DISCLAIMER: QUESTI PERSONAGGI SONO MIEI!!!!!!!
In blue parte
II
di Nino
No good for me
"Buongiorno!"
Lorenzo, festante, era entrato in ufficio: non aveva dormito per niente la
notte prima ma i suoi pensieri e le sue speranze lo avevano preso così
tanto che non riusciva a sentire la stanchezza.
Si avvicinò a Davide e gli battè la mano contro la spalla.
"Allora, come stai oggi? Ti piace il nuovo lavoro?"
Davide era piacevolmente sorpreso dal cambio d' atteggiamento di Lorenzo,
non se lo aspettava proprio.
"Non ho poi fatto molto, dovresti chiedermelo fra una settimana"
"In tempo per vederti fuggire ancora?"
Risero. Le loro risate si diffusero per tutta la redazione. Gli altri si
stupirono: tutti, tranne Benji e Luciano, avevano vissuto il dolore di
Lorenzo quando, quattro anni prima, lui e Davide si erano lasciati.
Alex e Fabio erano già suoi coinquilini.
Enrico e Diego da Piacenza si erano precipitati a Bologna.
Thomas, il web designer, ed il suo ragazzo, Silvio,correttore di bozze,
avevano conosciuto Lorenzo poco prima che si mettesse con Davide.
Dario, il direttore artistico, era già suo amico da un po'.
Lorenzo li aveva stressati per mesi ed ora i due ex scherzavano come due
vecchi amici. Cosa stava succedendo?
"Lo voglio riconquistare!" disse Lorenzo, durante la pausa
pranzo, a Dario che per poco non sputò la pasta che stava mangiando.
"Tu cosa!?"
"Voglio rimettermi con Davide!"
"Ma, dico, sei impazzito?"
"No, so che sono passati tanti anni, ma i miei sentimenti non sono
cambiati. Il sentimento intenso che mi toglieva il fiato nello scorgere il
suo mistico sguardo è rimasto identico."
"Hai per caso ingoiato un libro di poesie?"
***
Fabio tornò a casa. Notò che c'era qualcosa di strano: troppo silenzio.
Ok, Alex si era trattenuto in ufficio e Lorenzo era a cena fuori con
Luciano. Benji quel giorno era rimasto a casa, in fondo non aveva dei veri
obblighi con la redazione: faceva l'aiuto segretario e non sempre c'era
bisogno di lui. Ma in casa non c'era nessuno. Era stanco, andò in bagno.
L'accappatoio di Benji non c'era.
<< Vuoi vedere che lo ha lasciato ancora in stanza? Questa volta lo
uccido!>> .
Sul letto non c'era nessun accappatoio. Aprì l'armadio:vuoto. Fabio
trasalì.
Dov'era Benji? E perché il suo armadio era vuoto? Sulla scrivania c'era
un biglietto
<<Perdonami. Ma non posso più stare qua>>
Che significava? Aprì il suo cassetto: i soldi che doveva versare in
banca l'indomani non c'erano più.
***
Il telefonino di Lorenzo squillò come un gallo.
"Scusami Luciano. E' Fabio" rispose "Pronto? Fabio? Come?
Che significa?" Luciano notò l'espressione sconvolta sul viso di
Lorenzo.
"Che è successo?"chiese.
"Benji. Se n'è andato ed ha rubato tutti i soldi di Fabio!".
Dopo 20 minuti la redazione al completo era accorsa in casa di Lorenzo per
capire la situazione.
Fabio era in lacrime. Lorenzo sconvolto ed Alex dava di matto dicendo che
lo sapeva che sarebbe successo.
Luciano prese la parola.
"Quanti anni sono che ci conosciamo tutti e quattro? Dieci? Siete
come figli per me, in fondo ho 52 anni ed ho lasciato moglie e figlia a
Palermo per aprire questa casa editrice, è normale che cominci a
considerarvi un po' miei figli. Mi preoccupo per voi e tento di mettervi
in guardia ma.C'è mai stato un momento in cui mi avete ascoltato?"
Lorenzo, Alex e Fabio si guardarono.
"Fabio, ti avevo messo in guardia quando tu e questi altri due
coglioni avete accolto quell'estraneo in casa vostra. Ma tu cos'hai detto?
' Non preoccuparti Luciano, è una brava persona'! E cosa ne avete
ricavato? Non solo mille, dico mille, euro vi sono scomparsi, ma lui se ne
è andato fregandosene dei tuoi sentimenti e del fatto che gli avevate
offerto una casa! Ve l'ho sempre detto: non credo nelle relazioni fra due
uomini. Vi voglio bene, ma non vi approvo. E questo avvenimento conferma
ancora di più la mia teoria: l'amore fra due uomini non esiste!"
Diego strinse Enrico a sé e Thomas prese la mano di Silvio.
"Perdonatemi, sono molto scosso da tutto questo. Ci vediamo domani in
redazione."
Luciano si alzò, prese la sua giacca ed andò via.
.E per la seconda notte Lorenzo non dormì.
Giù litri di caffè.
Adesso l'armonia si era spezzata completamente: Fabio era rimasto
nuovamente solo, Lorenzo stava per riaffondare in uno dei problemi più
grandi della sua vita ed Alex, come sempre, era un'incognita. Era gay o
no? Questa, fra gli amici, era la cosiddetta 'domanda da un milione di
dollari'.
***
Quella giornata di lavoro fù veramente stressante: Luciano era tesissimo,
ed anche Fabio tendeva a dare i numeri.
"Ma che è successo?" Davide chiese spiegazioni a Dario.
"Nulla. Benji ha lasciato Fabio. Tutto qua."
Davide si disse che sarebbe stato meglio se da quel momento si fosse fatto
gli affari suoi. Conosceva la maggior parte delle persone della redazione
da quattro anni, benchè non si fossero mai frequentati assiduamente,
eppure non si fidava di nessuno di loro. Certo, loro non avevano tutti i
torti a trattarlo con diffidenza, visto gli avvenimenti di quattro anni
prima, ma quello che era accaduto fra lui e Lorenzo era solo una questione
fra loro due. Comunque si avviò verso il suo ufficio e decise di
tornarsene a casa un po' prima.
"Davide?" Mentre stava per andarsene, Luciano lo fermò.
"Perdonami. Ho due cose da dirti. Primo: dopodomani si terrà una
cena di lavoro. Ci saremo tutti,ti prego di presenziare"
"Certo, Luciano. Stai tranquillo"
"E poi, dimmi: perché ogni volta che si parla di te, Lorenzo diventa
paonazzo?"
"E' una cosa successa quattro anni fa. Stavamo insieme! Poi l'ho
lasciato!"
".Cominciamo bene!"
Davide sorrise ed andò via. Luciano si chiese se questo avrebbe portato
altri guai alla già disastrata redazione.
***
La cena era noiosissima. Fabio, Alex ed Enrico non erano tenuti a
presentarsi, ed infatti non lo fecero, tutti gli altri erano lì: con
falsi sorrisi per gente che avevano conosciuto quella sera e vestiti
eleganti che non avrebbero più rindossato per almeno tre anni. Scattarono
le undici e Davide si congedò.
Lorenzo fece un' occhiata complice a Dario che significava 'Lo seguo. Devo
parlargli!'.
Dopo che Davide fù uscito dal ristorante, Lorenzo si congedò a sua
volta.
Erano molto distanti da casa di Davide. Lorenzo lo seguiva da un pò
chiedendosi perché avesse posteggiato il suo motore lontano dal
ristorante. Indugiava. Quando stava per aprire bocca o avvicinarglisi, il
coraggio scompariva e tornava a nascondersi dietro gli alberi del viale.
Stava per dire "Davide" quando questo s' infilo nel portone di
una villetta.
<<Ma quella non e' casa sua!>>
Lorenzo si avvicinò di più e la scena che vide gli frantumò il cuore:
Davide stava baciando qualcuno davanti alla grande porta della villa.
Prima che le lacrime potessero offuscargli la vista, fece in tempo ad
accorgersi che sulla targhetta vicino al portone c'era scritto: "MAZZETTI-FERRARI"
e sicuramente l'altro cognome non era quello della madre di Davide.
TO BE CONTINUED
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