Avviso: questa HanaRu l’ho scritta come se seguisse di pochi giorni  "An year with you" e fosse contemporanea a due fic che devono però ancora essere postate, mi scuso per la confusione ^^ i personaggi sono di Inoue, tranne Rukawa che è mio e Hanamichi che me lo sono dovuta prendere perché non sapeva stare senza il suo volpino… Io non ci guadagno niente, tranne la possibilità di dedicare qualcosa alle mie amiche: a Calipso, che mi ha aiutata a decidere quale dovesse essere il regalo di Hana…a Greta e naturalmente a Ria, con un bacione per ringraziarla di tutto il lavoro che fa…

 

I want your love forever

 di Nausicaa

 

"Ho avuto un’idea geniale, vero Yohei?" mi volto verso il mio migliore amico per chiederne la conferma, anche se in realtà sarebbe superflua.

"Penso di sì! Del resto, a quanto ho capito, era da un po’ che ci pensavi…" commenta lui.

Siamo fuori del cancello di casa e stiamo scambiando le ultime chiacchiere prima di salutarci; io annuisco: "E’ vero! A proposito, grazie ancora per avermi segnalato quel negozio…".

Yohei si stringe nelle spalle: "Figurati! Però questo lavoro, anche se part-time, ti porterà via tempo proprio ora che ricominceranno le attività del club di basket…sicuro che Rukawa non sarà urtato da questo?".

Mi appoggio al muro di cinta, sospirando: "Probabilmente sì…ma lavorerò solo per tre settimane, visto che la paga è buona…Me la caverò, vedrai!" lo rassicuro, sorridendogli.

Anche Yohei mi sorride: "Questo lo so bene. Tu te la cavi sempre".

Del resto sono abituato a destreggiarmi con dei lavoretti part-time e vi dirò che mi piace lavorare e sentirmi impegnato!!!! Oddio, non che non lo sia già di mio, con la volpe, il basket e tutto il resto, ma questa volta è per un motivo speciale…

"Mi raccomando, non lasciarti sfuggire niente con Kaede!!! Neanche il più piccolo indizio sul perché mi servano questi soldi!!" gli ricordo; mi spiacerebbe se la mia sorpresa venisse svelata prima del tempo.

"Non ti preoccupare…e poi dubito che Rukawa si metta a fare domande a me o a chiunque altro…Ma, Hanamichi, sei sicuro?- ora Yohei sembra più serio, di una serietà velata di stupore- Voglio dire, è una cosa importante…".

Io lo guardo dritto negli occhi, senza scherzare questa volta: "Certo che sono sicuro! Proprio perché è una cosa importante".

Il mio amico si appoggia al muro, pensieroso: "Sei ammirevole, sai? Ed è un bellissimo pensiero…bellissimo e coraggioso".

"Trovi? A me sembra la cosa più naturale del mondo, trattandosi di Kaede…ma non so se riesco a spiegarmi" sorrido, quasi imbarazzato.

Yohei, però annuisce, tranquillizzandomi: "Sì, ti sei spiegato bene o, per lo meno, io ti ho capito bene…Senti…".

In questo momento il cancello si apre e compare Kaede, che interrompe il mio amico con il suo arrivo.

"Kitsune!!!" lo accolgo io; da dove sono, mi basta allungare un braccio per cingerlo alla vita ed attirarlo a me e infatti lo faccio.

"Ciao, Rukawa" lo saluta Yohei.

"Ciao…vi ho sentito dal giardino- ci spiega il mio volpino- Perché state qua fuori?". "Ah, ci stavamo salutando" risponde il mio amico, staccandosi dal muro e facendo per andarsene.

"Dai, fermati un altro po’!" lo invito io. In fondo non è ancora tardi.

"No, non voglio disturbarvi: ci vediamo domani a scuola" e si avvia in direzione della stazione, salutandoci con la mano.

Uhm, forse non vuole assistere al nervosismo della volpe non appena gli dirò del mio nuovo e temporaneo lavoro!!!

Comunque sia, io e Kaede rientriamo in casa e, una volta chiusa la porta, lui mi chiede: "Allora, cosa mi devi dire?".

La sua domanda mi fa scattare istintivamente sulla difensiva!! Non si sa mai con questa kitsune…

"Perché pensi che ti debba dire qualcosa?" è il mio penoso tentativo; non so dire bugie, l’ho detto molte volte e ora lo ribadisco!!! Ma se adesso Kaede insisterà, sarà veramente dura non farmi scoprire, mandando a monte la mia sorpresa…Ok, poche storie, io sono il tensai e non dirò niente, neanche sotto tortura!!!!

"Quando mai Yohei si preoccupa di disturbare…sa di essere il benvenuto…però voleva lasciarci soli: evidentemente sa che hai qualcosa da dirmi".

Be’, il mio volpacchiotto quando vuole non è affatto addormentato, ma è un grande osservatore!!! Mentre gli rispondo, entriamo nel salotto.

"In effetti…ricordi quando abbiamo fatto quel lavoretto di consegne, la scorsa estate?".

"Sì".

"Ecco, qualcosa di simile…ho trovato un lavoretto part-time, per poco tempo, tre settimane" gli spiego e lui, come previsto, si acciglia.

"Un lavoretto?! Proprio adesso che sta per ricominciare a pieno ritmo l’attività del club?! Ma perché?" insiste Kaede, palesemente contrariato.

Io mi difendo come posso: "Perché si lavora, di solito? Mi servono soldi, kitsune!! E non voglio chiederli a mia madre" non per quello che devo farci, che sarà una cosa fra me e te soltanto…mah, spero che questa risposta gli basti o non saprò che inventare!!! Aiuto!!!!

"Ed è così urgente?" chiede lui, in tono meno duro; fortunatamente non si offre di prestarmeli…sa che non li accetterei, men che meno in questa circostanza.

"Sì, è urgente! Senti, kitsune, non trascurerò il club, te lo prometto!!! In fondo, saranno solo tre settimane, fidati di me…" lo prego.

"Hn".

Perfetto!!! A quanto pare ho trovato le parole giuste!! Ora il volpacchiotto pare disposto a rinunciare alle sue domande!!! Sono un genio!!!!!

 

 

Ci sediamo sul divano.

Hn.

Ho deciso di essere clemente con il mio do’aho: so che, se lo sottoponessi ad un terzo grado, alla fine lui mi direbbe perché gli servono questi soldi, ma il suo sguardo disperato e implorante mi ha mosso a compassione; quindi lascio perdere questo discorso, mentre iniziamo a perderci nei nostri preziosi momenti di coccole…

Ma ad un tratto Hanamichi comincia a strofinarmi tra l’indice e il pollice il lobo dell’orecchio!! Appunto…

"Ti piace, kitsune?" mi chiede, tutto sorridente.

"No e te l’ho già detto altre volte!!" ribatto seccamente. Proprio come parlare ad un muro…

"A me, invece, piace fartelo!!!" e continua nella sua opera, con la faccia più contenta del mondo, oltretutto!!!

"Ti ho detto che mi dà fastidio!!!" gli ribadisco io, scostando con fermezza la sua mano.

Lui lì per lì si imbroncia, ma ormai lo conosco il mio do’aho…non si perde mai d’animo! Infatti pone subito rimedio: si avvicina al mio viso e comincia a succhiarmi piano prima le labbra e poi proprio il lobo…

"Questo però ti piace, vero kitsune?" si interrompe un attimo per chiedermelo, poi ricomincia questo dolce tormento.

"Questo sì…" gli dico in un soffio, sospirando; volto appena il viso verso di lui e sospiro di nuovo, più intensamente, contro la pelle del suo collo…

"Kaede…- il mio do’aho scende a baciarmi la gola- …lo sai che non riesco a resistere, se sospiri in questo modo sensuale…" mi dice e il suo respiro diviene affannato.

Ma io non voglio che tu possa resistere, Hana…

"Oi do’aho, è da un po’ che non lo facciamo sul divano…" gli mormoro, attirandolo a me, facendo aderire i nostri corpi.

"A questo si pone subito rimedio, kitsune!!!" sorride lui, prima di farmi sdraiare e di distendersi sopra di me…

 

Tre settimane passano in fretta quando si ha molto da fare!!!

Una faticaccia…

Perché il lavoro è lavoro, ma se avessi trascurato il club di basket per questo potete stare certi che la volpe me l’avrebbe fatta pagare cara!!! Il tensai però, ovviamente vorrei aggiungere, non ha problemi a destreggiarsi su più fronti e ha brillantemente superato l’ardua prova!!!

E ora sto salendo le scale di casa per raggiungere il mio volpacchiotto, che di sicuro è in camera nostra: spero proprio di coglierlo di sorpresa…

Apro la porta ed eccolo lì! Seduto per terra con la schiena contro il muro, immerso nella lettura di una rivista di basket…

Oddio, il cuore mi batte a mille, sono emozionato…come reagirà? Non so proprio prevederlo…Ok, è il momento!!!!!

"Ciao, kitsune!" spero che non noti il leggero tremito della mia voce, mentre lo saluto avvicinandomi lentamente a lui.

"Hn" è la sua risposta, senza neanche staccare gli occhi dall’articolo che sta leggendo. Mi siedo a terra, al suo fianco, e gli osservo per un attimo il polso sinistro…sì, è a posto!!!!!

E, visto che è così assorto nella sua lettura, ne approfitto: il più velocemente possibile, gli passo intorno al polso l’oggetto che custodivo con cura nella tasca della giacca e glielo aggancio!!

Kaede si gira subito, i suoi riflessi sono pronti come sempre, ma stravolta non lo sono stati abbastanza da prevedere i miei movimenti; con aria stupita osserva il bracciale in oro bianco che ho appena chiuso al suo polso: un bracciale di una catenina sottile e con una placchetta anch’essa sottile.

"Hana…cos’è?" mi chiede, visibilmente spaesato. Lo è talmente che non mi ha dato del do’aho!!!! Eheheheheheheh….evviva, sono riuscito a sorprenderlo ancora una volta!!!!!

"Non lo vedi da solo? È un bracciale" lo prendo in giro.

"Sì…voglio dire, perché?".

Oooooh…quant’è carino così confuso, il mio Kaede!!! Ma posso capire il suo disorientamento: non è il suo compleanno, il nostro anniversario ormai è passato e io gli piombo qui con questa sorpresa…però riconosco anche quel luccichio nei suoi bellissimi occhi blu...

Gli mostro il mio polso sinistro per rispondergli: "Me ne sono comprato uno uguale, vedi? E poi leggi sulla placchetta!" lo esorto.

Lui per una volta fa subito come gli dico e così si accorge dell’incisione "H&K" che decora quella sottile lamina.

Kaede alza lo sguardo su di me e io gli sorrido: "Naturalmente queste iniziali sono incise anche sul mio bracciale" e gliele mostro.

"Allora volevi lavorare per questo?" mi chiede, a voce bassa, con una espressione luminosa che gli ho visto solo nei momenti più belli.

"Be’, sì…- mi sento un po’ imbarazzato sotto il suo sguardo profondo, istintivamente cerco di schermirmi- …ci tenevo tanto, kitsune…".

"Perché?" insiste lui.

Uhm…il mio volpino non è poi così stupido, lo so: la sua è una domanda che fa chi sa già la risposta ma vuole sentirla proprio dalle labbra dell’altra persona…ed è giusto così.

"Non so…è difficile da spiegare…le persone che si amano si scambiano qualcosa…un pegno, no? E il valore di questo non cambia anche se siamo solo noi due a sapere di essercelo scambiati…Ho preferito due bracciali a due anelli, ecco tutto! Io…ne avevo bisogno, Kaede…sai, per quello che rappresenta tutto questo…ed è un momento solo fra noi due…".

Ti sto chiedendo di restare tutta la vita con me, Kaede, te ne rendi conto?

"Sei davvero un do’aho!!" sentenzia lui, con lo sguardo duro.

Eh?

Ho una stretta al cuore: perché deve reagire così?! Non pensavo di offenderlo…

"Ma kit…" tento, per capire dove ho sbagliato, anche se ci sto rimanendo malissimo sotto i suoi occhi freddi che esprimono il rimprovero! Credevo che…

"Hn…te lo dovevo mettere io quel bracciale! Mi sai dire che senso ha che tu te lo sia messo da solo?! Toglitelo subito!!".

Oddio, il mio cuore è tornato a battiti regolari…la mia adorabile, prepotente kitsune, che ha notato questo particolare…Ma stavolta sono ben contento di obbedirgli!!! Eheheh...

Sgancio la chiusura del bracciale e glielo porgo; Kaede lo osserva per un po’ in silenzio, poi lo riaggancia al mio polso e mi guarda di nuovo. Stavolta sorridendo.

Io lo abbraccio stretto, gli chiedo: "Allora…sei d’accordo?" e trattengo il fiato per udire ogni suo sussurro; forse potrà sembrare una domanda superflua, dopo quello che ha appena fatto, ma anche io ho bisogno di sentire certe cose proprio dalle sue labbra…un bisogno disperato…

"Sì" è la sua semplice risposta. Quella che volevo sentire…e il suo tono dolce e fermo mi fa capire che ha inteso perfettamente tutto ciò che sottintende il suono che ha appena pronunciato…

La mia stretta aumenta.

"Hana…" mormora il mio volpacchiotto, stringendosi a me.

"Dimmi, kitsune!".

"Fai l’amore con me…".

Eh, sapete com’è…io non so dirgli di no…

 

 

Mi sento un cretino per l’emozione che provo a starmene seduto qui, da solo, in camera, a guardare questo bracciale che avvolge il mio polso…

Ma non per l’oggetto in sé.

Devo essere sincero, io non avrei mai pensato ad un regalo simile e per un motivo ben preciso: ci si può lasciare dopo essersi scambiati anelli, bracciali e ciondoli o qualsiasi altra cosa e, d’altra parte, si può restare insieme anche senza essersi donati nulla.

Ma capisco anche che cosa abbia spinto il mio do’aho a voler comprare questi due bracciali ed è proprio questa comprensione a rendermi felice ed emozionato mentre per l’ennesima volta rileggo l’incisione "H&K".

Però manca qualcosa…

È una sensazione che ho da ieri e oggi riesco finalmente a decidere cosa sia a mancare. Hn…se uscissi subito da casa potrei farcela anche oggi stesso…i negozi sono ancora aperti…

Mi alzo e mi affaccio alla finestra: ecco il mio do’aho giù in giardino, che si occupa del prato e delle piante…è un passatempo che ha scoperto da poco e che sembra piacergli parecchio, anche se il suo preferito resta un altro!!!!

Scendo al piano di sotto e scopro che ha lasciato orologio e bracciale sul tavolo del salotto, probabilmente per non sporcarli di terra. Bene bene…

Non dovrò chiedergli o spiegargli niente fino al mio ritorno…Prendo il suo bracciale e me lo metto in tasca, prima di raggiungerlo all’aperto.

"Do’aho, io esco" gli annuncio.

"Eh?- la mia testa rossa si volta di scatto- Dove vai? Perché? Vuoi che venga con te?" sta già alzandosi in piedi a dire il vero, ma io lo fermo.

"No! No, devo solo …andare a comprare le scatolette di cibo per i nostri gatti. Tu continua pure qui, non ci metterò molto" lo incito, sperando che non si impunti.

"I TUOI gatti" borbotta lui, lanciando un’occhiataccia ai cinque batuffoli di pelo che sonnecchiano all’ombra, poco distante, approfittando del ritrovato tepore primaverile.

"I NOSTRI gatti! Li adori anche tu, ammettilo!!!" gli dico, voltandomi per andarmene.

"Li sopporto…" precisa il mio do’aho, fingendo un aspetto feroce.

E mi viene quasi da sorridere a questa risposta così tipicamente sua, mentre penso che devo affrettarmi e che tanto ci metterò un bel po’ di tempo…penso a quanto strepiterà Hanamichi per questo e sorrido davvero…

Infatti sono a casa poco più di un’ora dopo e non faccio in tempo a chiudere la porta che lui mi è subito addosso, come una furia.

"PERCHE’ CI HAI MESSO TANTO, STUPIDA VOLPE?! Mi stavo preoccupando, perché non mi hai telefonato!!! Che cosa ce l’hai a fare il cellulare?!" grida, veramente arrabbiato. Non nota neanche che non ho confezioni del negozio di animali con me…

Ma io non gli rispondo, tiro fuori il suo bracciale dalla tasca in cui lo tenevo riposto e glielo metto sotto il naso.

"CE LO AVEVI TU!!!!!! L’HO CERCATO DAPPERTUTTO, NON CAPIVO DOVE FOSSE FINITO, DANNATA VOLPACCIAAAAAAAA!!!!" urla, tutto rosso in volto, pronto a saltarmi alla gola. Ecco perché era già nervoso: era convinto di averlo perso, certo…

"Mancava un particolare a questi bracciali, a tutti e due" gli spiego, con calma, e poi gli mostro il retro della placchetta e la nuova incisione che vi compare, su entrambi…

Hanamichi se la studia a lungo, in silenzio, poi mi guarda e mi chiede: "Kitsune, perché hai fatto incidere un otto rovesciato?!".

Un otto rovesciato?!

Io non mi trattengo dal guardarlo malissimo: "Ignorante analfabeta, è il simbolo matematico dell’infinito!!" lo sgrido.

"Grrr…ha parlato il primo della classe!!! Io non sono ignorante, sono il tensai!!! E allora dimmi, a che servirebbe?" scatta lui.

"Ma che ne so? Ieri ne stava parlando il professore, ho sentito qualcosa nel dormiveglia! Tu però eri sveglio…" io mi stringo nelle spalle e faccio per andarmene, ma lui mi ferma, con un viso e una voce completamente diversi da poco fa…è contento, con lo sguardo brillante…

Con un braccio mi cinge la vita, mentre l’altra mano mi accarezza una guancia: "Hai fatto incidere il simbolo dell’infinito pensando a noi due, kitsune?" chiede, emozionato.

"Hn" non gli rispondo, mi limito ad appoggiare la mia mano sulla sua.

Non so. Forse è strano sentir parlare di infinito e di rapporti che durino per sempre due liceali come noi: in fondo questo è il primo legame per tutti e due…mi sembra quasi di sentire le domande che ci potrebbero essere rivolte con aria di sufficienza su come possiamo sapere che sia quello giusto e che sarà per sempre…

Fatte da gente che ha smesso di credere che queste cose capitano solo perché non è successo a loro…

E a noi è successo, a me e a lui, e lo sappiamo, ne abbiamo consapevolezza.

Riallaccio il bracciale al polso di Hanamichi, che poi mi attira possessivamente a sé e mi sorride: "Vuoi stare con me all’infinito…allora, dopotutto, sei un volpino ragionevole!!!!" scherza, con gli occhi brillanti.

"O semplicemente innamorato" mormoro io, prima di offrirgli la bocca per un nuovo, appassionato bacio.

 

Fine (per ora? ^^)