In
questa ff sono tutti un po’ OOC, ma poi capirete perché.
I
colori distinguono i diversi POV:rosso
per Hanamichi, verde
per Sendo e blu
per Rukawa. In
nero saranno le eventuali parti narrate in terza persona.
Buona
lettura a tutte/i!!!
(
I disclaimers già li sapete..)
In fondo al
cuore capitolo
III di
Hikaru
Non posso credere a quello che ho sentito.
Akira è innamorato di me!!!!
Dalla prima volta che ci siamo incontrati!!!!
Come ho fatto a non capirlo?
Mi sento veramente un idiota.
Riprendo ad ascoltare.
“…solo con me a volte torna ad essere quello
di un tempo…allegro, solare, arrogante, divertente… ”
“ Lo ami? ”
Non posso credere che Rukawa gli abbia fatto
una domanda simile.
E’ impossibile non capire quali sono i suoi
sentimenti.
Il suo sguardo, il tono della sua voce, quello
che ha fatto per me…
E’ impossibile sbagliare.
Sendo rimane in silenzio per un attimo.
“ Secondo te perché gli sarei stato accanto
tutto questo tempo? Io lo amo.
Lo amo davvero… ”
Non posso ascoltare oltre.
Il mio cuore si ribella.
Le sue parole mi penetrano in fondo al cuore.
Le lacrime scorrono sul mio viso.
Non riesco a fermarle.
“Tu sai cosa vuol dire amare una persona tanto
da mettere in secondo piano tutto il resto? I sogni, le ambizioni, i
desideri, l’amore stesso.
Sai cosa significa amare e non poterlo
rivelare a nessuno?
Tenerselo dentro come un segreto
inconfessabile.
Tutto quello che ho fatto l’ho fatto
esclusivamente per il bene di Hanamichi, altrimenti perché gli avrei detto
di darti un’altra possibilità?
Credi sia stato facile per me incoraggiarlo a
perdonarti?
Questo è amore. Ricordalo. L’amore non è mai
egoista. ”
Le sue parole.
Ancora quelle parole…
Mi bloccano il respiro.
Mi stringono il cuore.
Mi annebbiano la vista.
“ Se davvero lo ami perché non glielo hai mai
detto? ”
Non posso crederci.
Non credevo che Rukawa fosse così ottuso.
Eppure è chiaro.
Non mi ha mai rivelato i suoi sentimenti
perché sapeva che non era il momento, sapeva che ero ancora troppo sconvolto
dal dolore e che se si fosse dichiarato probabilmente avrebbe perso la mia
amicizia.
Un’amicizia di cui avevo disperatamente
bisogno per non lasciarmi andare completamente.
Akira
Adesso capisco tutto.
Adesso so chi sei.
Il tramonto è il momento della giornata che
preferisco.
Mi fa pensare ad Hanamichi.
Al suo sorriso, ora così raro.
Al suo calore, attenuato dal dolore.
Vorrei essere più forte.
Vorrei essere migliore.
Forse così potrei aiutarlo a dimenticare.
L’aria è tiepida.
Mi accarezza dolcemente il viso.
Quante volte ho immaginato che fossero le
mani di Hanamichi a sfiorarmi dolcemente.
Non so da quanto sono qui.
So solo che il mare è l’unica cosa che riesce
a calmarmi.
Mi sento così sereno mentre cammino sulla
spiaggia.
Le onde che mi sfiorano i piedi, incantandomi
col la loro musica armoniosa…
I gabbiani che volano nel cielo, urlando
alle nuvole…
Provo una strana sensazione…è come se…
…come se Hanamichi fosse qui.
Ma è impossibile.
Mi volto.
Lui è lì e mi fissa.
Dai suoi occhi però non traspare nulla.
E’ come se volesse nascondermi i suoi
pensieri.
E’ strano, di solito con me non finge come con
gli altri.
Forse qualcosa è andato storto con Rukawa.
Mi faccio forza.
Indosso la mia maschera sorridente.
Lo sguardo comprensivo del buon amico.
“ Cos’è successo? ”
Mi osserva senza parlare.
“ Volevo stare un po’ con te ”
Nani?!?
Non riesco a creder a quello che ha detto.
Voleva stare con me?
“ Perché? ”
So che è una domanda banale, di cui in effetti
poco m’importa visto che mi basta stare con lui per essere felice, ma devo
saperlo.
“ Sto bene con te ”
Mi volto.
Ho paura di non poter continuare a fingere.
Comincio a camminare.
Noto che non mi segue.
“ Vieni. Camminiamo un po’ ”
Credo che saranno le ultime parole che
riuscirò a dire per stasera.
E’ così bello camminare fianco a fianco.
Solo adesso mi accorgo di quanto Akira mi
faccia stare bene.
Non so se sono ancora innamorato di Rukawa o
se provo qualcosa per Sendo.
Sono ancora troppo confuso.
Credo che la cosa migliore sia fare chiarezza
nel mio cuore.
Mi comporterò come ho fatto finora.
Adesso voglio solo stare qui, senza pensare a
niente.
Mi volto a guardare Akira.
Non mi ero mai accorto di quanto fosse bello.
Con quei suoi capelli di seta nera, quei suoi
occhi blu come la notte senza stelle e quel suo sorriso che gli illumina il
viso.
Ho la tentazione di sfiorargli una guancia.
Come sarà la sua pelle?
Sarà morbida come quella di Kaede?
Ma che cosa dico?
Sono decisamente confuso, non so più quello
che dico.
Non riesco a fermare i miei pensieri.
Escono senza che possa fermarli.
Non so se sia stato un bene scoprire cosa
prova veramente per me.
Ho paura di fare qualcosa che possa
incoraggiarlo.
L’ultima cosa che voglio è farlo soffrire.
Non lo merita.
Un’altra giornata d’allenamento.
Presto avremo una partita importante.
Sono tutti concentratissimi.
Non ho mai visto Hanamichi impegnarsi così
tanto.
Sono passate tre settimane da quando sono
tornato.
Faccio di nuovo parte della squadra.
E’ stata una sorpresa per me scoprire che
Sendo è il nuovo capitano.
Ayako nelle sue lettere mi aveva detto che
Akira si era trasferito allo Shohoku, ma non credevo che si sarebbe
integrato così bene.
Tutti lo ammirano e nutrono un profondo
rispetto per lui.
Hanamichi non fa eccezione.
Quando Sendo lo guarda si scatena e da il
meglio di sé.
Fa di tutto per
mettersi in luce, come se volesse attirare la sua attenzione, se volesse
provare di essere degno della stima che lui gli dimostra.
Sono così vicini…
E io non posso fare niente per allentare il
loro legame.
Niente.
Spero solo che Hanamichi si accorga dell’amore
che nutro per lui e decida di darmi un’altra possibilità.
L’unica cosa che voglio è renderlo felice,
perché la sua felicità è anche la mia.
Kuso!!
Mi sono slogato una caviglia.
E proprio alla vigilia di una partita
importante.
Ahi…non rieco nemmeno ad appoggiare il piede.
“ Cos’hai? Ti sei fatto male? ”
Ma…cosa ci fa qui Hanamichi?
“ Fa vedere ”
Le sue mani sono fresche.
Il suo tocco delicato.
Chiudo gli occhi e mi lascio andare, cullato
dalle sensazioni che mi suscitano le sue dita sulla pelle.
“ Ti fa molto male? ”
“ No ”
Parlare non mi è mai sembrato così faticoso.
All’improvviso mi sento sollevare.
“ Ma…che cosa fai? ”
Il mio cuore sembra impazzito.
Il respiro affannato.
Non capisco più niente.
“ Ti porto nello spogliatoio, così ti faccio
una fasciatura. ”
Non so cosa dire, né cosa fare.
Mi rilasso contro il suo petto.
Forse non proverò mai più l’emozione di essere
fra le sue braccia.
Vorrei che questo momento non finisse mai.
Mi è quasi preso un colpo.
Quando ho visto Akira accasciato al suolo
mentre si teneva la caviglia, mi sono spaventato da morire.
Non riuscivo più a respirare.
Un dolore fortissimo mi stringeva il petto.
Ho seguito subito l’impulso di prenderlo fra
le braccia, senza nemmeno rendermi conto di quello che stavo facendo.
E quando ho sentito il suo corpo così vicino
al mio…
Dentro di me ho sentito il desiderio
irrefrenabile di proteggerlo.
Non avevo mai provato nulla del genere per
nessuno…dopo Rukawa.
Eppure
è sempre così quando
sono con lui.
In me si risvegliano emozioni che credevo
perse per sempre.
Akira
Da quando ho scoperto che mi ami ho cominciato
a prestare più attenzione a tutte quelle sensazioni che provo mentre siamo
insieme.
Prima non davo loro troppo peso, non
m’interessava capire da dove provenissero.
M’interessava solo il basket.
E la solitudine.
Ma adesso, adesso che so la verità, voglio
scoprire perché mi sento così strano quando sono con te.
La partita è finita.
Abbiamo vinto.
Abbiamo sconfitto il Kainan.
E tutto per merito di Rukawa e Hanamichi.
Hanno dimostrato di avere un’ottima intesa in
campo.
E questo mi fa star male.
Non riesco a pensare a nient’altro.
E’ come se giocare di nuovo insieme in una
partita così difficile li avesse riavvicinati.
E questo mi terrorizza.
Mi volto verso Hanamichi.
Sembra sereno, tranquillo.
Cammina in silenzio al mio fianco.
Se solo sapesse quanto sto soffrendo.
Mi fermo.
E’ come se avessi improvvisamente perso le
forze.
Fatico a respirare.
Fingere sta diventando troppo faticoso.
“ Cos’hai? Ti senti male? ”
Sbaglio o c’è preoccupazione nella sua voce?
Beh, in fondo non è poi così strano.
Sono pur sempre un suo amico.
Già, solo un amico…
Sarà meglio che lo ricordi.
“ Scusa, ho bisogno di stare solo ”
Mi volto e corro via.
Scappo dal dolore, dalle lacrime, dalla voglia
di confessargli il mio amore e di baciarlo in mezzo alla strada.
Non ce la faccio più a fingere.
Cosa devo fare?
Cosa diavolo gli è preso?
Perché è scappato via così?
E’ dalla fine della partita che è strano.
Si comporta come al solito, ma so che sta
male.
Percepisco il suo dolore in ogni sua parola,
in ogni suo sguardo, in ogni suo sorriso.
Un sorriso forzato, falso, senza quell’ironia che lo
contraddistingue.
E’ come se si fosse arreso.
Come se ormai avesse perso tutto.
Non so cosa fare per aiutarlo.
Sono così confuso.
Da quando so quello che prova per me non
riesco più a comportarmi come prima con lui.
Controllo ogni parola, ogni gesto, per paura
che possa fraintendere, per evitare di illuderlo o di farlo soffrire
inutilmente.
Purtroppo in questo modo risulto freddo e
indifferente e lo faccio soffrire ancora di più…
Non so davvero cosa fare.
Devo capire al più presto quello che provo.
Non voglio far soffrire nessuno.
Tantomeno Akira.
E’ troppo importante per me.
Troppo.
Non voglio perderlo.
Per nessun motivo.
Devo parlare con Rukawa.
E stavolta seriamente.
Al più presto.
Ma prima devo starmene un po’ per conto mio.
Devo ascoltare il mio cuore e capire cosa
voglio.
Per Akira.
Per Rukawa.
E anche per me.
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