiderio, così come succede al lui.
Le sue movenze febbrili, il modo in cui mi accarezza il torace e tortura i capezzoli, come mi implora di togliergli il maglione perché le nostre pelli vengano finalmente a contatto… non una sola parola dalle sue labbra, solo sguardi e ancora sguardi, i miei occhi che si incatenano ai suoi senza avere la forza o la volontà di guardare altrove, di trovare altri lidi, che non siano parti di lui, del suo corpo perfetto che sfiora il mio, su cui posarsi.
Passo le mani su questo corpo perfetto, sugli addominali scolpiti, sulla schiena ampia e muscolosa, sul sedere sodo sotto i jeans. Sposto le mani davanti e lo guardo con un lampo di malizia negli occhi, la stessa malizia che vedo nei suoi mentre le mie mani gli sbottonano i pantaloni e lui si solleva dal mio petto, insinuando le sue nei pantaloncini che porto.
Una scossa mi attraversa e sento il piacere salirmi fin nei meandri più nascosti della testa, quando le mie mani si posano sulla sua eccitazione attraverso la stoffa dei boxer e un gemito di liberazione e piacere esce dalle sue labbra. Lo stesso succede a me quando sento una delle sue mani accarezzarmi il membro duro. Allargo istintivamente le gambe e alzo il bacino cercando un contatto maggiore, un appagamento completo.
A fatica sposto le mani e cerco di sfilargli i pantaloni. La mia maglietta è finita chissà dove, non mi sono nemmeno accorto che me l'ha tolta! La sua camicia completamente aperta e sfilata per metà finisce accanto alla maglietta, e presto i suoi pantaloni e i miei fanno la stessa fine, seguiti a ruota dai boxer di entrambi.
Eccoci, uno sopra l'altro, nudi, eccitati, pieni di passione, le eccitazioni a contatto che provocano vampate di desiderio sempre più profondo, sempre più insostenibili...
Gemo e mi contorco sotto le sue mani che sfiorano il mio corpo e la sua lingua che gioca con la pelle che lambisce… non resisto, voglio di più, molto di più… Voglio sentirlo dentro di me e sentirmi parte di lui…
Le sue mani mi bloccano i fianchi, la sua lingua comincia a torturare la punta dell'asta e mi riempie di baci leggeri eppure infuocati. Gemo sempre più forte e non riesco a non urlare quando, finalmente, la smette di torturami e decide di darmi soddisfazione prendendo la mia eccitazione nella sua bocca… calda, avvolgente, vellutata come lo sono le sue labbra, come la pelle delle sue gambe che accarezza le mie divaricate, come le sue mani che mi sfiorano e arrivano fino alle mie labbra.
E io succhio come fa lui, lecco le sue dita come fa lui sul mio membro e sento un piacere mai provato inondarmi, prendermi e lasciarmi, abbracciarmi e stringermi, mentre con un urlo strozzato mi riverso nella sua bocca e lascio andare l'ultimo dito.
Si alza e mi guarda soddisfatto della sua opera, sono senza forze eppure riesco ad attirarlo a me e assaggio il mio stesso sapore mischiato al suo.
"Ti amo tanto Yo-yo… e adesso preparati… devo sfogare moooolte cose…"
Il ghigno che gli si dipinge in viso non preannuncia niente di buono… credo…
"Aahh!!" non so bene neanche io se era un urlo di piacere o fastidio quello che il primo dito che ha insinuato in me ha provocato, ma il suo sguardo improvvisamente dolce, i suoi baci appassionati fanno passare qualsiasi cosa e cancellano tutto ciò che non siamo noi. Sento il piacere crescere di nuovo e un'altra erezione arrivare…
La sua mano scivola sul mio membro e lo accarezza piano e io gemo più forte, non mi accorgo quasi del secondo dito che entra per prepararmi… ma infondo, credo di essere pronto da tutta una vita…
Lo guardo quasi frustrato quando toglie le dita… adesso che mi stava piacendo sul serio!! Mi guarda e nei suoi occhi blu ci leggo tutto l'amore che prova… tutto il desiderio che ho provato fino ad ora, tutto… tutto solo per vedere quella luce nei suoi occhi. Alzo una gamba e gli cingo la vita… poi mi ricordo… e sembra ricordarsene all'improvviso anche lui, che l'altra è ingessata.
Ma porca puttana che sfiga!!!
"Mi volto" gli dico piano. Vorrei guardarlo negli occhi, ma se non c'è altro modo… Ma lui mi blocca mentre provo a farlo
"No, aspetta… voglio guardarti negli occhi…"
Anche lui…
"Ti amo Hisa!"
Lui mi sorride e cerca di adattarsi come meglio può… certo è un po' difficile visto che posso muovere una sola gamba… ma la nostra prima volta insieme deve essere unica… del resto… non so quando ci ricapiterà di farlo con me che ho una gamba rotta! Beh… forse domani… o magari più tardi… la notte è lunga…
Non so come fa a sistemarsi, ma sento la punta del suo membro premere contro le mie natiche e poi entrare piano, con una delicatezza di cui non si direbbe capace un teppista come il mio Hisa.
Urlo e gemo allo stesso tempo, mi aggrappo alle sue spalle e lui mi stringe, mi sussurra che mi ama, mi bacia il viso, e il dolore sparisce sommerso dal piacere dato dal sentire il mio amore entrare e uscire dal mio corpo…
Urlo il suo nome, senza freno gemo e lui fa lo stesso. Vengo per la seconda volta sulla sua mano e sui nostri stomaci e contemporaneamente mi sento inondare dal suo seme… e sono felice come mai prima in vita mia.
Hisa mi crolla letteralmente addosso e lo stringo con la poca forza che ho e lui ricambia.
Ecco adesso comincio a sentire un leggero dolorino alla gamba… se tutte le sere… facciamo… come dire… terapia riabilitativa per la frattura… mi sa che il gesso non me lo tolgo neanche fra dieci anni!
"Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo…"
"Sì… ho capito… ti amo anche io!" Gli dico ridacchiando e lui mi sorride mentre mi bacia sulle labbra.
"Tua madre ha detto che torna alle nove, no?"
"Ehi!! Dammi tregua!!"
"Dieci secondi li hai avuti, no?"
"Negriero!"
"E ne vado fiero!!"
Riprende a baciarmi con passione, ma capisco subito che ha in mente qualcosa di diverso. Rotola sul letto e io mi ritrovo sopra di lui.
"Io la mia parte l'ho fatta… adesso tocca a te Yo-yo… vediamo chi resiste di più?"
Questo… maniaco, depravato… adorabile, sexy, eccitante, ex-teppista mi guarda con malizia e sfida… crede che perché ho una gamba rotta mi tirerò indietro? Non sia mai che Yohei Mito rifiuta una sfida!
Lo bacio su tutto il viso, mi fermo sulla cicatrice che ha sul mento... prima o poi dovrà dirmi come se l'è fatta…
Stranamente il dolore alla gamba è sparito di nuovo, adesso è un'altra cosa che occupa la mia testa e le mie terminazioni nervose…
Scendo a baciare ogni centimetro del collo, del petto, mi fermo suoi capezzoli, come ha fatto lui poco fa… non si può dire certo che la mia esperienza in questo campo sia vasta… anzi… ma adesso voglio solo che il mio Hisa goda come ho fatto io poco fa… e io voglio provare lo stesso piacere che ha provato lui… Ma non è solo un fatto fisico, è una questione più profonda… è il nostro modo per dirci che ci apparteniamo e ci apparterremo per sempre. Mi accorgo che anche lui si è di nuovo eccitato, ma io non sono cattivo come lui, non lo torturo più di tanto e scendo in fretta verso il suo membro, anche spinto dalla curiosità di sapere cosa si prova a bere il succo del proprio amore.
Passo la lingua più volte su tutta la lunghezza, alterno labbra e denti e quando sento che Hisa non ce la fa più, faccio aumentare i suoi gemiti prendo il suo sesso in bocca e cominciando a pompare.
I suoi gemiti, gli ansimi, il modo il cui la sua voce roca chiama il mio nome e mi chiede sempre di più, mi fa letteralmente impazzire e quando poi il suo seme caldo appaga la mia bocca desiderosa solo di conoscere il suo sapore, so che non resisterò molto, so che devo averlo, devo completare la nostra unione, devo fare in modo che lui sia mio, che nessuno me lo possa portare via. Mando giù fino all'ultima goccia, ripulisco il membro del mio compagno perchè nemmeno una goccia di questo prezioso dono vada sprecato. Salgo e lo bacio come lui ha fatto con me prima, perché assaggi il suo sapore mischiato al mio, come ho fatto io, perché senta, come è successo a me, quanto le due cosa stiano bene insieme… come se legassero perfettamente, come se il mio e il suo sapore fossero destinati ad essere completi solo se mischiati… come io e lui.
Adesso mi rendo conto, mentre lo bacio e lui stesso sostituisce alle mie labbra le dita della mia mano, che non sarà un'impresa facile. Sono goffo e maldestro per l'inesperienza e soprattutto per colpa del gesso. Ma non mi importa, sto impazzando, sento che se non lo prendo subito… scoppio!
Faccio scendere una mano tra le sue gambe per accarezzare la sua eccitazione di nuovo fremente e con l'altra comincio a prepararlo come ha fatto lui poco fa.
Si irrigidisce al primo dito, ma quando comincio a muoverlo e i muscoli si rilassano, faccio entrare anche il secondo e lo bacio. Lo bacio con foga e passione, e lui spinge i fianchi contro di me, per farmi capire che è pronto. Allaccia una delle sue gambe alla mia vita e l'altra la poggia sulla spalla, forse così, mi muoverò meglio…
Ma quando mi appoggio delicatamente alla sua fessura, quando sento il suo calore così vicino… quando comincio ad entrare e lui urla stringendomi ancora di più e io mi fermo per farlo abituare alla mia intrusione… allora tutto sparisce, il gesso, la goffaggine, l'insicurezza… di nuovo ci siamo solo noi e il nostro amore.
Spingo e vedo solo lui, gemo e sento solo i suoi gemiti che rispondono ai miei. Come è successo poco fa veniamo insieme, lui su di noi e io dentro di lui… e di nuovo ricomincio a sentire il dolore alla gamba mentre mi accascio su di lui completamente sfinito, spossato, stanco, felice, entusiasta, innamorato.
Poggio la testa sul suo petto e sento il battito del suo cuore che piano piano decelera, come sta succedendo al mio.
"Tu sei un oceano calmo, che fa sentire il mio cuore un calmo oceano in tempesta… questo ho pensato quando mi sono accorto di amarti".
La sua voce è ancora bassa e stanca, la mia… come prima ho paura che la sola voce non regga le emozioni che provo adesso.
"Io… io ho pensato che non potevo fare a meno del tuo sorriso…"
"Io ho scritto una canzone per vederti sorridere…"
Già la canzone… l'ha scritta per me…
"Davvero curerai le mie ferite?"
"Certo… per la gamba non so cosa posso fare però…" ridacchia divertito e io faccio lo stesso… per la gamba… beh mi sono già abituato all'idea di portare il gesso chissà quanto… devo fare esercizio!! Insomma adesso è stato bellissimo, meraviglioso, eccezionale… ho finito le parole ma, o meglio… sono sparite… nessuna parola basta per stasera, ma… possiamo fare sempre meglio, no?
"E mi lascerai curare le tue?"
Mi sollevo un po' e lo guardo negli occhi sorridendo mentre gli accarezzo il viso e lui fa lo stesso con me, mi sorride come non l'ho mai visto fare e ride, ride di cuore, con gioia, come ridono i suoi occhi in questo istante… e rido anche io, senza sapere il perché... la mia era una domanda seria… eppure… ridiamo abbracciati e felici, fino a farci lacrimare gli occhi, fino a sentire dolore dappertutto, fino a rimanere senza fiato… senza motivo, solo perché siamo insieme… siamo felici, insieme.
"Le hai curate già… Sai di cosa volevo ringraziarti la sera che Hanamichi è partito?"
"Volevo chiedertelo…"
"Di questo… di avermi insegnato ad amare e di aver curato tutto il dolore che ancora mi portavo dentro solo con la tua presenza e il tuo sorriso radioso… ecco di cosa…"
Sento le lacrime salirmi agli occhi, troppa felicità tutta insieme fa davvero male… inghiottisco a vuoto per far sparire il nodo alla gola e sorrido per cancellare le tracce che già si intravedevano ai lati degli occhi.
"Ti amo Hi-chan."
"Non mi chiami più Hisa?? Cattivo!! Allora non è vero che mi ami!!"
Mette su un broncetto delizioso e fa la voce da bambino capriccioso… quanto lo amo!! E adesso posso dirglielo!! Evvai!!
"Ok… allora Hisa-chan… non posso chiamarti semplicemente Hisa come può fare chiunque altro, no?"
"Giusto… allora io ti chiamo… No, io continuo a chiamarti Yo-yo!!!"
"Ma uffa !!"
Adesso è il mio turno di fare il bambino… eh, no… adesso devi farti perdonare amore mio…
Lui sembra che mi capisca anche senza bisogno di parlare e per questo mi si avvicina di più a mi bacia a lungo e con una dolcezza infinita. Io non posso far altro che abbracciarlo forte, ricambiando la sua stretta, e baciarlo a mia volta.
Sento le sue mani scendermi lungo la schiena… un po' troppo in basso…
Questa sarà una lunga, lunghissima notte…..

Oggi il mio amore mi è venuto a trovare portandosi la chitarra e mi ha detto che ha deciso che scrivere una canzone insieme… Io ho provato a protestare dicendo che non so come si faccia, non sono un poeta e nemmeno un paroliere… ma lui è più testardo di un mulo!
Per via della gamba mio padre mi accompagna a scuola e mi viene a riprendere in macchina, oppure lo fa la mamma se lui è di turno… comunque non vogliono lasciarmi solo e quindi, io molto candidamente, invito sempre il mio amico Hisashi a tenermi compagnia dopo che lui ha finito gli allenamenti… mia madre non si spiega però perchè la gamba mi faccia ancora male visto che sto a riposo! Dice che a scuola mi stanco troppo, ne è convinta…E chi sono io per toglierle le sue convinzioni?
Per questo pensiero e per la battuta scema che ha appena fatto Hisa scoppio a ridere come un cretino… credo di non aver mai riso tanto in vita mia come da quando sto con lui.
Siamo seduti in terra, nella mia camera, io tra le sue gambe, mentre con un foglio davanti cerco di scrivere qualche parola… per ora siamo solo riusciti a scrivere 'Hisashi&Yohei si amano' dentro un cuore, oppure 'Yohei&Hisashi for ever'… sembriamo due ragazzini delle elementari…
Il suo cellulare squilla e per non spostarsi dalla posizione in cui siamo, Hisa fa i salti mortali per recuperarlo.
"Pronto?"
Comincio a fargli un po' di solletico e lui si contorce tutto per non ridere… adoro fargli i dispetti!
"Sì, l'ho letto sul visore... dimmi... qualcosa non va?"
Lo guardo con aria interrogativa per cercare di capire chi è che rompe quando sto col mio amore, ma la persona che è all'altro capo del telefono deve dirgli qualcosa che non gli piace perché si fa strano… non lo so…
"Yohei? A che ti serve il numero di Yohei?"
"Io?? Chi è?" glielo dico piano… chi cavolo è che vuole parlare con me e chiama sul suo cellulare?
"Aspetta un attimo..."
"Rukawa… vuole il tuo numero…" mette la mano sul microfono e mi risponde sussurrando. Che cavolo vuole Rukawa da me?
"Passamelo".
"Sì... ma... ok, ok... Rukawa?"
Ha provato ad obiettare ma il mio sguardo lo ha convinto che non c'è niente di male… forse so già cosa può volere da me la volpe…
"Te lo passo, ciao".
Prendo il telefono e guardo Hisa sperando che capisca dal mio sguardo quello che sta per succedere.
"Rukawa? Ciao sono Mito, volevi qualcosa?"
"Hai carta e penna?"
Mi ha chiesto il numero di Hana, è a Kyoto adesso… Lo sapevo io! Sorrido di cuore, dolcemente e il viso di Hisa si rilassa, credo che abbia capito anche lui.
Gli do il numero di casa e quello del cellulare… sono sicuro che adesso tutto andrà bene anche per Hana…
"Sì… Rukawa... Se soffre sei morto, capito?"
Rimane un attimo in silenzio, non credo si aspettasse che fossi così diretto e invece… Mi dice di sì e mi saluta dopo avermi chiesto di salutare anche Hisa… Mi sento una specie di Cupido adesso… anche se non ho fatto davvero nulla…
Poggio il cellulare in terra e mi riaccoccolo tra le braccia di Hisashi che mi stringe protettivamente a sé.
"Voleva il numero di Hanamichi?"
"Già…"
"E lui che prova per Rukawa?"
"Beh… diciamo che forse per S.Valentino si potrebbe fare un'uscita a quattro… sempre che quello zuccone di Hana non faccia qualche cavolata delle sue… anche se stavolta credo che andrà tutto bene…"
"Sì, lo credo anche io…"
Mi si avvicina, sento il suo odore inondarmi le narici e stordirmi i sensi, mi volto e lo bacio.
Ci guardiamo con un'intensità che stenderebbe chiunque quando ci stacchiamo e poi ci rimettiamo buoni buoni nella posizione di prima per scrivere… anche se non sono convinto che scriveremo qualcosa seduti così…
"Senti Hisa… perché non mi porti in camera? Mi fa male la gamba…"
Mi volto un po' e lo guardo con occhi pieni di malizia ma con il sorriso innocente di un bambino.
Lui mi guarda un po' e poi scoppia a ridere.
"Ok… ma scordatelo che lo faccia anche quando ti tolgono il gesso!"
"Oh… lo farai invece…"
La mia è una certezza… come è una certezza quella che restemo insieme per sempre, ridendo come stiamo facendo ora, abbracciati e felici.

OWARI ^^

 

SOLO, RIDI PER ME

La notte, c'è la notte nei tuoi occhi
Non c'è sorriso, non c'è gioia
Lasciati abbracciare, fammi entrare nel tuo cuore
Ora e sempre io curerò le tue ferite
Voglio che torni la felicità nei tuoi occhi e nel tuo sorriso
nelle tue risate ormai fredde, nella tua anima sola.
Lasciami toccare il tuo cuore, lasciami curare le sue ferite
Ti farò ridere, piangere e gridare
Arrabbiare, gioire ed esultare.
Così stanotte e domani
solo ridi per me e lasciati abbracciare
lasciami vivere per te
solo ridi per me
Non temere, io ci sarò, io non ti abbandonerò.
Se anche il mondo finisse, se il cielo crollasse
io resterò con te, per vedere il tuo sorriso
per sentirti ridere, per vederti felice.
Perchè solo tu conti, perchè oggi e sempre, solo tu nei miei occhi
Come il sangue nelle vene, sei dentro di me,
sei nella mia anima, sei nel mio cuore
Parole già dette, suoni già uditi
Allora, ti chiedo
solo ridi per me e lasciati abbracciare
Perchè la tua risata è la mia gioia e il tuo calore il mio sogno
Lasciami vivere per te e vivi per me
Perchè il mio cuore gioisca, ridi per me
Oggi, domani e per sempre.

 









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