SPOILER: La fiction è ambientata alla fine del 7°libro della saga, ‘Harry Potter e i Doni della Morte ’, ma non tiene conto dell’ultimo capitolo ambientato 19anni dopo la fine della battaglia.

La fiction prende il nome dall’omonimo film d’animazione.

    
 


 

 

L'incantesimo del lago

 

prologo

 

di Hikaru

 


 

Era Ottobre inoltrato ormai. Il tempo era rigido e freddo e Harry si chiuse con cura il collo del mantello, mentre avanzava sulle rive del Lago Nero verso il portone d’ingresso di Hogwarts, sotto le sferzate del vento impietoso.

Una macchia bianca e un frullio d’ali attirarono la sua attenzione sulle acque del lago, smosse dalla brezza turbolenta. Il suo sguardo si posò su un maestoso cigno candido, che nuotava placidamente a qualche metro di distanza.

L’espressione del Salvatore del Mondo Magico si accigliò.

Che ci faceva li un cigno, con quel tempo gelido? E poi c’erano mai stati cigni a Hogwarts?

Allontanò questi futili interrogativi e accelerò il passo, aveva un appuntamento con la preside McGranitt ed era già in ritardo.

Arrivò di fronte al Gargoile e pronunciò la parola d’ordine, salì la scala a chiocciola e bussò educatamente alla porta. La voce della preside, leggermente attuita dal legno massiccio, lo invitò ad entrare e varcò la soglia.

-Buongiorno signor Potter- Lo salutò la sua ex-Capo Casa, da dietro la scrivania.

 Due sedie erano poste davanti alla scrivania della preside, una delle quali era già occupata. La donna seduta sulla sedia aveva lunghi e ondulati capelli biondi, acconciati elegantemente e quando si voltò salutandolo con un cenno del capo, Harry riconobbe il viso di Narcissa Black in Malfoy.

-Buongiorno signore- Salutò lui, piuttosto stupito dall’ospite inconsueto. -Preside dal patronus che mi ha mandato mi è sembrato urgente. C’è qualche problema?- Chiese con apprensione.

-Siediti Harry- Il tono della donna non aiutò a mitigare la tensione e il ragazzo e seguì l’ordine con circospezione. -Ti ho chiamato sotto richiesta di Lady Malfoy. Narcissa vorrebbe parlarti-.

L’attenzione di Harry si posò sulla dama.

Non appena i loro occhi s’incrociarono Harry ricordo l’ultima battaglia, la Foresta Proibita, le dita affusolate di quella donna che s’insinuavano con delicatezza sotto la sua camicia alla ricerca del battito cardiaco, i segosi capelli biondi che gli cascavano sul viso, mentre con un sussurro gli chiedeva della salute del figlio.

Quella donna gli aveva salvato la vita. Dopo mesi lui non aveva ancora trovato occasione per ringraziarla.

-Posso fare qualcosa per lei, Lady Malfoy?- Chiese con gentilezza.

La donna annuì: -Draco è scomparso- Disse con voce stanca. Solo in quel momento Harry si rese conto di quanto fosse tirato e sciupato il viso di Narcissa.

-Scomparso?- Chiese Harry stupito.

-Da mesi ormai. Intere squadre d’Aurore sono state mobilitate per cercarlo…non è ancora stato processato…ma non hanno avuto successo-

-Non è scomparso. E' semplicemente fuggito- Disse il moro con durezza.

La donna scosse il capo con aria stanca e triste: -No. Non l’avrebbe mai fatto, non così senza nessun preavviso-.

-Anche se fosse, signora, non vedo cosa potrei fare io per lei-

-Devi aiutarmi, trovalo, ti prego. Dopo l’arresto di Lucius è tutto ciò che mi è rimasto, è il mio unico figlio-.

Al moretto si strinse il cuore a quella supplica accorata.

-Non so come aiutarla- Disse con sincerità. Cosa poteva lui, da solo, più di squadre di Aurore esperti?

-Tu lo conosci e sei in debito con me-

-Io non so niente di suo figlio-

-Tu hai visto oltre la sua facciata. Sai molto più di chiunque altro e l’hai gia aiutato in precedenza- Lo esortò lei.

Harry si morse un labbro, indeciso. Aveva un debito di vita con quella donna, ed era solo una madre in pena per suo figlio.

-Farò ciò che posso- Sentì la propria voce risponderle, quasi come se fosse estranea.

 

FINE PROLOGO.