In questa ff sono tutti un po’ OOC, ma poi capirete perché.

I colori distinguono i diversi POV:rosso per Hanamichi, verde per Sendo e blu per Rukawa. In nero saranno le eventuali parti narrate in terza persona.

Buona lettura a tutte/i!!! 

( I disclaimers già li sapete..)

 


In fondo al cuore

capitolo V

di Hikaru


Hanamichi mi ha sorpreso davvero.

Ancora non riesco a credere a ciò che mi ha detto.

Spero sia solo un brutto sogno.

Eppure le sue parole…

I suoi occhi… così freddi…

Il suo sguardo… così deciso...

La sua voce…

Qualcosa dentro di lui si è rotto e non so se potrà  più essere aggiustato.

 

“ Mi dispiace Rukawa, ma adesso devo andare.

Ti prego di non cercarmi più.

Voglio vivere la mia vita come voglio, senza nessuno vicino.

Se veramente senti ancora qualcosa per me, lasciami stare.

Accetta la mia scelta ”

 

Queste sue parole…

Non credevo di poter provare un dolore così forte, così intenso e pungente.

Eppure…

Nonostante tutto…

Rispetterò la sua volontà.

Almeno per ora.

E’ sicuramente confuso e deluso dal comportamento di chi credeva amico e ha bisogno di tempo per riflettere.

Gli lascerò tutto il tempo di cui ha bisogno.

Ma se pensa che rinuncerò a lui si sbaglia.

Non potrei mai abbandonarlo di nuovo.

Gli rimarrò accanto con discrezione, in modo da fargli avvertire la mia vicinanza senza soffocarlo.

Lo riconquisterò.

 

 

Sono passati ormai tre giorni da quando ho sospeso Hanamichi.

Avrei voluto andare da lui e scusarmi, ma non ne ho avuto il coraggio.

Ho paura di vedere di nuovo quello sguardo ferito, quegli occhi pieni di dolore.

Proprio io che accusavo Rukawa di non amare davvero Hana, di non pensare a lui, mi sono comportato nello stesso modo.

Gli ho voltato le spalle.

Non ho saputo ascoltarlo.

L’ho fatto soffrire.

E la sua sofferenza si amplifica dentro di me.

Mi sento come svuotato, annientato da ciò che ho fatto.

Spero solo di poter ancora rimediare.

Devo assolutamente vederlo a scusarmi con lui.

Anche se mi sbatterà la porta in faccia.

Anche se dovesse picchiarmi.

Dovrà ascoltarmi.

Ho deciso.

Andrò da lui dopo gli allenamenti.

 

 

Eccomi.

Sono qui davanti a casa sua.

Il cuore mi batte forte nel petto.

Mi tremano le ginocchia.

La testa mi gira.

No.

Devo farmi coraggio e assumermi la responsabilità delle mie azioni.

Suono il campanello.

Non sento alcun rumore provenire dalla casa.

Suono di nuovo.

Niente.

Forse è uscito.

Kuso!!!

Poi una voce alle mie spalle.

Fredda.

Controllata.

“ Cosa fai qui? ”

Hanamichi

Non riesco a credere ai miei occhi.

Questo non può essere il dolce Hana-kun che conosco.

Lo sguardo gelido.

L’aria controllata.

La mascella contratta.

“ Ecco io… sono venuto per… per scusarmi dell’altro giorno e… ”

“ Non devi scusarti di niente capitano. La mia assenza era ingiustificata e tu mi hai punito giustamente ”

Non posso credere alle mie orecchie.

‘ Capitano’?

Non mi ha mai chiamato così.

Mai.

Hana che ti è successo?

Cosa ti ho fatto?

 

 

Lo vedo.

Vedo il senso di colpa nei suoi occhi.

E non lo sopporto.

Non è questo che voglio da lui.

Non voglio più niente.

Niente di niente.

Da nessuno.

D’ora in poi sarò solo.

Com’era destino che fosse fin dal principio.

Dice che è  venuto per scusarsi.

Di cosa?

Non mi servono le sue scuse adesso.

“ Non devi scusarti di niente capitano. La mia assenza era ingiustificata e tu mi hai punito giustamente ”

Non so dove ho trovato il coraggio di dire una cosa del genere.

Vedo Akira spalancare gli occhi per lo stupore.

Non ti aspettavi questa reazione da me, vero?

Non mi importa.

Parli di nuovo.

“ Sono stato precipitoso e mi dispiace. Puoi riprendere gli allenamenti anche da domani ”

“ Bene, allora a domani ”

Non ho voglia di parlare ancora con lui.

Voglio stargli il più lontano possibile.

Ormai ha rovinato tutto.

 

 

Hanamichi ha mantenuto la parola.

E’ tornato ad allenarsi.

Ma niente è più come prima.

Gioca.

S’impegna.

Sprona gli altri.

Ma è come un vaso vuoto.

Niente più fiori.

Niente più colori.

Niente più allegria.

Tutto in lui è spento.

E la colpa è solo mia.

Vorrei poter rimediare, ma non so come.

Ogni volta che cerco di avvicinarlo lui si allontana.

Fa di tutto per  evitarmi.

Non so più come comportarmi.

Forse sarebbe meglio che me ne andassi…

No, non posso abbandonare i miei compagni.

Non sarebbe giusto.

Però…

Sono così confuso!!!

Cosa devo fare?

Cosa?

 

 

Non credevo che le cose sarebbero andate così.

Il do’hau non evita solo quel porcospino da strapazzo, ma anche me!!!

Ho provato a stargli accanto con discrezione, ma lui mi ha sempre allontanato.

Maledetto Sendo!!!

Hai infranto le barriere di Hanamichi per poi farlo soffrire di nuovo.

E saresti tu quello che lo ama davvero?

Non avrei dovuto permettere che accadesse tutto questo.

Io ero il ragazzo di Hana.

Avrei dovuto proteggerlo e invece…

Perdonami do’hau.

Perdonami ti prego.

Hai sofferto per colpa mia.

E ora la meravigliosa luce che emanavi  si è spenta.

E’ la prima volta nella vita che non so cosa fare.

Non so come aiutarti a ritrovare quell’energia che ti illuminava sempre…

… mentre giocavi, mentre parlavi, mentre sorridevi…

Dov’è il ragazzo meraviglioso di cui mi sono innamorato?

Hana, ti prego, ritorna.

Ho bisogno di te, come un fiore ha bisogno della luce e del calore del sole per poter vivere.

Non voglio… non posso lasciare le cose così…

Devo assolutamente fare qualcosa!!!

 

 

Quanto mi odio in questo momento.

Forse quanto mi odia lui.

Quando ti ho trovato per la prima volta, abbandonato su una panchina del parco, con lo sguardo pieno di dolore perso nel vuoto, ho giurato che mai più, mai più qualcuno ti avrebbe fatto soffrire.

Non se potevo impedirlo.

L’ho promesso a me stesso.

Ma ho infranto quella promessa.

Ho tradito la tua amicizia, quell’amicizia costruita faticosamente giorno per giorno, sopportando la disperazione nei tuoi occhi.

Quel dolore lacerante che sempre si prova quando si è abbandonati.

Avevo giurato di far tornare il sorriso sul tuo viso.

Ci sono riuscito.

E’ stato difficile.

E’ stato faticoso.

Ma l’ho fatto.

Per te.

Perché ti amo.

Ti ho amato da sempre.

Eppure a volte l’amore non basta.

Solo ora me ne rendo conto.

L’amore va curato.

Va protetto.

Ci si deve abbandonare completamente, con la consapevolezza che potrebbe anche farci soffrire.

Io ho sbagliato.

Avrei dovuto rivelarti i miei sentimenti.

Dovevo essere sincero con te.

Non so se sia veramente troppo tardi, ma è colpa mia se sei cambiato e devo fare di tutto per cercare di mettere le cose a posto.

Forse non cambierà niente.

Forse mi odierai ancora di più.

O forse non t’importerà.

Ma devo farlo.

Per te.

 

 

Sono sfinito.

Anche se è domenica sono uscito di casa presto e sono rimasto al campetto ad allenarmi per tutto il giorno.

Mi sono fermato solo per pranzare.

E adesso sono distrutto.

I muscoli mi fanno malissimo.

I vestiti sono imbevuti di sudore.

Eppure riesco ancora a pensare.

A soffrire…

Maledizione!!!!

Perché?

Perché non sono in grado di barricarmi dietro una corazza d’indifferenza?

Perché sono così debole??!!!

Proprio io che ho sempre sostenuto di essere forte, di non temere nulla, di poter fare qualsiasi cosa, se la desidero davvero, proprio io, non sono capace di reagire al dolore.

Non stavolta.

E tutto per lui.

Akira

Un nome che mi riempie l’anima e nello stesso tempo mi schiaccia al suolo.

Akira

Vorrei stringerlo forte a me, ma anche stargli il più lontano possibile.

Per non soffrire.

Per non coinvolgere me stesso in un’altra storia senza futuro.

Una storia che potrebbe distruggermi completamente.

Ma cosa…??

Sta piovendo.

Non me n’ ero nemmeno accorto.

Osservo immobile il lento scorrere delle gocce sulla mia pelle.

E’ così rilassante starsene qui immobili.

E’ come essere un tutt’uno con l’ambiente che ti circonda.

Come vorrei potermi staccare dal mio corpo e guardare il mondo dall’esterno.

Senza emozioni.

Senza dolore.

Nessuno potrebbe ferirmi.

Sarei invincibile.

 

Ma lo sarei davvero?

 

Ho sempre sostenuto che bisogna avere il coraggio di affrontare la vita e le prove che essa c’impone per saper vivere davvero.

Eppure ora le mie convinzioni cominciano a vacillare.

 

Perché?

Perché?

 

Tutto ciò che voglio è poter amare.

Ed essere amato.

Affrontare la vita insieme a quel qualcuno a cui sono destinato.

Solo questo.

Nient’altro che questo.

 

Basta pensare.

Basta piangere.

Basta arrendersi.

Io sono Hanamichi Sakuragi e non mi arrendo mai.

Non chino la testa davanti a niente e nessuno.

Ho sopportato qualsiasi genere di dolore e ne sono sempre uscito vincitore.

Certo, il mio cuore è pieno di cicatrici, ma prima o poi ogni ferita si rimargina.

Giusto?

L’unica cosa che devo fare è aspettare.

E mentre aspetto…

…devo soltanto vivere.

 

 

 

 

 

 





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