Questa fic è un po' scema, vi avverto preventivamente! Così poi non potrete lamentarvi dicendo che non vi ho messo in guardia...

Vorrei ringraziare Ria, e dedicarla a tutti coloro a cui piace il pairing HanaRu, ed in particolar modo ad una certa ragazza di nome Hanako^^!

 


I want to be with you

di Dream


"Sei pronto a perdere, Rukawa?"

Sì, nei tuoi sogni forse...Ma che sta dicendo quest'imbecille?

"Scordatelo!" 

Il concetto è semplice, ma definitivo, non vi pare? 

Decisamente mi piace mettere i fatti bene in chiaro in ogni cosa io faccia: credo sia una peculiarità del mio carattere, poichè detesto la promiscuità. Quindi, visto che ora mi risulta ben evidente il fatto che Sendoh non abbia alcuna possibilità di predominare in questa nostra sfida, allora perchè non avvisarlo preventivamente? 

Ritengo sia superfluo ribadire che, se qualcuno osa sfidarmi, io sputo sangue pur di vincere, pur di batterlo e dimostrare di essere il migliore! Dimostrarlo a lui, ma soprattutto a me stesso. 

Ho bisogno di questi traguardi per dare un senso ai miei sforzi, ho bisogno di trionfare in tutti i miei obbiettivi, per quanto semplici possano apparire. Mi è necessario riuscire, per gratificare ciò che faccio e ciò che sono. 

Nessuna sfida, nessuna lotta deve essere presa sottogamba, perchè puoi veramente conseguire uno scopo di alta portata solo abbattendo tutti gli ostacoli che ti si frappongono durante il cammino, importanti o meno, rilevanti o meno.

Un giocatore abile è quindi necessariamente un qualcuno da battere per raggiungere il vero professionismo, ovvero ciò a cui aspiro. E' un individuo da annientare! Se poi questo individuo ha l'identità di Akira Sendoh, il mio avversario numero uno, la competizione assume pure un valore prettamente personale: non ho ancora potuto dimenticare l'umiliazione e la rabbia della sconfitta, il senso di impotenza e di vergogna, la frustrazione provata alle parole che mi aveva rivolto Anzai: "Non sei ancora all'altezza di Sendoh..."

Tutto questo è stampato a fuoco nella mia memoria, e credo potrà cessare di bruciare solamente quando l'avrò umiliato sul campo, dimostrandomi ufficialmente superiore a lui. Tuttavia, anche se per me non è ancora sufficiente, pure una vittoria privata può dare la sua soddisfazione. Parziale ed incompleta forse, ma reale! E' per questo che io ora lo sconfiggerò.

Pensandoci, è strano come questo fuoco, questa sorta di desiderio di vendetta sia divampato improvvisamente dentro di me...E tutti ritengono che io sia assolutamente freddo ed imperturbabile! Forse questo è in parte vero...Ma non del tutto.

Fino a poco fa, infatti, ero totalmente in pace col mondo e stavo tranquillamente compiendo i miei consueti allenamenti pomeridiani, in questo campetto a due passi da casa mia...Quando ho però visto poi profilarsi all'orizzonte quella assurda capigliatura all'insù. Già questo è stato sufficiente a farmi andare un po' di fumo alla testa, ma quando poi mi ha proposto un one-on-one non ci ho praticamente visto più dal desiderio di stracciarlo, di dargli un assaggio di ciò che succederà nel prossimo campionato! 

Può prenderlo come un avvertimento, se vuole, di modo che si prepari convenientemente ad affrontarmi sul campo, perchè voglio che appaia al massimo in vista del giorno in cui ci disputeremo sul serio: se lui si dimostrerà forte, la mia vincita apparirà ancora più evidente, più completa.

Mmh...Freddo? Sì, forse io sono freddamente aggressivo. E' un controsenso? Può essere, ma è ciò che sono.

Prendo a far rimbalzare il pallone più in fretta, piegandomi al contempo sulle ginocchia ed abbassando il palleggio per evitare quanto più possibile il rischio che mi possa fregare la palla. Tutti i miei sensi sono estremamente vigili, poichè quando gioco a basket nulla mi sfugge: i movimenti delle sue braccia, le sue gambe che si flettono, pronte a scattare in ogni direzione, il suo sguardo...Su di me? Ma cosa accidenti sta fissando, quel deficiente, invece di tenere sotto controllo la palla? No, non mi posso sbagliare! Sta...Sta guardando proprio le mie labbra!

Ma mi vuole prendere in giro o provocare, per caso? Io mi impegno con tutto me stesso in questa competizione con lui, ed invece questo tipo qui va a distrarsi così?! Non sopporto quelli che prendono una sfida sottogamba, o che sottovalutano il basket! Per me è quasi un tradimento non impegnarmi con tutto me stesso in qualsiasi cosa riguardi il mio sport, si tratti di una partita o anche solo di un allenamento...Non tollero un atteggiamento di sufficienza o superficialità per ciò che concerne la pallacanestro, soprattutto da parte di un giocatore! In particolar modo se questo può significare che la mia preparazione, la mia pericolosità vengano accolte con totale disinteresse. Cosa crede, di aver ancora a che fare con un novellino? E' questo il pensiero che legittima il suo comportamento?

Socchiudo gli occhi in un rapido moto d'ira e, con velocità fulminea, eseguo un paio di finte che lo lasciando del tutto disorientato, lo scarto ed infine finisco senza problemi a canestro.

"Due a zero. Palla tua!" Esclamo, lanciandogliela con durezza. 

Ti batterò, Sendoh. Ti straccerò! Non sperare di doverti incontrare con un dilettante, perchè non sarà così facile! Ancora ignori quanto io abbia sudato e faticato per raggiungere il tuo livello, o meglio per superarlo, ma presto te ne avvedrai, e capirai anche di non poter far nulla per impedirmi di sconfiggerti! Sono sicuro di me stesso in ogni occasione, ed ora sono CERTO di esserti diventato superiore, dopo tutta la faticaccia compiuta. Non mi sottovalutare...

Tuttavia lui ora sembra intenzionato ad impegnarsi sul serio, e ne sono veramente sollevato, perchè stavo iniziando ad irritarmi ciecamente! Lo scontro quindi procede assai equilibrato, competitivo, serrato. Ora sto conducendo sedici a quattordici, ma la palla spetta a lui dopo la mia ultima schiacciata. 

Mi pongo in posizione di contrasto, pronto a fronteggiare il suo assalto. Sendoh non si fa attendere, scatta con impeto preparandosi a superarmi, ma io reggo il suo urto e mi faccio avanti per rubargli la sfera. Sto già per riuscire nella mia manovra quando...Quella-stramaledettissima-voce!

"Ehi, kitsune-schiappa! Ti stai facendo stracciare da quel porcospino incapace?"

Sendoh mi evita compiendo un rapido giro su sè stesso e riprende la sua corsa, che ovviamente si conclude con il rumore della retina che viene scossa.

Dannazione! Mi sono lasciato distrarre! Io, che in campo sono il massimo della concentrazione, io, che riesco pure a non udire gli slogan delle oche del mio fans-club e il tifo degli spalti durante le partite, ho perso la concentrazione! E a causa di chi? Degli insulti di quell'idiota! Perchè si è trattato di lui, non ho dubbi su questo...

Mi volto in modo esasperantemente lento, portando la mia attenzione a bordo campo e scorgendo quel primate di Sakuragi con i suoi capelli rossi, le braccia incrociate al petto ed un ghigno stampato sul viso. I suoi occhi emettono la classica luce che mi fa capire che devo prepararmi ad una delle sue cavolate...

"Che c'è, razza di freezer? Hai degli inceppi al sistema di raffreddamento? Oltre a congelartisi la faccia, stai pure perdendo la sensibilità ai muscoli? E' per questo che non riesci a tener testa all'istrice? L'ho sempre detto io, che sei un incapace... Incapace che si da arie da primadonna!"

Stringo spasmodicamente i pugni, imponendomi di mantenere la calma, di non permettergli di turbare la mia freddezza con le sue sparate assurde. Mi è inferiore, tutti quanti mi sono inferiori, non sono altro che ombre incrociate lungo la strada che conduce al mio obbiettivo. Non dovrei nemmeno considerarlo!

Ma...Allora perchè ogni mio tentativo di ignorarlo è vano? Perchè una sua semplice parola è in grado di riscuotermi dalla mia indifferenza? E, soprattutto, PERCHE' I SUOI INSULTI MI DANNO TANTO FASTIDIO?

Insomma, dovrei esserne abituato, no? Per tutta la mia vita non ho fatto altro che arricchire la lista dei miei nomignoli, sino ad averne una quantità molto vasta e variegata: freezer, ghiacciolo, Mr. Iceberg, lonely-man e vari altri, che non rammento nemmeno. Ma non me ne è mai fregato un granchè di queste stupidaggini, è questa la pura e chiara verità. Ho sempre lasciato che gli altri dicessero e pensassero cosa volevano di me: perchè avrei dovuto occuparmene?

Non mi è mai importato alcunchè delle opinioni altrui, visto che non ho bisogno di dar retta alle chiacchere per essere me stesso e vivere la mia vita. Se sono tanto convinti di conoscermi e di aver capito come sia io in realtà, non mi prendo di certo la briga di dissuaderli per questo. A che scopo? Io so, ho sempre saputo di non essere solo ciò che tutti affermano che io sia. 

Questo, questo solo mi è sempre stato sufficiente: l'esserne consapevole solo io.

Ma adesso perchè diamine provo l'assurdo desiderio che ne venga a conoscenza pure questa testa rossa? Perchè non faccio altro che crogiolarmi nella vana speranza che lui si possa accorgere di me, di ciò che c'è dentro di me, sperando di non venire etichettato come al solito, di non venire al solito approssimato, detestato...? 

E' inconcepibile e illogica questa mia aspirazione, ed io detesto l'irrazionalità! Come mai dovrei apparire diverso proprio a lui? E per quale motivo dovrebbe cercare di conoscermi, se mi odia? 

Mi odia.

Ma, dannazione, perchè il suo astio mi ferisce a questo punto?! Insomma, non è una novità che il mio modo di essere attiri l'antipatia di molti, l'ho sempre saputo sin da piccolo. L'odio, esattamente come gli insulti, è sempre stato il mio pane quotidiano.

Vabbè, se volevano perdere il loro tempo detestandomi ed ingiuriandomi, liberissimi di farlo. Io avevo cose più importanti da fare che dare retta alle loro provocazioni: avevo i miei obbiettivi da raggiungere, ed essi per me erano più importanti dei complimenti, della scuola, delle amicizie e dell'affetto. Più di ogni altra cosa...Procedevo diritto seguendo la strada che mi ero tracciata, senza voltarmi a guardare nessuno.

Ed adesso mi capita di desiderare che questo do'aho si decida a farla finita con le zuffe, a farla finita con le sfide e le dichiarazioni di ostilità, a farla finita di scodinzolare dietro alla sorella del capitano...Eh?! Un attimo, stop! E questo pensiero da dove arriva, cosa c'entra con gli altri?!

Meglio non saperlo, meglio cercare di non pensarci troppo, o concluderò con l'impazzire del tutto, a causa sua! Ci sono già vicino...

Che mi lasci in pace, insomma!

"Vattene, do'aho! Non ho tempo da perdere con un fallito come te!"

Per un attimo scorgo nel suo sguardo un'espressione...Tradita? Malinconica? Ma mi devo essere sbagliato, perchè subito dopo vi riappare la solita luce di sfida.

"Stupida volpe, non osare darmi ordini! Non accetterei certo di dare ascolto ad un maledetto menefreghista come te!"

Di nuovo! Di nuovo qualcosa mi si stringe dentro, a queste sue parole. Ma perchè, perchè diamine deve farmi provare questo disagio, questa sensazione di errore a causa della maniera in cui ci comportiamo l'uno verso l'altro, come se io volessi qualcosa di diverso da lui, cosa che non è vera? 

Io non dovrei sentirmi esposto in questo modo! E' una sensazione assolutamente nuova per me, che mi fa andare nel panico poichè per la prima volta non mi capisco! Lui suscita delle reazioni, in me, a cui non so dare una spiegazione, e questo non lo sopporto, dal momento che ho sempre saputo interpretare con esattezza le mie sensazioni! Ma stavolta...Non ci riesco, non ne sono in grado! E non posso tollerarlo, mi fa andare in bestia come un'umiliazione personale...

Immediatamente prendo a dirigermi in fretta verso di lui, lo afferro per il colletto della camicia e lo strattono duramente, sibilando: "Menefreghista sarai tu, che non ti fai pena di insultare gratuitamente gli altri! Ed ora levati dalle palle, ho una partita da vincere, io!"

Lui stringe le mani attorno ai miei polsi, mi allontana con uno spintone e, quasi non avesse atteso altro, si getta su di me a pugni chiusi iniziando una delle nostre prevedibili scazzottate, a cui di certo non mi tiro indietro. 

Eppure mi fa male colpirlo, mi fa male insultarlo, forse anche più di quanto soffra nel venire da lui colpito o insultato. Ma cosa ho? Che mi prende? Da dove sorge questo mio desiderio di ottenere un rapporto diverso con lui, di potergli parlare, di sentirmi dire per una volta che non sono insopportabile...?

Cosa accidenti mi prende? Cosa mi stai facendo...Hanamichi? 

Hanamichi?! Ecco, perfetto! Chiamalo pure per nome, adesso, Kaede! Non ci mancava che questa...Stai contraendo la sua medesima capacità di dire idiozie, dovresti davvero preoccupartene!

Dopo un po' però mi raggiunge la voce di Sendoh, distogliendomi dai miei intenti omicidi: "Ehi, ragazzi! Mi dispiace interrompervi, ma io e Rukawa avremmo in sospeso qualcosa..."

"Fottiti, Sendoh!" Urla questo do'aho, facendo due passi indietro, asciugandosi il sangue che gli cola da un labbro e gettando un'occhiata più che bieca al capitano del Ryonan, di cui mi ero quasi dimenticato...Questa scimmia rossa per un attimo mi ha pure fatto scordare il basket e la mia sfida personale!

Ammettere tale realtà mi innervosisce ulteriormente, poichè è l'ennesima riprova della strana influenza che ha assunto su di me: sta ottenendo troppo potere sulle mie azioni, sulla mia mente, in cui sa intrufolarsi perfino contro la mia volontà! Ed io non riesco, o forse nemmeno voglio impedirmi di pensare a lui! Quando sono in sua compagnia mi sento quasi male fisicamente per il modo in cui mi tratta, ma se gli sono lontano soffro ancora di più e mi scopro a desiderare i suoi insulti...

Non è logico, è un controsenso assurdo! Perchè ogni cosa si sta ingarbugliando senza speranza nella mia testa, perchè la mia vita non può essere di nuovo semplice e lineare, come lo è sempre stata? Rivoglio la mia freddezza, il mio autocontrollo, la mia sicurezza...Rivoglio il me stesso che conoscevo!

In silenzio mi dirigo di nuovo verso Sendoh e, senza voltarmi nella direzione di quel do'aho, gli intimo: "Sparisci da qui, non ho tempo da perdere con te."

Incredibilmente avverto alle mie spalle dei passi che si allontanano senza ulteriori esitazioni, sino a lasciare null'altro che silenzio. Un silenzio orfano della sua presenza. Un silenzio...Desolatamente triste.

Allora mi permetto di girarmi, e constato che effettivamente se n'è andato senza aggiungere altro, senza pretendere l'ultima parola...Strano, questo non è proprio nel suo carattere!

Ma, in fondo, io che ne so del suo carattere? Per un attimo, unitamente ad una punta di amarezza, nella mia mente balena la possibilità che, così come lui non conosce ciò che io sono dentro di me, forse neppure io so chi sia in realtà. Forse nemmeno lui è realmente come si dimostra agli altri...Ma chi è allora veramente? E perchè vorrei tanto saperlo? Sapere cosa celi dentro di sè, dietro le sue insopportabili apparenze...

Ma è un attimo solo, prima che Sendoh mi posi un braccio attorno alle spalle, accarezzandomi la schiena e sussurrandomi con tono quasi insinuante: "Sogni ad occhi aperti?"

Immediatamente io mi scosto, infastidito dal suo gesto confidenziale, perchè non mi piace essere toccato dagli altri, ma anche seccato dalla consapevolezza di essermi lasciato andare a pensieri inconsueti per me. Ma essi stanno diventando ormai il mio pane quotidiano, devo prendere atto che non è più esatto definirli "inconsueti".

Fissando il mio avversario negli occhi noto che, per una volta, dietro la sua aria serafica e tranquilla, le sopracciglia scure lievemente corrugate nascondono qualcos'altro. Qualcosa che mi è ignoto, che non riesco ad identificare bene...Se questo non mi facesse sentire così scemo, potrei dire che l'espressione del suo sguardo stia cercando di celare del fastidio, della...Gelosia?

Bah! Forse è meglio che cerchi di darci un taglio con questi pensieri assurdi e riprenda lo scontro dove l'avevamo lasciato prima dell'arrivo di quell'idiota e delle sensazioni inspiegabili che ha portato in me. A che serve accaponirsi su un problema probabilmente privo di significato?

La palla spettava a me, se non erro...Sta pronto, Sendoh! Voglio superarti, ora voglio solo impegnarmi per batterti e non chiedermi null'altro...E' tutto così semplice quando gioco: lì veramente nulla mi sfugge! Lì nulla è privo di causa e di effetto: un luogo dove teoria e pratica sono l'uno la motivazione dell'altro.

Alla fine, e non c'era da dubitarne, vinco io con un punteggio di venti a diciotto. Il distacco è esiguo, troppo esiguo...Ma presente ed inconfutabile!

Mi pongo quindi a sedere a terra, sul cemento accanto al mio borsone, bevendo un sorso d'acqua dalla mia borraccia e riprendendo fiato. Senza parlare, il mio nemico personale mi imita e si accomoda al mio fianco, forse troppo vicino per i miei gusti.

Per un po' manteniamo ambedue un perfetto silenzio, poi lo odo prendere un profondo respiro ed interrompere questa pausa tanto rilassante. 

Non voglio dialogare, ora...In genere non è che lo desideri proprio, è vero, ma adesso ancora meno. Perchè la gente non sa mai apprezzare il valore del non detto, dell'ascoltare sè stessi e gli altri senza spendere inutili parole? Non sopporto i dialoghi vaghi, le frasi superflue. E' così piacevole la calma: mi aiuta a riflettere, mi fa sentire a mio agio...

Eppure forse sto dicendo delle falsità. Ammetto senza problemi che mi dà un po' fastidio prestare orecchio a Sendoh, eppure ho scoperto che, quando non mi insulta, mi piace starmene ad ascoltare la voce del do'aho. Forse perchè ha un'inflessione così calda, così avvolgente...

"Rukawa, posso chiederti come mai Sakuragi sembra essere l'unico in grado di strapparti dalla tua incomunicabilità quando sei fuori dal campo?"

Cioè, dico, non solo vuole discutere, ma ha scelto proprio una domanda a cui non so dare risposta! 

Oltretutto, non mi va di parlare di quella scimmia. E' un argomento che mi infastidisce, esattamente come mi infastidiscono le equazioni cui non riesco a dare un risultato esatto, ma di cui non sono nemmeno in grado a trovare l'errore da me commesso nello svolgerle, pur sapendo benissimo che esso è lì, presente, davanti ai miei occhi. 

Mi sembra di vivere in una situazione analoga, in cui sono certo di conoscere in realtà il perchè delle mie sensazioni strane, ma non riesco nonostante tutto ad individuarlo, seppure forse mi dovrebbe essere evidente! Se lo scoprissi, sento che capirei tutto, che saprei il motivo per cui mi turba tanto pensare a quella testa rossa ma perchè non riesca però ad evitarmi di farlo, la ragione per la quale i suoi insulti mi facciano così male e la sua compagnia così bene...Ma davvero ci tengo a svelarne la ragione? Non lo so...Dal momento che ho anche la netta sensazione che ciò mi causerebbe solo un sacco di guai!

"Non mi dici nulla?" Insiste.

"Nh." No, nulla. Non ho voglia di sprecare fiato con te, Sendoh, non ne vale proprio la pena. E se c'è una cosa che odio, è fare qualcosa senza che ne valga la pena!

"Ehi!" Mi chiama, incurante del palese fastidio che questo dialogo mi sta arrecando, ricercando la mia attenzione.

Ma che ha? Mi volto verso di lui e ne incrocio lo sguardo, sostenendo l'esame di quegli occhi seri con un sopracciglio alzato. Ma per quale cagione mi fissa in quel modo? Sembra quasi che voglia cercare qualcosa dentro di me!

"Non è che per caso Sakuragi ti piace?" Sbotta, in un tono che mi appare come falsamente divertito e malizioso.

Eh?! Ma che cavolo dice?! Piacermi? Sakuragi!! Ma è del tutto fuori, la sconfitta gli ha rammollito le connessioni cerebrali?!

Non che io mi scandalizzi per il fatto che il do'aho sia inequivocabilmente un ragazzo, dal momento che la cosa in sè non mi creerebbe alcun problema e non ho certo pregiudizi di alcun genere...Ma stiamo parlando di Hanamichi, dannazione!

Insomma, se ne è reso conto?

"Ti sei bevuto il cervello?" Lo freddo, senza tergiversazioni.

"Allora, se io ti dicessi che una persona che conosco ha intenzione di provarci con lui, la cosa non ti darebbe fastidio?" Insiste, incurante della mia voce gelida.

"No!" Affermo, ancor prima di poter riflettere su quanto mi è stato appena detto, perchè sentivo che "No" era la risposta da dare.

Ed invece...Sì, dannazione! Già l'idea che la Akagi possa accettare le sue dichiarazioni mi fa venire la pelle d'oca, ma immaginare qualcun altro, sicuramente più intelligente e sensato di lei, che...Cazzo, questo no! Eppure avrei dovuto immaginare e prevedere che prima o poi qualcuno si sarebbe accorto di lui, che avrebbe tentato di reclamarlo per sè...Ma in fondo, a me che importa?! 

Oh, no! Non posso prendermi in giro così, è stupido tentare di ingannare sè stessi: mi interessa eccome! Dio santo! Una persona mi interessa, pur non concernendo il basket! 

Perchè l'idea di quell'idiota con qualcuno mi rende così furioso, perchè mi fa venire la voglia di urlare al mondo che nessuno deve guardarlo, nessuno deve toccarlo, nessuno che non sia...Io? Perchè da un po' di tempo non fa che apparire nei miei sogni? Perchè monopolizza i miei pensieri ed i miei sguardi? Perchè causa reazioni al mio corpo che io non riesco ad ignorare?

Quanti "perchè" inutili, che riescono solo a complicarmi la vita ed a cui non so dare replica...E pensare che forse la soluzione a queste risposte non è lontana...Forse la so, ma non voglio ammetterla...Forse la chiave di tutto sta proprio nelle parole di Sendoh.

Mi piace Sakuragi?

Scatto in piedi, ripetendo incredulo e cocciuto: "No!"

Mi rendo conto che il ragazzo accanto a me si leva a sua volta, cacciando un sospiro di sollievo: "Uff...Sai, Rukawa, per un attimo ci ho quasi creduto..."

Ride, prima di rifarsi serio. Stranamente serio. Troppo serio, per i miei gusti.

Lo osservo, cercando di darmi una spiegazione in grado di giustificare la stranezza delle sue domande e di alcuni suoi atteggiamenti. Il suo modo di comportarsi con me mi ha sempre lasciato perplesso, a dir la verità: gli sguardi fissi, gli sfioramenti casuali, le pacche amichevoli...Anche qui c'è qualcosa che non torna. Accidenti, per quale motivo la mia vita si sta complicando in questo modo? Io non voglio, non ho mai chiesto tutti questi interrogativi!

Lui nota il mio sguardo e sorride, ma in modo diverso da quello schietto che sfoggia abitualmente con gli altri. Stavolta si tratta di un sorriso languido che mi fa inconsapevolmente indietreggiare. Tuttavia lui non permette che io mi allontani, e mi afferra per le braccia con fermezza, avvicinando pericolosamente il suo viso al mio e sussurrando, troppo vicino alle mie labbra: "Mi hai fatto preoccupare..."

Noto che i suoi occhi si socchiudono, bramosi ed offuscati, mentre le sue labbra si muovono in cerca delle mie...Ma è solo un attimo, prima che questo stolto temerario, ma potete anche definirlo pazzo, è un esempio (o una realtà?) più calzante, lanci un urlo di dolore e si scosti, annaspando e tenendosi il fianco per la sofferenza della ginocchiata ricevuta.

Ignoro totalmente la sua situazione, anche perchè del resto se l'è voluta, e con voce impersonale ed autoritaria chiedo: "A chi piace Sakuragi?"

Chi è? Devo conoscere l'identità di...Questo...Individuo da eliminare.

Lui, che si era accasciato a terra, di scatto si risolleva con un'espressione palesemente rabbiosa, forse un po' oltraggiata. 

"Nessuno! L'ho inventato sul momento solo per vedere la tua reazione...Per capire una cosa che non avrei mai voluto comprendere! Non posso crederci...Non voglio credere di aver visto giusto, di aver inteso che tu..Insomma, che a te quella scimmia..." 

Ansima un attimo scuotendo il capo, quasi a scacciare un pensiero molesto, prima di confessarmi: "Mi piaci, Rukawa."

Senza scompormi in alcun modo afferro il mio borsone e me lo pongo a tracolla, prima di gettargli un ultimo sguardo freddo: "Non ripeterlo mai più, non mi interessa saperlo...E non mi abbasserei a baciarti, Sendoh, nemmeno per tutto l'oro del mondo. Riprovaci, e credo che ne ricaverai danni assai più seri!"

Quindi mi allontano. Sono stato forse un po' troppo duro, ma non sono riuscito ad evitarlo: è la giusta ricompensa per lo spavento che mi ha fatto prendere a causa delle cretinate che ha inventato su Sakuragi...No, sul MIO do'aho.

Sì, forse ho esagerato con Sendoh. In fondo mi ha fatto un favore, perchè finalmente ora ho capito tutto, e tutto mi è chiaro...Chiaro, ma non per questo meno complicato.

 

 

AAAAHHHHHH! MA SI PU0' SAPERE CHE COSA AVREBBE VOLUTO FARE QUEL PORCOSPINO ALLA MIA VOLPE?! Come sarebbe, perchè dico "mia"? Perchè mia, insomma!! Sì, avete presente, no? Aggettivo possessivo: mia volpe. Scarsini in grammatica, eh?

Ok, ok, la smetto! Insomma, come spiegarvi...Mi è capitata una sventura totalmente inaspettata: mi sono innamorato di Kaede Rukawa. Che ci volete fare, la vita non è sempre semplice! Quando poi i sentimenti giungono per complicarla ulteriormente... 

Eh? Volete che vi dica come è successo? Che pretese, credete forse che lo sappia?! Per certe cose non c'è mica una spiegazione razionale...E' capitato!

Va bene, di certo non è che una mattina io mi sia alzato dal letto ed abbia detto: "Oggi decido di innamorarmi della kitsune!"...No, questo proprio no! Devo ammettere che è accaduto tutto gradualmente...A partire dal primo momento in cui l'ho visto, se devo essere totalmente sincero.

Quando avevo incrociato i miei occhi con i suoi, in quella famosa mattinata di aprile, mi ero subito accorto che dentro di me stava cambiando qualcosa, che quel demonio dagli occhi di un angelo stava congiurando per farmi impazzire! 

Praticamente nella mia mente, in quel dato istante, erano partiti in contemporanea per direzioni opposte due principali sentimenti discordanti: il primo affermava a gola spiegata, ed era il più semplice a cui dare retta, che io quello lo odiavo, lo detestavo, non lo sopportavo. Mi aveva praticamente soffiato la ragazza che mi filavo (anche se non era proprio così, dal momento che a lui non fregava un fico di Haruko!), e, già lo sentivo, era un arrogante, un attaccabrighe, un antipatico algido presuntuoso! Questo pensiero era partito a razzo in piena potenza, monopolizzando le mie reazioni e qualsiasi altra conclusione razionale, spingendomi alle risse, agli insulti...

Però, unitamente ad esso, si era sviluppata sicronamente ma occultamente pure un'altra sensazione...Più pallida, meno impetuosa e tuttavia dilagante ed inarrestabile come la marea o la piena di un fiume. Un turbamento che mi spingeva a tentare sempre di essere al centro della sua attenzione, a fissarlo quando mi credevo non visto, a cercare un qualsiasi contatto con lui, a sognare lui...Un impulso pericoloso, che io respingevo ed ignoravo urlando il mio odio con tono sempre più forte, per cercare di coprire quella voce piacevolmente fastidiosa.

Ma dentro di me queste emozioni opposte erano in continua evoluzione, e, man mano che il tempo proseguiva, man mano che gli stavo accanto ed imparavo a conoscerlo, ad ammirare la sua bellezza ed il suo carattere tenace ed orgoglioso, è accaduto che la prima scemasse sempre di più, mentre la seconda invece crescesse in maniera esponenziale...Finchè l'amore, perchè di esso si trattava, non è riuscito a sovrastare ed a lasciarsi alle spalle, sconfitto, l'odio.

Credo che sia questo l'itinerario tortuoso che ho percorso e che mi ha portato a tale situazione strampalata: mi ha fatto innamorare del mio peggior nemico, di un ragazzo! Ma è un ragazzo stupendo, di una bellezza irreale ed eterea, dotato di un carattere grintoso e forte, eppure, sotto sotto, ne sono sicuro, anche dolce e passionale...

Quindi potete immaginare perchè non abbia resistito ad intromettermi quando l'ho visto in compagnia dell'istrice! Fossi matto! 

Forse non è stata proprio una grande idea quella di insultarlo e prenderlo a pugni, lo ammetto, ma dubito seriamente che, se avessi agito in modo diverso, lui mi avrebbe dato retta! Del resto, ero anche lievemente incavolato: insomma, non dà confidenza a nessuno, proprio con quel maniaco doveva incontrarsi, oggi!

Comunque, lui mi ha intimato di andarmene, dopo la consueta scazzottata che non ho potuto fare a meno di provocare, ed io, dal momento che ero stanco di litigare con lui (ed anche di prenderle da lui), l'ho accontentato...O perlomeno ho fatto finta di acconsentire. Non avrete mica creduto sul serio che io mi fossi allontanato, lasciando Rukawa solo con quell'hentai! Il primo cespuglio che mi sono ritrovato sulla strada oggi ha avuto l'onore di fare da paravento all'eccelso genio Sakuragi! Che grande idea, eh?

In questo modo ho potuto assistere alla fine dello scontro ed alla vittoria della volpastra (ne dubitavate?). 

Dopo, però, con mia somma angoscia, quei due si sono seduti l'uno accanto all'altro (Rukawa vicino a QUEL MANIACO!), ed io, per quanto abbia teso l'orecchio o cercato di captare le minime vibrazioni dell'atmosfera (credetemi, in questo sono un esperto! Durante le interrogazioni, è necessario avere udito lesto per recepire i suggerimenti!), non ho potuto ascoltare la benchè minima parte di ciò che si sono detti! Che rabbia! E se quel maledetto gli avesse fatto proposte oscene? 

Ho accolto quindi con enorme sollievo l'iniziativa di Rukawa di levarsi in piedi, perchè loro due a terra con una distanza di sicurezza veramente esigua non mi piacevano affatto! Ma non avessi mai gioito!! Quel maniaco, quel maledetto pervertito si è levato in piedi a sua volta ed ha osato cercare di BACIARE la MIA volpe! Se si fosse avvicinato ancora un decimillesimo di millimetro sarei balzato fuori da questo rifugio come una pantera e l'avrei ridotto a tasselli di puzzle! Però la kitsune gli ha dato il fatto suo!! Ahahahah! Bacia la polvere, Sendoh!! Sono totalmente perso in estasi, perchè perlomeno ho la riprova che alla volpe non interessa quel brutto bastardo! Meno uno! Ora devo contendere Rukawa solo con il resto del mondo...Ma credete forse che non ce la possa fare a conquistarlo? Sono o non sono un tensai? Certo che ci riuscirò!

Ora noto che il porcospino si sta allontanando nella mia direzione con faccia alquanto abbattuta, mentre la kitsune si dirige dalla parte opposta.

Le regole della comunità e della lunga vita mi imporrebbero di lasciarlo stare... Ma dovrei forse rinunciare alla splendida occasione di sfotterlo? Del resto, non posso più celarmi dietro questo assurdo cespuglio: mi sono talmente incavolato di fronte al suo tentativo di abbordaggio che l'ho praticamente potato in misura drastica con le mie mani per sfogarmi! Ora è in formato bonsai...Aveva ragione mio nonno: il giardinaggio non fa per me.

"Ehilà, Sendoh! Che c'è, la volpe morde?" Ghigno io uscendo allo scoperto, soddisfattissimo della mia geniale battuta.

Lui, che evidentemente non mi aveva notato prima, immerso com'era nella contemplazione del marciapiede, sussulta e solleva nella mia direzione uno sguardo distillato di puro odio che mi fa quasi rabbrividire...Non avrò esagerato con il tono sarcastico? Naaahh! E' lui che non ci è abituato! I miei amici me ne hanno dette di molto peggiori!

"E' meglio che ti avvezzi alla sensazione di essere scaricato, Sendoh! Non potrà andarti sempre tutto bene." Lo ammonisco io, tentando di istruirlo con filosofia. Sto pure cercando di essere gentile! Sarà grave? Ahhh, ma sono troppo soddisfatto! La volpe ti ha dato una bella zappata, eh?

"Oltretutto, è meglio che non ci riprovi con Rukawa, o il sottoscritto potrebbe staccarti la testa!" Lo informo anche, dimostrando in più molta cortesia.

Lui finalmente sembra riscuotersi (prima si limitava a fissarmi emettendo una specie di ringhio) e cogliere il significato nascosto dietro le righe, poichè indaga con una brutta espressione stampata in viso: "Ti piace Rukawa, Sakuragi?"

Vabbè, ha il diritto di essere informato in anticipo! Tanto vale che si prepari alla dura realtà della vita, ovvero che il volpino può solo sognarselo! Anzi, no! Neanche quello: non glielo permetto assolutamente! Lui è mio, forse non ancora nella realtà dei fatti, mi comunque lo diventerà presto...Quindi perchè non anticipare un po' le cose?

"La volpe è caccia privata, porcospino, quindi stagli alla larga! Sono innamorato di lui, e lui sarà mio!" Sparo, quasi soddisfatto di potergli sbattere il fatto che io abbia ancora possibilità, e lui no. Ma che dico!? Io non ho possibilità, ho certezze!

Sendoh mi fissa per un lungo istante con un'aria quasi sconsolata, ma poi si apre in un sorrisetto che non mi ispira affatto! Ha una piega vendicativa agli angoli della bocca...Ma immediatamente, così come era apparso, questo sparisce, per far spazio ad un'aria grave, quasi spaesata su quel viso perennemente deformed.

"Mi dispiace per te, scimmia." Afferma noncurante, con una punta di compianto, prima di proseguire allontanandosi e ribadendo: "Mi dispiace davvero molto."

Eh? Ma si può sapere cosa intende dire con questo? Sta forse cercando di innervosirmi? Cosa vuole nascondermi, a cosa cerca di alludere?

"Strangolati, Sendoh! Si può sapere cosa stai insinuando?!" Gli urlo dietro, cercando di capirci qualcosa. Non so perchè, ma credo che sia a conoscenza di qualcosa di importante che dovrei sapere...E questo mi colma d'ansia, perchè ho la netta sensazione che non si tratti di una notizia piacevole!

Lui immediatamente si ferma al mio richiamo e si volta verso di me, per poi avvicinarmisi senza perdere la sua aria tetramente cupa.

Mi fissa negli occhi con decisione, prima di sussurrare con voce bassa ma ferma. "Ti sei innamorato della persona sbagliata, perchè Rukawa è un bastardo...Un maledetto menefreghista che ti farà solo soffrire, esattamente come ha fatto soffrire me!"

Oh, io non ne sarei così sicuro! Cosa gli consente di esserne così certo?

"Abbassa gli aculei, istrice! Sei stato TU quello scaricato, io non farò di certo la tua stessa fine!"

No...Io sento che fra me e la volpe c'è qualcosa! Qualcosa che non può venire ignorato, e che nemmeno lui potrà respingere. Io lo amo e so di essergli destinato, so di essere stato creato per farlo felice...

Eppure questo qui inizia a sorridere!! Cosa c'è di tanto divertente?! Ma si tratta di una sorta di risata di pietà, di derisione...Quella che si ha nei confronti di chi si ostina con le sue puerili convinzioni superate. Quella che si sfoggia verso chi vuole ancora credere alle favolette della nonna, a Babbo Natale che scende dal camino.

"Non lo conosci, Sakuragi. Non sai nulla del ragazzo di cui disgraziatamente sei andato ad innamorarti. Non sai che a lui piace servirsi della gente...Ti userà, come ha usato me e come si è servito di decine di altri prima di me! Solo per il suo piacere, solo per divertirsi e per giocare con i tuoi sentimenti. Gli piace comportarsi così, lo sai?" Conclude con tono pacato.

Cosa...COSA STA DICENDO!?

Dinnanzi alla mia espressione sbigottita ed incredula, questo maledetto continua. "Oggi gli ho chiesto di diventare il mio ragazzo, perchè fare sesso con lui non mi bastava più. Perchè purtroppo me ne ero innamorato come un cretino, pur sapendo che non avrei dovuto...Perchè non ignoro lui non è in grado di amare. Hai creduto davvero che quella fosse stata la mia prima dichiarazione per lui? Che quel tentativo di bacio non avesse avuto precedenti? Affatto...Io conosco il sapore delle sue labbra. Ma oggi mi ha respinto in malo modo, di fronte alle mie richieste, poichè non è disposto a rinunciare alla sua libertà, non è disposto a legarsi ad una persona quando potrebbe averne quante ne vuole e divertirsi con tutte...E proprio per questo io non reggevo più: non sopportavo di doverlo spartire con chissà quanti altr..."

Non può terminare perchè io lo afferro per la gola e lo strattono violentemente, scuotendolo con veemenza: "Che cazzo dici! SI PUO' SAPERE COSA STAI INVENTANDO?! Non ti permetto di parlare così di lui, di sputtanarlo in questo modo!"

Non ci vedo praticamente più dalla rabbia...Ma non è solo ira. E' anche dolore, quello che sento! So che non dovrei dargli retta...Ma è così maledettamente sicuro! E se stesse dicendo la verità? Se davvero Rukawa...Dio, mi sembra che un coltello mi si pianti nel cuore, se solo provo a immaginarmelo con un altro!

Se sul serio lui si concedesse ad altri con la stessa facilità con cui mi dà dell'idiota? 

Mi sento così stupido...Avevo creduto che lui fosse diverso. Avevo sognato il principe azzurro delle favole, e mi ero innamorato di chi desideravo amare...Ed ora scopro di aver perso la testa per un semplice sogno! Ma io volevo questo sogno...E' diventato la mia ragione di vita! No, Rukawa. Non puoi prendermi in giro così, non puoi farmi questo! Non capisci che non riuscirei a tollerarlo, se fosse vero?

Sendoh riesce a emettere con voce strozzata, nonostante la mia stretta: "Non mi credi? Neppure io...Ci avrei voluto credere...Tuttavia...Se sei disposto a non avere l'esclusiva su di lui, puoi anche farti avanti...Non ti rifiuterà di certo!"

Ma io non ho intenzione di dargli retta, mi aggrappo con tutte le mie forze ad una convinzione già crollata, ostinatamente cocciuto nell'afferrare una speranza. 

"Ah, e così tu avresti fatto sesso con lui, eh? Ed io dovrei darti retta!? Fossi pazzo..."

Lui seguita a sorridere, sicuro di sè, e riprende: "Sei in squadra con lui, immagino lo avrai osservato sotto la doccia...Rukawa ha un neo in un punto un po'..."critico". Come potrei saperlo, se non l'avessi visto nudo? So dove abita...Vuoi che ti riveli il suo numero di telefonino, i luoghi che frequenta...? Vuoi che ti descriva il suo tipo di uomo, il modo in cui gli piace essere baciato? Vuoi sapere...Come accarezzarlo...?" Seguita, con tono insinuante.

I suoi occhi sono sfacciati e sicuri...Estremamente sicuri, e fanno vacillare pericolosamente le mie certezze...Ma sono ancora certezze? Ho paura di poter ammettere che si siano già trasformate in chimere...No, non posso concedermi di ascoltare quello che mi sta dicendo! Non posso, perchè finirei per credergli, e conseguentemente finirei per distruggermi...Ma già l'insicurezza sta dilagando in me, monopolizzandomi. Insicurezza che si tramuterà in sospetto, che si evolverà in certezza, senza che io vi possa far nulla...No, non devo permettergli di farmi questo! Non devo, perchè sento che morirei dentro...Soffocando questo amore, soffocherei anche la mia capacità di amare...Non credevo che questo sentimento fosse tanto forte, ma ora sento che mi sta lacerando in due!

"Le tue convinzioni vacillano già, vero, Genio? Puoi tentare di non pensarci, di convincerti che io ti abbia detto il falso...Ma le mie parole ti perseguiteranno finchè non ti deciderai a dar loro ascolto..." Sussurra malignamente.

Lo spintono via e mi allontano per non udire quello che sta dicendo, quello che adesso sta urlando: "TI STRAPPERA' IL CUORE E TE LO CALPESTERA'! SI SERVIRA' DI TE COME DI UN GIOCATTOLO, COME HA FATTO CON TUTTI GLI ALTRI!!"

Inizio a correre per coprire con il rumore dei miei passi il suono di quella voce, di una risata derisoria. No. NO! Io non ci credo, non posso crederci, non voglio crederci! Non può essere la verità, mi rifiuto di accettarlo! Rukawa...Rukawa non può essere veramente la persona che ha dipinto Sendoh! 

Se avesse mentito...

E se avesse invece detto la verità?

Più tento di convincermi che mi ha voluto prendere in giro, che non devo torturarmi...Più me li figuro abbracciati, gli sguardi roventi, le mani l'uno sull'altro! E si fosse trattato solamente di Sendoh...No, lui ha chiaramente affermato di non essere stato il solo. Ma cosa vado a ripensare alle sue parole?! Mi sto solo facendo male! E' assurdo, troppo assurdo per essere vero! Ma, in fondo, io di Rukawa non so nulla, al di fuori dell'ambito scolastico. Lui potrebbe...? No!

Eppure...Dio santo! Non faccio altro che vedere Rukawa mentre si concede ad altri, e giuro che impazzirò!! La sola idea che qualcuno abbia potuto accarezzarlo o guardarlo mi fa uscire di testa, mi martella e non mi dà tregua! Lui è mio...Non riesco ad accettare il fatto che ora possa essere in compagnia di qualcun altro... Che gli stia permettendo di...Ma perchè!!! Perchè dovrebbe essere così?! Perchè mi sono innamorato di qualcuno che non potrebbe mai darmi ciò che voglio?

Lui...Lui concede sè stesso in questo modo? Forse si sta divertendo, in questo preciso istante, mentre io sono qui, con le mani legate, impotente, e il cuore escoriato che sanguina? Lui mi ha fatto questo, mi ha torturato senza nemmeno saperlo...Ed ora mi rendo conto che non c'è più nulla da vincere, che non c'è più nulla che io mi debba preoccupare di perdere. L'unica cosa che mi interessi realmente è lui...Ma lui non sarà mai mio.

No! Non voglio pensarci, non devo pensarci! Non può essere, no...Non posso accettare questa realtà, perchè non voglio!

 

 

I miei piedi affondano con un suono attutito nella sabbia sottile, ancora calda per il sole pomeridiano, pur essendo questo ormai tramontato da un bel pezzo.

Mi piace camminare sulla spiaggia di notte, quando essa è deserta, quando nessun urlo e nessun suono copre e disturba il rumore della risacca sulle onde. Quando le stelle ammiccano numerosissime nel cielo e la luce della luna si riflette sulle acque scure, mentre il vento scuote con una lieve carezza gli alberi della riva. Quando tutto è calma, tutto è tranquillità in grado di trasmettersi al mio cuore, che non ne ha mai avuto bisogno quanto ora.

Non so perchè, ma avverto spesso questo desiderio di raccoglimento, di solitudine, e trovo che in luoghi simili, in momenti simili mi sia più semplice trovare l'isolamento di cui talvolta sento la necessità, permettendomi di incontrarmi con me stesso...Di cercare di capirmi e di conoscermi. Non voglio essere uno dei tanti che tenta di nascondersi dietro le apparenze di chi vorrebbe essere perchè si sente in soggezione di fronte alla propria anima. 

Se non sapessi chi sono io e cosa voglio, come potrei pretendere di poter raggiungere un qualsiasi traguardo? Sono l'unico a cui possa affidarmi ciecamente, proprio perchè SO chi sono. 

Il mare di notte ha il potere di indurmi a fare delle riflessioni sul mio carattere, sul mio passato, sul mio futuro e la mia vita. Mi scopro talora a fissarlo come se potesse saperne più di me, come se fosse in grado di darmi delle risposte...Allora mi spingo indietro nel tempo, ricordando i tanti desideri e le speranze formulate nelle numerose passeggiate simili a questa che già ho fatto.

Altre occasioni, tempo addietro, in cui immancabilmente mi sono chiesto: "Quando tornerò qui, la prossima volta, ad ascoltare i miei sentimenti...Essi saranno ancora immutati? Il mio animo sarà ancora inviolato? Il mio cuore si sarà risvegliato, oppure sarò ancora...Freddo? Ancora...Solo?"

Domande che non avevano risposta, ma che attendevano soltanto di venire formulate per tormentarmi di malinconia...Per farmi rendere conto che, nonostante tutto, mi sentivo solo, mi sentivo perso, anche se mi era duro ammetterlo.

Ma ora, mentre seguito ad avanzare immerso in quest'aria lievemente balsamica, posso affermare senza esitazioni che in me qualcosa è cambiato. Me lo conferma questa stretta al cuore che provo ogni volta che penso a lui: fa male ma è piacevole al tempo stesso.

L'ho trovato. Ho trovato una persona che mi ha fatto desiderare di essere diverso, mi ha fatto smaniare, mi ha fatto sperare. Ho trovato chi vorrei che mi capisse e mi conoscesse sul serio. Ho compreso da chi mi potrei farmi vedere veramente...

Ma non so se lui ne abbia voglia. Proprio per un ragazzo etero convinto dovevo andare a perdere la testa? Sono un caso senza speranza. 

Ora so che solo per l'impossibilità di realizzare ciò che voglio non desideravo capirmi, e cercavo di nascondermi da quanto provavo...Per la prima volta, ho tentato di mentirmi.

Causa sua! 

In questi ultimi giorni, ha perfino cessato di insultarmi e di prendermi a botte, così non riesco più a stabilire alcun contatto. Ho paura di averlo perso senza essere nemmeno riuscito a trovarlo veramente...

Hanamichi...Che strano! Il nome è dolce sulle mie labbra, ma affilato e tagliente sul mio cuore.

Qualche volta, durante gli allenamenti, sono certo di avvertire il suo profondo sguardo nocciola su di me, intento ad osservarmi...Lo sento come una carezza, lo percepisco, ma se mi volto...Scopro che non è vero, che ho immaginato tutto! 

Durante le uniche occasioni in cui mi ha guardato, ultimamente, nei suoi occhi mi è stato concesso di leggere solo del rancore! Eppure si tratta di rancore diverso da quello che mi rinfacciava prima: questo è come un rimprovero. Come la delusione di un bambino ingannato.

Che cosa vuol dire?

Di nuovo fisso il mare mentre la spuma lambisce quasi i miei piedi, come ad invocare una muta risposta. Eppure mi pare che esso voglia invece deridermi...Sono attimi come questo che mi fanno desiderare di avere un amico, una persona con cui confidarmi ed in cui avere fiducia, una persona che non sia io stesso.

Ma sono io l'unica persona in cui riesco a credere, l'unica che possa capirmi, che VOGLIA farlo...Non mi è facile anche solo immaginare di aprirmi ad altri...Nulla mi appare facile, e la mia vita è una continua lotta per restare in piedi ed avanzare senza bloccarmi...Tuttavia ora, nella realtà di questa notte di fine estate, mi fermo immobile.

E' lui. Lui, disteso sulla spiaggia una decina di metri davanti a me. Lui, con le mani incrociate dietro la nuca. Lui, con il viso rivolto alle stelle.

Per un attimo provo il vergognoso impulso di fuggire, ma, proprio a causa di questo pensiero, di questa fastidiosa vigliaccheria che io non dovrei conoscere, mi costringo a muovere un passo, e poi un altro, ed un altro ancora...Finchè lui, inevitabilmente, non si accorge di me e mi nega qualsiasi possibilità di allontanarmi, obbligandomi ad affrontare il mio disagio.

Per un breve attimo rimane immobile, però poi si alza spazzolandosi le vesti. 

E' buio, e dal suo viso non riesco a capire che cosa provi, non posso intuire che cosa pensi. Posso solo limitarmi ad aspettare che mi parli, attendendo con animo sospeso e pronto ad ogni cosa...Ma, nonostante tutto, con una traccia di speranza.

"Come mai solo? Non hai trovato compagnia, stasera?"

Perchè tanto astio nelle sue parole? Non capisco. Anche quando mi proclamava il suo odio, prima...Non aveva mai usato questo tono grave e disilluso. Questo livore...Da dove proviene?

"Non rispondi? Forse per una volta ti hanno lasciato solo...Non ne sei abituato?"

"Ma di che stai parlando?" Mi costringo ad interromperlo, per sapere che significato abbiano queste sue parole senza senso. C'è qualcosa che non comprendo, che forse è legato al suo mutamento di comportamento in questi ultimi tempi e che sento di dover assolutamente conoscere!

"Mi hai deluso, Rukawa...Non credevo fossi così. Pensavo, mi illudevo di averti capito, ed invece ciò che ho visto in te era solo il riflesso di quanto io volevo scorgerci. Ti odio, Rukawa, perchè mi hai fatto comprendere che il mondo non è semplice come credevo, che non sempre è bene cercare di essere felici...Che non bisogna fidarsi delle apparenze. Ti odio, perchè mi hai fatto innamorare di un sogno che non esiste...Ti odio...Perchè mi hai spezzato in due." 

La sua voce è monocroma ed uniforme, e forse proprio per il suo tono così diverso dal solito io vi presto maggiore attenzione. Non è mai stato serio a tal punto, con me, e per questo mi ero anche sempre rifiutato di credere che il suo astio fosse qualcosa di concreto...Ma ora!?

"ADESSO BASTA!!" Sono stato davvero io ad urlare? Davvero l'esasperazione può giungere a tanto? Sì, a quanto pare, perchè io non ce la faccio più! Pensare a lui, desiderare lui, ammettere di amare lui...E sentirmi dire che LUI mi odia per motivi assurdi che io ignoro e non capisco!

No, è più di quanto riesca a sopportare! Se continuerò ad ascoltarlo, finirei per uccidermi!!

Mi getto convulsamente su Hanamichi e lo spintono a terra in modo silenzioso e forsennato, sedendomi a cavalcioni su di lui e levando d'impulso un braccio per colpirlo, per punirlo della sofferenza provocatami dal dolore che trapela dalla sua voce. 

Ma compio un errore determinante: prima di rilasciare il pugno, lo fisso negli occhi. Occhi grandi, occhi dolci, occhi buoni che specchiano la luminosità della luna.

Occhi che mi inducono a formulare un pensiero pericoloso: è davvero giusto picchiarlo, mentre vorrei solamente baciarlo? 

Io non sono mai stato una persona in grado di agire difformemente alle proprie intenzioni. Ho sempre seguito i miei impulsi, i miei desideri, anche se essi erano delle vere e proprie pazzie, anche se si trattava solo di sogni ad occhi aperti. Non mi sono mai tirato indietro di fronte a nessuna sfida!

Ho sempre fatto ciò che ho voluto...Ed ora vorrei solo conoscere il sapore delle sue labbra...Vorrei solo trasformare in realtà i miei sogni, anche per una volta sola...Perchè se non lo facessi ora, potrei non avere mai più una seconda possibilità, e l'attimo sta già fuggendo. 

Vorrei solo...Lui. 

Voglio lui. Perchè non dovrei cercare di essere felice anche solo una volta nella mia vita? Solo lui potrebbe darmi ciò che desidero...Cosa pretendo? Non lo so bene...Ma lui potrebbe farmelo capire. Se mi permettesse di scorgere il suo cuore, credo che comprenderei...

Mi chino e poso la mia bocca sulla sua, mentre avverto sullo sfondo il suono del mare, che ora ci rieccheggia attorno come uno spettatore muto e consenziente.

 

 

Mi sta baciando. Kaede Rukawa mi sta baciando!

Le sue labbra non sono fredde come avevo immaginato...Il loro tepore è un calore afrodisiaco per me e mi induce ad abbandonarmi, a lasciarmi andare di fronte alla loro pressione ed al loro tocco...A non oppormi al contatto che la persona che amo ha ricercato con me...Sto per concedergli tutto, sto per rispondere al suo bacio ed offrirgli l'ingresso alla mia bocca, sto per sospingermi ad assaporare la sua dolcezza...Quando prepotenti le parole di Sendoh investono e spiegazzano impietosamente questo istante magico ed irreale. 

Perchè lo sta facendo? Solo...Solo per servirsi di me, come avrà già fatto con chissà quanti altri? Io non voglio questo da lui. Io voglio lui, voglio avere tutto e non solo il poco che è disposto a darmi per un attrazione fisica! Cosa vuole ottenere da me? Forse la facoltà di vantarsi di aver potuto conquistare anche il suo peggiore nemico? E' questo a cui aspira?

Lo sospingo via con una violenza trattenuta solo dal mio corpo turbato e dalla mia volontà appannata. Lui ruzzola per un po' nella sabbia prima che io possa slanciarmi ad afferrarlo per un braccio, torcendoglielo dietro la schiena e costringendolo ad alzarsi.

Mentre lo strattono duramente mi porto alle sue spalle, impadronendomi anche dell'altro suo braccio e stringendolo con fermezza in una morsa ferrea. Lo odo soffocare un urlo di dolore.

"Non voglio essere un tuo passatempo, Rukawa. Se stasera hai voglia di sesso, chiama qualcun'altro e non dedicarti alle nuove esperienze...Vai sul sicuro: sono certo che parecchi sarebbero disposti ad accoglierti di nuovo nel loro letto! Io, mi dispiace, non sono disponibile per questo." Sibilo con durezza.

Quanto mi fa male dirgli tali cose, dando in tal modo voce e consistenza ad una verità che desidererei ignorare! Quanto vorrei lasciarmi andare con lui, fare ciò che gli impulsi del mio corpo mi indurrebbero a fare...Ma non è così che lo voglio! Lui ora farebbe di me solo una conquista, un altro elemento da assommare alla già numerosa lista delle sue vittorie...Ed il mio desiderio, mio malgrado, non è più forte del mio amore! Se solo lui potesse amarmi...Amarmi davvero! Ma sono solo illusioni...

"Torna da Sendoh, Rukawa...Lui non si farebbe problemi, immagino, a sbatterti senza nulla in cambio...Ma con me hai sbagliato persona! Io non desidero avere da te ciò che tu invece vuoi ottenere da me. C'è differenza, fra sesso ed amore."

"MA-SI-PUO'-SAPERE-CHE-CAZZO-STAI-FARNETICANDO?!" Esclama lui, con un tono innaturalmente elevato, ma calmo e scandito. Per quanto glielo possa permettere la mia stretta, ha voltato il capo, ed ora mi osserva con i suoi occhi blu che appaiono sinceramente confusi ed interrogativi, oltre che lievemente oltraggiati.

E ora cosa vorrebbe fare? Propinarmi la tipica panzana della sua prima volta per mettermi a mio agio, per indurmi a farmi avanti? Vuole anche prendermi in giro?

Scuoto il capo: "Non cercare di farmi fesso! Non provare a raggirarmi, ad adescarmi: so tutto di te...So che non hai scrupoli per avere chi ti pare e piace, chiunque esso sia. Non so però come mai tu abbia messo gli occhi su di me, stasera, ma ti avviso che non funzionerà..."

"E chi cavolo ti avrebbe fatto credere tutto questo?" Interroga, con sguardo ora freddo ed imperturbabile. Gelido. Distante.

"Non ha alcuna importanza..."

"DIMMI CHI TI HA INSINUATO NELLA TESTA QUESTE TAFANATE!!" 

Non è una domanda, non è una richiesta, non è una curiosità...E' un ordine fatto su voce sferzante e fredda, con una tale inflessione imperiosa e minacciosa che mi sento indotto a rilasciarlo per non subire oltre i lampi sinistri dei suoi occhi. Allento la stretta e lo libero, perchè il suo corpo accanto al mio brucia più di una brace...

Mi allontano di qualche passo, costretto mio malgrado a rispondere con remissività.  "Sendoh...E' stato Sendoh."

Incrocia le braccia di fronte a me, seguitando con autoritarietà e sprezzo: "Cosa ti avrebbe confidato esattamente su di me, e quando?"

Deglutisco, ormai privato della mia baldanza di fronte al suo fare altero e sicuro.

"Qualche giorno fa, dopo il termine della tua gara con lui, mi ha parlato...Mi ha rivelato come tu faccia sesso con persone di cui non ti frega assolutamente nulla, facendo leva sui loro sentimenti...E di come poi tu li lasci, quando ti vengono a noia, esattamente come hai fatto con lui..." Termino in un sussurro sempre più flebile e malfermo che si estingue da sè, terrorizzato dalla furia gelida impressa nel suo volto di freddo marmo. Non riesco a decifrare il suo sguardo...Normale!, direte voi. No, non lo è...Perchè ora avverto la tangibilità di una barriera che si erge fra noi, quale mai vi è stata prima!

Dopo aver mantenuto un po' il silenzio, lui replica con un sorrisetto sarcastico appena accennato, che io posso figurarmi dal suo tono nonostante l'oscurità.

"Ah...Grazie per avermi informato! Così io avrei fatto sesso con Sendoh, e presumibilmente anche con molti altri, per puro divertimento, perchè mi andava...Devo dire che di voci sul mio conto ne girano, ma questa panzana è la prima volta in assoluto che mi giunge a portata di udito! E tu sei stato abbastanza stolto da crederci?" Termina con disprezzo.

A queste parole, che pure dovrebbero congelarmi dato l'astio che celano, il mio cuore fa una capriola all'indietro, ed io sbarro gli occhi afferrandomi ad una forse vana speranza: "Vorresti dire...Che si è inventato tutto?!"

"Tutto, dalla prima all'ultima parola...E tu gli hai dato credito senza neppure trovare il coraggio di cercare di saperne di più, di affrontarmi dal vivo per conoscere la verità...Sei stato un vigliacco, e mi chiedo come possa tu aver potuto dar fede a tutto questo! Da Sendoh avrei anche potuto aspettarmi una simile cattiveria, visto quello che...Ma pensavo che almeno tu avresti usato un po' di coerenza! Mi conosci, no? Forse sei proprio tu la persona che mi conosce meglio...Come avrei potuto!"

Non parla con freddezza o con odio, per una volta. Sembra solo deluso, estremamente deluso di me, e questo mi getta a terra, poichè gli ho fatto un impressione sbagliata. 

Ma come potevo immaginare che Sendoh avesse inventato tutto? A che scopo? Credevo fosse in buona fede...Io non sarei in grado di mentire così, con tale sicurezza, con tanta sfacciataggine...Forse è questo che mi induce a fidarmi tanto ciecamente degli altri, reputando puerilmente che tutti siano sinceri come me!

Del resto, il mio stesso amore mi aveva indotto a figurarmi il peggio, aveva trasformato un sospetto in realtà nella velocità di un fulmine, complice con la gelosia, forza irrazionale capace di sopprimere qualsiasi altra realtà che non sia quella che temi. 

Eppure, io di nuovo ho paura...E se mi stesse mentendo, se mi stesse ancora prendendo in giro? Per quale motivo si è degnato di starmi a sentire, di sfatare i miei dubbi? Non è da lui dare spiegazioni, considerare le chiacchiere...Mi sarei aspettato una semplice alzata di spalle, uno sguardo disgustato, qualche altro sintomo del disprezzo che sente per me! E poi...Ha detto che io sono la persona che lo conosce meglio!! Non me lo sono sognato, vero? No, questo non è Rukawa, assolutamente! Lui...Non mi parlerebbe in questo modo, con una voce...Quasi triste. A che scopo lo sta facendo? Non riesco a capire, davvero...

"Mi stai confessando la verità, kitsune?" Inquisisco, timoroso di un disinganno.

"Per quale motivo dovrei mentirti? Del resto, io disprezzo profondamente l'inganno, e non potrei mai andare contro i miei valori. La sincerità per me è importantissima!"

Mi avvicino e lo induco con una mano a sollevare il volto verso il chiarore lunare, per poterlo fissare negli occhi e penetrare la verità...Non si dice forse che essi siano lo specchio dell'anima? Un luogo comune, certo...Ma che con Rukawa non falla di certo. Il suo sguardo lo riflette perfettamente: splendido, limpido, puro e...Sincero. Assolutamente sincero: non mi sta mentendo! Ed in quelle profondità marine scorgo il Kaede di cui mi sono innamorato, il VERO Kaede Rukawa, che non ha nulla a che fare con ciò che di lui mi aveva raccontato il porcospino! Lui è DAVVERO il ragazzo in cui mi sono perduto, il ragazzo che praticamente adoro!

"Ma allora" Insisto "Perchè Sendoh mi avrebbe detto tutte queste bugie?" Non riesco a capirlo, non so concepirlo! Forse se fossi stato il ragazzo di Rukawa, e cioè della persona che vuole, sarebbe giustificabile con la gelosia...Ma, per quanto ne sa Sendoh, io per ora non sono null'altro che un aspirante (decisamente cotto, ma comunque solo pretendente) con assai poche speranze, esattamente come lui! Non dovrebbe provare nessun timore verso Mister 50 rifiuti...Nulla che lo inducesse ad inventare balle per vendicarsi di me, per farmi odiare Rukawa! A che scopo avrebbe fatto queste sparate per allontanarmi da Kaede, come se avesse avuto cagione di temere qualcosa da me? Per quel che sappia io, Sendoh non si comporterebbe così! Sopratutto conoscendo almeno per un minimo Rukawa! Diciamocelo chiaro: quando mai avrei qualche speranza con lui? Posso affermare il contrario, è vero, ma posso anche non crederci.

Rukawa replica pensoso: "Su questo devi illuminarmi tu! Sarai stato tu ad avergli dato una ragione per mentirti, evidentemente. Gli avevi per caso detto qualcosa di particolare?"

Io mi porto una mano al mento, riflettendo ad alta voce: "Beh, l'avevo un po' insultato, ma niente di esagerato...Poi gli avevo chiesto di stare alla larga da te, sempre che volesse conservare l'ossatura intera. Infatti il Tensai lo avrebbe smaciullato, se solo ci avesse provato di nuovo con il ragazzo di cui sono innamorato...E poi..."

"CHE COSA HAI DETTO?" Mi blocca venendomi accanto e scuotendomi per le spalle in modo convulso, con un viso per una volta esterrefatto.

Io mi fermo, riflettendo sulle frasi formulate senza troppa attenzione, ripercorrendo le parole sino a giungere a...Innamorato. Oh, cavolo! Ma si può essere più tordi? Sono andato a confessarglielo così, come si farebbe con le previsioni meteo...Almeno non mi avesse sentito! No, la mia solita iella! Ecco, ora verrò deriso, e, giuro, mi annegherò. Poichè non riuscirò a sopportare il suo sarcasmo!

"Ripeti cosa hai detto!" Insiste, scrollandomi con veemenza.

Io allora lo fisso con sfida. Bene, se ci tiene tanto a saperlo, non ho di certo paura ad ammetterlo! Vuole distruggermi!? Ok! Forse lui è l'unico da cui vorrei venire ferito sul serio...Quindi non mi importa se gli sto per fornire l'occasione di farlo.

"Ho detto di essere innamorato di te, Kaede Rukawa! Mi hai sentito? Innamorato! INNAMORATO!!" Sbraito con impeto.

Non me l'ero immaginata proprio così la mia dichiarazione, ve lo giuro! Cioè, l'atmosfera ci sarebbe...Ma più che altro il mio è stato un urlo guerresco! Tipo quello che lanciano...Che so! Gli Apache prima di una battaglia! Riceverò un premio per la confessione più romantica, temo...Sempre che esca vivo da questa situazione! Le possibilità sono due: o mi ammazzerà Rukawa per quello che mi sono permesso di dirgli, o mi scotennerò io dopo essere stato rifiutato...

Lui rimane per un attimo immobile, come inebetito, quasi il suo cervello non riuscisse ad ingranare, poi biascica: "Ora ho capito tutto...Era geloso, ecco perchè ha inventato tante assurdità...Non voleva che noi...Desiderava separaci, farci odiare, ed invece...Invece mi ha addirittura aiutato!"

"Geloso? Chi è geloso?" Non capisco? A chi si riferisce?

Lui mi scocca un occhiata esasperata ed incredula, prima di lasciar scivolare le sue mani dalle mie spalle, su cui prima erano artigliate, abbandonandosele ai fianchi e sospirando quasi platealmente: "Sei veramente tonto, do'aho. Secondo te, di chi sto parlando?"

"..." Ehm?

"Ma di Sendoh, razza di ameba! Di...Sendoh..." Avvicina il suo volto al mio e soffia sulle mie labbra questo nome orripilante, inducendomi poi a schiuderle prima di impadronirsene con dolcezza.

Ma ora si sbaglia, se pensa che io abbia intenzione di concedergli requie, di lasciarmi sfuggire una simile occasione! Dopo un primo momento di smarrimento e, perchè no, di indecisione e imbarazzo dovuto alla prima volta, al mio primo vero bacio, mi scuoto e mi lascio andare, dandomi totalmente preda di un istinto che mi spinge a cercare un contatto più profondo, a lottare per il controllo ed il predominio, mentre le mie mani scivolano fra i suoi capelli, lungo la sua schiena ampia e calda e sotto le sue maglie, alla ricerca di quella morbida pelle setosa che tanto spesso ho fissato ed agognato...

"Rukawa..." Ansimo, allontanandomi da lui. Beh, non è che interponga chissà quasi distanze: le nostre labbra praticamente si toccano ancora...Ma io adesso non potrei proprio fare a meno di tale contatto!

"Nh?"

"Cosa vuol dire questo?" Devo sapere cosa lo ha spinto a baciarmi per ben due volte, avendo ora io saputo che Sendoh mentiva, e che quindi lui non è il tipo da cedere ad una semplice attrazione fisica. Ma proprio quest'ultima verità, che forse dovrebbe indurmi a sperare, mi fa quasi paura, mi fa smarrire nell'insicurezza. Cosa vuole da me?

"Intuito zero, eh Hana?" Mi prende in giro pure, ora!!

"Ma che intuito! Si può sapere come faccio a capirti, quando per essere in relazione con te la dote maggiore di cui bisogna essere forniti è l'immaginazione? Sei una persona assurda, ecco cosa sei! Assurda e incomprensibile e..."

Sbuffa, prima di interrompere bruscamente il mio sfogo più che legittimo: "Cosa mi hai detto tu, prima?"

"Di essere innamorato di te! Ma non sviare il discorso, kitsune!"

"Ecco, perfetto!" Esclama "Ora, siccome odio sprecare fiato per dire cose inutili, immagina che questa frase l'abbia pronunciata io..."

"Eh? Ma...MA ALLORA TU MI AMmmpff..."

"Parli troppo esagerando le cose, scimmia!" Afferma questa volpastra, prima di soffocare con un bacio la mia inevitabile e per lui scomoda conclusione derivata dal suo tortuoso modo di confessarmi i suoi sentimenti...Ma non mi inganni, Rukawa! Ora che lo so, non mi sfuggirai più...Ora che so che anche tu mi ami! Che tu...Mi ami! Sono così felice, da avere l'impulso di ridere, piangere ed gridare nello stesso momento...Ma non voglio farlo...Ora voglio solo baciarlo sinchè non sarò sazio delle sue labbra, ovvero...Avete presente il concetto di eternità?

Però...C'è qualcosa che mi sfugge...Qualcosa di cui mi dovrei ricordare, che mi pungola...Di cosa si trattava? Cosa diamine...

Repentinamente mi allontano dalla mia volpe, che avevo fatto già stendere a terra e che ormai si trova praticamente semisepolta nella sabbia, ed urlo terrorizzato: "AAAAAAHHH!" 

O-MIO-DIO!!!

Lui appare lievemente alterato per questo mio innocente vocalizzo: "Vuoi spaccarmi i timpani, idiota? Che ti prende ancora?!" Afferma scocciato, prima di riafferrarmi per la nuca e cercare di riattirarmi a lui.

Ma io non glielo permetto, devo sapere: "Kitsune!" Esclamo, fumando di rabbia e di gelosia "Si può sapere come avrebbe fatto Sendoh a venire a conoscenza del tuo neo?!" Chiedo, facendogli fare un mezzo giro su sè stesso e rotolando stavolta io con la schiena sulla sabbia, portandolo poi sopra di me e facendo scorrere una mano sulla sua schiena fino a raggiungere ed accarezzare il luogo in cui si trova la porzione del corpo incriminata. 

Avete capito di quale luogo si tratti, vero? Vi basti sapere che, quando corriamo per il riscaldamento ed io mi trovo "casualmente" dietro di lui, il mio sguardo non si scolla da lì neppure per sbaglio...Un fondoschiena da leggenda!

"Auuuughhhh!!!!" Guaisco, ritirando il braccio ed imprecando per il pizzicotto ricevuto. Ma come ha osato, questa volpe incimurrita? Mi ha spappolato la mano!

"E tu, si può sapere come hai fatto a sapere che io ho un neo lì?!" Mormora, con un tono di voce che non saprei ben definire se minaccioso o malizioso.

Ops! Credo di essermi scoperto...

"Sai com'è, Kaede...Certe cose sono state create per essere ammirate! Possiedi l'ottava meraviglia del mondo, e pretendi che nessuno la fissi?!"

Inaspettatamente sento una risata sommessa, intervallata da un immancabile "Do'aho", prima che lui seguiti con voce divertita: "Se non erro, durante l'amichevole disputata un mese fa con il Ryonan, avevamo condiviso con la squadra di Sendoh il medesimo spogliatoio, e, conseguentemente, le stesse docce..."

"AAAHHHH!! E' VERO! Allora...E' lì che si è compiuto il tremendo crimine! E poi... Questo vuol dire che non solo io ed il porcospino, ma probabilmente anche vari altri avranno ammirato il panorama!!" Esclamo, sbigottito da questa orrida possibilità.

Rukawa, da parte sua, si limita ad ammettere con tranquillità: "Nh...Può essere."

"Kitsune, credo che dovrò incollarti un perizoma non rimuovibile..." Mi fermo un attimo, ponderando la questione, ed ora su di me prende il sopravvento una parte più pratica "O forse potrei vendere biglietti a peso d'oro per poterti ammirare, come si farebbe con un'opera d'arte..."

Orrida idea! Come ho potuto anche solo pensarci! Ammazzerei tutti gli spettatori prima ancora che possano terminare di pagarmi! Allora sentenzio, dopo aver ben ponderato: "No, decisamente d'ora in poi la doccia la farai in mummia-style!"

"Scherzi, vero?" Mi interroga, sinceramente incredulo.

Ma per chi mi ha preso? 

"Credi che io possa scherzare su queste cose? Cioè, tu ora sei proprietà privata, e su questo non si discute! Forse dovrei nolleggiare del filo spinato da sistemare attorno a casa tuammpfffff!! COFF!!!!! COFF!!!!! COFF!!!!!" Concludo elegantemente, sputacchiando la sabbia che questa volpastra deficiente si è permessa di buttarmi in bocca.

"KIIITSUNEEEEE!! CHIEDI SCUSAAAAA!" Sbraito, letteralmente incavolato, compiendo un nuovo mezzo giro per ricondurlo sotto di me.

"Hai ragione, scusami...Ma sul momento mi sono dovuto accontentare, perchè era disponibile solamente della sabbia e nemmeno un granchio..." Si spiega, su tono contrito.

Credo che imparare a convivere con Kaede Rukawa equivarrà ad un vero corso di sopravvivenza...E chi ha detto che ho qualcosa in contrario?

 

 

Soffoco magistralmente uno sbadiglio, mascherandolo con uno starnuto, mentre usciamo insieme dal cinema.

Per festeggiare il nostro terzo mese assieme il do'aho ha assolutamente voluto portarmi a vedere un film, forse perchè è cosa risaputa che le coppiette utilizzino questo schema per i loro appuntamenti. Ma stavolta non ho avuto l'intenzione di arrabbiarmi per i suoi tentativi di imitare lo stereotipo della "coppia modello", anche se, devo dire, essi solitamente mi infastidiscono.

Però era troppo su di giri, stasera, quando mi ha mostrato i biglietti, già vestito di tutto punto per uscire, e non me la sono proprio sentita di congelare la serata con uno dei miei soliti atteggiamenti da misantropo...E poi, non ho saputo resistergli quando l'ho visto con quei jeans sdruciti che gli slanciavano le gambe lunghe e muscolose e la maglietta aderente che mostrava il suo torace scolpito, il tutto completato da una giacca di pelle! Era semplicemente fantastico! Se poi assommiamo a tutto quel suo sorriso schietto e caldo a cui io non so mai oppormi con sufficiente tenacia...Una congiura alle mie spalle, insomma!

Comunque, per difendere la mia immagine e la mia tesi su quanto siano odiosi i luoghi affollati, ho tirato per le lunghe i miei preparativi, così siamo stati costretti ad assistere al secondo spettacolo delle undici. Ho sprecato talmente tanto tempo in bagno, per innervosirlo, che poi ha quasi buttato giù la porta per entrare e trascinarmi fuori dalla camera in cui mi stavo vestendo! Però, prima di gettarsi su di me per frantumarmi a causa del ritardo, mi ha guardato...E ciò che ha visto evidentemente ha avuto il potere di bloccarlo, ovviamente se si trascura una certa parte del suo corpo posizionata sotto l'ombelico...

Non credevo di essere nulla di speciale, ma lui mi ha fissato a lungo, prima di mormorarmi trasognato: "Kaede, sei bellissimo..."

Le avevo sentite migliaia di volte queste parole rivolte al mie indirizzo, che credevo di averci ormai fatto il callo. Ma udirle dalla sua voce, dalla voce colma d'amore e desiderio del mio ragazzo, mi ha fatto accelerare il respiro per la felicità. Ancora un po', e sarei arrossito miseramente come una ragazzina al primo appuntamento!

Oh, no! Sto per sbadigliare di nuovo! Devo farcela a trattenermi...Giusto per non deluderlo o amareggiarlo, facendogli credere che la serata che ha predisposto con tanta cura non mi sia piaciuta. Ma sono le due passate, ed il mio organismo ha bisogno di un certo numero di ore di sonno che, secondo la mia tabella giornaliera, avrebbero dovuto essere già iniziate. Oltretutto, il film era pure un polpettone romantico e soporifero! La prossima volta non permetterò più al do'aho di fare di testa sua! 

Però adesso gli risparmio la doccia fredda: voglio essere gentile, con lui...Perchè stasera mi sento felice, mi sento stranamente riconoscente nei suoi confronti. E voglio dimostrargli la mia gratitudine, dovuta alla sua capacità innata di farmi stare così bene, di farmi sentire così amato, così desiderato...Di farmi sentire completo e realizzato, quasi avessi trovato il mio posto nella vita. Ed è come se sentissi che lui fosse stato mandato nella mia esistenza proprio a questo scopo, che fosse nato per questo...

Mmhh...Decisamente stasera non connetto bene! Fermatemi quando rischio di scadere sul mieloso, per favore. Però la colpa è solo sua e dell'influenza negativa che ha su di me!

Le strade sono deserte, a quest'ora tarda. Immerse nel silenzio, come piace a me.

Avverto il suo sguardo preoccupato posarsi sul mio viso, come se stesse per fare qualcosa e temesse la mia reazione. Ormai sono diventato infallibile a sentire la penetrante pressione dei suoi occhi profondi che mi accarezzano senza nemmeno il bisogno di voltarmi verso di lui, come se invece avvertissi direttamente il loro calore sul mio corpo.

Immediatamente subito dopo percepisco la sua mano destra sporgersi ed afferrare timidamente la mia, in un gesto che mi stupisce, perchè compiuto proprio da chi ha tanta paura di poter lasciar trapelare la verità del nostro rapporto agli estranei, al mondo. Mi stupisce, sì, ma non sfavorevolmente...

Come in una carezza, ruoto la mano dentro la sua stretta delicata e tiepida per intrecciare le mie dita lunghe e sottili con le sue, ponendo in questo gesto una carezzevole dolcezza che gli riservo raramente...Forse troppo raramente, e questo mi fa sentire un po' in colpa.

Lui mi ricolma sempre di attenzioni, mi avvolge continuamente con le sue amorevoli premure, con le sue lievi carezze, col suo ardore ed il suo desiderio, con i suoi discreti tentativi di farmi felice, di strapparmi un sorriso, una parola...Con la sua possessività e la sua gelosia, anche...Con i suoi ripetuti "Ti amo", di cui mi sembra sempre di essere affamato, di non potermi mai saziare.

Ma io, io che cosa gli dò in cambio, in che modo gli dimostro quanto sia essenziale ed importante per me? In alcun modo, e non gli ho nemmeno mai esplicitamente confessato di amarlo...Ma non ce la faccio, non sono in grado di esprimere a chiare lettere l'affetto profondo che sento per lui!

Eppure Hana non mi chiede nulla, non mi fa pressioni, non domanda niente sui miei sentimenti e nemmeno mi induce a fare l'amore con lui, avendo paura di costringermi...Come se non sapesse invece che lo desidero! Certe volte ci siamo andati vicino...Però poi si è sempre fermato. Forse perchè teme che io mi rifiuti dinnanzi al modo in cui ha progettato di procedere. Non l'ha detto esplicitamente, ma io ho capito comunque cosa vorrebbe.

Non fa altro che ricoprirmi incondizionatamente di affetto, ricevendo...Cosa? Niente, in fondo! 

No, non sono capace di gesti di tenerezza, di parole dolci...Non so esternare i miei sentimenti. Ma in questo modo non posso continuare, perchè sento il bisogno di ripagarlo, di fargli capire QUANTO tenga io a lui! Se solo potessi essere diverso...

Non mi sarebbe così difficile!

"Ti è piaciuto il film, kitsune? Non l'hai trovato semplicemente entusiasmante? Non era commovente, eh? Eh?"

Che buffo, mi fa quasi sorridere con la sua spontanea e sincera gioia che pone in qualsiasi frase, in ogni gesto. Incredibile! Non ho nemmeno voglia di smontarlo!

"Nh...Non era male, l'ho seguito con attenzione." Affermo, pregando di essere credibile.

Ma lui, evidentemente, non la beve...

"Già, ho notato con quanto trasporto...Pure i nostri vicini hanno avuto modo di avvedersene! Il tuo russare era percepibile per un raggio di dieci metri!" Esclama con tono sarcastico.

Io mi limito a stringergli scherzosamente con una maggiore pressione le dita, quasi a punirlo per la sua osservazione malevola.

Dopo un po', però, il mio do'aho, non ancora contento, dà nuovamente una dimostrazione della sua logorrea: "Ma tu cosa sogni, kitsune?"

Eh? Ma che domande fa? E sembra sinceramente curioso!

"Dipende...Oggi, ad esempio, ho sognato Akira..."

"VOLPEEEE!!" Sbraita, facendo accendere più di un paio di finestre e causandoci numerosi insulti da parte degli abitanti del condominio che stiamo superando.

Ma io lo tacito con un frettoloso bacio sulle labbra, prima di cessare di prenderlo in giro: "Hana, è da quando ti ho conosciuto che non abbandoni i miei sogni...Ormai tu sei una presenza stabile nella mia vita, reale e non...Del resto, io non potrei vedermi senza di te..."

Frase inconsuetamente romantica per me...Ancora!? Mah...Sarà il sonno! O forse un effetto collaterale del film? Non c'è altra spiegazione plausibile...

Lui mantiene il silenzio per un po', prima di mormorarmi appassionatamente: "Ti amo, Kaede."

"Lo so..." Replico io, tranquillo, preparandomi alla bufera.

Immediatamente la mia testa rossa, che si era appena acquietata, come era prevedibile si risolleva: "Baka kitsune! Qualsiasi persona normale, a questa affermazione, risponderebbe con un "Anch'io", non certo con un "Lo so"! Perchè devi sempre essere così insopportabilmente...Te stesso?"

"Non sei tu ad avere il diritto di farmi prediche sulla normalità!" Gli faccio notare, ma lui pare proprio non seguirmi. Si è chiuso improvvisamente in un silenzio pensoso in totale contrasto con l'allegria di prima. 

Proseguiamo per un attimo in una calma pesante ed innaturale, prima che lui mi induca a fermarmi e mi chieda molto seriamente, quasi con tristezza: "Perchè non dici mai di amarmi, Kaede? Cosa ti costa, perchè non lo fai? Forse non è la verità?"

Mi mordo un labbro, maledicendomi per essere la causa consapevole della sua sofferenza: "Non è facile, per me...E queste parole vengono dette così spesso... Non hanno più alcun sapore."

Alcun sapore...Ma comunque troppo valore! Non mi è facile dare voce ed ufficialità ai miei sentimenti...Non ci riesco, è più forte di me! Ho come l'impressione che le mie confessioni potrebbero essere usate poi per farmi soffrire, mettendo a nudo le mie debolezze, rendendomi vulnerabile...Le parole mi fanno paura, non sono per me!

"Mi piacerebbe sapere che tieni a me, Kaede." Mi sussurra Hanamichi, fissandomi negli occhi prima di slacciare la sua mano dalla mia e precedermi con lunghi passi a casa.

Sollevo il braccio, alzando la mia mano e portandomela dinnanzi al viso, osservando a lungo le affusolate dita diafane che si stanno raffreddando, private del calore della sua stretta. Questo gelo...Si propaga anche nel mio cuore.

Credo di averlo ferito...E mi fa sentire ancora più in colpa la consapevolezza che abbia ragione, perchè non gli ho mai dato modo di rendersi conto della totalità di ciò che provo per lui!

Eppure, anche se so che la mia freddezza gli provochi solo dolore, io non vorrei farlo soffrire, non voglio essere per lui motivo di pena! Un altro controsenso nella mia vita...Ma stavolta è volontario, dettato dal mio carattere contraddittorio.

Io...Vorrei potergli dare solo gioia, solo felicità e piacere, ed in un modo che nessuno avesse mai fatto prima. 

Sì! Voglio potergli far capire che per me lui è più importante di tutto: più dei pregiudizi, più dell'orgoglio, più della paura e della mia stessa forza...Farglielo capire donandogli tutto, rendendomi anche debole per lui e concedendogli così la mia fiducia, la possibilità di farmi del male...

Per lui. 

Unicamente per te farò questo, Hanamichi Sakuragi: perchè ti amo. Mi hai fatto innamorare di te, e sono certo che non vi sia altra persona su questa terra che potrebbe darmi quello che mi stai donando tu ora. Ciò che io desidero adesso è ricambiarti con un altro dono, il più grande, il più difficile che mi sia possibile farti...

 

 

Pongo la testa sotto il getto dell'acqua fredda, ripetendomi: "Idiota, idiota, idiota..."

Era proprio necessario che me ne uscissi con un argomento come quello, giusto per rovinare una serata in cui, secondo i miei piani, tutto avrebbe dovuto essere perfetto? Sono un cretino privo di tatto e di tempismo...

Lo so che Kaede mi vuole bene, forse non con la stessa intensità in cui gliene voglio io (sarebbe impossibile!), ma, insomma, lui tiene a me! Ha scelto di stare con me pur potendo avere chiunque solo stendendo una mano, e nonostante io lo avessi forse offeso credendo alle stupide panzane di Sendoh. 

Io vedo la dolcezza nei suoi occhi, mentre ci fissiamo isolandoci dal mondo esterno e finendo in una dimensione tutta nostra. La vedo, mentre mi accarezza in silenzio, sorridendomi nel buio...E lui non ha mai sorriso per nessun altro, prima!

So come è fatto, so che prova una strana ritrosia di fronte alle parole. Lo so e lo accetto, perchè anche questo mi è caro, come ogni altra cosa di lui. Ed ora vado a fargli pesare ciò che per me non costituisce effettivamente un problema...Cioè, io vorrei che mi dicesse che tiene a me, che desse voce ai suoi sentimenti, ufficializzandoli, e questa sorta di rifiuto un po' mi ferisce, ma una cavolata come questa è un pretesto sufficiente per adombrare il suo sguardo, per rattristarlo, per elevare una barriera fra me e lui? No, certo che no!

Odo chiudersi la porta d'ingresso, mentre dei passi silenziosi salgono le scale e si dirigono in camera.

Prendo un profondo respiro e mi fisso allo specchio, deciso ad appianare questa piccola e fastidiosa barriera che ho creato: non voglio che il sonno scenda su di noi senza aver prima annullato i contrasti. Cercherò di farmi perdonare per le mie scemenze e di chiedergli scusa.

Stasera avevo progettato di andare oltre le solite superficiali anche se appassionate carezze, perchè io lo voglio e desidero il suo corpo ardentemente e con una bramosia che quasi mi fa paura...Ma, data la situazione, non credo sia l'occasione più esatta, ed oltretutto non penso che Rukawa potrebbe essere disposto ad assecondare il modo in cui io immaginavo di procedere...Non dopo la mancanza di tatto che gli ho usato!

Mi sfilo la maglia, rimanendo soltanto in jeans e posandola in un canto del bagno, prima di uscire da qua dentro e dirigermi verso la sua camera, aprendo la porta ed iniziando il discorso progettato: "Kaede, senti, io volevo chiederti scus..."

La mia voce, però, si perde in gola di fronte ad un angelo illuminato solo dalla luce soffusa di una lampada, privo dei pantaloni e coperto di una semplice camicia, sbottonata per metà, che gli scivola languidamente sulle spalle bianchissime.

Senza alcun motivo tento di deglutire, pur essendo la mia bocca totalmente disseccata, e non riesco a compiere alcun gesto se non quello di far scorrere senza sosta i miei occhi su quella pelle rilucente e candida. Non capisco come mai vederlo seminudo adesso mi provochi un' emozione tanto violenta da lasciarmi quasi tramortito: varie volte l'ho scorto totalmente svestito, negli spogliatoi o sotto la doccia.

Ma ora tutto è diverso, perchè lui sta fissando me, con due laghi blu roventi, brucianti, penetranti...Sta attendendo me, e per me ha abbassato le luci, per me ha acceso questi bastoncini d'incenso...Per me, lentamente, con gesti studiatamente sensuali, sta terminando di sbottonarsi la camicia scoprendo porzioni sempre maggiori di pelle...Per me. Ogni suo atto è dedicato esclusivamente a me. A me...Che lo amo da impazzire!

Indietreggio fino ad appoggiare la mia schiena all'uscio chiuso, poichè ho la certezza che, se non lo facessi, stramazzerei a terra a peso morto...E non sarebbe una figura degna del Tensai!

Kaede, con il petto bianco e liscio ormai totalmente esposto, mi si avvicina con passi felini ed ipnotici, senza staccare per un solo istante il suo sguardo dal mio. Ora riesco ad avvertire il calore del suo corpo, mentre avvicina il suo volto perfetto alla mia gola e me la mordicchia dolcemente, posando le mani ai lati delle mie spalle e imprigionandomi in una gabbia da cui non vorrei liberarmi.

"Ti prego...Fai l'amore con me..." Sussurra in un mormorio roco, che porta una vampata di calore in tutto il mio essere.

Gli affondo una mano fra i capelli morbidissimi, inducendolo con oscura impazienza a sollevare il viso per potermi impossessare delle sue labbra in un bacio lento, passionale ed estremamente sensuale che ci lascia senza fiato.

Faccio frattanto risalire i miei palmi sul suo petto, costringendolo a lasciar cadere l'immacolata camicia dalle sue spalle ed a concedersi esposto al mio sguardo bramoso. Le sue mani imitano le mie e scorrono delicatamente in esplorazione del mio torace ampio, della mia schiena, dei miei pettorali, strappandomi lievi ansiti di piacere.

Rapidamente mi aiuta a liberarmi dei pantaloni e dei boxer e mi trascina sul letto, portandomi sopra di lui e divaricando lievemente le gambe.

Ehm...????...Devo aver capito male! 

"Amore...?" Lo interrogo ansimante, tentando di calmare il battito martellante del mio cuore per udire la sua risposta.

"Avanti, Hana...Ti voglio dentro di me..." Mi esorta sollevando i suoi occhi cobalto, offuscati ed annebbiati da un desiderio che ha reso oscuramente impaziente la sua voce.

Però io non vorrei che lo facesse solo per il mio comportamento di prima...Lo desidero da impazzire, ma posso aspettare: voglio che sia sicuro!

"Kaede, non lo stai facendo per dimostrarmi qualcosa? Ti prego, non voglio farti alcuna pressione..."

"Do'aho" Mitico! Pure ora doveva insultarmi? "Sono mesi che ti voglio, e, se non ti sbrighi, ti costringerò...Ti prego, prendimi, perchè desidero sentirmi...Parte di te..." Ansima, cercando di stabilizzare la voce.

 

 

Davvero, non posso più aspettare! Impazzirò di desiderio, se questo è possibile...

Hanamichi finalmente sembra essersi convinto e inizia a prepararmi, rivolgendomisi nel frattempo con una voce estremamente carica di dolcezza: "Sai che ti farò male..."

Io mi limito ad annuire: se il dolore proverrà da te, amore, non potrà che risultarmi dolce...

Infine, con cautela, Hana prende ad entrare in me, spingendo con una lentezza esasperante che non mi impedisce di provare delle lancinanti fitte che mi inducono a serrare i denti. Evidentemente lui si avvede dell'irrigidimento della mia espressione, poichè si china a baciarmi lievemente la fronte, il naso, le labbra, il mento...

"Ti amo, Kaede..." Mi mormora, prima di colmarmi con una spinta profonda che mi strappa un grido.

Cerco di lottare contro il mio desiderio di ritrarmi: tento di mostrarmi forte, e lentamente una scintilla di piacere inizia a dilagare dentro di me, espandendosi e cancellando tutto il resto.

Ho voluto questo...Ho voluto darti tutto di me, per farti capire quanto tu mi sia fondamentale...Io, come carattere, non amo rendermi debole e sottostare ad altri, non mi piace non riuscire ad avere sempre e in ogni caso la situazione sotto controllo. Non è da me dimostrare fragilità, fidarmi e rimettermi ad altri...

Ma ora sei tu, Hana, e tu non sei "gli altri". Sei tu, che io amo più di quanto avrei mai creduto di poter fare...Mi hai fatto capire cosa fosse la felicità con un semplice abbraccio, con un incrociarsi di sguardi...Ed io voglio ringraziarti, voglio dimostrarti il mio amore totalmente donandomi a te, compiendo proprio la scelta per me più difficile da accettare e da attuare...

Ma, nonostante tutto, non riesco a lasciarmi andare totalmente. E' più forte della mia stessa volontà, credo sia un mio riflesso incondizionato ormai...Sono così abituato a celare i miei sentimenti, a tentare di mascherarli, che anche adesso cerco di trattenere i gemiti e il piacere che mi provoca quest'atto. Mi rendo conto che non è giusto nei confronti di Hanamichi, ma non ce la faccio a espormi completamente, mi manca il coraggio di far cadere definitivamente tutte le mie barriere di protezione davanti a lui e dimostrare in pienezza ciò che provo.

"Kaede...Lasciati andare, per favore...Abbandonati, abbi fiducia in me...Io ti rispetto, ti ammiro...La tua forza fa parte di te, io la conosco, non ti lascerà certo per questo...Fammi sentire il tuo piacere..."

Il suo mormorio implorante ha un effetto immediato sul mio subconscio...Quasi avesse obbedito ad una necessita improrogabile, il mio corpo ora si apre totalmente al piacere che la mia testa rossa riesce a donarmi con i suoi movimenti sempre più accelerati, sempre più frenetici, che ora trovano piena corrispondenza in me.

Senza che nemmeno me ne avveda, sconnessa dalla mia ragione, la mia voce prende ad emettere gemiti sempre più forti, più ansanti, a chiedere di più, a supplicarlo di prendermi di più, più in profondità, con maggiore violenza...E le sue urla si uniscono alle mie, nel momento finale, nel piacere supremo.

Avverto confusamente il suo corpo allontanarsi dal mio, e non riesco a reprimere un sentimento simile all'abbandono, alla malinconia o alla tristezza, che mi induce ad attirarlo immediatamente presso di me ed a stringerlo con tutta la mia forza.

Subito le sue mani scorrono giù sul mio corpo, non sazie e vibranti di desiderio, e il sapere che lui mi voglia ancora a tal punto mi fa andare il sangue alla testa... Quando accarezza sfiorandolo il neo incriminato, che ormai è diventato uno status symbol del mio corpo, chiudo gli occhi e sorrido con dolcezza, posando la mia mano sulla sua ed accompagnandolo nel gesto.

"Grazie." Mormoro. 

E' stata la mia prima volta, e non l'avevo mai immaginata così...Poichè in un occasione la realtà ha superato di gran lunga ogni aspettativa: non credevo potesse esistere un piacere talmente grande e completo...Non credevo di potermici affogare dentro al punto da smarrire me stesso e la mia lucidità!

"Non devi ringraziarmi...Mi hai fatto un dono magnifico, Kaede...Non so se sono degno di tutta questa perfezione. Ho quasi paura di questa gioia: è troppo perfetta, è troppo totale...Temo che tu possa essere solo un miraggio che fra poco svanirà lasciandomi nelle tenebre, con la desolante certezza che non conoscerò mai più nulla di simile...Ho paura che tu te ne possa andare e lasciarmi solo, perchè facendolo mi uccideresti...Io amo troppo la vita, e tu sei diventato..."

Lo tacito posandogli un dito sulle labbra. Chiudo gli occhi e comprendo che vi è solo una cosa che potrei dirgli ora, che una sola frase potrebbe rassicurarlo e sigillare la nostra tacita promessa di voler restare assieme per sempre, voler esistere ed essere per sempre l'uno per l'altro...Perchè so che anche lui, come me, ora sta pensando questo.

Ed adesso mi sento pronto, pronto a far emergere la verità da quel pozzo buio in cui mi ostinavo a tenerla celata per non rivelarla a nessuno, o meglio, per non rivelarla a lui.

Non è giusto nascondergli oltre ciò che sento per il timore di conferirgli l'unica arma in grado di farmi soffrire veramente: abbatterò anche il mio ultimo scudo, e sento, mentre lo fisso nei suoi magnifici occhi castani, che ciò che che sto per dire acquista un nuovo significato, il suo vero significato. Perchè queste sono le uniche parole in grado di descrivere ciò che provo e, anche se sono state usate sin dalla notte dei tempi, mi pare ora che siano state create solamente per noi, mi pare che abbiano aspettato da sempre sulle mie labbra questo momento, per venire finalmente pronunciate al ragazzo che ha saputo far emergere la parte di me, quella che attendeva solo lui, e che solo lui è in grado di vedere...Perchè è a lui che è stata destinata...La parte migliore di me, quella che solo tu conosci, Hana, e che giuro solo tu conoscerai.

"Hana...Ti amo." Mormoro, avvertendo un groppo formarmisi alla gola per l'emozione. 

Oh, non sai nemmeno quanto ti ami...Non credo ci sia un modo per esprimere un tale sentimento in tutta la sua potenza! Eppure tu mi capisci, vero? Lo so, lo vedo dai tuoi occhi...Mi comprendi, perchè ciò che proviamo è presente in entrambi.

Lui mi fissa a lungo, incatenando il suo sguardo a mio, prima di aprirsi in un sorriso luminoso e rispondermi: "Lo so..."

La luce dei suoi occhi ora è canzonatoria e stuzzicante: ha voluto ripagarmi pan per focaccia, a causa della mia dispettosa replica di prima! Ma insomma! Io scherzavo, è vero, ma dovrebbe capire che questo non è il momento adatto, che ora è diverso! Perchè deve rovinare tutto?! Ha un tempismo...

Ora dovrei proprio arrabbiarmi e dare luogo ad una delle nostre tanto famose scaramucce, ma non ho proprio voglia di fingermi adirato, anche se forse è questo ciò che si aspetta da me.

No, non sarà così che lo punirò! Sorrido maliziosamente, lasciando scorrere le mie labbra sul suo petto e dirigendomi in basso, tenendo i miei occhi fissi sui suoi in una sorta di provocante sfida. 

Vedrai, Hana...Sarai costretto ad implorare clemenza...Perchè, lo sai, io non sono avvezzo a perdere!

Ve ne ricordate anche voi, no?

 

END

 

 

Dream: ve l'avevo detto che era scema!

Ru: ma non pensavamo così tanto!

Hana: perchè ci faccio la figura del fesso? Non è credibile che io dia retta a Sendoh!

Dream: guarda...E' stato tutto tratto da una situazione reale, quindi di fessi simili ce ne sono! E poi, senza offesa, tu un po' tonto lo sei...Ahhh! Giù l'accetta, scherzavo! Mamma mia, che permalosi!!

Sendoh: DREAM!!!!!!!!!!!!!!!!

Dream: Oh! Ciao Sendoh! (me cercare una qualsiasi via di fuga) Su, non farne un dramma...Sai com'è, la lemon che mi avevi commissionato non ha proprio voluto saperne di uscire...Sendoh? Oh, no! Ma io cambio mestiere ;__;! AIUTOOOOO!!!



Fictions Vai all'Archivio Fan Fictions Vai all'Archivio Original Fictions Original Fictions