DISCLAIMER:I personaggi appartengono ad Inoue e io
non vi guadagno nulla usandoli...
NOTE:mI SA KE LA FINE FA UN PO' SCHIFO...MI SCUSO...CON QUESTA FIC ERO PARTITA
CON UNA GRANDISSIMA CARICA,MA...AHIMè...ç_ç VI PREGO SIATE CLEMENTI...IO
TORNO ALLA MIA DEPRESSIONE...ç_____ç /me is sad...
NOTE2:SE NN CAPITE IL FINALE, NN SCERVELLATEVI TROPPO NEL TENTATIVO DI
COMPRENDERE...NN NE VALE LA PENA...BACIII!!!
Il silenzio
tagliente della morte parte
II
di Urd
Hanamichi si chiese se avesse capito bene, i suoi occhi si spalancarono
fino all'inverosimile, mentre il volpino distoglieva lo sguardo
imbarazzato.
La signora Rukawa parve capire la situazione, così interruppe il momento
di silenzio:
"Ehm...Immagino che tutto questo, sia incomprensibile per te Sakuragi...però..."
Il figlio rivolse uno sguardo di intesa a sua madre, come a farla tacere.E
così fece.
"Credo che avrete molte cose da dirvi...quindi,io vado...Mi dispiace,Kaede,
ma dovrai tenere tu Mika...non posso occuparmene...devo andare in
ospedale..."
"Non preoccuparti mamma.Mi fa piacere tenerla...va' da papà...ti
raggiungo oggi pomeriggio."
"Va bene...ciao...E Sakuragi, piacere di averti conosciuto..."
"Oh,beh...i-il piacere è stato mio..."
Rimasti soli i due ragazzi si fissarono.
***
Non so come affrontare il discorso,ma ormai gliel'ho detto...Mika è mia
figlia, non potevo tenerlo nascosto.[Veramente nn spaevo di essere figlia
di Ru...NdMika]
[Ciao Mika!Ehm...ho dato il tuo stesso nome alla figlia di Ru,perché mi
piaceva davvero molto!!^^Kawaii!!!^^NdUrd][Beh...lo prenderò come un
onore...-_-NdMika]
Il suo sguardo non è di rimprovero,non mi sembra,almeno...Vorrei tanto
capire che cosa stia pensando...
"Ehm...questa è la mia situazione Hana..."devo raccontare tutto
nei dettagli."Tre anni fa...alle medie,conobbi un gruppo di
ragazzi...Li considervo miei amici...E
facevano parte del club di basket come me...Tra loro vi erano 4
ragazze...una sera mi convinsero a bere e finii a letto con una di loro.Le
volevo bene,però...sono stato
con lei per un po',avevo forti crisi d'identità sessuale, e quando ammisi
a me stesso che ormai non c'era più nulla che potessi dare a quella
ragazza,
le dissi la verità e ci lasciammo.Io ero gay.Non fu per nulla offesa da
ciò che le rivelai...anzi,continuò a trattarmi come amico...poi, poco
dopo, scoprì di essere incinta.Conosci il mio carattere...
Non volevo crederci, ma era tutto vero.Aveva troppa paura per abortire,
così tenne il bambino...e due anni fa è nata Mika.Qui viene il
peggio...dovetti affrontare la cosa con i miei genitori
e mio padre andò su tutte le furie cacciandomi di casa...I motivi erano
due: sono gay ed ho messo incinta una ragazza."sospiro."Mia
madre reagì in modo totalmente diverso...fu
disponibile e non mi disse niente.Kharen(la madre di Mika)morì di un
emorragia pochi giorni dopo il parto...I suoi genitori non ne vollero
sapere più nulla di questa storia e mi
accusarono di aver ucciso la figlia...così, mia madre adottò Mika, dato
che io ero troppo giovane per occuparmene...divenne dunque mia
sorella...ma la realtà è che è mia figlia..."
Stringo in braccio la mia bambina.La fisso un attimo negli occhi...azzurri
come i miei.
Hanamichi non parla, ma credo abbia capito.
Adesso sento che ho paura.Ma mantengo la mia freddezza...ho parlato
abbastanza...non c'è altro che io debba aggiungere.
"Kitsune...perdonami, ma mi sento alquanto confuso..."
Ti capisco mio dolce rossino.Però non potevo proprio mentirti.
"Se mio padre beve...è solo per colpa di quello che è
successo."
"Purtroppo,mi dispiace ammetterlo, ma i genitori a volte si
comportano in maniera del tutto fuori luogo."
"Concordo..."cerco di abbozzare un sorriso.Non mi vergogno di
quello che ho detto...Anche se ho solamente 17 anni ed ho una figlia,non
mi vergogno di lei...Assolutamente...
Le voglio un mondo di bene.Mi sento suo padre, e mi fa male non poterle
stare accanto tutti i giorni.Il fatto è che per me non è possibile
accudire una figlia...ho deciso
di affidarla a mia madre, perché potesse avere una famiglia...Io mi sono
cancellato dalla sua esistenza e sono andato a vivere da solo,come voleva
mio padre.E' stato difficile non vederla...così
è finito tutto per il verso sbagliato.
"Mio padre è malato di cancro."
"Oh..."noto la malinconia attraversare i suoi occhi."Mi
dispiace moltissimo Kaede..."
Siamo in cucina,lascio Mika sedere sul tavolo,mentre gioca con un
pupazzo...Hanamichi si alza a fatica e mi abbraccia.
"Io...se solo fossi stato il figlio che voleva...adesso morirà
convinto che suo figlio sia un perdente..."mormoro contro la sua
spalla.
"No...no...Senti,devi parlargli...sicuramente se lo fai capirà."
"Non lo so...Hana,forse mi odia troppo per vedermi..."
"Ma cosa dici?Mio padre è morto proprio prima che potessi dirgli
quanto gli volessi bene...Non vorrai fare il mio stesso errore e logorarti
tutte le volte che
ti balenerà alla mente il suo ricordo...?"
Hanamichi...se solo sapessi quanto ti amo.In un momento come questo averti
accanto mi da sicurezza.Grazie...grazie di essere con me.
***
Kaede riaccompagnò Hanamichi in clinica.Il rossino avrebbe continuato gli
esercizi di riabilitazione.
"Ce la farai..."sussurrò il volpino.
"Lo spero tanto, Kacchan...così potrò tornare non solo a giocare,ma
ad abbracciarti..."
I due si salutarono,Kaede riprese in braccio sua figlia e tornò a casa.
Andò a trovare suo padre,più tardi...Mentre camminava, alla sala
d'aspetto, trovò sua madre.Gli occhi gonfi per il pianto,seduta su una
delle
panche di plastica.
"Kaede!"esclamò alzandosi.
"Come sta?"
"Insomma...non molto bene,ma i medici dicono che è ancora
all'inizio..."
"Capisco...Mamma...va' a casa a riposarti, porta con te Mika...Vorrei
restare un po' con lui."
"D'accordo."la donna prese la bambina e se ne andò.
Stanza 206[eheheheheheh!NdUrd][Piantala di ridere cretina!NdTutti].
Il ragazzo bussò lievemente.Sentiva l'agitazione crescere all'altezza del
petto.
"Avanti..."disse una voce profonda.
Kaede entrò, ed ebbe un sussulto quando vide suo padre di spalle che
guardava fuori dalla finestra.
"Ciao papà..."mormorò il numero 11 dello Shohoku.
L'uomo di mezza età non si voltò neppure.
/Lo sapevo...mi odia.../le lacrime minacciavano ancora una volta di
sfuggire al controllo della kitsune.
"Ciao figliolo..."venne la risposta dell'uomo.
"Io..."gli mancavano le parole.Sapeva quello che voleva dire,ma
non ci riusciva...Era troppo doloroso,troppo.
"Hai saputo che sto morendo?"chiese cinico il signor Rukawa
voltandosi.
"La mamma mi ha detto della malattia...ho pensato fosse mio dovere
venirti a trovare."
"Non ce n'era bisogno."
Ancora.Perché suo padre non si sforzava minimamente di comprendere ciò
che provava?Perché non capiva che, infondo, Kaede gli voleva bene?
"Va bene..."il volpino sentiva la rabbia, oltre che la
tristezza, invaderlo."Ho capito papà...e mi pento di quello che
puntualmente cerco di fare: volerti bene.
Vedo che i miei sforzi di farmi apprezzare sono vani.Grazie tante...perchè
per una buona buona volta non mi dici che mi odi?Almeno finiremmo questa
stupida pantomima!"
E detto questo il ragazzo si voltò pronto ad uscire.
"Aspetta...Kaede, perdonami...Non volevo essere
scontroso..."sospirò l'uomo."Il fatto è che...non lo so
neppure io...Perché sei venuto?"
"Che domande sono?Perché sei mio padre."
"Sì, ma...dopo quello che ti ho fatto..."
"Ecco...non sei tu il problema...Io sono venuto per dirti che mi
dispiace di non essere il figlio che volevi.Mi dispiace vermante tanto che
tu non sia
fiero di me.Mi dispiace che morirai senza aver visto tuo figlio, sposato e
con una 'famiglia normale'..."Kaede smise di parlare.Se avesse
continuato, probabilmente non avrebbe resistito all'impulso di piangere.
L'uomo si era seduto sul letto,aveva sospirato un paio di volte, prima di
dire:
"Non devi scusarti.Io SONO fiero di te...Ma troppo orgoglioso per
ammetterlo...Quando...Quando ho saputo che,che...beh, che
ti piacevano i ragazzi...Mi sono sentito insicuro.Non so perché quel
pensiero si era insinuato nella mia mente, come una vite.E così...ho
detto quello che ho detto.
Ma io ti ho ammirato nello stesso istante in cui, fissandomi negli occhi,
senza alcuna esitazione mi hai rivelato ciò che eri e ciò che sei.Ti ho
ammirato, perché hai
avuto un immenso coraggio, perché sapevi che non sarebbe finita come
nelle commedie americane...E ti ho ammirato nelle partite di basket.E sono
stato fiero di
te, quando ti ho visto giocare.E adesso che tua madre mi ha raccontato che
stai con un ragazzo...ho capito.Mi ha detto di come vi scambiate sguardi,
di come
tu abbia sofferto...Mi ha detto del grande amore che porti nel cuore.E così
io ho capito di aver sbagliato tutto a trattarti come ho fatto.Ho capito
che nella mia
vita avrei potuto cercare di capirti un po' di più.E..."le lacrime
avevano cominciato a scorrere lungo il suo viso."...e adesso,sono
orgoglioso di te più che mai, perché sei venuto
fin qui a parlarmi...Perché mi hai dato la possibilità di dirti tutto
quello che non ho mai osato..."
Il volpino rimase immobile ad osservare suo padre piangere.Le sue parole
lo avevano toccato veramente...
"Papà..."mormorò il ragazzo, prima di unirsi a quel triste
pianto.Si sedette accanto all'uomo."Papà...Ti voglio
bene..."disse, finalmente sfogando tutta la frustrazione che aveva in
corpo.
La tristezza accumulata in quegli anni, che aveva chiuso nel suo cuore era
sfociata in quel momento.
"Anche io Kaede...tanto.Vorresti...ricominciare...?"
"Sì..."
"E magari..."il signor Rukawa abbozzò un sorriso,asciugando le
lacrime del figlio con il dorso della mano."...Mi farai conoscere il
tuo ragazzo."
Anche Kaede sorrise."Sì..."
"Ma adesso...basta piangere!Abbiamo detto che ricominciamo tutto,
no?Iniziare con le lacrime è brutto."
Kaede non disse altro,limitandosi ad annuire.
"Grazie."
Con un peso in meno il ragazzo uscì da quella camera.Ma una nuova e
dolorosa certezza, da togliere il respiro, lo colse in pieno.
Era la certezza che di lì a poco, quell'uomo di mezza età, affascinante
per i suoi anni, colui che gli aveva appena dimostrato di volergli bene,
sarebbe morto.
Scomparso per sempre dalla sua vita.
E fu il senso di vuoto, come quando perse Kharen anni addietro.Quella sera
di due anni prima, era rimasto con lei...e l'aveva vista avere un
attacco...sentirsi male...morire...
Come la luna che si getta nel mare all'orizzonte, per dare il cambio al
sole.
Dopo che i loro amici, scoperta la situazione, li abbandonarono erano
rimasti solo loro...E di tutti era rimasto solo lui...e Mika.
Uno sbattito d'ali, come quello di una rondine...sul suo volto.Uno
sbattito d'ali che portava con sé piccole perle di rugiada...E il suo
pianto si faceva silenzioso,mentre abbassava lo sguardo, stringeva pugni
ed occhi appoggiandosi con la schiena alla porta.
Perché quando trovava qualcosa, doveva perderne un'altra?Perché?E perché
diamine stava piangendo, adesso...?
Non avrebbe dovuto...non avrebbe voluto.Ma non riusciva proprio a
trattenersi.
Sua madre avrebbe vegliato su suo padre.Mentre lui,Kaede, si sarebbe preso
le sue responsabilità con Mika.
La bambina andò a vivere con lui.
Nessuno lo poteva immaginare a scuola.Tutti sapevano che era solo Rukawa.
Il solito Rukawa.
Ma Hanamichi, che osservava gli allenamenti seduto accanto ad Anzai, era
consapevole di ciò che era accaduto.
Lui sapeva che non era il solito Kaede...Era un ragazzo forte, degno di
ammirazione, degno di amore.
E talvolta arrivavano i commenti: "Quel Rukawa è proprio bravo,ma
come carattere è pessimo..." ma il rossino poteva dire di conoscerlo
abbastanza dallo smentire quelle voci.
Rukawa era scontroso ok,ma se avessero saputo della sua situazione,
avrebbero tenuto la bocca chiusa.Magari lo avrebbero guardato con occhi
diversi,ma Kaede...
...lui preferiva che nessuno sapesse.Preferiva non avere nessuno a
compatirlo.Lui era forte, ce l'avrebbe fatta anche così.E questo rendeva
orgoglioso Hanamichi,che
sorrise pensando a quanto amasse quella volpe.
"Che allenamenti faticosi,oggi..."si lamentò Mitsui uscendo
dagli spogliatoi.
Alcune matricole annuirono ripetutamente, stanche per tutto l'allenamento.
"Ma Rukawa è già andato via?"chiese Miyagi.
"Sì...però è strano, ultimamente è sempre il primo ad
uscire.Mentre prima sarebbe rimasto anche tutta la notte..."
"Mah...quello proprio non lo capisco..."
Sakuragi, che era rimasto per salutare i suoi amici, si diresse verso di
loro.
"Ciao Hana!"
"Ehilà ragazzi...di che stavate parlando?Sembrate così
seri..."
"Nulla di particolare...Pensavamo che ultimamente Rukawa è sempre di
fretta.Ma dopotutto non sono affari nostri..."
"Già..."continuò Mitsui."Quello è proprio
antipatico...freddo, inespressivo...scorbutico!E' impossibile intavolare
un discorso con quell'iceberg!"
Hanamichi tirò un'occhiataccia all'ex compagno di squadra.
"Non permetterti Mitsui..."disse lapidario."Non puoi
giudicare una persona se non la conosci.E Rukawa è il tipo di ragazzo che
andrebbe imitato.Ha un carattere introverso,ma
ti posso assicurare che ha molta più forza di voi due messi
insieme."
Ryota e Hisashi rimasero a bocca aperta per le parole del rossino, che
stava uscendo dalla palestra per tornare alle sue cure.
"Da-da quando difende Rukawa?"
"Ma soprattutto...da quando lo conosce così bene?"
I due si guardarono un attimo in faccia,poi si strinsero nelle spalle e
uscirono dalla palestra.
***
Hanamichi sta guarendo e mio padre peggiorando.
Ed io mi chiedo se dovrei essere felice oppure
distruggermi...Mah...ultimamente viviamo insieme tutti come una grande
famiglia.
Mamma, papà, Mika ed io.Siamo sotto lo stesso tetto...Tutto sembra andare
abbastanza bene, anche se a volte sorprendo la mamma a piangere chiusa in
bagno.
Osservando le fotografie sta male...i ricordi la sommergono come un'ondata.E
le lacrime non possono fare a meno di sgorgare dai suoi occhi.
Per quello che riguarda me, non ho più pianto, da quella volta in
ospedale.
Hanamichi è tornato a camminare e spesso lo ritrovo qui a casa che gioca
con Mika e Tora.Mi piace...Mi piace la sua vitalità, poi mia figlia
sembra
adorarlo.Sorrido.Finiremo a fare i genitori...anche se la cosa mi spaventa
un po', ci ho pensato a lungo.Adesso che Hana, non deve
andare tutti i giorni in clinica,ma solo una volta al mese, possiamo
vederci sempre più spesso, e ormai lui e mio padre sono diventati molto
affiatati.
Se penso che da quando ho pianto la prima e ultima volta, sono passati due
mesi, mi viene da darmi dello stupido.
Forse avrei dovuto farlo di nuovo.Ma non ha importanza.Adesso, tutto
sommato, sono felice.Questa situazione mi piace.
"Kaede!Kaede, vieni a darmi una mano..."arriva la voce di mia
madre dalla cucina.Mi alzo dal divano, dove mi ero appisolato ed
entro in cucina.
"Oh,Kaede...senti, avrei bisogno di una mano, controlla questo,
mentre io finisco di tagliare le verdure di..."continua ad elencare
nomi di cose da mangiare,ma io ho smesso di seguirla.Mi viene da ridere.E'
così buffa.I capelli neri, tirati indietro e un grembiulino a fiori...
Non dico niente, mi limito a stare 'ai suoi ordini'.
"Se cucini tu, allora è meglio che chiamiamo il ristorante."mio
padre.
"Effettivamente...volpi in cucina uguale pericolo..."Hana.
"..."Mika.
Non rispondo alle loro provocazioni, però dentro di me rido.Rido di
gusto, anche se non lo faccio vedere.Che bello se momenti come questo non
finissero mai...
Purtroppo non è così...tutto prima o poi finisce, trascinato dal corso
degli eventi...
***
Quattro mesi dopo.
La morte, è un sussurro, leggero nel vento...
La morte ci passa accanto, ci sfiora in ogni momento, ma quando si
presenta davanti a noi ci manca il respiro.
La morte ha un silenzio tagliente...nel suo mantello nero, vestita per
portarci via.
La morte di soppiatto, ci sorprende.Mentre noi siamo impegnati in tutto
quello che può essere la nostra vita:amori, perdite, scuola.
E quel giorno anche loro erano vestiti di nero, come la morte, gli occhi
rivolti verso il basso, in segno di rispetto.
Kaede stringeva i pugni talmente forte da farsi male.Gli occhi di ghiaccio
che volevano sciogliersi.Il pianto di sua madre, che singhiozzava contro
di lui, mentre la stringeva.
Hanamichi, mise una mano sulla spalla al compagno, che voltandosi con
sguardo spento, annuì.Era il modo del rossino, di dire alla sua
volpe che era lì, che aveva tutto il suo appoggio, il suo amore, tutto.E
il volpino aveva solamente annuito, perché quello era il suo modo di
ringraziarlo.
***
Questo senso di vuoto.Sento i brividi percorrermi la schiena, scuotermi,
come a dirmi di svegliarmi.Papà...due giorni fa ci hai lasciato, e non
faccio che pensarti.
[Ecco,papà...mi dispiace che tu sia morto,perché volevo tanto dirti che
ti amavo!!!Muahahahah!!NDAngel][Angyyyyyy!!!!!BASTAAAAA!!!!E' un momento
tragico...T_TNdU]
[Meglio sdrammatizzare, infatti!'Sto qua rompe con le sue seghe
mentali!!!E basta!Peggio di Dawson...fa pena!NdAn][Infatti...mi faccio
pena da solo...NdRu][...NdU]
ho pensato tanto a questo momento, ma non è assolutamente come lo
immaginavo.In parte sono sollevato, perché il dolore di papà finalmente
si è spento.
Vorrei essere una di quelle persona che pensano sempre positivo e che
dicono: "adesso è in un posto migliore",ma io non credo.
Sono ateo da sempre.E' più forte di me.Se Kami esistesse davvero, non
farebbe soffrire le persone, se Kami fosse tutte le cose che
dicono il mondo non sarebbe intriso di sangue delle lotte[Un omaggio a:'
La ballata del sangue' di Jacques Prevert...NdU].
Hanamichi entra nella mia stanza.Sorride, e ricambio il gesto.Mio padre ed
io abbiamo passato questi sei mesi insieme,come fossimo sempre stati molto
amici, quindi non ho
rimpianti.Il mio rossino mi abbraccia.Lo amo.Lo amo,per quello che sta
facendo per me.Con il suo sorriso, i suoi silenzi, i suoi baci, ha aiutato
ad alleviare il mio dolore.
Probabilmente se quella sera non ci fossimo dichiarati, se adesso fossi
rimasto solo, sarei morto.Io sono sicuro, che sarei morto.Prima di mio
padre.
Era la certezza della mia morte che sin da piccolo mi portavo nel cuore...morire.Però,
un angelo dai capelli rossi e le ali dello stesso colore, mi ha protetto.
Ed ha solo detto di amarmi.
Ed ha DIMOSTRATO di amarmi.
Lo stringo forte, sento il suo profumo, la morbidezza della sua felpa, il
calore del suo corpo.
Come un gatto strofino il viso sul suo collo, ad occhi chiusi.
"Ti amo...ti amo tanto."sussurro.
Mi guarda e sorride di nuovo.
"lo so, anche io..."
La porta è aperta, vedo mia madre passare e tirarci un'occhiata di
sfuggita.Sorride anche lei.Forse sta pensando che sono fortunato a non
essere solo.Ovvero, come è lei
adesso:sola.
Beh, certo, ci siamo io, Hana e Mika...ma lei è senza amore.
***
Ryota,Ayako,Yohei,Haruko,Hisashi...tutti loro sapevano della relazione tra
Hanamichi e Kaede.
Avevano deciso di non tenerla nascosta più di tanto, poi, quando Sakuragi
era tornato a camminare avevano rivelato la loro storia.
Apparentemente sembravano gli stessi di sempre, ma non c'erano più
insulti.Solo un grande affiatamento.Anche se Hana, non era ancora tornato
a giocare,
rimaneva SEMPRE ad aspettare Kaede.
Quando morì suo padre Rukawa non ne face parola con nessuno.Andò
puntualmente ai suoi allenamenti, diede il massimo, ma alla fine crollò a
terra.
"Rukawa!Cosa succede?!"chiese Miyagi soccorrendolo assieme ad
Ayako.
Sakuragi rimase fermo, sguardo serio.
/Avanti, Kaede, fatti forza.Sono qui.../pensò ardentemente il rossino.
"Sakuragi non vai da lui?Secondo me sta male..."fece Mitsui.
"Si sta molto male.Ma non è qualcosa di fisico..."
"Nani?"
"Suo padre è morto ieri."
"Na-nani?Davvero?Oh...mi dispiace..."
Rukawa era a terra.Sentiva la fatica, e un forte dolore al cuore.Gli balenò
alla mente l'immagine di suo padre.
"Papà..."mormorò.Si alzò, prese la palla e fece canestro,
sotto gli occhi sbigottiti di tutti."Anche io, sono orgoglioso di
te..."sussurrò, prima di prendere Hanamichi per mano e uscire dalla
palestra.
Mika, gattonava per casa, seguita da Tora.La signora Rukawa la osservava
con occhio vigile, mentre, seduta sul divano, sfogliava una rivista.
In quel momento Kaede rientrò in casa.
"Eccomi, mamma!"urlò il ragazzo.Erano passate due settimane
dalla morte di suo padre, entrambi lo avevano accettato.
"Ben tornato, Kacchan!Hana?Non è venuto con te?"
"No, doveva studiare in biblioteca, per essere riammesso ai corsi e
non volevo disturbarlo."
"Capisco..."
"Mika, amore, sei stata bene con la nonna?"fece prendendo in
braccio la bambina.Nessuno lo avrebbe mai detto eppure Kaede ci sapeva
proprio fare con i bimbi.
[Sìììììì diventa padre dei miei figliiiiiiii,siiiiiii!!!!!!NdItsuki][Itsu!quanto
tempo...Ehm,però potevi evitare...NdU][RUKAWAAAAAAAAAAAAAA!!!!NdI][Dov'è
l'ho già sentita questa?ndU]
Tora, nel frattempo aveva cominciato a scodinzolare.Facendo un sacco di
feste al suo padrone.
"Beh...oggi siamo tutti di buon umore!"sorrise la donna.
Kaede si specchiò, ancora una volta in quegli occhioni come i suoi.Mika
li sgranava con aria aria ingenua, osservando il padre incantata.
"Tora..."disse,poi.
La signora Rukawa e suo figlio si guardarono in faccia.
"Mika?Hai parlato!"esclamarono all'unisono.
"E la sua prima parola è stata Tora...eheh..."
Kaede tirò un'occhiataccia al cane.
"Tsé...avrebbe dovuto dire papà, come prima parola..."si
lamentò il volpino.
"Ma tra kitsune e tora, non c'è molta differenza, sempre animali
sono!!"rise di cuore la donna.
[Tora in Giapponese significa tigre.NdU]
"Questo senso dell'umorismo ereditato da Hana, ti fa male,
mamma."poi, si rivolse alla bambina."Allora Mika...vuoi
ripetere?"
Ma la bambina si limitò a sorridere.
"Credo che non capirò mai i bambini."
"KAEDE!!!Stai fermo così!Voglio farvi una foto...^^"
"U-una foto?Mamma...dai..."
Ma il ragazzo non ebbe tempo di ribattere che:>FLASH<
"Eh,eh...ecco fatto!"
"..."
***
Mika ha detto la sua prima parola...però...Tora.Devo dire che mi è
sembrato così strano...
Le voglio veramente un bene dell'anima.La sto fissando mentre dorme, nel
suo lettino.Sono i momenti come questo che ti fanno capire che tutto
quello che passi, dal dolore
più acuto e straziante, alla gioia più intensa, sono niente, in
confronto all'amare.
Spengo la luce,ed esco dalla camera.Buona notte Mikachan.
Scendo le scale, sono veramente stanco morto, mi lascio cadere sul
divano.Mia madre si è addormentata presto.Mi dispiace che debba rimanere
nella camera degli ospiti,
ma casa mia non ha altre stanze disponibili.
Sono sfinito.Si può sapere che ora sono?Lancio un'occhiata all'orologio
del videoregistratore.Le 2.
Chissà se Hana, sta dormendo?Vorrei chiamarlo...sentire la sua voce,
essere cocolato dal suo dirmi 'ti amo'.
Vengo imprigionato nella morbidezza del divano e sento gli occhi farsi
pesanti.
Anche questa sera i miei ultimi pensieri sono volati alle persone che amo.
***
Hanamichi uscì di corsa dalla biblioteca.Era rimasto a studiare fino alle
2 di notte.Voleva impegnarsi al massimo per finire l'anno con buoni voti.
"Cavoli, com'è tardi...e non riesco neppure a correre
bene..."si fermò proprio prima di arrivare davanti a casa del
volpino.
"Che ci faccio qui?E' tardi, saranno tutti a dormire."
Inconsciamente aprì il cancello, che stranamente non era chiuso a chiave,
e si ritrovò davanti alla porta di casa Rukawa.
Fece per bussare, ma il suo pugno si tramutò in una carezza.
Sentì il contatto con la porta di legno, che diamine stava facendo.
"Me ne vado..."sussurrò."Ma prima..."appoggiò
delicatamente le labbra alla porta."Buona notte Kaede..."e
detto, questo fece per andarsene, quando sentì la porta aprirsi.
Il rossino si voltò e vide il volpino sulla soglia.
"Hana..."
"Kitsune...credevo stessi dormendo..."
"Che ci fai qui, a quest'ora?"
"Cosa risponderesti se ti dicessi che non lo so..."
"Che sei un do'hao."
"Eh, sei proprio originale, lo sai, Kaede?"
"Avanti, entra..."
Hanamichi si apprestò ad entrare, quando Kaede lo bloccò.
"Dove credi di andare..."il rossino lo gurardò
sorpreso."...senza prima avermi baciato?"
Sakuragi sorrise e baciò il suo amante delicatamente.
"Allora?"chiese.
"Uhm...credo che un altro, potrebbe andarmi più a genio."
Le dita del volpino accarezzarono il viso dell'altro, poi, il ragazzo piegò
la testa di lato e socchiuse le labbra per dare via libera alla propria
lingua.
Stessa cosa fece il rossino.
"Avanti, entra...Hai fame?"
"Non particolarmente, però avrei voglia di una certa cosa..."
"Ah, davvero?E di cosa?"
Hanamichi prese per mano il suo ragazzo e lo trascinò in camera,
chiudendo la porta a chiave.
"Secondo te?"
"Uhm...quante possibilità ho?"Kaede tornò a baciare il rossino,
con foga.
"Poche..."sussurrò l'altro.
"Facciamo piano, altrimenti svegliamo mia madre e Mika..."
"Non so quanto sarà possibile..."
***
Mi sveglio, ancora una volta assieme a te, che mi guardi.Sorrido, sono
passati diversi anni, ma siamo ancora noi.Noi insieme.
Mia madre dice che il nostro amore è uno dei pochi così saldi.Credo che
abbia proprio ragione.
Kharen e mio padre ci stanno guardando?Spero di sì, perché vorrei che
fossero felici di vederci così.
Vorrei che fossero felici di gioire con noi.
Ho sempre avuto e perduto qualcosa, ma ora mi rendo conto che ciò che mi
è rimasto è davvero qualcosa di unico.
***
Una ragazza era rimasta dopo gli allenamenti del club di basket.
Aveva quindici anni, i capelli lunghi e neri...
Ferma sulla linea dei tre punti lanciò la palla andando subito a
canestro.Rimase ferma un attimo respirando affannata.
"Sei proprio brava...mikachan..."la ragazzina si voltò,
sentendo la voce familiare di un ragazzo appoggiato alla porta.
"Papà..."sorrise correndogli incontro."Papà!!!"esclamò
di nuovo abbracciando suo padre.
"Anche io sono contento di vederti!"
"Papà...che bello!Com'è andato il mese di prova in America?"
"Secondo te...?"
"Senz'altro benissimo..."
Lui sorrise.
"Andremo a vivere in America, allora?"chiese gasata la
ragazzina.
"I tuoi genitori sono diventati due atleti importanti...direi proprio
di sì..."
"E vaiiiiiiii!!!!!!!!!Promettimelo papà...voglio conoscere Bryant!"[Urd,
basta con i riferimenti ai Lakers!NdTutti][Uffi...ma io tengo per
i LAKERRRRRRSSSSSS!!!!!!!!!!!!!!!!!!O'neil ti amoooo!!!!!!NdU][-__-'NdTutti]
"Sei davvero contenta di questa decisione?"chiese dubbioso Kaede.
Mika abbassò per un attimo lo sguardo.
"Non ho nulla da perdere...Shun l'ho lasciato..."
Rukawa a quella frase tirò un sospiro di sollievo.Non gli stava troppo
simpatico il ragazzo della figlia.
"Oh,mi dispiace..."si finse dispiaciuto."Se ti ha fatto
qualcosa, io e Hana lo facciamo a pezzi..."
"Era con un'altra..."
"Cosa?E come ha potuto preferire un'altra ragazza alla mia
bambina...?"
Mika tornò a fissare suo padre, con un sorriso.
"Papà..."sussurrò prendendolo a braccetto e uscendo dalla
palestra.
"Dimmi..."
"In realtà tu odiavi Shun..."
"Nooo...perché dici questo?E' solo che mi piaceva talmente tanto che
ho dovuto fare finta di odiarlo...Sai, innamorarsi del fidanzato della
figlia...Non è molto ortodosso, no?"
Mika fece una smorfia soffocando una risata.
"Papà...sei incorreggibile..."
Hanamichi raggiunse i due che uscivano dallo Shohoku.
"Hana!"esclamò la ragazzina abbracciando il 'patrigno'."Papà
ha detto che partiremo..."
"A quanto pare...Mi fa piacere che tu ne sia felice."
Tutti e tre sorridevano, felici.Erano una famiglia adesso.
***
E così è stato...Siamo partiti...Ho visto Mika guardare fuori dal
finestrino dell'aereo estasiata, e Hanamichi addormentarsi con la testa
sulla mia
spalla.Stiamo volando via.Via da Kanagawa, via dai ricordi, via dai
pensieri...via da tutto...Provo un po' di malinconia, mentre sorvoliamo
l'Oceano.Ma non ha importanza...
E anche io mi assopisco.
Siamo su una spiaggia.Il sole batte forte e mi riparo gli occhi con la
mano.
Una ragazza dal costume intero mi si avvicina accompagnata da un uomo di
mezza età.
"Ciao Kaede..."mi sorride lei, tenendo una mano sul cappello di
paglia che indossa, per evitare che voli via al soffio del vento.
"Kharen..."mormoro.E' lei...con mio padre.
Accanto a me Hana mi sorride...e c'è anche Mika.
Siamo tutti insieme...mia madre arriva con un vassoio di bevande fresche.
Si siede accanto a noi e mormora:
"La morte ha un silenzio tagliente...arriva di soppiato e ci porta
via le persone care..."
Non capisco.Cosa sta succedendo?
E dove siamo?
"E nei sogni i ricordi vivono, strappandoci dolci attimi di felicità..."da
voce ai miei pensieri Mika.
Mio padre si avvicina.
"Sono fiero di te..."e svanisce.
Non voglio.Ma non riesco a fermarlo.
"Mika, Kaede...vi voglio bene..."sussurra Kharen, sfumando al
tocco del vento.
Non voglio.Ma non posso fermarla.
"Kaede..."mia madre mi accarezza la guancia,poi corre via.
Non voglio.Ma non riesco a correre.
"Papà..."è Mika...Ma le metto un dito sulla bocca per evitare
che parli, altrimenti potrei perdere anche lei.
Non voglio.La faccio sedere accanto a me ed Hana.
"Amore..."dice il mio rossino.
Spariranno anche loro dalla mia vita?
"Non voglio..."mormoro aprendo gli occhi.
Mi guardi stupito.
"Siamo arrivati..."dici.
Sorrido.
No.
Voi rimarrete con me...Perché la morte ha un silenzio tagliente, ma io ho
imparato a sentirla...
E quando arriverà chiuderò la porta, senza farla entrare...E nei mille
sogni noi vivremo in eterno.
***
OWARI
31.08.2002
Urd:Ehm...ho finito!^_^
Tutti:MA KE FINE DEL CA***O!
Urd:Ma...ma...l'ho scritta alle 3 di notte...io...
Tutti:Non sei giustificata!Adesso ti meriterai una punizione...
Urd:ç____çSiiigh
Tutti:Ah,ah...
Urd:Eh no!Adesso basta!MI AVETE STUFATO NON VI VA MAI BENE NIENTE!E QUESTO
FINALE FA SCHIFO,
E L'ALTRO E' UNA TRAGEDIA...E BASTA!MI AVETE ROTTO I CO*****NI!!!BRUTTI
******CHE NON SIETE ALTRO!
NON AVETE NULLA DI MEGLIO DA FARE KE VENIRE DA ME A SCOCCIARE?EPPURE SE NN
VI PIACCIONO,
PERCHE' LEGGETE LE MIE FF???VUOL DIRE CHE OLTRE AD ESSERE ******** SIETE
ANKE DEI ********** E*******!!!
AVETE CAPITO?????????O DEVO RIPETERMI E USARE LE MANIERE FORTI?
Tutti:S-s-sì...Urd...calma...
Urd:^_^Oh, ecco!Bisogna farsi rispettare a questo mondo!^^Bacioniiiii!!
Angel:Aspetta, Urd!
Urd:Angy, amore...che ci fai qui?
Angel:Non lo so...stavo cercando Mitsui...
Urd:Con un'ascia bipenne in mano?O_o'
Angel:Sai com'è...giocavamo a guardie e ladri...MITSUIIIIIIIIII!!!Ti
troveròòòò!!!
Urd:...Però un po' mi fa pena...-_-
Angy:Ki?Mitsui?
Urd:No...veramente parlavo di te...
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