I personaggi non sono miei, ma del mitico e immenso Inoue ed io non ci guadagno nulla... Buona lettura (spero). Ise
La saga di July July Parte VII:IL FRAINTEDIMENTO (la gelosia) di Ise
Il volpino si svegliò presto l’indomani com’era sua abitudine fare, ancora insonnolito baciò la guancia di Hanamichi che nel sonno si era stretto ancora di più a lui e tentò di alzarsi dal letto per andare in bagno. Il rossino però non era del suo stesso parere perché si girò ancora addormentato verso di lui, lo cinse in vita in modo da ristabilire il contatto e lo trascinò giù fra le coperte. Kaede si ritrovò con il volto affondato sui capelli del rossino, il loro profumo era inebriante, se abbassava leggermente il viso poteva …, e poi lo fece portò le sue labbra su quelle di Sakuragi e lo baciò. Hanamichi non si svegliò neanche allora e seguendo il desiderio dei suoi sensi, strinse ancora di più la presa sulla vita del volpino e cominciò a ricambiare il bacio. Fu un bacio molto appassionato, il volpino aveva perso completamente il controllo, il poter esplorare la bocca del rossino era bellissimo, sentire la sua lingua che accarezzava la propria era divino, era invaso da sensazioni nuove mai sperimentate che lo stavano facendo impazzire. Rukawa dopo un po’ lasciò le labbra del rossino per andare a leccare il collo di quest’ultimo, il quale ancora incosciente cominciò a mugolare ed ansimare di piacere. All’improvviso il bussare della porta riportò il volpino con i piedi per terra. Subito mise a fuoco la situazione, stava approfittando del ragazzo addormentato sotto di lui che non era cosciente per soddisfare un proprio desiderio e si sentì un verme. Intanto il bussare alla porta continuava, per cui, dopo essersi guardato attorno per controllare che July non fosse stato nei paraggi, tentò di staccarsi dal rossino che lo teneva ancora stretto e aveva assunto un’espressione molto delusa. Kaede pensò –Sei dispiaciuto perché ho smesso di baciarti, ma tu non sai chi lo stava facendo, se lo venissi a sapere mi massacreresti di botte-. Hanamichi comunque sembrava non voler lasciarlo andare per cui il volpino decise che era meglio tentare di svegliarlo. Lo prese per le spalle e mentre lo scuoteva, disse "Idiota, vuoi svegliarti si o no, mi stai stritolando"
Il rossino aprì prima un occhio, poi l’altro e infine tutti e due, abbandonando progressivamente la presa sul compagno. Rukawa riuscì finalmente a mettersi in piedi ed andò ad aprire la porta per vedere chi era che scocciava a quell’ora. Gli scocciatori erano due ragazzi che si tenevano per mano e dei quali il più alto e robusto teneva in mano una catena. "Maki, Kyota che ci fate qui?" disse duramente il volpino. "Siamo venuti a portarti la catena" disse Maki porgendogliela. "A quest’ora?" continuò l’altro ragazzo con un tono di voce glaciale. "Bè si, ci siamo svegliati presto e avevamo pensato di fare una passeggiata, ma prima volevamo riportarti quello che ti apparteneva e ringraziarti, se ieri non avessi proposto quel gioco ora noi due …." Maki lasciò cadere la frase per sottintendere quello che era successo. Kyota fino a quel momento era rimasto in silenzio, ma dopo quelle parole scuro in volto disse con un filo di voce "Grazie", odiava infatti dover ringraziare Kaede Rukawa. Il volpino rimase impassibile e freddamente disse "Dovreste ringraziare i miei avi, io non c’entro nulla, ora scusatemi se non vi dispiace devo ancora lavarmi" poi senza aggiungere nulla sbatté la porta in faccia ai due ragazzi. Kyota e Maki ci rimasero un po’ male, ma poi pensarono che forse vista l’ora lo avevano svegliato e quindi aveva la luna storta e, poi, avevano un intera giornata davanti solo per loro due e di sicuro non sarebbe stato un volpino scontroso a rovinargliela. E così mano nella mano andarono a fare un giro. Rukawa in verità si sentiva ancora in colpa per il bacio rubato nel sonno ad Hana e vedere la felicità di quei due aveva peggiorato la situazione, in quanto gli avevano fatto toccare con mano quello che fra lui e il suo rossino era impossibile che accadesse. In silenzio andò in bagno, si fece una doccia e si vestì. Il rossino era rimasto colpito da come Rukawa aveva trattato Maki e Kyota, anche se non era riuscito a vedere niente dalle parole aveva capito tutto, chissà cosa gli era preso, forse era la tensione dovuta al fatto che quel pomeriggio avrebbe dovuto scontrarsi con Sendo, il suo peggior rivale. Ogni sfida con lui per il volpino era una guerra molto sentita e la cosa a Sakuragi non andava giù. Doveva essere lui il suo vero rivale e non il porcospino. Sbuffò e nel farlo si accorse che c’era qualcosa che non andava sulle sue labbra, si portò una mano sulla bocca per controllare meglio e si, in effetti erano gonfie. Poi si ricordò delle sensazioni provate mentre dormiva, sentiva un calore enorme dentro di lui, un tepore piacevole dal quale mai avrebbe voluto fare a meno, in seguito però tutto ciò se ne era andato e lui si era sentito triste. Che sogno strano non si ricordava niente di quello che era successo, solo le sensazioni.
Ebbe come un flash, possibile che lui e il volpino mentre dormivano si fossero di nuovo baciati, no era assurdo, lo aveva abbracciato era vero, ma avrebbe fatto la stessa cosa anche con il suo cuscino, lui amava dormire aggrappato a qualcosa. Si era assurdo il pensiero che si era formato nella sua mente. Le labbra gonfie dovevano essere dovute al freddo, in effetti in quella stanza faceva un po’ freddino. Si alzò stranamente contento e cominciò a cantare la sua canzone -Io sono un genio- stonandola mentre si preparava. Il volpino nel frattempo era uscito dal bagno lo guardò per attimo e mentre usciva disse sarcasticamente "Idiota". Il rossino lo sentì e girandosi urlò "Come osi stupida volpe" ma si ritrovò davanti solo la porta, Rukawa era già sparito. Hanamichi si lavò e si vestì a sua volta con calma, quando ebbe finito, decise di andare a fare colazione anche se era ancora presto. Proprio mentre usciva dalla stanza, arrivò July "Ciao Hanamichi, dove stai andando?" "A fare colazione" rispose l’altro. "E Rukawa dov’è?" "E’ già andato, a proposito la ci sono le catene che ci hanno riportato Maki e Kyota" "Ok, vorrà dire, che mentre voi mangiate, io andrò a restituirle. Ci vediamo dopo. Ciao". "Ciao" disse Hanamichi sorridendo, inutile oggi era proprio felice anche se non capiva il perché e niente gli avrebbe rovinato la giornata. Il rossino entrò nella sala pranzo urlando "Ecco a voi, il vero unico genio Hanamichi Sakuragi, l’uomo che oggi da solo disintegrerà il Ryonan". Poi si accorse che nella stanza nonostante l’orario, c’erano già tutti i membri del Ryonan e anche quelli dello Shohoku, infatti si erano svegliati presto in vista dell’incontro, in quanto quella partita era molto sentita per entrambe le squadre. All’udire le parole pronunciate del rossino, i ragazzi del Ryonan si girarono verso di lui guardandolo duramente, ma Sakuragi non si lasciò intimorire anzi …, con un sorriso beffardo in volto si diresse verso il suo tavolo canticchiando la sua canzone, aggiungendo parti che avrebbero riguardato le sue imprese future durante la partita del pomeriggio. Raggiunto il tavolo salutò ad uno ad uno i suoi compagni e si accorse che il volpino se n’era già andato e capì subito anche dove? Ovviamente era andato in palestra ad allenarsi, voleva essere al massimo per la partita contro Sendo e lui stupido che era stato fino a quel momento a gingillarsi in camera, doveva raggiungerlo, la scommessa che aveva fatto con se stesso era ancora valida, Rukawa non aveva ancora ammesso che lui era indispensabile per la squadra. Hanamichi divorò l’impensabile in due minuti e di tutta fretta si diresse verso la palestra. Quando fu sulla porta di uscita dell’albergo il rossino venne affiancato da qualcuno, si girò e vide che era un giocatore del Ryonan di cui adesso gli sfuggiva il nome, era quello che lui aveva fatto volare durante l’amichevole in quanto aveva tentato di portargli via la palla. Si era proprio lui, bhe non era importante forse stava andando a fare una passeggiata e quindi non ci fece più caso. Ma l’altro ragazzo dall’espressione del viso perennemente imbronciata continuava a camminare nella sua stessa direzione per cui Sakuragi ad un certo punto scattò dicendo "Ehi amico cerchi rogne?" L’altro lo guardò torvo dicendo "Con un mentecatto come te, certo che no, sto andando in palestra a raggiungere Sendo". "Sendo è in palestra, ci dovrebbe essere anche il volpino, questo non va per niente bene" urlò Sakuragi senza rendersene conto. "Sono d’accordo" disse l’altro ed entrambi si diressero come due furie verso il luogo in cui dovevano trovarsi i due ragazzi. Koshino mentre correva pensava –Se Sendo ci sta provando con Rukawa giuro che li uccido- Sakuragi invece pensava –Dio fa che non sia Sendo il ragazzo che piace al volpino, non voglio- In effetti Rukawa e Sendo erano insieme in palestra. Il volpino era arrivato che il porcospino era già lì e stava per andarsene ma Sendo lo aveva fermato dicendogli che la palestra era abbastanza grande per tutti. Per diversi minuti i due si erano completamente ignorati, poi Akira prendendo il coraggio a due mani gli si era avvicinato e gli aveva detto "Posso chiederti un favore". L’altro non capendo cosa volesse lo guardò alzando un sopracciglio e si limitò ad un "Hn" Sendo si decise a continuare "Sai è di ambito sentimentale e visto che in questi ultimi giorni ti sei dato tanto da fare, mi domandavo se potevi ascoltarmi e darmi un consiglio". Il volpino sbarrò gli occhi pensando –No, non è possibile, anche lui, ma che succede a tutti-, oggi, però, non era giornata, era ancora nervoso per quello che era successo prima fra lui ed Hanamichi per cui stava per rispondergli male quando Sendo accasciandosi al suolo cominciò a dire con voce triste "Sai tutti pensano che io sia molto esuberante dal punto di vista sentimentale, tutti pensano che quando mi piace una persona non abbia nessun problema a dirglielo, ma da quando mi sono innamorato sul serio di lui non è così, sono insicuro e non ho il coraggio di fare niente". Forse poteva ascoltare quello che aveva da dire, decise dentro di se Kaede, dopo tutto anche lui stava soffrendo per amore. Sendo proseguì nel suo racconto "Io e Hiro ci siamo conosciuti in prima superiore e nonostante la diversità dei nostri caratteri siamo diventati subito amici" "Hiro?" chiese il volpino. "Si Koshino, gioca anche lui a basket nel Ryonan, comunque dicevo, ah si, ben presto infatti è diventato il mio miglior amico, a lui andavo raccontare qualsiasi cosa, pure tutte le mie conquiste, che imbecille che sono stato, dopo che ho appreso la forza dei miei sentimenti per lui mi sono maledetto per questo. Se ero un po’ giù mi bastava andare a trovarlo per sentirmi meglio. Mi sono accorto di amarlo perché un giorno ho sognato di me e lui mentre stavamo facendo l’amore, mi sono svegliato eccitato, e ho cominciato a pensare a noi due. Ho capito che nonostante la ritrosia e la scontrosità del suo carattere, con nessuno stavo così tanto bene, mi bastava saperlo nei paraggi per sentirmi rilassato. Ero felice solo con lui e avrei voluto che anche per lui fosse lo stesso. Ho cominciato quindi a sondare quello che lui provava per me, prima con la gelosia e poi con mezze confessioni, ma niente o lui non capisce l’antifona o non gli interesso. Adesso sono arrivato al limite, non so più cosa fare, in quanto la mia passione per lui cresce di giorno in giorno, certe volte resistere nel buttarlo sul letto e violentarlo è davvero difficile. Sono proprio esasperato." Sendo aveva finito di pronunciare quelle parole con un sorriso triste stampato in volto molto diverso da quello che di solito aveva. "Diglielo" fu la laconica risposta del volpino. "Cosa?" chiese Sendo sorpreso. "Digli quello che provi per lui" ripeté Rukawa senza cambiare espressione. "Ma tu hai ascoltato quello che ti ho detto?" chiese Sendo allibito dal consiglio. "Certo, hai detto che siete amici, per cui anche se tu glielo dici e lui non provasse lo stesso per te, non penso che ti tratterà male e le cose fra voi non cambieranno" continuò a ripetere Kaede, poi senza aspettare risposta in quanto per lui l’argomento era chiuso, ricominciò ad allenarsi pensando –Non sai quanto ti invidio, almeno voi due siete amici, io e Hanamichi invece….è meglio che non ci pensi- Sendo rimase per alcuni minuti a pensare, poi sorridendo come il suo solito, si alzò e disse "Sai che forse hai ragione, è deciso sta sera in camera dopo la partita dico tutto a Hiro-kun, mal che vada mi rifiuterò e io mi imporrò di dimenticarlo, anche se sarà difficile". Inutile dire chi aveva ascoltato quella conversazione personale, July aveva appena riportato le catene ed aveva deciso di andare dai suoi protetti apparendo in palestra, ed era riuscito a beccarsi la fine del discorso decidendo di aiutare anche quella coppia. Aveva già messo in azione il suo cervellino, quando vide dalla finestra il famoso Hiro-kun di Sendo e Hanamichi che stavano arrivando correndo come disperati, e gli venne l’idea, sta volta sarebbe stato più facile del previsto e non avrebbe dovuto chiedere neanche l’aiuto di Hana e Kaede. Dovevo soltanto far ingelosire molto Koshino in modo che rivelasse i suoi veri sentimenti e l’occasione ce l’aveva proprio davanti. Sendo si era posizionato davanti al volpino per portargli via la palla, quest’ultimo non si aspettava che si mettesse in mezzo ma, poi, però aveva accettato la sfida ed ora palleggiava attendendo l’occasione propizia. July fece scivolare usando i suoi poteri una palla dietro i piedi di Kaede, in questo modo avrebbe interagito solo con il suo protetto e non avrebbe corso il pericolo di sparire con ritorsioni annesse. Rukawa non si era accorto di niente, portò un piede indietro per effettuare una finta, ma urtò contro il pallone perdendo l’equilibrio, Sendo che era vicino tentò di aiutarlo ma caddero entrambi. Akira era finito sopra al volpino e la loro posizione poteva essere equivocata benissimo. July era molto soddisfatto di quello che era successo, anche perché proprio in quel momento Sakuragi e Koshino stavano aprendo la porta. Quando i due nuovi arrivati videro la scena dei due ragazzi stesi sul pavimento, però reagirono in modo del tutto imprevisto. Richiusero la porta senza far rumore e altrettanto silenziosamente si affrettarono ad allontanarsi dal posto, non potevano ancora credere ai loro occhi.
Intanto Sendo e Rukawa ignari di essere stati visti da qualcuno in quella posizione si erano ritirati su e avevano ricominciato a giocare come se nulla fosse, infatti per nessuno dei due ritrovarsi così stretti aveva significato nulla. July non capiva assolutamente come il suo piano potesse essere fallito, Koshino avrebbe dovuto incavolarsi contro Sendo, prenderlo a botte mostrando così il suo interessamento, l’altro si sarebbe dichiarato e sarebbero vissuti felici e contenti. E invece …, forse non lo amava, era meglio andare a controllare cosa stava facendo in quel momento Hiro. Koshino dopo la sorpresa iniziale che lo aveva portato ad agire come aveva agito, si era fermato e poggiando la fronte su un albero aveva cominciato ad inveire "Bastardi, come hanno potuto farmi questo, Sendo sei un maledetto, allora non ti interessa eh, e dopo ti becco così, e anche quell’odioso di un Rukawa, fa tanto l’impassibile e, poi, appena uno gli fa gli occhi dolci ci sta subito". Sakuragi in quel momento anche lui furioso intervenne nella discussione "Non provare a dire queste cose del volpino, è colpa di Sendo che da maniaco qual è, avrà trovato il modo di attirarlo a se". "Ah, davvero e da quando prendi le difese del volpino" disse l’altro marcando l’ultima parola, togliendo la fronte dall’albero e guardando la testa rossa "Io conosco Sendo e anche se gli piace divertirsi, i suoi sentimenti sono sempre sinceri, piuttosto è colpa di quel viscido di un Rukawa che quando ci gioca contro fa apposta a muoversi così sensualmente in modo da fargli perdere la testa". "Rukawa gioca sempre così, è inutile che trovi scuse per difendere il tuo amico, è lui che approfitta di ogni incontro per strusciarglisi addosso". "Davvero, visto come ti stai inalberando devo supporre che ti interessi il volpino allora" Il rossino arrossì e subito rispose di getto "Certo che no, è solo che Sendo è un nostro avversario e non vorrei che la loro relazione interferisse nella partita che dobbiamo fare questo pomeriggio, e, poi, la cosa che più mi fa incavolare è il fatto che ieri sera gli avevo chiesto chi era la persona che gli interessava e lui mi aveva risposta che non era ancora sicuro, ma quando lo fosse stato sarei stato il primo a saperlo. E’ stato una carogna, voleva soltanto farmi stare zitto, in verità aveva già deciso che Sendo gli piaceva" le ultime parole le aveva detto con una rabbia incredibile, il cuore gli faceva un male tremendo, si sentiva tradito come non mai, se avesse avuto il volpino fra le mani lo avrebbe preso a pugni, lo avrebbe implorato di dirgli che non era Akira Sendo il ragazzo di cui si era innamorato ma un altro, non poteva sopportare l’immagine di quei due che si abbracciavano. Stava sperimentando una sensazione nuova, perché si sentiva così male? Era solo il volpino spelacchiato. Koshino furioso allora ringhiò "Solo per questo? Mi fai ridere. Io invece sai sono sempre stato innamorato di Akira, ogni volta che iniziava una storia nuova e me lo veniva a dire, mi sentivo morire dentro, ma avevo speranza perché capivo istintivamente che sarebbe durata poco. Ma ora, Rukawa è perfetto per lui, è bello, è un campione quanto lui, cosa potrei offrirgli io che l’altro non ha. Tu potresti dire che Rukawa è freddo e asociale, ma io sono burbero e quanto a socialità non sono di sicuro meglio di lui. Tutte le mie speranza sono morte oggi, e non posso fare a meno di odiarli. Odio Sendo perché non mi hai mai detto niente nonostante le nostre confidenze, lo odio perché quando gli ho chiesto se era interessato a Rukawa mi ha detto di no e soprattutto lo odio perché mi ha ferito e non ha mai capito i miei sentimenti. Lo odio e giuro che gliela farò pagare, io Hiroaki Koshino giuro a me stesso che troverò il modo di far soffrire il grande Akira Sendo, così capirà cosa ora io sto provando". Hanamichi fissò a lungo il ragazzo che aveva di fronte, sembrava un altro, il ragazzo burbero che aveva conosciuto sparava fiamme dagli occhi e sembrava determinata a realizzare quello che aveva detto. Sakuragi si lasciò attizzare dalla rabbia dell’altro e diventando anche lui più furioso disse "Sì hai ragione, sono d’accordo con quello che hai detto, se prima io odiavo Rukawa, adesso lo detesto e troverò anch’io il modo di farlo soffrire". "Sei proprio un idiota, ha ragione lui" disse l’altro beffardamente. "Che intendi dire?" chiese Sakuragi alquanto sorpreso. "Che non l’hai mai odiato, dovresti imparare a conoscerti meglio" rispose l’altro con più calma. "Continuo a non capire cosa intendi" continuò Hanamichi sempre più perplesso. "Se vuoi fare orecchie da mercante, fai pure, io non ho molto tempo da perdere con te, e ora scusami ma ho bisogno di stare da solo per pensare al da farsi con più calma" e così dicendo Koshino se ne andò lasciandosi dietro le spalle una testa rossa sempre più confusa. July apparve sopra le loro teste proprio in quel momento, vide dall’espressione del volto dei due ragazzi che erano arrabbiati e capì che stavolta aveva combinato davvero un brutto guaio.
Era sopraggiunto il pomeriggio, mancavano un paio di ore all’inizio della partita tra il Ryonan e lo Shohoku, e Sakuragi e Rukawa si trovavano in camera. Kaede aveva già cominciato a prepararsi, mentre Hanamichi guardava il compagno di camera con occhi di fuoco. Il volpino si era accorto che c’era qualcosa che non andava, era da quando era tornato dagli allenamenti della mattina che il rossino lo guardava male e tentava di evitarlo. Il pensiero che avesse scoperto quello che era successo fra loro quando ancora lui dormiva lo aveva assalito, ma allora perché non glielo diceva in faccia com’era il suo solito e lo pestava. Non riusciva a capire. Kaede comunque non dovette scervellarsi molto in quanto ormai Sakuragi non ne poteva più di stare zitto, infatti scattò dicendo "Immagino che sarai contento di affrontarlo?" Il volpino pensò –Di sicuro si riferisce a Sendo- e rispose "Si", era il suo peggior rivale ma gli scontri con lui erano sempre uno stimolo per cui affrontarlo gli piaceva molto. Hanamichi strinse la mano a pugno, aveva le unghie che si conficcavano sulla pelle ma non le sentiva, stava tentando disperatamente di resistere a non pestare a sangue il volpino, come osava rispondergli in quel modo, che era contento di incontrare quell’idiota del porcospino. Poi, però riuscì a dire "E quanto hai intenzione di strusciartici contro?" Il volto di Rukawa cambiò espressione per un secondo, - che cavolo aveva detto quell’idiota?- pensò, poi disse "Non capisco cosa intendi".
"Su dai, non fare il timido, so benissimo che fra te e quell’imbecille dai capelli a punta c’è del tenero" aveva detto con un unico urlo il rossino. Kaede ci mise un po’ a capire a fondo il senso di quelle parole e dopo disse "Tu sei pazzo, chi te l’ha detto?" Il rossino non ci vedeva più dalla rabbia, quella stupida volpe ancora faceva il finto tonto, lo prese per il colletto e ringhiò "Ti ho visto in palestra sta mattina, tu e lui abbracciati sul pavimento, e non ho avuto le allucinazione in quanto anche Koshino che era con me vi ha visto. Ieri mi avevi detto che non eri ancora sicuro dei tuoi sentimenti e oggi eravate già a quel punto? Mi hai mentito, sei stato cattivo, avevi detto che me lo avresti detto". Hanamichi sentiva il pizzicore delle lacrime sugli occhi ma tentò di respingerle, non aveva senso che piangesse non per un motivo così stupido. Rukawa afferrò le braccia del rossino, riuscì a staccarle dal suo colletto e ad immobilizzarle, poi con calma disse "Hai frainteso tutto, non è Akira Sendo il ragazzo che mi piace" Hanamichi però, tentando di divincolarsi dalla morsa ferrea di Rukawa insistette "Non ti credo" Kaede tirò un profondo sospiro e lo liberò dicendo "Fa quello che ti pare, ma è così, sono scivolato e Sendo tentando di aiutarmi è stato coinvolto nella mia caduta e mi ci è finito sopra. Questa è la pura e semplice verità" "E che ci facevi in palestra con lui?" chiese il rossino ancora pieno di dubbi. "E’ stata una coincidenza, ci siamo trovati li per caso" rispose l’altro freddamente, chissà poi perché si stava giustificando con quel grosso testone. "Che bella coincidenza" rispose l’altro sarcastico. "Ha ragione lui Hanamichi" July che fino a quel momento era rimasto ad ascoltare aveva deciso di intervenire e prendersi le sue responsabilità. Il rossino si voltò verso il piccoletto chiedendogli tacitamente delle spiegazioni. July contrito abbassò gli occhi e raccontò quello che aveva combinato non omettendo niente. Quando ebbe finito, i suoi due ascoltatori erano completamente allibiti, possibile che quell’impiccione doveva sempre mettersi in mezzo. Hanamichi titubante abbozzò un "Scusa" all’indirizzo del volpino, il quale sarcasticamente disse "Il genio che si scusa è una novità, non posso che perdonarlo". Il rossino lo fissò male ma si trattenne dal dire niente, dopo tutto era nel torto visto che non aveva avuto fiducia in lui, poi però gli venne in mente una cosa. "Cavoli" urlò il rossino "Avete detto che Sendo è innamorato di Koshino?" "Si, perché?" chiese July. "Bhe perché anche Koshino è innamorato di Sendo, solo che adesso lui pensa che sta con te, e l’ha presa molto male, quando l’ho lasciato aveva detto che voleva vendicarsi, che sarebbe riuscito a far soffrire il porcospino".
"Ma dai, dubito che abbia una testa dura quanto la tua ,si saranno trovati in camera e si saranno chiariti" disse il volpino non curante. "Spero che tu abbia ragione" dissero July e Hanamichi insieme guardandosi un po’ preoccupati. In verità Koshino aveva la testa più dura di quella di Hanamichi, infatti per tutto il giorno aveva evitato Sendo, a mangiare si era seduto lontanissimo e in camera non era mai andato. Akira aveva notato che c’era qualcosa che non andava, ma aveva avuto poco tempo per cercare Hiro in quanto Taoka e Uotsumi lo avevano tenuto sotto torchio in vista della partita contro lo Shohoku, entrambi infatti volevano vincere almeno quello scontro. Mancava appena una mezz’ora all’inizio dell’incontro e Hanamichi si svegliò di soprassalto, dopo aver appreso la verità dal volpino, quest’ultimo aveva deciso di andare a crogiolarsi al sole per prepararsi meglio alla partita, mentre lui si era appisolato in camera. Guardò l’ora e si rese conto di essere in ritardo, ma perché diavolo non lo avevano svegliato. Il motivo era semplice, non c’era l’obbligo di andare tutti insieme al palazzetto, l’importante era riunirsi la davanti venti minuti prima del fischio di inizio. Era già in ritardo, si preparò in cinque minuti e corse come un forsennato fuori dall’albergo. Quando arrivò al cancello si accorse che c’era un taxi fermo, in attesa di partire, all’interno c’era Koshino. Il rossino pensò –Forse è in ritardo anche lui, e ha chiamato un taxi per fare prima, credo che ne approfitterò, così gli chiedo come è andata a finire con Sendo-. Il ragazzo all’interno del taxi però non aveva visto Sakuragi per cui senza esitare disse all’autista "Alla stazione" e l’autovettura partì. Hanamichi aveva sentito quelle parole in quanto i finestrini erano aperti ed era rimasto gelato sul posto. Stava andando alla stazione, stava tornando a casa e lo faceva senza giocare la partita, non aveva risolto niente con il porcospino, forse addirittura non si erano mai incontrati. E lui cosa doveva fare andare a giocare o tentare di fermare quell’imbecille. Poi prese la sua decisione e si diresse con passo spedito verso la stazione che fortunatamente era a meno di un km. dal palazzetto, sperava di arrivare in tempo. Si sentiva un po’ in colpa dopotutto aveva collaborato con Koshino per montare la presunta storia fra Sendo e Rukawa e gli aveva dato appoggio quando aveva detto di volersi vendicare, quindi era suo dovere tentare di fermarlo, e la partita? Gli altri stavolta lo avrebbero ucciso, pazienza, forse però poteva almeno avvertire il volpino. "July" cominciò ad urlare il rossino, facendo girare tutte le persone che incontrava. Dopo un po’ apparve il chiamato dicendo "Ma che stai facendo? Stai sbagliando strada, per il palazzetto è di la, gli altri ti stanno già aspettando e sono furiosi" "Non sto andando alla partita, sto andando alla stazione per tentare di fermare Koshino, l’ho visto su un taxi e sono riuscito a capire dove era diretto, sta tornando a casa senza chiarirsi con Sendo e io non posso permetterlo, visto che un po’ mi sento responsabile" disse Hanamichi con il fiatone "Vai ad avvertire Rukawa" poi ordinò all’altro.
July sconvolto in quanto si riteneva il maggior colpevole acconsentì con il capo ed andò ad avvisare Kaede. Quando July avvertì il moretto questi non batté ciglio e non disse una parola. Il principe delle Terre Roventi concluse il suo discorso dicendo "Ora io vado a dare una mano ad Hana, se non fossi intervenuto in quel modo balordo, non sarebbe successo niente" poi scomparve. Kaede si avvicinò ai suoi compagni, molto arrabbiati ma anche preoccupati per l'assenza di Sakuragi, pensieroso. Era tipico dell'idiota agire d'impulso senza pensare a nient'altro se non a se stesso, e quindi non valeva la pensa prendersela. Sta volta poi c'era in ballo anche qualcun'altro per cui ... era meglio evitare di fargliela pesare. Avrebbe giocato anche per lui e avrebbero vinto comunque. Dopo tutto anche al Ryonan mancava un giocatore. Ad un tratto Anzai disse "Ragazzi è inutile aspettarlo qua fuori, ho telefonato in albergo e non c'è, forse è un po’ in ritardo.Fra poco inizia la partita è meglio se andiamo a prepararci". Quando entrarono in campo notarono che anche quelli del Ryonan sembravano aspettare qualcuno, per cui Anzai chiese a Taoka "Aspettate qualcuno?" "Si, Koshino deve ancora arrivare e siamo un po’ preoccupati" rispose il coach del Ryonan "Strano, anche Sakuragi manca, forse sono insieme, speriamo che non si siano messi nei guai" disse Anzai pensieroso. Sendo era preoccupatissimo, si sarebbe lanciato fuori a cercare Hiro, se l'arbitro alzando la voce non avesse detto "Capisco la situazione, ma purtroppo bisogna cominciare a giocare" "Sì, speriamo che arrivino, altrimenti li cercheremo dopo" dissero i due coach. "Se volete li cerchiamo noi" urlò Maki dalla tribuna avendo ascoltato la conversazione. "Ve ne saremo grati" disse Sendo un po’ calmandosi, se qualcuno andava a cercarli era di sicuro meglio. Così quelli del Kainan e dello Shojo andarono a cercarli. La partita così ebbe inizio, tutti sapevano che non sarebbe stata una partita comune visto il nervosismo per le assenze, ma forse concentrarsi sul gioco li avrebbe aiutati a non pensare a quello che avrebbe potuto essere successo, e così fecero. Intanto July era arrivato alla stazione giusto in tempo per vedere salire Koshino sul treno. Si guardò intorno per vedere se Hanamichi fosse già arrivato ma del rossino nessuna traccia. Il treno era stato messo in funzione, la partenza era imminente e July non sapeva cosa fare. Poi, convinto dai suoi sensi di colpa e senza pensare scagliò un incantesimo e scomparve. Il treno aveva fatto un paio di metri e poi si era fermato, sembra fosse guasto I responsabili della stazione fecero scendere i passeggeri chiedendo scusa e assicurando che avrebbero risolto l'inghippo in fretta. Anche Koshino scese sbuffando e si sedette su una panchina. Passarono dieci minuti prima che Sakuragi tutto trafelato riuscisse ad arrivare in stazione. Scorse la persona che stava cercando e si diresse verso di lei. Quando Koshino si vide arrivare quella furia rossa il suo viso perennemente imbronciato divenne ancora più scuro - Che volevo quel seccatore, non doveva giocare la partita- pensò. Hanamichi quando gli fu vicino si fece cadere sulla panchina, respirando a fondo, prima di dire "Abbiamo sbagliato tutto, non c'è niente fra Sendo e Rukawa". Koshino corrugò la fronte -Ma che cavolo stava dicendo quello scimmione- Visto che non aveva avuto risposta, Sakuragi si decise di continuare "Sì, vedi abbiamo equivocato tutto, il volpino era solo caduto e Sendo tentando di sostenerlo gli è finito sopra". "Bel modo di sostenerlo" disse sarcasticamente Hiroaki "E immagino sia stato Rukawa a dirti tutto questo". Il rossino rimase per un attimo interdetto, quel testone non gli credeva, cosa poteva dirgli per farlo ragionare. Poi si decise di andare fino in fondo e disse "Si me lo ha detto Rukawa, non aveva nessun motivo per mentirmi, e mi ha anche detto che il porcospino è innamorato di te". All’altro quasi non venne un colpo quando sentì le ultime parole "Cos’è che hai detto?" riuscì a dire dopo un po’. "Che Sendo è innamorato di te" ripeté il rossino aumentando il tono della voce. Koshino cominciò a ridere istericamente mentre diceva "Questa è bella, e tu ci hai creduto" Il rossino allora lo prese per le spalle e cominciò a scrollarlo "Si stupido, non capisci, visto che il volpino ha sistemato alcune coppie, Sendo si è confidato con lui per avere un consiglio e Rukawa gli ha detto di dirtelo, e lui voleva farlo questa sera". L’altro per la prima volta sembrò credergli perché chiese "Sei sicuro di quello che stai dicendo? Fra loro non c’è niente e lui ama me". Hanamichi assentì con il capo guardandolo ben bene negli occhi. Koshino allora si prese la testa fra le mani mentre diceva "Oh mio Dio, come ho fatto a non rendermene conto, ecco perché nell’ultimo periodo mi chiedeva sempre se c’era qualcuno che mi interessava, voleva sondare la situazione, sono uno stupido" "Finalmente hai capito che ti sto dicendo la verità" disse il rossino tirando un sospiro di sollievo. "Il fatto è che non potevo credere che preferisse il sottoscritto a un ragazzo come Rukawa, è bello, bravo, non si lascia mettere i piedi in testa da nessuno, è tenace, non si arrende mai, è straordinario con un pallone in mano, insomma con Akira avrebbe formato la coppia perfetta" disse Koshino mesto. "Già" disse il rossino, ma poi quando si rese conto quello che aveva detto, ovvero aveva appena ammesso che Rukawa era tutto quelle cose, continuò dicendo "Ma che cavolo stai dicendo il volpino ha un caratteraccio, è presuntuoso, arrogante, io sono diecimila volte meglio in tutti i sensi" "Si nei tuoi sogni ad occhi aperti" gli disse l’altro di rimando. "Come osi? Ti facci vedere io chi è più bravo, andiamo su un campo da basket e ti darò una lezione" dopo aver detto quelle parole il rossino e anche Koshino si guardarono negli occhi esterrefatti e insieme gridarono "La partita".
Era tardissimo, l’incontro doveva essere già a buon punto, chissà come stava andando? I due ragazzi si precipitarono fuori dalla stazione correndo come due pazzi, destinazione palazzetto dello sport. Quando i due arrivarono la partita era già finita e i membri dello Shohoku e del Ryonan stavano uscendo dagli spogliatoi per cercare i due scomparsi. Akagi visto il rossino gli si avvicinò e dandogli un pugno in testa disse "Idiota, si può sapere dove ti eri cacciato? Ci hai fatto preoccupare" Sendo, invece, fu più veloce di Uotsumi che voleva riservare lo stesso trattamento a Koshino e abbracciandolo con apprensione gli chiese "Stai bene? Non ti hanno fatto del male, vero Hiro". Il ragazzo lo rassicurò dicendo "Si, sto bene, non ti preoccupare". Akira tirò un sospiro di sollievo, poi però si fece scuro in volto e rivolgendosi verso Sakuragi, diede a lui tutta la colpa "Si può sapere dove l’hai portato, tu brutto teppista che non sei altro". Tutti diedero man forte a Sendo accusandolo e Hanamichi non riusciva a parlare per difendersi. Fu Koshino ad intervenire e alzando la voce disse "Non è stata colpa sua, ma mia". Il porcospino che ancora lo avvolgeva con un braccio lo guardò stupito chiedendo "Che cosa hai detto?" "Che la colpa è mia" ripeté l’altro, poi continuò "Ascoltatemi ragazzi fino alla fine, Ok" respirò profondamente e poi ricominciò a parlare " Vedete sta mattina ho frainteso una certa situazione in cui tu, Akira ti sei trovato con Rukawa, ho creduto che fra voi ci fosse del tenero e l’ho presa molto male per cui questo pomeriggio avevo deciso di tornarmene a casa e non venire a giocare la partita, mi sarei ritirato dal Ryonan e sarei sparito dalla tua vita. Sakuragi mi ha visto mentre andavo alla stazione, era con me sta mattina quanto abbiamo equivocato tutto, e mi ha seguito per fermi cambiare idea e come vedete c’è riuscito". "Ecco il perché delle valigie" disse Uotsumi. "E perché l’avevi presa male?" chiese Sendo speranzoso guardando serio in volto il compagno. Koshino arrossì leggermente mentre diceva "Perché ero geloso, perché tu mi piaci, mi sei sempre piaciuto Akira". Sul volto di Sendo si dipinse il più radioso dei suoi sorrisi e abbracciando di nuovo Hiroaki, sfiorò con le sue le labbra dell’altro dicendo "Anch’io ti voglio bene Hiro-kun, non sai neanche quanto". Koshino sorrise a sua volta ricambiando l’abbraccio e Sendo stava per ribaciarlo quando l’altro lo bloccò "Non qui davanti a tutti". "Solo uno" disse Akira con il più disarmante dei sorrisi. L’altro allora cedette e gli offrì le labbra per un bacio ardente e passionale. Quando si separarono Fukuda disse "Che schifo". Akira allora gli disse "Pensa per te stesso e al tuo Jin". Kitcho allora arrossì pensando a quello che aveva fatto con Soichiro in quei pochi giorni. Poi Hanamichi si sentì finalmente libero di porre la domanda che voleva fare dall’inizio "Chi ha vinto la partita?"
Fu Kogure a rispondere "Il Ryonan 90 a 88" Il rossino ci rimase male "Mi dispiace, se c’ero io avremo di sicuro vinto". Mitsui allora intervenne "Non preoccuparti, lo hai fatto a fin di bene, se solo quell’ultimo tiro fosse entrato". Ayako allora ridendo disse "Stare in camera con Rukawa, ti ha fatto venire voglia di imitarlo anche nello creare coppie". "Ma che stai dicendo? Non osare mettere in confronto il sottoscritto con quel volpino spelacchiato" disse il rossino guardandosi intorno, poi sorpreso chiese "A proposito dov’è?" Fu Sendo a rispondere "Ha giocato una gran partita, era scatenato, ormai posso dire che come gioco mi ha raggiunto, ma l’ultimo tiro non è riuscito a buttarlo dentro e c’è rimasto molto male anche se, come è al suo solito, non l’ha dimostrato". "Era un tiro difficilissimo da tre punti, neanche io so se sarei riuscito a insaccarlo" disse Mitsui. "Non dovrebbe sentirsi in colpa, ormai è andata così, ci sono state tutta una serie di sfortune che ci hanno fatto perdere" continuò Ryota. "Ma nessuno riesce a farglielo capire" proseguì Akagi. "E’ impossibile parlare con lui" finì una saccente Ayako. "Si va bene" disse Sakuragi stranamente nervoso "Ma dov’è?" "Deve essere rimasto dentro al palazzetto" spiegò Kogure. "Ok ci vediamo dopo" disse il rossino andando di tutta fretta verso l’entrata. Akagi tentò di bloccarlo, non voleva che si scatenasse l’ennesima lite fra i due, ma Koshino lo fermò dicendo "Lascialo andare, credo sia l’unico che possa consolare Rukawa". "Che intendi?" chiesero gli altri. Ma Hiroaki non rispose si limitò a guardare davanti a sè. Sendo allora fissando intensamente il volto del suo compagno capì ciò che voleva dire con quelle parole, mentre gli altri rimasero con il dubbio ma decisero di dargli retta. Quando Hanamichi entrò nel rettangolo di gioco trovò Kaede seduto all’altezza del centro campo che guardava il pallone che aveva in mano con sguardo vagamente triste. Sakuragi gli si avvicinò senza far rumore e quando fu ad un metro di distanza disse "Ehi volpino, non crederai mica che sia colpa tua, lo Shohoku ha perso a causa dell’assenza del suo miglior giocatore ovvero l’unico vero genio del basket Hanamichi Sakuragi." Rukawa si voltò verso di lui e guardandolo torvo disse "Davvero? Tu che ne sai, non c’eri, non hai visto la partita, non hai visto l’ultimo tiro che ho sbagliato, l’ultimo tiro che ci avrebbe di sicuro fatto vincere, è colpa mia te lo posso assicurare". Hanamichi cominciò a ridere e sedendosi vicino al volpino disse "Questo mi ricorda il dopo sconfitta contro il Kainan, tutti e due ci ritenevamo responsabili e alla fine per sfogarci ci siamo picchiati, dobbiamo farlo anche ora". "No, non mi sembra il caso, ma forse dovrei tagliarmi i capelli" disse Kaede sospirando.
"Non penso sia necessario, non è colpa tua lo vuoi capire, si o no" disse il rossino attizzandosi non voleva che Rukawa si tagliasse il suo bellissimo cuoio capelluto. L’altro non rispose, si alzò, si avvicinò correndo ad una certa posizione della linea da tre punti, lanciò il pallone e insaccò "Visto adesso l’ho fatto giusto". Si risedette stavolta però appoggiandosi al muro e disse "Non li taglierò, non lo farei mai, mi piacciono i miei capelli, volevo solo vedere come l’avresti presa" poi proseguì cambiando discorso "Tutto bene fra Sendo e Koshino?" "Sì, si sono chiariti pochi minuti fa, qui fuori, e si sono messi insieme" disse Sakuragi andando a sedersi di nuovo vicino a Rukawa "Ti va di parlarmi della partita?". L’altro fece in poche parole un resoconto della partita, era stata una grande gara, frizzante e combattuta fino alla fine, nonostante le assenze, alla fine amaramente disse "Mancavano pochi secondi, io avevo il pallone in mano, non c’era nessuno a cui potevo passarlo, dovevo tirare, al momento del lancio però la mia mente si è come annebbiata per un po’ e il pallone è finito fuori di poco. Era un tiro difficile, ma prima l’ho fatto giusto, se solo non avessi avuto quel mancamento". Hanamichi rifletté un attimo, prima di dire "Io penso sia stato l’effetto collaterale, Koshino mentre venivamo qua dalla stazione mi ha detto che era stata una fortuna che il treno dove si trovava si fosse guastato di colpo perché altrimenti non lo avrei mai trovato perché sarebbe già stato per strada. Io penso che non sia stata fortuna, è stato July ed è per questo che è sparito, e visto che vincere questa partita era importante per entrambi come ritorsione l’abbiamo persa". "Tu credi che sia andata così?" chiese perplesso Rukawa. L’altro disse con un tono deciso "Ne sono sicuro". "Forse hai ragione tu e nessuno dei due ha colpa" acconsentì Rukawa. "Si, il genio ha sempre ragione"ridacchiò Sakuragi, poi sentì qualcosa sbattere contro la sua spalla, era la testa della volpe "Ehi, che ti prende volpino?" ma non ebbe risposta. Lo guardò meglio e si accorse che il ragazzo dormiva. -Non è possibile, si è addormentato di colpo- pensò – La partita deve averlo distrutto-. Decise istintivamente di non svegliarlo, gli attorniò le spalle con un braccio per trovare una posizione più comoda, e cominciò a guardarlo con sguardo dolce. Gli ritornò in mente la conversazione che aveva avuto quella mattina con Koshino, chissà cosa intendeva quando aveva detto che faceva orecchie da mercante. Bo non lo capiva. Pensò alla reazione che aveva avuto quando aveva visto la volpe fra le braccia di Sendo e spostando delicatamente una ciocca di capelli dalla fronte del ragazzo addormentato dovette ammettere che forse era stato un po’ geloso. Poi non pensò più a nient’altro appoggiò la sua testa a quella del volpino e si addormentò pure lui. Dopo un po’ nel palazzetto silenzioso apparve July, scorse i suoi protetti e andò verso di loro sorridente, era andato tutto per il meglio anche quella volta.
Poi però vidde il punteggio sul tabellone e ritornò serio lo Shohoku aveva perso, Rukawa doveva essere furibondo. Si avvicinò quatto e si rese conto che erano addormentati entrambi. Sbuffò, lui voleva parlare, ma era meglio non svegliarli, lo avrebbero ucciso se avesse osato fare una cosa del genere. Poi, li osservò meglio e si accorse che l’espressione sui loro volti era serena, sembravano contenti di essere così abbracciati, la possibile verità gli balenò in mente e July pensò –Come ho fatto a non pensarci prima, era tutto così palese-.
FINE 7° CAPITOLO: IL FRAINTENDIMENTO (la gelosia)
Ise: Ehilà Yohei, che ci fai da queste parti. Mito: Come che ci faccio, la prossima volta tocca a me. Ise: Come? Tu non fai parte di una squadra di basket. Mito: E con ciò, mi hai scritturato non te lo ricordi. Ise ci pensa sopra e poi dice: Si, è vero mi servivi per quel motivo, scusa la dimenticanza. Mito: Fa niente. Allora con chi mi metti? Ise: Indovina, ci finisci spesso insieme. Mito: Haruko. Ise: Colpita e affondata. Mito: Va bene, l’importante è entrare a far parte del cast. Haruko: Come non ti piace stare con me? Mito: Ma certo, non ti volevo offendere. Haruko: Mi sembrava Ise: Bene visto che siete d’accordo, cominciamo, nel prossimo capitolo due amici per la pelle si troveranno a combattere per l’amore della stessa ragazza. Ma sarà poi così vero? Mito: Hanamichi, mi dispiace ma mi sono innamorato di…. Haruko: Ma perché fanno tutto da soli e non pensano ai miei sentimenti. Ise: Di che tipo di combattimento si tratterà? E’ vero che entrambi sono innamorati della stessa ragazza? E Haruko chi ama? Tutto questo lo scoprirete nel prossimo capitolo che si intitola Mito: La sfida Ise: ovvero Haruko: la tenacia. L’ANGOLO DI ISE In questo angolino scriverò cosa ne penso delle varie coppie che sto formando sulla mia fic: La coppia formata da Koshino e Sendo è la quarta coppia che mai separerei nelle yaoi perché mi piace proprio. Sono così dolci e ben assortiti insieme sia nell’aspetto fisico e sia soprattutto nel carattere. Si completano a vicenda almeno secondo il mio modesto parere. Come personaggi mi piacciono entrambi, anche se preferisco comunque Sendo. Tuttavia quando scrivo non so il perché, mi trovo meglio a gestire Hiroaki. Almeno per il momento, vedremo nelle prossime fic, in cui appariranno i due. Grazie per avermi seguito fin qui. Alla prossima. Ise. Qualsiasi commento sia positivo che negativo potete farmelo pervenire tramite la seguente E-mail: denise-alessandro@libero.it
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