AVVERTENZA: Il personaggio principale e l’ambiente in cui si svolge questo racconto appartengono alla divina Rumiko Takahashi, la principessa dei manga, autrice di Lamù, Ranma, Inuyasha, della Saga delle Sirene, One Pound Gospel… Questo racconto è mio

 


Il segugio

di Hide-chan



Velocemente Inuyasha passava saltava da un albero all’altro all’inseguimento di quel essere, ogni tanto scendeva a terra per sentire l’odore del demone. Neanche un ninja esperto era abile quando lui a inseguire le tracce di una preda. Chiunque si fosse messo ad intralciare la sua strada avrebbe fatto una brutta fine!

Tutto era cominciato quella mattina, aveva dormito come al solito all’aperto e appena svegliatosi era andato al fiume e si era spogliato dei vestiti: niente di meglio di una bella nuotata all’alba per cominciare bene la giornata.

Si era appena levato i vestiti che si era accorto di non essere solo, vicino a lui c’era un ragazzo, anch’egli nudo … sembrava un ragazzo normale… ma qualcosa non quadrava: come mai non si era accorto della sua presenza?

“Fammi indovinare sei qui per fare un paio di tuffi” – disse cercando di mantenere il controllo…

Passarono una trentina di secondi prima che l’altro si decidesse a dare una risposta, ma ad Inuyasha sembrò un eternità, sentiva male al petto dalla tensione…

“… io voglio.. te!”

Improvvisamente da tutto il corpo dello sconosciuto uscirono dei tentacoli che catturarono il demone-cane e lo immobilizzarono, tentò di lottare ma invano, la sua forza, quella forza erculea di cui andava tanto orgoglioso si dimostrava inutile contro la presa dell’avversario. In men che non si dica si ritrovo a terra: i tentacoli gli stringevano le gambe, la vita, le braccia, il collo. Con quest’ultimo tentacolo il mostro sembrava volerlo strangolare, quando improvvisamente la parte finale del tentacolo gli si avvicino alla bocca…

“Succhia o morirai” 

No. Non lo avrebbe mai fatto. Le sue labbra non si sarebbero mai aperte a…  ma… gli mancava il respiro e non riuscì a tenerle serrate… Immediatamente il coso gli fu accostato e lui inizio a leccarlo con la lingua… una leccata, nulla di più… poi un'altra ed un'altra ancora…

Improvvisamente i tentacoli lo tirarono in su spalancandogli le gambe. Avrebbe voluto vedere il demone per capire cosa stava facendo ma da quella posizione non poteva…

“Continua”

Intanto la cosa che quella creatura lussuriosa aveva tra le gambe si stava ingrossando. E improvvisamente l’accostò al posteriore della sua vittima pronto ad entrare, piano inizio a far pressione… Inuyasha senti un forte dolore. Poi un colpo violento, e questa volta non riuscì a trattenere un urlo. 

L’aggressore ad un tratto cambio idea: inizialmente aveva pensato di entrare sempre più duramente, ingrandendo il proprio arnese, sfogando la propria aggressività con i colpi violenti che avrebbe voluto usare, poi… si diede una calmata: iniziò a ondulare la propria penetrazione, comportandosi come un umano iniziò a fare piano, ondeggiando il bacino e accompagnando al proprio movimento sussultorio quello dell’amante occasionale. Aumentando la pressione e la profondità, ma con un tocco più delicato, più umano…

“Continua a muovere la bocca…” – disse riaccostando il tentacolo alla bocca, che prima di iniziare l’operazione sul retro aveva precauzionalmente tolto – “Sentirai di meno il dolore…”

Inconsciamente Inuyasha obbedì e inizio a succhiare, così si accorse che era vero,  sentiva ancore il dolore ma… 

Quando il demone ebbe finito lo lasciò a terra esausto perché non aveva mai smesso di tentare di ribellarsi, e scappò via…

 

Quando si fu ripreso Inuyasha era ancora scosso, e come tutte le volte in qui si trovava in un tale stato di agitazione, si tuffò in acqua per sbollire e rischiararsi le idee… 

Ritornato a riva, si cambiò, e parti alla ricerca dell’aggressore, lo avrebbe trovato! Non poteva sfuggire alle sue doti di segugio! Per nessuna ragione al mondo gli avrebbe permesso di scappare al destino che ormai lo attendeva…

Quando lo trovò, quel ragazzo stava riposando, completamente sdraiato sull’erba, non indossava una corazza ma una semplice tunica, e vicino a lui non c’erano armi…

Ormai era ora, non poteva più tornare indietro, pensò Inuyasha… e buttati via nuovamente i propri vestiti, si sdraiò al fianco del ragazzo, si, era un ragazzo  veramente carino, accostando il proprio corpo a quello dell’altro giovane che sentendone il calore si svegliò abbracciandolo, ora non sentivano nessuno dei due l’esigenza di fare altro…

Inuyasha alla fine aveva accettato di avere un padrone, e lo aveva capito bene: per questo durante lo scontro alla fine aveva istintivamente obbedito alla voce dell’avversario.

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Hide-chan: Spero che il racconto vi sia piaciuto.

Yoshimatsu: Era palloso…

Hide-chan: Come puoi dirmi questo? Ti sei scopato Inu-chan!

Yoshimatsu: Per te quello è scopare? Si vede che non sai scrivere…

Hide-chan: Come puoi dirmi questo dopo che ti ho creato dal nulla?!

Yoshimatsu: Mi hai creato come demone della lussuria! Mi devi far godere!!

Hide-chan: Oh, oh, oh, non ti preoccupare: ti divertirai ho gia in mente il seguito!

(purtroppo per te l’unico che si sbizzarirà in scene di sesso sarà Inuyasha, ah ah ah)

Inuyasha: Non ti sei divertito con me! Maledetto! (coccolami Hide-chan mi sento come un cane bastonato…)

Yoshimatsu: Ora ti faccio vedere io! (si spoglia. E il coso che ha in mezzo alle gambe diventa gigantesco. D’altronde è un demone della lussuria)

Hide-chan: Fermi tutti! Qui non si fa sesso fino a che non scrivo il seguito!! (però Inu quanto sei bono!)




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