Ed eccoci giunti al terzo capitolo, che secondo me è un po’ stupido, me lo dico da sola sono proprio esaurita, comunque l’ultima parola spetta a voi quindi fatemi sapere cosa ne pensate. Come al solito i personaggi di Slam Dunk non sono miei ma del mitico e immenso Inoue, ed io non ci guadagno nulla..

Buona lettura (Spero) Ise.


 

La saga di July

July

Parte III: LA PROVA (la paura)

di Ise

 

 

Era già mezzogiorno quando il volpino cominciò a svegliarsi dal profondo sonno in cui era caduto la sera prima. Ancora sdraiato sul letto con gli occhi chiusi stava provando un’emozione nuova per lui ma che gli piaceva. Sentiva il caldo fiato di una persona sul collo, i capelli sempre di questa persona che gli pizzicavano l’avambraccio, le sue braccia intorno alla vita, era avvolto insomma da un calore che non aveva mai sperimentato e si sentiva felice.

Ad un tratto però una delle braccia che gli cingevano la vita si separò da lui e Kaede provò una strana sensazione di abbandono, per cui allungò la sua mano per ristabilire il contatto, aprendo gli occhi e dopo un attimo che gli servì per mettere a fuoco ciò che aveva davanti, capì la situazione.

Durante la notte lui ed Hanamichi si erano mossi nel sonno fino ad abbracciarsi e, quindi, la fonte di tutto quel calore non era altri che il ragazzo dagli strani capelli rossi che ancora dormiva beatamente tra le sue braccia.

Subito uno strano pensiero attraversò la mente del n. 11 dello Shohoku –Certo che quando dorme sembra quasi carino- e mossa da volontà propria la sua mano sinistra andò ad accarezzare una guancia del suo compagno di squadra e a scompigliargli dolcemente i capelli.

Resosi conto di ciò che stava facendo, Kaede istintivamente ruppe l’abbraccio, svegliando così bruscamente il rossino.

Questi con gli occhi semi aperti e con la voce ancora impastata dal sonno disse "Perché ti sei separato da me?", poi però comprendendo cosa aveva detto e a chi l’aveva detto, spalancò gli occhi e mentre la sua pelle diventava della stessa tonalità dei suoi capelli, si portò le mani sulla bocca.

Rimasero a fissarsi per diversi minuti come se si vedessero per la prima volta, negli occhi di entrambi c’era una strana luce e i loro cuori battevano all’impazzata.

I loro volti poi cominciarono ad avvicinarsi lentamente, le loro labbra erano sempre più vicine, quando … una voce allegra li riportò alla realtà "Alla buon ora, finalmente vi siete svegliati".

Entrambi si girarono immediatamente nella direzione da dove era venuta la voce e scorsero July con un grande sorriso stampato in volto.

Il principe delle Terre Roventi si avvicinò ai suoi protetti sempre sorridendo e disse "Avete dormito bene, non state più male vero?".

I due ragazzi risposero meccanicamente alla domande con il capo, erano più interessati a sapere cosa avesse visto July durante la notte e adesso.

Fortunatamente non dovettero attendere molto per vedere soddisfatta la loro curiosità in quanto July cominciò a dire "Bene sono contento che adesso vi sentiate bene, sapete ragazzi, ieri sera ero andato a fare un giro in quanto non mi sentivo per niente stanco, ma appena uscito da qui, mi ha colto un gran sonno per cui mi sono addormentato sul tetto di questo edificio, mi sono svegliato sta mattina verso le otto ed ero venuto a vedere se voi vi eravate già alzati, ma dalla finestra ho notato che dal letto non proveniva nessun movimento per cui sono andato a fare una perlustrazione, dalla quale sono appena tornato e ho scoperto una cosa molto interessante"

Hanamichi e Kaede all’unisono chiesero "Cosa?", possibile che avesse visto mentre stavano quasi per…, non riuscivano neanche a pronunciare quella parola, era tutto così ridicolo, per entrambi era stato solo un attimo di debolezza dovuto alla stanchezza e alle circostanze in cui si erano svegliati, non sarebbe accaduto mai più, ma se July avesse visto la cosa tutto si sarebbe complicato.

July sembrava sempre più felice "Sono contento che la cosa interessi anche a voi. Sono andato nelle camere dei vostri compagni di squadra per controllare, intanto non mi possono vedere, e così mi sono convinto che il ragazzo con quella cicatrice sul volto, mi sembra di aver capito che si chiami Mitsui e il tipo con gli occhiali che ieri aveva fatto l’appello per i rapinatori Kogure, si amino reciprocamente, ma hanno paura di dichiararsi.".

I due ascoltatori tirarono un respiro di sollievo, dopo tutto July non aveva visto niente che li riguardava, e mentre Kaede senza dire una parola si alzava, prendeva dei nuovi abiti dalla sua valigia e si dirigeva in bagno per farsi una doccia, Hanamichi si portò le lenzuola sul volto fingendo di avere ancora sonno.

July era rimasto sorpreso dallo strano comportamento dei due ragazzi e con un tono di voce un po’ deluso disse "Mi era sembrato che foste interessati a quello che dovevo dirvi?"

Il rossino si tirò giù le coperte e per salvare la situazione con il loro piccolo amico disse "Lo siamo, ma visto che sembra una cosa piuttosto lunga, ci spiegherai meglio mentre pranziamo, adesso ho proprio voglia di mettere qualcosa sotto i denti" e così detto, si alzò anche lui in piedi.

Hanamichi aspettò che il volpino finisse in bagno, andò anche lui a farsi una doccia e quando ebbero finito di sistemarsi, uscirono insieme, litigando su chi doveva varcare la porta per primo. Sembravano ritornati ad essere i soliti di sempre, sembravano completamente dimentichi di quello che era successo solo pochi minuti prima fra di loro.

 

* * *

 

Quando Hanamichi e Kaede entrarono in sala da pranzo furono accolti dalle urla sia dei loro compagni che dei loro avversari.

Finalmente siete venuti giù"

"Eravamo così preoccupati"

"Non abbiamo avuto il coraggio di venire a disturbarvi per cui vi abbiamo lasciati dormire"

"Speravamo che il sonno vi avrebbe fatto bene"

"Fra poco saremo venuti a controllare come stavate"

"Tutto bene?"

"Ci avete fatto prendere una paura ieri sera"

"Silenzio" tuonò Akagi alzandosi in piede, poi con un tono di voce più normale chiese ai due ragazzi "Come vi sentite?"

"Bene" rispose Hanamichi.

"Tutto Ok" disse Kaede.

"Allora cosa fate la in mezzo alla stanza sbrigatevi a sedervi che siete già in ritardo, avete mezz’ora per mangiare e un’ora per digerire, alle due vi voglio tutti quanti in palestra pronti per l’allenamento di oggi" continuò il gorilla.

"Negriero" disse il rossino mentre si sedeva "Ieri abbiamo avuto una giornata molto stressante, potresti lasciarci riposare un giorno"

"Ti ho lasciato riposare già abbastanza, noi abbiamo già fatto un allenamento questa mattina, dobbiamo rispettare dei turni per la palestra in quanto ci sono anche i nostri avversari per cui non fare il lavativo, hai detto di stare bene e allora ti allenerai come tutti gli altri"

A questo punto intervenne Kogure che con sguardo comprensivo e dolce disse "Ci alleneremo solo un paio di ore, alle 18.00 poi c’è la partita del Ryonan contro lo Shoyo, potrai riposarti mentre la guardiamo".

"Va bene" disse Hanamichi e cominciò a mangiare.

Intanto July si era seduto sopra il tavolo tra il volpino ed il rossino e aveva cominciato a raccontare della sua scoperta "Allora mentre mangiate vi spiego il perché penso che fra quei due ci sia del tenero" e dicendo questo aveva indicato Kogure e Mitsui.

Il volpino si limitò a guardarlo con sguardo annoiato che sottintendeva se è necessario continua pure, mentre Hanamichi che si ingozzava con il riso gli fece il gesto con la mano di andare avanti in quanto era tutto orecchi.

"Come vi ho detto prima, sono entrato nelle camere dei vostri compagni di squadra e, quindi, anche nella loro, erano già svegli e mentre il tipo più alto era in bagno che si lavava, l’altro stava tentando di mettere un po’ in ordine la camera. Tutto ciò mi sembrava noioso e stavo per andarmene quando il quattrocchi si è disteso su un letto, cominciando a strofinare il suo viso sul cuscino. Non ho capito subito cosa stesse facendo, ma la mia curiosità mi ha convinto a rimanere. Ad un tratto la porta del bagno ha cominciato ad aprirsi e lui si è alzato di scatto con le gote rosse, ha aperto l’armadio e ha finto di cercare un ricambio per andare a sua volta in bagno. Quando è uscito dal bagno Mitsui l’ha chiamato per nome e gli ha detto che era il suo turno per lavarsi, così senza farselo ripetere due volte si è infilato in bagno, sempre tenendo la testa bassa. Una volta che Kogure è entrato in bagno, è toccato a l’altro comportarsi in maniere strana, ha preso in mano la T-shirt che indossava ieri il quattrocchi, l’ho riconosciuta, ed ha cominciato ad annusarla come se volesse cercare l’odore del compagno. A quel punto mi è venuta l’illuminazione e ho capito che quei due erano innamorati, però visto il loro comportamento, ho pure capito che nessuno dei due sa di essere ricambiato e, quindi, nascondono i loro sentimenti" dopo aver detto tutte queste parole senza mai riprendere fiato July ridacchiò in uno strano modo prima di ricominciare a parlare "Ed è per questo che ho deciso che voglio dargli una mano, che ne dite di aiutarmi?"

"Scordatelo" fu la secca risposta del volpino "Non sono affari miei"

"Sei sempre il solito antipatico" gli disse July con tono petulante. "E tu Hanamichi?"

"Credimi, mi piacerebbe darti una mano, ma tu non puoi interagire con loro in maniera diretta e io non voglio stare male come ieri sera"

"Tu si che sei una brava persona, non come questo qui. Non preoccuparti Hanamichi non è mia intenzione farti soffrire ancora, sarai tu ad interagire con loro, io ti dirò solo come, non appena avrò un piano"

"Va bene ma non voglio sembrare un impiccione"

"Ok allora adesso io vado a pensare all’aperto, ci vediamo dopo quando avrò deciso come agire. Ciao" e detto questo sparì.

Mentre le due matricole dello Shohoku stavano avendo questa discussione con July, Kogure dopo aver fissato a lungo Mitsui che gli sedeva di lato, stando ben attento a non essere scoperto, aveva deciso di spostare lo sguardo per controllare il resto dei suo compagni di squadra. Quando arrivò a guardare Hanamichi e Kaede si accorse che c’era qualcosa di strano, i due ragazzi non portavano la forchetta alla bocca eppure il cibo sui loro piatti scompariva alla velocità della luce. Subito chiuse gli occhi e se li strofinò con le mani, forse aveva avuto un’allucinazione, ma quando li riaprì, nulla era cambiato, i due ragazzi erano sempre immobili e il cibo continuava a sparire.

Il quattrocchi cominciava a spaventarsi sul serio per cui prendendo Mitsui per un braccio, con voce dalla quale traspariva tutta la sua agitazione, lo chiamò "Hisashi".

"Sì" rispose l’altro, volgendosi verso di lui, ma poi guardando in volto il compagno che era diventato molto pallido preoccupato gli disse "Cos’è successo?"

Kogure si fermò un attimo a fissare il volto di Mitsui come per cercare rassicurazioni e, poi, indicò con un dito le due matricole dello Shohoku e disse balbettando "Quei ddddue, mmang-mangiano senzzzza mmmmuoovvversssssi".

"Cosa cavolo stai dicendo?" disse la guardia dello Shohoku guardando il punto indicato dal quattrocchi.

Proprio in quel momento però July se n’era andato, per cui sia Mitsui che Kogure videro i due ragazzi muoversi e mangiare come tutti gli altri essere umani.

Kogure era perplesso e con voce mesta disse "Non so come abbia potuto sbagliarmi, ero sicuro di aver visto Rukawa e Sakuragi immobili e il cibo sparire comunque dai loro piatti".

Mitsui dolcemente gli mise una mano fra i capelli e disse "Forse sei ancora un po’ scosso per ieri, andiamo in camera a riposare per quest’oretta prima degli allenamenti e vedrai che dopo ti sentirai meglio".

"Forse hai ragione tu" disse Kogure ritrovando la sua solita calma "Grazie"

"Andiamo?" chiese Mitsui sorridendo al compagno e alzandosi in piedi.

"Andiamo" ripeté l’altro e andarono nella loro camera.

Purtroppo per Kogure quella non fu l’unica stranezza a cui assistette in quella giornata.

Era passata un’ora dall’inizio dell’allenamento e July era apparso in palestra..

Il principe delle Terre Roventi si era avvicinato a Rukawa proprio nel momento in cui il ragazzo stava per saltare per fare uno slam dunk e aveva chiesto "Che tipo di tiro stai facendo?"

L’altro aveva proseguito la sua azione buttando dentro il pallone nel canestro con forza e, poi, aveva risposto freddamente "E’ una schiacciata a canestro, ma non azzardarti mai più a deconcentrarmi mentre sto facendo un tiro"

"Va bene scusa, non ti disturberò più, mi metto la in fondo a guardare gli allenamenti e solo alla fine ti chiederò spiegazioni, ti va bene così?" disse July nel tentativo di farsi perdonare di averlo disturbato.

"Si va bene, scusami se sono stato sgarbato con te in più di un’occasione, ma questo è il mio carattere e, comunque, vedi io odio essere disturbato mentre gioco a basket per cui per favore fai come hai detto".

Quella era la prima volta che sentiva Kaede Rukawa scusarsi per cui July senza fiatare andò a sedersi sulla panchina per guardare dall’esterno gli allenamenti.

Kogure stava però seguendo proprio quell’azione del volpino e, infatti lo aveva visto saltare ma, poi, non aveva visto la schiacciata, il ragazzo era rimasto completamente fermo, tuttavia la palla era finita nel canestro e quest’ultimo aveva cominciato a muoversi.

Il quattrocchi aveva chiuso gli occhi e aveva contato fino a dieci prima di riaprirli e quando aveva riguardato in direzione del n. 11 della squadra tutto era tornato alla normalità, aveva avuto un’altra allucinazione, forse aveva ragione Mitsui era ancora scosso, era meglio che si riposasse per cui andò dal signor Anzai e si fece esonerare dal resto degli allenamenti e andò in camera per tentare di dormire ancora.

Dopo tre ore c’era la partita del Ryonan contro lo Shoyo e Kogure si sentì abbastanza in forze per andare a vederla, tutto procedeva per il meglio entrambe le squadra erano migliorate moltissimo e sembravano molto cariche.

Fujima da una parte e Sendo dall’altra stavano dando prova di tutto il loro talento e, infatti, tutti gli occhi erano puntati su di loro.

Alla fine del primo tempo il risultato era 38 a 40 per il Ryonan e Kogure riuscì a staccare gli occhi dal campo per guardare il pubblico.

Erano accorsi numerosi sia dalla cittadina in cui si trovavano sia da Kanagawa, il torneo quindi era molto sentito e, poi, c’era anche la stampa, sarebbe stato un grande evento e loro lo avrebbero vinto, si ne era sicuro.

Girò lo sguardo e la sua attenzione finì ancora su Hanamichi e Kaede, i due erano seduti incredibilmente vicini e ancora, no un’altra allucinazione, avevano entrambi una bibita in mano e anche se la cannuccia non era fra le loro labbra il liquido si svuotava.

Girò la testa deciso di non guardare più verso la loro direzione e di concentrarsi sulla partita che stava per ricominciare, forse stava per impazzire, doveva stare calmo, quello che vedeva era soltanto frutto della sua immaginazione. Si funzionava la partita era bellissima e così si dimenticò di tutto quello che aveva visto.

July anche in quell’occasione stava in mezzo ai suoi amici umani e commentava insieme al rossino la partita, divertendosi un mondo, completamente all’oscuro che qualcuno aveva notato comportamenti anomali tra i suoi protetti.

La partita fu vinta dallo Shoyo per un solo punto di differenza (70 a 71), il miglior marcatore della sfida fu però Sendo del Ryonan con 26 punti seguito da Fujima dello Shojo con 23. Sia i vinti che i vincitori però erano molto soddisfatti in quanto avevano disputato un’ottima partita, avevano mostrato grandi margini di miglioramento e un buon gioco, solo infatti la maggior esperienza di Fujima aveva decretato la vittoria per la sua squadra.

Al termine della partita tutto il team Shohoku si era ritrovato fuori dal palazzetto dello sport per discutere sui programmi della serata, fu il loro allenatore a parlare per primo "Ragazzi, stasera come tradizione del nostro istituto quando si fa una gita, ho programmato di fare la prova di coraggio"

"Ma è una cosa per bambini" rispose il solito impertinente Sakuragi.

"Può darsi ma è un compito al quale non si può sottrarsi" proseguì Anzai "Ed è per questo che ho stabilito di farla stasera, così via il dente via il dolore. Akagi spiega come si svolgeranno le cose per favore".

"Sì coach" disse l’interpellato "La cena è alle otto e trenta, dopo aver mangiato verso le nove e trenta dovete tutti trovarvi nell’atrio dell’hotel, a piedi si dirigeremo verso la grotta degli scomparsi lunga circa 1 km. e mezzo. La prova consiste nel percorrerla tutta arrivare fino in fondo prendere un nastro blu già li preparato e tornare indietro, niente di difficile, in un paio di ore dovremo cavarcela tutti. La percorreremo due alla volta, le coppie stavolta verranno sorteggiate quando saremo sul posto. Domande?"

"Fratellone, perché si chiama la grotta degli scomparsi?" chiese un po’ spaventata Haruko.

"Perché la leggenda narra che secoli fa molti uomini scomparvero nel nulla in quella grotta, e ancora oggi nelle notti di luna piena gli spiriti di quegli uomini ritornano per portare con se le persone che imprudentemente entrano nella grotta. Ma non preoccuparti sorellina è soltanto una leggenda, non ci succederà nulla di brutto"

"Certo Takenori"

E così i ragazzi si separarono per andare a prepararsi.

 

Ore 21.25 Camera di Mitsui e Kogure.

Kogure era seduto sul letto con lo sguardo perso nel vuoto, era in quello stato da quando erano ritornati dalla cena e Mitsui cominciava a preoccuparsi "Senti Kiminobu, hai qualche problema?"

Il quattrocchi ritornò in se e gli disse "No, niente stavo solo pensando alle allucinazioni che ho avuto oggi".

"Perché? Ne hai avute altre?" chiese l’altro ragazzo preoccupato.

"Si, oltre a quella nell’ora di pranzo altre due, una durante gli allenamenti ed è per questo che dopo mi sono fatto esonerare e sono venuto a riposarmi in camera e l’altra durante la partita contro lo Shojo, e riguardavano sempre Kaede Rukawa, e se non fossero allucinazioni, se Rukawa non fosse un essere umano ma un mostro e approfittasse di questa prova di coraggio per …." si interruppe di colpo in quanto Mitsui gli aveva appoggiato entrambe le mani sulle spalle e lo stava guardando con occhi dolci.

Il ragazzo più alto allora gli disse "Stai vaneggiando, certo Rukawa sembra un tipo poco raccomandabile così cadaverico, ma è una persona, i mostri non esistono e, poi, l’allucinazione che hai avuto in sala da pranzo riguardava anche Hanamichi e il nostro "genio" è la persona meno misteriosa che esista" dopo si fermò per pensare un attimo e alla fine chiese "Senti, sapevi della prova di coraggio?"

"Si Akagi me ne aveva parlato. Perché?" rispose Kogure.

"Forse vista la stanchezza accumulata ieri per la rapina e il sapere di dover affrontare la prova di coraggio, ti ha un po’ suggestionato, facendoti vedere cose non vere, dopo tutto sei una persona così sensibile" e detto questo Mitsui gli sorrise.

Kogure sorrise di ricambio e disse "Sì forse potrebbe essere vero, speriamo di superare incolumi la prova e non svenire visto che sono così sensibile"

"Vedrai che andrà tutto per il meglio, speriamo di essere sorteggiati insieme per formare la coppia, così ti proteggerò io"

"Grazie Hisashi"

"Non c’è di che"

 

 

Ma non fu così, Ayako sorteggiò le coppie e finì che lei e Ryota per la forza dell’attrazione si ritrovarono insieme, Hanamichi finì con Haruko per sua immensa felicità, Mitsui si ritrovò con Akagi per sua insoddisfazione e Kogure con Rukawa.

Kogure quando apprese il nome del suo compagno quasi svenne, fu sorretto da Mitsui che gli disse dolcemente "Non c’è di che preoccuparsi, è una persona non un mostro e poi non fa che dormire tutto il giorno, è completamente innocuo non potrà farti nulla".

"Hai ragione" ribatté l’altro "Non devo farmi suggestionare".

Anzai poté così decretare l’inizio della prova di coraggio.

I primi a partire furono Ayako e Ryota, dopo a distanza di venti minuti l’uno dall’altro partirono Hanamichi con Haruko, Mitusi con Akagi, Rukawa con Kogure ecc.

Quaranta minuti della prova passarono in fretta, Hanamichi era al settimo cielo era lì da solo con la sua Harukina, la quale sembrava spaventata in quanto aveva appoggiato le sue manine sul braccio del rossino.

Lui da bravo cavaliere l’aveva rassicurata in mille modi, facendola parlare di varie cose e adesso, infatt,i nonostante ancora si guardasse in giro con circospezione, era abbastanza rilassata.

Ad un certo punto Haruko disse "Sai Hanamichi prima di partire da Kanagawa ti volevo dire una cosa, e forse adesso è giunto il momento giusto, visto che siamo da soli". Le sue gote si tinsero di rosso e staccandosi dal braccio del rossino fece qualche passo in avanti distanziando un poco l’ala grande dello Shohoku e poi si fermò.

"Dimmi tutto" disse Hanamichi fermandosi a sua volta con un sorriso da ebete stampato in volto. Fra se infatti pensava –Forse vuole dichiararsi, come sono felice-

"Bè è una cosa un po’ difficile da dire" disse la ragazza timidamente sempre voltando le spalle al suo compagno.

"Su a me puoi dire tutto, Haruko, siamo o non siamo amici" disse il "genio" del basket facendo qualche passo in avanti, ma proprio in quel momento superò il km. di distanza con Kaede e, quindi, scomparve.

Haruko rassicurata da quelle parole si voltò per parlare con il rossino, ma nulla il ragazzo non c’era più, era lì fino a un secondo fa e ora sembrava che si fosse volatilizzato. Era impossibile che l’avesse lasciata sola. Poi si ricordò della leggenda raccontata dal fratello, delle sparizioni e sopraffatta dal terrore cominciò ad urlare.

 

Kogure e Rukawa stavano camminando affiancati nel più perfetto silenzio, il ragazzo con gli occhiali aveva notato che a differenza del solito il volpino non dormiva in piedi ma sembrava ben sveglio, forse quell’ambiente così misterioso gli produceva quell’effetto.

Il quattrocchi stava pensando a quanto era stato ridicolo solo pensare che il volpino potesse essere un mostro. Certo il suo carattere e la carnagione erano un po' particolari, ma era assurdo pensare che una creatura dell'oscurità potesse applicarsi così tanto in uno sport, come invece faceva Kaede Rukawa, con quale utilità?

Era così assorto nei suoi pensieri che non si accorse che il volpino si era fermato in mezzo alla strada.

In effetti il volpino era ben sveglio ma non per via dell'ambiente come aveva pensato Kogure ma bensì perché July gli stava rompendo le scatole, continuava a dire "Dai questa è una grande occasione, domanda al quattrocchi cosa prova per Mitsui, indaga su, forza non farti pregare" e via di seguito.

Ormai era esasperato e così si era fermato in mezzo al cammino e aveva detto a July "Va bene adesso glielo chiedo ma dopo per favore stai zitto".

Il volpino così aveva alzato la voce e detto "Scusa senpai c'è una cosa che vorrei chiederti?"

L'altro resosi conto che la voce proveniva da dietro, girandosi disse "Che sbadato, non mi era neanche accorto che ti fossi fermato, dim...Mio Dio cos'è quello?" aveva visto infatti una luce rossa sopra la testa del volpino e si era molto spaventato.

Forse, invece, aveva avuto ragione fin dal principio e Kaede era davvero un essere dell’oscurità, una specie di vampiro, allora subito si accucciò e prendendosi la testa tra le mani ,chiudendo gli occhi disse "Ti prego non portarmi via, non farmi del male, ti supplico".

Rukawa lo guardò un attimo perplesso pensando –Ma che cavolo gli è preso- si stava avvicinando per chiedergli se si sentiva male, quando si ritrovò fra due braccia forti che lo stringevano da dietro. Si girò di scatto e vide Hanamichi.

Il rossino stava per aprire bocca per maledire July e il suo incantesimo, proprio adesso che Haruko stava per dirgli qualcosa di importante doveva trovarsi lì, ma il volpino glielo impedì posandogli una mano sulle labbra e spingendolo, lo portò in una delle insenature naturali della grotta, che permise ai due giovani di nascondersi alla vista di occhi indiscreti.

"Ma perché cavolo mi hai portato qui?" ringhiò Hanamichi non appena Kaede gli liberò la bocca.

"Vuoi stare zitto e ragionare un attimo. già Kogure è in quello stato, figurarsi se ti vedeva lì vicino a me mentre avresti dovuto essere a un km. di distanza".

"Ha ragione lui, Hana stai calmo dobbiamo trovare una soluzione" disse July serio in volto.

"Tu stai zitto, Harukina cara stava quasi per dichiararsi ne sono sicuro e invece mi ritrovo qua, a proposito, l’ho lasciata lì sola, sarà completamente terrorizzata, devo ..."

Un urlo tremendo bloccò il resto delle sue parole, Kogure aveva riaperto gli occhi e rendendosi conto che Rukawa era sparito aveva pensato che se lo fossero portato via gli spiriti, e quindi aveva cominciato ad urlare in modo isterico.

 

Intanto a metà strada fra le due coppie, Akagi e Mitsui camminavano lentamente, erano entrambi molto annoiati, quella prova di coraggio infatti era un’autentica seccatura. All’improvviso le loro orecchio però sentirono qualcosa di strano, sembravano urla, no non lo sembravano, lo erano, ma a chi appartenevano?

Erano di due diversi tipi, provenivano da posti diversi e si

"Haruko" disse Akagi.

"Kogure" invece disse Mitsui.

Non potevano sbagliarsi appartenevano a queste persone.

Subito entrambi si diressero verso la voce che apparteneva alla persona che avevano nominato dicendo contemporaneamente "Io vado a vedere cosa c’è di strano"

Poi Akagi mentre si allontanava continuò dicendo "Spero che quel decelebrato di Hanamichi non abbia osato mettere le mani addosso a mia sorella"

Invece Mitsui aveva il cuore in gola e pensava al suo Kimi-kun –Aspettami tesoro qualunque cosa sia che ti spaventa, ci penserò io ad allontanarla-

 

Akagi raggiunse in fretta sua sorella, che era in preda ad una crisi di panico, l’abbracciò e le chiese "Cosa è successo?"

Lei continuava a piangere e fra un singhiozzo e l’altro riuscì a dire "Hanamichi è scomparso".

"Impossibile" disse Akagi e in quel momento sopraggiunsero Ayako e Ryota che finita la prova stavano tornando indietro, ma sentite le urla si erano affrettati.

"Cosa succede?" chiesero i due ragazzi appena arrivati con il fiatone.

"Haruko ha detto che Sakuragi è scomparso, ma è impossibile"

"Si fratellone un secondo prima era dietro di me e dopo non c’era più" disse la seconda manager ancora con gli occhi grondanti di lacrime.

"Forse voleva fare uno scherzo, ma tornando indietro non l’abbiamo visto" disse Ryota seriamente.

"E neanche io venendo avanti, dove cavolo potrebbe essersi cacciato?" disse Akagi.

"E’ meglio se torniamo indietro" disse Ayako che cominciava a spaventarsi.

"Si è meglio, anche perché pure Kogure ha cominciato ad urlare all’improvviso e Mitsui è andato a vedere cosa avesse" disse il capitano con voce ferma

"Pure Kogure?" ripeté Ryota.

"Non sarà sparito anche Rukawa?" disse Ayako ormai completamente terrorizzata.

"Non lo so, speriamo di no" disse Akagi, e poi rivolgendosi alla sorella "Te la senti di camminare?"

"Si" disse Haruko asciugandosi le lacrime.

E così tutti e quattro si diressero verso il luogo da dove erano provenute le urla di Kogure.

 

Mitsui correndo a più non posso, aveva raggiunto in fretta il vice-capitano dello Shohoku.

Kogure era in uno stato pietoso, aveva smesso di urlare e seduto sul pavimento con gli occhi persi nel vuoto continuava a dire "E’ impossibile, è un’altra allucinazione, non può essere sparito sul serio".

Mitsui allora lo prese per le spalle e cominciò a scuoterlo dicendo "Riprenditi Kimi-kun, fatti forza, ritorna in te".

Kogure dopo un paio di minuti riuscì a mettere a fuoco il viso di Hisashi e buttandosi fra le braccia disse "Hisashi, Rukawa è scomparso, doveva dirmi una cosa, mi sono girato per sapere cosa, e ho visto una luce rossa sopra la sua testa, mi sono spaventato e ho chiuso gli occhi per non vedere, e quando li ho riaperti, lui non c’era più, se lo sono portati via"

"Chi?" disse Mitsui abbracciandolo a sua volta per tentare di tranquillizzarlo.

L’altro alzò lo sguardo verso il tetto della grotta e con voce tetra rispose "Gli spiriti, non capisci tutte le visioni che avevo avuto oggi, lui che non si muoveva ma il piatto si svuotava lo stesso, la bibita diminuiva lo stesso e la palla finiva in canestro come se avesse fatto una schiacciata, quando invece non si era mosso, volevano avvertirmi che era in pericolo"

"Ma che stai dicendo, ma adesso che mi ci fai pensare anche la sorella di Akagi poco fa ha urlato, ed era con la scimmia rossa"

"Visto è sparito anche lui, e avevo ragione non erano allucinazioni".

"Oh mio Dio non posso crederci" disse Mitsui che cominciava a pensare che il quattrocchi potesse avere ragione.

 

Intanto Hanamichi e Kaede ancora nascosti stavano ascoltando quella strana discussione.

Kaede disse "Ci ha visto immobili … si quando parlavamo con July".

"Hai ragione e adesso cosa facciamo?" disse Hanamichi un po’ teso.

Proprio in quel momento July che non stava ascoltando i sue due amici, ma bensì era più interessato a quello che facevano gli altri due la fuori disse "Bene adesso so come fare?"

"Cosa?" chiese Hanamichi.

"Per farli dichiarare, basterà spaventarli ancora un po’" e sorrise.

"No" urlò Rukawa, ma era troppo tardi, July aveva già lanciato il suo incantesimo e dalle sue mani erano apparsi degli spettri e, poi, era scomparso.

Aveva interagito con qualcuno al di fuori di loro due, e adesso quali conseguenze ne sarebbero nate.

 

Kogure e Mitsui quando videro gli spiriti evocati da July si spaventarono a morte e tentarono di scappare, ma inutilmente quelle strane creature continuavano a tagliar loro la strada, ormai erano circondati e impotenti, erano sempre più vicine, se allungavano la mano potevano toccarle.

Kogure si strinse di più a Mitsui senza dire una parola, mentre la guardia dello Shohoku vista la situazione critica decise dì buttarsi "Senti Kimi-kun c’è una cosa volevo dirti da un po’, io ti voglio bene"

Il vice capitano dello Shohoku rivolse i suoi grandi occhi verso il suo compagno e con un filo di voce disse "Anch’io ti voglio bene Hisashi"

Si guardarono persi l’uno negli occhi dell’altro fino a quando Mitsui non disse "Maledizione, ora che so che anche tu mi vuoi bene perché deve finire tutto così, io non voglio sparire"

"Neanche io, baciami Hisa-chan"

"Si" e il ragazzo più alto si abbassò leggermente per appoggiare le sue labbra su quelle del suo compagno.

Fu un bacio casto ad occhi chiusi, e quando li riaprirono scoprirono che i fantasmi non c’erano più e, così, al settimo cielo si abbracciarono stretti stretti mentre le loro labbra tentarono di incontrarsi di nuovo.

Ma proprio in quel momento sopraggiunsero Akagi, Haruko, Ayako e Ryota correndo, e vedendo i due ragazzi fermi abbracciati al centro della grotta dissero "Ehi ragazzi c’è qualcosa che non va?"

I due interpellati si separarono arrossendo "No stiamo bene"

"E Rukawa e Sakuragi, li avete visti?" disse Ayako.

"E’ vero me ne ero quasi dimenticato, Rukawa è sparito" disse Kogure imbarazzato e sempre più rosso.

"Anche lui" disse Haruko mentre ricominciava a piangere.

"Su dai" le disse il fratello "Non possono essere scomparsi nel nulla, ci deve essere una spiegazione logica"

"E quale?" disse Kogure "E’ da oggi che continuo a vedere cose strane e anche qui prima" e così Kogure e Mitsui raccontarono le stranezze di cui il quattrocchi era stato testimone durante il giorno.

Quando finirono tutti gli ascoltatori erano pallidissimi.

 

Nel frattempo nel loro rifugio nascosti, Kaede e Hanamichi ascoltavano quello che stavano dicendo i loro compagni pensando al da farsi.

Ad un tratto Hanamichi si girò verso il volpino e non poté trattenere un piccolo grido, i capelli di Kaede erano diventati lunghissimi arrivavano fino ai piedi ed erano bianchissimi "I tuoi capelli" riuscì a dire dopo un attimo di smarrimento.

"Cosa hanno i mie capelli?" disse il volpino toccandoseli e, allora, si accorse del cambiamento che avevano avuto e una strana espressione passò sul suo volto.

Poi fu la volta del volpino guardare il rossino e si accorse delle sue mani, erano terribilmente pelose e le sue unghie erano diventate artigli.

Senza dire una parola Kaede le fece notare ad Hanamichi che rimase a bocca aperta.

"Cosa facciamo?" chiese il rossino con occhi supplichevoli, ma non riuscì a tenere il tono di voce basso e, così, si fece sentire dagli altri.

"Chi è la?" chiesero in coro i loro sei compagni di squadra.

Al volpino venne un’illuminazione e disse a bassa voce "Metti le mani in tasca e non tirarle fuori per nessun motivo e lascia parlare me" così detto si fece vedere dagli altri ragazzi.

Quando lo videro con i capelli conciati in quel modo, gli altri sei urlarono come se avessero visto un altro fantasma, ma dopo aver guardato bene e si resero conto di chi era e di chi lo seguiva, Akagi urlò "Ma si può sapere cosa vi è successo?"

Il volpino cominciò a parlare con tono calmo e impersonale "Abbiamo deciso di favi uno scherzo, altrimenti che prova di coraggio sarebbe stata"

"Che intendi dire?" disse Ryota.

"E’ semplice, io e l’idiota, per una volta incredibilmente d’accordo, mentre aspettavamo in camera l’ora della prova, abbiamo organizzato questa messinscena"

"Come cavolo avete fatto?" disse Mitsui ancora sorpreso.

"Bè è semplice, quando lei" e si rivolse ad Haruko "era girata la scimmia rossa se l’è svignata nascondendosi nelle insenature e lo stesso ho fatto io con Kogure"

"Ma la luce rossa?" chiese Kogure.

"Una torcia" e tirò fuori la torcia che era servita per la prova.

"E poi?" l’incitò a continuare Ayako ormai solo curiosa.

"Sakuragi si è sbrigato a raggiungermi e abbiamo messo in atto la seconda parte del piano, i fantasmi, è stato semplice, era un altro gioco di luci e ombre, tanto loro due erano già molto spaventati sicché non hanno notato la cosa".

"Davvero? Ma le stranezze di oggi pomeriggio?" chiese Kogure.

"Bè, sapevamo che era una tradizione della nostra scuola fare prove di coraggio per cui avevamo cominciato ad organizzarci già da oggi e tu senpai ci sei cascato, mentre guardavi fingevamo la più perfetta immobilità e quando chiudevi un attimo gli occhi, noi facevamo sparire il cibo, lo stesso procedimento lo abbiamo usato anche per il resto" Kaede stava dimostrando una vera faccia di bronzo e per la prima volta nella sua vita Hanamichi cominciò ad ammirarlo.

"Siete stati bravi. E questa pagliacciata?" disse Mitsui indicando i capelli di Rukawa.

"Era il gran finale, ma l’idiota da idiota qual’ è si è fatto scoprire, comunque è una parrucca, ma me la leverò in camera in quanto l’ho attaccata con una super colla"

"Da te non ce lo saremo mai aspettato Rukawa sei sempre così freddo" disse Akagi ancora un po’ sorpreso.

"E’ facile sbagliarsi nel giudicare le persone" disse sempre con freddezza Rukawa.

"Ma si può sapere perché ve la siete presa con Kogure?" disse Mitsui un po’ arrabbiato.

"Bè mi ero accorto che fra voi c’era del tenero e volevo aiutarvi nella dichiarazione"

I due ragazzi arrossirono violentemente mentre il volpino continuava " E mi sembra di esserci riuscito pienamente"

"Sul serio?" urlò Ayako molto felice.

"Si" risposero insieme Hisashi e Kiminobu.

"Congratulazioni" gridarono tutti in coro, scoppiando a ridere.

Poi Kogure si avvicinò a Rukawa e prendendogli una mano gli disse "Grazie, ci hai fatto spaventare a morte ma senza il tuo intervento nessuno dei due avrebbe mai avuto la forza di dichiararsi, se adesso stiamo insieme lo dobbiamo a te"

"Si grazie" continuò Mitsui "Non si impara mai abbastanza di una persona, te ne sarò grato per tutto la vita Rukawa, sono in debito con te"

"E così sotto sotto il nostro ghiacciolo ama combinare matrimoni" disse Ayako con tono volutamente malizioso.

"Idioti" fu l’unica risposta del volpino e così tutti ricominciarono a ridere.

Dopo un po’ però Akagi ritornò serio e disse "Va bene lo avete fatto a fine di bene, ma nulla cambia che ci avete fatto preoccupare, per cui adesso mentre noi aspettiamo qui gli altri che devono ancora arrivare, concluderete voi soli la prova e prenderete tutti i nastri portandoli qui, sono stato chiaro?"

"Ma perché?" provò a dire il rossino.

"Perché se no sarà peggio per voi" disse Akagi con un sorriso sarcastico.

"Va bene" dissero insieme i due ragazzi e correndo si diressero verso la fine della grotta.

 

* * *

 

Quando arrivarono in albergo tutti si diressero verso le loro camere, e dagli sguardi che si lanciavano quella per Kogure e Mitsui si sarebbe trasformata di sicuro in una notte bollente.

Hanamichi e Kaede invece erano abbattutti, soprattutto il primo in quanto avendo tenuto sempre le mani in tasca gli artigli gli avevano rotto i pantaloni e procurato qualche ferita sulle cosce.

Senza dire una parola il volpino prese la cassetta del pronto soccorso e cominciò a medicare il rossino, che era profondamente imbarazzato in quanto i tagli erano molto vicini ad un punto un po’ particolare del suo corpo, tuttavia si sentiva anche molto felice dell’attenzione che Kaede gli stava dando e, così, chiudendo gli occhi si lasciò andare alle dolci carezze che il suo taciturno compagno gli stava facendo fra le gambe, quando …

"Scusatemi ragazzi" July era riapparso.

Il rossino spalancò gli occhi " Mi sembra un po’ tardi, e poi fai sempre i soliti errori"

Kaede invece si limitò a voltarsi verso July e a guardarlo con sguardo impassibile.

"Lo so ho sbagliato, ma volevo tanto che quei due si mettessero insieme" disse July contrito.

"La prossima volta chiedi il nostro parere" disse il volpino tra lo stupore generale.

"Cosa?" dissero insieme Hanamichi e July.

"Visto che le cose si sono sistemate nel miglior modo possibile, non voglio farne un dramma, anche perché per oggi ho già parlato abbastanza"

"Cosa intendi dire?" chiese July.

Ma il moretto non rispose, e come se non avesse sentito cominciò a prepararsi per la notte.

Fu il rossino a rispondere "Ha dovuto parlare per risolvere la situazione con i nostri compagni".

"Lui, non ci credo" disse un allibito July.

"Si proprio lui, neanche io ci crederei se non l’avessi visto con i mie occhi, comunque July non voglio più ritrovarmi le mani in questo stato capito, questa sia l’ultima volta che succede, ma visto che Kogure e Mitsui adesso sono felici, ti perdono"

"Si sono messi insieme, davvero?, c’è lo fatta, come sono felice" urlò July girando per la stanza

Poi però si fermò e curioso chiese "Ma come ha fatto Kaede a risolvere la situazione?"

 

"E’ tutto così divertente pensa che i due piccioncini credono sia stato lui ad organizzare tutto il piano per farli mettere insieme".

July si avvicinò al rossino incitandolo "Voglio i dettagli"

 

"Ecco.. ehi che stai facendo Rukawa sul mio letto" il volpino infatti si era disteso sullo stesso letto di ieri sera.

Kaede si limitò a guardarlo in cagnesco e a dire "Solo perché ci hai dormito ieri notte, non vuol dire che questo sia il tuo letto"

"E va bene sta volta passi" disse Hanamichi con un sorriso disarmante "Visto che con la tua freddezza sei riuscito ad ingarbugliare una situazione critica, ti lascio il letto per ricompensa".

Intanto July insisteva "Dai racconta"

"Va bene" disse il rossino.

Allora mentre i due spettegolavano su di lui, il volpino prese il cuscino e se lo portò sul viso. Subito uno strano odore pervase le sue narici, era quello inconfondibile di Sakuragi, il cuscino ne era ancora impregnato dalla mattina e finì con il non riuscire a trattenere un sorriso. E così, con l’odore del rossino sul naso e con la sua voce sulle orecchie, Kaede si addormentò stranamente felice.

 

FINE 3° CAPITOLO: LA PROVA (la paura)

 

Ise. Adesso vediamo un po’ a chi tocca.

Ise guarda con cipiglio tutti i ragazzi di Slam Dunk davanti a lei.

Ise: Vediamo se indovinate. Allora sono entrambi dello Shoyo, e uno è il più alto della squadra e l’altro il più basso.

Fujima e Hanagata: Noi, siamo noi, era ora.

Ise: Bravi avete imparato la parte.

Fujima e Hanagata: Si la sappiamo bene.

Ise: Allora cominciamo. La prossima volta scopriremo cosa può succedere quando una persona si dimentica di una cosa importante che riguarda la persona amata.

Hanagata: Sei uno stupido, io non conto niente per te, pensi solo a…

Fujima: Ti sbagli Toru-chan, tu per me sei la cosa più importante ma…

Ise: Cos’è che Fujima ha dimenticato? Come si risolveranno le cose fra i due? E soprattutto come i nostri tre eroi della "nuova agenzia matrimoniale" interverranno? Lo scopriremo nel quarto capitolo dal titolo ….

Hanagata: L’anniversario

Ise: ovvero

Fujima: La delusione

 

L’ANGOLO DI ISE

In questo angolino scriverò cosa ne penso delle varie coppie che sto formando sulla mia fic:

La coppia formata da Mitsui e Kogure è la coppia yaoi canonica che meno mi piace (riesco a leggere e a scrivere di loro separati benissimo) ma non so spiegarmi il perché.

Mitsui è un bel personaggio e non solo perché è un bel ragazzo, il tipo dal passato burrascoso che si redime, fa sempre colpo sulle donne.

In quanto a Kogure anche se come personaggio non mi ispira molto, in quanto mi lascia abbastanza indifferente (per i miei gusti, infatti, è troppo buono e in certe occasioni abbastanza palloso), è fisicamente un bel tipo ed esteticamente i due quindi sono una bella coppia.

I loro caratteri, poi, sono abbastanza complementari.

Ma, nonostante questo non riesco a trovare le Mitkog (che comunque leggo) avvincenti ed è esasperante non riuscire a capire le motivazioni di questo.

Comunque per sfatare il mito, sapendo che molti apprezzano questa coppia posso assicurarvi una cosa, se continuerò a scrivere, sulle mie fic si formerà ancora e garantisco anche che, nonostante, Kogure non mi piaccia più di tanto, sapendo che a qualcuno potrebbe piacere non lo tratterò mai troppo male (io detesto veder soffrire i personaggi che amo per cui per la regola Non fare agli altri quello che non vorresti gli altri facessero a te, non lo tocco).

Invito comunque tutte le fan delle mitkog e anche le non fan a dirmi cosa ci trovano in questa coppia (sia odio che amore) così potrò farmene una ragione. Ciao. Ise.

Qualsiasi commento sia positivo che negativo potete farmelo pervenire tramite la seguente E-mail: denise-alessandro@libero.it


 

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