Nota 1: Questa ff è stata scritta per Nico. Spero proprio di non aver scritto una schifezza.

Nota 2: E' una specie di continuo della RuVegeta...

Nota 3: Se avete qualunque lamentela rivolgetela a Vegeta, lui sarà contento di risolvere il tutto con una velocità impressionante ^______^




Il seme della discordia

parte I

di Neko


La creatura si sveglia.

Il richiamo al sangue è forte.

Un richiamo da troppo tempo sepolto nei meandri del cuore.

Un cuore che batte, ma il suo battito non è regolare.

E' stato forzato ai sentimenti.

Solo un piccolo spiraglio di luce può aiutarlo a trovare il giusto cammino.

Una piccola e bianca luce che il suo cuore non accetta.

Perchè l'amore non è mai arrivato puro e sincero al suo cuore.

Ha bisogno di aiuto.

Ma l'aiuto è lontano... troppo ontano...

E ormai il suo corpo è stato inondato dal seme della discordia.

Ma forse una speranza c'è...

Spalanca le bianche ali...

...allunga la mano...

...afferra il suo cuore...

...e chiudilo nello scrigno...

...del tuo amore.

La casa era silenziosa.

Il manto buio della sera era pronto a nascondere quello che di lì a poco sarebbe successo.

Quello che segue il risveglio di una creatura nata nel dolore e cresciuta nel sangue e nella distruzione.

E così era accaduto per Vegeta, il suo risveglio era stato così improvviso e veloce che nessuno avrebbe potuto rendersi conto di nulla.

Seduto su quel letto.

Gli occhi chiusi, come le labbra serrate in un ghigno malefico.

Il battito del suo cuore, calmo e regolare.

Come il predatore che si mimetizza nell'ambiente che lo circonda in attesa della propria preda.

Così era lui.

Aspettava, con calma e in assoluto silenzio.

Il rientro di quegli strani esseri che abitavano la casa.

Umani osavano definirsi.

Ma poi l'umanità cosa aveva fatto di tanto speciale in confronto agli altri esseri.

Sapevano solo creare guerre e distruggere quello che li circondava.

Quindi se anche gli toglieva dalla faccia della terra nessuno si poteva lamentare.

Ma avrebbe dovuto fare tutto con calma.

Sì senza fretta, usando la giusta cautela.

Non doveva scoprirsi così in fretta, ma giocare una specie di caccia al topo.

Lui come il gatto e gli esseri umani come tanti topolini indifesi.

Topi che correvano attorno alla ricerca di un posto sicuro dove nascondersi... che supplicavano per essere risparmiati... e perchè no, magari resi schiavi...

Tutto questo lo eccitava.

Gli faceva provare un enorme piacere.

Sorrise ancora una volta ricordando con piacere il volto della creatura che lo aveva salvato dalla distruzione interiore.

Avrebbe voluto rivederlo.

Si perchè no. E magari chiedergli cosa era venuto a fare.

Non ci aveva mai pensato, ma quello poteva essere benissimo il principe degli inferi di cui si raccontava spesso su Vegetasei.

Sarebbe stato magnifico se fosse stato veramente così.

Lui... si proprio lui aveva incontrato quello che generava il male e lo diffondeva nell'universo.

Era un vero onore.

-Siamo a casa-

Una voce femminile.

La voce di Bulma, tanto cristallina ma anche tanto noiosa era arrivata alle orecchie del Sayan come un suono assordante.

Non si mosse.

Rimase fermo su quel letto.

Chiuse gli occhi concentrando il suo pensiero nei passi che si avvicinavano lentamente a lui.

Si facevano sempre più vicini, sin quando non li sentì fermarsi proprio davanti alla porta di quella stanza.

La porta si aprì lasciando che una figura facesse il suo ingresso nella stanza.

-Vegeta?!?-

La voce sorpresa di Bulma.

Non sapeva neanche lei da cosa derivasse tutto questo stupore.

Se dal fatto che quel bellissimo ragazzo dalla carnagione pallida non c'era più oppure per la strana presenza di Vegeta nella stanza.

Ma lui cosa ci faceva lì?

E come mai era completamente nudo...

Arrossì lievemente.

Le guance chiare si colorarono di un leggero rossore.

Si voltò dando le spalle alla figura dell'uomo.

-Pe... perchè sei nudo?-

La sua voce arriva alle mie orecchie.

Perchè sono nudo?

Mi stà chiedendo davvero perchè sono nudo.

Devo forse dirle che la causa della mia nudità è perchè ho bruciato quegli orrendi abiti da umano.

Bè sarei molto motivato a farlo.

Ma no, non lo farò...

Non ho nessuna voglia di darle stupide spiegazione, perchè in fondo io non le devo nessuna risposta.

Sarebbe troppo comodo per lei sapere tutto.

Meglio il silenzio.

-Allora Vegeta mi vuoi rispondere-

Ha urlato.

Giro il volto per constatare che è voltata di spalle.

Questo sembra diventare un giochetto molto interessante.

Forse potrei addirittura divertirmi con lei prima di iniziare il mio piano di conquista.

Mi ci divertirò solo un pochino.

Non sono come questi inutili esseri umani che credono che andando a letto una volta con una persona la si ami per forza.

La mia è solo una gran voglia di scopare niente più.

E devo ricordare bene a questa plebaglia che il principe quandp vuole una cosa la ottiene senza troppa fatica.

Vegeta si alzò.

Il suo corpo nudo esposto completamente alla vista di chiunque vi avesse posto gli occhi sopra.

Un corpo ben scolpito dai vari scontri.

I capelli leggermente umidi dal sudore, permettevano ad alcuni ciuffi neri di cadere sul viso.

I suoi occhi erano due profondi pozzi neri dai quali sgorgava tanta malvagità.

Si mosse nella stanza, senza procurare il minimo rumore.

Passi sicuri e silenziosi.

Bulma era ferma in mezzo alla stanza.

Non aveva mosso nemmeno un passo.

Era lì ferma come se i suoi piede fossero incollati al pavimento.

All'improvviso sentì uno strano freddo attraversarle il corpo.

Una strana sensazione impossessarsi di lei.

Un avviso per un imminente pericolo.

Si voltò di scatto.

Gli occhi le si spalancarono.

Lo stupore o forse la paura si erano impadroniti della donna.

Deglutì piano mentre il suo sguardo non si voleva spostare dal corpo nudo dell'uomo di fronte a lei.

Il cuore prese a battere sempre più veloce, mentre le sue gambe cominciarono piano a tremare.

-Ve.. Veget...-

Non riusciva a parlare.

Le parole si bloccavano proprio prima di uscirle dalle labbra.

Quante volte aveva visto il corpo nudo di Yamcha... tante...

Ma allora perchè si sentiva così e non riusciva ad allontanare lo sguardo da quel corpo muscoloso che sembrava solo richiamarla.

Indietreggiò di un passo quando Vegeta ne fece uno verso di lei.

Aveva paura.

Sì aveva un'enorme paura, ora.

Aveva spostato solo un secondo lo sguardo dal corpo ai suoi occhi, ma questo era bastato per spaventarla.

Per far tremare il suo corpo come una foglia.

Ora non era più il piacere che guidava tutto ma il terrore che via via aumentava sino a paralizzarlo completamente.

-Hai paura, vero donna?-

-No... no...no..io..no..ho...paura-

-Sai mi stupisce che tu non te la sia fatta ancora addosso-

Le si era avvicinato ancora una volta.

Le sue labbra che sfioravano quelle di lei.

Gli occhi di Bulma si allargarono maggiormente.

I suoi occhi azzurri terrorizzati in quegli scuri malvagi di lui.

Involontariamente una lacrima scese sul viso della ragazza, percorrendo la sua pelle ora pallida.

-Hai paura, vero?-

Pallida e ferma.

Così rimase Bulma.

Non mosse un solo muscolo.

La paura l'aveva bloccata, era come una statua di sabbia che al minimo urto sarebbe crollata.

Rimango a fissarla.

E' totalmente terrorizzata da me.

Posso sentire la paura che scaturisce dal suo essere.

Mi eccita terribilmente questa sensazione che provoco nell'essere debole.

Ancora una volta sono tornato ad essere il vero me stesso.

E ne è una grande prova il suo pallore, le lacrime che cominciano a percorrere il suo viso e i suoi occhi che non sono altro che due laghi azzurri di paura.

Una tremenda paura.

Muovo le mie mani sul suo corpo.

Voglio vedere se ha il coraggio di oppormi resistenza o se la paura è talmente forte che mi lascerà fare i miei comodi.

Non amo il sesso femminile, preferisco di gran lunga quello maschile.

Non saprei neppure io spiegarne il motivo.

Ma c'è forse un motivo se sento di essere attratto verso un essere in particolare.

Se ogni qual volta che iniziamo a lottare mi sento pervadere da una strana sensazione.

Il volerlo battere in fin dei conti può essere associato ad una strana passione che corre tra di noi.

Perchè lo sò bene che non gli sono indifferente.

Sò bene che nutre pure lui qualcosa per me.

Ma forse è troppo ignorante con se stesso per ammetterlo.

-Ti..ti..prego..no-

La sua voce è flebile.

Una piccola supplica di fermarmi.

Ma dovrei farlo davvero?

Oppure dovrei continuare a divertirmi ancora un pochetto.

Però mi ha stufato questo gioco.

Il non oppormi nessuna resistenza non mi diverte affatto.

Le slaccio piano la camicetta.

Appena ho finito mi viene mostrato un seno abbondante.

Lei muove lo sguardo dal suo petto ai miei occhi.

Il suo volto è proprio una maschera di paura.

Mi diverto.

Sì è proprio divertente vedere il terrore dipinto sul suo volto di porcellana.

Potrei infrangerla se solo volessi.

Ma non lo farò... sarebbe troppo facile.

La porta si aprì ancora una volta.

Una figura maschile fece il suo ingresso nella stanza.

I suoi occhi si posarono subito sulle due figure.

-Ma che...-

Gli occhi di Vegeta si spostarono sulla figura appena entrata.

Sorrise malignamente.

Ricevendo in risposta solo uno sguardo minaccioso.

Pensava forse di spaventarlo.

Non si poteva di certo immaginare che quello sguardo che aveva appena rivolto al principe dei Sayan sarebbe stato la causa dell'inizio di una piccola avventura.

Mi allontano da questa donna.

Che lagna, non l'ho neanche toccata e ora si butta in ginocchio scossa dai singhiozzi.

Se mi fossi approfittato di lei che avrebbe fatto.

L'amico di Karoth mi si avvicina come una furia.

Mi si para davanti e cerca con i suoi occhi il mio sguardo.

Sarai poco poco più alto di me ma posso dimostrarti che palle per reggermi il confronto non ne hai.

O forse sotto quella tua corazza da cavaliere si nasconde un vero uomo.

Forse hai solo bisogno di una spinta per essere indirizzato nella via giusta.

-Che cazzo le hai fatto-

Il suo sguardo si sposta velocemente dalla mia figura a quella della donna.

I suoi occhi dimostrano in pieno la sua furia.

Mi piacciono quelle fiamme che vedo nelle sue profondità scure.

Levito leggermente per fare in modo che i miei occhi sino all'altezza dei suoi.

E' fermo, non muove un solo muscolo.

Ma i suoi occhi mi attirano in una maniera pazzesca.

Inclino la testa in avanti e avvicino il mio viso al suo.

Le mie labbra sono sulle sue.

E' solo un leggero sfiorarsi, ma qualcosa mi spinge ad approfondire.

I singhiozzi da parte della terrestre si fanno sempre più forti, tutto questo mi eccita maggiormente.

Muovo la lingua sulle sue labbra.

Cerco di insinuarla all'interno della sua bocca, ma oppone resistenza.

Questo non fa altro che incoraggiare la mia voglia di sopraffarlo.

Abbasso la mano all'altezza del tessuto che nasconde la sua virilità e vi stringo la mano attorno.

Lo sapevo che ti era venuto duro al solo vedermi nudo.

Lo sapevo che in fondo la tua ira verso di me non era altro che nascosta passione.

Dischiude le labbra e io ne approfitto per far entrare la mia lingua.

La muovo alla ricerca sfrenata della sua.

Voglio sentire il sapore che ha.

La trovo e la stuzzico piano.

Non sembra avere reazione.

Per punire questa mancata reazione stringo ancora più forte il membro attraverso quel tessuto.

E per finire prendo a succhiargli la lingua.

La lascio e finalmente la muove per toccare la mia.

Non sono così stupido sai terrestre.

Non ti lascerò la soddisfazione di questo piacere dopo che mi hai lasciato faticare così tanto.

Allontano la mia bocca dalla sua.

Stacco la mano dal tessuto e indietreggio di due passi.

Gli sorrido.

Un mio sorriso che farebbe tremare di paura il più forte dei guerrieri.

E così capita a lui.

Trema violentemente, ma non è di paura... ma di piacere...

Gli passo accanto.

Mi dirigo verso l'uscita.

La porta si apre e si richiude alle mie spalle.

Ma sò che non è finita.

Lo sò che il piccolo piacere che gli ho procurato non lo dimenticherà.

Sono sicuro che mi cercherà perchè mi vuole.

Dovrò solo attendere.

Ma nel frattempo ho già un'altra persona a cui fare la mia visita.

Sono sicuro che mi divertirò.

Un sorriso maligno si fece spazio nel suo volto.

Si avvicinò ad una finestra e senza prendersi cura della propria nudità prese il volo verso l'abitazione in cui lo aspettava la sua prossima "vittima".

Fine 1° capitolo...






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