Terza ed ultima parte ^^ doveva essere pronta per il compleanno mio e di Nausicaa, ma alla fine non ci sono riuscita ç__ç quindi, anche se in ritardo, la dedica alla mia amica da sempre e a cui voglio un mondo di bene!!! HanaRu forever!!!!
Ius primae noctis Parte III di Calypso
Neanche oggi è venuto. Sono giorni che torno inutilmente su questa spiaggia, aspettando di vederlo scendere per il sentiero con i capelli accarezzati dal vento, ma lui non è più tornato dopo quel pomeriggio in cui gli ho rivelato cosa c’è nel mio cuore per lui. Finalmente dopo tanti mesi lui sa cosa mi ha spinto il giorno del suo matrimonio a volerlo per me, anche se per una sola notte. Non pensavo certo che lui accettasse facilmente quello che gli dicevo, immaginavo una reazione magari fredda o composta, al limite parole dure e recriminazioni, invece…..è fuggito da qui come se si sentisse in pericolo a restare con me, forse spaventato dalle mie parole e dai miei gesti. Questo potrebbe giocare a mio favore, se avesse reagito con disgusto avrei dovuto mettere il cuore in pace e accettare la realtà che per lui sono e rimarrò solo l’uomo che lo ha costretto nel suo letto, invece questa sua reazione mi fa pensare che se potessi parlarci, tra noi le cose potrebbero cambiare, anche se, ad essere sinceri non so proprio in che direzione e come potrebbero mutare. Sono giorni che alterno sensazioni negative e positive, oscillo tra la speranza che Kaede, superato lo choc della mia rivelazione torni ai nostri quotidiani incontri qui e il timore che non lo faccia più e torni ad essere una presenza costante solo nei miei sogni. Mi alzo dal masso su cui mi ero appoggiato per avere una maggiore visuale del sentiero che scende qui dalla scogliera e a malincuore comincio a percorrerlo per andare a recuperare il mio cavallo, ormai è chiaro che non verrà neanche oggi, ormai il sole sta percorrendo la sua parabola discendente, tra poco le ombre della sera cominceranno a calare e ad allungarsi sulle cose, è tempo ormai per me di tornare al castello. Sulle scale che portano alle mie stanze incontro il mio fido amico Yohei che mi segue silenziosamente fin quando non chiudo la porta alle nostre spalle. Vicino al tavolo di fronte al camino trovo del vino speziato che sicuramente ha fatto portare lui non appena ho varcato il cortile. Ne verso due calici offrendone poi uno a lui, che mi scruta attentamente prima di parlare. "Non è venuto neanche oggi, eh?" Scuoto la testa vuotando il mio calice. "Senti, Hanamichi, finora io non ho detto nulla a riguardo. Ho capito e compreso quando hai esercitato lo ius primae noctis al suo matrimonio, ho taciuto quando mi hai raccontato dei vostri incontri su quella spiaggia, credevo ti avrebbe dato serenità poter avere una sorta di rapporto con lui, ma alla fine è capitato quello che temevo: i tuoi sentimenti per il giovane Rukawa sono troppo forti per potergli semplicemente stare vicino, tu hai bisogno di trovare corrispondenza a quello che provi e infatti hai finito per farti avanti, per dichiarargli il tuo amore, ma, scusa se te lo chiedo così, cosa pensavi di ottenere?!" Già, cosa contavo di ottenere….cosa speravo di ricavare da quei momenti di illusione in cui eravamo solo io e lui sulla spiaggia e tutto mi sembrava possibile?! "Non lo so…" replico alla domanda del mio amico, che fissa un attimo lo sguardo nel vino del suo calice prima di riprendere a parlare: "Ci sarebbe solo una soluzione a questa situazione, Hana, pagare qualcuno per togliere di mezzo Sawakita e poter poi sposare Kaede, ma tu non sei uomo da ricorrere a questi mezzi, quindi……non puoi fare niente, Hanamichi, vorrei poterti dire il contrario, ma la realtà è che lui non può stare con te, neanche se lo volesse….." Le parole di Yohei non mi sono certo nuove, me le sono ripetute spesso anche io nel buio della notte, in quei momenti in cui la lucidità si faceva strada tra i sogni ad occhi aperti in cui Kaede ed io siamo finalmente insieme per sempre….so quanto sia veritiera la situazione che ha descritto: anche se Kaede ora provasse qualcosa per me, e non ne sono ancora sicuro, non c’è comunque futuro per noi, perché lui vive in un altro castello con un altro uomo e l’altra unica possibilità, oltre a quella prospettata da Yohei, sarebbe un amore vissuto di nascosto, ma non è quello che voglio per Kaede, per me e per l’amore che provo per lui. So che mi sarei dovuto comportare in maniera differente sapendo tutto questo sin dall’inizio, sapendo che MAI Kaede sarebbe stato solo il mio amante, perché non permetterei mai di farlo vivere in un ruolo che non è alla sua altezza, sapendo che quei pomeriggi avrebbero finito per farmi star male, ma che avrei dovuto fare?! Forse….forse mi sono realmente illuso di potermi far bastare quel poco che abbiamo costruito su quella spiaggia, ho pensato che il mio cuore avrebbe finito per accettare di poterlo amare solo in quel modo, limitandomi alle parole, ai gesti semplici di quegli incontri amichevoli e tranquilli……quelle poche ore che passavamo insieme sulla spiaggia erano speciali per me, anche se non poteva essere come la mia anima sognava, anche se non potevo stringerlo a me e baciarlo fino a perdere il respiro, mi bastava anche quel poco tempo beandomi della sua compagnia per sentirmi parte di qualcosa con lui…allora perché ho finito per dichiararmi? Volevo solo che lui sapesse dell’amore che ho scoperto nel mio cuore, per LUI, della dolcezza che provo solo pensando a lui…….non chiedevo niente in cambio, volevo soltanto che lui sapesse la verità!! E’ vero, se lui non fosse andato via in quel modo quel giorno, sicuramente lo avrei baciato, ma sarebbe finito tutto lì….forse è difficile da credere considerando quello che sono stato capace di pretendere da lui, ma è forse proprio in virtù di quella notte che non potrei mai più averlo senza il suo consenso…… "Tornerai ancora su quella spiaggia, non è vero?" chiede il mio amico con un sospiro rassegnato. "Lo amo." L’unica risposta plausibile, che fa annuire Yohei mentre si volta per uscire dalla mia stanza. La situazione non cambia nei giorni successivi a questa conversazione: non appena ho finito con gli obblighi che la mia posizione mi impone, corro a perdifiato fino alla spiaggia e rimango in attesa fino al tramonto. Dovrebbe ormai essermi chiaro che Kaede ha deciso di non tornare più qui, sapendo che troverà me, eppure non riesco a smettere di venire su questa spiaggia, perché mi piace questo angolo di sabbia chiuso tra le alte mura della scogliera, mi è sempre piaciuto trascorrervi del tempo e ormai è indissolubilmente legato ai sentimenti per Kaede….. A questo punto dell’anno, alla mia corte si organizza sempre una sorta di festa per l’equinozio di primavera, un modo per rinsaldare i legami tra i vari feudi, visto che con l’inverno le possibilità di incontri sono rari. Aspetto quel giorno con impazienza, perché presumibilmente Kaede accompagnerà il suo compagno e io ho un desiderio enorme di rivederlo e, per tenere la mia impazienza a freno, partecipo attivamente all’organizzazione solitamente lasciata a Yohei. Numerosi valletti sono inviati presso i castelli delle varie famiglie, recapitando l’invito per la festa che si terrà il giorno dell’equinozio. La grande sala viene adornata con fiori e frutta e tutto è in ordine quando cominciano ad arrivare gli ospiti: Eiji Sawakita è uno dei primi a fare il suo ingresso, ma è solo! Ingoio la mia delusione mentre mi viene incontro per salutarmi, ma non riesco a trattenermi dal chiedergli il motivo dell’assenza del suo compagno e sarà una mia impressione, ma gli vedo una strana espressione negli occhi mentre mi risponde con quella che è evidentemente una scusa: una lieve indisposizione ha colpito Kaede da un paio di giorni. Non chiedo ulteriori particolari e lui si allontana, però questa ‘conversazione’ mi ha lasciato una strana sensazione addosso che cerco di scacciare, ma che non accenna a scomparire per tutta la serata, nel corso della quale mi trovo spesso ad osservare Eiji e il suo spregiudicato modo di fare la corte alle belle donne. È un atteggiamento che mi fa arrabbiare moltissimo, perché non riesco a concepire una simile mancanza di rispetto verso Kaede, anche se lui non è qui e, forse, ignora le maniere dell’uomo che ha sposato! È una considerazione sciocca, lo so, perché una persona che si comporta in quel modo non si fa scrupolo di nasconderlo, Yohei è un buon conoscitore dell’ambiente festaiolo di questa corte e mi ha più volte riferito delle voci che corrono sulle numerose feste a cui Eiji partecipa e che egli stesso organizza, quindi Kaede deve senza dubbio sapere….. trovo che tutto sia profondamente ingiusto: Eiji non merita un uomo come Kaede affianco e questo pensiero ne precede un altro, crudele e terribilmente allettante….lo seguo con lo sguardo qualche minuto prima di formularlo pienamente nella mia testa……Eiji è un uomo giovane e in buona salute, ma tanta gente giovane e sana muore e potrebbe accadere anche lui…..lasciando Kaede finalmente libero*….stento a riconoscere la mia volontà dietro a questo pensiero, perché so perfettamente che è orribile, eppure non riesco a sentirmi pienamente in colpa….con un sospiro distolgo gli occhi, cerco di distrarmi da questi tetri pensieri guardandomi intorno: Ryota gira continuamente intorno a sua moglie ricoprendola di attenzioni e, anche se lei sembra esasperata dal comportamento apprensivo del marito, ha un sorriso luminoso ogni volta che qualcuno le fa gli auguri per il bambino che nascerà e guarda Ryota con complicità e amore……sembra che io sia circondato da gente felice, perché dall’altro capo della sala, Hisashi e Kiminobu parlottano in modo complice tra loro, sfiorandosi spesso le mani e riservando attenzione solo l’uno all’altro….se non fosse una festa organizzata da me, giuro che me ne andrei e anche di corsa, perché quando si è infelici per amore è doloroso assistere alla sua manifestazione in altre persone, non è propriamente invidia, è più malinconia per un qualcosa che vorremmo anche per noi e che non abbiamo…..ovviamente devo rimanere cercando di svolgere al meglio quello che il mio ruolo mi impone e, con mio sollievo, finisce anche questa serata…… Trascorro i giorni successivi in uno stato di tristezza pressoché perenne e per una persona come me abituata a reagire con vigore ad ogni difficoltà è ancora peggio dover ammettere che non c’è niente che porti sollievo al mio stato…..faccio lunghe passeggiate nel pomeriggio, ma da un po’ evito la spiaggia: non ha senso continuare ad andare lì, andava bene nei primi giorni, quando c’era ancora la speranza che Kaede potesse tornare, ma ora…..è chiaro che lui vuole tenersi a distanza da me e qualunque sia il motivo che lo spinge a comportarsi così, io non posso che prenderne atto e cercare di soffrirne il meno possibile, non che sia facile, ma almeno devo provarci……la natura assume ogni giorno di più i colori splendenti della bella stagione e il sole scalda in modo piacevole, così che protraggo le mie uscite praticamente fino al tramonto, come ho fatto oggi. Il mio castello si staglia maestoso nella luce del crepuscolo, con il sole che incendia la natura con i suoi colori aranciati e mi fermo un attimo a guardarlo scivolare lentamente nell’ombra prima di decidermi ad entrare nel cortile, dove stranamente trovo Yohei ad aspettarmi: che è successo?! Per arrivare ad attendere il mio ritorno addirittura all’aperto, deve essere qualcosa di piuttosto grave. Scendo da cavallo affidandolo alle cure dello stalliere, Yohei mi viene subito incontro. "Hana, finalmente, ma dove eri finito?! Ti aspetto da quasi un’ora….è successa una cosa e…" Istintivamente lo afferro per un braccio stringendoglielo con forza: "E’ Kaede?" domando con il cuore in gola, non credo che potrei sopportarlo se gli fosse capitato qualcosa….Yohei scuote la testa e io torno a respirare: "No, ma c’entra in qualche modo; Eiji Sawakita ha avuto un incidente mentre tornava a casa dopo una delle sue feste, è caduto da cavallo ed è morto." Rimango letteralmente di stucco alla notizia: non riesco a non pensare che non più tardi di una settimana fa io….io ho quasi sperato che questo successe e ora…..so benissimo che non ho alcuna responsabilità in quanto ho appena saputo, non sono così sciocco da credere che basti pensare che succeda qualcosa perché questa si avveri, ciò nonostante, sento uno strano senso di colpa che mi lascia l’amaro in bocca…. "Quando è arrivata la notizia?" "Da non più di due ore, ma è successo questa mattina sul presto." "Devo andare da Kaede!" dico con decisione voltandomi per dare l’ordine di preparare nuovamente uno dei miei cavalli e andare al castello dei Sawakita, ma Yohei mi blocca. "Aspetta, Hanamichi, non credo che sia il caso!" "Perché?! - gli chiedo malamente – voglio solo andare da lui per vedere come sta!" "E non credi che lo metteresti in una situazione imbarazzante se tu ora ti precipitassi lì a cercare lui?! Sai benissimo quanto sia facile che qualcuno maligni e metta in giro strane voci, pensa a lui prima di fare qualunque cosa, dici di amarlo, no?" Stringo le labbra con rabbia, mi rendo conto che ha perfettamente ragione, eppure mi costa tantissimo costringermi ad aspettare per poter andare da lui. "Andrò domani!" affermo con vigore, perché, cascasse il cielo, io vedrò Kaede!!!! Arrivo al castello dei Sawakita poco dopo il pranzo, cercando di tenere a bada l’ansia per questo momento: non so cosa aspettarmi, nel senso che non so quantificare quanta importanza avesse Eiji nella vita di Kaede e ho paura di scoprire che fosse più preso da lui di quanto avessi finora immaginato, questa eventualità mi farebbe molto male, temo…..conoscendolo un poco, so benissimo che il suo atteggiamento non sarà dissimile da quello che tiene in ogni momento, ma sono certo che mi basterà guardare i suoi occhi per sapere cosa sta veramente provando, sono sicuro che mi basterà questo…… la sala è affollata da molte persone, come era facile prevedere considerato quanto successo: la famiglia Sawakita è riunita intorno al camino della sala grande. La madre di Eiji siede su una sedia trattenendo a stento le lacrime, mentre il padre è rigido al suo fianco e risponde con gesti del capo alle parole che gli vengono rivolte. Da dove sono io, ancora in fondo, vicino alla porta non riesco a vedere Kaede, ma basta che un gruppo di persone si sposti perché io riesca a vederlo. È vicino ad una finestra e la sua figura è inondata dalla luce che viene dall’esterno, accendendo i suoi capelli corvini di riflessi blu; non vedo interamente il suo viso, ma solo il profilo perfetto, perché è girato verso qualcuno che gli sta parlando e riconosco sua sorella Ayako stretta al suo fianco; ora ricordo che stamattina ho visto uscire lei e Ryota molto presto. Mi impongo di andare prima dai genitori di Eiji, so benissimo che tutti si aspettano questo da me e poi, ho bisogno di un attimo per cercare di calmare il battito impazzito del mio cuore, ogni volta che lo vedo è come se posassi per la prima volta gli occhi su di lui, come se non fossi ancora abituato alla sua bellezza splendente…..pronuncio poche parole di rito ai due genitori e mi trattengo con loro il tempo necessario per non essere scortese, ma in questo sono aiutato dalle molte persone che sono giunte qui e che vogliono parlare con loro. Torno a cercare Kaede con lo sguardo, è nello stesso posto di prima e io mi soffermo a guardarlo da lontano…..è vestito completamente di scuro, particolare che fa risaltare la sua pelle già candida di natura…ha l’atteggiamento composto che sapevo avrebbe avuto…..mi avvicino lentamente continuando ad osservarlo e lui evidentemente sente il mio sguardo, perché si volta verso di me e i nostri occhi si incontrano. I suoi sono bellissimi, come sempre: luminosi e profondi…..cerco di leggervi dentro i sentimenti che riesce così bene a dissimulare con il corpo e vi scopro tristezza e dispiacere, qualcosa di pungente che però non ha i contorni della disperazione, la disperazione di chi ha perso una persona che amava e non posso impedirmi di sentirmi sollevato, pur sentendomi un verme per questo…..Kaede non amava Eiji, questo per me cambia molto e poco, perché non vuol dire che provi qualcosa per me, ma almeno ora ho una speranza, una speranza concreta che ci sia un futuro per noi, da vivere alla luce del sole, qualcosa degno di Kaede….mi rendo conto di essermi bloccato per fissarlo e riprendo a camminare verso di lui, stavolta in modo più spedito. Non ho modo di dirgli molto, perché ci sono molte persone intorno a lui, devo limitarmi a poche parole di circostanza che lui accetta con un cenno impercettibile della testa, rivolgendosi poi sottovoce a sua sorella che annuisce prima di seguirlo verso i genitori di Eiji. Si allontana da me con Ayako al suo fianco e non resto che pochi altri minuti prima di andar via. Mentre cavalco diretto al mio castello, la mia mente torna continuamente a Kaede..… sembrava così solo, lì in mezzo a quella sala piena di gente che lo sfiorava appena….tiro le redini, facendo fermare il cavallo e mi volto indietro: i contorni del castello dei Sawakita si stagliano nell’aria tersa……tornerò presto, Kaede, molto presto……
Quest’ultimo periodo è stato veramente duro…..ho rinunciato ad andare alla spiaggia dopo aver capito che, malgrado quanto fosse successo tra di noi, mi ero innamorato di Hanamichi…è stata una scoperta difficile da accettare e che ha reso la mia vita ancora più complicata di quanto non fosse già prima di ritrovarmi a desiderare di essere baciato dall’uomo che per disperazione aveva scelto di avermi una sola notte invece che mai….io sono sposato ad un altro e, pur non provando nulla per lui, in nome della nostra unione ho voltato le spalle all’unica possibilità che avevo per essere felice….i giorni successivi a questa dolorosa decisione sono passati in una apatia che ha finito per preoccupare Eiji, convintosi che stessi male, e in un certo senso era vero, solo che era qualcosa che non aveva niente a che fare con il corpo…. Si è ulteriormente avvicinato a me, più di una volta mi ha convinto ad uscire a cavallo con lui, nel pomeriggio, perché sapeva che mi piaceva molto. Io accettavo, ma mi ritrovo puntualmente a pentirmene, perché le nostre ore insieme passavano alla fine in un silenzio opprimente che non aveva nulla a che vedere con quell’intesa che sentivo quando ero con Hanamichi. Mi ritrovavo a pensare sempre più spesso a lui, a desiderare che al posto di Eiji ci fosse Hanamichi!! Si è instaurato un processo strano o forse semplicemente umano, non lo so, so solo che ho finito per vedere in Eiji il motivo della mia infelicità. Sapevo di essere ridicolo con questo atteggiamento, ma non potevo farci nulla; la realtà era che se lui non ci fosse stato, io avrei potuto vivere il mio sentimento appieno con la persona, l’unica, che in un modo strano e insolito, mi era entrata nell’anima…..alla fine Eiji deve aver colto questa mia predisposizione di spirito, perché è tornato ad allontanarsi da me, anzi credo che mi evitasse di proposito…non so quanto avesse capito di quello che mi stava succedendo, forse aveva intuito che c’era qualcuno nella mia vita, certe sue frasi lasciate cadere lì durante quei giorni in cui mi vedevo con Hanamichi alla spiaggia, mi hanno fatto credere che in qualche modo Eiji avesse capito, ma non ne sono sicuro, perché ovviamente questo non è mai stato argomento di discussione e ora che tra di noi c’era questa cappa di fastidio a stento da me trattenuta, i nostri rapporti erano tornati ai primi tempi in cui eravamo sposati o anche peggio….Poi c’è stata quella festa, l’incidente….. Ero ancora in camera mia quando ho sentito il trambusto al piano inferiore e, incuriosito, sono uscito nel corridoio dirigendomi verso le scale, ma prima che vi arrivassi ho sentito una donna piangere disperata e ho capito che era successo qualcosa di grave…..ho sceso lentamente i gradini osservando i volti dei servitori che componevano il seguito di Eiji, li avevo visti uscire la sera precedente sul tardi: erano tirati e tristi....la mia attenzione si è rivolta a terra dove alcuni mantelli coprivano evidentemente il corpo senza vita di qualcuno, alle lacrime sul volto della madre di Eiji e ho finalmente capito cosa fosse capitato, anche perché suo padre mi si è avvicinato e con voce resa malferma dal dolore mi ha messo al corrente di quanto successo al figlio quella mattina: si era trattato di un banale incidente che si era però tramutato in tragedia; il cavallo di Eiji aveva messo la zampa in una buca disarcionandolo e lui nella caduta aveva battuto violentemente la testa. Non saprei dire che cosa ho provato quando ho saputo della morte di Eiji, neanche ora che sono passate due settimane… è stato tutto improvviso, inaspettato…..ho provato dispiacere per il dolore dei suoi genitori che lo adoravano, ma per lui…..io non lo amavo, non gli volevo neanche propriamente bene, lui era la persona che altri avevano deciso per me e tra noi non c’è mai stato né affetto né intesa…mi sono anche sentito di troppo di fronte a un dolore di cui non mi sentivo partecipe e ho preferito il silenzio della mia stanza anche per riflettere….era come se quello che stava succedendo non mi riguardasse pienamente e mi sentivo anche un po’ in colpa per questo, per non provare qualcosa di più profondo del dispiacere per la sorte capitata ad Eiji, era il mio compagno e sentivo che il mio dolore non era abbastanza..…la verità è che ripensavo ai giorni precedenti all’incidente, quando vedevo in lui l’impedimento per la mia felicità e non sono riuscito ad impedire un moto quasi di sollievo, di libertà ritrovata….non sono fiero di questi miei pensieri, però credo che sia umano averli e ora attendo di poter finalmente lasciare il castello dei Sawakita e tornare a quello della mia famiglia, anche se allo stesso tempo lo temo….temo che mio padre possa avere altri progetti per me, qualche altro figlio di un’ insigne famiglia da farmi sposare…..in tutto questo non so che ruolo far avere ad Hanamichi; da quella volta in cui scappai dalla spiaggia e da lui, non l’ho rivisto più fino al giorno successivo alla morte di Eiji, quando è venuto a porgere le sue condoglianze ai Sawakita. Ha rivolto anche a me poche parole, ma erano frasi di circostanza e io ho preferito che si limitasse a quelle, mi sono allontanato subito dopo grazie anche all’aiuto di Ayako. Non mi sentivo a mio agio lì davanti a lui, con tutta quella gente….io sono una persona controllata, ma lui…..ho avuto paura che si scoprisse troppo dimostrando una confidenza con me assolutamente ingiustificata, mettendo in imbarazzo i genitori di Eiji, non mi preoccupavo certo per quello che potevano pensare di me gli altri presenti….ma poi mi sono pentito, perché ho sentito un gran vuoto dentro quando l’ho visto allontanarsi dalla sala per andarsene. Non so cosa pensi di me dopo quella mia fuga precipitosa dalla spiaggia, quando mi ha rivelato i suoi sentimenti per me, magari è convinto che io lo abbia rifiutato, che il mio atteggiamento dell’altro giorno fosse un’ennesima riprova del mio voler star lontano da lui, non ha cercato di incontrarmi nei giorni successivi alla nostra ‘discussione’ alla spiaggia e se da una parte questo mi faceva piacere, perché pensavo che rispettasse la mia decisione, dall’altra ora un po’ mi spaventa, come se temessi che lui non farà niente, neanche adesso…..questo mi riporta a mio padre, al mio futuro…..non posso certo essere io a fare il nome di Hanamichi, mi guarderebbe come se fossi pazzo, non spetta a me parlare, ma Hanamichi lo farà? E io sarei veramente pronto se questo succedesse?! D’istinto direi di sì, ma…… faccio scivolare le dita lungo il braccialetto che ancora porto al polso con un sospiro, è ancora complicato per me ammettere di provare dei sentimenti verso di lui, ho ancora dei momenti in cui provo a ricercare in me quel senso di impotenza e frustrazione che provai quando capii di essere preteso come un oggetto, ma ormai è sempre più difficile, mentre è facile ritrovarmi a pensare a lui, a quello che sarebbe successo su quella spiaggia se, quando lui si è chinato su di me per baciarmi, lo avessi lasciato fare…i miagolii di Fuyu mi riportano alla realtà e con un sorriso lo afferro per la collottola posandolo vicino a me sul letto. Qualche giorno dopo, mentre gioco con il gatto seduto davanti al camino, un servitore chiede di entrare e mi comunica brevemente che Hanamichi Sakuragi chiede di vedermi: valuto velocemente quale sia il posto migliore dove riceverlo, forse dovrei scendere io….decido che è meglio farlo accomodare qui, nella mia anticamera, è più discreto che non nella sala…..mentre aspetto il suo arrivo, mi faccio portare del vino caldo speziato e mi accorgo che indosso una semplice tunica scura sui pantaloni, ma non penso di cambiarmi, anche perché non ne avrei il tempo, un lieve bussare precede la sua entrata nella stanza. Sento il cuore in gola non appena mi ritrovo davanti a lui, anche se niente del mio comportamento tradisce i miei sentimenti: non so cosa aspettarmi dalla sua venuta qui….restiamo in silenzio l’uno di fronte all’altro, finchè con un cenno del capo lo invito a sedersi sulle sedie imbottite davanti al camino."Come stai?" la sua voce tradisce tensione e incertezza e in qualche modo questo mi tranquillizza: il sapere che anche lui è nervoso per il nostro incontro. "Bene." Verso del vino nei calice allungandone uno verso di lui, le nostre dita si sfiorano e lui mi sorride quasi imbarazzato….io sono in attesa, vorrei tanto che mi spiegasse il motivo di questa visita…Fuyu intanto ci guarda elegantemente accovacciato sul tappeto e Hanamichi lo nota: "E’ lui il micetto che ti ho regalato?" chiede quasi stupito e non me ne meraviglio, è cresciuto molto, ora è un giovane gatto ben proporzionato, mentre, quando è arrivato in quella cesta, era una palla di pelo!! Annuisco per rispondere alla sua domanda e lui si china sulla bestiola allungando una mano verso di lui, sto per consigliargli di non farlo, che Fuyu ha un carattere particolare (‘come il tuo’ ha detto Ayako quando ha fatto la sua conoscenza! )ma stranamente il gatto si struscia contro il palmo della sua mano e addirittura fa le fusa!! "E’ simpatico!" conclude Hanamichi prima di tornare a fissare i suoi occhi nei miei. Poso il calice che ancora rigiravo tra le mani e resto in attesa. Lui si alza con un sospiro girando intorno alla sedia, appoggiando le dita contro lo schienale. "Kaede, io sono qui per parlarti di una cosa importante.." Annuisco per fargli intendere che ha la mia completa attenzione. Hana prende fiato un paio di volte prima di cominciare a parlare. "Alla spiaggia, quel pomeriggio, io ti ho spiegato perché…perché sono ricorso allo ius primae noctis…quello che ancora non sai è…è che per me quello non è stato il punto di arrivo, ma di partenza….quando ti ho dovuto lasciare andar via la mattina seguente, io sono stato malissimo…avrei voluto che tu restassi, quel giorno e quelli seguenti….la verità è che io…io non posso stare senza di te, non ci riesco! Mi sento pienamente vivo solo quando ti sono accanto, quando ti posso guardare, parlare con te….è per questo che io..io sono qui per chiederti di sposarmi!" Usare l’espressione ‘rimango senza fiato’ è un eufemismo: quello che sento dentro è autentica sorpresa, meraviglia, confusione, gioia….. "Non voglio che tu mi risponda adesso – riprende lui – ho voluto parlartene subito, solo perché non voglio perdere nuovamente il momento giusto, non voglio più ripetere gli errori del passato, volevo soltanto che tu lo sapessi…..io aspetterò che tu sia pronto a darmi una risposta, qualunque essa sia, ma almeno stavolta non avrò rimpianti….." Cerco di riordinare le idee e istintivamente torno a toccare il braccialetto sul mio polso. "Pensi ancora a lui?" la sua voce mi arriva soffocata e quando torno a guardarlo il suo viso è contratto in una smorfia di autentico dolore, in fondo Hanamichi non ha idea di quali fossero i rapporti tra Eiji e me, niente impedirebbe che io fossi innamorato di lui….mi alzo e raggiungo la finestra, guardo per un attimo il cielo azzurro e sgombro di nuvole, avverto l’attesa di Hanamichi, ma non esito a dargli una risposta per il gusto di tenerlo sulle spine, solo per trovare le parole adatte. Un semplice e definitivo ‘no’ sarebbe insufficiente e potrebbe dargli un’idea sbagliata su di me o sulla sua proposta a cui prima o poi dovrò dare una risposta….mi ripeto che sì, provo qualcosa per lui, ma non è una decisione da prendere alla leggera e che per la prima volta sono IO a poter decidere della mia vita, è una possibilità troppo importante e sono contento che sia proprio Hanamichi a concedermela…. "No, il punto non è Eiji, sono io…..ho bisogno di un po’ di tempo…." Vedo benissimo che non è la risposta che propriamente voleva, ma non aggiunge altro a riguardo. Noto però che mi si fa vicino e alla luce che viene dalla finestra, i suoi capelli si riempiono di riflessi ramati.…alza una mano a sfiorarmi la frangia e si china sulla mia fronte per un bacio veloce che io non gli rifiuto. "Sai dove trovarmi…." e detto questo esce dalla mia stanza. Mi prendo alcuni giorni per pensare a quanto accaduto, giorni in cui non ho avuto alcuna pressione da parte di Hanamichi. Fedele a quanto dettomi nella mia stanza, non ha fatto nulla per spingermi verso la decisione che lui vorrebbe e gli basterebbe molto poco; una visita a mio padre, per esempio, che non crederebbe alla fortuna di sentirsi chiedere, proprio dal signore del feudo, di fargli sposare il figlio; mi troverei al castello dei Sakuragi in un attimo!! Ci sono momenti in cui mi pare di aver deciso e altri in cui mi tornano i dubbi…..non mi è propria questa indecisione, eppure sento che c’è qualcosa che mi blocca, che mi impedisce di andare da lui e dirgli che sì, voglio sposarlo anch’io!! Orgoglio? Paura? Forse non lo conosco bene, forse mi sto ingannando sulla natura dei suoi o dei miei sentimenti, forse….è un po’ frustrante come posizione ed è come se stessi aspettando qualcosa, ma cosa?! Immerso nei miei pensieri e lasciando briglia libera al cavallo, mi ritrovo alla scogliera, vicino al punto in cui comincia il sentiero che porta alla spiaggia e sento un gran desiderio di tornare a sedermi sulla sabbia, a respirare l’aria salmastra che soffia dal mare e che mi ha sempre facilitato i pensieri…questo per me è un posto reale, ma è fatto anche di sogni, ricordi, pensieri ed emozioni**…..solo quando mi giro verso l’albero cui solitamente legavo il mio cavallo, mi accorgo che già un altro è stato assicurato a un ramo: quello di Hanamichi! La cosa non mi sorprende affatto, anzi, mi dà un’insolita sensazione di benessere che non provavo da tanto tempo, forse era questo che aspettavo: un segno che mi indicasse che stavo andando nella direzione giusta e ora sono qui, solo pochi metri mi separano da lui. Il mio istinto prende il sopravvento, velocemente lego le briglie del mio cavallo e comincio a discendere il sentiero….ho il cuore che mi batte forte nel petto, ma mi sento così bene…..non credo di aver fatto molto rumore, eppure Hanamichi si gira verso di me non appena i miei piedi toccano la sabbia: è sorpreso, ma mi accoglie con caldo sorriso luminoso, pur ignorando che sono lì per dargli la risposta che aspetta…..riprendo un attimo fiato mentre penso a quello che devo dire, o meglio, a come dirlo, ma mi scopro incapace di trovare le parole adatte e poi, decido che non ce n’è bisogno! Mi siedo accanto a lui, stupendo non poco Hanamichi, perché io non mi ero mai avvicinato a lui di mia spontanea volontà, neanche quando ci vedevamo qui di comune accordo, era sempre lui a farlo…avverto nettamente la sua confusione, ma non dice nulla, forse perché teme che io possa alzarmi e andarmene….esito ancora un attimo prima di compiere quel gesto che cambierà le nostre vite per sempre: appoggio lentamente la testa sulla sua spalla e sento i muscoli di Hanamichi irrigidirsi e rilassarsi in pochi secondi, prima di avvertire il suo braccio che sale a cingermi le spalle e il suo viso tra i miei capelli. Mi stringe forte a sé e questo mio lasciarglielo fare deve aver definitivamente convinto Hanamichi che la mia risposta alla sua proposta è sì! Respiro il suo profumo affondando il viso nel suo mantello, sistemandomi nel suo abbraccio e ricambiandolo, mi abbandono contro di lui, lasciando che tutte le sensazioni che provo scorrano liberamente dentro di me, senza più pensieri o considerazioni, potrei dire accantonando la razionalità, perché sto consapevolmente mettendo da parte l’umiliazione, l’orgoglio ferito, per dare una possibilità a questo sentimento per lui che è nato nonostante tutto….restiamo stretti, respirando l’uno il respiro dell’altro, senza quasi aver il coraggio di separare quest’unico gesto di unione voluto da entrambi. Dopo un po’ sento le mani di Hanamichi scivolare sulle mie guance fino a prendermi il viso e sollevarlo dolcemente verso il suo; incontro i suoi occhi scintillanti di felicità e lucidi di emozioni, qualcosa di molto simile a come mi guardava quella notte, anche se allora ardevano di desiderio che solo ora, dopo mesi, riesco a vedere come disperato….ora non ce n’è traccia nel suo sguardo, o meglio, riesco a scorgere anche adesso la passione bruciante che fa scintillare le sue iridi nocciola, ma è qualcosa di bello e rasserenante….quello che mi fa rabbrividire di felicità, però, è vedere il modo quasi adorante con cui fa vagare i suoi occhi sul mio viso, la cura e la tenerezza con cui sfiora le mie guance, il contorno delle labbra….provo un’emozione indescrivibile quando sfiora la mia bocca con la sua in un tenero e casto bacio che assomiglia più a una carezza… "Muoio dalla voglia di baciarti, Kaede, ma non qui, non così…stavolta dovrà essere tutto nel modo giusto…" Le prime parole che vengono pronunciate da quando siamo qui, da quando entrambi sappiamo che le nostre vite sono ormai legate….indissolubilmente…..mi stringe nuovamente contro di sé percorrendo la mia schiena con carezze lente, facendo scorrere le dita tra i miei capelli…non ho mai provato niente di simile nella mia vita, prima….è qualcosa di molto semplice, ma allo stesso tempo essenziale e dolcissimo….la scoperta del mio amore per lui è stata disarmante e ora che sono qui, tra le sue braccia, mi sembra di aver aspettato da sempre questo momento…come se immaginassi da sempre che il mio posto era con lui….avverto una felicità nuova, leggera, come se fosse arrivata mischiata al vento di primavera che ora mi fischia nelle orecchie…so ancora poco di questo amore che comincio ora a vivere insieme a lui, è ancora tutto da imparare, tutto da conoscere…così inspiegato e così bello…. Credo che, se dipendesse dalla volontà di entrambi, rimarremmo qui, così, per delle ore ancora, ma ormai il cielo scolora all’orizzonte e le prime stelle si accendono nel blu…..dobbiamo dividerci ancora una volta, ma almeno stavolta non sarà difficile tornare ai rispettivi castelli, non con l’aspettativa e la sicurezza che ci vedremo presto….Hanamichi mi afferra le mani, mentre sciolgo la briglia del mio cavallo. "Mi costa tantissimo doverti veder tornare al castello dei Sawakita….organizzerò il tutto nel più breve tempo possibile, non voglio continuare a stare ancora senza di te….ti amo, Kaede, ti amo tantissimo…." Lo abbraccio di slancio e quando mi tiro indietro gli sorrido finalmente contento… "Sei bellissimo quando sorridi, lo sai?" mi dice lui con evidente emozione, un complimento a cui io rispondo con un timido ‘grazie’. Ci salutiamo e mentre dirigo il cavallo lungo la scogliera, sento i suoi occhi accarezzarmi…al mio arrivo nelle mie stanze, mi tolgo il braccialetto, simbolo del mio matrimonio con Eiji, e lo poso su un tavolo….. Fedele alla sua parola, Hanamichi organizza il nostro matrimonio con una velocità impensabile, considerando che sono le nozze del signore del feudo! Credo che abbia tormentato più di una persona perché fosse fatto tutto con solerzia e velocità…da parte mia, sono tornato a casa mia la settimana successiva a quel pomeriggio sulla spiaggia e Hanamichi è passato quasi tutti i giorni da allora, anche se per poco tempo. Mio padre è evidentemente soddisfatto, come previsto, non crede al colpo di fortuna di trovarsi unito addirittura con il signore del feudo! A me ovviamente non importa niente dell’evidente posizione di prestigio che avrò come compagno di Hanamichi e sono anche un po’ sconcertato dalla moltitudine di persone che presenzieranno al nostro matrimonio! Mia sorella è stata felicissima quando è venuta qui per parlarmi della notizia del giorno a corte, come ha detto lei! Inizialmente era preoccupata che non fosse una mia libera scelta neanche questa volta, ma io le ho spiegato semplicemente che stavolta era per amore e lei ha fatto un gran sorriso, abbracciandomi…ovviamente dopo mi ha interrogato per ore per sapere cosa avesse portato a questo mio cambiamento verso Hanamichi! E il giorno che fino a qualche tempo fa non avrei neanche potuto immaginare, arriva…. Il castello dei Sakuragi è addobbato in ogni dove, piccole fiaccole ne illuminano i contorni…la grande sala è gremita di gente già dal primo pomeriggio….io sono qui da questa mattina e ogni volta che mi avvicino a una delle finestre, ne vedo arrivare di nuova: a cavallo, con le carrozze….donne e uomini elegantemente vestiti…. Le ore passano lentamente e velocemente….alterno momenti in cui vorrei che fosse già sera e altri in cui mi sento nervoso….un servitore bussa lievemente alla porta della stanza in cui mi sono rifugiato per avere un po’ di pace: mi avvisa che è arrivato il momento, Hanamichi verrà a prendermi tra pochi minuti per andare insieme nella grande sala…. Prendo un gran respiro, poi decido a prepararmi…mentre chiudo i lacci della camicia, faccio delle considerazioni piuttosto banali, devo dire….confronto il mio stato d’animo di adesso, all’aspettativa che provo nel pensare che tra poco sposerò Hanamichi, all’emozione che, sfuggendo al mio controllo, mi fa tremare leggermente le mani, all’apatia che invece avvertivo in me quando ho sposato Eiji….scuoto la testa, non mi va di pensare a lui, non adesso!! Sistemo la casacca azzurro tenue sulla camicia, lisciandola con le dita…dopo un lieve bussare il viso di Hanamichi si affaccia dalla porta. "Sei pronto?" mi chiede con un gran sorriso. "Sì." Apre la porta e mi tende la mano, invitandomi a prenderla. Intrecciamo le nostre dita mentre scendiamo le scale e così uniti, facciamo il nostro ingresso nella sala. Gli invitati prendono posto intorno a noi: riconosco i volti sorridenti di Ayako, Ryota, Hisashi e Kiminobu….. Al momento dello scambio delle promesse provo un’emozione fortissima, soprattutto per l’amore che scorgo negli occhi di Hanamichi e la commozione con cui pronuncia per primo quelle parole che io ripeterò tra poco: è una serie di impegni formali, ma se basati sull’amore assumono un significato profondo e bellissimo. Quando tocca a me, fisso i miei occhi in quelli di Hanamichi e ripeto le promesse che lui ha appena fatto a me e il caldo sorriso che ricevo mi fa’ sciogliere qualcosa dentro. Mettiamo il braccialetto nuziale l’uno al polso dell’altro; non lo avevo ancora visto, Hanamichi voleva che fosse una sorpresa e ora capisco perché: non è il classico braccialetto, ma ha un’ incisione su tutto il bordo, un decoro che richiama il movimento ondulatorio di un ramo di edera, con le foglioline piccole e perfette. È molto bello, ne seguo il contorno con le dita dopo che Hanamichi lo chiude al mio polso e prima di fare altrettanto sul suo. Ora siamo finalmente sposati…. I nostri ospiti si avvicinano per darci i loro auguri, ci troviamo attorniati da tante persone e sinceramente mi sento un po’ a disagio: credo che molti di questi volti siano completamente nuovi per me! Hanamichi ha organizzato un banchetto degno della sua posizione, non c’è che dire, anche se il merito va al suo fido amico Yohei, che stamattina, quando ci siamo trovati per un attimo soli, mi ha detto che Hanamichi era piuttosto agitato per il nostro matrimonio e che lui ha dovuto organizzare il tutto praticamente da solo! Hanamichi ed io ci troviamo spesso divisi per dare la giusta attenzione a tutti i nostri ospiti, ma ci cerchiamo sempre con gli occhi….noto che anche lui non riesce praticamente a mangiare niente, da parte mia ho lo stomaco chiuso e neanche ci provo. Le note dei musici fanno da sottofondo alla festa e ci sono anche dei giullari dalle vesti colorate…mentre osservo alcune coppie impegnate a danzare, la mano di mia sorella si posa sul mio braccio: Ayako è bellissima e luminosa, la sua condizione di madre in attesa le dona. Le rivolgo uno sguardo affettuoso prima di andare a cercare con gli occhi Hanamichi che, dall’altra parte della sala, parla con un uomo anziano. Deve avvertire che lo sto guardando, perché si volta verso di me fissandomi. Lo scambio di sguardi non sfugge a mia sorella. "Siete una bella coppia, lo sai? E tu sei molto felice, Kaede, sono molto contenta…..ma non credi che per voi si sia fatto tardi?" "Hn?" che intende?! "Hanamichi ti sta mangiando con gli occhi da quando siete entrati e, a dire la verità, tu non sei da meno!" Mi strizza un occhio maliziosa e io temo di arrossire leggermente…. "Va' da lui!" mi incita lei prima di allontanarsi per raggiungere Ryota e credo che farò come dice….attraverso la sala e lo raggiungo, lui mi accoglie con un gran sorriso e mi passa un braccio intorno la vita. Basta uno sguardo tra noi per capire che entrambi vogliamo restare soli e, dopo aver incaricato Yohei di sovrintendere al resto della festa, raggiungiamo le scale. Ho un nitido ricordo di dove sia la stanza di Hanamichi e istintivamente muovo i miei passi in quella direzione, ma lui mi ferma. "La nostra stanza non sarà quella, Kaede. Quello è stato il passato…." Mi guida per il corridoio di fronte ad una porta di solido legno intagliato e la apre, entrandoci, io lo seguo. L’anticamera è spaziosa, con un grande camino, un tavolino vicino alla finestra e due sedie imbottite ne costituiscono l’arredamento. Un’altra porta socchiusa fa intravedere la camera vera e propria, dove Hanamichi ed io ci dirigiamo: è ampia e con un letto massiccio. Sento l’attesa crescere in entrambi e anche il nervosismo, Hanamichi aggiunge un ciocco di legno nel camino per riscaldare la notte ancora fresca seppur a primavera inoltrata, poi si avvicina e mi abbraccia, io mi rilasso contro il suo torace, aspirando il suo profumo divenuto familiare in breve tempo….solo lo scoppiettio del legno che brucia nel camino e i nostri respiri riempiono la stanza. Sollevo gli occhi per guardare il viso di Hanamichi e incontro i suoi brucianti di passione, ma anche pieni di dolcezza e di amore. Si china su di me baciandomi teneramente come ha fatto quel pomeriggio in cui è stato deciso il nostro matrimonio, mi scosta i capelli dalla fronte con dita leggere e il bacio comincia a cambiare quando anche io cerco la sua bocca con la mia mischiando i nostri respiri: mi mordicchia le labbra un paio di volte e quando le socchiudo, sento la sua lingua chiedere l’accesso alla mia bocca e io le vado incontro con la mia, iniziando il nostro primo vero bacio…inizialmente è timido, ma ci vuole poco perché ci ritroviamo stretti l’uno all’altro in un bacio che ci lascia senza fiato quando ci stacchiamo. Hanamichi ripete il mio nome dolcemente, ma la sua voce è arrochita dal desiderio e anche io sento i brividi lungo la schiena….le sue mani mi accarezzano attraverso la stoffa della casacca e, seguendo un desiderio comune, lo aiuto a sfilarmela, lui fa lo stesso con la sua ed entrambe finiscono sulla cassapanca ai piedi del letto. Le dita di Hanamichi indugiano sui lacci che tengono chiusa la mia camicia, aspettando quasi un mio cenno affermativo e io lo traggo d’impaccio cominciando a sciogliere quelli della sua camicia. Con un sospiro Hanamichi apre i lembi della mia lasciandomi scoperto il petto e trattiene un attimo il respiro, come se fosse la prima volta che mi vedesse così….intanto anche io scopro nuovamente il suo corpo….la mano di Hanamichi scorre sul mio petto lentamente, languidamente….mi sfiora un capezzolo strozzandomi il respiro in gola, si china su di me con occhi socchiusi e posa la sua bocca calda sulla mia spalla nuda, risalendo poi verso il collo e il viso….ci baciamo nuovamente, mentre percorro la sua schiena ampia, scoprendomi a desiderare di poter toccare di più del suo corpo premuto contro il mio, passo le dita tra i suoi capelli rossi, mentre il suo respiro affannoso accarezza la mia pelle e le sue mani scendono più giù per liberarmi dei pantaloni. Niente dei suoi gesti mi ricorda quella buia notte lontana che ormai sembra appartenere ad un’altra vita, dove allora c’era gentilezza e accortezza, ora c’è passione e un amore che non teme di mostrarmi o forse sono io che ora assaporo le sue mani su di me, la sua bocca sulla mia, aspettando con ansia quello che sta per succedere…non nego di essere un po’ nervoso, non è più la mia prima volta, ma non è successo nulla di più da quando ho perso la mia verginità con Hanamichi! So però che andrà tutto bene, se già allora ho intravisto qualche scintilla di piacere, allora che ancora non lo amavo, non posso non pensare che questa volta sarà bellissimo…. I nostri vestiti finiscono in un groviglio sul pavimento e, uniti in un bacio appassionato, ci sdraiamo sul letto, dopo aver scostato con una mano le lenzuola…. Il suo corpo nudo si posa sul mio con delicatezza, le sue mani mi accarezzano incessantemente e le nostre bocche si uniscono ancora una volta…..
Avere il corpo di Kaede nuovamente premuto contro il mio è un’emozione fortissima…. In questi lunghi mesi ho solo potuto sognare questo momento, ma l’immaginazione, i ricordi non potevano farmi rievocare il calore del suo corpo, la morbidezza della sua pelle, la dolcezza delle sue labbra, e ora lui è qui con me e ricordo continuamente a me stesso che stavolta sarà per sempre, perché Kaede non andrà via né domani mattina né mai….è un’emozione forte e dolce che non riesce però a smorzare la passione che provo stringendolo contro di me… Quando siamo entrati in quella che sarà la nostra camera da letto, avevo qualche timore: avevo paura che il ricordo di quanto successo tra noi potesse riemergere nella testa di Kaede da un momento all’altro, paura di scorgere nuovamente nei suoi occhi la frustrazione e l’umiliazione di quella notte….ero nervoso, perché non sapevo bene come cominciare, sapevo solo che stavolta doveva essere tutto perfetto, stavolta avremmo fatto l’amore…. Lo abbraccio e con un sospiro di sollievo lo sento rilassarsi contro di me, affondare il viso nella stoffa della mia casacca…aspetto che alzi il viso verso di me, prima di scendere ad incontrare le sue labbra….tra noi non ci sono stati baci prima di questo, solo un rapido tocco due settimane fa alla spiaggia e, anche se conservo ancora la meravigliosa sensazione di sfarfallio nello stomaco di quando, quella famosa notte che ha segnato, nonostante tutto, l’inizio del nostro amore, Kaede ha per un attimo accettato e condiviso il mio bacio, provo una grande aspettativa all’idea di poter scambiare con lui un bacio vero, un bacio tra due persone che si amano…… Le nostre labbra si incontrano e io accarezzo con calma quelle di Kaede, aspettando che lui mi dia un qualche segno per poter approfondire il nostro bacio che inizialmente è lento ed ipnotico, ma che si trasforma in qualcosa di coinvolgente non appena sento la sua bocca venire a cercare la mia, non appena la sua lingua incontra la mia….restiamo a guardarci senza respiro quando siamo costretti a separarci in cerca d’aria….mi ritrovo a mormorare il suo nome di continuo, come se volessi, con il suono della mia voce, convincermi che questa è la realtà e che Kaede è veramente qui….muovo le mie mani su di lui, intuendo i contorni del suo corpo attraverso la stoffa morbida della sua casacca e, seguendo un pensiero evidentemente comune, ho il suo aiuto per togliere la sua, dopo che le sue mani mi hanno sfilato la mia. Ora c’è soltanto la camicia ad impedirmi di toccare la sua pelle…..giocherello un po’ con i lacci che la tengono chiusa prima che le dita affusolate di Kaede non comincino a slacciarli…la stoffa scende lungo le sue spalle, allontano i lembi per scoprire il petto di questa meravigliosa creatura che è il mio amore…..come descrivere l’emozione che mi dà il solo poterlo chiamare così? La sua pelle mi appare in tutto il suo splendore e candore, deglutisco a vuoto un paio di volte, prima di alzare una mano e posarla sul suo petto, cominciando una lenta carezza che mi porta a sfiorare un capezzolo rosato…sento chiaramente che il suo respiro diventa più irregolare……mi chino su di lui posando le labbra sulla spalla nuda, una cascata di brividi mi serpeggia lungo la schiena mentre seguo con le labbra la linea elegante del collo fino ad arrivare al viso e cercare nuovamente la sua bocca……mentre torno ad assaporare il suo sapore, le sue dita si intrecciano con i miei capelli e capisco che ormai siamo entrambi divorati dal desiderio…..ci liberiamo dei vestiti lasciandoli cadere dove capita e ci stendiamo sul letto, pelle contro pelle. Baci dolci si alternano ad altri infiniti e passionali, mentre le mani scendono a scoprire i reciproci corpi…..mi allontano un poco per poterlo guardare: ha gli occhi socchiusi, la bocca semichiusa resa rossa dai baci….mi puntello su un gomito lasciando che la mia mano riprenda il suo girovagare sul suo corpo: il petto, il ventre liscio, le gambe lunghe…..ogni cosa è perfezione in lui…..sfioro le lunghe ciglia, incontrando i suoi occhi resi liquidi e lucidi dal desiderio che ha acceso entrambi….fermo la mia mano all’altezza del suo cuore, i battiti contro il mio palmo sono forti e veloci…..mi chino nuovamente su di lui, succhiando un capezzolo lentamente e sentendo per la prima volta un gemito di piacere fuoriuscire dalle labbra di Kaede…..sono completamente preso da lui e perso in quel sentimento che mi fa scorrere il sangue più forte nelle vene e mi fa pensare che solo ora, qui, con lui mi sento pienamente vivo e quello che voglio con maggiore forza è dargli piacere. Scendo con la bocca lungo il suo corpo, lasciando una scia umida sulla sua pelle……stuzzico l’ombelico con la lingua e lui si tende sotto di me con un gemito delizioso. Scendo maggiormente e, prima che con la bocca, accarezzo la sua virilità con la punta delle dita, è la prima volta che stabilisco un simile intimo contatto tra di noi e istintivamente alzo il viso per studiare la sua espressione: Kaede ha le guance arrossate e un’espressione meravigliosa negli occhi, è come se mi stesse incitando ad andare avanti e io non aspetto altro che sentirlo gridare di piacere sotto di me. Sostituisco le mie dita con la bocca e Kaede piega le gambe alzando il bacino per offrirsi meglio alle carezze che la mia lingua sta disegnando sulla sua virilità e le sue mani mi afferrano i capelli quasi tirandoli quando velocizzo la mia intima tortura, ormai sento chiaramente i suoi gemiti e credo che potrei venire anche solo ascoltando il piacere che riesco a procurargli…..lo porto fin sull’abisso del culmine, ma non voglio che lo raggiunga così, voglio che sia mentre sono dentro di lui, voglio vedere il suo viso, riempirmi gli occhi di lui che viene….abbandono la sua virilità con delicatezza, ma sento distintamente il suo sospiro di frustrazione! Scivolo lentamente sul suo corpo, facendo aderire ogni centimetro della nostra pelle e quando raggiungo il suo viso, scosto le ciocche umide che si sono incollate sulla sua fronte, gli succhio le labbra, prima di cercare la sua lingua con la mia. Mentre ancora lo bacio, lascio che le mie mani vaghino sulle sue gambe, all’interno delle cosce….continuo all’infinito le mie carezze, ma ormai sono al limite, sento che non resisterò ancora per molto, non sentendo i contorni dei nostri corpi coincidere così perfettamente, le nostre virilità che si toccano aumentando il desiderio che già ci consuma…. Kaede mi artiglia i glutei spingendomi maggiormente contro di sè, apre le gambe intrecciandole intorno alle mie. Io mi sistemo meglio contro di lui, accosto una mano alla sua bocca, ne sfioro le labbra con i polpastrelli, seguendone il contorno, fin quando lui non comincia a leccare le mie dita, la lingua che scivola lentamente….umide della sua saliva le mie mani riprendono la discesa sul suo corpo, arrivo alla sua intimità accarezzandola con leggerezza, insinuo cautamente un dito cercando di non essere brusco, sempre timoroso di andare troppo oltre, ma ogni mio timore viene fugato dai mugolii provenienti dalla gola di Kaede, dalle sue mani che corrono lungo la mia schiena, affondandoci i polpastrelli. Le mie guance sono in fiamme, come tutto di me del resto…la consapevolezza che sto per possederlo mi eccita in maniera incredibile e sapere che anche lui mi vuole, che desidera unirsi a me in maniera così profonda e totalizzante mi emoziona. Mentre le mie dita si muovono in lui, gli bacio la gola che lui mi offre gettando il capo all’indietro, sospirando e gemendo…..ormai è il momento, non credo di poter resistere ancora per molto, il calore sprigionato dal contatto dei nostri corpi è quasi insopportabile, intossicante per l’intensità di sentimenti che mi scatena dentro l’anima…ancora una volta le mie mani si muovono su di lui, lasciando il tepore del corpo di Kaede, per carezzargli i fianchi, scendere a stringere possessivamente i glutei, sistemandolo per poter finalmente trovare rifugio in lui…mi tiro indietro fissando i miei occhi nei suoi, invidiando ogni singola goccia di sudore che gli sfiora la pelle rendendola lucida… "Ti amo….Kaede…ti amo….e ti voglio….." mormoro con voce ormai roca e quasi irriconoscibile, come la sua quando soffia un ‘anch’io’ che mi fa venir voglia di piangere per l’emozione…. Lo penetro lentamente, per quanto mi sia possibile considerando che lui è ancora incredibilmente stretto……trattiene a stento un grido strozzato che mi fa sentire terribilmente in colpa. "Scusa…." Gli dico bloccandomi, ma lui si solleva lentamente venendo a baciare la mia bocca e facendomi così entrare più in profondità dentro di lui, socchiude gli occhi un attimo prima di lasciare andare il respiro che si infrange sulle mie labbra. "Continua…" mi incita lui stringendo le mani intorno al mio collo, affidandosi completamente a me ed io con una spinta decisa lo penetro completamente, in profondità e stavolta lui grida senza potersi trattenere, ma sono deciso a fargli dimenticare questo iniziale dolore, voglio farlo impazzire di piacere e io non prometto mai niente che so di non poter mantenere!! Comincio a muovermi dentro di lui con qualche spinta decisa ma breve, finchè non sento i suoi gemiti di dolore trasformarsi in mugolii soddisfatti, allora le mie spinte in lui diventano profonde e vigorose e mi sembra un sogno poter nuovamente sentire il suo corpo intorno al mio, che si apre per me e mi accoglie con il suo calore ….quello che sto provando in questo momento non è neanche paragonabile a quella notte, perché ora Kaede asseconda i miei movimenti, viene incontro al mio corpo che lo possiede, mi stringe i fianchi attirandomi ancora di più dentro di lui. I nostri respiri sono ormai gemiti spezzati in cui si riconoscono i nostri nomi chiamati più volte, la voce di Kaede si leva musicale anche ora che mi chiede di possederlo ancora di più, ancora più profondamente. Faccio scivolare una mano tra i nostri corpi, cominciando a toccare la sua virilità con carezze che procedono al ritmo delle mie spinte, Kaede emette un lungo e tormentoso gemito prima di unire la sua mano alla mia e inarcarsi violentemente contro di me quando, spostando il peso del mio corpo, tocco un punto dentro di lui che gli fa spalancare gli occhi sorpresi. "Ancora…ti prego….fallo ancora…" lo accontento afferrandolo saldamente per le gambe e spingendo in lui con forza fino a vedere il suo viso stravolgersi dal piacere e sentirlo venire tra le mie dita con un grido più alto. Il fremito dei suoi muscoli che si contraggano per il piacere che sta provando fa arrivare al culmine anche me, che non posso non urlare il suo nome mentre mi sciolgo in lui. Ricado sul suo corpo umido di sudore con un sospiro di soddisfazione, ma il mio primo pensiero è per lui e dopo essere uscito da lui con cautela, gli sfioro con il dorso di una mano una guancia e lui apre a fatica gli occhi puntando nei miei uno sguardo languido e dolce che mi fa venir voglia di abbracciarlo stretto a me e non lasciarlo andare mai più e, in fondo, è proprio quello che ho intenzione di fare da oggi in poi…Kaede tende le braccia verso di me in modo dolcissimo, invitandomi a sdraiarmi nuovamente su di lui. "Ho paura di pesarti troppo.." gli dico non riuscendo a smettere di accarezzare qualche parte di lui. "Il tuo peso è piacevole….." risponde lui in un soffio e io torno su di lui, sistemandomi in modo da farlo stare il più comodo possibile, con la testa quasi sulla sua pancia e le braccia intorno ai suoi fianchi. Il silenzio ci avvolge, solo i nostri respiri che tornano gradualmente alla normalità lo interrompono….siamo stretti l’uno all’altro riprendendoci dal piacere che ci ha stravolto poco fa, ma voglio dirgli quanto conti per me la dolcezza di questo momento di abbandono, è importante tanto quanto la passione che abbiamo da poco sperimentato. "Dimmi che non è un sogno, Kaede, dimmi che tu sei veramente qui con me, tra le mie braccia, che posso addormentarmi sapendo che domani vedrò il tuo viso accanto al mio, che avremo ancora momenti come questi, che allungherò le mani nella notte e ti potrò toccare, dimmi che potrò farlo…." Lui mi passa le mani tra i capelli con lentezza ipnotica. "Sono qui, Hanamichi, sono qui con te….questa è la realtà, una realtà che neanche io pensavo di poter vivere… la fortuna o il destino hanno voluto un’altra possibilità per noi e io sarò sempre al tuo fianco, te lo prometto!" Chiudo gli occhi non potendo impedire ad una lacrima di sfuggire al mio controllo rotolando lungo la pelle di Kaede: ho sognato questo momento per tanto tempo, ho fatto sanguinare il mio cuore per la sofferenza di saperti con un altro, ho sofferto tanto, ma ora…ora… "Sei nuovamente mio……" sono convinto di averlo solo pensato, ma le parole di Kaede mi fanno capire di averlo detto ad alta voce. "Non sono mai stato di nessun altro…." Credo di non capire…. "Come…come sarebbe, tu ed Eiji non…" Kaede scuote la testa con un sorriso e io continuo a non capire: come può essere possibile?! "Eiji amava solo le donne, non ho mai diviso il letto con lui, dormivamo anche in camere separate." Mi spiega lui e io sono talmente felice da non riuscire a parlare!! Però poi un pensiero... "Avresti dovuto dirmelo, Kaede, sarei stato più….più….attento, ecco!" "E’ stato bello lo stesso, Hanamichi." Oh sì, questo l’ho capito, ma sarebbe potuto essere meglio…..non so se è per quello che ho appena saputo o perché una volta avuto Kaede non si può non volerlo ancora, ma la stanchezza mi è sparita di colpo e tutti i miei sensi sono nuovamente consapevoli della vicinanza di Kaede, del suo odore inebriante. Bacio la pelle morbida e compatta del suo ventre, assaggiando con la lingua il sapore di sesso che ha la sua pelle….Kaede si muove leggermente sotto di me, intrecciando le gambe con le mie. Bene, anche lui sembra essersi riposato!! Raggiungo il suo viso, lasciando scivolare la lingua nella sua bocca…..Kaede preme con forza la mia nuca contro di sè, lasciandosi assalire e divorare dei miei baci. Non ricordo dove, ma ricordo di aver letto che l’amore è passione, è possessione….bè., ora comprendo appieno il significato di queste parole, ora che l’unico mio pensiero è possedere Kaede, amarlo fino allo sfinimento…. Afferro Kaede per la vita e girando su un fianco, inverto le nostre posizioni, appoggiandomi con la schiena contro la testata di legno intarsiato del letto. Ora lui è sopra di me e mi guarda un po’ interrogativo, i capelli scompigliati che gli ricadono scomposti sulla fronte… "Voglio fare ancora l’amore con te…" gli dico, mentre lui con uno scintillio negli occhi si sistema contro di me, puntando le ginocchia intorno ai miei fianchi. Io lo attiro contro il mio petto, un braccio intorno alla vita, un altro dietro la nuca, giocherellando con le seriche ciocche che gli carezzano il collo. "Vieni da me…" gli soffio sulle labbra, mordicchiandole, scendendo con le mani a stringergli i glutei, aiutandolo nella discesa su di me….Kaede si inarca, gettando la testa indietro con un lungo gemito, lasciando esposta la gola che ricopro di baci bollenti. Kaede si ferma immobile quando sono completamente dentro di lui, torna a guardarmi con occhi scintillanti di passione e mordicchiandosi le labbra in modo sensuale, comincia a muoversi su di me lentamente, permettendo al mio corpo di fondersi maggiormente con il suo, le dita che premono sulle mie spalle ad ogni mio affondo in lui….nel camino un ciocco rotola spezzandosi, scintille infuocate illuminano la penombra della stanza, accendendo di riflessi la pelle candida e umida di sudore di Kaede che lo rendono ancora più attraente e misterioso, luci e ombre che si rincorrono sul suo viso meraviglioso, dai lineamenti puri e cesellati….catturo la sua bocca con la mia mischiando i nostri gemiti e mugolii, toccando ogni centimetro di questo corpo che si muove sul mio, regalando ad entrambi brividi e piacere…..mi appoggio nuovamente con le spalle alla testata, guardandolo: ciocche color della notte incollate sulla fronte, gli occhi socchiusi, il labbro martoriato dai denti……non esiste niente di altrettanto seducente e ammaliatore come lui, in questo momento Kaede è la personificazione della passione, della sensualità…..percorro il suo petto con le mani, stuzzico i capezzoli che si induriscono tra le dita, facendolo gemere ancora più forte, gemiti che si tramutano in grida quando chiudo la mano sulla sua virilità cominciando a muoverla lungo essa. I suoi movimenti diventano più veloci e concitati, capisco che sta arrivando al culmine, quando mi afferra per i capelli. "Hanamichi!" urla tendendosi contro di me. "Aspetta….Kaede….ti prego, aspetta….voglio venire con te.." Lui strizza gli occhi rallentando i suoi movimenti su di me. "Avanti, allora…." Lo stringo forte contro di me sincronizzando i miei movimenti con i suoi e bastano pochi affondi per sciogliermi in lui, inondandolo con il mio piacere mentre lui si unisce alle mie grida, venendo contro il mio petto……è stato semplicemente meraviglioso!! Ci siamo donati con un abbandono che non immaginavo possibile, Kaede riposa ancora su di me, la testa poggiata contro la mia spalla, sento il suo respiro accelerato solleticarmi la gola….esaurita la passione sono colto da una tenerezza infinita. Quando Kaede si alza sulle ginocchia per spostarsi da sopra di me, mi dispiace un po’, mi piaceva essere avvolto dal calore del suo corpo. Mi sdraio tra le lenzuola e attiro Kaede nel mio abbraccio, non riesco a stare lontano da lui, neanche se si tratta di pochi centimetri! Ho dovuto farne a meno per troppo tempo, anzi a voler essere precisi, non avevo mai provato niente di simile prima, perché durante quella notte non ho potuto sperimentare questi momenti di pace, di tenerezza e di amore…..questo pensiero mi fa rendere conto che non ho mai chiesto esplicitamente scusa a Kaede per quello che ho fatto, gli ho spiegato le ragioni che mi avevano portato a comportarmi in quel modo, ma scuse vere e proprio no, e credo che sia arrivato il momento di farlo…. Struscio la mia guancia contro la sua prima di sollevargli il mento per farmi guardare, deve leggerlo nei miei occhi oltre che sentirlo dalla mia voce, che sono sincero, o meglio, che ho compreso appieno il dolore che gli procurò quella mia decisione e che gli sono infinitamente grato per avermi dato modo di rimediare al mio errore… "Grazie per questa seconda possibilità, non sono sicuro che la meritassi davvero, anche se ora mi sento un uomo felice e soprattutto fortunato, perché ho te!" Kaede mi regala il sorriso più luminoso che potessi sperare di vedergli illuminare il volto e negli occhi finalmente vedo tornata la luce morbida e bellissima che aveva avuto in passato, quella che ti fa pensare che abbia il mare addormentato in fondo agli occhi, qualcosa di tranquillo, ammaliante e che ti attira in modo unico….. "Ti amo." Risponde semplicemente e in modo definitivo, come se bastassero queste due parole a giustificare il suo perdono e in fondo…..non è grazie all’amore se ora ci è concesso di vivere tutto questo? Decido che sì, è l’amore a spingerci l’uno contro l’altro, l’amore a farci giurare che sarà per sempre. Una promessa che suggello con un bacio sulle sue labbra….
Fine ^_________^
** ho scritto questa parte ascoltando l’ultimo album di Elisa, per chi lo avesse, capirà che ho tratto ispirazione dalla descrizione che la cantante fa di Lotus.
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