DISCLAMAIRS: I personaggi sono della Kaori Yuki, purtroppo…

NOTE: diciamo che questa piccola fanfic è su una canzone di Battisti, Io vorrei non vorrei ma se vuoi, solo che l’ho amalgamata al testo ed ai pensieri di Mikael, essendo un POV del rosso arcangelo del fuoco. Quindi una cosina semplice riadattata alla sua situazione e modo di pensare…anche se ammetto che è una cosa troppo sdolcinata per il focoso piccoletto! Comunque buona lettura a tutti da Akane!





Io vorrei non vorrei ma se vuoi

di Akane

 

Quando le cose sono così cambiate?

Non lo saprei proprio.

Ma non sono sicuro di quel che sento.

Io con me sono sempre stato sincero e mi prenderò del tempo anche ora per esserlo.

Perché troppo tempo sono rimasto solo…e troppe volte ultimamente riesco a pensare a qualcun altro dopo Lucifero. So che è strano…o forse sono i miei pensieri ad esserlo…o addirittura io. Ma finalmente mi sto rendendo veramente conto che da soli non si va da nessuna parte e vivere nei ricordi di quel che era e poteva essere non serve e non consola.

Quando Lucifero, la persona più importante per me a quel tempo, che amavo anche contro me stesso, se ne andò tradendo non solo il cielo ma specialmente me, trasformai la mia casa in una specie di tempio di fiamme dove tuttora non cresce più nulla, ero disperato e fuori di me. Ero impazzito letteralmente, me lo ricordo ancora bene….fin troppo bene, direi. Non ammettevo che l’odio per lui in realtà non era altro che grande amore non corrisposto. Ma ugualmente nei suoi confronti i miei sentimenti erano così forti da farmi cambiare radicalmente pensando a lui, ero pieno di rabbia ma anche di voglia di andare da lui…e non l’avrei mai ammesso ma soffrivo come un cane e, porca merda, non lo sopportavo come ora non sopporto il fatto di dannarmi e disperarmi per Lucifero.

Ero un essere che si distruggeva per uno che mi buttava totalmente nell’indifferenza.

Da allora solo oggi non farnetico più.

Quando di preciso è successo questo non lo so dire ma ho paura di dire che a guarirmi è stato lui, Raphael.

Raphael che mi è sempre rimasto accanto a modo suo, non mi ha mai lasciato e tradito come ha fatto Lucifero, in un certo senso posso dire che si è preso cura di me. Mi ha fatto tornare la ragione persa quei giorni. Si preoccupava ogni volta che si parlava di mio fratello davanti a me e per paura che tornassi a distruggermi come allora ha addirittura osato tenermi nascosto delle cose riguardanti l’Inferno e i demoni. Dopo tutto ciò che abbiamo passato insieme siamo lentamente arrivati più vicini.

Cosa vuol dire questo?

Questo sentimento che nasce e cresce in me prendendo il posto dei miei pensieri in questo modo. E’ questo il pensiero che mi fa paura…ammettere…

Io vorrei riuscirci perché so che posso fidarmi di lui, ma al tempo stesso non voglio perché ho paura…però se vuole forse potrei provare. Solo con lui potrebbe essere possibile; potrei…inevitabilmente ci rifletto…non sono affatto chiaro…che vuol dire ‘vorrei, non vorrei, ma se vuole si’? Sono assurdo e contorto, lo so e me ne vanto! Però so anche che non sono così sicuro di poterlo fare e prima di dire di nuovo "ti amo" a qualcun altro devo esserlo.

Come può uno scoglio arginare il mare?

Bè, è buffo paragonare uno scoglio a Raphael ma il mio dolore passato al mare ci va a pennello, anche se preferisco il fuoco! Che pensieri stupidi mi vengono oggi… ma è vero: è uno scoglio ad arginare il mare che per quanto immenso sia viene arginato lo stesso, per di più da un semplice ed insignificante scoglio. Parlando così è Raphael che ha arginato il mio dolore di allora, la mia pazzia. Anche se ancora non voglio torno già a volare con l’anima e i sentimenti calpestati da Lucifero. In un certo senso è come se riuscendo a pensare a tutto quel che ho passato, mi liberassi di quella sofferenza che non avrei mai ammesso essere tale…e mi viene da dire che è colpa di Raphael.

Ricordi di quel che mi è capitato e ho provato a causa di mio fratello mi tornano alla mente. Come parlare di distese azzurre e verdi terre. Infinite sensazioni dovresti provare guardando quelle cose, io mi sento così ripensando a quel periodo della mia vita, era nero.

Lucifero con tutte le difficoltà che ho passato per lui è un paragone con delle discese ardite…solitamente sono le salite a complicare le cose, ma se scendi cadi in basso e se poi ti aggrappi solo al dolore rimani laggiù in solitudine finchè qualcuno non ti viene a prendere; a me è successo, Raphael è sceso nel fango in cui ero caduto e mi ha riportato su per risalite inaspettate ridandomi la mia vita buttata da me stesso. Sono risalito con lui su nei cieli aperti tenuto per mano dal suo silenzio facendomi sentire libero. Anche se altre volte ricordando mio fratello il dolore tornava facendomi ricsadere in una immensa distesa di deserto , poi era sempre lui a farmi tornare in me, in alto con un unico grande salto.

Quindi è certo…dove mai si può andare quando poi si rimane soli? Io lo so…e so anche che senza ali non si vola, bisogna trovare il coraggio di riaprirle anche dopo essersi bruciati, caduti e fatti male.

Le mie ali chi me le ha tagliate? Chi me le ha ridonate?

Ancora quel giorno. Quel giorno mi trovai perso nei miei giorni, nella mia ampia vita eterna, attimi troppo lunghi per essere vissuti solo da me mentre mi rodevo nel ricordo di Lucifero che mi voltava le spalle gelido e deluso dal gemello.

I miei gironi con lui erano come stalattiti sul soffitto pronte a cadere e a far esplodere quel delicato equilibrio di lento gelo fra noi. Dopo l’abbandono ero un pazzo, mi disperavo per lui e per il vuoto che confondevo con odio e rabbia…io quella volta la morte abbracciai.

Così ho sempre paura a dire che per Raphael mi svegliai. Mi starà ascoltando? Anche se sono solo pensieri vorrei che gli arrivassero e li accettasse togliendomi il peso di ripronunciarli a voce davanti ai suoi occhi freddi, non sarei capace di farlo! Mi conosce meglio di quanto mi conosca io stesso e sa che queste cose odio dirle. Potrei accettare di aver sentito della sofferenza e della paura solo per Lucifero e solo a Raphael potrei confessarlo. Sono forte per tutto, mi piace gridarlo, non me ne frega nulla degli altri che non siano quel maniaco chirurgo da strapazzo e il sottoscritto, ormai è così.

È vero. Sono stato troppo scottato e ho paura di dire di nuovo "ti amo" …di amare liberamente; ma questa capacità me l’ha ridata proprio lui, Raphael.

Ora posso guardare le cose per come stanno realmente. Ormai fra di noi solo un passo.

È ancora come prima.

Io vorrei riprovare a vivere ed amare con lui.

Ma non vorrei perché non so come potrebbe finire.

Ma se vorrà allora che succeda.

Proviamoci.

Solo con lui ce l’ho fatta. Solo con lui ce la potrei fare.

Se mi accetterà ancora per quel che sono senza abbandonarmi mai, cederò.

 

FINE