Il sole e
la luna sulla terra - Sangri-là
Parte VI -
Castelli di sabbia
di Hisoka
- " Allora Goku? Com' è andata? " Domandò
Hakkai dopo averlo fatto accomodare nella propria stanza
- " ...Non lo so..." Sul volto della scimmia un velo di depressa
sconsolatezza " Sanzo è troppo testardo! "Poi cambiando argomento " Mi ha
mandato a chiederti come sta Hakuryu...Sembra proprio che non vede l'ora di
ripartire..."
- " Forse lo fa perché non si fida di se stesso... "
- " ..............." Le parole di Hakkai fecero riflettere Goku
- " Vado io ad informare Sanzo sulle condizioni di Hakuryu, tu puoi stare
quì a vegliarlo per favore ? Tra poco dovrebbe rientrare pure Gojio"
- " Si, certamente, ci penso io "
- " Ti ringrazio " Con un sorriso dolcissimo Hakkai uscì dalla stanza,
sorriso che si spense non appena si presentò al bonzo.
Cosa pensava Hakkai di tutta quella storia? Da persona riservata qual'era
non si sarebbe mai intromesso in affari non suoi ma se c'erano di mezzo
persone che amava allora tutto cambiava. Non poteva restare a guardare senza
cercare di aiutare chi si stava rovinando con le proprie mani.
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- " Non ti sembra che sia un po tardi per tornare indietro, Sanzo? " Una
domanda a brucia pelo, molto lontana da quella che solitamente era la
tecnica di conversazione del demone.
- " Come, scusa? " Rispose il bonzo mentre si accendeva l'ennesima sigaretta
seduto alla scrivania intento a leggere il giornale.
- " Mi riferisco a Goku. Non credi di aver agito troppo avventatamente nel
prendere una simile decisione? "
Sanzo a quel punto era certo che Hakkai sapesse tutto, quella bakasaru
doveva essersi confidato con lui..., pensò.
- " Non mi sembra che siano affari che ti riguardano... "
- " E' vero, ma solo in parte. Non voglio vedere Goku soffrire proprio come
non voglio vedere te soffrire "
- " Io? Perché mai dovrei soffrire? Per me fa poca differenza...in quanto a
lui, si abituerà presto all'idea.. "
- " Davvero? Eppure non mi sembra che in questi giorni eri tanto rilassato,
il tuo stato d'animo si avvertiva chiaramente...Deve esserti costata molta
fatica prendere questa decisione..."
- " Senti un po, sei venuto qui per farmi la predica? " Il bonzo cominciava
ad avvertire una certa irritazione...
- " Mettila pure così se vuoi. Insomma Sanzo, mi meraviglio di te. Come puoi
farti influenzare tanto dal passato? Il tuo legame con Goku non può
spezzarsi solo perché ti ricordi dell'affetto di Konzen. Certo era un amore
completamente diverso ma pur sempre amore era. Naturale che con il tempo le
cose cambino, le persone...e così pure i sentimenti...Pensi di poterci
mettere una pietra sopra come se nulla fosse mai stato? Sarebbe da te,
forse, ma terribilmente ingiusto, inutile e...scorretto, già sarebbe
scorretto nei confronti di Goku..."
- " Che ne puoi sapere tu..?"
- " Sanzo, io come te ricordo bene l'affetto che univa Konzen e Goku ma al
contrario di te non sono daccordo di allontanarlo solo per questo motivo.Temi
così tanto il suo giudizio?
Hakkai era l'unico, oltre alla scimmia, in grado di riuscire a capirlo
perfettamente, e con lui, ancor più che con Goku, era impossibile riuscire a
mentire o celare i propri sentimenti.
- " ...Cosa penserebbe di me quando ricordasse? Sono certo che i suoi
sentimenti muterebbero e forse arriverebbe a provare solo disprezzo, per me
e per se stesso...Piuttosto che arrivare a questo..."
- " Davvero pensi che Goku potrebbe arrivare a disprezzarti? Sanzo, ma ti
rendi conto di quello che stai dicendo? Stiamo parlando di Goku, di ‘quel
Goku‘. Di quella scimmietta che non fa che venirti dietro, preoccuparsi per
te, difenderti, ...amarti...Mi spieghi come faresti a vederlo nelle
condizioni di odiarti? Se davvero credi questo...... allora,.... forse tu,
da che hai ricordato, hai iniziato a provare disgusto nei suoi confronti
vedendolo o avendolo vicino?"
- " No! Ma che dici? Certo che no, ma è diverso... "
- " In cosa sarebbe diverso? Sii onesto con te stesso Sanzo, se tu provi ora
per Goku gli stessi sentimenti che hai provato fino a prima che ricordassi
il passato perché mai Goku dovrebbe mutare i suoi nel fare lo stesso? "
Hakkai non aveva tutti i torti. Il bonzo seguitava a desiderare la scimmia
con tutto se stesso, soffrendo le pene dell'inferno al solo pensiero di non
poterlo più sfiorare. Il ricordo della vita precedente non aveva mutato i
suoi attuali sentimenti ma semplicemente avevano suscitato una sorta di
senso di colpa. Come se avesse tradito la fiducia di quel bambino
considerato un figlio...ma lui ora non era più quel bambino, il Goku che
aveva davanti ora era molto diverso, Sanzo stesso era diverso. La presa di
coscienza di essere stato in un lontano passato Konzen Douji non toglieva
nulla al Venerabile Genjio Sanzo, il quale restava pur sempre Genjio Sanzo,
con il suo carattere arrogante e dispotico, con il suo triste passato pronto
a tormentarlo nei giorni di pioggia, con la sua vita dedicata esclusivamente
a se stesso.
Hakkai e Sanzo erano del tutto ignari del fatto che in quel momento Goku, di
passaggio nel corridoio, avesse ascoltato l'ultima parte della
conversazione. Immobile sui suoi piedi, a due passi dalla porta, Goku
sentiva ripetersi nella testa le parole di Sanzo
" Cosa penserebbe di me quando ricordasse? Sono certo che i suoi
sentimenti muterebbero e forse arriverebbe a provare solo disprezzo, per me
e per se stesso...Piuttosto che arrivare a questo..."
Era quello il motivo? Sanzo, il suo Sanzo, non voleva essere odiato da lui?
Un sorriso velato di tristezza attraversò gli occhi della scimmia.
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La giornata trascorse tranquillamente, per quanto nell'aria aleggiasse
sempre quella leggera tensione dovuta al fatto che tutti sapevano cosa stava
accadendo.
Hakkai e Gojio dopo pranzo si rintanarono nella loro camera con la scusa di
doversi occupare di Hakuryu, in realtà volevano semplicemente dare più
occasioni possibili a Goku e Sanzo, occasioni di chiarirsi una volta per
tutte. Hakkai sapeva che Sanzo era testardo come nessuno, difficile farlo
cedere anche su decisioni che lui stesso riteneva sbagliate o di cui si
poteva pentire, ma sapeva pure che Goku era il solo a poterlo fare
ragionare. Era un dato di fatto che Goku riuscisse sempre a calmarlo e
convincerlo nelle situazioni più difficili...., anche se in questo caso lui
era la causa principale del comportamento del bonzo.
Goku, dopo pranzo, sembrò eclissarsi nella sua camera dove vi trascorse
tutto il resto della giornata, limitandosi di tanto in tanto ad affacciarsi
alla porta di Hakkai e Gojio per chiedere notizie sulla salute di Hakuryu,
sempre più in versione "malato immaginario".
Nella mente della scimmietta si agitavano tanti pensieri e domande alle
quali nessuno avrebbe potuto dare una risposta.
Conosceva bene Sanzo e sapeva che era difficile convincerlo se aveva preso
una decisione, in questo caso poi era impossibile dal momento che lui era la
causa del suo tormento.
Mai si sarebbe aspettato che Sanzo tenesse tanto a quelli che erano i suoi
pensieri, i suoi sentimenti... Si, sapeva che il più delle volte diceva cose
che non pensava, lo prendeva in giro chiamandolo stupida scimmia, lo
trattava sempre come un mocciosetto, però...quello non significava nulla, i
sentimenti del bonzo erano assai radicati nel profondo del suo cuore, non
avrebbe mai espresso le sue ansie a nessuno, tanto meno a lui, naturale
quindi che avesse assunto un simile drastico comportamento.
Tutto ciò era proprio da lui, pensava Goku.
Attanagliato da pensieri troppo pesanti avvertì improvvisamente i languori
della fame, l'orologio segnava le 17, ci sarebbero volute almeno altre 2 ore
prima della cena....non avrebbe resistito.Si decise: sarebbe andato a caccia
di qualcosa da mangiare nelle cucine della locanda. Nel corridoio regnava la
tranquillità, la porta della camera di Sanzo, di fronte alla sua, sembrava
emanare il potere di attirarlo, Goku la fissò pensieroso per un lungo
attimo...
Entrare o non entrare?
Cosa avrebbe potuto dire ancora a Sanzo per convincerlo?
Temeva che un'ulteriore insistenza da parte sua avrebbe solo peggiorato la
già precaria situazione...
No, non era ancora il momento di affrontarlo. Prese la direzione delle scale
e raggiuntele si accorse della presenza di Sanzo, ..... era proprio lì che
stava salendo,... a pochi metri da lui,.... la sua ametista sembrava
rilucere sotto la penombra dei lumini elettrici affissi lungo una parete
delle rampe.
I loro occhi si incrociarono per un attimo che parve infinito, e in quell'istante
Sanzo sembrò avere una reazione di incertezza nel salire, come se fosse
stato lì lì per bloccarsi, una frazione di secondo che però non sfuggì a
Goku. La scimmia non staccò gli occhi dorati dalla sua figura, osservando
bramosamente i suoi sinuosi movimenti, la sua eleganza, il portamento fiero,
la bianca veste che lo avvolgeva celando ogni particolare del suo corpo... ,
il modo in cui teneva la sigaretta tra le dita e se la portava alle labbra,
labbra che si schiudevano per accoglierla e assorbirla con passione ...era
totalmente rapito da quell'immagine che gli si parava davanti...
Sanzo, il suo sole luminoso più che mai, si stava avvicinando sempre più
mentre Goku non aveva fatto un solo passo dalla cima della scala. In quello
stato di rapimento Goku scese il primo gradino ma nella distrazione mise
male il piede mancandolo in pieno e cominciando così a precipitare.
" GOKU !" Sentì gridare il suo nome con una tale enfasi da dimenticarsi di
quello che stava accadendo, il volo fu interrotto da un abbraccio forte e
deciso che però non bastò a frenarne la caduta.
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Riaprì gli occhi dorati emettendo qualche lamento di dolore e si rese conto
di quello che era successo. Era tra le braccia di Sanzo, il quale, sotto di
lui, sembrava privo di sensi. Il bonzo lo aveva afferrato tra le braccia nel
tentativo di proteggerlo.
" SANZO!...Sanzo apri gli occhi! Sanzo ehi, Sanzo svegliati! " La sua vocina
preoccupata ebbe l'effetto voluto.
-" Nnnh, smettila di gridarmi nelle orecchie, scimmia!" Disse riaprendo
lentamente gli occhi e ritrovandosi improvvisamente nel sole dorato di
quelli di Goku, il volto della scimmia, ancora sdraiato su di lui, si
trovava a pochissimi centimetri dalle sue labbra...
Confusione, batticuore, un'emozione unica e indescrivibile, che solo lui era
in grado di infondergli, travolsero Sanzo che, sorpreso da quel turbine
improvviso di sentimenti, sembrò rimanere senza fiato.
Così..., semplicemente perso negli occhi dorati del suo giovane sole...
Non sentire più nulla, non vedere più nulla, solo quell'oro lucente, quelle
labbra invitanti...
Il mondo non esisteva più, stava lentamente sfumando davanti ai suoi occhi e
dalla sua coscienza , solo loro due uno davanti all'altro, uno sull'altro...
sarebbe bastato tanto poco per fare scomparire tutto definitivamente, tanto
poco...
La gola arsa. Il volto che sembra bruciare per la corsa impetuosa del sangue
che ribolle nelle vene...
Caldo...., un dolce tepore che si estende in tutto il corpo, qualcosa che
prende al basso ventre, piacevole ma strano al tempo stesso...
Vicini..., sempre più vicini...
Le labbra di Goku si posarono dolcemente sulle sue con un tocco lieve e
morbido, gli occhi del colore dell'ametista si chiusero lentamente cedendo a
un totale stato di abbandono.
Labbra che si accarezzano, si sfiorano appena, con un ritmo lento,
dolce....quasi ipnotico...
Le mani di Goku si portarono ai lati della testa di Sanzo affondando nei
capelli dorati, mentre le labbra cominciarono ad aumentare il ritmo del
movimento, sempre più desiderose di approfondire.
- " Sanzo...ti amo..." Un leggerissimo gemito da parte di Goku sussurrato
sulle labbra risvegliò il bonzo che, come resosi conto dell'errore che stava
commettendo, afferrò Goku per le spalle allontanandolo bruscamente da se.
Il respiro leggermente ansimante, l'ametista lucida, il tenue rosato sul
volto incredibilmente angelico...
- " No,... smettila Goku!" Sul volto del ragazzino un susseguirsi rapido di
espressioni: delusione, dolore, rabbia,... rimprovero....
Sanzo fece spostare Goku rialzandosi.
Senza dire nulla prese a salire nuovamente le scale con un passo più veloce
e deciso del precedente.
- " Non capisci che è inutile? Sanzo, ehi SANZO!" Ma il bonzo aveva già
raggiunto la cima della scala sparendo dalla visuale di Goku, il quale sentì
solo il rumore della porta aprirsi per poi richiudersi.
Oramai Goku ne era sicuro, Sanzo lo desiderava quanto lui, la sua decisione
quindi si stava rivelando più assurda di quel che sembrava. Avvertiva ancora
sulle labbra il calore di quel tocco...istintivamente l'indice e il medio
della mano sinistra andarono a sfiorarle come a voler cercare nuovamente
quel contatto perso...
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La sera a cena Sanzo non si presentò a tavola con la scusa di non avere
fame.
Da quando in qua era diventato un vigliacco?
Da quando in qua scappava di fronte a qualcosa o qualcuno? Davanti quella
stupida scimmia poi...
Non riusciva quasi più a riconoscersi ma era più forte di lui, si rendeva
conto che stava diventando sempre più difficile restare vicino a Goku. La
reazione involontaria avuta sulle scale non poteva farlo restare affatto
tranquillo.
Non poteva andare avanti così.
D'altro canto Goku immaginava perfettamente che il bonzo stesse solo
cercando di evitarlo.
Hakkai e Gojio non potevano fare a meno di preoccuparsi, in cuor loro, per
quella situazione che sembrava peggiorare sempre più. Non avrebbero potuto
fingere ancora per molto sfruttando la finta malattia di Hakuryu, anche
perché la cosa rischiava di non sbloccarsi affatto.
L'unica consolazione era l'umore di Goku, che sembrava aver reagito in
maniera abbastanza forte e decisa, uscendo dalla depressione della tristezza
iniziale. Evidentemente conoscere i motivi della decisione di Sanzo
l'avevano, per così dire, "tranquillizzato", in fondo l'affetto del bonzo
per lui non era affatto venuto meno. I motivi che lo spingevano a
comportarsi in quel modo apparivano solidi come castelli di sabbia e
l'incidente avvenuto sulle scale non faceva che rafforzare notevolmente
questa ipotesi.
Ora solo lui poteva cercare di cambiare le cose, da Sanzo non si sarebbe
potuto aspettare nulla.
Continua.....
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