Il sole e la luna sulla terra - Sangri-là

Parte V - Sole o luna?

di Hisoka

 

Nella sala da pranzo della locanda Sanzo era ancora al tavolo intento a leggere il giornale. O almeno così sembrava.
Alla vista dell'arrivo di Goku, assieme ad Hakkai e Gojio, il bonzo provò come una vaga sensazione di fastidio.
Goku si comportò come sempre, mangiò a sazietà recuperando tutte le energie perse a causa delle preoccupazioni, non che fossero finite, certo, ma oramai era sicuro di quello che avrebbe detto a Sanzo, di come lo avrebbe affrontato.
Il sapere contro cosa o chi doveva "combattere" lo rendeva più sereno.
Le litigate con il kappa misero in risalto il suo buon umore cosa che insospettì non poco il bonzo che ormai il giornale lo teneva solo come copertura.Tutto si sarebbe aspettato ma non una simile allegria. Era quasi deluso ma allo stesso tempo si ripeteva che era meglio così. Probabile che Goku se ne fosse fatto una ragione rassegnandosi.
Già, Goku c'era riuscito, ma lui?
Lui era riuscito a metterci una pietra sopra e non pensare più alla scimmia sotto determinati aspetti?
Era dura, cavolo se non lo era...
Quanti giorni non sfiorava quella scimmia con un dito?
Tanti, troppi... e sarebbe stato così per sempre. Non avrebbe più potuto crogiolarsi nel suo calore infinito, non avrebbe più potuto amarlo come era abituato a fare da tempo.
Si ripeteva, quasi in una forma di auto-convincimento, che non aveva bisogno di un rapporto fisico in quanto, come bonzo, era abituato a quella che soleva definirsi astinenza. Belle parole, ma quì non si trattava di una persona qualunque ma di Goku, davanti al quale tutte le barriere del bonzo potevano andare all'aria al minimo soffio di vento.
Sensibilità??
Si poteva parlare forse di estrema sensibilità nei confronti di Goku, sensibilità fIsica s'intende in quanto non riteneva di essere versato a nessun altro tipo di sensibilità, o almeno non lo voleva dare a dimostrare.
Per sfuggire a certi impulsi e pensieri peccaminosi, che inevitabilmente gli affioravano ogni qualvolta guardava la scimmia, cercava di ripensare al vecchio Goku, al mocciosetto che accudiva in veste di Konzen. Un Goku versione "chibi" non gli avrebbe certo scatenato certi pensieri, pensava. Ed era vero, l'immagine di un Goku appena dodicenne, unita al ricordo del sentimento di Konzen, riusciva ad annullare il desiderio. Ma si rese conto presto che questo rimedio non funzionava, o meglio tutto crollava non appena posava gli occhi sul Goku che aveva davanti, al ricordo di certi particolari,.... quella pelle dorata liscia come il velluto, l'espressione dei suoi occhi mentre godeva tra le sue braccia, il suo sapore...tutto lo faceva naufragare scombussolandolo profondamente
Perso in quei pensieri non si rese conto di aver preso a fissare la scimmia negli occhi e di essere profondamente ricambiato in un innaturale silenzio ovattato.
Allora lo notò...

- " Che succede? Dove sono Hakkai e quel pervertito di un Kappa? " Domandò improvvisamente tentando di sfuggire a quella sensazione di intimità che gli provocava il guardarsi tanto intensamente.

- " Come, non te ne sei accorto? Hakkai è andato nella sua camera a portare qualcosa da mangiare ad Hakuryu e Gojio è uscito per comprare le sigarette...Dovevi essere molto concentrato per non essertene accorto " Gli sorrise, quel sorriso dolce e vagamente malizioso che mostrava solo quando si trovavano da soli.
Sanzo si alzò intenzionato a rintanarsi nella sua stanza ma Goku lo fermò...

- " Aspetta, dove vai? Devo parlarti... "

- " Parlare? Scimmia non abbiamo niente da dirci...-

- " Smettila di fare il testardo! "

- " Cosa?? Come osi, stupida scimmia?" Una vena pulsante comparve sulla tempia sinistra del bonzo, infastidito dal tono irrispettoso di Goku.

- " Non ti stanchi ad essere sempre così teso? Ho solo detto che dobbiamo parlare, nient'altro che parlare... " Sottolineò con decisione.
Sanzo si voltò avviandosi per le rampe di scale seguito da Goku.


La camera al secondo piano era appena stata rifatta dalla servitù della locanda, dalla finestra aperta penetrava l'aria frizzante del mattino facendo svolazzare le tende di un verde smeraldo creando affascinanti riflessi sulle pareti biancastre. Sanzo non dava segni di volersi sedere, a Goku non sfuggì la presenza di un leggero nervosismo.

- " Sanzo...il motivo per cui hai deciso di lasciarmi è assurdo! " Fu la prima cosa che disse la scimmia rompendo il silenzio.

- " Che stai dicendo, non capisco? "

- " Dico che Konzen non centra con noi... " Sanzo si voltò guardando finalmente Goku negli occhi.

- "...Si insomma, ti stai creando dei problemi inesistenti.Tu sei tu e non Konzen quindi..."

- " Aspetta un attimo, chi ti dice che il motivo sia questo Konzen? " Sanzo non comprendeva come Goku fosse arrivato alla verità

- " Bhé, diciamo che qualcuno mi ha aperto gli occhi " Sorrise dolcemente la bakasaru " Come ti ho detto già, io non ricordo ma sono certo dei miei sentimenti per te. Insomma per me non cambia nulla se in passato tra noi c'è stato un altro tipo di rapporto... "

Ma Sanzo non si rassegnava, voleva sapere da chi aveva saputo certe cose.

- " Chi ti ha parlato di questo, Goku? " La domanda esigeva una risposta

- "....Non ha importanza... " Goku voleva cercare di tenere fuori Hakkai e Gojio temendo che Sanzo potesse poi prendersela con loro.

- " Se ha importanza o no lo decido io ! "

- " Mi dispiace ma...." Goku tentennava.

- " Vuoi proteggere quel qualcuno, vero? Non preoccuparti, stupido, non ho intenzione di farlo fuori come pensi..." anche se naturalmente l'istinto lo avrebbe volentieri portato a farlo.

- "....Sono stati Hakkai e Gojio ma.."

- " Cosaaa?? Che diamine ne sanno loro? " Sbottò tra il sorpreso e lo scocciato

- " Appunto Sanzo, loro ne sanno quanto te. Pare che abbiano sognato parte della precedente vita e quindi..."

Goku si fermò nel vedere l'espressione che Sanzo aveva assunto in quel momento. La fredda ametista sembrava ora bruciare

- " Come cavolo è saltato loro in mente di..."

- " Non prendertela con loro, non hanno fatto altro che dirmi la verità, ......al contrario di te..."Aggiunse dopo una breve pausa " Credi di avere diritti esclusivi su quei ricordi? Non c'è nulla da dover nascondere solo perché io non riesco a ricordare "

- " Tsé, non è per questo..."

- " A no? Allora perché temi tanto il passato? Non pensavo che in te potesse prevalere Konzen..."

- " Non è così!"

- " E allora com'è? Perché all'improvviso hai deciso di trattarmi come un moccioso, com'è che ti fai tanti scrupoli nei miei riguardi, Sanzo? Come credi che mi faccia sentire questo tuo modo di fare? "

- " Io non temo il passato e quello che sto facendo è la cosa più giusta,... non ho scrupoli io, figuriamoci... "

- " Più giusta, dici? Ma per chi? Non trovi di comportarti egoisticamente?.... Come se fosse una novità poi..." Lo sguardo era fermo e deciso, Goku ora non mostrava alcun segno di incertezza o soggezione nel sostenere apertamente il viola di quegli splendidi occhi.

- " Ehi, ehi, bakasaru attento a quello che dici " l'harisen a portata di mano come minaccia...ma stranamente non riusciva a usarlo, non davanti a quel Goku sorprendentemente diverso dal solito. Era stato tentato più volte di colpire la sua testolina castana ma ogni volta quell'impulso era frenato dalla vista di quegli occhi dorati immersi in un espressione tra le più belle che vi avesse mai scorto prima.
Un sorriso da parte di Goku stizzì maggiormente Sanzo che si sentiva stranamente colpito e turbato da quel comportamento deciso.

- " Potrebbe essere che l'affetto che provavo per Konzen fosse quello di un figlio... ma ora è diverso perchè tu sei diverso..."

- " Un momento, non credi di cadere in contraddizione? Sbaglio o sei stato tu a dire che io e lui siamo la stessa persona...? "

- " E' vero ma è anche vero che ora tu sei Sanzo e non Konzen...Ci siamo incontrati e conosciuti in maniera diversa, i nostri sentimenti si sono sviluppati in tutt'altro modo, per molti aspetti tu sei e resti Sanzo. Il fatto di essere rinato non significa che sei Konzen.
Konzen rivive in te, non sei tu che rivivi in lui, Sanzo "

Colpito.

Goku aveva fatto centro su un punto che a Sanzo sfuggiva completamente.
Tanto era confuso e allarmato da quella recente scoperta che non aveva pensato minimamente a se stesso in quanto Genjio Sanzo.
Come poteva crearsi tanti problemi per una cosa simile?
Proprio lui che se ne fregava di tutto e tutti ora si stava comportando in una maniera a dir poco assurda.
Sentiva crescere sempre più una sorta di vergogna.
Cavolo, si era ridotto a farsi fare la predica dalla scimmia, ora?

- "Sei solo un moccioso, che vuoi capirne tu ? "
Era più forte di lui, come poteva dare ragione a Goku ?
E poi...restava ugualmente il fatto che nonostante avesse aperto gli occhi su quella che era la realtà, una parte di se continuava a temere ciò che sarebbe stato "dopo", quando Goku avesse ricordato. Era facile per lui dire " Ti amo e per me non conta il passato" visto che non lo rammentava, ma....

- " Ed è quì che ti sbagli, Sanzo " rispose prontamente la scimmia " mi consideri davvero ancora un moccioso? "

- " Tsè. Certo, per me resterai sempre un moccioso... "

Lo pensava veramente?

No, affatto!

Era da tempo ormai che non lo considerava più un bambino ma gli piaceva l'idea che lo fosse, per poterlo dominare meglio, per l'assurda dolcezza che era in grado di ispirargli, per poterlo amare non solo di passione ma anche di tenerezza, quella tenerezza che mai e poi mai avrebbe pensato di poter possedere...Il fatto che rimanesse eternamente infantile faceva si che restasse sotto la sua protezione, la sua guida. L'idea che un giorno Goku avesse potuto intraprendere un altra strada, lontano da lui, diversa dalla sua, non lo sfiorava minimamente. Finché Goku restava un moccioso non c'era la possibilità di una separazione. Quella scimmietta era come una sua appendice, l'altra faccia di una medaglia, un pezzo della sua anima che molto probabilmente in un lontanissimo passato fu scissa per essere racchiusa in due diverse entità. No, non era possibile separare due anime destinate ad essere una.

- " Mi va bene anche così... " Quelle parole sorpresero il bonzo " Mi piace essere considerato un bambino da te, se questo mi permette di farmi amare..." La voce si fece bassa e una vaga sensazione di malinconia avvolse Sanzo.

- " Cosa dici stupido, credi forse che sia solo perché ti considero un moccioso che...? "

- " No, quello che intendo è che a te sembra quasi faccia piacere che io resti eternamente bambino e quindi..."

- " E quindi cosa? Vorresti dire che reciti la parte solo per farmi piacere?"

- " No, io sono solo me stesso, ma se quello che vuoi è qualcosa di diverso sono pronto a cambiare " Era serio...Lo diceva seriamente. Come poteva arrivare ad annullarsi per lui? Davvero lo avrebbe fatto? Si, l'avrebbe fatto, per il suo amore sarebbe stato pronto a plasmarsi a volere e desiderio del suo sole.

- " Scemo..." Il bonzo distolse lo sguardo, non riusciva più a sorreggerlo.
Quella fedeltà, quell'amore incondizionato, quell'offrire tutto di se, lo confondeva...Come era possibile che l'amore di Goku arrivasse a tanto? Lui ne sarebbe stato capace? Avrebbe mai potuto dire o pensare simili parole?
No. Era certo che non sarebbe mai arrivato a tanto... ma nonostante il suo egoismo, la sua assurda e incomprensibile testardaggine nel voler proseguire con il suo credo di vivere solo per se stesso, lentamente, il gelo del suo cuore era stato attraversato dal calore,
un calore che aveva un che di nostalgico e lontano, permettendogli di ammorbidirsi, di aprire uno spiraglio invisibile ma in grado di farvi passare attraverso sentimenti caldi e profondi.

- " Sanzo io..." Goku fece un passo verso di lui tendendo un braccio.

- " No !" La fredda ametista lo fece bloccare " Goku...forse è meglio se vai a chiedere ad Hakkai come sta Hakuryu.
Dobbiamo ripartire al più presto..." Goku lo guardò come se stesse cercando di scrutargli l'anima...

- " ....... Va bene, ora vado " Si voltò e arrivato davanti alla porta...

- " Sanzo, io ti aspetterò. Ti aspetterò sempre, perciò..." La porta si chiuse alle sue spalle lasciando la frase a metà.

Aspettarlo?

Già! Lo aveva atteso per 500 lunghi anni..., avrebbe seguitato a farlo ancora perchè quel sole era indispensabile alla sua esistenza esattamente come l'aria che respirava.

Genjio Sanzo Hoshi, il suo Sole....

Sanzo non si sentiva affatto un sole, anzi non comprendeva come potesse essere paragonato ad esso, ma indubbiamente ciò gli faceva provare piacere, un piacere unico, immenso, indescrivibile....
Il sentirsi considerato come la luce della vita per Goku...
Per questo non voleva perdere quel ruolo. Voleva seguitare a restare il suo sole per sempre, pur sapendo di non essere null'altro che un idiota capace solo di farlo soffrire.
Per quanto ne sapesse in lui c'era solo oscurità, freddo, solitudine,... rabbia e rammarico per un passato che non riusciva a seppellire, che non voleva dimenticare.
Come poteva emanare la luce del sole uno come lui? Una luce calda e accecante ?
Non esisteva.
Lui più simile a una creatura della notte, lui più simile alla luna, fredda, pallida, silenziosa...
No, non poteva essere lui quell'astro tanto luminoso...
Ma era così bello poter pensare di esserlo, poter pensare di esserlo solo per quella stupida scimmia....
Goku era l'unico in grado di vederlo sotto quello splendore astrale...
Ma la luce che emanava Goku era tutt’altra cosa, quella si che era la vera luce del sole.
Chiunque conoscendolo poteva avvertirne la purezza, sentirne il calore, rimanere piacevolmente influenzato da quella benefica aurea che sembrava avvolgerlo....
I suoi occhi dorati, i suoi sorrisi, il suo animo, la sua purezza...tutto in lui sembrava emanare luce e calore
Chi tra i due quindi poteva essere considerato il vero sole ?
Chi meglio dell'essere più puro della terra poteva essere onorato di un nome simile ?
Chi meglio di Son Goku ?

Son Goku, il suo sole...




Continua....


 


 


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