Disclaimer:
...
I personaggi di Slam Dunk non mi appartegono. Sono di proprietà del sensei
Inoue.
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Inoue.
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Inoue.
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Inoue.
I personaggi di Slam Dunk non mi appartegono. Sono di proprietà del sensei
Inoue.
Cioppys: Può bastare vero? L'ho già scritto 951.723 volte!!! T.T
Mitchi: *seduto su una sedia con fucile a canne mozze puntato addosso
all'autrice* Ancora un'altra milionata e poi puoi andare a casa...
Cioppys: Una... MILIONATA?!? Akira!!! Digli qualcosa! Non può trattarmi
così! T.T
Sendoh: Zzz...
Cioppys: °__° ...Guarda che non sei Rukawa!!! >.<
Mitchi: Zitta e scrivi! Altrimenti disturbi il suo prezioso sonno... chi
credi che l'abbia sfinito in quel modo? ^__^
Cioppys: Oh, povera me... -.-
I personaggi di Slam Dunk non mi appartegono. Sono di proprietà del sensei
Inoue.
I personaggi di Slam Dunk non mi appartegono. Sono di proprietà del sensei
Inoue.
...
Note :
Era veramente tanto tempo che avevo in mente di continuare la fan fiction
'Insieme... Per Sempre' (praticamente da quanto l'ho finita di scrivere se
devo essere sincera^^''') proprio dal punto in cui l'aveva lasciata,
ovvero dalla gita al mare che il gruppo che si stava riunendo sul
lungomare di Kanagawa si apprestava a fare.
Ora che finalmente ho il tempo e l'ispirazione giusta per farla, anche se
a grandi linee la storia era sempre nella mia testa, sarete destinati a
sopportarvi questo scritto... sempre che vogliate iniziare a
leggerlo!^^'''
Per ogni commento sia positivo che negativo, il mio indirizzo è Cioppys14@yahoo.it
Buona Lettura!
Insieme... per sempre - La
gita al mare
side story
di Cioppys
Capitolo 1
POV.MITSUI
"Ora basta!!! La volete smettere di baciarvi che siamo già in ritardo per
colpa vostra?!?"
Di malavoglia mi stacco da Akira, il quale non sembra anche lui gradire
molto l'interruzione del rossino, che per tutto il tempo del nostro bacio,
non ha fatto altro che sbraitare... come se Hanamici poi fosse arrivato in
orario! Conoscendo lui e Rukawa, saranno qui da nemmono dieci minuti...
"Ok, ok... ma smettila di trapanarmi i timpani!" gli rispondo, dopo
essermi ricomposto alla giuda della mia moto...
"Bene... allora mi sembra che possiamo andare!" esordisce Maki, mettendosi
poi a parlare con Uozumi e Hanagata per la suddivisione delle persone
nelle diverse macchine.
Nel frattempo, mentre sto per rimettere il casco, si avvicina a noi Kogure
per salutarci. Io e lui ci scambiamo un semplice abbraccio, ma la cosa non
lascia indifferente il mio Koibito, che anche dopo tutti questi anni, non
riesce ancora a digerire la profonda amicizia che ancora lega me a
Kiminobu... e infatti non manca un piccolo attacco di gelosia da parte
sua...
"Hisashi, muoviti... Gli altri stanno aspettando noi..." mi dice con tono
secco, mentre i suoi occhi sono fissi su Kogure, quasi a volerlo
incenerire solo per essersi avvicinato a me...
Con un sorriso, non volutamente mostrato ad Akira per non peggiorare la
situazione, faccio capire a Kiminobu che avremmo tempo più tardi per
parlare un po' tra di noi, magari quando il mio Koibito sarà impegnato ad
abbronzarsi sotto il sole, placidamente addormentato come un bambino,
oppure a farsi una bella nuotata in mezzo al mare...
E' da tanto che non vedevo il mio ex-ragazzo, ovvero da quando, quasi un
anno fa, sono incredibilmente riuscito a trascinare il mio attuale di
ragazzo nella sua agenzia di viaggi, per prenotare la settimana di vacanza
che ci siamo concessi alle Maldive allora. Quando Kogure ci ha fatto uno
sconto sul saldo da dare, Akira sembrava soddisfatto... peccato che poi mi
sia venuta l'idea di chiedere a Kiminobu a che ora staccasse per il
pranzo, e se aveva voglia di mangiare qualcosa con noi. Il fatto, poi, di
dirgli che avrei offerto io, non ha di certo migliorata la situazione! Per
tutto il resto del giorno Akira mi mise il muso e non mi rivolse più la
parola...
Mi volto a guardarlo e faccio un sorriso ironico in ricordo di quel
giorno, e la cosa non passa per niente inosservata da parte sua...
"Si può sapere che hai da ridere?" domanda Akira, che in questi momenti
perde completamente il suo stupendo di sorriso...
"Assolutamente niente!" rispondo ridacchiando come un idiota al pensiero
che la gelosia fa proprio brutti scherzi...
Velocemente indosso il casco, in modo da evitare che Akira riprenda in
mano il discorso, facendomi il terzo grado sul perchè sia così
divertito...
Il punto che è vedere una persona sempre spensierata e allegra come lui
diventare verde dalla gelosia, è estramente buffo! Poi è incredibile come
Akira sia geloso solo e soltanto di Kogure! Se mi vede scherzare e ridere
con un qualsiasi ragazzo, il quale magari ha anche mire sul sottoscritto,
mica si comporta in questo modo assurdo...
Accendo la moto e butto nuovamente uno sguardo alle mie spalle, per
constatare che anche Akira abbia indossato il casco. Nonostante le
numerose rimostranze che fa sempre per il fatto che esso 'appiattisca' la
sua pettinatura, sempre in lotta con la legge di gravità, vedo che lo
mette. Quando poi sento le sue braccia stringermi possessivamente alla
vita, so che è pronto per partire. Però, prima che la moto inizi a
prendere velocità e il rumore del motore a soffocare le parole, lui riesce
comunque ad avere, come sempre, l'ultima frase nelle nostre discussioni...
"Hisashi... ricordati che tu sei mio... SOLO mio..."
*
Ma dove cavolo ci sta portando Sakuragi?
Aveva detto di conoscere un posto veramente fantastico, e soprattutto
isolato e sconosciuto, in quanto nascosto da una grossa scogliera su
entrambi tutti lati. Lui e Rukawa, in questo posto, ci erano capitati per
puro caso qualche settimana prima, durante una gita. Così ha convinto
tutti a seguirlo... Ecco cosa succede a fidarsi di uno con i capelli rossi
rasati e la faccia per niente raccomandabile! E' un'ora che viaggiamo, e
se continua così tra un po' arriviamo a Nagoya!
Fortunatamente non c'è molto traffico, e la strada lungo il mare è tutta
curve e quindi per niente noiosa, almeno così mi diverto un po'. In più il
panorama a volte lascia veramente senza fiato... stasera, con il tramonto,
penso che sarà ancora tutto più bello...
Ad un certo punto, la strada rientra verso l'interno. Percorriamo
l'asfalto per un'altra mezz'ora, fino a quando Rukawa mette la freccia a
sinistra ed entra in una strada sterrata... a questi due è venuta voglia
di imboscarsi, altro che andare al mare!
Passano una ventina di minuti, durante i quali faccio una fatica micidiale
ad evitare ogni singolo buco nel terreno, che finalmente ci fermiamo...
"Meno male! Avevo il sedere che iniziava a diventare quadrato!" esclama
Akira scendendo dalla moto per sgranchirsi anche le gambe...
Per quanto mi riguarda, inizio a non sentire più le braccia. Imito il mio
Koibito scendendo dal bolide nero e le stiracchio un'attimo. Poi porto
l'attenzione sulle due 'guide', scesi nel frattempo dalla loro di vettura,
e già intenti a recuperare le cose per la spiaggia...
"Non che non mi fidi..." esordisco guardandomi in giro "ma dove cavolo
sarebbe questa fantomatica spiaggia?"
"E' quello che mi stavo chiedendo anch'io..." aggiuge Koshino con
espressione scettica...
"Diffidenti che non siete altro!" risponde Hanamici mostrandosi
leggermente offeso "State tranquilli e seguite il Tensai!"
Rukawa chuide la macchina e si incammina dietro il rossino, che con la
sacca sulla spalla, imbocca un piccolo sentiero in mezzo all'erba, diretto
tra degli alberi posti a qualche decina di metri.
Ci guardiamo in faccia tra di noi, sempre meno convinti di dove stiamo
andando. Hanamici ad un certo punto si volta dalla nostra parte e ci
esorta a modo suo (ovvero a insulti) a seguirlo...
"Bhe, andiamo! In fondo cosa abbiamo da perdere?" fa presente Akira
sorridendo speranzoso come sempre...
In risposta alzo le spalle e faccio un lungo sospiro, per poi sistemare
meglio la mia moto e recuperare le nostre cose. Gli altri fanno
altrettanto, e poco dopo raggiungiamo il rosso che riprende la strada a
fianco del suo moretto...
Camminiamo praticamente per una ventina di minuti, se non di più, in mezzo
ad una specie di boschetto, quando finalmente finisce e si iniziano a
vedere la scogliera. E' alta e imponente. Il punto è che sembra non
esserci nessuna apertura per passare dall'altra parte... non vorrà mica
che ci trasformiamo tutti in alpinisti adesso?
"Sakuragi... ci spieghi dove passiamo?" da voce ai miei pensieri Uozumi.
Il rosso si volta e sta per sbraitare come al suo solito, ma fortunamente
il suo Koibito lo blocca e ci spiega che, nascosto tra i cespugli, c'è
un'apertura e da lì si riesce tranquillamente a oltrepassare la scogliera
e raggiungere la spiaggia...
Devo proprio dirlo? Detto da Rukawa è tutta un'altra cosa...
"Come ti permetti sdentato?!?!?" reagisce al mio commento il diretto
interessato...
"Che di te non ci si può mai fidare, scimmia!" gli rispondo
tranquillamente, provocando l'ira del rosso che si scaglia contro di me.
Me lo ritrovo davanti che non me ne rendo nemmeno conto, e subito un pugno
raggiunge il mio stomaco. Dolorante mi piego, ma non mi accascio al suolo
e rispondo al suo attacco, mollandogli un gancio destro al volto. Lui non
accusa minimamente il colpo e sta per tornare alla carica quando...
"Ragazzi... Adesso basta!" dice Akira mettendosi in mezzo per fermare la
rissa sul nascere "Possibile che dobbiate litigare in continuazione voi
due?"
"E' lui che non fa altro che insultarmi!!!"
COSA?!? E sarei io che lo insulto?!? Senti da che pulpito viene la
predica!!!
Akira sospira pesantemente, stufo di vedere queste situazioni fotocopia
che si ripetono tutte le volte che, io e il mio ex-compagno di squadra, ci
incontriamo... o meglio, ci scontriamo sulla stessa strada...
Da quando quella testa rossa sta insieme a Rukawa, sembra che abbia
trovato in me il suo sostituto per le liti furibonde, visto che con il
volpino va d'amore e d'accordo e non lo sfiorerebbe nemmeno con un dito...
naturalmente per picchiarlo s'intende...
"Hn! Quanto siete noiosi..." dice Rukawa prima di riprendere la strada
verso la scogliera...
"M-ma... Kaede!!! E' lui che ha cominciato!!!" protesta Sakuragi
raggiungendo il suo Koibito, il quale deve averne anche lui fin sopra i
capelli di noi due e dei nostri continui litigi... anche se tra sopra i
suoi e sopra quelli di Akira c'è una bella differenza!
"Sei grande abbastanza per cavartela da solo... o no?" risponde gelido il
moretto, lasciando il rosso senza parole...
"La volete smettere? Io vorrei arrivare alla spiaggia prima di sera!"
tuona Akagi alle mie spalle... e dalla voce mi sembra troppo vicino a
me... non è che...
Un pugno mi colpisce in piena testa, e il dolore si aggiunge a quello
dello stomaco. Il mio ex-capitano, dopo avermi fatto sapere il suo parere
su questa questione, si dirige anche dal mio avversario, il quale
prontamente si nasconde dietro Rukawa... Ma tu guarda che razza di fifone!
Akira decide di intervenire e cerca di calmare il gorilla, dicendogli di
lasciar perdere questa piccola scaramuccia... in fondo lui ne ha viste di
peggio tra me e Hanamici, come ad esempio quella volta che ce ne siamo
date di santa ragione al ristorante Yoshikawa, dove andavamo spesso a
mangiare... da allora non ci abbiamo messo più piede. Non mi ricordo
nemmeno il motivo per cui avevamo iniziato a litigare, visto quanto era
importante...
"Tutto a posto Mitsui?"
Vi volto verso il luogo da cui proviene quella voce famigliare, e incrocio
lo sgurado di Kogure, che si è affiancato a me. Rispondo con un cenno del
capo ed entrambi riportiamo la visuale su Akagi, il quale è ancora
intenzionato a prendere a pugni il grande Tensai...
"Certo che sono passati tanti anni, ma non è cambiato niente" dice ad un
tratto Kiminobu, per poi posare il suo sguardo su di me e aggiungere "...o
quasi..."
Nei suoi occhi, nascosti dietro alle lenti degli occhiali, ho
l'impressione di veder scorrere un velo di tristezza... ma forse non è
solo la mia impressione...
"Akagi si è calmato... possiamo riprendere il tragitto Hisashi..." dice
una voce davanti a noi...
Mi volto per ritrovarmi davanti Akira, per niente felice di vedermi in
compagnia, tanto da fissare incattivito il mio amico per intimargli di
starmi lontano. La sua spropositata gelosia per Kogure colpisce ancora...
Kiminobu, capendo che non è il benvoluto, mi saluta con un cenno della
testa e ci precede, raggiungendo Akagi che sta ancora scambiando qualche
parola con Hanamici, ma non sembra intenzionato a menar le mani, almeno
per ora... e questo non è giusto! Io il pugno me lo sono preso eccome!
Comunque ora mi dovrei preoccupare di altro, visto che Akira mi sta
mettendo ancora il muso, nonostante ora siamo da soli...
"Mi vuoi spiegare adesso che ho fatto di male? Stavamo solo parlando..."
dico sospirando...
"Parlando? Ah, ma davvero!" mi risponde, puntando le mani sulla vita "Mica
ci guardiamo in quel modo quando parliamo io e Fukuda!"
"Eh? Ma che diavolo stai blaterando?" chiedo, non capendo assolutamente a
che sta alludendo...
"Si vede che tu non sei per niente malizioso..." e si avvicina,
sollevandomi il mento con una mano "Ti stava praticamente mangiando con
gli occhi..." sussussa poi a fior delle mie labbra, prima di posarvi un
leggero bacio "...e non sopporto che tu gli dia corda..."
Io gli darei... COSA?!? La gelosia lo sta facendo completamente
ammattire!!!
"Senti Akira" inizio a dire, chiudendo gli occhi e diventanto serio "Non
so cosa c'era stamattina nel caffè che hai bevuto... ma adesso non ho
assolutamente voglia di dare spettaccolo... ci stanno guardando tutti!"
Infatti, come intenti ad osservare un film davvero bello e interessante,
intorno a noi stanno i partecipanti a questa gita, ad esclusione di
Sakuragi, Rukawa, Akagi e il diretto interessato Kogure, che sono avanti
una decina di metri dal resto del gruppo, ignari di quello che sta
accadendo...
"Non fate caso a noi!" dice Jin, sorridendo "Continuate pure..."
Senza nemmeno rispondere, e un po' arrabbiato per il fatto che nessuno si
fa mai i fatti propri, mi allontano da Akira e riprendo il cammino verso
le nostre 'guide', lasciando delusi i molti che volevano sapere come
sarebbe andata avanti la discussione... ma guarda te che impiccioni!
"Che è successo Mitsui?" mi chiede Kogure, mentre gli passo di lato...
"Niente... assolutamente niente..." rispondo, continuando a camminare
"Allora? Vogliamo arrivare a questa spiaggia, o no?"
*
Dopo altri dieci minuti di cammino, durante i quali non apro assolutamente
bocca per parlare, arriviamo finalmente a questa fantomatica spiaggia. E
devo ammettere che Sakuragi aveva ragione... è veramente una favola.
Una lingua di sabbia finissima, circondata dai lati non toccati dal mare
da queste scogliere altissime, che scendono a picco. Naturalmente non c'è
nessuno, anche perchè non è per niente facile arrivare fin qui: l'unica
apertura tra la scogliera, come ha detto Rukawa, è perfettamente nascosta
dietro i cespugli... hanno scoperto un vero e prioprio piccolo paradiso...
"Allora? Avevo ragione, no?" dice Sakuragi, impettendosi e mettendosi
davanti a noi...
"Per una volta che hai ragione, non vuol dire che te la devi tirare..."
gli risponde Koshino, oggi più nervoso del solito...
Hanamici lo fulmina con gli occhi e gli risponde per le rime, ma l'altro
fa la mossa più azzeccata che si può fare con il Tensai: lo ignora.
Scegliamo il posto dove 'accamparci', e stendiamo i nostri asciugamani.
Subito qualcuno si dirige verso la battiga per fare un bagno. Akagi,
Uozumi e Fukuda precedono tutti, seguiti a ruota da Maki, Kyota, Sakuragi
e Rukawa. Fujima non sembra molto convinto, ma ci pensa il suo ragazzo
Hanagata che lo solleva praticamente di peso per buttarlo in acqua.
Infine, anche Miyagi e Ayako li raggiungono...
"Hisashi, andiamo anche noi?" mi chiede Akira, mentre osserva gli altri
divertirsi a spruzzarsi l'acqua come dei bambini...
"Adesso non ho molta voglia..." gli rispondo prendendo lo zaino e
iniziando a frugarvi dentro "Dove hai messo il lettore CD?" gli chiedo
poi...
"Non vorrai mica oziare tutto il giorno vero?" domanda deluso dalla mia
poca partecipazione alla comitiva, ma il discorso di poco prima mi ha un
po' innervosito...
"Aki... sono stanco!" esordisco "Ieri agli allenamenti ci hanno
massacrato, e stanotte non è che abbia dormito granchè..."
"Bhe... neanche io, visto che abbiamo impegnato il tempo in altra
maniera..." e si avvicina per baciarmi il collo...
Io all'inizio inclino la testa per lasciargli lo spazio necessario a
quell'operazione, ma quando inizia ad allungare un po' troppo le mani dopo
avermi abbracciato, mi scosto innervosito da questa sua voglia continua di
avermi sempre a sua disposizione... Siamo in compagnia e non capisco
perchè deve a tutti i costi stare con me. E' tanto che non vede i suoi due
ex compagni di squadra, sarebbe anche carino da parte sua passare un po'
più di tempo con loro... In fondo abbiamo organizzato il ritrovo proprio
per questo scopo!
Lui rimane un attimo a fissarmi negli occhi e forse capisce il perchè del
mio comportamento. Dico forse, perchè si allontana da me per raggiungere
gli altri che sono già in acqua, ma mi ha dato l'impressione di non essere
affatto contento che io abbia rinunciato alle sue coccole...
"Non immaginavo che Sendoh fosse così maledettamente geloso e possessivo,
Mitsui..."
"Lo è più di quanto voglia far vedere..." rispondo sospirando a Jin, il
quale è comodamente sdraiato a pancia in giù mentre osserva il mio Koibito
allontanarsi...
"Di me non è mai stato così geloso..."
Mi volto verso Koshino che mi sta guardando con una certa invidia. Non
posso comprendere pienamente quello che sta provando in questo momento, ma
solo cercare di capire. Lui amava Akira, e sono stati insieme circa due
anni. Ora si starà sicuramente chiedendo se durante quel periodo il mio
ragazzo provasse veramente il sentimento che diceva di avere verso di lui.
La mancanza di questa gelosia e possessività, che ha invece nei miei
confronti, probabilemnte gli fa pensare che fra di loro non vi era poi
quel legame profondo come credeva... ma non è detto che la presenza di
queste due caratteristiche siano positive in un rapporto. Se sono
esagerate, come è già capitato in passato che lo siano per Akira nei miei
confronti, possono essere decisamente controproducenti... Ancora oggi
ricordo benissimo cosa successe quando il mio Koibito mi vide baciare
Kogure nella palestra dell'università...
"Davvero?" dice sorpreso Hasegawa "Chissà perchè invece Mitsui a momenti
non può nemmeno parlare con qualcun'altro... l'hai mai tradito in
passato?"
Ecco... mi sono andato a ficcare in un discorso che non dovevo nemmeno
prendere in considerazione! Prima di tutto, Akira non è geloso di tutti ma
solo di Kogure, e se quella volta della palestra vogliamo considerarla un
tradimento, vada pure bene, ma non ho fatto niente di così eclatante... in
più mi sembra di aver già ricevuto la 'punizione' per quel bacio...
Perso nei miei pensieri, non rispondo alla domanda di Hasegawa e il mio
silenzio viene interpretato come un 'si' da qualcun'altro...
"Tu hai tradito Akira?!?" dice adirato Koshino "Non posso credere che tu
lo abbia tradito! Guarda che se lo vedo soffrire solo una volta a causa
tua..."
"Ehi! Ehi!" lo interrompo "Io non ho detto proprio niente! E poi mi
vorresti minacciare? TU?"
"Calma ragazzi! Non mi sembra il caso di litigare!" interviene Jin che
riesce a riportare tutto alla tranquillità.
Tra il gruppo scende il silenzio, rotto solo dall'infrangere delle onde
sulla battigia e dagli schiamazzi degli altri che si divertono in acqua.
Ad un certo punto, Hasegawa propone alle persone rimaste sulla spiaggia
all'asciutto di raggiungerli...
"Adesso non ho proprio voglia di fare il bagno..." rispondo, indossando
gli auricolari del lettore CD...
Gli altri si apprestano velocemente ad entrare in acqua e si uniscono al
resto del gruppo. Praticamente sulla spiaggia sono rimasto solo io...
Vorrà dire che ne approfitto per rilassarmi completamente al sole.
Mi sdraio sull'asciugamano, ma quando butto l'occhio alle mie spalle,
scorgo la figura di qualcuno. Mi volto e vedo Kogure. E' seduto sul suo
asciugamano, con le gambe al petto e le braccia a cingere le ginocchia,
sulle quali vi è appoggiata la sua testa. Nel momento in cui mi giro nella
sua direzione, i suoi occhi si spostano per guardarmi... e ancora vi
scorgo quel velo di tristezza. Stavolta sono più che certo di averlo
visto.
Tolgo gli auricolari e mi vado a sedere al suo fianco. Lui sembra sorpreso
e imbarazzato da questa mia mossa, e appena mi accomodo, si allontana
leggermente da me...
"C'è qualcosa che non va, Kogure?" gli chiedo.
Lui rimane in silenzio, come a non volermi rispondere, ma io non demordo.
Voglio sapere che gli prende, è molto strano. Continuo a fissarlo per
esortarlo a dirmi qualcosa, e alla fine cede...
"Secondo te... Sendoh mi odia?" sussurra, per poi nascondere gli occhi tra
le braccia...
"Ah! L'acqua è meravigliosa ragazzi! Ma perchè non siete venuti anche
voi?" Maki arriva e si sdraia sul suo asciugamano, poi ci osserva
un'attimo "Bhe? C'è qualcosa che non va? Avete una faccia fra tutti e
due..." aggiunge perplesso.
In effetti quello che mi ha appena chiesto il mio ex-compagno di scuola,
mi ha decisamente spiazzato...
Prontamente mi alzo e offro la mano a Kogure per chiedergli di seguirmi.
Lui mi guarda un'attimo spaesato, non capendo che cosa voglia fare...
"Vieni... Dobbiamo parlare, seriamente... E questo non è il posto
adatto..."
"Ma..." cerca di obbiettare, e io allora lo afferro per un braccio e
sollevo di peso, per poi trascinarmelo dietro...
Arriviamo fino in fondo alla piccola spiaggia, scavalchiamo alcuni grossi
scogli e ci sediamo sulla sabbia dietro uno di essi, in modo da essere
nascosti alla visuale degli altri...
"Sei impazzito Mitsui? Sendoh è gelosissimo e in più mi odia! Se ci vede
insieme, nascosti qui dietro, ci litigherai di certo! E io non voglio
avere questo peso sulla coscienza!" e detto questo, fa per alzarsi e
andarsene, ma io non glielo permetto...
Lo afferro per le spalle, ritirandolo a terra, per poi fare in modo che mi
guardi negli occhi...
"Innanzitutto Akira non ti odia..." o almeno credo "E quello che può
pensare lui non è una cosa che ti riguarda... Io voglio capire che sta
succedendo a te! Sei strano Kogure, molto strano..."
"Non sono affatto strano..." risponde immediatamente lui, abbassando la
testa...
Sospiro... possibile che pensi che io sia così stupido da non accorgermi
che c'è qualcosa che non va? Dovrebbe saperlo che sono quello che lo
conosce meglio di tutti, e che quindi lo vedo subito se ha qualche
preoccupazione che lo assilla...
"Kiminobu..." sussurro, con l'intenzione di continuare a parlare, ma è lui
ad interrompermi, con una frase che mi lascia ancora più perplesso...
"Ti prego... Non mi chiamare più per nome!"
Le sue mani affondano nella sabbia e si stringono in pugno. Ma io non
capisco il perchè di tale richiesta, così glielo chiedo.
"Mi ricorda troppo i vecchi tempi..." risponde lui, tenendo sempre la
testa bassa...
Con una mano gli alzo il mento, in modo da riuscire a vedergli il volto e
a guardarlo negli occhi, nei quali continuo a vedere quel velo di
tristezza che vorrei cancellare, ma che lui non mi permette nemmeno di
capire il motivo della sua presenza. Che cosa ti turba così Kiminobu?
"Sono passati così tanti anni Kogure..." gli dico "Ma tu sei ancora così
legato a quei ricordi..."
"Sono stati i giorni più belli della mia vita..." rispondi, fissandomi
intensamente nelle iridi nere, per poi allontanarti leggermente da me,
facendo in modo che il tuo mento sia libero dalla presa della mia mano
"Quelli passati con te..." surrussi infine, per poi voltarti verso il
mare, in modo da darmi le spalle...
A queste parole, un dubbio si insinua nella mia mente. Perchè il mio
ex-ragazzo dovrebbe essere ancora così legato a quei giorni? In fondo,
dopo di me, ha avuto un'altra persona al suo fianco che l'ha amato, forse
anche più di quanto l'abbia amato io...
Mi ricordo ancora quel giorno di cinque anni fa, quando davanti a una
tazza di the Kiminobu mi raccontò che, dopo averlo frequentato per diversi
mesi, si era deciso a stare insieme ad un'altra persona. Per me è stata
una grande gioia sapere che ora poteva condividere la sua vita con
qualcuno, e sembrava che fossi più entusiasta io di lui di questa nuova
relazione. Ricordo anche di avergli chiesto se uno di quei giorni
potessimo organizzare un'uscita a quattro, con la partecipazione di Sendoh
e del suo nuovo ragazzo, e mi stupì la sua reazione, secca e decisa per il
no, spiegandomi che non stavo molto simpatico alla sua metà... Allora non
me la sentì di chiedergli il perchè di questo astio nei miei confronti, ma
potei immaginare che fosse dovuto a come era finita la nostra di storia, e
a quanto Kiminobu avesse sofferto...
"Kogure... tu non eri insieme a quel tuo vecchio compagno di università?
Come si chiamava? Hideki... giusto?" domando, ansioso di sapere come
vadano le cose tra di loro...
"Ci siamo lasciati sei mesi fa..." mi risponde, lasciandomi completamente
spiazzato...
"Ma se dicevi che andavate così d'accordo! Com'è possibile?"
Silenzio. E questo silenzio fa si che il dubbio si insinui ancora di più
nella mia mente... Possibile che lui abbia il rimpianto della relazione
che c'è stata tra di noi sette anni fa? Possibile che lui provi ancora
qualcosa di profondo per me, da superare il sentimento dell'amicizia? Sono
domande alla quale io potrei ipotizzare una risposta, ma non avrei
comunque la certezza di quello che penso...
"Kogure..." dico, esitante, per la paura di toccare un tasto troppo
dolente per lui, ma poi continuo con il mio questito, in quanto è
necessario che io sappia "Tu sei ancora innamorato di me?"
Il sussulto che ha mi basta come risposta. E non riesco ancora a credere
che dopo ben sette anni, lui mi ami ancora...
"Kiminobu..." sussurro avvicinandomi.
Gli poso le mani sulle spalle, ma la reazione che ha è del tutto
inaspettata per me. Con un muovimento veloce si allontana ancora più di
prima, voltandosi verso di me, e sbattendomi in faccia la realtà dei suoi
sentimenti...
"Lo so che stai inisieme a Sendoh! Lo so che lo ami così tanto che non lo
lasceresti mai! Ma io non riesco a dimenticare... non riesco a dimenticare
quello che c'è stato... tra noi..." finisce di dire, mentre i suoi occhi
diventano lucidi, e inizia a sbattere le palpebre per trattenersi dal
piangere...
Sto male, molto male, a vederlo in questa situazione, ma non posso fare
niente per aiutarlo. E' esattamente come dice lui... io amo Akira e non lo
lascerei mai. Da quando sto insieme a lui non mi sono mai sentito così
completo in vita mia.
Vorrei tanto che Kogure mi dimenticasse e trovasse il modo di iniziare una
nuova vita con qualcun'altro...
"Un giorno conoscerai qualcuno che ti farà provare un sentimento ancora
più profondo di quello che hai provato con me..." gli dico...
Un sorriso beffardo appare sul suo volto per qualche secondo. Poi il mio
amico si morde il labbro inferiore, per cercare ancora di trattenere le
lacrime, ma la prima fa la sua comparsa sulla guancia sinistra, dove
discende velocemente fino a cadere sulla sabbia...
"E' da sette anni che me lo ripeto... e non è cambiato assolutamente
niente..." sussurra, per poi lasciarsi completamente andare alla sua
disperazione...
Lentamente i suoi singhiozzi crescono, e io non riesco a resistere dal
consolarlo. So che non lo dovrei fare, perchè in questo modo non faccio
che attaccarlo di più a me... ma come posso far finta di non vedere la
prima persona che abbia mai amato in vita mia piangere? No, non ci riesco.
E' letteralmente più forte di me...
Mi avvicino a Kogure e gli cingo le vita con le braccia, offrendogli
l'incavo tra il collo e la spalla per piangere. Lui non se lo fa intendere
due volte, e mi getta le braccia dietro il collo, stringendomi
possessivamente a sè. Io intanto prendo ad accarezzargli i capelli scuri,
in modo da rilassarlo...
Rimaniamo in questa posizione, inginocchiati l'uno di fronte all'altro
teneramente abbracciati, per diversi minuti, fino a quando lui non si
calma. A questo punto abbandona il rifugio che gli ho offerto, e mi
osserva per qualche secondo con gli occhi rossi. Io mi sporgo per posargli
un bacio sulla fronte, mentre con i pollici della mano gli asciugo gli
occhi. Ci fissiamo un'attimo, un attimo che sembra eterno, fino a quando
lentamente non avviciniamo i nostri volti uno all'altro. Solo quando sono
a pochi millimetri dalle labbra di Kogure, mi rendo conto di quello che
sto facendo...
"No, Kiminobu..." dico, allontanandomi prontamente da lui "N-non posso...
Mi dispiace..."
"Si, lo so... S-scusami tu..." e abbassa il capo, ferito.
Mi riavvicino e lo abbraccio calorosamente, non prima di avergli sfiorato
nuovamente la fronte con le mie labbra.
E' vero che non posso amarlo come o più di quanto amo Akira, ma il
sentimento che provo è comunque molto profondo. Se mai dovesse succedergli
qualcosa, non me lo perdonerei...
"Vedo che la vostra conversazione procede..."
Quella voce, da cui traspare rabbia, mi gela di botto il sangue nelle
vene...
Alzo la testa e incontro il viso di Akira, che osserva la scena di me e
Kogure teneramente abbracciati con una smorfia sulle labbra, a manifestare
il suo enorme disappunto. Kogure, dopo aver scorto la figuara del mio
Koibito, si allontana da me a testa bassa, come a chiedergli perdono per
il quel gesto di affetto condiviso con il suo ragazzo... Ma dallo sguardo
di ghiaccio che vedo pronenire dagli occhi celesti di Akira verso il mio
ex-compagno di scuola, non mi sembra che esso sia molto disposto a far
finta di non aver visto niente...
"Aki... ti posso spiegare..." dico subito, in modo da cercare di calmarlo,
ma sapevo che queste mie parole sarebbero state vane...
"TU mi puoi spiegare?" mi risponde ironico, ma pieno di rabbia dai piedi
fin alla punte dei suoi capelli "Vi siete allontanati dagli altri con la
scusa di dover parlare... e vi siete NASCOSTI! Per cosa poi? Per farvi
i..." e ci osserva sprezzante "...i comodi vostri! Potevate parlare anche
camminando sulla spiaggia!"
"Sendoh... non è come credi..." interviene con un sussurro Kogure...
"TU STA ZITTO!!!" gli urla dietro il mio Koibito, stringendo i pugni lungo
i fianchi, tanto da far diventare bianche le nocche "Sei solo un basta*do
che tenta di fregarmi il ragazzo!"
"Adesso basta Akira!" esordisco, alzandomi in piedi e mettedomi di fronte
a lui "Non ti permetto di insultare un mio amico!"
"Un tuo... AMICO?" mi risponde accigliato "Il tuo AMANTE vorrai dire!"
Ecco! Avevo come il presentimento che prima o poi sarebbe uscita questa
affermazione tanto idiota... Mi sta praticamente accusando di avere un
amante... e che sia Kogure? Alzo gli occhi al cielo e allargo le braccia
esasperato... ma si può sapere da dove gli vengono queste idee stranpalate?
"Ora stai decisamente esagerando!" esclamo infine.
"No, non sto esagerando Hisashi..." risponde a denti stretti "Sto solo
constatando che quello che credevo è la semplice e pura verita! Se non mi
ami e rimpiangi così tanto la relazione con lui... Bhe, tornaci pure
assieme!"
Mi blocco all'istante alle sue parole... Come sarebbe a dire che sta SOLO
constatando quello che credeva? Ma... che diavolo credeva lui? Che avessi
veramente un'amante? Ma chi gli ha messo in testa questa idea assurda?!?
"Akira... non saltare subito alle conclusioni... ascoltami!" e lo afferro
per un braccio.
E' vero. A questo punto lo sto implorando, perchè temo che alle
conclusioni ci sia già saltato da un pezzo, e che sia arrivata l'ora
dell'epilogo...
"Non serve ascoltarti... ho già visto abbastanza!" mi rinfaccia, sfuggendo
alla mia presa "E se volevi una conclusione, bastava chiederlo..."
Fa qualche passo, allonanandosi. Poi si gira dandomi le spalle, ed emette
l'ultima sentenza...
"Tra noi due è finita..."
"Akira..." lo chiamo, ma non serve a niente, perchè lui si sta già
allontanando a grandi passi.
Rimango a fissare tristemente le sue spalle per qualche secondo. Io non
voglio perderlo, ma non voglio nemmeno rinuciare alla mia amicizia con
Kogure... come posso fargli capire che fra me e il mio ex-ragazzo non c'è
assolutamente niente di quello che pensa? E' veramente un'impresa, anche
perchè l'idea che ha Akira della relazione tra me e Kiminobu mi sembra
molto radicata in lui... mi continuo a chiedere come gli possa essere
venuta in mente un'idiozia simile! Una causa scatenante deve pur
esserci...
"Mitsui... Mi dispiace... E' solo colpa mia..."
Kogure è arrivato al mio fianco, con la testa china in avanti a nascondere
gli occhi, già velati dietro le lenti degli occhiali. Sospiro... non
voglio che si prenda la colpa della testardaggine di Akira, che quando
vuole, è più resistente di un muro fatto di cemento armato!
"Kogure... non ti devi preoccupare. Vedrai che in qualche modo chiarirò il
malinteso..." ...o almeno spero...
Gli appoggio entrambe le mani sulle spalle per tranquillizzarlo, e la cosa
sembra funzionare. Infatti, alza la testa e, quando vede il mio sorriso
sulle labbra, mi ricambia...
Entrambi ci avviamo verso gli altri.
Akira, avanti a noi di qualche metro, arriva agli asciugamani. Velocemente
prende le sue cose, senza dire una parola, sotto lo sguardo di tutti che
evitano accuratamente di fare domande, impressionati anche da come Akira
Sendoh, una persona conosciuta da tutti come smile-man, ovvero la più
tranquilla, pacifica e soprattuto sorridente di questo mondo, possa essere
così arrabbiata. In fondo, chi più chi meno, stava osservando la scena da
lontano, richiamato dalle nostre voci che si alzavano ben distinte sopra
il rumore del mare. L'unico che si azzarda a rivolgergli la parola è
Koshino, che in tutta risposta riceve un 'fatti i fatti tuoi una buona
volta!', detto con rabbia e disprezzo. Appena finisce la raccolta, si
allontana in direzione dell'apertura nella scogliera...
"Ma dove diavolo sta andando?" mi assale Koshino, appena sono nel suo
raggio d'azione, indicandomi il suo ex-compagno di squadra "Si può sapere
che stai combinando? Guarda che se hai fatto qualcosa ad Akira giuro che
te la faccio..."
"La vuoi smettere? Non mi sembra sia una cosa che ti riguardi..." rispondo
spazientito da questa sua invadenza... come ha detto Akira, gli affari
suoi non se li fa mai?
"Cosa hai detto?!? Akira è un mio amico e quindi la cosa mi riguarda
eccome!!!" risponde lui, alzando leggermente il tono di voce.
Io evito accuratamente di rispondergli, avviandomi a prendere le scarpe
che ho lasciato a lato dello zaino...
"Mmm... Tira proprio aria di burrasca..." commenta il rossino,
osservandomi di sbiego...
"Scimmia... Pensa per te che alla mia vita privata ci penso da me..." lo
ammunisco spazientito dal fatto che lui è la principale persona che non si
fa MAI gli affari suoi.
Mi alzo in piedi, pronto ad inseguire Akira... Peccato che in questo
gruppo ci sia un'idiota così bravo da far saltare i nervi a chiunque con
le sue uscite demenziali...
"Se sei così stupido da andarti ad infrattare con il tuo ex-ragazzo non è
mica colpa mia..." aggiunge Hanamici, facendo sbiancare il povero Kogure,
che già si sente in colpa per quello che è successo...
Mi avvicino a lui, sfregandomi le mani già chiuse in due pugni, pronte per
andare a riempire di lividi quella faccia di bronzo che si ritrova. Se
vuole essere seppellito sotto un metro di terra, basta che me lo dica. Non
c'è affatto bisogno di stuzzicarmi in questo modo...
"Che cosa hai detto?" chiedo infine con rabbia...
"Solamento quello che penso..." risponde lui, sedondosi con le braccia e
gambe incrociate
"Perchè... TU pensi?" dico ironicamente...
La mia frase sembra che al rossino sia andata completamente di traverso,
visto che si alza in piedi, piantandosi con il suo volto livido di rabbia
a pochi centimetri dal mio...
"COME TI PERMETTI SDENTATO?!?" mi urla in faccia.
Io, che ho una gran voglia di avere una valvova di sfogo per l'accumulo di
tensione, verrei volentieri alle mani, ma interviene l'unica persona che è
in grado di calmare Sakuragi e riportare il tutto alla normalità...
"Piantatela una buona volta!" dice Rukawa, con il suo solito sguardo di
ghiaccio "E tu Mitsui, penso che adesso sia meglio che raggiungi Sendoh e
gli parli..."
Le sue parole mi riportano prontamente alla realtà. Ha ragione. Devo
assolutamente parlargli prima che sia troppo tardi per tornare indietro...
adesso non ho proprio il tempo da perdere con questa scimmia rossa.
Faccio un cenno con la testa a Rukawa, per poi scartare Sakuragi in un
momento in cui è ancora distratto per le parole del compagno, ed inizio a
correre velocemente verso la scogliera, con il solo scopo di raggiungere
Akira...
Fine Primo Capitolo
*Owari Primo Capitolo*
Mitchi: Ma io mi chiedo... Per sette lunghi anni, io e il mio Akira,
abbiamo vissuto una storia fantastica, tutta rosa e fiori, senza nessun
problema... adesso devi arrivare tu a rompere le pa**e?!? Ma perchè
diavolo non te ne stai a casa tua!
Cioppys: Perchè io sono qui apposta a muovimentarvi la vita! ^__^
Mitchi: Ma valla a muovimentare a qualcun'altro! >.<
Cioppys: E io che mi impegno così tanto... e questo è il ringraziamento!
Sei proprio un ingrato! ¬.¬
***
Capitilo 2
POV.SENDOH
Cammino a testa bassa sullo stretto sentiero, in mezzo agli alberi,
prendendo a calci tutti i sassi, sassolini e massi che mi capitano a tiro,
maledicendo me stesso come non ho mai fatto prima...
Stupido! Stupido! STUPIDO! Sono solo e soltanto uno stupido!
Lo sapevo che tra loro c'era ancora qualcosa! Lo sapevo che non poteva
essere tutto così maledettamente perfetto! In fondo mi sembrava di stare
in un sogno, troppo bello per poter essere vero... e infatti quel sogno si
è completamente infranto...
Ma che volevo aspettarmi? Anche quando è iniziata la relazione tra me e
Hisashi, era lui quello meno convinto dei due, era lui che ha avuto
bisogno di tempo per decidere con chi stare, non io...
Continuo a camminare, osservando la terra bruna, dalla quale, ad ogni
passo che faccio, si alza una minuscola nuvoletta di polvere. Il sole
illumina soffusamente il mio percorso attraverso il fogliame degli alberi,
un fogliame molto denso nonostante sia solo un piccolo bosco.
Ad un tratto mi sento chiamare, e la voce mi sembra proprio quella del mio
Koibito.
Io, però, cerco di convincermi che quella voce sta solo nella mia testa.
In fondo, perchè Hisashi dovrebbe venirmi a cercare? Se mi avesse amato
veramente, mi avrebbe fermato subito, appena gli ho detto che tra noi due
fosse finita... e invece mi ha lasciato andare, preferendo rimanere in
compagnia di Kogure!
Possibile? Possibile che non attendesse altro che mettessi io la parola
fine alla nostra relazione, durata ben sette anni? Dico... sette anni! Non
sono mica noccioline! E' più di un terzo della mia attuale vita di
ventiseienne...
"Akira!"
Ancora quella voce... Basta! Non la voglio più sentire!
Allungo il passo, velocizzando la camminata, che in breve tempo si
trasforma in una corsa forsennata. Così, il tratto a piedi che abbiamo
fatto all'andata in ben mezz'oretta, io riesco a percorrerlo in meno di un
dieci minuti!
Quando sono al limitare del boschetto e intravedo il metallo delle
macchine, qualcosa mi agguanta per un braccio, cercando di bloccarmi.
"Akira... Dannazione!!! Ti vuoi fermare?!?"
Nel momento in cui mi sento strattonare, inciampo probabilmente su una
radice sporgente, facendo un volo impressionate in avanti, per poi
rotolare a terra... ma quel che peggio, mi tiro dietro la persona
saldamente attaccato al mio braccio!
Un po' stordito per la botta presa nella caduta, mi tiro su a sedere.
Anche se sono completamente pieno di terra dalle punte dei capelli ai
piedi, fortunatamente non ho niente di rotto... al contrario di quello che
invece mi sono tirato dietro che, seduto un metro da me, si tiene con
entrambe le mani una caviglia dolorante...
"Hisashi!" esclamò.
Inconsapevolmente, mi avvicino a lui preoccupato, ansioso di sincerarmi
delle sue condizioni. Subito mi approprio del piede in questione e inizio
a slacciare la scarpa. Poi, lentamente la sfilo, per evitargli il più
possibile altro dolore. Quando ho finalmente la caviglia a portata di
mano, inizio a tastargli l'osso per capire se ha subito lesioni.
"AHIO!!! MI FAI MALE!" grida ad un certo punto Hisashi, cercando
istintivamente di ritirare la gamba, ma io non mollo la presa.
"Forse, se stassi fermo, potrei controllare un'attimo meglio se ti sei
rotto qualcosa..." rispondo secco, rischiacciando per dispetto nello
stesso punto che gli ha provocato il grido di prima...
"AKIRA!!!" urla a denti stretti "Adesso lo hai fatto apposta!"
"E anche se fosse?" gli chiedo guardandolo seriamente negli occhi per
un'istante, per poi riabbassarli sulla caviglia, dove ho ripreso a
controllare l'osso "Comunque... mi spieghi che diavolo ci fai qui?"
"Ma secondo te?" domanda ironico "Ero in giro a fare una passeggiata, no?"
"Bene... allora riprendi la tua passeggiata da un'altra parte, visto che è
solo una distorsione..." rispondo lasciandogli il piede.
Mi rialzo e riprendo la mia strada verso il luogo dove abbiamo lasciato le
macchine, intenzionato a rimanere lì da solo finchè non arrivano anche gli
altri, così da poter chiedere a qualcuno un passaggio per tornare a
casa...
"No! Aspetta! Ti devo parl... Ahio!"
Il tonfo che sento attira la mia attenzione, e quando volgo il mio sguardo
nuovamente su Hisashi me lo ritrovo ancora per terra a tenersi la
caviglia.
"Anche se non è niente di grave, non devi comunque sforzarla..." dico,
prima di riprendere il cammino.
"Akira... Ti prego! Ascoltami!!!"
Sapendo che adesso sta bene, riesco ad ignorarlo completamente. Purtroppo,
in quel momento, vedendolo sofferente, tutta la rabbia nel mio corpo è
scemata, e istintivamente ho agito per aiutarlo.
Ora invece il ricordo di quello che è successo nemmeno venti minuti prima,
sta riaffiorando con prepotenza, insieme a tutta la mia sofferenza, e
questo non mi permette di certo di restare ad ascoltare le stupide 'scuse'
che vuole accampare...
"Io... Io non ti ho tradito! E mai, in questi sette anni, mai ho pensato
di farlo! L'idea non mi ha nemmeno sfiorato..." esordisce Hisashi,
proclamando egregiamente la sua innocenza...
La cosa però non mi tocca. Evito di voltarmi indietro e continuo a
camminare, allontanandomi sempre di più da lui...
"Ti prego..." aggiunge infine, con voce quasi implorante "Spiegami...
spiegami almeno il perchè pensi questo di me!"
Perchè?
Perchè tu sei molto legato a Kogure, e fra di voi c'è una complicità
particolare. Lo vedo dall'immenso affetto nei sorrisi e negli sguardi che
vi scambiate. Anche il fatto che in passato siete stati pure una coppia e
abbiate condiviso momenti molto speciali insieme, accresce ancora
maggiormente questa mia tremenda gelosia...
Ho sempre avuto un certo timore che tu possa fare un confronto tra me e il
tuo ex-ragazzo. La maggior paura è che un giorno tu possa venirmi a dire
che insieme a Kogure stavi meglio, rispetto che con me... Kami! Non lo
sopporterei...
E' stato il mio cuore ad impedirmi di esplodere prima. Continuava a
consigliarmi di fidarmi di te, perchè l'amore che provo mi impedisce di
pensare che tu possa essere in grado di fare una cosa così infame e
meschina, come quella di frequentare due persone contemporaneamente, di
tradirmi! Conoscendoti, non saresti nemmeno stato più in grado di
guardarmi in faccia dopo... ma oggi non sono riuscito ad ascoltarlo, e ho
agito comandato solo dalla mia atroce gelosia...
Una mano si posa sulla mia spalla destra, accompagnata dalla voce dolce e
calda del mio amore, che chiama il mio nome. Saltando su un piede solo,
per non sforzare la caviglia distorta, mi ha raggiungo. Non me ne ero
nemmeno reso conto di essermi fermato come un baccalà in mezzo al
sentiero...
"Aki... E' vero quello che hai detto?"
ALT!
Detto? Quello che ho DETTO?
Mi volto verso Hisashi guardandolo con gli occhi sgranati, tanto il mio
stupore alla sua domanda... Io non ho detto assolutamente niente! Di che
diavolo sta parlando?!?
"Tu pensi..." continua lui, guardandomi molto seriamente negli occhi, in
un modo che non aveva mai fatto "Tu pensi davvero che io possa fare un
confronto tra te e Kogure?"
Va bene non rendersi conto di fermarsi in mezzo ad una strada... ma non
rendersi nemmeno conto di stare parlando!
Vuoi... vuoi vedere che mi sono messo a pensare a voce alta?
"Akira... ma che cos'hai? Sei diventato più bianco di un lenzuolo!"
Con un piccolo saltellino si sposta leggermente di lato, in modo da
posarmi una mano sul volto per potermi accarezzare dolcemente. Dalle sue
pupille nere traspare una certa preoccupazione... e io mi sento un verme,
vedendo quante attenzioni riserva solo per me, attenzioni piene di
tenerezza...
E io in cambio cosa sono stato capace di dargli? Non solo ho insultato
Kogure, uno dei suoi migliori amici, ma ho anche messo in serio dubbio i
suoi sentimenti, accusandolo ingiustamente davanti a tutti gli altri...
"Senti... non sono affatto arrabbiato per quello che hai detto" inizia a
dirmi Hisashi con un piccolo sorriso sulle labbra "sono solo un po' deluso
perchè tu non me ne abbia mai parlato prima... Capita di avere dei dubbi!
Credi che io, sul tuo conto, non ne abbia mai avuti da quando stiamo
insieme?"
"Davvero? E cosa pensavi?" chiedo con un filo di voce.
"Bhe, ecco..." risponde, arrossendo leggermente imbarazzato, per poi
cambiare completamente espressione, arrabbiandosi "EHI! Ma non stavamo
parlando di quello che penso io!"
"Dai! Lo voglio sapere!" imploro, troppo curioso...
"NO!" risponde secco "E comunque, ficcatelo bene in testa: io non ho mai
fatto paragoni tra te e Kogure e mai ne farò! E se non mi è mai passato
per la testa di ritornare con lui, è perchè sei tu la persona che voglio e
desidero, sei tu la persona di cui ho bisogno... e che amo..."
"Mi perdoni di aver seriamente dubitato di te, allora?" chiedo con un
sorriso...
"Certo Akira... ma solo dopo che avrai chiesto scusa a Kogure per come
l'hai trattato!"
Io, in risposta, faccio un cenno affermativo con il capo. Le mie scuse se
le merita eccome, visto come mi sono comportato. Quindi ci incamminiamo
per tornare alla spiaggia, ma siccome non voglio che Hisashi sforzi la
caviglia ormai bella gonfia, me lo carico sulle spalle.
*
"Hisashi..." lo chiamo dopo aver camminato per diversi minuti in
silenzio...
"Si?" domanda lui da sopra le mie spalle.
"Quali erano i dubbi che ti assillavano?" gli chiedo troppo curioso.
"Ti ho già detto che non te lo dico!" risponde mettendo il broncio... lo
capisco dal tono di voce...
"Non è giusto!" recramino, fermarndomi in mezzo al sentiero "Quello che
pensavo io te l'ho detto! Perchè devi essere così ostinato? Pensi che mi
possa arrabbiare?"
Lui non risponde, nascondendo il volto nell'incavo tra la mia spalla e il
collo. Dal canto mio mi rifiuto di riprendere il cammino, fino a quando
non mi confesserà quello che pensava di me...
"Allora?" gli chiedo dopo qualche minuto, girando leggermente la testa, in
modo da scorgerlo sulle mie spalle.
"Ecco, io..." inizia a dire, per poi bloccarsi nuovamente, tenendo ancora
il volto nascosto alla mia vista.
Sospiro. Possibile che a volte sia ancora così difficile farlo parlare?
Me lo sistemo meglio sulle spalle, convinto di riprendere la strada verso
la spiaggia, dove gli altri ci stanno aspettando, quando la sua voce
giunge alle mie orecchie...
"Io pensavo che, essendo sempre tu il passivo durante i nostri rapporti
intimi e visto che io non ti davo l'occasione di cambiare le cose,
desiderassi qualcun'altro per soddisfare il tuo piacere... Immaginavo che
avessi relazioni con altre persone, tra cui anche due nostri compagni di
squadra..." dice, per poi aggiungere sottovoce, quasi immediatamente "Sei
arrabbiato, vero?"
Rimango in silenzio a pensare alle parole giuste con cui rispondere...
Non sono veramente arrabbiato, ma infastidito dalla conclusione a cui è
giunto. E' vero che ho cercato fin dall'inizio di spingerlo a concedersi a
me, senza però mai riuscirci... ma non l'ho fatto perchè fosse un piacere
mio, ma suo! Lui non può capire che cosa si provi a concedersi ad un'altra
persona se prima non l'ha mai fatto, non può capire quanto sia bello! E
comunque, io lo desideravo principalmente per avere l'opportunità di
fargli provare le stesse emozioni che fa provare lui a me in 'quei'
momenti...
"Ecco... lo sapevo che ti saresti arrabbiato..." conclude stringendomi
ancora di più, non avendo una risposta che dica il contrario da parte mia.
Io mi guardo in giro per un istante, prima di incamminarmi fra gli alberi,
lasciando il sentiero alle mie spalle. Procedo per diversi metri prima di
arrivare in un piccolo patro, dove faccio scendere a terra Hisashi... o
meglio, cerco di farlo scendere, perchè lui si è stretto al mio collo con
l'intenzione di non lasciarlo per nessun motivo!
"Hisashi! Mi stai strozzando!" gli dico, afferrando i suoi avrambacci, e
cercando di allentare la stretta.
"M-mi dispiace..." sussurra con voce strana.
Lascio perdere i miei propositi di staccarlo da me, accovacciandomi, in
modo che lui posi le ginocchia sul terreno e il peso del suo corpo non
venga più retto dal mio collo. La sua faccia è sempre nascota nell'incavo
tra spalla e collo.
"Hisashi... vuoi lasciarmi andare?"
"N-no..."
La mia supplica, anche se non è servita per lo scopo prefissato, è servita
per farmi capire che c'è qualcosa che non va in lui. Decido di passare
alle maniere forti.
Con un veloce muovimento, afferro gli avrambacci nel momento in cui la
stretta al mio collo si allenta leggermente, riuscendo così a liberarmi
dalle sue mani. Lui, appena capisce che cosa sia successo, si dimena con
l'intento di allontanarsi da me. Io non ci penso due volte e lo atterro,
bloccandogli le braccia sopra la testa e il resto del corpo con il peso
del mio. Finalmente riesco a vederlo in faccia, e ad avere la conferma del
mio dubbio...
"Perchè stai piangendo adesso..." gli chiedo sospirando, per poi
avvicinare le mie labbra al suo volto, in modo da asciugargli le lacrime.
"Perchè sono uno stupido..." rispondi, distoglindo lo sguardo da me...
"E' vero!" confermo io con un sorriso.
"Ti ringrazio sentitamente per la consolazione!" aggiungi, imbronciando il
tuo bel viso.
Lascio uno dei due bracci e prendo ad accarezzarti i capelli sopra la
fronte, completamente pieni di polvere per la caduta di prima. Poi prendo
a baciarti, discendendo dall'occhio fino al mento, per concludere il mio
tragitto sulle tue labbra. Il tocco all'inzio è superficiale, riducendosi
ad un semplice sfioramento sensuale delle due bocche. Poi, lentamente,
entrambi cerchiamo sempre maggior contato, fino a quando tu non schiudi le
tue labbra, lasciandomi il completo accesso alla tua cavità. Le nostre
lingue si sfiorano timidamente, per poi giocare tra di loro sempre con più
audacia...
Intanto le nostre mani sono andate alla scoperta dei nostri rispettivi
corpi, esplorando dai pettorali scolpiti all'intera schiena modellata, dai
capelli corti e soffici al sedere sodo, fin giù alle gambe toniche, con
carezze sempre più sensuali.
Sono tremendamente eccitato, e non resisto a non farti capire che cosa
voglio...
Infilo una mano nel tuo costume, e con un dito ti sfiorio ripetutamente
l'apertura che voglio violare. Tu, in tutta risposta, ti irrigidisci,
smettendo all'istante di accarezzarmi e baciarmi.
"Scusa..." sussurro a fior delle tue labbra, per poi posarvi un tenero
bacio.
Consapevole che con il mio gesto ho rotto quell'idillo che si era venuto a
creare tra di noi, faccio per alzarmi, ma tu mi tratteni per un braccio.
"T-ti prego, continua..."
Ti osservo in questa tua espressione imbarazzata, con il volto
completamente bordò, dal quale però traspare una leggera paura e timore
per quello che potrei andare a fare, esaudendo la tua richiesta...
"Hisashi, non fa niente... Non voglio che tu lo faccia se non sei
convinto..."
"Ma io..." cerchi di contraddirmi.
"Ho detto no! Non voglio costringerti!" rispondo esasperato e frustato.
Non puoi sapere quanto io desideri questo tipo di unione con te. Non puoi
sapere quanto io abbia voglia di possederti e farti gemere Hisashi... ma
voglio che tu lo desideri dal profondo del cuore, non che ti senta
costretto a farlo! A causa mia, hai anche un bruttissimo ricordo della tua
prima volta... e tu non sai anche quanto mi pesi sulla coscenza quello
stupido errore che feci, prendendoti con la forza...
Forse, però, non hai ben capito le ragioni del mio rifiuto, perchè ti
risdrai sull'erba girandoti su un lato, in modo da darmi le spalle come se
ti fossi offeso.
Ma io mi chiedo... che cosa cavolo c'era veramente nel caffè di
stamattina, visto che sembra che i nostri dubbi, timori, preoccupazioni e
ansie derivanti dal nostro rapporto stiano uscendo tutte adesso, di botto!
"Hisashi... Senti, io non volevo rifiutarti..."
"Ma l'hai fatto!" mi interrompi "E scusa tanto se per una volta ero
veramente convinto di volerlo fare!"
"Bhe... visto che ti sei offeso così tanto" ti dico sorridendo malizioso,
mentre prendo a baciarti il collo "allora riagguanto l'offerta!"
Arrivo alla tua bocca e me impossesso avidamente. Senza perdere un minuto,
passo a levarti l'ingombrante costume da bagno e, dopo averti fatto
inumidire velocemente le dita della mia mano, cerco di violare la tua
apertura... e qui scopriamo quanto tu fossi convinto! Infatti, come
volevasi dimostrare, inizi ad agitarti nel mio abbraccio, pregandomi di
smetterla...
"Ma come?" ti chiedo, divertito da questa scena ribelle "Non eri tu a
volerlo?"
I tuoi occhi spalancati, infissi sui miei, si rifanno lucidi... e io mi
sento un perfetto imbecille! Ma che mi è venuto in mente? Perchè l'ho
voluto umiliare in questo modo?
Sto per scusarmi nuovamente, quando mi lasci praticamente senza parole...
"C-continua..." dici con voce tremante.
"Eh?"
"Ti ho detto di continuare!"
Chiudi gli occhi e deglutisci a vuoto, cercando di rilassati, ma non mi
sembra che tu riesca ad esserlo veramente...
Io non so proprio cosa fare. Sono decisamente combattutto. Da una parte il
mio istinto sessuale mi spinge ad non interrompere quel momento, perchè
finalmente ho la possibilità di soddisfare le mie fantasie più remote e
nascoste. Dall'altra però, il sentimento che provo nei tuoi confronti
Hisashi, mi impedisce di continuare, perchè so che tu ti stai sforzando e
io non voglio farti male o soffrire...
Rimango ancora qualche istante a pensare, finchè non prendo la mia
decisione.
Appoggio la mia fronte sulla tua e ti guardo per un momento. Poi sfioro le
tue labbra, ritornando a fissare le tue iridi nere...
"Non me ne volere..." ti sussurro a fior di labbra, con un sorriso...
Riprendo a violare la tua apertura spingendo il dito fino in fondo. Tu
soffochi un grido di dolore e stringi violentemente i pugni, attaccandoti
ai ciuffi c'erba verde smeraldo. Aspetto che ti abitui alla sua presenza,
prima di aumentare progressivamente il numero.
Intanto, con una serie di baci, sono sceso verso il basso, per prendermi
cura della tua erezione. Inizio a stuzzicarti la punta con la lingua e
piccoli succhiotti, e i gemiti di approvazione che mi giungono alle
orecchie mi spingono ad andare avanti.
Così, dopo aver leccato un paio di volte la tua virilità per tutta la sua
lunghezza, chiudo la mia bocca su di lei... e nello stesso momento,
insinuo il secondo dito nel tuo anfratto. Distratto dal piacere che ti sto
provocando, non ti accorgi nemmeno della sua presenza, e decido di
aggiungere pure il terzo.
Continuo il mio lavoro di suizione e di preparazione, fino a quando il tuo
corpo non si irrigidisce per un secondo, per poi vibrare leggermente e
sentire il tuo seme che mi invade. Avidamente ingoio il prezioso liquido
bianco, leccando dall'asta anche quelle poche goccie che mi sono sfuggite.
Risalgo alle tue labbra per farti assaggiare il tuo stesso sapore, mentre
lentamente prendo posizione in mezzo alle tue gambe. Con l'unica mano
libera sono riuscito in qualche modo a levarmi il costume da bagno,
scoprendo la mia erezione pulsante che chiede di essere soddisfatta...
Mentre ti sto baciando, estraggo le dita dal tuo anfratto, generando un
lieve gemito, non so dire se di disapprovazione o di dolore. Vi accosto la
punta della mia virilità, ma prima di procedere, ti guardo un'attimo negli
occhi semichiusi, ansimante e ancora spossato dall'erezione appena avuta.
"Ti farà un po' male... ma tu cerca di rilassarti..." ti avverto.
Inizio a penetrarti molto lentamente, cercando di evitarti più dolore
possibile. Tu però ti irrgidisci e inizi ad agitarti, rendendo
l'operazione più difficile...
"Calmati Hisashi..." sussurro, baciandoti dolcemente il volto.
"Fa... Fa male Akira!" mi dici a denti stretti, mentre le lacrime iniziano
a scenderti a lato del viso...
Continuo a penetrarti, cercando di rassicurati il più possibile, ma non
ottengo i risultati che vorrei. Sei sempre più agitato e tenti più volte
di liberarti della mia ingombrante presenza, ma io non te lo permetto.
Penso di capire che cosa ti turba così tanto di questo momento: non è il
dolore che potresti provare a livello fisico, ma quello a livello
psicologico... e tutto a causa di ciò che feci sette anni orsono. Fui così
violento da provocarti uno shok terribile, e ancora oggi hai difficoltà a
superarlo, tanto che il tuo corpo sembra rifiutarsi di collaborare...
Con un enorme senso di colpa che mi attanaglia il cuore, ti abbraccio
stretto e, mentre ti sussurro una lunga cantilena di 'perdono', entro
completamente in te...
Rimango fermo, immobile, aspettando che i tuoi singhiozzi si plachino. Non
so quanto tempo passi, ma quando ho il coraggio di osservarti negli occhi
li ritrovo rossi per le lacrime...
"E' tutta colpa mia..." ammetto, accarenzzandoti i capelli neri tutti
arruffati "Se mi odiassi, avresti tutte le ragioni di questo mondo dalla
tua parte, sai?"
Appoggio la mia fronte sulla tua e chiudo gli occhi. Il peso della mia
coscenza sporca è completamente sulle mie spalle... un'enorme fardello da
portare...
"Ma io non ti odio Akira..." dici, mentre le tue mani prendono ad
accarezzarmi le guance dolcemente "Non potrei mai..."
Ci scambiamo un dolce bacio, tonrando a guardarci negli occhi.
In questo attimo di pace, mi sembra di rivivere i primi tempi del nostro
rapporto, quando faticavamo a staccarci l'uno dall'altro. Passavamo ore e
ore a guardarci negli occhi, a scambiarci tenere carezze, a coccolarci a
vicenda... Sembravamo proprio una di quelle coppiette che si vedono in
quei film strappalacrime che entrambi odiamo tanto! Naturlamente, il tutto
poi portava ad altre effusioni amorose... si sa, la carne è pur sempre
debole... Comunque anche ora non siamo da meno!
Lentamente inizio a muovermi, osservando attentamente le sue reazioni.
Sembrerebbe che non provi nessuno dolore, anche se ogni tanto lo vedo fare
una piccola smorfia, ma non si lamenta. La mia gioia, però, esplode nel
momento in cui gli scappa un gemito di piacere. Decido di aumentare la
velocità delle spinte, anche perchè poco dopo è lui a chiedermelo...
I nostri ansiti si mescolano insieme, come i nostri corpi, aggrovigliati
uno all'altro, uniti in un'unico essere...
La sensazione che provo ad avere Hisashi è immensa, e il desiderio di
fargli urlare il mio nome mi spinge ad aumentare il ritmo, fino a quando
il culmine del piacere non giunge tra di noi...
Spossati, ci distendiamo uno di fianco all'altro, uniti da un tenero
abbraccio.
"Allora?" ti chiedo dopo qualche attimo di silenzio, durante il quale
riprendiamo fiato...
"Bhe... è... è stato bello..." rispondi, arrossendo leggermente.
Io mi tiro su a sedere e ti fisso elettrizzato. Sono contento che ti sia
piaciuto... ora forse avrai superato il momento, quindi...
"Lo rifacciamo?" chiedo sorridendo malizioso, passando il dito sul tuo
torace e discendendo verso il basso...
"Sei... Sei sempre il solito! Una razza di porcospino Hentai!!!" rispondi,
incupendo il viso e afferrando la mia mano prima che giunga al tuo basso
ventre...
"Ha parlato!" contraccampio, indicandoti.
Alla mia battuta, scoppiamo a ridere. In effetti tra i due, non saprei
dire chi è quello peggio...
"MITSUI!"
"SENDOH!"
"RAGAZZI! DOVE SIETE?!?"
Le voci degli altri giungono alle nostre orecchie. Probabilmente, non
vedendoci tornare da parecchio tempo, sono venuti a cercarci...
Velocemente ci rivestiamo, indossando i due costumi che erano sparsi per
il prato. Poi, prendendo nuovamente Hisashi sulle spalle per non fargli
sforzare la caviglia malconcia, ci incamminiamo verso il sentiero.
Sbuchiamo dalla boscaglia ritrovandoci davanti Hiroaki che subito ci
tempesta di domande su dove diavolo fossimo finiti...
"Spero che almeno vi siate divertiti..." sfotte Hanamici, dandomi una
leggera gomitata sul braccio...
Hiroaki lo guarda non capendo assolutamente a cosa si sta riferendo.
Quando però il rosso gli fa l'occhiolino, arriva al dunque e perde le
staffe...
"Noi ci stavamo preoccupando che vi fosse successo qualcosa o che avevate
litigato pesantemente... e invece eravate a farvi i... i comodi vostri in
mezzo al bosco?!?" sbotta il mio amico, fremendo dalla rabbia...
Gli sorrido, chiedendogli scusa di averlo fatto preoccupare. Trovandosi in
piedi detro a Hiro, i miei occhi cadono su Kogure, intento ad osservare
attentamente la caviglia di Hisashi, un po' gonfia e rossa.
"Non ti preoccupare..." dico, attirando la sua attenzione "Prima, mentre
mi correva dietro, è caduto a terra, ma non è niente di grave... solo una
piccola distrosione!"
Notanto che le mie parole erano rivolte proprio a lui, il viso di Kogure
si rilassa, in modo che vi appaia un piccolo sorriso. Poi fa un leggero
inchino per ringraziarmi dell'infromazione.
"Veramente non sono io che sono caduto! Sei tu quello che ha incampato
tirandomi a terra!" puntualizza da dietro le mie spalle il mio Koibito.
"Sottigliezze..." rispondo, facendo finta di nulla.
Tutti insieme, ci incammiamo verso la spiaggia. Io, sempre con Hisashi
sulle spalle, mi affianco a Kogure... ho ancora qualcosa da dirgli...
"Senti..." inizio a parlare, un po' imbarazzato "Io... io devo farti le
mie scuse. Non avevo il diritto di giudicarti, e nemmeno di accusarti...
per non parlare del fatto che sono stato uno stupido anche solo a pensare
a quelle cose..."
"Non fa niente Sendoh..." risponde lui "L'importante è che voi due vi
siate chiariti"
"Si, ma... mi dispiace di essere stato geloso di te, solo perchè in
passato tu abbia avuto una relazione con Hisashi... Ero solamente
invidioso..."
Kogure sorride amaramente, per poi fermarsi in mezzo al sentiero. Siamo
gli ultimi della fila, e quindi dietro di noi non c'è nessuno. Lui aspetta
che gli altri si allontanino un po', per poi parlare...
"Tu... tu non sai quanto io invidi te, Sendoh, per aver trascorso gli
ultimi sette anni della sua vita con lui..."
Una mano di Hisashi si stringe violentemente sulla mia spalla. Sta
soffrendo nel sentirsi dire che il suo ex-compagno non è felice e che
rimpiange molto i tempi in cui stavano insieme... So che vorrebbe
aiutarlo, ma purtroppo ha le mani legate.
"Mettimi giù..." dice sommossamente il mio ragazzo, ed io lo eseguo come
un ordine.
Hisashi si avvicina a Kogure saltellando sul piede sano. Quando gli arriva
di fronte, gli posa entrambe le mani sulle spalle, come a prepararlo per
un bel discorso.
Li osservo un'attimo e, capendo che è una cosa di cui devono parlare solo
loro due, decido che è arrivato il momento di lasciarli soli... Ammetto di
essere ancora un po' geloso a quest'idea, ma ormai non ho più dubbi sui
sentimenti del mio Koibito.
Così, mi volto e raggiungo gli altri che sono avanti a me.
"Ehi! Dove hai scaricato Mitchi?" mi chiede Sakuragi, vedendomi arrivare
senza Hisashi sulle spalle.
"Doveva fare due chiacchere con una persona..." rispondo con il mio
sorriso "Ed è giusto che le faccia da solo con lui"
"E non ti da fastidio lasciarli soli?" mi chiede Hiroaki appena capisce
che la persona di cui sto parlando è Kogure...
"Bhe... Un po' si!" rispondo sincero come sempre "Ma ora mi fido di
Hisashi..."
*
"Akira!" mi chiama il mio amore dal salotto.
Io alzo lo sguardo dal libro che sto leggendo, comodamente sdraiato a
pancia in giù sul letto. Qualche secondo e vedo Hisashi entrare tutto
sorridente dalla porta della nostra camera. Si avvicina, sedendosi di
fianco a me, e inizia a giocherellare con i ciuffi dei miei capelli... gli
piace troppo toccarli quando ho appena finito di fare la doccia e non sono
ancora impiastrati di gel. Io rimango in attesa di sapere che ha da dirmi,
ma nel frattempo mi rilasso con le sue dolci carezze...
"Allora?" chiedo dopo qualche minuto...
"Niente..." risponde lui, ancora intento a divertirsi con i miei capelli.
"Ma... come 'niente'?" ribatto io mettendomi a sedere e interrompendo le
sue attenzioni "Mi hai chiamato come per dirmi qualcosa, sei entrato qui
con un sorriso a trentadue denti... e quando ti chiedo cosa c'è mi
rispondi 'niente'?"
"Aki... guarda che non c'è bisogno che ti arrabbi!" mi ammunisce
sdragliandosi su un fianco.
"Ma io non mi sto arrabbiando!"
Hisashi alza un sopracciglio e mi osserva dubbioso. Va bene, ho alzato un
po' la voce, ma quando fa così per tenermi sulle spine proprio non lo
sopporto! Sto per insistere nuovamente, quando è lui stesso che decide di
parlare...
"Ha telefonato Kogure..." e allarga un immenso sorriso...
"Embè?" domando, un po' stizzito dalla sua espressione, ma visto che non è
la prima volta che gli telefona, non capisco cosa ci sia diverso dalle
altre...
"Se mi lasci finire di parlare, forse te lo spiego!" mi rimprovera,
incrociando le braccia sul petto.
"Allora..." riprende a parlare, dopo un mio cenno "Ha telefonato Kogure.
Oggi pomeriggio viene a Tokyo e mi ha chiesto di organizzare un'uscita a
cena..."
"Ti stai forse divertendo a punzecchiare la mia gelosia?" rispondo,
socchiudendo gli occhi in due fessure...
Il suo viso si oscura per un momento. Poi chiude gli occhi e sospira, come
se fosse rassegnato. Mi chiedo che vorrebbe dire questo atteggiamento...
forse dovrei saltare di gioia sapendo che stasera lui sarà a cena con
Kogure? Anche se mi fido non vuol dire che non sia più geloso!
"Dicevo..." continua, facendo finta di niente, riguardo alle frecciatine
che gli lancio "Mi ha chiesto di organizzare un'uscita a cena... per
quattro!"
"Eh?" esclamo, mentre un dubbio mi assale "Aspetta! Come sarebbe a dire
'per quattro'?"
"Io, tu..."
Ecco... lo sapevo che ci andavo di mezzo anch'io!
"...Kogure e..." s'interrompe.
"E?" gli chiedo curioso di sapere chi sia l'ultima persona della
combricola.
"Dai, Akira! Fai lavorare un po' il cervello!"
Adesso mi arrabbio! Che vorrebbe dire? Che sono uno stupido? E comunque è
lui che è venuto qui perchè doveva dirmi qualcosa... adesso non vorrà mica
giocare agli indovinelli? Non ne ho proprio voglia...
"...e il suo ragazzo!" conclude, forse capendo che non gli avrei la
soddisfazione che cercava.
Sono sorpreso. Non sapevo che Kogure avesse il ragazzo, visto che quando
siamo tornati un mese fa dalla famosa gita al mare, Hisashi mi aveva
raccontato che aveva lasciato sei mesi prima la persona con cui stava
allora... chissà chi è...
Comunque, oltre che sorpreso, sono anche contento. Da una parte perchè
finalmente potrà essere felice... dall'altra perchè se ora sta insieme a
qualcuno, sicuramente non avrà più mire sul mio di ragazzo!
"Allora ci stai?" mi riscuote dai miei pensieri il mio Koibito.
"Se proprio devo..." rispondo, sapendo che questa frase lo farà
arrabbiare.
Ed infatti eccolo con una delle sue migliori espressioni! tra l'altro è
veramente adorabile quando si arrabbia... ma forse è meglio non esagerare.
"Ok! Ok! Stavo scherzando! Ci sto! Ci sto!" lo rassicuro, sfoderando un
sorriso dei miei.
"Vado subito a telefonare al solito ristorante per prenotare!" conferma,
per poi stamparmi un bacio fuggevole sulle labbra e tornare in salotto.
Mmm... avrei preferito che il bacio fosse un po' più 'approfondito'...
vorrà dire che dopo lo raggiungo sul divano...
*
"Akira! Muoviti!" mi sgrida Hisashi, fermo all'angolo della strada ad
aspettarmi "Come sempre siamo in ritardo per colpa tua e dei tuoi
benedetti capelli da istrice! Ma c'era bisogno di impiegare mezz'ora per
pettinarsi?!?"
Veramente, se siamo in ritardo, è anche colpa sua. Mica ho passato il
pomeriggio da solo sdraiato nudo sul divano! Se alla fine ci siamo alzati
da lì che mancava meno di un'ora all'appuntamento, non è solo colpa mia...
Allungo il passo e lo raggiungo. Ad arrivare al nostro ristorante ormai
manca poco e quando ci fermiamo davanti e notiamo che siamo i primi.
"Corri corri... e alla fine sono in ritardo loro!" sussurro contrariato
per la corsa, mentre riprendo un po' di fiato.
"Che hai da lamentarti?" mi chiede Hisashi, scrutandomi in volto.
Io gli sorrido e faccio finta di niente, sicuro che se ripeto quello che
ho sussurrato, mi mette il muso per un mese! Lui però non è proprio il
tipo che demorde facilmente... Quindi, mi si piazza davanti e mi ripete la
domanda...
"Allora? Cos'hai da lamen..."
Eh? Perchè si è interrotto? Ma soprattutto, perchè mi guarda alle spalle
con la mascella che a momenti tocca terra?
Curioso di sapere che cosa ha stupito così tanto il mio Koibito, mi volto.
...e la mia mascella raggiunge quella di Hisashi sul terreno!
"Ciao ragazzi..." ci saluta Kogure venendoci incontro "Vi presento Hideki..."
aggiunge quando si ferma davanti a noi, indicandoci il ragazzo che teneva
per mano.
Rimaniamo imbambolati a fissare l'ultimo arrivato per un altro buon
minuto, il quale somiglia spudoratamente al mio Koibito! Stesso taglio
degli occhi e capelli, stessi lineamenti del viso e corporatura... Hisashi
è un po' più basso, ha la canagione leggermente più scura e il colore di
occhi e capelli diverso, visto che quelli dell'altro sono rispettivamente
verdi e castani...
"Hisashi... non mi avevi detto di avere un fratello!" esclamo guardandolo,
dopo essermi ripreso dalla sorpresa...
"Ma io non ho nessun fratello!!!" risponde lui, voltandosi verso di me...
"Ma un cugino sì!" interviene l'ultimo arrivato...
Eh?
Entrambi riportiamo lo sguardo su di Hideki, la cui notizia ha scosso pure
il suo ragazzo, il quale probabilmente non era a conoscenza nemmeno lui di
questo 'piccolo' particolare...
"Il mio nome è Hideki Matsumoto..." continua lui, il cui sguardo
costantemente posato su Hisashi si fa più minaccioso "Ti ricorda niente?"
Gli occhi del mio Koibito si spalancano lentamente, mentre il dito indice
si alza inesorabilmente verso di lui...
"Tu... Tu sei il piccolo Hide con cui giocavo quando ero alle
elementari?!? Il figlio della sorella di mia madre?!?"
"Esatto!" conferma Hideki "E quanto ho saputo che il basta*do che aveva
ferito il mio Kiminobu non mi sono per niente stupito!" e prende Hisashi
per il colletto "Sei sempre stato un arrogante presuntuoso, ma adesso ti
faccio passare io la voglia di approfittarti degli altri!"
Matsumoto sta per sferrare un pugno all'indirizzo del mio Koibito, e so
che se solo osa toccarlo, gli faccio passare io la voglia di picchiare la
gente!
Sto per intervenire, ma foturnatamente per lui, è il suo ragazzo che lo
ferma, mettendosi in mezzo. Kogure gli chiede spiegazioni sul perchè non
gli aveva detto di conoscere già Hisashi o di essere addirittura suo
cugino, ma l'altro in tutta risposta abbassa gli occhi sull'asfalto, con
un certo senso di colpa, e si scusa.
"Bhe... almeno adesso mi spiego il perchè di tanta somiglianza!" dice l'ex
giocatore dello Shohoku, sorridendo tranquillamente...
Osservo i due scambiarsi un dolce bacio, e poi abbracciarsi teneramente...
e ora capisco anche il perchè Matsumoto sia adirato con Hisashi: è cotto e
stracotto di Kogure... e si vede anche solo da come lo guarda!
Probabilmente non avrà sopportato vederlo sta male per diversi anni a
causa del cugino... soprattutto per un cugino che, a quanto pare, già non
gli andava a genio fin da piccolo...
"Hisa..." dico infine con un profondo sospiro "Guarda che ora puoi
spostarti da dietro la mia schiena..."
"Sicuro?" sussurra, sbirciando i due da sopra la mia spalla.
...e meno male che Mitsui era uno dei teppisti più temuti di tutto lo
Shohoku!
FINE
*Owari*
Mitchi: ...
Sendoh: ^__^
Cioppys: Embè?
Mitchi: Che è sta schifezza di finale?
Cioppys: E' un finale, no?
Mitchi: Sarà anche un finale... ma fa veramente pena...
Cioppys: A me sembra che ad Akira piaccia...
Sendoh: Infatti! ^__^
Mitchi: Ma... Ma come fa a piacerti quell'obbrobio?!?
Sendoh: Semplicemente perchè Kogure sta con un'altro... e quindi non avrà
più mire sul mio Hisashi! ^__^
Kogure&Mitchi: ¬.¬ ...
Cioppys: Era meglio se il motivo non lo avessi saputo... T.T
***
Cioppy's Notes (Ovvero appunti ultra mega poco importanti^^')
-------------------------------------------------------------
L'ho riletta tante di quelle volte, che ormai questa ff la dovrei sapere a
memoria! Comunque la conclusione a cui sono arrivata è sempre la stessa: è
incongruente! ¬.¬
Il pensiero di Sendoh fa un po' quello che vuole: cioè, un minuto prima è
arrabbiatissimo e lascia il suo ragazzo, mentre un minuto dopo gli corre
incontro per soccorrerlo, come se niente fosse successo, per poi ripensare
a tempo record di rivedere le sue decisioni!
Ho provato a metterla a posto tante di quelle volte che il risultato, alla
fine, era ancora più deludente di prima... quindi ho rimesso la prima
versione, decisamente la migliore.
in più, il tutto avrebbe dovuto avere un seguito in un'altra side story,
che si sarebbe dovuta intolare 'L'Incidente'... già tutto un progamma!^^'
Il fatto però di aver concluso questa ff ben dopo la gita al mare, la
esclude a priori, visto che questo benedetto incidente doveva svolgersi
proprio al ritorno dalla gita...
Non so dirvi se vi siete risparmiati questa nuova ff... sia mai che un
giorno decida di riutilizzare l'idea, e io non prevedo il futuro!^^'''
See You! ^__^
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