Ovviamente non può
mancare la mia nota introduttiva. Questo è (ovviamente) il seguito di ciò
che ho scritto precedentemente, e (ovviamente) HanaRu (difficilmente
leggerete altri pairing da me ^___^ ). Volevo scusarmi con i lettori per gli
orrori ortografici nelle fic pubblicate precedentemente, ma nonostante abbia
tentato di evitarne la presenza ci sono scappati, se mi avete presa per
ignorante cronica, mi prostro in richiesta di umile scusa! Ci starò più
attenta! Ovviamente (mi state odiando lo so...con questi ovviamente!) i
personaggi di SD non sono i miei, ma sono del Magico Maestro Inoue, quindi a
lui tutto il merito, a me solo quello di scrivere di RuRu :-) Un bacio a
Gaia, come sempre!
It's in your eyes di Shaka
Part One: Stay together
E già mattina, apro gli occhi, la luce che filtra dalla finestra mi acceca, ieri sera non ho tirato le tende. Mi muovo lentamente, avvertendo una strana sensazione di calore sotto di me, abbasso gli occhi, e pochi secondi mi bastano per ricordare... ricordare che sto dormendo nel mio letto, e non sono solo, gli avvenimenti della sera scorsa scorrono veloci nella mia mente, come a rimembrarmi tutto, e d'un tratto sento la felicità di nuovo scoppiarmi in petto, mentre ripenso a chi condivide questo tepore insieme a me...
Lui....
Kaede...
...è qui con me, abbandonato tra le coltri di questo letto, e io dormivo appoggiato a lui. Stringo le braccia intorno ai suoi fianchi, e chiudo nuovamente gli occhi, e rimango così ancora qualche minuto, crogiolandomi in questo tepore, e nei ricordi, ma dopo un po' non posso più resistere e mi sposto, sentire la presenza di Kaede vicino a me è qualcosa di prepotente per i miei sensi, sensi del controllo ovviamente! Lui mi fa perdere ogni volontà in quel senso, gli volgo uno sguardo scrutando ogni parte del suo corpo nudo sotto di me, la sua pelle bianca è così morbida e delicata al tocco, i lineamenti dei suoi muscoli così perfetti, e sono incredulo nel pensare che una creatura così bella sia qui con me, adesso, tra le mie braccia, abbandonato nel sonno. Sento il suo respiro, lento, ma ritmico, mi chino su di lui, cominciando a baciargli gli addominali, la pancia... non devo aspettare molto per avere una reazione, e dopo pochi minuti lo sento muoversi, lievemente all'inizio, poi, percepisco la sua mano che mi sfiora, la sento accarezzarmi lentamente i capelli, in un gesto lento e sinuoso, e capisco che si è svegliato, alzo lentamente il viso, e lo osservo, tiene ancora gli occhi chiusi, il suo volto è sempre lo stesso: rilassato, ma allo stesso tempo lievemente imbronciato, mentre mi tocca ancora, e io sorrido, perchè la sua espressione mi fa sentire bene, e il ticchettìo del suo cuore, che posso percepire in questa vicinanza come chiaro e limpido, mi da serenità. Mentre lo guardo il mio cuore perde un battito, il suo volto pallido, rilassato, è come se mi rendessi conto che mai in vita mia vedrò qualcosa di così bello, sembra un angelo, orgoglioso e forte, ciò che sento adesso per lui è qualcosa che dentro di me si è concretizzato in questi giorni, una sensazione strana, forte, ma allo stesso tempo dolce, pressante ma liberatoria. Mi rendo conto che i miei sensi stanno prendendo coscienza di tutto ciò che è stato... quel che adesso è...siamo... nonostante è ancora tutto così confuso nella mia testa, per questo rapporto così immaturo, che si è instaurato tra di noi, prepotentemente, indipendente da ciò che noi stessi volevamo, sento che non vorrei essere qui con nessun altro che non fosse lui. La sua carezza mi provoca dei dolci brividi, e mentre mi rilasso di nuovo su di lui, sento che la mia eccitazione sta aumentando, sotto il tocco di quelle mani, che tormentano la mia pelle, mi accarezzano la nuca e mi fanno fremere. Strofino il mio viso sul suo petto, ho bisogno di sentire il suo odore, che mi inondi le narici. Lui sembra capire i miei pensieri, perchè mi stringe a sé, ma dopo qualche attimo lo sento gemere, e in un lampo mi accorgo di posare ancora gran parte del mio peso su di lui, e mi sposto, per liberarlo nei movimenti. Vedo il suo viso contrarsi in una lieve smorfia di dolore.
- Kitsune, tutto ...ok?- pronuncio questa frase con una lieve incertezza, non sapendo se sia il caso di dire altro e di aver detto la cosa giusta. Capisco che il suo corpo debba essere parecchio indolenzito per ieri notte, e in me si fa strada una lieve preoccupazione. Lui non mi risponde, o meglio lo fa, ma non come mi aspettavo.
-nh-, mi scosto, ma lui mi tira di nuovo su di sé.
- che intenzioni hai volpino??- rido chinandomi su di lui e chiudendo le mie labbra sulle sue.
Un bacio lento, dolce, come una carezza, sulle sue labbra, piccole e piene, che sanno di paradiso... Mi stendo al suo fianco, aderendo il mio corpo al suo, poggio la testa sullo stesso cuscino dove lui poggia la sua, in un gesto di dolce intimità, ricominciando a baciarlo, e lui mi lascia fare, forse è ancora troppo assonnato per poter reagire! Sorrido tra me e me a questo pensiero. La testarda e fiera volpe qui con me a farsi riempire di carezze e baci, se lo dicessi a qualcuno mi prenderebbero per pazzo, ne sono sicuro, e non è che io adesso mi senta tanto sano di mente, ancora non ci credo nemmeno io. Risponde ai miei baci, lentamente, e in questo momento non vorrei altro all'infuori di questi attimi di tenerezze tra di noi. Sento le sue mani accarezzarmi le spalle, i nostri sguardi si incrociano, lascio libere le sue labbra, abbiamo entrambi il fiato corto, ma sappiamo che non siamo stanchi di noi, e che abbiamo bisogno ancora di sentirci vicini.
Prendo la mano di Rukawa, lui mi guarda senza dire nulla, ma scorgo un lampo di curiosità nei suoi occhi, mentre la poggio sul mio petto, all'altezza del cuore.
- Lo senti?...- glielo chiedo in un soffio, quasi sussurrandolo, temendo in un primo momento di essere davvero troppo sdolcinato, e che mi rivolgerà una delle se solite frasi sarcastiche prendendomi per un do'aho melassoso e sentimentale, come fa sempre... ma lui prima mi guarda, poi dopo qualche secondo annuisce, e il mio cuore batte più forte di prima. Mi rendo conto che mi basta averlo vicino per non poter fermare più tutte le sensazioni che adesso sento dentro, la frenesia, l'amore, la dolcezza, il desiderio...si Kaede tu sei tutto questo per me...adesso sei tutto...
Rukawa sposta la sua mano, la porta sulla mia spalla e mi tira verso di sé, io mi giro, finendogli addosso, e cominciando a baciarlo, senza sosta, prima le labbra, poi le guance, il viso...il collo...mi arriva all'udito un gemito...leggero...di piacere.
- do'aho...che intenzioni hai...?- sussurra con tono è falsamente innocente ma sensuale,
- tu cosa credi stupida volpe?- gli dico ridacchiando mentre continuo a tormentare la sua pelle di baci e carezze, lui chiude gli occhi e poi si rilassa sotto di me, sento le sue mani vagare sui miei fianchi,e capisco che lui sa cosa voglio fare!
- cosa ti ricorda ieri notte?- gli chiedo con un sorriso da ebete in faccia
-uhm...nulla...- fa lui con tono indifferente
-cosa significa “NULLA” stupido volpino???- mi altero io saltando un po' su, ma non riesco a proseguire perchè lui mi fissa con uno sguardo che definirei parecchio...divertito...sbuffo calmandomi, e abbassandomi torno a sdraiarmi vicino a lui.
- Rukawa, dì la verità...sei sempre stato una stupida volpe oppure qualche botta presa in bici ha contribuito a sconnetterti il cervello dalla calotta cranica??- in risposta mi arriva un pugno, che non fatico a parare, afferrandogli i polsi e inchiodandolo saldamente sotto di me, lui mi lascia fare, tanto lo sa che non ha scampo con un toro come me!!! Modestamente...
-. ora imparerai a non prendere in giro il grande tensai!!!- esclamo mordicchiandogli il collo, succhiandolo ossessivamente, tormentandolo di baci. Lui mugola di piacere, e io fremo, ogni centimetro del suo corpo mi attraee, mi incanta, perchè è bellissimo, anche se forse nemmeno questa parola rende abbastanza la visione di Kaede nudo, sotto di me, col volto segnato dal piacere, sospirare, e lasciarsi toccare...nessuno potrebbe capirlo, e so che se continuassi a guardarlo, il cuore potrebbe scoppiarmi in petto dall' emozione. Con il ginocchio lo costringo ad aprire le gambe, mi sistemo tra di esse, inizio a baciargli il torace, con la bocca scendo su un areola, lambendola con la lingua e poi succhiandola dolcemente, strappandogli quasi un grido soffocato. Le sue mani mi incorniciano il volto, tirandomi di nuovo su di lui, alle sue labbra, e coinvolgendomi in un bacio profondo e passionale, che mi toglie il fiato.
- Sakuragi...- sussurra, ma io lo interrompo staccandomi da lui
- Hanamici... volpe stupida...- lo bacio ancora a sfiorar di labbra, - non mi chiamare per nome solo quando sei arrabbiato con me..- ridacchio mentre continuo a coccolarlo.
Lui sospira pesantemente per riprendere fiato. Poi mentre le mie carezze diventano sempre più intime, geme ancora, e senza fiato sussurra:- Hanami..ci...- dentro di me si fa largo un lampo di soddisfazione nel sentire la sua voce flebile, rotta dall'emozione e dall'eccitazione pronunciare il mio nome, come una dolce preghiera. Le mie mani scivolano sul suo corpo, mi muovo seguendole, quando mi abbasso su di lui, sigillando la mia bocca sul suo sesso sento i suoi gemiti aumentare. Con le mani accarezzo le sue cosce, la sua pelle liscia, poi con un polpastrello sfioro la sua intimità.
- Ah!- sussulta, e sarà forse una mia impressione ma sento un leggero tremito attraversare il suo corpo. Mi stacco da lui.
- Fa male...?- mormoro, comprendendo le sue condizioni fisiche, ma lui squote la testa, e io mi chino nuovamente su di lui, depositando una scia di baci sul suo interno coscia, e infine ritorno a prendermi cura della sua virilità eccitata, lo sento rilassarsi sotto le mie carezze, e io piano comincio a prepararlo, penetrandolo con un dito, lui stringe le lenzuola sotto di lui. E' eccitatissimo, il suo volto è arrossato, il respiro pesante, gli occhi lievemente lucidi... mi stacco dal suo corpo prima che raggiunga l'orgasmo, ma nel farlo sento un suo sospiro di delusione e di frustrazione, muove il viso dal cuscino, in cui lo aveva affondato per non gridare. Gli prendo la mano, baciandone il palmo, i polpastrelli, uno per uno.
Kaede riesci lontanamente a capire cosa tutto questo significhi per noi? I nostri sguardi che si accarezzano e si cercano valgono più di mille parole...
Gli cingo i fianchi con le mani e facendolo girare su un fianco lo tiro su di me, invertendo le nostre posizioni, lui mi guarda curioso, ma poi capisce le mie intenzioni e si sistema meglio su di me, stringendo le ginocchia intorno ai miei fianchi, io mi appoggio alla testiera del letto, e lui si appoggia a me, con le mani scendo ad accarezzare la sua schiena, ci baciamo, lentamente, profondamente, ma poi dopo qualche minuto, ormai allo stremo, porto le mani sui suoi glutei, divaricandoli piano, ed aiutandolo nella discesa su di me, spingendomi, lentamente, nel suo corpo. Lui si tende, ansimando, verso di me, aggrappandosi alle mie spalle, artigliandomi la pelle, mentre io scivolo dentro di lui, penetrandolo con voluta calma, il suo corpo mi accoglie, con brevi soste, riprende fiato, non riuscendo a trattenere qualche gemito di dolore, poi si ferma, e io sento nuovamente la dolce sensazione di essere in lui, in fondo al suo corpo caldo e stretto. Geme, aggrappandosi ancora di più a me, e io non voglio altro, voglio solo che lui adesso cerchi rifugio in me, adesso che gli faccio del male, e sente dolore, voglio essere io a tendergli la mano, a sorreggerlo...sto fermo, per dargli il tempo di abituarsi e lasciarsi andare, ma dopo qualche attimo è lui stesso a muoversi, il calore del suo corpo non mi da tregua, assesto delle spinte brevi, ma profonde, e lui grida, riversando tra i nostri corpi il suo seme caldo.
- Sei proprio cotto a puntino, eh ?- ho la forza di scherzare, ma lui non perde tempo...
- do'aho...- e quando mai!
Ma lo dice appena prima che io lo faccia gemere di nuovo, muovendomi dentro di lui, lo afferro per le spalle, sistemandomi meglio contro la testiera del letto, e tenendolo saldo a me comincio a spingermi in lui, mi muovo sempre più veloce, e ogni secondo che passa i suoi gemiti mi riempiono la testa, mi fanno diventare pazzo, pazzo di lui...più di quanto io già non lo sia...sento il calore del suo corpo che mi accoglie, che mi stringe, che si muove su di me, insieme a me... mi sento pieno di forze, euforico, il mio cervello pensa solo ad affondare in quel calore intossicante, le sue grida sono musica, e non vorrei mai smettere di sentirle... non capisco più niente, gli passo un braccio intorno al fianco e con l'altro gli afferro la nuca trascinandolo verso di me, e baciandolo possessivamente, lo sento totalmente rilassato, aprirmi il suo corpo, e accogliermi con un arrendevolezza che non credevo possibile, un darsi totale che mi fa girare la testa, nel vedere come asseconda i miei movimenti, e si spinge verso di me per farsi prendere ancora più in profondità. La mia mano scende sul suo sesso, iniziando a masturbarlo, e eccitarlo nuovamente, lui geme
- ti piace..?- non so dove trovo la voce per chiederglielo, ma lui non ha forze per rispondere, o semplicemente risponde come sempre
-hn..- comincio a muovermi più velocemente, rendendo le spinte più vigorose e forti, lui grida...
-allora...ti piace..?- non risponde e io lo faccio apposta, spingo ancora, e lui grida. Si aggrappa ancora di più alle mie spalle. Ma dopo qualche attimo
- ovvio che mi piace do'aho...comando io...- trova il fiato per sussurrarmelo, abbassandosi poi a succhiarmi il lobo dell'orecchio...la vuole vinta anche adesso, testarda ed adorabile volpe...
I nostri movimenti sono sempre più veloci, lui che si spinge verso di me, io che non riesco più a controllarmi, lo penetro con forza, quasi violenza, lascio la sua virilità accitata e gli cingo i fianchi, lo strattono, e lo tiro su di me, divorandogli le labbra, continuando a fondermi con lui, in preda alla frenesia più totale, rapito dai sensi, da lui...la sua espressione mi fa eccitare ancora di più, il suo volto trasfigurato dalla passione e dal piacere è qualcosa di indescrivibile, il suo martoriarsi il labbro per trattenere le grida fa di lui l'immagine della passione, della sensualità ...e io continuo a possederlo, finchè il mio corpo non resiste, e mi libero in lui gridando, dopo qualche attimo anche lui raggiunge il culmine...
Per dei lunghi attimi i nostri respiri sono l'unica cosa che possiamo udire nel silenzio della stanza. Lui dopo qualche minuto si alza, facendomi uscire dal suo corpo, fa per sdraiarsi, ma io lo fermo, - per favore...rimaniamo ancora un po' così?- gli chiedo, lui mi guarda stupito, poi si riabbassa, permettendomi di stringerlo forte a me, appoggia la sua testa nell'incavo della mia spalla, e io lo stringo al mio petto, chiudendo gli occhi e cullandomi nel suo calore, perchè adesso è di questo che sento il bisogno. Dopo qualche secondo sento un suo bacio leggero sul mio collo, e il calore del suo fiato ancora affannato sulla mia pelle. Sorrido...non è proprio da lui un gesto così tenero, e mi sorprendo ancora a scoprire questi lati della sua persona, non proprio fredda come credevo. Passa ancora qualche minuto prima che i nostri respiri possano regolarizzarsi, poi sono proprio io a interrompere questo silenzio:
- ehy, volpe, mi sa che sarebbe il caso di farci una doccia...eh?- ma non sento risposta alla mia domanda, Rukawa non si muove da sopra me, e io ho un terribile sospetto, suggeritomi anche dal sentire il suo corpo completamente rilassato sopra di me: che si sia addormentato?? Ovviamente è un sospetto che non impiega molto a concretizzarsi quando lo giro per farlo poggiare sul materasso e vedo i suoi occhi chiusi, e la sua espressione rilassata,
- e quando mai...- sussurro mentre mi lascio andare sul materasso, stringendolo a me.
Quando esco dal bagno Hanamici è ancora a letto, deve essersi appena svegliato. Mi guarda dal letto con una faccia parecchio arrabbiata! Io indosso il suo accappatoio, mi avvicino al letto.
- Stupidissimo volpino, avresti potuto svegliarmi! Avrem fatto la doccia insieme!!- io lo guardo poi mi siedo al bordo del letto continuando a vestirmi,
- Rukawa non ignorarmi!- mi richiama lui sempre più arrabbiato,e mi rendo conto che se non gli do l'attenzione che mi chiede continuerà a lamentarsi per delle ore
- do'aho dormivi profondamente, e poi se avessimo fatto la doccia insieme ti assicuro che non saremo sicuramente arrivati a scuola per la seconda ora...penso nemmeno per la sesta!- e poi tra meno di un ora sua madre sarà a casa, e non credo sia il caso che ci trovi qui, ma pare che le mie parole siano bastate al do'aho per calmarsi.
- sei proprio una volpetta hentai ! E poi siamo ancora in tempo a ritardare fino alla sesta ora! - mi dice ridacchiando con lo sguardo malizioso.
-hn- non ho tanta voglia di conversare, per me la mattina è traumatica, e se già normalmente parlo poco, in preda al sonno sembro davvero impedito a far uscire anche una semplice sillaba dalle mie labbra. Sbadiglio, gli occhi mi lacrimano dal sonno. Mi giro, fisso il letto, e lui se ne accorge.
-cosa c'è kitsune..?-
-cosa dirai a tua madre per le lensuola?- lui mi guarda poi fissa il letto,
- tranquillo ci penso io...tu piuttosto come ti senti?- io lo guardo, poi riporto gli occhi sui vestiti che sto indossando ignorando volutamente la sua domanda, e lui sbuffa, borbottando qualcosa sulle volpi silenziose e irritanti.
- cosa pensi di fare questa sera?- glielo chiedo all' improvviso, visto che mi torna in mente il fatto che lui si è ritirato dal Club di basket, e che adesso si deve trovare una soluzione per rimettere tutto a posto.
- non capisco kitsune...a cosa...- ma non ci sta molto a intuire, - intendi per il club? mmmmm non saprei, penso che i ragazzi siano molto arrabbiati con me!-
-lo sono...- gli confermo, ma non voglio che per questo lui non torni, - potresti sempre chiedere scusa...-.
- COSAAAAA??????- grida lui spaccandomi i timpani di un orecchio.
- do'aho non gridare!- gli sibilo, facendolo tacere, ma poi dopo qualche minuto lo vedo pensoso, riesce ancora a sorprendermi con il suo continuo mutare umore in trenta secondi . Non credo mi abituerò mai a questa cosa!
- uhm...potrei parlare con il nonno, anche se a dire il vero non è che io abbia tanta voglia di tornare...- me lo dice guardandomi dalla coda dell'occhio, mentre si buttanda sul cuscino e incrocia le braccia dietro la nuca, ma si blocca dal continuare, evidentemente fulminato dal mio sguardo assassino a questa sua affermazione, lui nel Club ci torna! A costo di trascinarcelo di forza!
- Va bene! Va bene! Scherzavo...scherzavo...pomeriggio vado a parlare con il nonnetto, l'unico Tensai del basket vi farà il grande onore di tornare in squadra...!-
Sorvolando sulla sua megalomania...tutto si aggiusterà, ne sono sicuro. Pensare che il suo talento per questo sport vada sprecato è una cosa che mi da parecchio ai nervi, Hanamici ha una forte predisposizione al basket, e nonostante la sua tecnica molto carente, il suo gioco intuitivo ha dimostrato di poter dare ottimi risultati, e poi fa progressi sempre più velocemente, ad un ritmo incredibile, spesso progredisce durante le partite stesse, se continuerà ad impegnarsi entro qualche anno potrebbe raggiungere buoni risultati. L' allenatore Anzai stesso gli aveva detto che se si fosse allenato con molta perseveranza entro al fine del liceo avrebbe “quasi” potuto raggiungermi a livello di preparazione, ovviamente io non gli permetterò mai di raggiungermi, perchè conto di migliorare il triplo da qui alla fine del terzo anno, ma avere Hanamici come rivale mi elettrizza e mi rende felice, infondo questo do'aho mi sta monopolizzando la vita. Vorrei concretizzare i miei sogni, forse solo questo potrebbe farmi sentire veramente felice, e farlo con lui mi farebbe sentire completo. Mi alzo dal letto, pronto ad andare a scuola.
- do'aho io ti precedo a scuola, oggi ho compito...-
Lui annuisce:- io mi lavo e poi arrivo...- dice guardandomi.
Io giro per la stanza recuperando la cartella e alcuni indumenti, mi muovo un po' a fatica, il mio corpo è tremendamente dolorante, e anche i movimenti più semplici in questo momento mi sono davvero impossibili. Dopo ieri sera non pensavo che questa mattina sarebbe finita così, quando mi sono svegliato, mi sentivo a pezzi, quasi come se mi fosse passato sopra un camion! Riuscivo appena a muovermi, figuriamoci a fare l'amore! Ma quando il do'aho ha cominciato a toccarmi il mio cervello è andato in tilt...col risultato che adesso mi sembra che me ne siano passati addosso due, di camion!! Vedo il suo sguardo divertito seguirmi per la stanza, e dopo qualche attimo non resisto:
- che ti ridi, do'aho?- adesso basta! Non sopporto questo suo fissarmi insistentemente!
- nulla...nulla..- dice ridacchiando, e a quella non resisto e in men che non si dica gli arriva in faccia l'accappatoio appallottolato ancora umido! Colpito, e affondato...così impari...
- Ahi! Kitsune! Certo che tu di grazie sei proprio il maestro!- mi grida contro contrariato dalla mia reazione.
-Hn...- Mi volto poi verso l'uscita, ma quando sto per aprire la porta ad tratto mi sento afferrare per le spalle, e sbattere contro il legno della stessa...e poi parla proprio lui di delicatezza!!!
-te ne vai così?- sbatto le palpebre un attimo sorpreso, mi sembra di non capire, come dovrei andarmene? Dalla finestra?? - Non ti hanno insegnato l'educazione stupida volpe????- continua lui con espressione molto contrariata, ma io non riesco proprio a capire dove vuole andare a parare.
-che vuoi?- gli chiedo seccato.
Ad un tratto cambia completamente la sua espressione, e avvicina il suo volto al mio
- un...bacio...- mi sussurra prima di sfiorarmi le labbra con le sue- a dopo volpetta scema...- e mi lascia andare, fischiettando mentre si si porta le braccia dietro la nuca e si chiude in bagno. Io li per li rimango un po' allibito, poi afferro la mia cartella e mi dirigo a scuola.
Faccio a piedi la strada verso scuola, ieri sera non avevo portato con me la bici, ma in ogni caso oggi sarebbe fuori discussione usarla, il solo pensiero di sedermici sopra mi fa rabbrividire. Vabbè, non mi posso certo lamentare, la nostra prima notte insieme è stata molto “passionale”, le dirette conseguenze sono inevitabili... Arrivo a scuola in tempo per la seconda lezione del giorno, vado agli armadietti, quando entro vedo che non c'è proprio nessuno in vista, compongo velocemente la combinazione del mio lucchetto, e apro, infilo le mani dentro e, come sempre, lo svuoto dalle decine di lettere profumate che ogni giorno vi trovo, le ammucchio tutte in un fascio, e le lascio andare nel cestino, le guardo un po' perplesso, chiedendomi se mai si stancheranno di riempirmi l'armadietto di tutta questa carta. Cambio le scarpe e prendo i libri per le lezioni del giorno, non li userò ma li porto ugualmente, non si sa mai!
Appena entro in classe noto subito che il professore non è ancora arrivato, non mi guardo nemmeno intorno, come sempre, mi dirigo al mio banco, e dopo aver guardato un po' in cagnesco la sedia decido che devo provare a sedermici, e così con estrema cautela cerco una posizione tranquilla, e comoda, e mi preparo, tra poco mi riposerò un pochino, infondo in classe dormo sempre, non mi va mica di cambiare abitudini!
- ciao Rukawa...- Alzo lo sguardo, trovandomi Yohei Mito di fronte, a pensarci bene lui è l'unico della classe che mi rivolge la parola, che ha abbastanza fegato per farlo diciamo, -'ao- gli rispondo, ma mi sa che questa mattina la mia voce non ne vuole sapere di uscire, ma non mi sorprendo, infondo ogni mattina è così...
- ieri poi sei stato da Hanamici?- dal tono che ha usato Mito ha già intuito che ci sono andato, io annuisco, confermando la sua intuizione, senza però dire altro. Ma pare che a lui non servano risposte diverse.
- bene! Mi fa piacere...spero che avete risolto...- sapesse quanto...- e mi raccomando adesso state calmini!- detto questo ride, mi gira la spalle e mi saluta con un gesto della mano, andandosi a sedere al suo banco, qualche metro più in là. Sinceramente pensavo peggio, ma ho capito da tempo che Mito non è un tipo eccessivamente invadente, lo prova il suo comportamento in questi giorni, avrebbe potuto intromettersi molto tempo prima, invece ha aspettato che Hanamici parlasse da sé, rispettando il suo silenzio, nonostante avesse intuito parecchio anche da solo. Ovviamente se so queste cose è perchè Hanamici me ne ha parlato , lui tiene molto in considerazione il suo amico, proprio per questo si è sempre sentito un verme a mentirgli, le prime settimane che ci frequentavamo, ma quando ha confessato a Mito di stare con me ha messo alla prova la sua amicizia, ed è stato premiato. Mito gli vuole bene davvero, sono amici d'infanzia, e se ieri mi ha chiesto di Hana è solo perchè era preoccupato per la testa rossa, vederlo così depresso ha sconvolto anche lui. Sbadiglio, mi sa che questo è il mio ultimo pensiero prima di ...ZzzZzz...
Sono sul terrazzo, l'ora di pranzo è suonata già da dieci minuti, e la dannata Kitsune non si fa vedere. Passeggio nervosamente avanti e indietro.
- ehy Hanamici!!!-la voce di Yohei è squillante mentre fa il suo ingresso sul terrazzo salutandomi con la mano.
- Oi Yohei!- gli sorrido raggiante nel vederlo.
- vedo che sei tornato a scuola! Hai deciso di uscire dalla tana, è un buon segno!- mi dice ridacchiando, con la faccia di uno che la sa lunga, - la tua Kitsune ti ha tirato fuori, eh?- mi chiede strizzandomi l' occhio.
- Già, e scommetto che tu non ne sai nulla, vero Yohei?- gli chiedo con un briciolo di sospetto che il mio migliore amico abbia messo lo zampino in tutto quello che è successo, anche se sembra difficile che sia stato lui a convincere Rukawa a venire a cercarmi, il volpino non è certo uno da accettare consigli o comunque da farsi convincere dagli altri a fare qualcosa.
- Vabbè Hana, l'importante è che adesso ve ne state buoni buoni...- conclude lui sistemandosi al nostro solito posto, e cominciando a degustare il suo pranzo. Io mi siedo vicino a lui, e per qualche minuto chiaccheriamo allegramente, mi mancavano questi momenti. Lo osservo mentre penso che non usciamo insieme da molto ormai. Mi mancano a volte le giornate passate a bighellonare in giro con lui, mi sa che qualche sera di questa dovrò fare una rimpatriata, chissà che vita facile hanno avuto, senza di me in sala giochi a distruggerli col mio immenso talento!! D'un tratto però guardo l'orologio e mi viene in mente che Kaede ancora non è salito in terrazza per il pranzo, dannato volpino anoressico, chissà dove si sarà nascosto!
-Senti Yohei, ma hai visto il volpino?- gli chiedo d'un tratto.
Il mio migliore amico non tarda a rispondermi divertito:- è rimasto in classe, non ha sentito nemmeno la campana, dormiva così profondamente...-
Io rido, e Yohei mi guarda come se fossi pazzo, ma non osa chiedermi il perchè del mio divertimento, forse un po' terrorizzato dalla mia probabile risposta. Il volpino che dorme....heheheh sarà stanco morto, in effetti l'ho sfinito parecchio ieri e oggi! Ahhhh! Le abilità amatorie del tensai hanno sfinito la maldestra volpe addormentata! Se ci penso ancora non ci credo, oddio! Mi sento le guance in fiamme, sarà meglio darsi un contegno! Alzo gli occhi e vedo Yohei che mi guarda strano, mi rendo conto che ridacchio come un idiota, è meglio che continuo a mangiare, mi sa dovrò aspettare questo pomeriggio per vederlo.
Part two: Io voglio giocare a basket!
Appena le lezioni finiscono mi precipito in palestra, nella stanza del nonnetto, deciso a parlargli. Busso, un po' nervoso, poi entro, l'allenatore appena mi vede mi sorride, e mi accoglie con un suo solito “oh!oh!oh!”, - Sakuragi...spero che vederti qui sia segno del fatto che hai cambiato idea...- mi dice, e io sorrido, perchè il nonnetto ha centrato in pieno.
- Nonnetto ecco io...-
Dopo aver parlato con lui, mi rendo conto che la mia iscrizione dal club non è mai stata cancellata, e che il nonno sapeva che sarei tornato, sono così prevedibile mi chiedo? Non che la cosa mi infastidisca, anzi, sapere che qualcuno conta su di me, mi riempie di orgoglio, anche se a volte il sapere di avere responsabilità, mi spaventa un po'. Ma adesso arriva la parte dura: affrontare i miei compagni! Non li vedo da settimane, a parte Ryota, che è venuto per ben due volte a casa mia a trovarmi, o meglio a convincermi a tornare in squadra, gli altri hanno rispettato la mia scelta, e non mi hanno cercato, si sono limitati a qualche squillo sul cellulare, o scrivermi qualche sms, per chiedermi come stavo, ma nulla più, anche quel baciapiselli di Mitsui mi ha mandato un sms! Incredibile ma vero...La mancanza del Tensai è proprio insopportabile! Ma nonostante questa mia convinzione, un po', dentro di me, la paura che non mi vogliano più si fa strada, e io non so cosa aspettarmi, una volta di fronte a loro. Percorro gli esterni del campo in palestra, mi avvio agli spogliatoi. Mentre ripercorro questi corridoi, che nell'ultimo anno ho visto quasi tutti i giorni, il cuore mi salta in gola dalla tensione di sapere quale reazione avranno i miei compagni al mio ritorno, e mi sento un po' un idiota per aver abbandonato questo posto, perchè solo a posare i piedi su questo parquet sento i brividi addosso, e mi chiedo come ho potuto scegliere di dimenticare le emozioni che questo campo mi ha dato, che il basket mi ha dato. Ma il mio unico pensiero adesso è solo quello di sapere se mi accetteranno ancora tra di loro, sono arrabbiati con me, e in effetti nessuno darebbe loro torto, visto come mi sono comportato, se decidessero di non voler più giocare con me, ma io spero non sia così, lo spero perchè...è inutile girarci intorno...io voglio giocare a basket! E più mi allontano da questo sport e più sto male, è incredibile come sia diventato parte di me, ed adesso vivere senza mi sembra impossibile! Mi fermo alla maniglia dello spogliatoio, sento le loro voci dentro, si stanno cambiando, e per un attimo esito, forse un po' di paura...mi starò rincitrullendo! Il tensai non deve aver paura! Forza!! Giro la maniglia, ed entro... - Salve a tutti!- dico con il tono più svogliato che riesco a tirare fuori, lo spogliatoio si fa innaspettatamente silenzioso, e tutti si girano a guardarmi. - Hanamici?!- sbotta Ryota sbattendo qualche istante le palpebre incredulo nel vedermi. - ciao Ryo- chan...- dico io, - ecco...- mi blocco, di fronte alle loro facce confuse. - che ci fai qui rosso scimmia??- mi chiede Mitsui, sempre con la sua solita delicatezza, - ecco io...ho parlato con il nonnetto, vorrei tornare in squadra...e sono venuto a parlarne con voi...ecco io...ho combinato un casino...e sarei...pure...- le facce stupite di tutti mi investono, e per un attimo vorrei sprofondare, le parole mi si bloccano, e non riesco a continuare. - ...pentito?- dice ironicamente Mitsui, e il concetto sarebbe quello, ma non riesco a dirlo, - E credi che noi vogliamo ancora una scimmia come te tra di noi??- certo che il maleddetto ex teppista non si fa certo pregare nello sfottermi! - occhi come parli baciapiselli ! O ti prendo a craniate!!!- e la mia pronta risposta ma mi arriva un asciugamani in faccia a farmi tacere. Yasuda, Sasaoka e cosi tutti gli altri compagni mi guardano, e so che tra di loro stanno decidendo della mia sorte, io guardo il pavimento, mi sento un idiota, infilo le mani in tasca, come sempre faccio quando sono nervoso e aspetto. Ad un certo punto mi guardo intorno e li vedo che mi fissano. - Allora teste di rapa?? Non ho tutto il giorno da perdere qui, mi volete o non mi volete ancora in squadra????- grido, ma non ho il tempo di finire che mi ritrovo tutta la squadra addosso in una specie di assalto generale a mie spese!!! - razza di idiota, come hai osato andartene!!!- è la voce di Ryota che mi prende a schiaffi in testa, - scimmia deficiente! Se ci riprovi sei morto!- ed ecco Mitsui , sento gli schiaffoni di tutti arrivarmi a pioggia addosso, tanto che non capisco più nemmeno da dove arrivino, e scoppio a ridere, una risata di sollievo, che fa scivolare via tutta la tensione accumulata in queste settimane, ma più che altro, davanti a quella porta pochi minuti fa, ma il tocco finale arriva quando tutti nello spogliatoio udiamo una voce molto familiare accogliermi con un consueto – do'aho-, ecco, è arrivata anche la volpetta! I ragazzi mi lasciano a terra, ormai sfinito, mi alzo, vedendo Rukawa sulla soglia, fermo a godersi lo spettacolo, poi entra, e si dirige al suo armadietto, - maledetto volpino!- è la mia esclamazione di disappunto.Tutti ridono. Quella scena era mancata a tutti in queste settimane. - mpf! E' finita la pace durante gli allenamenti!- dice scuotendo la testa la dannata kitsune - Kitsune dillo che avevi cantato vittoria, che senza il genio Sakuragi pensavi che ormai non avresti avuto più rivali!!! AhaHAhHAHAhaHAHaH Ma io sono tornato e ti annienterò, sono io il più grande basketman....- ma non ho il tempo di finire che mi arrivano in testa una decina di borsoni, quelli dei miei compagni ovviamente, per farmi tacere. - idiota...demente...- e per finire Kaede aggiunge la sua tagliente considerazione. - Non sapete apprezzare la vostra fortuna, maledetti deficienti...- piagnucolo io rialzandomi dolorante. - si certo, come no...vedi di muoverti scimmia, che gli allenamenti cominciano!- mi dice Ryota uscendo seguito da tutti gli altri. Io salto su, in uno scatto molto atletico, sotto lo sguardo scettico del volpino, ormai siamo rimasti solo noi a cambiarci nello spogliatoio. Finisco di indossare la tenuta da palestra.
Sono stato felice al mio arrivo di trovare Hanamici già in palestra, e a giudicare dalla scena che mi sono trovato d'avanti sembra davvero tutto risolto, da oggi potrem tornare ad allenarci come sempre, in una palestra non più silenziosa come le ultime settimane, e con qualche stimolo in più, visto l'eminente campionato che sta arrivando. Dopo qualche minuto siamo rimasti solo io e il do'aho a cambiarci nello spogliatoio, io sto ancora indossando i pantaloncini, meno male ne tengo sempre un paio di riserva a scuola, cosi come per le scarpe e il resto, e visto che oggi non sono potuto andare a casa, il tutto è davvero provvidenziale. Indosso ancora la biancheria di Hana, oggi ho preso in prestito qualcosa da lui, anche se vista la sua corporatura fisica mi sta tutto un po' largo. Mentre mi cambio sento il suo sguardo insistentemente posarsi su di me, d'un tratto sento le sue mani sui miei fianchi, e lui dietro di me. Le sue labbra mi solleticano con il respiro l' orecchio, rabbrividisco leggermente, - i miei slip ti stanno larghi...senza stai meglio!- mi dice ridacchiando, poi mi da un bacio sulla guancia,- grazie Volpe...- e va via, mentre chiudo l'armadietto sorrido tra me e me, Hanamici ha trovato la forza di tornare sui suoi passi, andando contro il suo orgoglio per la squadra, e anche per me, sapeva che ci tenevo, e che era anche per questo motivo che sono tornato da lui ieri. Infondo quando vuole...non è poi così idiota! Dopo aver indossato la mia solita fascetta nera di spugna mi avvio in palestra. Non vedo l'ora di tenere un pallone in mano e poter giocare. Dopo la consueta corsa di riscaldamento comincia l'allenamento vero e proprio, nonostante le mie condizioni fisiche non riesco a non dare il meglio di me, infondo quando si tratta di basket non mi tiro mai indietro, nemmeno nelle condizioni peggiori, do sempre il massimo! Quando l'allenamento si conclude, io rimango ancora in campo, a provare altri tiri, lo faccio sempre, e questa sera ne ho ancora più voglia, mi sento stranamente di ottimo umore, e non mi va di tornare a casa, tanto è vuota, come sempre. Mentre insacco l'ultimo tiro da tre punti sento il pallone rimbalzare sul parquet dall'altro lato del campo, e girandomi vedo Sakuragi, fermo sulla lunetta a provare dei tiri. Avrà avuto la mia stessa idea, infondo sono due settimane che non gioca a basket. Dopo qualche minuto mi avvicino a lui - Oi do'aho...- lui si gira guardandomi, - one on one?- gli chiedo, lui mi guarda un instante sorpreso, poi sorride raggiante - volpino vuoi assaggiare la sconfitta già il primo giorno di ritorno del magico Tensai???- ride - mpf! Come no...- gli tiro la palla, e per poco non lo prendo in faccia, - gioca do'aho...- lo sai che non amo sprecare parole! - Dannata Kitsune ti batterò!!!- mi sembra di averla già sentita questa sua tirata! Sarà passata ormai un ora da quando abbiamo cominciato il nostro one on one, Sakuragi è sempre pieno di forze, e nonostante l'allenamento, e la mattinata di “attività straordinarie” è sempre un ciclone, ma perde, miserevomente, 10 a 20. - do'aho sei peggiorato...dovrai allenarti parecchio per recuperare...- è la mia lapidaria constatazione. - Baka Kitsune pensa per te! Io sono un campione nato, le mie doti sono naturali!! - e sbuffa, mentre io penso un po' al da farsi, poi dopo aver deciso:- da domani ogni mattina farai un ora di allenamento con me al campetto!- lui mi guarda sorpreso -ma tu sei pazzo! Io voglio dormire la mattina!!!!!- ma dopo avermi fissato qualche minuto capisce che non c'è molto da discutere, il mio non era una richiesta, era un ordine! Io non sono abituato a chiedere. Arresosi all'evidenza ci dirigiamo negli spogliatoi, per vestirci. Vedo Hanamici mettersi la tuta pesante, e il giaccone sopra, nemmeno lui fa la doccia oggi. Mi guarda dalla coda dell' occhio e lo vedo parecchio nervoso, come se volesse chiedermi qualcosa ma non ci riesca. Io, finito di raccogliere i panni sudati e metterli in una borsa per portarli a casa, mi dirigo alla porta. - do'aho se rimani li e non ti dai una mossa non sarai mai pronto per le sette ...- lui mi guarda sorpreso, - pronto per cosa volpe??- sembra parecchio confuso - per l'appuntamente do'aho, penso che almeno una doccia tu voglia fartela prima...o no?- arcuo un sopracciglio, ma lui è sempre più confuso - uhm...scusa ma...con chi l'avrei questo appuntamento??- comincia ad irritarsi un po' -con me Baka!- dico io,- alle sette, a casa mia...e non tardare!- lui sorride e io esco dirigendomi a casa. Non vedo l'ora che siano le sette...
Part three: l'ombra della gelosia
E così cominciano...i giorni seguenti... passo praticamente gran parte delle mie giornate con la volpe, ci vediamo tutte le mattine al campetto alle 6, dove il volpino testardo mi da la sua lezione giornaliera di basket, e tra una rissa e l'altra concludiamo verso le 7 e mezza per poi scappare a casa, lavarci e andare a lezione, dopo andiamo agli allenamenti, e infine i pomeriggi insieme. Dico a mia madre sempre più spesso che vado a studiare a casa di un mio amico, ma la verità è che a casa sua faccio tutto tranne studiare, anzi più che tutto facciamo sempre e solo una cosa! Starcene a letto, come due gatti a ruzzolarci tra le lensuola...non che la cosa mi dispiaccia, ma dovrò in qualche modo giustificare con mia madre i miei terribili voti di fine trimestre, visto che le dico che sto fuori a studiare!
Anche oggi a scuola le ore trascorrono davvero lente! Durante la pausa pranzo sto sempre con Kaede in terrazza, è una buona occasione per stare un po' insieme la mattina. Lui quasi sempre, dopo la consueta battaglia per fargli ingurgitare qualcosa, sonnecchia, e io quasi sempre passo il tempo accarezzandolo e baciandolo. Infondo cosa dovrei desiderare di più? La volpe non è il massimo di espansività, ma a me basta vedere con quale tranquillità si lascia accarezzare e toccare per pensare che infondo mi sta bene anche così, tanto lo so che lo fa solo perchè è una persona parecchio riservata, non perchè non gli piaccia. Lui non è il tipo di persona che si vergogna di far vedere al mondo che sta con me, quello con questi problemi sono io, e mi chiedo come faccia lui a fregarsene di tutto e tutti, forse è per la sua indole solitaria ed egoista, che ha imparato a badare solo alle proprie necessità. Io invece quando ci penso, mi sento male, la mia mente non fa che correre indietro, al giorno, dove qui, settimane fa, confessai ad Haruko di non amarla. Haruko...l'ho incontrata poco fa per i corridoi, si è voltata, facendo finta di non vedermi. E questa cosa mi fa sentire male! Non è più venuta nemmeno in palestra, e posso capire quanto stia male per tutto quello che le ho fatto. Molte volte mi chiedo se ci fosse stata un altra strada, se io l'avessi seguita...se...se..se...solo se...ma poi mi basta guardare Kaede, che dorme con la testa appoggiata sulle mie gambe, e i “se” spariscono, e rimane solo lui. Sorrido guardandolo. E' proprio bello il mio Kaede...
- che ti sorridi do'aho?- mi chiede d'improvviso, pensavo dormisse!
- pensavo dormissi...- gli dico infatti
-hn..non hai risposto...- apre lentamente gli occhi, e i nostri sguardi si incontrano, mi chiedo cosa ho fatto meritare tanto nella vita, per meritare lui...
- pensavo a quanto mi piaci volpe...- gli dico con voce morbida, accarezzandogli una guancia, e lui sembra sorridermi con lo sguardo, con quella luce calda che gli riconosco quando è felice. Purtroppo la pausa pranzo quando si sta con Kaede, dura sempre troppo poco! Dopo esserci scambiati gli ultimi baci, ci dirigiamo in classe, da lontano intravedo Haruko sulla soglia della sua, e mi viene in mente che dovrò chiamare il Gorilla in questi giorni, almeno per chiarirmi con lui, siamo pur sempre amici, e gli debbo una spiegazione per aver mollato sua sorella, e poi la verità è che vorrei sapere lei come sta...
Oggi sono tornato a casa, mia madre ha il turno di notte , e volevo passare con lei almeno un paio di ore a pranzo, visto che con i suoi turni in ospedale non capita spesso di potercene stare insieme, e tenendo conto che oggi non ci sono allenamenti ne ho approfittato. Nelle prime ore del pomeriggio esco per andare da Kaede, decido di passare dal centro, così posso prendere qualcosa da sgranocchiare stasera davanti alla tv. Mentre fisso la vetrina di una pasticceria sul corso sento qualcuno chiamarmi:
- Ehy Sakuragi!- la vociona che mi investe non da adito a dubbi nel capire chi è che mi chiama: Akagi, il Gorillone. Mi giro, un po' preso di panico, e poi rifletto che effettivamente è un po' un volere del destino incontrarlo, perchè proprio stamani avevo deciso di chiamarlo, almeno per chiarire con lui quello che è successo con Haruko, infondo prima di stare con sua sorella giocavamo nella stessa squadra e nonostante le nostre divergenze è sempre stato un ragazzo che ha saputo guadagnarsi il mio rispetto, con i suoi modi di fare.
-Ciao Gori, come mai da queste parti?- lo saluto, lui mi sorride, - ho finito prima oggi ai corsi universitari, ti va di prenderci qualcosa al bar?- la sua richesta è provvidenziale, io annuisco, e insieme ci dirigiamo alla pasticceria bar di fronte a noi. Ordiniamo da bere e chiacchieriamo tranquillamente, evito di farmi piantare qualche pugno in testa, gli chiedo come vada l'università e come stiano gli altri senpai ormai tutti all'università ecose simili, ma divago più che altro perchè cerco il modo di cominciare la discussione su Haruko. Ma dopo qualche minuto è lui a togliermi d'impaccio.
- Hanamici, senti...so come è finita con mia sorella...- la sua frase mi suona un po' dispiaciuta.
-Gori senti...mi dispiace per come mi sono comportato...non ho saputo gestire la cosa...- dico io
- si, forse non hai saputo farlo, ma apprezzo il fatto che tu non l'abbia presa in giro...lei mi ha parlato della vostra conversazione...- io a questa affermazione arrossisco, parlare di questo aspetto della mia vita mi imbarazza parecchio, - comunque sappi che io non ho le sue stesse idee in merito alla materia...- sembra volermi dire che non mi giudica per le mie scelte. E io tiro un sospiro di sollievo tra me e me,- lo sai che sono una persona discreta e non mi importa di farmi gli affari degli altri...e non mi piace giudicare gli altri per le proprie scelte, giuste o sbagliate che siano...-
- Grazie Akagi...- penso che il mio tono sia il più serio che io abbia mai utilizzato in vita mia, lui sorride. - Le parlerai?- mi chiede ancora dopo un attimo per pensarci.
- Volevo provarci...io tengo molto ad Haruko, lei non è cattiva...-
- ... è solo ferita- continua lui,- magari per adesso stalle alla larga, le passerà con il tempo, questa settimana tornerà al suo posto al club...- io sorrido felice, il pensiero che lei non volesse più tornarci per colpa mia mi faceva sentire un verme, - non è molto, ma è un passo avanti...-
- va bene Gori...-.
E non combinare altri guai, capito???- in questa la sua espressione si incupisce a mo di minaccia, ma io ridacchio felice.
- no no tranquillo...-.
- Ah! Sakuragi...-.
- Si Gori...-.
- Sono felice che tu abbia lasciato mia sorella, il pensiero di te come cognato mi faceva stare male!- mi dice lui guardandomi serio, ma dopo qualche secondo scoppiamo entrambi a ridere. Quando ci separiamo invito il gorilla a venire qualche volta a trovarci, e almeno a vedere le partite di campionato, anche per vedere il genio giocare!! Hehehehe...sono contento, infondo non poteva andare meglio, lo penso davvero.
Dopo qualche minuto sono di fronte alla villa dei Rukawa, quando il volpacchiotto viene ad aprirmi lo vedo completamente assonnato, sicuramente dormiva, ma io sono troppo contento e mi slancio su di lui abbracciandolo e alzandolo tra le mie braccia, lui improvvisamente perde la sua aria da addormentato!
- Oi do'aho, che diavolo ti prende!!!??- è la sua protesta. Ma io non lo ascolto e lo tengo stretto ancora qualche secondo, poi lo lascio andare (anche perchè cominciava davvero a scalciare!!), lui chiude la porta, poi si gira di nuovo verso di me.
- sei in ritardo...- mi dice, e io so che lui odia i ritardi! Mentre ci sistemiamo in salotto gli racconto del mio incontro con il gorilla, e a grandi linee anche quello che ci siamo detti. Quando finisco ci mettiamo seduti sul divano, lui tra le mie gambe traffica con il telecomando cercando di si ntonizzare al meglio una stazione televisiva, e io lo stringo possessivamente mentre gioco con il suo orecchio e il suo collo. Lo abbraccio forte forte da dietro, infilando la mia mano sotto la felpa che indossa, ma mentre la cosa si prepara piacevolmente a degenerare suona il telefono. Kaede si gira sorpreso verso il portatile e lo prende, poi risponde, lo vedo ascoltare e poi pronunciare poche parole, - ok, va bene...ci vediamo domani sera...hn, al solito-. Quando posa di nuovo il telefono sul tavolo la curiosità è troppa:
- chi era ?- gli chiedo.
- Sendo...- lo dice con tranquillità, ma quello non è tranquillo adesso sono io
- Che voleva?- dico con tono falsamente poco irritato
- Giocare...-
- Tu non hai bisogno di giocare! Non con lui...hai il tuo genio personale, no? E poi il tuo numero chi gliel'ha dato???- adesso sono davvero arrabbiato, il pensiero che Kaede abbia dato il suo numero a Sendo mi fa innervosire, e parecchio!
- Hana, smettila...- ecco, il suo tono gelido a rimettermi a posto, - e poi il mio numero è sull'elenco...- pronuncia lui, come a farmi capire che non l'ha dato lui il suo numero al porcospino.
- ma è un obbligo allenarti con lui?-
- io non mi alleno con lui, ci gioco qualche one on one...per tua informazione...- a questa metto il muso, quel dannato porcospino non può trovarsi qualcun altro da sfidare? Ricordo come lo guardava al campetto quando li vidi insieme l'ultima volta, dopo la sospensione di Kaede, e la cosa mia ha dato non poco fastidio. Kaede mi guarda, si alza andando verso il videoregistratore, poi si china a settare i comandi per registrare una partita via cavo, dopodiché torna da me, che me ne sto con le braccia incrociate, ancora arrabbiato, gli do le spalle, dannata volpe insensibile! Ma lui non demorde, gira intorno a me e mi si siede addosso, a cavalcioni.
- Hana...- mh? Che vuole...? - Io non mi alleno con Sendo...- felice affermazione, ma io sono arrabbiato e non ci passo sopra questa cosa.
- mi hai sentito?- giro il volto dall'altra parte.
- certo che ti ho sentito volpaccia!!! Ma io non sopporto quello come ti guarda e come ci prova con te!!!- spero il concetto sia chiaro! Ma la volpe sembra non ascoltarmi.
- io mi alleno con te...e non solo a basket...- il mio orecchio si tende, al suo tono che mi sembrava...parecchio... malizioso (???) , giro il volto a guardarlo e lui abbozza qualcosa di simile a un sorriso poi si china a succhiarmi la base del collo mentre mi sussurra:
- Che ne dici di provare quanto sia comodo questo divano do'aho?-. Ma non ha nemmeno il tempo di finire che io gli sono addosso facendolo sdraiare.
- volpe, oggi ti faccio vedere un nuovo schema d'allenamento!!- gli dico mentre comincio furiosamente a spogliarlo,
- do'aho- mi sussurra lui attirandomi ancora di più sul suo corpo, anche questa volta la dannata volpe ha avuto la meglio!!! Non so proprio resistergli!!!
Il pomeriggio della sera dopo purtroppo mi tocca accompagnare la volpetta all'incontro col maledetto porcospino, non penserete mica che lo lasci andare da solo, vero??? A dire la verità Kaede ha parecchio protestato per questa cosa, dice che non ha bisogno di una balia, e tanto meno di una balia gelosa! Io ho negato strenuamente di essere geloso, ma qualcosa mi dice che non sono stato molto convincente. La volpe cammina al mio fianco, con la sacca con il pallone da basket in spalla, silenzioso come sempre, ma devo dire che questi brevi stacchi di silenzio non mi danno più molto fastidio, inizialmente pensavo fossero un suo modo per estraniarsi da tutti ed allontanarsi in un mondo tutto suo, e forse in qualche modo lo erano, adesso invece sono un modo piacevole per sentire la nostra presenza reciproca, senza aggiungere altro, perchè penso che sarebbe davvero superfluo ogni cosa in questo momento oltre noi. Quando arriviamo al campetto troviamo Sendo già lì, quando ci vede arrivare insieme ci guarda semplicemente sconvolto, lui ancora ci ricorda al vecchio stadio dei nostri rapporti, quando ci prendevamo a pugni alla minima, e quindi rimane particolarmente sorpreso nel vederci camminare insieme senza sbranarci.
- Oh! Oh! Sakuragi...piacere di vederti- mi dice guardandomi, ma tenendosi ben alla larga dal tendermi la mano, e sempre con un irritante sorriso sulle labbra, che non riesco a non trovare idiota.
- Ciao Sendo.- è il mio saluto, nell' inutile tentativo di controllo.
- Giochi anche tu? O farai da spettatore?- mi chiede togliendosi la giacca, e poi voltandosi verso Kaede,
- il do'aho assiste...- gli risponde il volpacchiotto, togliendosi la felpa della tuta, e slacciando i bottoni laterali dei pantaloni per poi sfilarseli, e rimanere in pantaloncini e maglietta. Gli avevo detto di giocare in tuta, ma lui ha insistito dicendo che in pantaloncini gioca meglio, si sente più libero nei movimenti, ma io penso solo che ha le gambe troppo scoperte, e anche per questo motivo mi sono costretto qui a vedere questo fantomatico “one on one”: tenere d' occhio quell'hentai di Sendo!
Cominciamo a giocare, Hanamici si è seduto poco distante, e guarda molto minacciosamente Sendo, mi verrebbe da ridere, se penso a quella scimmia gelosa, ma la mia testa si focalizza quasi subito su quel che son venuto a fare qui, la mia sfida con Sendo. Da qualche settimana non avevamo avuto più occasione di giocare, quando fui sospeso, a causa della rissa, mi sono allenato qualche giorno con lui, lo incontravo spesso al campetto, e si sa, per me ogni occasione è buona per sfidarlo e misurarmi con quello che reputo il mio avversario numero uno a Kanagawa. Sendo è un giocatore brillante, le sue doti migliori sono la furbizia e il suo innato senso del gioco, che lo aiuta spesso, grazie alla sua ottima capacità di osservazione, a servire i compagni smarcati con una semplicità, che a volte, io stesso gli invidio. Mi da abbastanza ai nervi la sua bravura, ma non sono certo il tipo che sminuisce i propri avversari per invidia, anzi, sapere di affrontare gente più in gamba di me è una sfida che non oso rifiutare, visto che considero la mia stessa vita una sfida. E giorno dopo giorno mi impegno a vincerla. Giochiamo per quasi un ora, canestro su canestro, e Sendo mi dimostra come sempre la sua bravura negli one on one, mettendomi in difficoltà con le marcature, o con azioni molto veloci. Infondo per quanto si è bravi le azioni veloci sono sempre le più difficili da contrastare, in quanto imprevedibili. Siamo sotto canestro, Sendo mi si pianta addosso per marcarmi, ci affrontiamo, io cerco lo spiraglio per arrivare al canestro, ma nello smarcarmi invece l'unico risultato che ottengo è che Sendo mi viene addosso e mi spintona facendomi cadere. Hanamici salta su dal muretto e si dirige verso il bordo campo rabioso.
-è fallo!!! Maledetto Sendo la smetti di buttarti addosso a lui!!!- grida, e per un attimo temo che voglia entrare in campo per aggredirlo, ma poi si blocca e resta lì, a sbollire e guardarci, e io non capisco perchè, non è da lui controllarsi. ( effettivamente ^_^''''' nd. Shaka) Sendo lo guarda divertito,
- da quando la scimmia rossa va in tua difesa?- mi chiede guardandomi, io mi limito ad osservarlo dalla coda dell'occhio ma non rispondo, prendo la palla, poi continuiamo. Sono le otto passate quando abbiamo finito, sfiniti ci buttiamo a terra, ho vinto di nuovo, per un canestro, e questa cosa mi da non poco fastidio. Sendo si siede vicino a me, e Hanamici si avvicina a noi, particolarmente irritato.
- Volpe hai finito di collezionare figuracce? Che ne dici di andarcene...?- mi dice.
- Sakuragi..- ecco Sendo, - da quando tu e Rukawa uscite insieme?- Hanamici arrossisce, guarda un po' me per un attimo, forse chiedendo aiuto, ma io non ho la minima intenzione di aiutarlo, infondo che si sappia di noi non è mica un problema per me, e lui che si dispera per questa cosa.
- Sendo ma che vai blaterando...la volpe mi ha trascinato qui, perchè in caso la vostra partita fosse durata poco a causa della tua sconfitta immadiata, avrebbe avuto me con cui giocare, visto la tua inutilità!- Sendo ride.
- Bene, senti Rukawa, io adesso vado, stasera Koshino e gli altri mi aspettano, per una serata interessante – e in questo mi strizza un occhio, - ti chiamo in settimana così ci rivediamo e facciamo un altro one on one se ti va-, ma Sakuragi interviene subito.
- non sarà necessario e poi la volpe è MOLTO occupata questa settimana...- Sendo arcua un sopracciglio, poi si gira a guardare me,
- test di fine trimestre...- dico io, decidendomi a parlare.
- Vabbè allora chiamami tu quando ti va...- e in questa prende la sua giacca indossandola e allontanandosi.
- Non succederà mai vero volpe?- la voce di Hanamici rabbiosa mi giunge ad un orecchio.
- nh?- che vuole dire, - tu non gli chiamerai mai, vero?- mi guarda sempre più arrabbiato- o io ti spezzo le ditina...- continua. Io mi limito a freddarlo con uno sguardo gelido, poi rispondo:
- do'aho se sei solo geloso, datti una calmata, io faccio quello che voglio, e tu lo sai!- questa la mia glaciale constatazione, definitiva, lui ringhia qualcosa di indefinito, poi si alza precedendomi a grossi passi verso l'uscita del parco. Mi diverte vedere con quale celerità il suo umore cambia, e sentire la sua possessività nei miei confronti un po' lusinga il mio orgoglio, perchè è il chiaro bisogno di me che lo muove, mi fa capire quanto io sia diventato importante per lui, e la sua paura di perdermi. Non pensavo di poter essere al centro dei bisogni di qualcuno, è una sensazione strana, ma in fin dei conti piacevole, Hanamici è una testa calda, orgogliosa e spaccone, ma nel suo è molto, ma molto insicuro, e la prova è anche il casino successo all'inizio della nostra storia, per me c'è voluto poco per concretizzare che provavo qualcosa nei suoi confronti, ed esternizzarlo, seppur con difficoltà, lui invece è rimasto parecchio tempo indeciso, non capendo cosa effettivamente volesse, rinunciare ad Haruko non è stato facile per lui, ed è questa cosa che mi ha spinto a tornare sulle mie scelte, e voler stare con lui. Il fatto che lui abbia rinunciato ad Haruko di sua volontà, per me. Forse doveva succedere prima o poi tutto questo, ma non ne sono sicuro, io non credo molto alle frasi fatte, “era destino” o roba simile, per me la vita è ciò che ci costruiamo noi stessi, con la nostra forza, interiore e fisica. Io mi reputo una persona che sa cosa vuole dalla vita, l'ho sempre saputo, ma Hanamici ha contribuito ad allargare i miei sogni, allargarli a lui, adesso io non vedo solo me nel mio futuro, vedo anche lui con me... Nonostante sia cosi difficile adattarmi a lui, ho scelto di vivere questa storia, al meglio che potrò. Hanamici teme ancora molto di noi, e anche poco prima al campetto quando stava per aggredire Sendo si è bloccato a bordo campo perchè ha capito che la sua reazione poteva facilmente essere interpretata come una scenata di gelosia, e non lui non vuole ancora che si sappia di noi, non per vergogna, ma solo perchè teme la reazione della gente che ci sta attorno, ancora la bruciatura che lo ha colpito fa male. E io lo capisco, per questo rispetto il suo modo di fare, e gli darò il tempo che cerca, almeno in questo...
Arriviamo a casa dopo un po', entriam dal cancello, dopo aver controllato la cassetta della posta, prendo la corrispondenza che è arrivata, e ci dirigiamo dentro. Abbiamo comprato la cena per strada, il do'aho sembra aver sbollito un po' la rabbia per il mio comportamento al parco, e la cosa non mi dispiace, possiamo passare ancora qualche ora insieme prima che lui debba tornare a casa, vorrei potesse rimanere da me questa notte, separarsi è sempre un po' scocciante, e soprattutto triste, per entrambi. Il tempo sembra passare sempre troppo velocemente quando stiamo insieme.
Mangiamo tranquillamente in cucina, lui parlando come al suo solito, e io lo ascolto, controllando nel frattempo un po' la posta arrivata.
- Niente di interessante Kitsune?- mi chiede vedendomi guardare una cartolina.
- di mia madre, è in viaggio in Egitto in questi giorni, con suo marito.- è la mia breve riposta.
- suo marito? Tuo padre, no?- chiede Hana, ma io scuoto la testa
- è il suo secondo marito, do'aho, mio padre è morto anni fa...- gli dico con tono basso.
- Mi spiace Kaede...- dice lui vedendomi un po' triste. Butto la cartolina sul tavolo, e mi decido ad aprire le altre buste.
- Quando torna tua madre?- mi chiede ancora dopo qualche attimo Hanamici, forse temendo che dovremmo organizzarci nei prossimi giorni per vederci.
- non vive con me do'aho, sta a Tokio-, lui mi guarda curioso
- come mai tu non sei con loro?- sospiro un attimo, pensando a cosa dirgli.
- Ho preferito così..- infondo lo sa anche lui che mi piace stare solo, o forse ci sono sempre stato, quindi non ho mai avuto alternative. Ora che sto con lui tutto sembra così diverso però... Finisco di vedere la corrispondenza, poi mi alzo a sparecchiare.
Dopo carico la lavastoviglie, mentre Hana sistema della legna nel camino, ormai l'inverno può dirsi arrivato, e c'è parecchio freddo la sera. Quando entro in salotto, lo vedo li, ancora a litigare con gli arnesi del camino.
- Do'aho, non dare a fuoco alla casa...- dico, ma lui sbuffa, e quando si alza vedo che si è sporcato tutta la faccia di nero, lo guardo un po', poi la sua espressione buffa è troppo divertente, anche per me, e scoppio a ridere. Hanamici mi guarda sconvolto,
- do'aho vatti a lavare la faccia...- gli dico tentando di riacquistare la mia solita espressione seria, ma lui è velocissimo e mi abbraccia.
- Kitsune...mi prendi in giro vero??-. Solo un po' Hana, infondo è inevitabile con te! Sei talmente pasticcione!
- solo tu puoi litigare anche con un camino, sei proprio un attaccabrighe!-
- Baka Kitsune quel maledetto camino è una trappola mortale! Di la verità l'hai fatto apposta a dirmi di mettere la legna dentro, speravi di liberarti di me!- piagnucola con false lacrime.
- come l'hai capito...?- dico io in tono basso, ma lui non si irrita, mi stringe forte, poi mi bacia il collo,
- sai kitsune...- hn? Il suo tono è completamente diverso da prima, - dovresti ridere sempre, sei davvero bellissimo quando ridi...- in questa io lo stringo a me più forte,e il mio cuore batte forte... Hanamici, solo tu puoi farmi provare queste emozioni, far battere il mio cuore così forte che sembra voglia scoppiarmi il petto.
Va in bagno a lavarsi il viso, e quando torna io lo aspetto sul tappeto, davanti al camino, ho preso il pleid e i cuscini, che solitamente tengo sul divano, e mi sono sistemato per aspettarlo, quando mi vede sorride, io gli tendo le braccia e lui dopo qualche secondo si tuffa nel mio abbraccio.
Le sue mani mi accarezzano, e mi stringono forte a lui, mi bacia sempre più appassionatamente, tiro indietro la testa lasciandogli via libera sul mio collo, e lui comincia a tormentarlo di baci e morsi. I nostri movimenti sono lenti, dolci, e mi meraviglio anche io dell'effetto che mi fa Hana, il suo solo sfiorarmi mi fa desiderare che il tempo si fermi, adesso. I nostri abitano volano per la stanza. Quando finalmente lo sento dentro di me, è come la mia mente volasse via, in un mondo lontano, dove ci siamo solo noi due, le nostre grida, i nostri gemiti, il nostro respiro che corre, al passo dei nostri cuori. Mentre Hanamici si muove dentro di me mi guarda, non riusciamo a separare i nostri sguardi, e io sento come un nodo al cuore, un nodo di gioia, perchè questa unione mi fa capire che ormai, non ci basta unire i nostri corpi, ma solo unendo anche le nostre anime, riusciamo ad essere così felici. I suoi movimenti nel mio corpo mi fanno tremare, per la sensazione di piacere che si trasmette dal mio basso ventre, come un brivido, lungo tutto il mio corpo, fino a sfiorarmi la mente e farmi impazzire. Il piacere, che si mischia con il dolore, fino a farlo scomparire completamente, mi porta all'estasi, mi fa gridare, sempre più forte, e dopo qualche altra spinta Hana si accascia su di me, con un gemito basso e liberatorio, e mentre io sento il suo piacere riempirmi e scivolarmi lungo le natiche, chiudo gli occhi, appagato. Dopo, una lieve sensazione di vuoto, quando lui si sposta, per uscire dal mio corpo, ma poi, il tutto viene colmato dalla sua immensa dolcezza, e il “dopo” assume per noi sfumature importanti, almeno quanto il durante, le sue carezze e le sue “coccole del Tensai”, così come le chiama lui, prolungano questi istanti ancora per un po', rendendoli dolci, e pieni di amore. Adesso da qualche minuto Hanamici sta riposando sul mio petto, io tiro su il pleid coprendogli le spalle, e stringendolo a me, mentre i nostri battitti tornano normali, quando si sposta scivolandomi al fianco mi abbraccia, e io appoggio la testa sulla sua spalla, sento la sua mano accarezzarmi in capelli, e trovo sia stupenda questa intimità. Chiudo gli occhi per godermi gli ultimi minuti che possiamo stare così prima che lui debba andare a casa. Innaspettatamente è lui a interrompere il silenzio:
- Volpe tutto bene?- me lo chiede quasi sempre dopo, io annuisco, poi:
- Vuoi andare a lavarti?- lui mi guarda arrossendo lievemente, anche Hanamici ha avuto dei inconvienienti fisici i primi giorni, qualche escoriazioni sulla pelle, nulla di irrisolvibile, e causato dal fatto che non usiamo protezioni nei rapporti, ma non è stato nulla di grave, come per me del resto, anche se gli faceva parecchio male.
- va tutto bene...non mi da molto fastidio...- dice stringendomi a lui. Poi, dopo una pausa, ad un tratto parla ancora:
- volpe...ti sembro troppo geloso?- la sua voce è un po' incerta nel farmi questa domanda,
-hn?- non capisco, - insicuro do'aho?- gli chiedo, ma lui si limita a stringermi, e capisco che questa volta è serio.
-Kaede, forse si, la mia è insicurezza, però allo stesso tempo...è qualcosa di più...- ci pensa un attimo, poi – sai, stiamo insieme da appena un mese e mezzo, e i nostri caratteri sono uguali nei lati peggiori e diversi in quelli migliori, siamo gli antipodi...e mi chiedo se devo aver paura di qualcosa...-
- devi avere paura solo di te stesso do'aho...dei danni che combini...- dico io, ma lui sbuffa,
- lo vedi, sei una volpetta scema...non mi prendi sul serio!-, ma io lo interrompo,
- Hanamici...- si blocca, sentendo il mio tono, capisce che voglio dirgli qualcosa di importante, - non posso garantirti che tutto andrà sempre bene tra di noi, ma da me avrai sempre correttezza, e sincerità, e da te voglio la stessa cosa...- Hana mi guarda sconvolto, e io lo fisso chiedendomi perchè.
- Kitsune, è la prima volta che coniughi una frase da dieci parole, solitamente non parli tanto, a parte....ehm...- dice, indubbiamente riferendosi a poco fa, gli arriva una mia gomitata,
- ahi! Sei insensibile!- mi sbriaita contro, ma io mi limito a sdraiarmi su di lui e sussurrargli
- e tu sei un do'aho...- poi mi chino a baciarlo.
- Volpe- mi stacco da lui guardandolo, - anche io voglio che il nostro rapporto sia basato sulla sincerità, ma non ti garantisco che l'ombra della gelosia svanisca via con questa mia promessa...- ti bacio ancora Hana, facendoti tacere, so cosa vuoi dirmi, hai ammesso di essere geloso, e so quanto questa ammissione ti sia costata, e so cosa significa essere gelosi, perchè anche io lo sono terribilmente di te, e mi pare di avertelo anche dimostrato! Dovrem imparare a convivere anche con questo..infondo è una sfida, e noi due non siamo tipi da tirarci indietro di fronte a una sfida, qualunque essa sia! E so che anche tu la pensi così, perchè tu sei così, le tue emozioni si leggono dai tuoi occhi, ed è nei tuoi occhi, che adesso, io vedo il tuo amore per me, e a dire la verità, non vorrei leggerci altro!
Continuiamo a baciarci ininterrottamente per non so quanto tempo, d'un tratto Hana si gira finendomi addosso.
- Oi do'aho... devi tornare a casa...- gli dico cercando di scrollarmelo di dosso, ma lui non me lo permette, avvicina il viso al mio orecchio e sussurra:
- volpetta mi son dimenticato di dirti che stasera mamma ha il turno di notte, quindi le ho detto che dormivo da Yohei!- e in questa mi sorride tornando a baciarmi, - quindi rassegnati, passeremo tutta la notte a fare gli orsetti, qui davanti al camino...- e chi si lamenta! Ed infatti non aggiungo altro. Lo attiro a me, stringendolo e rubandogli le labbra per un ennesimo bacio, ma tutto senza smettere di guardare dentro i suoi occhi....il fuoco...la passione...noi...
Owari (or not?)
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