Note: Questa fic è qualcosa che mi ero ripromessa di scrivere fin da quest’estate, da quando avevo finito di leggere HP5…solo che per vari motivi avevo accantonato temporaneamente l’idea (troppe fic da scrivere e non me la sentivo di iniziarne un’altra, per quanto breve fosse-__-;;). Ora dovete ringraziare Shinta se è finalmente venuta alla luce…mi ha astutamente ricordato che…beh…l’avevo lasciata in sospeso!^^;;;

I personaggi ovviamente non appartengono a me ma alla Rowling…..peccato!ç__ç

 

In memory of Sirius Black

di Miyuki

 

Harry se n’è andato...è tornato a casa dei Dursley.

Lo so che questa sistemazione non gli piace. Lo so che avrebbe voluto restare con noi qui a Grimmauld Place invece di essere segregato a Privet Drive con i suoi zii…ma per quanto quel posto non piaccia a nessuno, rimane sempre il più sicuro per lui.

E poi gli abbiamo promesso che saremmo sempre stati al suo fianco e che saremo andati presto a prenderlo.

Spero che questo gli sia vagamente di conforto perché posso capire quello che sta passando…posso capirlo fin troppo bene…

Io stesso non riesco ancora a capacitarmi di quello che è successo. Non riesco a convincermi che tu non sei più tra noi, che non spunterai più fuori da una di queste stanze ridendo o sbuffando perché ti stai annoiando, che non sentirò più le tue forti e calde braccia avvolgermi dolcemente o con fare protettivo.

Tutto è successo troppo velocemente.

Un attimo prima stavamo combattendo fianco a fianco…l’attimo dopo stavi cadendo e scomparendo dietro quel maledettissimo velo.

Harry non ha colpa in tutto questo, anche se crede di averne…lui è soltanto una vittima di questo destino che è stato scelto per lui.

La colpa è stata mia! Io avrei dovuto aiutarti! Io avrei dovuto impedire che ti facessero del male! Io ero là e non ho fatto niente per salvarti!

Dio…se potessi mi lascerei morire in questo istante per venire da te…ma Harry ha bisogno anche del mio sostegno per tirare avanti…non posso abbandonare anche lui, anche se la tua perdita mi sta dilaniando il cuore.

Già una volta ho creduto di averti perso per sempre.

E’ stata terribilmente dura convivere col fatto che fossi un traditore ed avessi ucciso senza pietà i nostri amici…specialmente perché non riuscivo a smettere di amarti e perché una parte di me sapeva che non potevi essere stato tu.

Che gioia immensa ho provato, poi, quando ti ho ritrovato e ho saputo la verità. Fu come se nulla fosse accaduto tra di noi.

Il nostro amore era ancora lì, forse più forte di prima a causa della lunga separazione.

I due anni che seguirono furono i più belli e i più felici della mia vita.

La guerra, Voldemort, il fatto che tu fossi ancora un ricercato…tutto perdeva d’importanza quando giacevo tra le tue braccia. In quei momenti per me esistevi solamente tu e nient’altro.

Se ci penso adesso non riesco a trattenere le lacrime ma tanto nessuno può vedermi.

Come posso vivere senza di te?

Come posso sperare che la mia vita abbia un senso senza la mia anima gemella al mio fianco?

Mi sento vuoto…perso…solo…

Voglio i tuoi baci…

…le tue carezze…

…i tuoi sospiri mentre facevamo l’amore…

…voglio tutto quello che non potrò più avere.

Lentamente mi lascio scivolare a terra. Sono nella tua stanza sai?…nella nostra stanza.

Ogni cosa qui dentro mi ricorda momenti trascorsi insieme a te…tanti piccoli momenti felici.

Le nostre doccie mattutine, fatte assieme mentre gli altri ancora dormivano ignari.

Le nostre lotte con i cuscini, fatte per risolvere stupide dispute su questioni ancora più stupide.

Le nostre notti di passione, quando ci perdevamo l’uno nel corpo dell’altro e mi sussurravi, mentre mi possedevi dolcemente,  che ero la cosa più bella che ti fosse capitata nella vita.

Ricordo ancora il discorso che mi facesti qualche giorno prima dell’arrivo di Harry a Grimmauld Place.

 

“Cavolo! Non posso credere che Harry verrà a stare veramente qui da noi…e questo posto sembra un porcile!!” disse Sirius vagando inqueto per la stanza con espressione pensosa e afflitta.

“Beh…ti voglio ricordare che questa casa è rimasta abbandonata per quasi 15 anni…che pretendi?” rispose Remus con tono divertito “E poi i ragazzi stanno facendo un ottimo lavoro con le pulizie.”

Il licantropo era steso sul letto a leggere un libro…ovvero lo stava leggendo prima che il suo compagno cominciasse a lamentarsi.

“Lo so, lo so, però mi sarebbe piaciuto che avesse un aspetto meno…fatiscente ecco…”

“Sembri una mammina ansiosa di fare bella figura.” ridacchiò, ricevendo in cambio un’occhiata assassina “Su, non ti agitare tanto…vedrai che Harry non farà nemmeno caso al disordine…sarà troppo felice di stare con te per fornire lamentele sulla sistemazione!”

“Lo credi sul serio?”

“Ne sono convintissimo!” sorrise dolcemente e subito fu ricambiato da Sirius, che si avvicinò con passo felpato al letto e si sedette sul materasso accanto a lui.

Sirius sollevò lentamente una mano per andare a giocherellare con una di quelle setose ciocche bionde che ricadevano ribelli attorno a quel volto che tanto amava. Poi scese ad accarezzargli una guancia ed il sorriso si allargò quando vide Remus avvicinarsi al suo tocco e socchiudere gli occhi beato.

“Sono l’uomo più fortunato di questo mondo lo sai?”

“Eh già, non è da tutti essere il padrino del grande Harry Potter…- scherzò - anche se in questo periodo il suo nome non sembra valere poi molto…” sospirò scuotendo il capo e ripensando a come Fudge e la Gazzetta del Profeta si stavano comportando nei suoi confronti ed in quelli di Dumbledore.

“Harry  è soltanto metà della mia gioia e del mio orgoglio.” precisò senza smettere di accarezzare la candida pelle del suo volto.

“E l’altra metà?”

“Sei tu.”

Remus lo fissò sorpreso. Non si aspettava una risposta del genere.

“Tra qualche giorno avrò sotto questo tetto le due persone che amo di più…non potrei desiderare altro.”

“Sirius…”

“Dici che il romanticismo non fa per me? – rise – Effettivamente non sono mai stato molto bravo in questo genere di cose…anche per confessarti i miei sentimenti ci ho messo più del previsto…e pensare che James aveva già previsto tutto.”

Smise di accarezzargli la guancia e decise, invece, di stringere la mano del compagno nella sua, facendo intrecciare le loro dita.

“James è sempre stato più sveglio di noi…e comunque non intendevo dire questo, scemo! Adoro quando fai il romantico, è solo che mi prendi sempre alla sprovvista con queste frasi meravigliose che mi dici.” sorrise con il volto leggermente arrossato dall’imbarazzo.

“Dico solo quello che sento.”

Remus fece posto a Sirius sul letto, così che si adagiasse accanto a lui, e subito appoggiò la testa sulla sua spalla mentre l’altro lo teneva stretto per la vita con un braccio. I due rimasero abbracciati a quel modo per alcuni minuti, senza parlare ma accontentandosi semplicemente della loro presenza e del calore dei loro corpi.

“Moony…avrei una cosa da chiederti. E’ da quando abbiamo finito la scuola che volevo farlo…ma poi per la guerra, la mia prigionia ed il fatto che sono ancora un latitante…non ne ho mai trovato l’occasione ed il coraggio.”

“Accidenti, così tanto?Ora mi hai fatto diventare curioso!” disse accoccolandosi meglio al suo fianco.

Sirius rimase in silenzio alcuni istanti, alla ricerca delle parole giuste con cui esprimersi, e questo incuriosì ancora di più Remus, che si alzò leggermente dalla sua spalla per fissarlo in viso. Il moretto voltò appena la testa, quel tanto che bastava per fissare il compagno negli occhi.

“Quando tutto questo sarà finito…e non ci sarà più il pericolo che Voldemort ritorni a spargere il caos…vorrei…mi piacerebbe – si corresse – che tu ed Harry veniste a vivere qui con me.”

Remus si alzò completamente a sedere e si piazzò davanti a Sirius con occhi spalancati ed increduli. Quasi non riuscì a trovare la voce per parlare.

“C-cosa stai cercando di dirmi…?” chiese con voce tremante.

“Voglio vivere assieme a voi, come una vera famiglia…perché voi siete la mia famiglia e non posso pensare di stare ancora lontano da voi. Voglio che tutti sappiano che questa meravigliosa creatura qui davanti a me è il mio compagno, la persona che amo e con cui voglio trascorrere il resto della mia vita.”

Remus lo stava fissando con le lacrime agli occhi. Fino ad allora avevano cercato di mantenere la loro relazione il più segreta possibile, anche con i loro amici. Non perché se ne vergognassero…solo perché non lo reputavano il momento giusto. Solo pochissimi scelti sapevano la verità, gli altri potevano aver intuito la cosa ma non avevano osato indagare per discrezione e rispetto nei loro confronti.

“Allora Moony…ti va l’idea?” chiese Sirius sorridendo.

“Oh Padfoot!! Certo che mi va!!!” rispose Remus saltandogli al collo ed abbracciandolo con tutta la forza che aveva.

Sirius ricambiò la stretta prima di prendere il volto dell’altro tra le mani e baciarlo con passione. Remus non si fece pregare e socchiuse subito le labbra così da approfondire il bacio.

“Mi hai reso ancora più felice!” sussurrò infine il moretto quando si separarono.

“Lo stesso vale per me…ed immagino già la reazione di Harry quando glielo chiederai…ma pensi che per lui non ci saranno problemi?”

“Riguardo a noi, dici?”

“Si…”

“Sarà il nostro primo sostenitore, sono pronto a scommetterci! Sei o non sei il suo professore preferito?”

“Già” ridacchiò sdraiandosi su di lui.

“Però Moony…per il momento vorrei che non gli dicessi niente di questa storia…non fino a quando non avrò delle certezze, non vorrei illuderlo come la volta scorsa…” disse facendosi un po’ triste.

“Ti capisco…ma vedrai che andarà tutto bene…” e gli regalò un altro bacio.

 

Già…tutto bene…mai parole si rivelarono più sbagliate.

E’ stata davvero una fortuna che tu non abbia voluto rivelare le tue intenzioni ad Harry, altrimenti si sentirebbe ancora più miserabile di adesso…proprio come me in questo momento.

Perché…perché le cose dovevano prendere questa piega?

Era troppo chiedere che per una volta tutto andasse per il verso giusto?

Abbiamo sofferto così tanto in questi anni, tu più di tutti. Non è giusto che sia finita così!

Io davvero non desideravo altro che vivere con te per il resto della mia vita…invece ora sono di nuovo solo.

Ho sempre odiato la solitudine. L’ho sempre temuta a causa del mio oscuro segreto perché temevo che mi avrebbe allontanato dalle persone a cui volevo bene. Invece tu hai superato tutte le mie più grandi aspettative…sei stato il primo a scoprire la mia vera natura…e sei stato il primo ad accettarmi per quello che sono, senza esitazione.

Eri una persona unica Sirius, lo sei sempre stato e sempre lo sarai.

Per me, nel mio cuore, non ci sarà spazio che per te…ti apparterrà per l’eternità.

Con la tua morte è svanita come neve al sole la mia unica possibilità di essere felice. Tu eri la mia felicità, la mia gioia, il mio cuore, la mia anima…e la mia vita.

Fino a quando la mia missione non sarà finita, fino a quando qualcuno avrà bisogno della mia misera presenza, io combatterò….ma non passerà minuto, secondo che non pensi a te e non preghi perché il momento del nostro prossimo incontro non sia poi così lontano.

Ti amo Sirius Black, ora….e per tutta l’eternità.

 

 

*FINE*

 


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