Per Nat80, con i miei sentiti ringraziamenti!
E, anche se in anticipo, come dono per la mia festa: l’Epifania!
Io odio le
sveglie
di Anna
***Hanamichi
Sakuragi***
Chiudo gli occhi e una marea di colori rossastri e arancio sostituiscono il
soffitto della sua camera, mentre le sue mani sapienti s’infilano sotto
l’elastico dei pantaloni della mia tuta, accarezzando dolcemente la pelle
che incontrano. Mi sfugge un gemito nel momento in cui m’invitano a
sollevare il bacino per spogliarmi in una sola mossa di calzoni e boxer,
dando un po’ di sollievo alla mia erezione.
Risollevo le palpebre e mi trovo di fronte i suoi occhi blu, lucenti di
malizia, che mi sorridono in un chiaro invito al peccato. Beh, tutto di lui
è un invito al peccato!
Lascia scivolare le sue mani sulla mia pelle, bollente e affamata delle sue
carezze, mentre le labbra si posano con avidità sulle mie. Non mi faccio
pregare e approfondisco il nostro bacio, mentre le nostre lingue
s’incontrano e si scontrano, sfregando il mio corpo contro il suo…
Sei
ancora troppo vestito, amore…
Con
lentezza esasperante, apro uno ad uno i bottoni della camicia della sua
divisa, sfiorando appena la sua pelle. Scosto i lembi del vestito e faccio
scorrere i palmi sul candore del suo petto, soffermandomi a stuzzicare i
suoi capezzoli e strappandogli un sospiro quando le mie dita accarezzano
lievemente gli addominali scolpiti, prendendo a giocare con il bottone dei
suoi pantaloni.
Le
sue mani accarezzano il mio inguine, mentre i suoi occhi mi chiedono di
smettere di giocare così con lui: non è ancora il momento di fare sul serio,
anzi, questo è solo il momento di stuzzicarti e portarti alla pazzia!
-
Credo di aver cambiato idea… Che ne dici di tornare di sotto a guardare la
partita dei Bulls? - propongo, mordicchiandogli maliziosamente l’orecchio.
- Hn…
Dopo… - borbotta lui, baciandomi il collo e iniziando a succhiare la mia
pelle, strappandomi un gemito.
Nello
stesso momento, la sua mano destra scende ad accarezzare il mio interno
coscia, salendo sempre di più.
Slaccio i suoi pantaloni e lui mi ricompensa accarezzando con le dita il mio
sesso e scendendo a leccare la mia clavicola, mentre io non riesco a
reprimere un gemito.
Istintivamente inarco la schiena, offrendomi spudoratamente al suo tocco.
La
sua presa su di me diventa più salda e la sua bocca malefica si scosta
verso il basso, sul capezzolo, mordicchiando e leccando come un gattino…
Se va
avanti così sarò io a diventare pazzo…
Con
un colpo di reni, inverto le nostre posizioni, riducendolo a giacere sotto
di me. Rimango incantato dal contrasto fra i suoi capelli corvini e il
candore delle lenzuola del letto, tanto che per un attimo non sono in grado
di far nulla… Se non rimanere immobile a fissarlo con sguardo adorante.
- Sei
meraviglioso… - sussurro, prima di chinarmi a posare un bacio riverente
sulla sua fronte.
Lui
mi sorride dolcemente e intreccia le sue dita ai miei capelli rossi, mentre
con l’altra mano mi accarezza una guancia, per poi sfiorare le mie labbra.
- Sei
tu che mi rendi tale! - replica, attirandomi verso il basso e chiudendo la
mia bocca con la sua.
Ok,
basta con i giochetti!
Senza
interrompere il nostro contatto, sfilo i suoi ultimi indumenti, lasciandolo
spogliato come me…
- Per
quanto hai intenzione di rimanere fermo lì sotto? - lo provoco, sapendo bene
quanto poco sappia resistere alle mie provocazioni.
Infatti in meno di due secondi sono di nuovo bloccato sotto il suo corpo,
come volevasi dimostrare!
La
sua bocca scende veloce sul mio petto, per soffermarsi sull’ombelico, per
poi chiudersi come un nido caldo e umido attorno alla mia erezione… Ed è
l’estasi quando inizia a succhiare lentamente, portandomi veramente alla
pazzia…
Il
suono della sveglia mi riporta alla realtà e io apro gli occhi,
maledicendone l’insistente trillare che mi ha svegliato sul più bello.
Allungo una mano e scaravento l’oggetto odioso dall’altra parte della
stanza, prima di rendermi conto che questo non è il mio letto e che
l’orologio rotto non è la falsa imitazione di un rospo che ho io sul
comodino e che il poster di O’ Neal che è incollato sulla porta non è il mio
di Jordan… Insomma, non sono nella mia stanza!
-
Hana… Non dirmi che hai distrutto un’altra sveglia… - borbotta una voce che
non è la mia!
Faccio velocemente mente locale, prima di scoppiare a ridere di fronte
all’evidenza che io il mattino son più tuonato della volpaccia!
Alzo
uno sguardo angelico sul proprietario della stanza, che mi sta guardando a
metà fra l’incredulo e il divertito, pronto a fargli dimenticare il piccolo
incidente di percorso capitato alla sua sveglia.
Mi
accoccolo come un gattino al suo fianco e sfrego il naso contro il suo
collo, mentre lui scoppia a ridere… E non certo per il solletico!
- Ok,
non dirmelo! L’hai fatto di nuovo! - dice, ricambiando l’abbraccio.
Se
non la smette di ridere lo mordo!
-
Così parrebbe… - soffio nel suo orecchio, mordicchiandolo dolcemente.
-
Dovrò mettere un cartello sul soffito: “Hana, lascia stare la mia sveglia!”
- aggiunge, mentre si china per cercare le mie labbra.
Beh,
non credo che se lo facesse io avrei il tempo di leggerlo…
Accarezzo le sue labbra con la lingua e finalmente la smette con le sue
rimostranze, prendendo a baciarmi con passione! Accarezzo la sua pelle,
scostando il pigiama, ma non appena arrivo a sfiorare i suoi boxer sento un
altro insistente drin provenire da qualche parte.
D’istinto mi alzo e fulmino con lo sguardo i cocci della sveglia, prima di
rendermi conto che non possono essere loro i maledetti artefici del rumore.
Vago con gli occhi per la stanza, ma non noto nulla che potrei distruggere
per far tornare il silenzio.
Mi
blocco quando vedo il mio ragazzo sollevarsi pigramente dal materasso e
allungare una mano per aprire il cassetto del suo comodino per estrarne con
un sorriso sornione una sveglia identica a quella che io ho appena
distrutto…
- E
questo che significa? - gli domando, sollevando divertito un sopracciglio.
- Che
non voglio arrivare tardi anche stamattina agli allenamenti… - replica
pacifico, spegnendo la suoneria e rimettendo l’aggeggio odioso al suo posto.
Ma
davvero, eh?
Lui
fa per alzarsi dal letto, ma io lo blocco per la vita e me lo riporto
accanto, baciandogli dolcemente il collo… Credo proprio che gli farò un bel
succhiotto da sfoggiare di fronte a tutta la squadra prima che se ne renda
conto!
E nel
momento in cui si accorgerà del bell’alone violaceo che gli orna la pelle,
io sarò dall’altra parte di Kanagawa, indi fuori dalla portata dei suoi
pugni!
- Dai
Hana, smettila! - protesta, ma non è molto convincente!
Lo
faccio voltare verso di me, scendendo con le labbra a giocare con i suoi
addominali e lui finalmente si rilassa sotto le mie attenzioni, abbandonando
il malsano proposito di andarsene in facoltà invece che rimanere qui a
rotolarsi tra le lenzuola insieme al sottoscritto.
Scosto con lentezza l’elastico dei boxer e non appena lo faccio un malefico
“drin” riempie la stanza…
Ok,
sono calmo! Calmissimo!
Mi
alzo e apro con violenza il cassetto incriminato, ma ho una brutta sorpresa
quando noto che non è da qui che proviene l’insistente trillare…
Guardo furioso il mio ragazzo, mentre lui se la ride sotto i baffi… Mi sento
lievemente preso in giro!
- Sto
perdendo la pazienza… - gli faccio notare, mentre lui mi scosta di dosso e
infila una mano sotto il letto, estraendo il terzo aggeggio odioso della
mattinata. Perché ho una gran voglia di sangue?!
- E’
ora di andare! Se arrivo tardi anche oggi, il capitano… - inizia lui, ma io
non gli permetto di finire perché lo afferro per la vita e lo abbraccio,
mordicchiandogli il collo e infilando direttamente le mani nelle sue
mutande: se con le moine non riesco a incatenarlo al letto, ci proverò con
l’artiglieria pesante!
Lo
accarezzo con decisione e lui risponde prontamente alle mie attenzioni,
facendosi anche sfuggire un mugugnio di piacere. Scosto le labbra sulla sua
nuca, velocizzando il ritmo della mia mano quando sento che è il momento è
giunto.
-
Hana… - mormora lui, chiaro segno che sta per venire, mentre inarca la
schiena e si preme contro le mie mani.
Aumento ancora la velocità, ma proprio sul più bello un’altra dannatissima
sveglia si mette a suonare…
-
Quanto… Odio… Le… Sveglie! - borbotta Aki tra un gemito e l’altro, prima di
infilare una mano sotto il cuscino e scaraventare l’odioso arnese contro il
muro.
A
quanto pare, non sono l’unico che non ha simpatia per gli orologi!
E’
necessario che vi dica che alla fine l’ho avuta vinta io e che il porcospino
è rimasto a casa tutta la mattina?
****
Me: -
Ecco qua! -
Ru: -
Cancella immediatamente questa roba disgustosa… -
Me: -
Ma Ede… -
Ru: -
Ora! -
Me: - Ok… T__T -
Ru: -
Aspetta… -
Me: -
Che altro c’è? -
Ru: -
Lasciala così! -
Me: -
Come come??? -
Ru: -
A Natale siamo tutti più buoni! E se l’hai scritta per una povera ragazza
che si degna di commentare le tue ff odiose, allora posso anche far finta di
non saperlo… -
Me: -
E le coccole di Hana non c’entrano nulla, vero? -
Ru: -
Hn… -
Me: -
Arigatou, Hana! Questa ff, come detto, è per Nat80, sperando che apprezzi!
^__^ Mi scuso se forse non è granchè, ma non mi veniva nulla di meglio!
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