NdKaze: Eccoci qui, la mia prima ficcina
su Saiyuki,giustamente questa serie non poteva sperare di cavarsela senza
almeno una ficci da parte mia ^__^, scherzi a parte, è una song ed è la
prima che scrivo....ed è anche la prima lemon...insomma, un salto nel
buio....abbiate pietà di me, spero di non aver inflitto un'ennesima
sofferenza al mondo scrivendo questa paginetta!!! ^___^'
Spero vivamente che vi piaccia!!!
Buona lettura!!!
Disclaimer:A momenti me ne dimenticavo, i pg non sono miei, se lo
fossero non li esporrei così ma passerei il tempo a spupazzarmeli e a
stropicciarmeli, li ho momentaneamente requisiti, ma non ci guadagno nulla a
fargli fare tutto ciò, se non uno smisurato piacere personale *__*. Ultima
cosa poi la smetto di rompere...(sé, ma quandomai!!!-___-NdTutti)...qui
Sanzo fa la parte di un emerito bastardo, spero che non me ne vogliate, ma
mi è uscito così (chissà per quale oscura ragione ¬_¬).
Ultimissima cosa (Tsé...come volevasi dimostrare NdTutti), la canzone è di
Jann Arden, e si intitola Insensitive (ma va?!NdTutti) è davvero bellissima,
e se a qualcuno capitasse, ascoltatela!!
INSENSITIVE
Erano giunti finalmente in una locanda dopo un'interminabile giornata di
marcia verso il lontano ovest, nelle prime ore del pomeriggio, il cielo
aveva iniziato ad annuvolarsi promettendo ben più di un semplice temporale,
fortunatamente erano riusciti a mettersi al riparo poco prima che si
scatenasse il diluvio.
Alla reception, Hakkai si era occupato delle formalità, dato che il monaco
si era chiuso nel suo solito "mutismo da temporale".
Erano riusciti a trovare due doppie...
H: "Ora non ci restava che decidere come dividerci per la notte..."
Gojyo e Hakkai si scambiarono una fugace occhiata, nessuno dei due era
particolarmente propenso a passare la notte in camera con Sanzo mentre fuori
il maltempo imperversava, ma non erano neanche sicuri di voler lasciare solo
Goku, ormai sapevano fin troppo bene come andava a finire, ma prima che
potessero dire qualcosa, Sanzo afferrò malamente una delle chiavi e si avviò
su per le scale.
Goku sospirò abbassando mestamente il capo, odiava vedere il suo sole
rabbuiarsi, oscurato dalle cupe nubi del suo passato, Hakkai gli posò una
mano sulla spalla in segno di conforto, il demone dagli occhi dorati alzò il
viso, ostentando un sorriso tirato e stanco...
H: "..dai Goku, andiamo a cena, poi penseremo alla sistemazione per la
notte!!"
G: "Ti ringrazio, ma sono molto stanco....credo...che andrò a dormire...ci
vediamo domani..."
Il giovane salì lentamente le scale e non gli fù difficile trovare la
stanza, entrò lentamente, scostando appena la porta e cercando di non fare
rumore, l'ultima cosa che voleva era disturbare il monaco, si sarebbe
limitato a stargli accanto.
Appoggiò il suo zaino affianco al letto su cui poi si sedette stringendo al
petto il cuscino.
Sanzo era davanti alla finestra ed osservava con ostinazione le gocce di
pioggia che disegnavano intricati arabeschi sul vetro.
Dalla sua posizione Goku riusciva a scorgerne il profilo, a tratti
illuminato dalla fugace luce dei lampi, la veste sacerdotale calata fino
alla vita lasciava scoperto l'aderente lupetto nero, la scimmietta si
accorse di non riuscire a staccare lo sguardo dal corpo dell'altro, i
capelli raccolti in un morbido codino alla base del collo, alcune ciocche
più corte sfuggivano al laccietto per scivolare a velargli lo sguardo, la
pelle vellutata lasciata scoperta sulle spalle, i muscoli della schiena
fasciati dalla maglia leggera, la vita stretta e ben modellata...
Lo vide afferrare il paccetto di sigarette e portarsene nervosamente una
alla bocca.
Quelle labbra, così perfette, poteva solo immaginare il loro calore li loro
sapore...o le sensazioni che avrebbero suscitato a contatto con la sua
pelle....ma avrebbe tanto desiderato scoprirle.
Perso nei suoi pensieri non si accorse di essersi alzato e di esserglisi
avvicinato, ora era in piedi dietro di lui, poteva avvertire il suo respiro,
ma rimase immobile in silenzio.
Sanzo aveva sentito il cigolio del letto quando Goku si era alzato e ora
poteva scorgere la sua esile figura nel riflesso del vetro.
Attese, ma il giovane non si mosse e non disse nulla, semplicemente lo
fissava e la cosa lo metteva a disagio, nemmeno il suo autocontrollo o il
suo sangue freddo potevano reggere a lungo all'attento esame di quelle iridi
dorate, pareva che fossero in grado di trapassare l'anima per poi scorgerne
ogni incrinatura...
Si voltò, regalando al giovane uno sguardo gelido, colmo d'ira, rimasero
così per qualche istante, un attimo strappato al tempo stesso, un muto
confronte tra i due.
S: "Si può sapere che vuoi?"
G: "........"
S: "Bhé?!"
Un tocco delicato e riverente, una mano dalla pelle ambrata si posò
dolcemente su di un viso niveo, il palmo aperto a racchiuderne la guancia,
una leggera carezza col pollice a sfiorare quelle labbra perennemente
imbronciate, dita leggere che esitanti scivolano lungo la linea della
mascella saggiandone la pelle vellutata.
Occhi ametista che si dilatano sorpresi, colpiti da quella carezza più di
quanto avrebbe potuto fare un pugno, labbra che si schiudono in un muto
gemito, lasciando cadere la sigaretta ormai dimenticata, lo scatto repentino
di una mano a scacciare quella sconosciuta dell'altro.
Sanzo afferò Goku per il bavero della maglia e lo sbatté con le spalle al
muro, gli occhi pericolosamente socchiusi ed un sibilo gelido....
S: "Cosa diavolo credi di fare?!"
....e si sarebbe aspettato di tutto in risposta, dalle scuse banali alle
lacrime, ma rimase inerme di fronte al sorriso che l'altro gli porse,
solare, sincero.....e forse....era malizia quella che splendeva nei suoi
occhi....
Stette a fissare quelle labbra irriverenti che tanto sfacciatamente lo
stavano sfidando, incantato dalla piega dolce in cui si erano incurvate,
parevano petali, così delicati e perfetti.....con lo sguardo incatenato alle
labbra dell'altro, avvicinò il viso al suo, una mossa lenta ed
esasperatamente attesa, il mondo intero parve trattenere il respiro per poi
fremere nell'attimo in cui le loro bocche si sfiorarono.
Quella leggera carezza cedette ben presto il passo alla passione che
bruciava entrambi, le mani di Sanzo abbandonarono la presa sulla maglia
dell'altro per scivolare dietro alla nuca, sprofondando le dita fra i
morbidi capelli castani, in risposta Goku inclinò la testa obbedientemente,
concedendo libero accesso alla lingua curiosa che gli stava torturando le
labbra e avvolse le braccia attorno alla vita del biondo, facendo aderire i
loro corpi sempre più accaldati.
In breve tempo la maglia del giovane giacque dimenticata a terra, mentre le
mani di Sanzo esploravano la pelle finalmente lasciata scoperta,
percorrevano la schiena in lente carezze fino a giungere al bordo dei
pantaloni, per poi riprendere a salire sfiorando la colonna vertebrale
diffondendo nel corpo del compagno una lunga scarica di brividi, lo avvertì
gemere, un suono basso ed estremamente sensuale, se lo sentì scorrere nel
sangue, vibrare in ogni cellula, conducendolo sull'orlo della pazia.
Con gesti impacciati Goku slacciò la cintura che ancora teneva la veste
sacerdotale stretta ai fianchi dell'altro, l'indumento si accasciò al suolo
con un suono che parve un sospiro di solievo, la bocca di Sanzo abbandonò
quella del demone per scivolare a lambirgli il collo, la linea delle spalle
e da li, sempre più in basso, soffermandosi sui capezzoli ormai turgidi, li
succhiò avidamente, alternando alla lingua i denti in teneri morsi che
fecero agitare il giovane corpo tra le sue braccia.
Seguendo la linea degli addominali, sprofondò la lingua nell'ombelico, le
dita dello youkai si persero nella chioma bionda del suo torturatore, mentre
quest'ultimo gli slacciava i pantaloni ormai dolorosamente stretti,
facendoli scivolare a terra insieme alla biancheria intima.
Seguì un attimo di immobilità, Goku eccitato all'inverosimile e ormai
sommerso dal piacere, abbassò lo sguardo per incrociare due ametiste
splendenti, in cui una luce completamente nuova aveva preso il posto della
consueta fraddezza, gli parve di vedere la scena al rallentatore, vide la
bocca dell'altro socchiudersi, la lingua scivolarne fuori e con divertita
malizia sfiorare la punta del suo membro teso, strinse istintivamente gli
occhi travolto dal piacere che quel semplice gesto gli aveva procurato,
serrò la presa delle mani fra i capelli biondi in una tacita supplica a
concedergli quel piacere che riusciva appena a sfiorare e che tanto
sadicamente gli veniva negato.
I suoi occhi tornarono a spalancarsi, mentre le sue labbra si tendevano in
un muto grido quando si sentì avvolgere dalla bocca calda del suo sole, ogni
fibra del suo corpo fremeva incontrollata allo stesso ritmo con cui le
labbra avide del compagno si muovevano su di lui.
Una delle mani di Sanzo, che fino a quel momento che era rimasta sul fianco
di Goku si spostò, scivolando languida sulla sua schiena per poi scendere
lentamente fino ad accarezzare la rotondità delle sue natiche, sinuosa, andò
a stuzzicare l'apertura tra esse.
Sentì compiaciuto la voce dell'altro gemere con maggiore intensità, fino a
spezzarsi in un lamento roco, impastato dal piacere nel momento in cui fece
scivolare un dito all'interno del suo corpo.
Al primo ne seguì un secondo, ed un terzo, a quest'ultima stimolazione,
Sanzo avvertì il corpo del compagno tendersi, mentre con un ultimo grido
inondava la sua bocca, non si lasciò sfuggire neanche una goccia di quel
nettare prelibato, la sua lingua ne cancellò ogni traccia, poi si riportò
sulle labbra invitanti dell'altro, ancora ansimante, per condividere con lui
quel sapore.
Goku, ancora stordito dall'orgasmo, allacciò le braccia attorno al collo
dell'altro che, con un rapido gesto lo sollevò facendosi cingere la vita
dalle sue gambe, mentre le loro lingue ingaggiavano l'ennesimo duello.
Le mani di Goku si infilarono rapide sotto la leggera maglia che ancora
ricopriva il petto del suo amante e con carezze sempre più audaci le fece
scorrere sul corpo perfetto, sfiorando i pettorali, soffermandosi sui
capezzoli e torturandoli come gli era stato 'mostrato' in precedenza, lambì
gli addominali per poi sfilare la maglia e andare ad assaggiare con le
labbra la pelle delicata della gola.
Dentro di sé sorrise, pensando al segno rosso che da li a poco sarebbe
apparso sulla pelle diafana che, con tanto gusto stava divorando.
Con delicatezza Sanzo lo adagiò sul letto, sollevandosi poi per fissarlo
negli occhi, due pozze ambrate, cariche di passione e desiderio, rese lucide
dal piacere ancora troppo vicino, gli parve di annegare in quel turbine di
sentimenti....
G: "...Sanzo...?"
S: "zitta saru....."
....la voce dello youkai lo riscosse dai suoi pensieri, con movimenti rapidi
si sfilò i pochi indumenti che ancora portava prima di avventarsi nuovamente
sulle labbra deliziosamente arrossate dell'altro, Goku avvertì la virilità
dell'altro premere contro il suo corpo e, seguendo l'istinto allargò le
gambe per facilitare il compagno.
A quel muto invito, il biondo non seppe resistere iniziando lentamente a
penetrarlo, sentì il corpo di Goku tendersi ed irrigidirsi, avvertì le
unghie del ragazzo piantarglisi nella delicata pelle dei fianchi su cui
aveva posato le mani.
Attese qualche istante, poi con un'unica spinta lo penetrò a fondo, il corpo
del giovane si contrasse sul suo sesso, strappandogli un gemito roco che
fece eco al grido di dolore dell'altro, rimase immobile, avvolto dal calore
intossicante che il compagno pareva irradiare, quando lo sentì rilassarsi,
assestò la prima spinta, senza staccare i suoi occhi da quel bel viso ora
contratto dal dolore.
Vide i suoi occhi spalancarsi e farsi enormi, mentre dalle sue tenere labbra
si diffondeva un suono tanto sensuale da farlo andare a fuoco.
G: "....ti prego....fallo ancora..."
Non se lo fece ripetere, iniziando a spingere sempre più a fondo, con
maggiore intensità e forza, Goku si muoveva allo stesso ritmo
assecondandolo, andandogli incontro, finché con un ultimo affondo, Sanzo si
liberò dentro di lui invocando il suo nome, ed il giovane corpo sotto di lui
bagnava i loro ventri.
Poco dopo, con delicatezza Sanzo abbandonò il corpo del demone per
stenderglisi accanto, entrambi ansimanti, impiegarono alcuni minuti per
riuscire a riprendere il controllo sui loro cuori impazziti.
Goku si accoccolò al fianco del biondo, strusciando la testolina castana
contro il suo petto, poi alzò lo sgurdo per scrutarne il viso, tornato serio
e composto, la scimmietta si sporse per scoccargli un bacio sulla guancia,
prima di poggiare nuovamente la testa sul suo torace e abbandonarsi al
sonno, cullato dal battito dei loro cuori.
G: "..ti amo..." fù il sussurro che sfuggì alle sue labbra prima che morfeo
lo reclamasse per sé.
Si mosse piano nel letto, avvolto ancora dalle pesanti spire di un sonno
portato dalla stanchezza, ma il sole che, indifferente, entrava nella stanza
filtrando attraverso le imposte chiuse, lo stava lentamente conducendo al
risveglio.
Con movimenti lenti ed ancora impacciati, si portò una mano sugli occhi
strofinandoli piano, poi infastidito dalla luce si voltò dall'altra parte,
un sorriso radioso si dipinse sul suo volto tendendogli le tenere labbra al
ricordo del sogno che lo aveva accompagnato quella notte, così come nelle
altre, arrosì e voltandosi sprofondò il viso nel cuscino abbracciandolo,
quasi avesse paura che anche quello, così come le illusioni del sogno,
potesse abbandonarlo.
Rimase così, col volto nascosto per qualche istante poi una strana
sensazione iniziò a serpeggiargli sulla pelle, si alzò di scatto a sedere, e
si guardò intorno nella stanza e i suoi occhi ne incontrarono altri, freddi,
distanti, quasi infastiditi, iridi viola, un colore per definizione caldo,
ma non c'era traccia del minimo tepore in quegli occhi, che dell'ametista
avevano la durezza oltre che il colore.
Abbassò il viso, mentre le sue guance raggiungevano la tonalità del porpora,
come una cascata, gli piovvero addosso i ricordi di quella notte, <...non
era un sogno, non era un sogno, non era un sogno...> questo l'unico pensiero
che girava a circuito chiuso nella mente di Goku, ma non riuciva a capire,
era una bella cosa o no?
Lui sarebbe stato al settimo cielo, il suo istinto lo avrebbe portato a
saltare giù dal letto e a correre in contro al suo sole per gettargli le
braccia al collo e perdersi in un lungo ed umido bacio, non avrebbe potuto
immaginare modo migliore di iniziare la giornata, ma lo sguardo che il bonzo
gli stava rivolgendo, lo incatenava lì dov'era e il silenzio che gli
infliggeva, aggiungeva peso sulle esili spalle della scimmia, che ora erano
incurvate, come se stesse sostenendo il mondo intero.
Fissò a lungo le sue dita che si torcevano l'un l'altra per il nervosismo,
sperando che l'altro dicesse qualche cosa, qualsiasi cosa, invece se ne
stava lì, accanto alla finestra con una sigaretta tra le labbra e lo sguardo
fisso su di lui...
G: "..Sanzo....io..."
Finalmente il biondo, dopo aver lasciato andare una boccata di fumo della
sigaretta che stava consumando in silenzio attendendo il risveglio del
ragazzo, infranse il silenzio e la tensione che permeavano la stanza....
S: "Stupida scimmia, vedi di darti una mossa, vestiti e prepara la tua
roba...è ora di ripartire!"
Detto questo si staccò dalla parete e raggiunse la porta sulla parete
opposta a quella dove si trovava, afferrò la maniglia e la aprì, poi si
fermò un istante, senza neanche voltarsi...
S: "Per quanto riguarda quello che è successo questa notte, mi sembra
superfluo dire che si è trattato di uno stupido errore, un attimo di
debolezza....comunque sia l'argomento si chiude qui....definitivamente!"
Poi oltrepassò la soglia e sparì nel corridoio richiudendosi la porta alle
spalle.
Goku lo aveva osservato, lo aveva seguito con lo sguardo, ma era come se si
fosse trovato di fronte ad una scena che non lo riguardava, come se non
fossero state rivolte a lui quelle parole, come se non fosse stato suo il
cuore che ora giaceva in pezzi sul fondo della sua anima, solo parecchi
minuti dopo che Sanzo aveva lasciato la stanza, calde lacrime si
affacciarono ai suoi occhi per poi lasciarsi cadere sulle guance lisce fino
ad arrivare ad inumidire le labbra, mentre il petto veniva squassato dai
singhiozzi.
Si era preso tutto, il suo corpo.....il suo cuore....no, non era esatto
pensò con un sorriso amaro, lui il suo cuore glielo aveva donato ormai da
tempo....
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Si erano lasciati ogni traccia di civiltà alle spalle ormai da diversi
giorni, sempre se la parola "civiltà" fosse corretta per definire qualche
edificio sgangherato nel cuore del deserto.
Il viaggio per i quattro a bordo del traballante veicolo, si stava svolgendo
in assoluta apatia ormai da diverso tempo, il caldo torrido del deserto
stava mettendo a dura prova la sopportazione del gruppetto, le scorte
d'acqua scarseggiavano, quelle di cibo erano quasi esaurite, non meno grave,
erano finite anche le sigarette e le ore più calde della giornata dovevano
ancora arrivare.
Ma non era solo il caldo l'artefice dell'insolita cappa di silenzio che
incombeva sul gruppo, ovviamente non ci si poteva aspettare confusione dal
bonzo o dal demone dagli occhi verdi, ma la cosa che più stupiva era la
quiete che regnava sui sedili posteriori della vettura.
Il demone dai capelli rossi sedeva in modo scomposto, sbuffando annoiato di
tanto in tanto, ormai aveva rinunciato ad attaccar briga col suo 'vicino di
viaggio' che non lo degnava neanche di uno sguardo privandolo così di ogni
divertimento.
Goku infatti sembrava completamente assorbito da chissà quali pensieri, se
ne stava lì, con le braccia stringeva al petto le gambe, e poggiava il mento
sulle ginocchia, lo sguardo perso su un punto indefinito dell'immutabile
panorama che gli sfilava accanto ma i suoi grandi occhi parevano vedere ben
oltre l'orizzonte.
Era decisamente insolito questo comportamento da parte del giovane youkai
(chissà se l'ho scritto giusto ^^' NdK).
Negli ultimi giorni era diventato taciturno, schivo, mangiava poco e passava
il tempo a rimuginare e sospirare.
Ovviamente questo mutamento non era passato inosservato, infatti tutti
all'iterno del gruppo se ne erano accorti.
Hakkai, più volte aveva cercato di scoprire la ragine di tutto questo, ma
senza ottenere nulla, Goku infatti ogni volta lo liquidava con un "va tutto
bene" decisamente poco convincente.
All'ennesimo sospiro da parte di Goku, a cui faceva eco uno sbuffo annoiato
di Gojyo, Hakkai decise di provare ad accendere l'autoradio, dopo
un'interminabile serie di fruscii indistinti, le note di una canzone
iniziarono a distinguersi diventando mano a mano sempre più nitide e chiare,
poi la voce di una donna si aggiunse alla base e le parole iniziarono a
scorrere....
How do you cool your lips after a summer's kiss? (Come fai a
raffreddare le labbra dopo un bacio d’estate)
how do you rid the sweat after the body bliss? (Come fai a liberarti
del sudore dopo l’estasi del corpo)
how do you turn your eyes from the romantic glare (Come fai a voltare
gli occhi da uno sguardo romantico)
how do you block the sound of a voice you'd know anywhere? (Come fai
a farmare il suono di una voce che riconosceresti ovunque)
Come ci riesci, spiegamelo....come fai a rimuovere tutto, a fare come se
niente fosse dopo quello che c'è stato?
Si, perchè per quanto tu possa negare, qualcosa c'è stato eccome, e il mio
cuore, ancora sanguinante, accellera il ritmo incurante del dolore, ogni
volta che ci penso....
Quando mi trovasti, rinchiuso in quella grotta.....dicesti di aver udito la
mia voce, non mi conoscevi allora e io invocavo la luce del sole, ma fosti
tu a sentire la mia voce....mi chiedo come tu ora possa ignorare quella
stessa voce che, sono certo, è tornata a tormentarti, perchè non riesco a
smettere di pensare, non riesco a dimenticare.....non riesco a smettere di
soffrire.....
Oh, I really should have known... (Oh avrei dovuto davvero saperlo)
by the time you drove me home by the vagueness in your eyes (Quando
mi hai riportata a casa c’era freddo nei tuoi occhi)
your casual good-byes (Il tuo saluto indifferente)
by the chill in your embrace the expression on your face (Il tuo
freddo abbraccio l’espressione del tuo viso)
that told me maybe you might have some advice to give (mi hai detto
che forse hai qualche consiglio da dare)
on how to be insensitive (su come essere insensibile)
I tuoi occhi, la tua espressione, non sono mutati nemmeno quando mi hai
detto che per te quella notte era stata un errore, una semplice debolezza,
ma tu lo sapevi che mi stavi spezzando il cuore? o semplicemente non ti
importava?
Mi hai detto di dimenticare tutto, di non pensarci più, che sarebbe stato
meglio così, e non sai quanto vorrei poter seguire il tuo consiglio.....ma
sarebbe come chiedere al mio cuore di scordarsi come si fa a battere....e
non ci riesco.
How do you numb your skin after the warmest touch? (Come fai ad avere
la pelle intorpidita dopo un tocco ardente?)
how do you slow your blood after the body rush? (Come fai ad avere il
sangue lento dopo l’impeto del corpo)
how do you free your soul after you've found a friend? (Come fai a
liberare la tua anima dopo che hai trovato un amico)
how do you teach your heart its a crime to fall in love again? (Come
fai ad insegnare al tuo cuore che é un crimine innamorarsi di nuovo)
...quella notte così carica di passione...riesco ancora a sentire il profumo
dei tuoi capelli, il calore del tuo corpo...la luce dei tuoi occhi...hai
urlato il mio nome mentre mi possedevi ed io mi inarcavo sotto di te per
accoglierti, ti ho rivelato i sentimenti che custodivo nel più profondo
della mia anima, bruciando nei tuoi caldi raggi....eppure, poche ore dopo te
ne sei andato....e in quel momento, in te di caldo....non era rimasto nulla,
mi chiedo se non mi sia sognato tutto...no, questo dolore, questa continua
fitta in mezzo al petto....non è stato un sogno.
Perchè lo hai fatto? volevi soltanto divertirti, oppure hai avuto paura? ti
sei vergognato del fatto che tu, un bonzo....un sanzo abbia ceduto ai propri
istinti o....del fatto che a soddisfarli sia stato io...un demone.
Ti nascondi dietro l'insegnamento del tuo maestro, "non avere nulla" ...ed è
per questo che sei fuggito? Che hai chiuso il tuo cuore a tutto e a tutti?
Ma come si può decidere di non amare più?
Oh, you probably wont remember me (Oh probabilmente non vuoi
ricordarmi)
it's probably ancient history (probabilmente è una storia vecchia)
I'm one of the chosen few who went ahead and fell for you (Sono una
fra le poche scelte che si è fatta avanti e si é innamorata di te)
I am out of vogue, I'm out of touch (Sono fuori moda, sono mezza
matta)
I fell too fast, I feel too much (Mi innamoro troppo velocemente, mi
innamoro troppo)
I thought that you might have some advice to give (Pensavo che tu
forse avevi qualche consiglio da dare)
on how to be insensitive (su come essere insensibili)
Probabilmente tutto quello che vuoi è dimenticarti di questa storia,
dimenticarti di me, e di quello che c'è stato....infondo, me lo hai detto
chiaramente, 'si è trattato di un attimo di debolezza' e probabilmente ti
sarebbe andato bene chiunque.....invece...c'ero io, col mio stupido
cuore....
Dannazione, devono avere ragione a darmi della "baka saru".....devo essere
davvero stupido per permettergli ancora di farmi del male, o per permetterlo
a me stesso....bhe Sanzo, dopotutto tu sei il mio maestro....e ho deciso di
imparare da te cosa fare...per essere insensibile.
< Fine >
K: non ci credo...ce l'ho fatta '__'...ce l'ho fatta davvero °__°....L'HO
FINIIITAAAAA.... *___*
G: perchè deve finire così male tra me e Sanzo? Y__Y
K: ero particolarmente ispirata...^__^
S: andiamo bene...pensa quando sta pazza ha il 'blocco dello
scrittore'...-___-
G: no ti prego, è una possibilità che non voglio neanche immaginare....O__o
K: ingrati, e io che ho sprecato la mia prima lemon per voi due....>__<
G:....in effetti....quella parte era decisamente ^////^
S:..tsé...(-///-)
K: ma che timidone che sei Sanzo! ^___^
S:TI AMMAZZO!!!!
K: °___° gulp...come non detto.