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Incontro (not so blue)

di Akemi



 

Lontano, appena alla soglia dei suoi pensieri, un bambino piangeva. Anche lui, a volte, lo avrebbe desiderato: abbandonarsi a un pianto violento, isterico, come se non ci fosse altro che se stessi, come se la propria sopravvivenza non fosse altro che urlare più forte, senza vergogna, senza nemmeno dignità, non importante di fronte al proprio bisogno, al proprio desiderio…

 

Sentimental days, in a misty clouded haze

Of a memory that now feels untrue

I used to feel disguised, now I leave the mask behind

 

Ripenso a quel momento di… accordo, intesa…intimità, rischio di dire. Forse non è stato vero, un sogno di gloria partorito dalla mia mente un po’ esaltata, lo ammetto, che cerca la gloria anche in un torneo che, in verità, non è stato così glorioso: in fondo non abbiamo vinto come c’eravamo ripromessi. E allora quello scambio di congratulazioni, un high five, io e te in mezzo al campo come sulla vetta del mondo, per un attimo solo. È tutto quello che rimane, no?

 

Si spostò per cambiare posizione, dolorante dopo esser rimasto così a lungo appoggiato allo spigolo, guardando la spiaggia per ora irraggiungibile, spazzata dal vento invernale.

Dietro di lui qualcuno aspettava paziente la sua attenzione, ma sapendo chi era lui non se ne curò. Lasciati vagare i pensieri per qualche altro secondo si decise a riconoscere la presenza dell’altro

“Capitano.”

“Volevo sapere quando hai intenzione di tornare…”

Accidenti a te ma sei scemo? Ti pare che dipenda dalla mia intenzione?

“Beh, non ne sono sicuro, d’altra parte non è una cosa da poco.”

“Nh. Ci sono i nuovi che aspettano un posto, il tuo lo posso considerare libero, a questo punto”

Che ridere i ruoli invertiti.

“Come vuoi.”

Cadde il silenzio. Non l’aveva mai guardato, nel parlare. Non aveva importanza, dato che conosceva tutta la gamma, delle sue poche espressioni… Ma poi

“Senti dolore?”

“Eh?”

“Stai zitto, e fermo, perché?”

“Nh. Eh,eh…”

Rido di me perché parlo come lui. È che in verità è lui, che parla come parlerei io. Ma ora basta.

La sensazione oscura di prima dimenticata nella sottile, piacevole, accogliente tensione tra loro restaurata tutto a un tratto.

“Non posso più giocare, credo.” Per questa stagione, ma non te lo dirò…piccolissima vendetta su di te, che sembri fregartene di me.

 

Il silenzio durò solo un istante, e poi si ritrovò sommerso di sospiri e sguardi angosciati. “Non puoi, non ti credo, dimmi di no…”

“Eh? Cosa fai? Guarda che non siamo amici!”

“Do’aho”

Quelle parole da lui risvegliano l’altro me un po’ sopito. Lo voglio con me, lui che ora mi guarda in attesa, con un’attenzione che mai ho visto fuori dal campo. O no?

Mi voglio con lui.

“Se torno, mi passerai la palla?”

No, non è cedere sul terreno dell’orgoglio, ma solo un’osservazione neutra. Anche lui, non coglie alcuno spunto per deridermi.

“Solo se serve.” Mezzo sorriso. Capito tutto.

“Beh, vedrò che posso fare.” Vedrò che posso fare con te. Ma non ancora.

 

Ora di nuovo le strade si dividono, e i due tornano ognuno alla propria nuova briciola di verità sull’altro. Meno diversi di prima?

 

That was a time that I’ve now put to rest

Oh, the pages that I’ve turned

Are the lessons I’ve learned…

 


 

Allora, sono rimasta fulminata dal testo di questa canzone di Anastacia, non so la melodia ma le parole…quindi ho stiracchiato il tutto per infilarcene almeno qualche riga. Sorry

Grazie a tutti voi, e in particolare a Mel per le sue bellissime fic. Per te il testo intero della canzone.

 

Anastacia – Welcome to my truth

Sentimental days, in a misty clouded haze

Of a memory that now feels untrue

I used to feel disguised, now I leave the mask behind

Painting pictures that aren’t so blue

The pages I’ve turned are the lessons I’ve learned

Somebody bring up the lighti I want you to see

(don’t you feel sorry for me)

My life turned around but I’m still living my dreams

(yes it’s true I’ve been)

I’ve been through it all hit about a million walls

Welcome to my truth…I still love

Welcome to my truth…I still love

Tangled in a web with a pain hard to forget

That was a time I’ve now put to rest

Oh, the pages that I’ve turned

Are the lessons I’ve learned…

Sentimental days, in a misty clouded haze

Of a memory that now feels untrue.

 

 

 

 

Ogni personaggio usato è di proprietà di chi di dovere, ecc ecc. della canzone ho già detto.

Bye

Akemi