Una
notte di pioggia di Sei-chan
La pioggia cadeva fitta sulla
piazza del villaggio, sui boschi poco lontani e sui
monti. Sanzo sedeva vicino al davanzale, e guardava
fuori, perso nei suoi pensieri.
Hakkai gli andò vicino, fissando
a sua volta la pioggia che scioglieva il terreno davanti
alla locanda in tante piccole pozzanghere.
- Neanche a me piacciono le
lunghe notti di pioggia
- mormorò Hakkai. Sanzo
voltò leggermente lo sguardo su di lui. Era in piedi,
lì accanto; alla poca luce che filtrava dalla porta
poteva vedere solo i suoi contorni. I contorni del suo
torace sotto la maglietta sottile, i contorni del suo
collo e del suo viso, i contorni delle sue mani
appoggiante casualmente al davanzale. Sanzo mosse a sua
volta la propria mano, posandola accanto a quella di
Hakkai, mentre questi si voltava verso di lui,
sorridendo. - Mi ricorda quando ci siamo conosciuti
sono già passati tre anni, ricordi?-
Anche Sanzo sorrise, guardandolo.
- Solo tre anni? Mi sembrano molti di più
-
mormorò, facendo scivolare la sua mano sopra quella dellaltro.
Gojyo pensò che Goku si era
perso nellalbergo. Era mezzora che era
uscito, e adesso non lo sentiva più nemmeno far ridere
le cameriere con le sue buffonerie.
- Ehi, Goku! Dove sei?-
- Arrivo tra un attimo!- urlò la
scimmia. Be, per lo meno era ancora vivo.
- Vieni fuori! Andiamo a giocare
a carte!-
Goku bofonchiò qualcosa. Gojyo
alzò le spalle, schiacciò la sigaretta nel posacenere e
pensò di andare a scroccarne qualcuna a Sanzo, mentre
aspettavano Goku.
Attraversò i pochi passi di
corridoio che lo separavano dalla stanza dei due
compagni. Entrò senza bussare.
- Ehi, sapete che la sci
-
Le parole gli morirono in gola.
Sanzo e Hakkai erano teneramente abbracciati luno
allaltro; Hakkai sedeva quasi senza peso sulle
gambe di Sanzo, nudo fino alla cintola, e il bonzo gli
percorreva la schiena con le mani, e il collo con le
labbra. Il moro abbassò la testa e cercò le labbra del
bonzo, accarezzandogli i capelli con dolcezza.
Alla voce di Gojyo si staccarono,
guardandolo senza imbarazzo.
- A quanto pare qui cè
già un piccolo party- rise il rosso, avvicinandosi.
Hakkai tese una mano e avvicinò il suo viso al proprio.
Sanzo gli accarezzò la nuca, e gli baciò lorecchio
piano. Poi infilò le mani sotto la maglietta e gliela
tolse.
Gojyo si staccò, spingendo
dolcemente i loro visi luno verso laltro. Singinocchiò
di fianco alla sedia, baciando ogni singolo dito della
mano di Hakkai.
- Le due cose più belle che ho
mai visto- mormorò di nuovo, unendo le mani degli altri
due.
- Parli troppo- grugnì Sanzo,
tirandolo per i capelli verso la propria bocca.
Goku uscì dal suo nascondiglio
nel sottoscala. Si era portato dalla cucina una torta di
fragole che aveva trovato incustodita, e non voleva farsi
beccare e farsi sgridare come al solito. Aveva intenzione
di mangiarne solo una fettina
ma alla fine ci era
rimasto così tanto perché era davvero, davvero
buona e non era riuscito a smettere finché non laveva
divorata tutta. Anche se forse Gojyo non avrebbe fatto la
spia se lavesse divisa con lui. Sì, ma era troppo
buona
Uscì nel corridoio spolverandosi
i calzoni. Vide che la porta nella stanza di Sanzo era
socchiusa, ed entrò. Dei sussurri soffici raggiunsero le
sue orecchie prima ancora che le immagini giungessero ai
suoi occhi.
Li vide tutti e tre, allacciati luno
allaltro in uno strano equilibrio, e vide le mani
che percorrevano con singolare leggerezza i tratti di
ognuno di essi. Sanzo voltò la testa verso di lui, gli
occhi appena leggermente appannati e velati da un flebile
sorriso.
- Chiudi la porta- ordinò. Goku
rimase fermo un attimo, rosso in volto, imbarazzato.
Guardò le lunghe dita di Hakkai farsi strada nei capelli
di Gojyo, e afferrò il sorriso dolce che i suoi due
amici gli rivolsero. Chiuse la porta senza fare alcun
rumore, respirando e camminando piano, contro le sue
abitudini.
Sanzo lo guardò ancora e
allungò una mano verso di lui. - Vieni qui- mormorò con
un insolito sussurro.
Goku si avvicinò. Gli occhi di
Sanzo gli comandarono il silenzioso, ipnotico ordine di
inginocchiarsi accanto a lui. Gojyo gli accarezzò i
capelli con la mano tesa, e poi spinse il suo mento fino
al suo viso. Gli baciò gli zigomi, gli occhi, le guance,
scese fino al collo, mentre Goku si scioglieva fra il
timore e limpudenza. Il kappa gli prese il viso fra
le mani, ma Hakkai gli strinse una spalla, fermandolo.
Entrambi guardarono gli occhi di Sanzo e poi il viso di
Goku.
- È il primo, vero?- chiese
Gojyo. La scimmia non rispose, ma lo smarrimento nei suoi
occhi parlò per lui. Gojyo sorrise. - A chi lo vuoi
dare?-
Goku voltò il viso verso Sanzo,
prima ancora di comprendere la domanda razionalmente e di
riuscire a fermarsi. Allora Gojyo lo spinse verso il
bonzo, prendendogli una mano. Laltra Hakkai la
intrecciò con la sua.
Sanzo passò il dorso della mano
sul suo viso. Con il pollice gli accarezzò le labbra, e
le separò violandole con il dito. Sfiorò la lingua di
Goku e sorrise. La scimmia lo guardò con gli occhi
spalancati. La luce nello sguardo di Sanzo lo faceva
sentire piccolo e allo stesso tempo così importante
Gojyo e Hakkai, dietro di lui, avevano ripreso a baciarsi
piano, soffocando nelle labbra di entrambi i loro gemiti.
Goku non poteva staccare gli
occhi da quelli di Sanzo. Era la prima volta che si
sentiva così. Sanzo mise le lunghe dita sul suo collo,
solleticandolo, e poi spinse la sua nuca verso di sé.
Goku chiuse gli occhi, e il suo cuore sussultò quando
sfiorò le labbra calde di Sanzo. Il bonzo attese che lurgenza
divenisse insostenibile, e poi cominciò a muovere la sua
bocca e il suo viso su quello di Goku. La scimmia riaprì
gli occhi di scatto, solo per vedere davanti alle sue le
ciglia lunghe di Sanzo. Non aveva mai visto come le sue
guance fossero leggermente arrossate proprio sotto gli
zigomi
Hakkai infilò la mano sotto la
maglia di Goku, sulla schiena. La scimmia gemette, presa
alla sprovvista, e Sanzo sorrise sulle sue labbra. Gojyo
cercò la mano del compagno sul corpo di Goku, e la mente
del ragazzo si perse definitivamente. Sanzo gli aprì di
nuovo la bocca con il pollice e la forzò con la sua
lingua. La lingua di Gojyo gli solleticava la giugulare,
mentre Hakkai faceva lo stesso con Sanzo.
Allimprovviso Goku sentì
il sapore di Sanzo nella sua bocca. Desiderò di
rispondere al bacio, e la sua lingua si mosse da sola.
Sanzo gli spinse la testa ancor più contro la sua e gli
lasciò esplorare la sua bocca invadendo insieme la sua,
per un tempo lunghissimo. Goku avrebbe voluto smettere di
respirare per sempre, ma alla fine Sanzo lo allontanò.
Lo guardò dolcemente e gli avvicinò il viso di Gojyo.
Goku baciò il kappa, che fu molto meno tenero di Sanzo;
il suo sapore era simile, ma la sua rudezza non era la
stessa; poi toccò ad Hakkai, e Goku sentì le sue
braccia dolci stringergli la vita mentre la sua maglietta
gli veniva sfilata rapidamente, ed il bacio brevemente
interrotto.
Gojyo afferrò Goku per le
spalle, e lo fece alzare in piedi. Si inginocchiò
davanti a lui e gli aprì la cintura, sfilandogliela.
Sanzo gli infilò le mani nel davanti dei pantaloni,
mentre Hakkai le infilò dietro. I due si baciarono
mentre Gojyo provvedeva a togliere i pantaloni e a
lasciargli solo la biancheria. Goku arrossì e cercò di
tirarsi indietro, ma quelle mani erano così calde
quelle bocche così buone
fu riattirato fra Sanzo e
Hakkai, mentre Gojyo si rialzava in piedi a sua volta,
spogliandosi completamente. Due mani di proprietari
diversi lo accarezzarono, mentre tre paia di occhi
godettero del suo fisico abbronzato e muscoloso,
seguendolo mentre si sdraiava lascivo sul letto,
lanciando un invito tacito con le sue movenze.
Sanzo accarezzò la schiena di
Goku, abbassandogli le mutande. Goku guardò Gojyo, e
ricevette uno splendido sorriso. Nudo, rispose alla sua
mano tesa e si diresse tremante verso il letto. Prese la
sua mano e il kappa lo abbracciò, tirandolo sul letto
accanto a sé.
Hakkai aveva già i pantaloni
aperti da prima che entrasse Gojyo. Scese dalle ginocchia
di Sanzo e li lasciò scivolare sul pavimento. Goku
deglutì alla vista di quel corpo che si scopriva nel
silenzio, e le mani calde di Gojyo che gli percorrevano
il petto glielo fecero godere ancora di più.
Anche Hakkai sedette accanto a
loro nel letto, stringendosi contro Goku. Sanzo li
guardò, e il suo solo sguardo bastò ad eccitarli
ancora, tutti e tre. Rimosse il suo abito cerimoniale, il
top nero e la biancheria. Si avvicinò al letto e porse
le sue braccia ancora coperte dai guanti a Gojyo e
Hakkai, che finirono di spogliarlo insieme. Sanzo si
inginocchiò accanto a Goku e lo prese dalle braccia del
kappa.
Ricominciò a baciarlo, e anche
Gojyo e Hakkai unirono di nuovo le loro labbra. Ora
gemevano con più foga, luno sotto laltro,
mentre in bisogno reciproco cresceva veloce. Goku
percepì leccitazione di Sanzo, contro le sue
gambe, e fu consapevole anche della propria.
Gojyo alzò gli occhi su Sanzo,
che annuì sorridendo. Allora Hakkai aprì le gambe e
permise a Gojyo di accomodarsi in mezzo. Il kappa gli
piegò le ginocchia, e continuò a baciarlo, poi con un
movimento deciso entrò il lui. Hakkai gridò, e Goku si
dimenò fra le braccia di Sanzo, come per accorrere a
separarli. Sanzo lo trattenne e lo baciò sugli zigomi.
- Sta calmo
- mormorò
scendendo con le mani verso il suo sesso. - Calmati, Goku
-
La scimmia si fermò, e continuò
ad osservare i due amici. Entrambi sussultavano alle
spinte di Gojyo, e guardavano verso di loro. Di solito
era Sanzo che si occupava del sesso di Hakkai, in quel
momento, ma fino ad allora non avevano mai coinvolto
Goku. Sanzo guidò la scimmia sullerezione di
Hakkai, aiutandolo a tenere il ritmo con la propria mano;
con laltra iniziò ad accarezzare il sesso di Goku,
strappandogli un gemito sorpreso ma soddisfatto.
Hakkai gemette il nome di Goku, e
la scimmia lo guardò smarrito. - Continua!- mormorò il
moro, chiudendo gli occhi. Sanzo gli fece aumentare il
ritmo, mentre Gojyo spingeva sempre più forte.
- Sì, sì!- gridò Hakkai,
venendo nella mano di Goku. Anche Gojyo venne dentro
Hakkai, ed uscì da lui scostandosi dalla fronte i
capelli madidi di sudore. Afferrò la mano di Goku e la
ripulì leccando ogni singolo dito. Goku si contorse
nella doppia stimolazione e venne con un grido strozzato,
frastornato. Gojyo pulì anche la mano di Sanzo, poi lo
baciò; baciò anche Goku e si sdraiò accanto ad Hakkai,
che giaceva ansimante sul lato del letto.
- Adesso tocca a voi, signor
bonzo- disse Gojyo carezzandogli la coscia.
- Penso che tocchi a Goku,
invece- rispose Sanzo a bassa voce.
- Con chi vuoi stare, Goku?-
chiese Gojyo, guardandolo con desiderio.
Goku abbassò gli occhi,
smarrito. - Tiriamo a sorte?- disse ancora Gojyo, con un
sorriso.
- Penso che dovrebbe deciderlo
Goku- intervenne Hakkai. - Cosa ne pensi, Goku?-
- Con chi vuoi fare lamore?-
disse Sanzo.
Goku arrossì e cercò di
nascondere il viso. Hakkai gli mise una mano sulla
spalla. - Non preoccuparti- disse. - È la tua prima
volta, vero, Goku? Non preoccuparti
- Hakkai guardò
Gojyo con un sorriso dolcissimo. - È una bella cosa. È
uno dei regali più belli che una persona può fare ad unaltra-.
Goku guardò in viso lamico.
Cera una persona a cui avrebbe regalato ogni cosa
di sé. Se darsi a lui era un regalo, lavrebbe
fatto con tutto il cuore.
- Sanzo
- mormorò con un
flebile gemito.
- Così non vale
- sussurrò
Gojyo prendendogli la mano.
Hakkai scese dal letto e frugò
nel suo bagaglio. Prese un vasetto e lo porse a Sanzo.
Goku lo guardò con ardore, in attesa. Cercò di
sorridergli, ma era così agitato
Hakkai prese il
suo viso fra le mani, baciandolo dolcemente, a lungo,
cercando di farlo rilassare il più possibile.
Goku tremava fra le sue braccia.
Gojyo e Sanzo lo accarezzarono insieme, cercando di
calmarlo. Entrambi erano eccitati dal suo corpo scattante
e bronzeo, e dal desiderio di vedere il piacere negli
occhi dorati del demone. Lo prepararono con lunguento,
strappandogli sussulti e gemiti che avrebbero traviato un
uomo ben più santo di Sanzo.
Hakkai prese Goku sulle sue
gambe. Gli fece appoggiare il viso contro la propria
spalla e poi annuì a Sanzo. Il bonzo afferrò la vita di
Goku, mentre Gojyo cominciava a stimolare la sua
erezione. La scimmia si agitò fra le braccia di Hakkai,
che gli stava baciando le guance.
- Calmati, Goku. Sta calmo
-
gli sussurrava cullandolo.
Sanzo appoggiò di nuovo un dito
allapertura di Goku. Il ragazzo gemette, ma si
abituò allintrusione. Gojyo aggiunse un altro
dito, massaggiando allunisono con Sanzo. Goku
sussultò. Le due dita sfioravano alternativamente un
punto che gli faceva mancare il fiato. Infine anche
Hakkai lo penetrò con il terzo dito, e le scosse di
piacere divennero ancora più rapide, e gli facevano
dimenticare il fastidio.
Lentamente, tutte e tre le dita
lo lasciarono. Goku mugolò, contrariato. Ma allimprovviso
sentì un nuovo stimolo alla sua apertura
Sanzo
strinse con vigore le mani attorno alla sua vita ed
entrò in lui.
- Ah!- Goku gridò, infilando le
unghie nella schiena di Hakkai. Sanzo gli mordicchiò il
collo, e le mani di Gojyo e di Hakkai si incontrarono sul
suo sesso. Improvvisamente il piacere tornò a
travolgerlo più forte di prima, da dentro e da fuori, ad
opera di tutti e tre i suoi amici.
Gojyo strofinò insieme la sua
erezione e quella di Hakkai. I gemiti dei quattro si
unirono e si confusero, veloci seguendo lo stesso ritmo
che Sanzo dava a Goku, dapprima con delicatezza, poi con
desiderio e forza crescenti, e lorgasmo li colse
violento e feroce.
Hakkai crollò allindietro,
trascinando con sé Sanzo e Goku. Gli occhi della scimmia
erano umidi di lacrime, e Gojyo glieli asciugò con le
labbra, baciandogliele via. Poi ricominciò a stimolarlo,
ma appena gli sfiorò le natiche lo fece gridare: non era
stato poi così indolore
lo lasciò stare; invece
lo prese fra le braccia, coccolandolo teneramente,
giocandoci come con un cucciolo morbido.
Hakkai si dedicò a Sanzo, lo
prese lentamente, e senza violenza, come piaceva a lui;
Sanzo adorava quel trattamento, e non riuscì a
trattenersi dal gridare, eccitato dallo sguardo curioso
di Goku sul loro amplesso.
Di nuovo, infine, i tre tornarono
sulla scimmia. Stordirono Goku a furia di carezze,
finché non crollò intontito fra le loro braccia. Si
contesero pacificamente il suo corpo addormentato, poi
Hakkai tirò le lenzuola disordinate sopra di loro, e si
strinsero nel letto a due piazze, accoccolandosi luno
addosso allaltro, mentre fuori la pioggia aveva
cessato di cadere, e la luna gettava una lama di luce sui
loro visi contenti.
Sanzo attese di sentire i respiri
regolari dei suoi compagni. Si districò pianissimo dalle
loro braccia e scese dal letto, indossando la casacca.
Cercò le sigarette nei suoi pantaloni, e quando alzò lo
sguardo vide il luccichio degli occhi di Gojyo. Anche
questultimo si alzò; adagiò il corpo di Goku fra
le braccia di Hakkai e si alzò altrettanto piano.
Sanzo accese due sigarette e
gliene porse una.
- Uh, un bacio indiretto
-
sorrise malizioso il kappa. Sanzo si protese verso di lui
e lo baciò a fior di labbra.
- Taci, stupido- brontolò Sanzo,
ma intendeva tutto il contrario.
Gojyo indossò le sue mutande e
sedette sul davanzale accanto a Sanzo. Fumarono per un po
in silenzio. Quello era lunico momento in cui si
concedevano di parlare sul serio luno allaltro.
Era sempre Hakkai che iniziava il gioco con uno di loro
due, ma erano sempre loro due che lo finivano con quella
chiacchierata notturna.
- Occhi Suadenti
- mormorò
Gojyo.
- Piantala. Non farmi
arrabbiare!-
- Come sei permaloso, Sanzo!-
rise Gojyo, accarezzandogli i capelli. Si stese sulle sue
gambe, e Sanzo gli accarezzò il petto con la mano.
Finirono entrambi la sigaretta; Sanzo ne accese unaltra
e la passò subito a Gojyo, che fece un tiro e gliela
rese.
- Taci- tagliò corto Sanzo
prevenendo la battuta.
Gojyo sorrise e gli accarezzò il
mento.
- Sei soddisfatto di Goku?-
sussurrò.
Sanzo gli ridiede la sigaretta.
- Volevi essere tu il primo con
lui?-
- Mpf. Con te non cè
storia. Goku è pazzo di te, lo sai anche tu-.
- Fra noi cè un patto,
ricordatelo-.
- Sì, ma Goku non lo sa. Sono
sicuro che te lo dirà appena sveglio, domattina
ti
dirà subitoTi amo-.
Sanzo sorrise debolmente. - Lo
dirà a tutti-.
- E sarà il primo
forse
dovrei dirtelo io, adesso, e batterlo sul tempo-.
- Non saresti sincero-.
- E va bene
ehi, bonzo
corrotto
ma voglio essere io il primo di Goku, sia
chiaro-.
- Come vuoi. Non ci tengo a farmi
sbattere dalla scimmia- disse Sanzo, con un tono duro, ma
il suo viso invece sorrise.
- Comunque
- iniziò Gojyo,
ma fu interrotto dai rumori scomposti che giungevano dal
letto. Goku si stava agitando come suo solito.
- Sanzo
- mormorò. - Sanzo
-
- Che ti dicevo?- sussurrò
Gojyo, alzandosi. Non ci volle molto perché Goku si
svegliasse, e poco dopo anche Hakkai si sedette
strofinandosi gli occhi.
- Sanzo
- piagnucolò di
nuovo Goku.
- Che cè, scimmia? Hai
ancora voglia?- disse Gojyo. Goku lo ignorò tendendo le
braccia verso Sanzo.
- Sanzo, ho fame! Ho fame!!-
Hakkai rise, e rise anche Gojyo,
sedendosi accanto al compagno iniziando a baciargli il
collo.
- Proprio non ti smentisci mai,
eh?- disse sarcastico Sanzo, ma scese dal davanzale e
frugò nel suo zaino. - Tieni- gli lanciò un pacchetto
di dolci sedendosi nel letto a finire la sigaretta.
Gli occhi di Goku diventarono
liquidi per la gioia. - Grazie, Sanzo!- gridò tutto
contento. Gli gettò le braccia al collo con la bocca
piena di dolce. Sanzo finse di schermirsi, ma il suo viso
lo smentì di nuovo: sorrise e accarezzò dolcemente la
testa di Goku.
- Oh, Sanzo, ti amo!- strillò la
scimmia, e Gojyo rise divertito.
- Visto?- disse, ma Sanzo non gli
rispose. Accarezzò di nuovo il viso di Goku.
- Anchio ti amo, scimmia-
mormorò il bonzo, provocando la caduta della mascella di
Gojyo. Sanzo alzò lo sguardo. - E... amo anche voi,
branco di stupidi-.
Goku si staccò dallabbraccio
di Sanzo. Si gettò su Hakkai baciandogli la bocca.
- Ti amo, Hakkai!- disse, e poi
baciò anche Gojyo. - Ti amo!-
Si stesero di nuovo luno
accanto allaltro.
- Anche io vi amo!- disse Hakkai
ridendo.
- Adesso vi aspettate che lo dica
anche io? E va bene
Hakkai, Goku, Sanzo
vi
amo-.
Si coprirono di nuovo, di nuovo
si abbracciarono stretti luno allaltro, e
questa volta dormirono allacciati fino al mattino.
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