Disclaimer:

...
I personaggi di Slam Dunk non mi appartegono. Sono di proprietà del sensei Inoue.
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I personaggi di Slam Dunk non mi appartegono. Sono di proprietà del sensei Inoue.

Cioppys: Può bastare vero? L'ho già scritto 951.723 volte!!! T.T

Mitchi: *seduto su una sedia con fucile a canne mozze puntato addosso all'autrice* Ancora un'altra milionata e poi puoi andare a casa...

Cioppys: Una... MILIONATA?!? Akira!!! Digli qualcosa! Non può trattarmi così! T.T

Sendoh: Zzz...

Cioppys: °__° ...Guarda che non sei Rukawa!!! >.<

Mitchi: Zitta e scrivi! Altrimenti disturbi il suo prezioso sonno... chi credi che l'abbia sfinito in quel modo? ^__^

Cioppys: Oh, povera me... -.-

I personaggi di Slam Dunk non mi appartegono. Sono di proprietà del sensei Inoue.
I personaggi di Slam Dunk non mi appartegono. Sono di proprietà del sensei Inoue.
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Note :

Era veramente tanto tempo che avevo in mente di continuare la fan fiction 'Insieme... Per Sempre' (praticamente da quanto l'ho finita di scrivere se devo essere sincera^^''') proprio dal punto in cui l'aveva lasciata, ovvero dalla gita al mare che il gruppo che si stava riunendo sul lungomare di Kanagawa si apprestava a fare.
Ora che finalmente ho il tempo e l'ispirazione giusta per farla, anche se a grandi linee la storia era sempre nella mia testa, sarete destinati a sopportarvi questo scritto... sempre che vogliate iniziare a leggerlo!^^'''

Per ogni commento sia positivo che negativo, il mio indirizzo è Cioppys14@yahoo.it
Buona Lettura!
 



Insieme... per sempre - La gita al mare

side story

di Cioppys


Capitolo 1

POV.MITSUI

"Ora basta!!! La volete smettere di baciarvi che siamo già in ritardo per colpa vostra?!?"

Di malavoglia mi stacco da Akira, il quale non sembra anche lui gradire molto l'interruzione del rossino, che per tutto il tempo del nostro bacio, non ha fatto altro che sbraitare... come se Hanamici poi fosse arrivato in orario! Conoscendo lui e Rukawa, saranno qui da nemmono dieci minuti...

"Ok, ok... ma smettila di trapanarmi i timpani!" gli rispondo, dopo essermi ricomposto alla giuda della mia moto...

"Bene... allora mi sembra che possiamo andare!" esordisce Maki, mettendosi poi a parlare con Uozumi e Hanagata per la suddivisione delle persone nelle diverse macchine.

Nel frattempo, mentre sto per rimettere il casco, si avvicina a noi Kogure per salutarci. Io e lui ci scambiamo un semplice abbraccio, ma la cosa non lascia indifferente il mio Koibito, che anche dopo tutti questi anni, non riesce ancora a digerire la profonda amicizia che ancora lega me a Kiminobu... e infatti non manca un piccolo attacco di gelosia da parte sua...

"Hisashi, muoviti... Gli altri stanno aspettando noi..." mi dice con tono secco, mentre i suoi occhi sono fissi su Kogure, quasi a volerlo incenerire solo per essersi avvicinato a me...

Con un sorriso, non volutamente mostrato ad Akira per non peggiorare la situazione, faccio capire a Kiminobu che avremmo tempo più tardi per parlare un po' tra di noi, magari quando il mio Koibito sarà impegnato ad abbronzarsi sotto il sole, placidamente addormentato come un bambino, oppure a farsi una bella nuotata in mezzo al mare...

E' da tanto che non vedevo il mio ex-ragazzo, ovvero da quando, quasi un anno fa, sono incredibilmente riuscito a trascinare il mio attuale di ragazzo nella sua agenzia di viaggi, per prenotare la settimana di vacanza che ci siamo concessi alle Maldive allora. Quando Kogure ci ha fatto uno sconto sul saldo da dare, Akira sembrava soddisfatto... peccato che poi mi sia venuta l'idea di chiedere a Kiminobu a che ora staccasse per il pranzo, e se aveva voglia di mangiare qualcosa con noi. Il fatto, poi, di dirgli che avrei offerto io, non ha di certo migliorata la situazione! Per tutto il resto del giorno Akira mi mise il muso e non mi rivolse più la parola...

Mi volto a guardarlo e faccio un sorriso ironico in ricordo di quel giorno, e la cosa non passa per niente inosservata da parte sua...

"Si può sapere che hai da ridere?" domanda Akira, che in questi momenti perde completamente il suo stupendo di sorriso...

"Assolutamente niente!" rispondo ridacchiando come un idiota al pensiero che la gelosia fa proprio brutti scherzi...

Velocemente indosso il casco, in modo da evitare che Akira riprenda in mano il discorso, facendomi il terzo grado sul perchè sia così divertito...
Il punto che è vedere una persona sempre spensierata e allegra come lui diventare verde dalla gelosia, è estramente buffo! Poi è incredibile come Akira sia geloso solo e soltanto di Kogure! Se mi vede scherzare e ridere con un qualsiasi ragazzo, il quale magari ha anche mire sul sottoscritto, mica si comporta in questo modo assurdo...

Accendo la moto e butto nuovamente uno sguardo alle mie spalle, per constatare che anche Akira abbia indossato il casco. Nonostante le numerose rimostranze che fa sempre per il fatto che esso 'appiattisca' la sua pettinatura, sempre in lotta con la legge di gravità, vedo che lo mette. Quando poi sento le sue braccia stringermi possessivamente alla vita, so che è pronto per partire. Però, prima che la moto inizi a prendere velocità e il rumore del motore a soffocare le parole, lui riesce comunque ad avere, come sempre, l'ultima frase nelle nostre discussioni...

"Hisashi... ricordati che tu sei mio... SOLO mio..."

*

Ma dove cavolo ci sta portando Sakuragi?

Aveva detto di conoscere un posto veramente fantastico, e soprattutto isolato e sconosciuto, in quanto nascosto da una grossa scogliera su entrambi tutti lati. Lui e Rukawa, in questo posto, ci erano capitati per puro caso qualche settimana prima, durante una gita. Così ha convinto tutti a seguirlo... Ecco cosa succede a fidarsi di uno con i capelli rossi rasati e la faccia per niente raccomandabile! E' un'ora che viaggiamo, e se continua così tra un po' arriviamo a Nagoya!

Fortunatamente non c'è molto traffico, e la strada lungo il mare è tutta curve e quindi per niente noiosa, almeno così mi diverto un po'. In più il panorama a volte lascia veramente senza fiato... stasera, con il tramonto, penso che sarà ancora tutto più bello...

Ad un certo punto, la strada rientra verso l'interno. Percorriamo l'asfalto per un'altra mezz'ora, fino a quando Rukawa mette la freccia a sinistra ed entra in una strada sterrata... a questi due è venuta voglia di imboscarsi, altro che andare al mare!

Passano una ventina di minuti, durante i quali faccio una fatica micidiale ad evitare ogni singolo buco nel terreno, che finalmente ci fermiamo...

"Meno male! Avevo il sedere che iniziava a diventare quadrato!" esclama Akira scendendo dalla moto per sgranchirsi anche le gambe...

Per quanto mi riguarda, inizio a non sentire più le braccia. Imito il mio Koibito scendendo dal bolide nero e le stiracchio un'attimo. Poi porto l'attenzione sulle due 'guide', scesi nel frattempo dalla loro di vettura, e già intenti a recuperare le cose per la spiaggia...

"Non che non mi fidi..." esordisco guardandomi in giro "ma dove cavolo sarebbe questa fantomatica spiaggia?"

"E' quello che mi stavo chiedendo anch'io..." aggiuge Koshino con espressione scettica...

"Diffidenti che non siete altro!" risponde Hanamici mostrandosi leggermente offeso "State tranquilli e seguite il Tensai!"

Rukawa chuide la macchina e si incammina dietro il rossino, che con la sacca sulla spalla, imbocca un piccolo sentiero in mezzo all'erba, diretto tra degli alberi posti a qualche decina di metri.
Ci guardiamo in faccia tra di noi, sempre meno convinti di dove stiamo andando. Hanamici ad un certo punto si volta dalla nostra parte e ci esorta a modo suo (ovvero a insulti) a seguirlo...

"Bhe, andiamo! In fondo cosa abbiamo da perdere?" fa presente Akira sorridendo speranzoso come sempre...

In risposta alzo le spalle e faccio un lungo sospiro, per poi sistemare meglio la mia moto e recuperare le nostre cose. Gli altri fanno altrettanto, e poco dopo raggiungiamo il rosso che riprende la strada a fianco del suo moretto...

Camminiamo praticamente per una ventina di minuti, se non di più, in mezzo ad una specie di boschetto, quando finalmente finisce e si iniziano a vedere la scogliera. E' alta e imponente. Il punto è che sembra non esserci nessuna apertura per passare dall'altra parte... non vorrà mica che ci trasformiamo tutti in alpinisti adesso?

"Sakuragi... ci spieghi dove passiamo?" da voce ai miei pensieri Uozumi.

Il rosso si volta e sta per sbraitare come al suo solito, ma fortunamente il suo Koibito lo blocca e ci spiega che, nascosto tra i cespugli, c'è un'apertura e da lì si riesce tranquillamente a oltrepassare la scogliera e raggiungere la spiaggia...

Devo proprio dirlo? Detto da Rukawa è tutta un'altra cosa...

"Come ti permetti sdentato?!?!?" reagisce al mio commento il diretto interessato...

"Che di te non ci si può mai fidare, scimmia!" gli rispondo tranquillamente, provocando l'ira del rosso che si scaglia contro di me.

Me lo ritrovo davanti che non me ne rendo nemmeno conto, e subito un pugno raggiunge il mio stomaco. Dolorante mi piego, ma non mi accascio al suolo e rispondo al suo attacco, mollandogli un gancio destro al volto. Lui non accusa minimamente il colpo e sta per tornare alla carica quando...

"Ragazzi... Adesso basta!" dice Akira mettendosi in mezzo per fermare la rissa sul nascere "Possibile che dobbiate litigare in continuazione voi due?"

"E' lui che non fa altro che insultarmi!!!"

COSA?!? E sarei io che lo insulto?!? Senti da che pulpito viene la predica!!!

Akira sospira pesantemente, stufo di vedere queste situazioni fotocopia che si ripetono tutte le volte che, io e il mio ex-compagno di squadra, ci incontriamo... o meglio, ci scontriamo sulla stessa strada...
Da quando quella testa rossa sta insieme a Rukawa, sembra che abbia trovato in me il suo sostituto per le liti furibonde, visto che con il volpino va d'amore e d'accordo e non lo sfiorerebbe nemmeno con un dito... naturalmente per picchiarlo s'intende...

"Hn! Quanto siete noiosi..." dice Rukawa prima di riprendere la strada verso la scogliera...

"M-ma... Kaede!!! E' lui che ha cominciato!!!" protesta Sakuragi raggiungendo il suo Koibito, il quale deve averne anche lui fin sopra i capelli di noi due e dei nostri continui litigi... anche se tra sopra i suoi e sopra quelli di Akira c'è una bella differenza!

"Sei grande abbastanza per cavartela da solo... o no?" risponde gelido il moretto, lasciando il rosso senza parole...

"La volete smettere? Io vorrei arrivare alla spiaggia prima di sera!" tuona Akagi alle mie spalle... e dalla voce mi sembra troppo vicino a me... non è che...

Un pugno mi colpisce in piena testa, e il dolore si aggiunge a quello dello stomaco. Il mio ex-capitano, dopo avermi fatto sapere il suo parere su questa questione, si dirige anche dal mio avversario, il quale prontamente si nasconde dietro Rukawa... Ma tu guarda che razza di fifone!
Akira decide di intervenire e cerca di calmare il gorilla, dicendogli di lasciar perdere questa piccola scaramuccia... in fondo lui ne ha viste di peggio tra me e Hanamici, come ad esempio quella volta che ce ne siamo date di santa ragione al ristorante Yoshikawa, dove andavamo spesso a mangiare... da allora non ci abbiamo messo più piede. Non mi ricordo nemmeno il motivo per cui avevamo iniziato a litigare, visto quanto era importante...

"Tutto a posto Mitsui?"

Vi volto verso il luogo da cui proviene quella voce famigliare, e incrocio lo sgurado di Kogure, che si è affiancato a me. Rispondo con un cenno del capo ed entrambi riportiamo la visuale su Akagi, il quale è ancora intenzionato a prendere a pugni il grande Tensai...

"Certo che sono passati tanti anni, ma non è cambiato niente" dice ad un tratto Kiminobu, per poi posare il suo sguardo su di me e aggiungere "...o quasi..."

Nei suoi occhi, nascosti dietro alle lenti degli occhiali, ho l'impressione di veder scorrere un velo di tristezza... ma forse non è solo la mia impressione...

"Akagi si è calmato... possiamo riprendere il tragitto Hisashi..." dice una voce davanti a noi...

Mi volto per ritrovarmi davanti Akira, per niente felice di vedermi in compagnia, tanto da fissare incattivito il mio amico per intimargli di starmi lontano. La sua spropositata gelosia per Kogure colpisce ancora...
Kiminobu, capendo che non è il benvoluto, mi saluta con un cenno della testa e ci precede, raggiungendo Akagi che sta ancora scambiando qualche parola con Hanamici, ma non sembra intenzionato a menar le mani, almeno per ora... e questo non è giusto! Io il pugno me lo sono preso eccome! Comunque ora mi dovrei preoccupare di altro, visto che Akira mi sta mettendo ancora il muso, nonostante ora siamo da soli...

"Mi vuoi spiegare adesso che ho fatto di male? Stavamo solo parlando..." dico sospirando...

"Parlando? Ah, ma davvero!" mi risponde, puntando le mani sulla vita "Mica ci guardiamo in quel modo quando parliamo io e Fukuda!"

"Eh? Ma che diavolo stai blaterando?" chiedo, non capendo assolutamente a che sta alludendo...

"Si vede che tu non sei per niente malizioso..." e si avvicina, sollevandomi il mento con una mano "Ti stava praticamente mangiando con gli occhi..." sussussa poi a fior delle mie labbra, prima di posarvi un leggero bacio "...e non sopporto che tu gli dia corda..."

Io gli darei... COSA?!? La gelosia lo sta facendo completamente ammattire!!!

"Senti Akira" inizio a dire, chiudendo gli occhi e diventanto serio "Non so cosa c'era stamattina nel caffè che hai bevuto... ma adesso non ho assolutamente voglia di dare spettaccolo... ci stanno guardando tutti!"

Infatti, come intenti ad osservare un film davvero bello e interessante, intorno a noi stanno i partecipanti a questa gita, ad esclusione di Sakuragi, Rukawa, Akagi e il diretto interessato Kogure, che sono avanti una decina di metri dal resto del gruppo, ignari di quello che sta accadendo...

"Non fate caso a noi!" dice Jin, sorridendo "Continuate pure..."

Senza nemmeno rispondere, e un po' arrabbiato per il fatto che nessuno si fa mai i fatti propri, mi allontano da Akira e riprendo il cammino verso le nostre 'guide', lasciando delusi i molti che volevano sapere come sarebbe andata avanti la discussione... ma guarda te che impiccioni!

"Che è successo Mitsui?" mi chiede Kogure, mentre gli passo di lato...

"Niente... assolutamente niente..." rispondo, continuando a camminare "Allora? Vogliamo arrivare a questa spiaggia, o no?"

*

Dopo altri dieci minuti di cammino, durante i quali non apro assolutamente bocca per parlare, arriviamo finalmente a questa fantomatica spiaggia. E devo ammettere che Sakuragi aveva ragione... è veramente una favola.
Una lingua di sabbia finissima, circondata dai lati non toccati dal mare da queste scogliere altissime, che scendono a picco. Naturalmente non c'è nessuno, anche perchè non è per niente facile arrivare fin qui: l'unica apertura tra la scogliera, come ha detto Rukawa, è perfettamente nascosta dietro i cespugli... hanno scoperto un vero e prioprio piccolo paradiso...

"Allora? Avevo ragione, no?" dice Sakuragi, impettendosi e mettendosi davanti a noi...

"Per una volta che hai ragione, non vuol dire che te la devi tirare..." gli risponde Koshino, oggi più nervoso del solito...

Hanamici lo fulmina con gli occhi e gli risponde per le rime, ma l'altro fa la mossa più azzeccata che si può fare con il Tensai: lo ignora.

Scegliamo il posto dove 'accamparci', e stendiamo i nostri asciugamani. Subito qualcuno si dirige verso la battiga per fare un bagno. Akagi, Uozumi e Fukuda precedono tutti, seguiti a ruota da Maki, Kyota, Sakuragi e Rukawa. Fujima non sembra molto convinto, ma ci pensa il suo ragazzo Hanagata che lo solleva praticamente di peso per buttarlo in acqua. Infine, anche Miyagi e Ayako li raggiungono...

"Hisashi, andiamo anche noi?" mi chiede Akira, mentre osserva gli altri divertirsi a spruzzarsi l'acqua come dei bambini...

"Adesso non ho molta voglia..." gli rispondo prendendo lo zaino e iniziando a frugarvi dentro "Dove hai messo il lettore CD?" gli chiedo poi...

"Non vorrai mica oziare tutto il giorno vero?" domanda deluso dalla mia poca partecipazione alla comitiva, ma il discorso di poco prima mi ha un po' innervosito...

"Aki... sono stanco!" esordisco "Ieri agli allenamenti ci hanno massacrato, e stanotte non è che abbia dormito granchè..."

"Bhe... neanche io, visto che abbiamo impegnato il tempo in altra maniera..." e si avvicina per baciarmi il collo...

Io all'inizio inclino la testa per lasciargli lo spazio necessario a quell'operazione, ma quando inizia ad allungare un po' troppo le mani dopo avermi abbracciato, mi scosto innervosito da questa sua voglia continua di avermi sempre a sua disposizione... Siamo in compagnia e non capisco perchè deve a tutti i costi stare con me. E' tanto che non vede i suoi due ex compagni di squadra, sarebbe anche carino da parte sua passare un po' più di tempo con loro... In fondo abbiamo organizzato il ritrovo proprio per questo scopo!
Lui rimane un attimo a fissarmi negli occhi e forse capisce il perchè del mio comportamento. Dico forse, perchè si allontana da me per raggiungere gli altri che sono già in acqua, ma mi ha dato l'impressione di non essere affatto contento che io abbia rinunciato alle sue coccole...

"Non immaginavo che Sendoh fosse così maledettamente geloso e possessivo, Mitsui..."

"Lo è più di quanto voglia far vedere..." rispondo sospirando a Jin, il quale è comodamente sdraiato a pancia in giù mentre osserva il mio Koibito allontanarsi...

"Di me non è mai stato così geloso..."

Mi volto verso Koshino che mi sta guardando con una certa invidia. Non posso comprendere pienamente quello che sta provando in questo momento, ma solo cercare di capire. Lui amava Akira, e sono stati insieme circa due anni. Ora si starà sicuramente chiedendo se durante quel periodo il mio ragazzo provasse veramente il sentimento che diceva di avere verso di lui. La mancanza di questa gelosia e possessività, che ha invece nei miei confronti, probabilemnte gli fa pensare che fra di loro non vi era poi quel legame profondo come credeva... ma non è detto che la presenza di queste due caratteristiche siano positive in un rapporto. Se sono esagerate, come è già capitato in passato che lo siano per Akira nei miei confronti, possono essere decisamente controproducenti... Ancora oggi ricordo benissimo cosa successe quando il mio Koibito mi vide baciare Kogure nella palestra dell'università...

"Davvero?" dice sorpreso Hasegawa "Chissà perchè invece Mitsui a momenti non può nemmeno parlare con qualcun'altro... l'hai mai tradito in passato?"

Ecco... mi sono andato a ficcare in un discorso che non dovevo nemmeno prendere in considerazione! Prima di tutto, Akira non è geloso di tutti ma solo di Kogure, e se quella volta della palestra vogliamo considerarla un tradimento, vada pure bene, ma non ho fatto niente di così eclatante... in più mi sembra di aver già ricevuto la 'punizione' per quel bacio...

Perso nei miei pensieri, non rispondo alla domanda di Hasegawa e il mio silenzio viene interpretato come un 'si' da qualcun'altro...

"Tu hai tradito Akira?!?" dice adirato Koshino "Non posso credere che tu lo abbia tradito! Guarda che se lo vedo soffrire solo una volta a causa tua..."

"Ehi! Ehi!" lo interrompo "Io non ho detto proprio niente! E poi mi vorresti minacciare? TU?"

"Calma ragazzi! Non mi sembra il caso di litigare!" interviene Jin che riesce a riportare tutto alla tranquillità.

Tra il gruppo scende il silenzio, rotto solo dall'infrangere delle onde sulla battigia e dagli schiamazzi degli altri che si divertono in acqua. Ad un certo punto, Hasegawa propone alle persone rimaste sulla spiaggia all'asciutto di raggiungerli...

"Adesso non ho proprio voglia di fare il bagno..." rispondo, indossando gli auricolari del lettore CD...

Gli altri si apprestano velocemente ad entrare in acqua e si uniscono al resto del gruppo. Praticamente sulla spiaggia sono rimasto solo io... Vorrà dire che ne approfitto per rilassarmi completamente al sole.
Mi sdraio sull'asciugamano, ma quando butto l'occhio alle mie spalle, scorgo la figura di qualcuno. Mi volto e vedo Kogure. E' seduto sul suo asciugamano, con le gambe al petto e le braccia a cingere le ginocchia, sulle quali vi è appoggiata la sua testa. Nel momento in cui mi giro nella sua direzione, i suoi occhi si spostano per guardarmi... e ancora vi scorgo quel velo di tristezza. Stavolta sono più che certo di averlo visto.
Tolgo gli auricolari e mi vado a sedere al suo fianco. Lui sembra sorpreso e imbarazzato da questa mia mossa, e appena mi accomodo, si allontana leggermente da me...

"C'è qualcosa che non va, Kogure?" gli chiedo.

Lui rimane in silenzio, come a non volermi rispondere, ma io non demordo. Voglio sapere che gli prende, è molto strano. Continuo a fissarlo per esortarlo a dirmi qualcosa, e alla fine cede...

"Secondo te... Sendoh mi odia?" sussurra, per poi nascondere gli occhi tra le braccia...

"Ah! L'acqua è meravigliosa ragazzi! Ma perchè non siete venuti anche voi?" Maki arriva e si sdraia sul suo asciugamano, poi ci osserva un'attimo "Bhe? C'è qualcosa che non va? Avete una faccia fra tutti e due..." aggiunge perplesso.

In effetti quello che mi ha appena chiesto il mio ex-compagno di scuola, mi ha decisamente spiazzato...
Prontamente mi alzo e offro la mano a Kogure per chiedergli di seguirmi. Lui mi guarda un'attimo spaesato, non capendo che cosa voglia fare...

"Vieni... Dobbiamo parlare, seriamente... E questo non è il posto adatto..."

"Ma..." cerca di obbiettare, e io allora lo afferro per un braccio e sollevo di peso, per poi trascinarmelo dietro...

Arriviamo fino in fondo alla piccola spiaggia, scavalchiamo alcuni grossi scogli e ci sediamo sulla sabbia dietro uno di essi, in modo da essere nascosti alla visuale degli altri...

"Sei impazzito Mitsui? Sendoh è gelosissimo e in più mi odia! Se ci vede insieme, nascosti qui dietro, ci litigherai di certo! E io non voglio avere questo peso sulla coscienza!" e detto questo, fa per alzarsi e andarsene, ma io non glielo permetto...

Lo afferro per le spalle, ritirandolo a terra, per poi fare in modo che mi guardi negli occhi...

"Innanzitutto Akira non ti odia..." o almeno credo "E quello che può pensare lui non è una cosa che ti riguarda... Io voglio capire che sta succedendo a te! Sei strano Kogure, molto strano..."

"Non sono affatto strano..." risponde immediatamente lui, abbassando la testa...

Sospiro... possibile che pensi che io sia così stupido da non accorgermi che c'è qualcosa che non va? Dovrebbe saperlo che sono quello che lo conosce meglio di tutti, e che quindi lo vedo subito se ha qualche preoccupazione che lo assilla...

"Kiminobu..." sussurro, con l'intenzione di continuare a parlare, ma è lui ad interrompermi, con una frase che mi lascia ancora più perplesso...

"Ti prego... Non mi chiamare più per nome!"

Le sue mani affondano nella sabbia e si stringono in pugno. Ma io non capisco il perchè di tale richiesta, così glielo chiedo.

"Mi ricorda troppo i vecchi tempi..." risponde lui, tenendo sempre la testa bassa...

Con una mano gli alzo il mento, in modo da riuscire a vedergli il volto e a guardarlo negli occhi, nei quali continuo a vedere quel velo di tristezza che vorrei cancellare, ma che lui non mi permette nemmeno di capire il motivo della sua presenza. Che cosa ti turba così Kiminobu?

"Sono passati così tanti anni Kogure..." gli dico "Ma tu sei ancora così legato a quei ricordi..."

"Sono stati i giorni più belli della mia vita..." rispondi, fissandomi intensamente nelle iridi nere, per poi allontanarti leggermente da me, facendo in modo che il tuo mento sia libero dalla presa della mia mano "Quelli passati con te..." surrussi infine, per poi voltarti verso il mare, in modo da darmi le spalle...

A queste parole, un dubbio si insinua nella mia mente. Perchè il mio ex-ragazzo dovrebbe essere ancora così legato a quei giorni? In fondo, dopo di me, ha avuto un'altra persona al suo fianco che l'ha amato, forse anche più di quanto l'abbia amato io...
Mi ricordo ancora quel giorno di cinque anni fa, quando davanti a una tazza di the Kiminobu mi raccontò che, dopo averlo frequentato per diversi mesi, si era deciso a stare insieme ad un'altra persona. Per me è stata una grande gioia sapere che ora poteva condividere la sua vita con qualcuno, e sembrava che fossi più entusiasta io di lui di questa nuova relazione. Ricordo anche di avergli chiesto se uno di quei giorni potessimo organizzare un'uscita a quattro, con la partecipazione di Sendoh e del suo nuovo ragazzo, e mi stupì la sua reazione, secca e decisa per il no, spiegandomi che non stavo molto simpatico alla sua metà... Allora non me la sentì di chiedergli il perchè di questo astio nei miei confronti, ma potei immaginare che fosse dovuto a come era finita la nostra di storia, e a quanto Kiminobu avesse sofferto...

"Kogure... tu non eri insieme a quel tuo vecchio compagno di università? Come si chiamava? Hideki... giusto?" domando, ansioso di sapere come vadano le cose tra di loro...

"Ci siamo lasciati sei mesi fa..." mi risponde, lasciandomi completamente spiazzato...

"Ma se dicevi che andavate così d'accordo! Com'è possibile?"

Silenzio. E questo silenzio fa si che il dubbio si insinui ancora di più nella mia mente... Possibile che lui abbia il rimpianto della relazione che c'è stata tra di noi sette anni fa? Possibile che lui provi ancora qualcosa di profondo per me, da superare il sentimento dell'amicizia? Sono domande alla quale io potrei ipotizzare una risposta, ma non avrei comunque la certezza di quello che penso...

"Kogure..." dico, esitante, per la paura di toccare un tasto troppo dolente per lui, ma poi continuo con il mio questito, in quanto è necessario che io sappia "Tu sei ancora innamorato di me?"

Il sussulto che ha mi basta come risposta. E non riesco ancora a credere che dopo ben sette anni, lui mi ami ancora...

"Kiminobu..." sussurro avvicinandomi.

Gli poso le mani sulle spalle, ma la reazione che ha è del tutto inaspettata per me. Con un muovimento veloce si allontana ancora più di prima, voltandosi verso di me, e sbattendomi in faccia la realtà dei suoi sentimenti...

"Lo so che stai inisieme a Sendoh! Lo so che lo ami così tanto che non lo lasceresti mai! Ma io non riesco a dimenticare... non riesco a dimenticare quello che c'è stato... tra noi..." finisce di dire, mentre i suoi occhi diventano lucidi, e inizia a sbattere le palpebre per trattenersi dal piangere...

Sto male, molto male, a vederlo in questa situazione, ma non posso fare niente per aiutarlo. E' esattamente come dice lui... io amo Akira e non lo lascerei mai. Da quando sto insieme a lui non mi sono mai sentito così completo in vita mia.
Vorrei tanto che Kogure mi dimenticasse e trovasse il modo di iniziare una nuova vita con qualcun'altro...

"Un giorno conoscerai qualcuno che ti farà provare un sentimento ancora più profondo di quello che hai provato con me..." gli dico...

Un sorriso beffardo appare sul suo volto per qualche secondo. Poi il mio amico si morde il labbro inferiore, per cercare ancora di trattenere le lacrime, ma la prima fa la sua comparsa sulla guancia sinistra, dove discende velocemente fino a cadere sulla sabbia...

"E' da sette anni che me lo ripeto... e non è cambiato assolutamente niente..." sussurra, per poi lasciarsi completamente andare alla sua disperazione...

Lentamente i suoi singhiozzi crescono, e io non riesco a resistere dal consolarlo. So che non lo dovrei fare, perchè in questo modo non faccio che attaccarlo di più a me... ma come posso far finta di non vedere la prima persona che abbia mai amato in vita mia piangere? No, non ci riesco. E' letteralmente più forte di me...

Mi avvicino a Kogure e gli cingo le vita con le braccia, offrendogli l'incavo tra il collo e la spalla per piangere. Lui non se lo fa intendere due volte, e mi getta le braccia dietro il collo, stringendomi possessivamente a sè. Io intanto prendo ad accarezzargli i capelli scuri, in modo da rilassarlo...
Rimaniamo in questa posizione, inginocchiati l'uno di fronte all'altro teneramente abbracciati, per diversi minuti, fino a quando lui non si calma. A questo punto abbandona il rifugio che gli ho offerto, e mi osserva per qualche secondo con gli occhi rossi. Io mi sporgo per posargli un bacio sulla fronte, mentre con i pollici della mano gli asciugo gli occhi. Ci fissiamo un'attimo, un attimo che sembra eterno, fino a quando lentamente non avviciniamo i nostri volti uno all'altro. Solo quando sono a pochi millimetri dalle labbra di Kogure, mi rendo conto di quello che sto facendo...

"No, Kiminobu..." dico, allontanandomi prontamente da lui "N-non posso... Mi dispiace..."

"Si, lo so... S-scusami tu..." e abbassa il capo, ferito.

Mi riavvicino e lo abbraccio calorosamente, non prima di avergli sfiorato nuovamente la fronte con le mie labbra.

E' vero che non posso amarlo come o più di quanto amo Akira, ma il sentimento che provo è comunque molto profondo. Se mai dovesse succedergli qualcosa, non me lo perdonerei...

"Vedo che la vostra conversazione procede..."

Quella voce, da cui traspare rabbia, mi gela di botto il sangue nelle vene...

Alzo la testa e incontro il viso di Akira, che osserva la scena di me e Kogure teneramente abbracciati con una smorfia sulle labbra, a manifestare il suo enorme disappunto. Kogure, dopo aver scorto la figuara del mio Koibito, si allontana da me a testa bassa, come a chiedergli perdono per il quel gesto di affetto condiviso con il suo ragazzo... Ma dallo sguardo di ghiaccio che vedo pronenire dagli occhi celesti di Akira verso il mio ex-compagno di scuola, non mi sembra che esso sia molto disposto a far finta di non aver visto niente...

"Aki... ti posso spiegare..." dico subito, in modo da cercare di calmarlo, ma sapevo che queste mie parole sarebbero state vane...

"TU mi puoi spiegare?" mi risponde ironico, ma pieno di rabbia dai piedi fin alla punte dei suoi capelli "Vi siete allontanati dagli altri con la scusa di dover parlare... e vi siete NASCOSTI! Per cosa poi? Per farvi i..." e ci osserva sprezzante "...i comodi vostri! Potevate parlare anche camminando sulla spiaggia!"

"Sendoh... non è come credi..." interviene con un sussurro Kogure...

"TU STA ZITTO!!!" gli urla dietro il mio Koibito, stringendo i pugni lungo i fianchi, tanto da far diventare bianche le nocche "Sei solo un basta*do che tenta di fregarmi il ragazzo!"

"Adesso basta Akira!" esordisco, alzandomi in piedi e mettedomi di fronte a lui "Non ti permetto di insultare un mio amico!"

"Un tuo... AMICO?" mi risponde accigliato "Il tuo AMANTE vorrai dire!"

Ecco! Avevo come il presentimento che prima o poi sarebbe uscita questa affermazione tanto idiota... Mi sta praticamente accusando di avere un amante... e che sia Kogure? Alzo gli occhi al cielo e allargo le braccia esasperato... ma si può sapere da dove gli vengono queste idee stranpalate?

"Ora stai decisamente esagerando!" esclamo infine.

"No, non sto esagerando Hisashi..." risponde a denti stretti "Sto solo constatando che quello che credevo è la semplice e pura verita! Se non mi ami e rimpiangi così tanto la relazione con lui... Bhe, tornaci pure assieme!"

Mi blocco all'istante alle sue parole... Come sarebbe a dire che sta SOLO constatando quello che credeva? Ma... che diavolo credeva lui? Che avessi veramente un'amante? Ma chi gli ha messo in testa questa idea assurda?!?

"Akira... non saltare subito alle conclusioni... ascoltami!" e lo afferro per un braccio.

E' vero. A questo punto lo sto implorando, perchè temo che alle conclusioni ci sia già saltato da un pezzo, e che sia arrivata l'ora dell'epilogo...

"Non serve ascoltarti... ho già visto abbastanza!" mi rinfaccia, sfuggendo alla mia presa "E se volevi una conclusione, bastava chiederlo..."

Fa qualche passo, allonanandosi. Poi si gira dandomi le spalle, ed emette l'ultima sentenza...

"Tra noi due è finita..."

"Akira..." lo chiamo, ma non serve a niente, perchè lui si sta già allontanando a grandi passi.

Rimango a fissare tristemente le sue spalle per qualche secondo. Io non voglio perderlo, ma non voglio nemmeno rinuciare alla mia amicizia con Kogure... come posso fargli capire che fra me e il mio ex-ragazzo non c'è assolutamente niente di quello che pensa? E' veramente un'impresa, anche perchè l'idea che ha Akira della relazione tra me e Kiminobu mi sembra molto radicata in lui... mi continuo a chiedere come gli possa essere venuta in mente un'idiozia simile! Una causa scatenante deve pur esserci...

"Mitsui... Mi dispiace... E' solo colpa mia..."

Kogure è arrivato al mio fianco, con la testa china in avanti a nascondere gli occhi, già velati dietro le lenti degli occhiali. Sospiro... non voglio che si prenda la colpa della testardaggine di Akira, che quando vuole, è più resistente di un muro fatto di cemento armato!

"Kogure... non ti devi preoccupare. Vedrai che in qualche modo chiarirò il malinteso..." ...o almeno spero...

Gli appoggio entrambe le mani sulle spalle per tranquillizzarlo, e la cosa sembra funzionare. Infatti, alza la testa e, quando vede il mio sorriso sulle labbra, mi ricambia...

Entrambi ci avviamo verso gli altri.

Akira, avanti a noi di qualche metro, arriva agli asciugamani. Velocemente prende le sue cose, senza dire una parola, sotto lo sguardo di tutti che evitano accuratamente di fare domande, impressionati anche da come Akira Sendoh, una persona conosciuta da tutti come smile-man, ovvero la più tranquilla, pacifica e soprattuto sorridente di questo mondo, possa essere così arrabbiata. In fondo, chi più chi meno, stava osservando la scena da lontano, richiamato dalle nostre voci che si alzavano ben distinte sopra il rumore del mare. L'unico che si azzarda a rivolgergli la parola è Koshino, che in tutta risposta riceve un 'fatti i fatti tuoi una buona volta!', detto con rabbia e disprezzo. Appena finisce la raccolta, si allontana in direzione dell'apertura nella scogliera...

"Ma dove diavolo sta andando?" mi assale Koshino, appena sono nel suo raggio d'azione, indicandomi il suo ex-compagno di squadra "Si può sapere che stai combinando? Guarda che se hai fatto qualcosa ad Akira giuro che te la faccio..."

"La vuoi smettere? Non mi sembra sia una cosa che ti riguardi..." rispondo spazientito da questa sua invadenza... come ha detto Akira, gli affari suoi non se li fa mai?

"Cosa hai detto?!? Akira è un mio amico e quindi la cosa mi riguarda eccome!!!" risponde lui, alzando leggermente il tono di voce.

Io evito accuratamente di rispondergli, avviandomi a prendere le scarpe che ho lasciato a lato dello zaino...

"Mmm... Tira proprio aria di burrasca..." commenta il rossino, osservandomi di sbiego...

"Scimmia... Pensa per te che alla mia vita privata ci penso da me..." lo ammunisco spazientito dal fatto che lui è la principale persona che non si fa MAI gli affari suoi.

Mi alzo in piedi, pronto ad inseguire Akira... Peccato che in questo gruppo ci sia un'idiota così bravo da far saltare i nervi a chiunque con le sue uscite demenziali...

"Se sei così stupido da andarti ad infrattare con il tuo ex-ragazzo non è mica colpa mia..." aggiunge Hanamici, facendo sbiancare il povero Kogure, che già si sente in colpa per quello che è successo...

Mi avvicino a lui, sfregandomi le mani già chiuse in due pugni, pronte per andare a riempire di lividi quella faccia di bronzo che si ritrova. Se vuole essere seppellito sotto un metro di terra, basta che me lo dica. Non c'è affatto bisogno di stuzzicarmi in questo modo...

"Che cosa hai detto?" chiedo infine con rabbia...

"Solamento quello che penso..." risponde lui, sedondosi con le braccia e gambe incrociate

"Perchè... TU pensi?" dico ironicamente...

La mia frase sembra che al rossino sia andata completamente di traverso, visto che si alza in piedi, piantandosi con il suo volto livido di rabbia a pochi centimetri dal mio...

"COME TI PERMETTI SDENTATO?!?" mi urla in faccia.

Io, che ho una gran voglia di avere una valvova di sfogo per l'accumulo di tensione, verrei volentieri alle mani, ma interviene l'unica persona che è in grado di calmare Sakuragi e riportare il tutto alla normalità...

"Piantatela una buona volta!" dice Rukawa, con il suo solito sguardo di ghiaccio "E tu Mitsui, penso che adesso sia meglio che raggiungi Sendoh e gli parli..."

Le sue parole mi riportano prontamente alla realtà. Ha ragione. Devo assolutamente parlargli prima che sia troppo tardi per tornare indietro... adesso non ho proprio il tempo da perdere con questa scimmia rossa.

Faccio un cenno con la testa a Rukawa, per poi scartare Sakuragi in un momento in cui è ancora distratto per le parole del compagno, ed inizio a correre velocemente verso la scogliera, con il solo scopo di raggiungere Akira...

Fine Primo Capitolo


*Owari Primo Capitolo*

Mitchi: Ma io mi chiedo... Per sette lunghi anni, io e il mio Akira, abbiamo vissuto una storia fantastica, tutta rosa e fiori, senza nessun problema... adesso devi arrivare tu a rompere le pa**e?!? Ma perchè diavolo non te ne stai a casa tua!

Cioppys: Perchè io sono qui apposta a muovimentarvi la vita! ^__^

Mitchi: Ma valla a muovimentare a qualcun'altro! >.<

Cioppys: E io che mi impegno così tanto... e questo è il ringraziamento! Sei proprio un ingrato! ¬.¬


***


Capitilo 2

POV.SENDOH

Cammino a testa bassa sullo stretto sentiero, in mezzo agli alberi, prendendo a calci tutti i sassi, sassolini e massi che mi capitano a tiro, maledicendo me stesso come non ho mai fatto prima...

Stupido! Stupido! STUPIDO! Sono solo e soltanto uno stupido!

Lo sapevo che tra loro c'era ancora qualcosa! Lo sapevo che non poteva essere tutto così maledettamente perfetto! In fondo mi sembrava di stare in un sogno, troppo bello per poter essere vero... e infatti quel sogno si è completamente infranto...
Ma che volevo aspettarmi? Anche quando è iniziata la relazione tra me e Hisashi, era lui quello meno convinto dei due, era lui che ha avuto bisogno di tempo per decidere con chi stare, non io...

Continuo a camminare, osservando la terra bruna, dalla quale, ad ogni passo che faccio, si alza una minuscola nuvoletta di polvere. Il sole illumina soffusamente il mio percorso attraverso il fogliame degli alberi, un fogliame molto denso nonostante sia solo un piccolo bosco.

Ad un tratto mi sento chiamare, e la voce mi sembra proprio quella del mio Koibito.
Io, però, cerco di convincermi che quella voce sta solo nella mia testa. In fondo, perchè Hisashi dovrebbe venirmi a cercare? Se mi avesse amato veramente, mi avrebbe fermato subito, appena gli ho detto che tra noi due fosse finita... e invece mi ha lasciato andare, preferendo rimanere in compagnia di Kogure!
Possibile? Possibile che non attendesse altro che mettessi io la parola fine alla nostra relazione, durata ben sette anni? Dico... sette anni! Non sono mica noccioline! E' più di un terzo della mia attuale vita di ventiseienne...

"Akira!"

Ancora quella voce... Basta! Non la voglio più sentire!

Allungo il passo, velocizzando la camminata, che in breve tempo si trasforma in una corsa forsennata. Così, il tratto a piedi che abbiamo fatto all'andata in ben mezz'oretta, io riesco a percorrerlo in meno di un dieci minuti!
Quando sono al limitare del boschetto e intravedo il metallo delle macchine, qualcosa mi agguanta per un braccio, cercando di bloccarmi.

"Akira... Dannazione!!! Ti vuoi fermare?!?"

Nel momento in cui mi sento strattonare, inciampo probabilmente su una radice sporgente, facendo un volo impressionate in avanti, per poi rotolare a terra... ma quel che peggio, mi tiro dietro la persona saldamente attaccato al mio braccio!

Un po' stordito per la botta presa nella caduta, mi tiro su a sedere. Anche se sono completamente pieno di terra dalle punte dei capelli ai piedi, fortunatamente non ho niente di rotto... al contrario di quello che invece mi sono tirato dietro che, seduto un metro da me, si tiene con entrambe le mani una caviglia dolorante...

"Hisashi!" esclamò.

Inconsapevolmente, mi avvicino a lui preoccupato, ansioso di sincerarmi delle sue condizioni. Subito mi approprio del piede in questione e inizio a slacciare la scarpa. Poi, lentamente la sfilo, per evitargli il più possibile altro dolore. Quando ho finalmente la caviglia a portata di mano, inizio a tastargli l'osso per capire se ha subito lesioni.

"AHIO!!! MI FAI MALE!" grida ad un certo punto Hisashi, cercando istintivamente di ritirare la gamba, ma io non mollo la presa.

"Forse, se stassi fermo, potrei controllare un'attimo meglio se ti sei rotto qualcosa..." rispondo secco, rischiacciando per dispetto nello stesso punto che gli ha provocato il grido di prima...

"AKIRA!!!" urla a denti stretti "Adesso lo hai fatto apposta!"

"E anche se fosse?" gli chiedo guardandolo seriamente negli occhi per un'istante, per poi riabbassarli sulla caviglia, dove ho ripreso a controllare l'osso "Comunque... mi spieghi che diavolo ci fai qui?"

"Ma secondo te?" domanda ironico "Ero in giro a fare una passeggiata, no?"

"Bene... allora riprendi la tua passeggiata da un'altra parte, visto che è solo una distorsione..." rispondo lasciandogli il piede.

Mi rialzo e riprendo la mia strada verso il luogo dove abbiamo lasciato le macchine, intenzionato a rimanere lì da solo finchè non arrivano anche gli altri, così da poter chiedere a qualcuno un passaggio per tornare a casa...

"No! Aspetta! Ti devo parl... Ahio!"

Il tonfo che sento attira la mia attenzione, e quando volgo il mio sguardo nuovamente su Hisashi me lo ritrovo ancora per terra a tenersi la caviglia.

"Anche se non è niente di grave, non devi comunque sforzarla..." dico, prima di riprendere il cammino.

"Akira... Ti prego! Ascoltami!!!"

Sapendo che adesso sta bene, riesco ad ignorarlo completamente. Purtroppo, in quel momento, vedendolo sofferente, tutta la rabbia nel mio corpo è scemata, e istintivamente ho agito per aiutarlo.
Ora invece il ricordo di quello che è successo nemmeno venti minuti prima, sta riaffiorando con prepotenza, insieme a tutta la mia sofferenza, e questo non mi permette di certo di restare ad ascoltare le stupide 'scuse' che vuole accampare...

"Io... Io non ti ho tradito! E mai, in questi sette anni, mai ho pensato di farlo! L'idea non mi ha nemmeno sfiorato..." esordisce Hisashi, proclamando egregiamente la sua innocenza...

La cosa però non mi tocca. Evito di voltarmi indietro e continuo a camminare, allontanandomi sempre di più da lui...

"Ti prego..." aggiunge infine, con voce quasi implorante "Spiegami... spiegami almeno il perchè pensi questo di me!"

Perchè?

Perchè tu sei molto legato a Kogure, e fra di voi c'è una complicità particolare. Lo vedo dall'immenso affetto nei sorrisi e negli sguardi che vi scambiate. Anche il fatto che in passato siete stati pure una coppia e abbiate condiviso momenti molto speciali insieme, accresce ancora maggiormente questa mia tremenda gelosia...
Ho sempre avuto un certo timore che tu possa fare un confronto tra me e il tuo ex-ragazzo. La maggior paura è che un giorno tu possa venirmi a dire che insieme a Kogure stavi meglio, rispetto che con me... Kami! Non lo sopporterei...
E' stato il mio cuore ad impedirmi di esplodere prima. Continuava a consigliarmi di fidarmi di te, perchè l'amore che provo mi impedisce di pensare che tu possa essere in grado di fare una cosa così infame e meschina, come quella di frequentare due persone contemporaneamente, di tradirmi! Conoscendoti, non saresti nemmeno stato più in grado di guardarmi in faccia dopo... ma oggi non sono riuscito ad ascoltarlo, e ho agito comandato solo dalla mia atroce gelosia...

Una mano si posa sulla mia spalla destra, accompagnata dalla voce dolce e calda del mio amore, che chiama il mio nome. Saltando su un piede solo, per non sforzare la caviglia distorta, mi ha raggiungo. Non me ne ero nemmeno reso conto di essermi fermato come un baccalà in mezzo al sentiero...

"Aki... E' vero quello che hai detto?"

ALT!

Detto? Quello che ho DETTO?

Mi volto verso Hisashi guardandolo con gli occhi sgranati, tanto il mio stupore alla sua domanda... Io non ho detto assolutamente niente! Di che diavolo sta parlando?!?

"Tu pensi..." continua lui, guardandomi molto seriamente negli occhi, in un modo che non aveva mai fatto "Tu pensi davvero che io possa fare un confronto tra te e Kogure?"

Va bene non rendersi conto di fermarsi in mezzo ad una strada... ma non rendersi nemmeno conto di stare parlando!

Vuoi... vuoi vedere che mi sono messo a pensare a voce alta?

"Akira... ma che cos'hai? Sei diventato più bianco di un lenzuolo!"

Con un piccolo saltellino si sposta leggermente di lato, in modo da posarmi una mano sul volto per potermi accarezzare dolcemente. Dalle sue pupille nere traspare una certa preoccupazione... e io mi sento un verme, vedendo quante attenzioni riserva solo per me, attenzioni piene di tenerezza...
E io in cambio cosa sono stato capace di dargli? Non solo ho insultato Kogure, uno dei suoi migliori amici, ma ho anche messo in serio dubbio i suoi sentimenti, accusandolo ingiustamente davanti a tutti gli altri...

"Senti... non sono affatto arrabbiato per quello che hai detto" inizia a dirmi Hisashi con un piccolo sorriso sulle labbra "sono solo un po' deluso perchè tu non me ne abbia mai parlato prima... Capita di avere dei dubbi! Credi che io, sul tuo conto, non ne abbia mai avuti da quando stiamo insieme?"

"Davvero? E cosa pensavi?" chiedo con un filo di voce.

"Bhe, ecco..." risponde, arrossendo leggermente imbarazzato, per poi cambiare completamente espressione, arrabbiandosi "EHI! Ma non stavamo parlando di quello che penso io!"

"Dai! Lo voglio sapere!" imploro, troppo curioso...

"NO!" risponde secco "E comunque, ficcatelo bene in testa: io non ho mai fatto paragoni tra te e Kogure e mai ne farò! E se non mi è mai passato per la testa di ritornare con lui, è perchè sei tu la persona che voglio e desidero, sei tu la persona di cui ho bisogno... e che amo..."

"Mi perdoni di aver seriamente dubitato di te, allora?" chiedo con un sorriso...

"Certo Akira... ma solo dopo che avrai chiesto scusa a Kogure per come l'hai trattato!"

Io, in risposta, faccio un cenno affermativo con il capo. Le mie scuse se le merita eccome, visto come mi sono comportato. Quindi ci incamminiamo per tornare alla spiaggia, ma siccome non voglio che Hisashi sforzi la caviglia ormai bella gonfia, me lo carico sulle spalle.

*

"Hisashi..." lo chiamo dopo aver camminato per diversi minuti in silenzio...

"Si?" domanda lui da sopra le mie spalle.

"Quali erano i dubbi che ti assillavano?" gli chiedo troppo curioso.

"Ti ho già detto che non te lo dico!" risponde mettendo il broncio... lo capisco dal tono di voce...

"Non è giusto!" recramino, fermarndomi in mezzo al sentiero "Quello che pensavo io te l'ho detto! Perchè devi essere così ostinato? Pensi che mi possa arrabbiare?"

Lui non risponde, nascondendo il volto nell'incavo tra la mia spalla e il collo. Dal canto mio mi rifiuto di riprendere il cammino, fino a quando non mi confesserà quello che pensava di me...

"Allora?" gli chiedo dopo qualche minuto, girando leggermente la testa, in modo da scorgerlo sulle mie spalle.

"Ecco, io..." inizia a dire, per poi bloccarsi nuovamente, tenendo ancora il volto nascosto alla mia vista.

Sospiro. Possibile che a volte sia ancora così difficile farlo parlare?
Me lo sistemo meglio sulle spalle, convinto di riprendere la strada verso la spiaggia, dove gli altri ci stanno aspettando, quando la sua voce giunge alle mie orecchie...

"Io pensavo che, essendo sempre tu il passivo durante i nostri rapporti intimi e visto che io non ti davo l'occasione di cambiare le cose, desiderassi qualcun'altro per soddisfare il tuo piacere... Immaginavo che avessi relazioni con altre persone, tra cui anche due nostri compagni di squadra..." dice, per poi aggiungere sottovoce, quasi immediatamente "Sei arrabbiato, vero?"

Rimango in silenzio a pensare alle parole giuste con cui rispondere...
Non sono veramente arrabbiato, ma infastidito dalla conclusione a cui è giunto. E' vero che ho cercato fin dall'inizio di spingerlo a concedersi a me, senza però mai riuscirci... ma non l'ho fatto perchè fosse un piacere mio, ma suo! Lui non può capire che cosa si provi a concedersi ad un'altra persona se prima non l'ha mai fatto, non può capire quanto sia bello! E comunque, io lo desideravo principalmente per avere l'opportunità di fargli provare le stesse emozioni che fa provare lui a me in 'quei' momenti...

"Ecco... lo sapevo che ti saresti arrabbiato..." conclude stringendomi ancora di più, non avendo una risposta che dica il contrario da parte mia.

Io mi guardo in giro per un istante, prima di incamminarmi fra gli alberi, lasciando il sentiero alle mie spalle. Procedo per diversi metri prima di arrivare in un piccolo patro, dove faccio scendere a terra Hisashi... o meglio, cerco di farlo scendere, perchè lui si è stretto al mio collo con l'intenzione di non lasciarlo per nessun motivo!

"Hisashi! Mi stai strozzando!" gli dico, afferrando i suoi avrambacci, e cercando di allentare la stretta.

"M-mi dispiace..." sussurra con voce strana.

Lascio perdere i miei propositi di staccarlo da me, accovacciandomi, in modo che lui posi le ginocchia sul terreno e il peso del suo corpo non venga più retto dal mio collo. La sua faccia è sempre nascota nell'incavo tra spalla e collo.

"Hisashi... vuoi lasciarmi andare?"

"N-no..."

La mia supplica, anche se non è servita per lo scopo prefissato, è servita per farmi capire che c'è qualcosa che non va in lui. Decido di passare alle maniere forti.
Con un veloce muovimento, afferro gli avrambacci nel momento in cui la stretta al mio collo si allenta leggermente, riuscendo così a liberarmi dalle sue mani. Lui, appena capisce che cosa sia successo, si dimena con l'intento di allontanarsi da me. Io non ci penso due volte e lo atterro, bloccandogli le braccia sopra la testa e il resto del corpo con il peso del mio. Finalmente riesco a vederlo in faccia, e ad avere la conferma del mio dubbio...

"Perchè stai piangendo adesso..." gli chiedo sospirando, per poi avvicinare le mie labbra al suo volto, in modo da asciugargli le lacrime.

"Perchè sono uno stupido..." rispondi, distoglindo lo sguardo da me...

"E' vero!" confermo io con un sorriso.

"Ti ringrazio sentitamente per la consolazione!" aggiungi, imbronciando il tuo bel viso.

Lascio uno dei due bracci e prendo ad accarezzarti i capelli sopra la fronte, completamente pieni di polvere per la caduta di prima. Poi prendo a baciarti, discendendo dall'occhio fino al mento, per concludere il mio tragitto sulle tue labbra. Il tocco all'inzio è superficiale, riducendosi ad un semplice sfioramento sensuale delle due bocche. Poi, lentamente, entrambi cerchiamo sempre maggior contato, fino a quando tu non schiudi le tue labbra, lasciandomi il completo accesso alla tua cavità. Le nostre lingue si sfiorano timidamente, per poi giocare tra di loro sempre con più audacia...
Intanto le nostre mani sono andate alla scoperta dei nostri rispettivi corpi, esplorando dai pettorali scolpiti all'intera schiena modellata, dai capelli corti e soffici al sedere sodo, fin giù alle gambe toniche, con carezze sempre più sensuali.
Sono tremendamente eccitato, e non resisto a non farti capire che cosa voglio...
Infilo una mano nel tuo costume, e con un dito ti sfiorio ripetutamente l'apertura che voglio violare. Tu, in tutta risposta, ti irrigidisci, smettendo all'istante di accarezzarmi e baciarmi.

"Scusa..." sussurro a fior delle tue labbra, per poi posarvi un tenero bacio.

Consapevole che con il mio gesto ho rotto quell'idillo che si era venuto a creare tra di noi, faccio per alzarmi, ma tu mi tratteni per un braccio.

"T-ti prego, continua..."

Ti osservo in questa tua espressione imbarazzata, con il volto completamente bordò, dal quale però traspare una leggera paura e timore per quello che potrei andare a fare, esaudendo la tua richiesta...

"Hisashi, non fa niente... Non voglio che tu lo faccia se non sei convinto..."

"Ma io..." cerchi di contraddirmi.

"Ho detto no! Non voglio costringerti!" rispondo esasperato e frustato.

Non puoi sapere quanto io desideri questo tipo di unione con te. Non puoi sapere quanto io abbia voglia di possederti e farti gemere Hisashi... ma voglio che tu lo desideri dal profondo del cuore, non che ti senta costretto a farlo! A causa mia, hai anche un bruttissimo ricordo della tua prima volta... e tu non sai anche quanto mi pesi sulla coscenza quello stupido errore che feci, prendendoti con la forza...

Forse, però, non hai ben capito le ragioni del mio rifiuto, perchè ti risdrai sull'erba girandoti su un lato, in modo da darmi le spalle come se ti fossi offeso.

Ma io mi chiedo... che cosa cavolo c'era veramente nel caffè di stamattina, visto che sembra che i nostri dubbi, timori, preoccupazioni e ansie derivanti dal nostro rapporto stiano uscendo tutte adesso, di botto!

"Hisashi... Senti, io non volevo rifiutarti..."

"Ma l'hai fatto!" mi interrompi "E scusa tanto se per una volta ero veramente convinto di volerlo fare!"

"Bhe... visto che ti sei offeso così tanto" ti dico sorridendo malizioso, mentre prendo a baciarti il collo "allora riagguanto l'offerta!"

Arrivo alla tua bocca e me impossesso avidamente. Senza perdere un minuto, passo a levarti l'ingombrante costume da bagno e, dopo averti fatto inumidire velocemente le dita della mia mano, cerco di violare la tua apertura... e qui scopriamo quanto tu fossi convinto! Infatti, come volevasi dimostrare, inizi ad agitarti nel mio abbraccio, pregandomi di smetterla...

"Ma come?" ti chiedo, divertito da questa scena ribelle "Non eri tu a volerlo?"

I tuoi occhi spalancati, infissi sui miei, si rifanno lucidi... e io mi sento un perfetto imbecille! Ma che mi è venuto in mente? Perchè l'ho voluto umiliare in questo modo?

Sto per scusarmi nuovamente, quando mi lasci praticamente senza parole...

"C-continua..." dici con voce tremante.

"Eh?"

"Ti ho detto di continuare!"

Chiudi gli occhi e deglutisci a vuoto, cercando di rilassati, ma non mi sembra che tu riesca ad esserlo veramente...

Io non so proprio cosa fare. Sono decisamente combattutto. Da una parte il mio istinto sessuale mi spinge ad non interrompere quel momento, perchè finalmente ho la possibilità di soddisfare le mie fantasie più remote e nascoste. Dall'altra però, il sentimento che provo nei tuoi confronti Hisashi, mi impedisce di continuare, perchè so che tu ti stai sforzando e io non voglio farti male o soffrire...
Rimango ancora qualche istante a pensare, finchè non prendo la mia decisione.

Appoggio la mia fronte sulla tua e ti guardo per un momento. Poi sfioro le tue labbra, ritornando a fissare le tue iridi nere...

"Non me ne volere..." ti sussurro a fior di labbra, con un sorriso...

Riprendo a violare la tua apertura spingendo il dito fino in fondo. Tu soffochi un grido di dolore e stringi violentemente i pugni, attaccandoti ai ciuffi c'erba verde smeraldo. Aspetto che ti abitui alla sua presenza, prima di aumentare progressivamente il numero.
Intanto, con una serie di baci, sono sceso verso il basso, per prendermi cura della tua erezione. Inizio a stuzzicarti la punta con la lingua e piccoli succhiotti, e i gemiti di approvazione che mi giungono alle orecchie mi spingono ad andare avanti.
Così, dopo aver leccato un paio di volte la tua virilità per tutta la sua lunghezza, chiudo la mia bocca su di lei... e nello stesso momento, insinuo il secondo dito nel tuo anfratto. Distratto dal piacere che ti sto provocando, non ti accorgi nemmeno della sua presenza, e decido di aggiungere pure il terzo.
Continuo il mio lavoro di suizione e di preparazione, fino a quando il tuo corpo non si irrigidisce per un secondo, per poi vibrare leggermente e sentire il tuo seme che mi invade. Avidamente ingoio il prezioso liquido bianco, leccando dall'asta anche quelle poche goccie che mi sono sfuggite.
Risalgo alle tue labbra per farti assaggiare il tuo stesso sapore, mentre lentamente prendo posizione in mezzo alle tue gambe. Con l'unica mano libera sono riuscito in qualche modo a levarmi il costume da bagno, scoprendo la mia erezione pulsante che chiede di essere soddisfatta...
Mentre ti sto baciando, estraggo le dita dal tuo anfratto, generando un lieve gemito, non so dire se di disapprovazione o di dolore. Vi accosto la punta della mia virilità, ma prima di procedere, ti guardo un'attimo negli occhi semichiusi, ansimante e ancora spossato dall'erezione appena avuta.

"Ti farà un po' male... ma tu cerca di rilassarti..." ti avverto.

Inizio a penetrarti molto lentamente, cercando di evitarti più dolore possibile. Tu però ti irrgidisci e inizi ad agitarti, rendendo l'operazione più difficile...

"Calmati Hisashi..." sussurro, baciandoti dolcemente il volto.

"Fa... Fa male Akira!" mi dici a denti stretti, mentre le lacrime iniziano a scenderti a lato del viso...

Continuo a penetrarti, cercando di rassicurati il più possibile, ma non ottengo i risultati che vorrei. Sei sempre più agitato e tenti più volte di liberarti della mia ingombrante presenza, ma io non te lo permetto.

Penso di capire che cosa ti turba così tanto di questo momento: non è il dolore che potresti provare a livello fisico, ma quello a livello psicologico... e tutto a causa di ciò che feci sette anni orsono. Fui così violento da provocarti uno shok terribile, e ancora oggi hai difficoltà a superarlo, tanto che il tuo corpo sembra rifiutarsi di collaborare...

Con un enorme senso di colpa che mi attanaglia il cuore, ti abbraccio stretto e, mentre ti sussurro una lunga cantilena di 'perdono', entro completamente in te...
Rimango fermo, immobile, aspettando che i tuoi singhiozzi si plachino. Non so quanto tempo passi, ma quando ho il coraggio di osservarti negli occhi li ritrovo rossi per le lacrime...

"E' tutta colpa mia..." ammetto, accarenzzandoti i capelli neri tutti arruffati "Se mi odiassi, avresti tutte le ragioni di questo mondo dalla tua parte, sai?"

Appoggio la mia fronte sulla tua e chiudo gli occhi. Il peso della mia coscenza sporca è completamente sulle mie spalle... un'enorme fardello da portare...

"Ma io non ti odio Akira..." dici, mentre le tue mani prendono ad accarezzarmi le guance dolcemente "Non potrei mai..."

Ci scambiamo un dolce bacio, tonrando a guardarci negli occhi.

In questo attimo di pace, mi sembra di rivivere i primi tempi del nostro rapporto, quando faticavamo a staccarci l'uno dall'altro. Passavamo ore e ore a guardarci negli occhi, a scambiarci tenere carezze, a coccolarci a vicenda... Sembravamo proprio una di quelle coppiette che si vedono in quei film strappalacrime che entrambi odiamo tanto! Naturlamente, il tutto poi portava ad altre effusioni amorose... si sa, la carne è pur sempre debole... Comunque anche ora non siamo da meno!

Lentamente inizio a muovermi, osservando attentamente le sue reazioni. Sembrerebbe che non provi nessuno dolore, anche se ogni tanto lo vedo fare una piccola smorfia, ma non si lamenta. La mia gioia, però, esplode nel momento in cui gli scappa un gemito di piacere. Decido di aumentare la velocità delle spinte, anche perchè poco dopo è lui a chiedermelo...

I nostri ansiti si mescolano insieme, come i nostri corpi, aggrovigliati uno all'altro, uniti in un'unico essere...

La sensazione che provo ad avere Hisashi è immensa, e il desiderio di fargli urlare il mio nome mi spinge ad aumentare il ritmo, fino a quando il culmine del piacere non giunge tra di noi...

Spossati, ci distendiamo uno di fianco all'altro, uniti da un tenero abbraccio.

"Allora?" ti chiedo dopo qualche attimo di silenzio, durante il quale riprendiamo fiato...

"Bhe... è... è stato bello..." rispondi, arrossendo leggermente.

Io mi tiro su a sedere e ti fisso elettrizzato. Sono contento che ti sia piaciuto... ora forse avrai superato il momento, quindi...

"Lo rifacciamo?" chiedo sorridendo malizioso, passando il dito sul tuo torace e discendendo verso il basso...

"Sei... Sei sempre il solito! Una razza di porcospino Hentai!!!" rispondi, incupendo il viso e afferrando la mia mano prima che giunga al tuo basso ventre...

"Ha parlato!" contraccampio, indicandoti.

Alla mia battuta, scoppiamo a ridere. In effetti tra i due, non saprei dire chi è quello peggio...

"MITSUI!"

"SENDOH!"

"RAGAZZI! DOVE SIETE?!?"

Le voci degli altri giungono alle nostre orecchie. Probabilmente, non vedendoci tornare da parecchio tempo, sono venuti a cercarci...

Velocemente ci rivestiamo, indossando i due costumi che erano sparsi per il prato. Poi, prendendo nuovamente Hisashi sulle spalle per non fargli sforzare la caviglia malconcia, ci incamminiamo verso il sentiero.
Sbuchiamo dalla boscaglia ritrovandoci davanti Hiroaki che subito ci tempesta di domande su dove diavolo fossimo finiti...

"Spero che almeno vi siate divertiti..." sfotte Hanamici, dandomi una leggera gomitata sul braccio...

Hiroaki lo guarda non capendo assolutamente a cosa si sta riferendo. Quando però il rosso gli fa l'occhiolino, arriva al dunque e perde le staffe...

"Noi ci stavamo preoccupando che vi fosse successo qualcosa o che avevate litigato pesantemente... e invece eravate a farvi i... i comodi vostri in mezzo al bosco?!?" sbotta il mio amico, fremendo dalla rabbia...

Gli sorrido, chiedendogli scusa di averlo fatto preoccupare. Trovandosi in piedi detro a Hiro, i miei occhi cadono su Kogure, intento ad osservare attentamente la caviglia di Hisashi, un po' gonfia e rossa.

"Non ti preoccupare..." dico, attirando la sua attenzione "Prima, mentre mi correva dietro, è caduto a terra, ma non è niente di grave... solo una piccola distrosione!"

Notanto che le mie parole erano rivolte proprio a lui, il viso di Kogure si rilassa, in modo che vi appaia un piccolo sorriso. Poi fa un leggero inchino per ringraziarmi dell'infromazione.

"Veramente non sono io che sono caduto! Sei tu quello che ha incampato tirandomi a terra!" puntualizza da dietro le mie spalle il mio Koibito.

"Sottigliezze..." rispondo, facendo finta di nulla.

Tutti insieme, ci incammiamo verso la spiaggia. Io, sempre con Hisashi sulle spalle, mi affianco a Kogure... ho ancora qualcosa da dirgli...

"Senti..." inizio a parlare, un po' imbarazzato "Io... io devo farti le mie scuse. Non avevo il diritto di giudicarti, e nemmeno di accusarti... per non parlare del fatto che sono stato uno stupido anche solo a pensare a quelle cose..."

"Non fa niente Sendoh..." risponde lui "L'importante è che voi due vi siate chiariti"

"Si, ma... mi dispiace di essere stato geloso di te, solo perchè in passato tu abbia avuto una relazione con Hisashi... Ero solamente invidioso..."

Kogure sorride amaramente, per poi fermarsi in mezzo al sentiero. Siamo gli ultimi della fila, e quindi dietro di noi non c'è nessuno. Lui aspetta che gli altri si allontanino un po', per poi parlare...

"Tu... tu non sai quanto io invidi te, Sendoh, per aver trascorso gli ultimi sette anni della sua vita con lui..."

Una mano di Hisashi si stringe violentemente sulla mia spalla. Sta soffrendo nel sentirsi dire che il suo ex-compagno non è felice e che rimpiange molto i tempi in cui stavano insieme... So che vorrebbe aiutarlo, ma purtroppo ha le mani legate.

"Mettimi giù..." dice sommossamente il mio ragazzo, ed io lo eseguo come un ordine.

Hisashi si avvicina a Kogure saltellando sul piede sano. Quando gli arriva di fronte, gli posa entrambe le mani sulle spalle, come a prepararlo per un bel discorso.

Li osservo un'attimo e, capendo che è una cosa di cui devono parlare solo loro due, decido che è arrivato il momento di lasciarli soli... Ammetto di essere ancora un po' geloso a quest'idea, ma ormai non ho più dubbi sui sentimenti del mio Koibito.

Così, mi volto e raggiungo gli altri che sono avanti a me.

"Ehi! Dove hai scaricato Mitchi?" mi chiede Sakuragi, vedendomi arrivare senza Hisashi sulle spalle.

"Doveva fare due chiacchere con una persona..." rispondo con il mio sorriso "Ed è giusto che le faccia da solo con lui"

"E non ti da fastidio lasciarli soli?" mi chiede Hiroaki appena capisce che la persona di cui sto parlando è Kogure...

"Bhe... Un po' si!" rispondo sincero come sempre "Ma ora mi fido di Hisashi..."

*

"Akira!" mi chiama il mio amore dal salotto.

Io alzo lo sguardo dal libro che sto leggendo, comodamente sdraiato a pancia in giù sul letto. Qualche secondo e vedo Hisashi entrare tutto sorridente dalla porta della nostra camera. Si avvicina, sedendosi di fianco a me, e inizia a giocherellare con i ciuffi dei miei capelli... gli piace troppo toccarli quando ho appena finito di fare la doccia e non sono ancora impiastrati di gel. Io rimango in attesa di sapere che ha da dirmi, ma nel frattempo mi rilasso con le sue dolci carezze...

"Allora?" chiedo dopo qualche minuto...

"Niente..." risponde lui, ancora intento a divertirsi con i miei capelli.

"Ma... come 'niente'?" ribatto io mettendomi a sedere e interrompendo le sue attenzioni "Mi hai chiamato come per dirmi qualcosa, sei entrato qui con un sorriso a trentadue denti... e quando ti chiedo cosa c'è mi rispondi 'niente'?"

"Aki... guarda che non c'è bisogno che ti arrabbi!" mi ammunisce sdragliandosi su un fianco.

"Ma io non mi sto arrabbiando!"

Hisashi alza un sopracciglio e mi osserva dubbioso. Va bene, ho alzato un po' la voce, ma quando fa così per tenermi sulle spine proprio non lo sopporto! Sto per insistere nuovamente, quando è lui stesso che decide di parlare...

"Ha telefonato Kogure..." e allarga un immenso sorriso...

"Embè?" domando, un po' stizzito dalla sua espressione, ma visto che non è la prima volta che gli telefona, non capisco cosa ci sia diverso dalle altre...

"Se mi lasci finire di parlare, forse te lo spiego!" mi rimprovera, incrociando le braccia sul petto.

"Allora..." riprende a parlare, dopo un mio cenno "Ha telefonato Kogure. Oggi pomeriggio viene a Tokyo e mi ha chiesto di organizzare un'uscita a cena..."

"Ti stai forse divertendo a punzecchiare la mia gelosia?" rispondo, socchiudendo gli occhi in due fessure...

Il suo viso si oscura per un momento. Poi chiude gli occhi e sospira, come se fosse rassegnato. Mi chiedo che vorrebbe dire questo atteggiamento... forse dovrei saltare di gioia sapendo che stasera lui sarà a cena con Kogure? Anche se mi fido non vuol dire che non sia più geloso!

"Dicevo..." continua, facendo finta di niente, riguardo alle frecciatine che gli lancio "Mi ha chiesto di organizzare un'uscita a cena... per quattro!"

"Eh?" esclamo, mentre un dubbio mi assale "Aspetta! Come sarebbe a dire 'per quattro'?"

"Io, tu..."

Ecco... lo sapevo che ci andavo di mezzo anch'io!

"...Kogure e..." s'interrompe.

"E?" gli chiedo curioso di sapere chi sia l'ultima persona della combricola.

"Dai, Akira! Fai lavorare un po' il cervello!"

Adesso mi arrabbio! Che vorrebbe dire? Che sono uno stupido? E comunque è lui che è venuto qui perchè doveva dirmi qualcosa... adesso non vorrà mica giocare agli indovinelli? Non ne ho proprio voglia...

"...e il suo ragazzo!" conclude, forse capendo che non gli avrei la soddisfazione che cercava.

Sono sorpreso. Non sapevo che Kogure avesse il ragazzo, visto che quando siamo tornati un mese fa dalla famosa gita al mare, Hisashi mi aveva raccontato che aveva lasciato sei mesi prima la persona con cui stava allora... chissà chi è...
Comunque, oltre che sorpreso, sono anche contento. Da una parte perchè finalmente potrà essere felice... dall'altra perchè se ora sta insieme a qualcuno, sicuramente non avrà più mire sul mio di ragazzo!

"Allora ci stai?" mi riscuote dai miei pensieri il mio Koibito.

"Se proprio devo..." rispondo, sapendo che questa frase lo farà arrabbiare.

Ed infatti eccolo con una delle sue migliori espressioni! tra l'altro è veramente adorabile quando si arrabbia... ma forse è meglio non esagerare.

"Ok! Ok! Stavo scherzando! Ci sto! Ci sto!" lo rassicuro, sfoderando un sorriso dei miei.

"Vado subito a telefonare al solito ristorante per prenotare!" conferma, per poi stamparmi un bacio fuggevole sulle labbra e tornare in salotto.

Mmm... avrei preferito che il bacio fosse un po' più 'approfondito'... vorrà dire che dopo lo raggiungo sul divano...

*

"Akira! Muoviti!" mi sgrida Hisashi, fermo all'angolo della strada ad aspettarmi "Come sempre siamo in ritardo per colpa tua e dei tuoi benedetti capelli da istrice! Ma c'era bisogno di impiegare mezz'ora per pettinarsi?!?"

Veramente, se siamo in ritardo, è anche colpa sua. Mica ho passato il pomeriggio da solo sdraiato nudo sul divano! Se alla fine ci siamo alzati da lì che mancava meno di un'ora all'appuntamento, non è solo colpa mia...
Allungo il passo e lo raggiungo. Ad arrivare al nostro ristorante ormai manca poco e quando ci fermiamo davanti e notiamo che siamo i primi.

"Corri corri... e alla fine sono in ritardo loro!" sussurro contrariato per la corsa, mentre riprendo un po' di fiato.

"Che hai da lamentarti?" mi chiede Hisashi, scrutandomi in volto.

Io gli sorrido e faccio finta di niente, sicuro che se ripeto quello che ho sussurrato, mi mette il muso per un mese! Lui però non è proprio il tipo che demorde facilmente... Quindi, mi si piazza davanti e mi ripete la domanda...

"Allora? Cos'hai da lamen..."

Eh? Perchè si è interrotto? Ma soprattutto, perchè mi guarda alle spalle con la mascella che a momenti tocca terra?

Curioso di sapere che cosa ha stupito così tanto il mio Koibito, mi volto.

...e la mia mascella raggiunge quella di Hisashi sul terreno!

"Ciao ragazzi..." ci saluta Kogure venendoci incontro "Vi presento Hideki..." aggiunge quando si ferma davanti a noi, indicandoci il ragazzo che teneva per mano.

Rimaniamo imbambolati a fissare l'ultimo arrivato per un altro buon minuto, il quale somiglia spudoratamente al mio Koibito! Stesso taglio degli occhi e capelli, stessi lineamenti del viso e corporatura... Hisashi è un po' più basso, ha la canagione leggermente più scura e il colore di occhi e capelli diverso, visto che quelli dell'altro sono rispettivamente verdi e castani...

"Hisashi... non mi avevi detto di avere un fratello!" esclamo guardandolo, dopo essermi ripreso dalla sorpresa...

"Ma io non ho nessun fratello!!!" risponde lui, voltandosi verso di me...

"Ma un cugino sì!" interviene l'ultimo arrivato...

Eh?

Entrambi riportiamo lo sguardo su di Hideki, la cui notizia ha scosso pure il suo ragazzo, il quale probabilmente non era a conoscenza nemmeno lui di questo 'piccolo' particolare...

"Il mio nome è Hideki Matsumoto..." continua lui, il cui sguardo costantemente posato su Hisashi si fa più minaccioso "Ti ricorda niente?"

Gli occhi del mio Koibito si spalancano lentamente, mentre il dito indice si alza inesorabilmente verso di lui...

"Tu... Tu sei il piccolo Hide con cui giocavo quando ero alle elementari?!? Il figlio della sorella di mia madre?!?"

"Esatto!" conferma Hideki "E quanto ho saputo che il basta*do che aveva ferito il mio Kiminobu non mi sono per niente stupito!" e prende Hisashi per il colletto "Sei sempre stato un arrogante presuntuoso, ma adesso ti faccio passare io la voglia di approfittarti degli altri!"

Matsumoto sta per sferrare un pugno all'indirizzo del mio Koibito, e so che se solo osa toccarlo, gli faccio passare io la voglia di picchiare la gente!
Sto per intervenire, ma foturnatamente per lui, è il suo ragazzo che lo ferma, mettendosi in mezzo. Kogure gli chiede spiegazioni sul perchè non gli aveva detto di conoscere già Hisashi o di essere addirittura suo cugino, ma l'altro in tutta risposta abbassa gli occhi sull'asfalto, con un certo senso di colpa, e si scusa.

"Bhe... almeno adesso mi spiego il perchè di tanta somiglianza!" dice l'ex giocatore dello Shohoku, sorridendo tranquillamente...

Osservo i due scambiarsi un dolce bacio, e poi abbracciarsi teneramente... e ora capisco anche il perchè Matsumoto sia adirato con Hisashi: è cotto e stracotto di Kogure... e si vede anche solo da come lo guarda! Probabilmente non avrà sopportato vederlo sta male per diversi anni a causa del cugino... soprattutto per un cugino che, a quanto pare, già non gli andava a genio fin da piccolo...

"Hisa..." dico infine con un profondo sospiro "Guarda che ora puoi spostarti da dietro la mia schiena..."

"Sicuro?" sussurra, sbirciando i due da sopra la mia spalla.

...e meno male che Mitsui era uno dei teppisti più temuti di tutto lo Shohoku!

FINE


*Owari*

Mitchi: ...

Sendoh: ^__^

Cioppys: Embè?

Mitchi: Che è sta schifezza di finale?

Cioppys: E' un finale, no?

Mitchi: Sarà anche un finale... ma fa veramente pena...

Cioppys: A me sembra che ad Akira piaccia...

Sendoh: Infatti! ^__^

Mitchi: Ma... Ma come fa a piacerti quell'obbrobio?!?

Sendoh: Semplicemente perchè Kogure sta con un'altro... e quindi non avrà più mire sul mio Hisashi! ^__^

Kogure&Mitchi: ¬.¬ ...

Cioppys: Era meglio se il motivo non lo avessi saputo... T.T


***


Cioppy's Notes (Ovvero appunti ultra mega poco importanti^^')
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L'ho riletta tante di quelle volte, che ormai questa ff la dovrei sapere a memoria! Comunque la conclusione a cui sono arrivata è sempre la stessa: è incongruente! ¬.¬

Il pensiero di Sendoh fa un po' quello che vuole: cioè, un minuto prima è arrabbiatissimo e lascia il suo ragazzo, mentre un minuto dopo gli corre incontro per soccorrerlo, come se niente fosse successo, per poi ripensare a tempo record di rivedere le sue decisioni!

Ho provato a metterla a posto tante di quelle volte che il risultato, alla fine, era ancora più deludente di prima... quindi ho rimesso la prima versione, decisamente la migliore.

in più, il tutto avrebbe dovuto avere un seguito in un'altra side story, che si sarebbe dovuta intolare 'L'Incidente'... già tutto un progamma!^^' Il fatto però di aver concluso questa ff ben dopo la gita al mare, la esclude a priori, visto che questo benedetto incidente doveva svolgersi proprio al ritorno dalla gita...
Non so dirvi se vi siete risparmiati questa nuova ff... sia mai che un giorno decida di riutilizzare l'idea, e io non prevedo il futuro!^^'''


See You! ^__^


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