Il secondo
anno
parte VIII -
Una domenica movimentata (seconda parte)
di Anna
***Hanamichi Sakuragi***
Come tocchiamo terra dopo il giretto aereo sul parco, mi ritrovo addosso
lo sguardo interrogativo di Aki.
- Che c’è? – domando, tentando d’ignorare l’improvviso imbarazzo che mi ha
colto: non mi piace quella luce di aspettativa che gli brilla negli occhi!
- Non hai nulla da dirmi? – chiede lui di rimando, sfoggiando un sorriso a
trentadue denti alquanto inquietante.
Porcospino ficcanaso!
- Che hai una ciocca di capelli fuori posto? – butto lì con noncuranza,
sorpassandolo e seguendo la mia volpe giù dalle scale.
Sai Ede che potevi anche aspettarmi e non ti saresti fatto male?
- Cosa? – strilla preoccupatissimo (e con voce abbastanza isterica!)
l’istrice ridens, fiondandosi alla velocità della luce davanti a tutti noi
e infilandosi come un razzo nel primo bagno che incontra, rischiando anche
di travolgere degli ignari passanti.
Tutti lo guardano abbastanza allucinati, mentre io sorrido dentro di me
dell’innegabile vanità di Smileman.
Trenta secondi dopo, Sendoh esce dalle toilette con un’espressione furiosa
dipinta sul volto e i pugni contratti abbandonati lunghi i fianchi. Il
rivale del mio ragazzo mi si piazza davanti, probabilmente intenzionato ad
avere il mio scalpo, infatti io sento un brivido freddo che mi corre lungo
la schiena e mi fa accapponare la pelle.
- Desideri? – domando, fingendo di non notare il suo eufemistico
nervosismo.
- Cos’è che avevo fuori posto? – ribatte il nuovo Narciso, fulminandomi
con amore.
- La testa! – urla gioiosamente Momoko, arrivandogli alle spalle e
scompigliandogli tutti i capelli…
Akira rimane pietrificato e sgrana gli occhi, mentre la colpevole continua
nella sua allegra opera di distruzione.
Pazza suicida!
Quando la kamikaze è finalmente soddisfatta, si allontana per andare a
lavarsi via il gel dalle mani a una fontanina a pochi passi dall’iceberg
che ho di fronte.
Prevedo guai!
Mentre gli altri ridono dello spettacolo del puntaspilli senza la solita
impalcatura gelatinosa antigravitazionale, io noto che Rukawa osserva il
sempai con uno sguardo preoccupato molto simile al mio.
- I… miei… capelli… - scandisce il playmaker del Ryonan, alzando una mano
per constatare l’entità del danno subito dalla sua acconciatura, per poi
scostare le ciocche che sono scompostamente cadute a nascondergli la
fronte.
Lancio un’occhiata alla mia volpaccia: tra poco urgerà bloccare una
macchina da guerra lanciata al massacro…
Probabilmente, dal punto di vista del mio allenatore personale, quello che
per tutti è un innocente scherzo esilarante si rivela essere un remake
della tragedia di Sansone e Dalila!
Mi distraggo solo un attimo, per seguire con gli occhi la sagoma di Ru che
si allontana: volpino codardo! Non puoi abbandonarmi così nel momento del
bisogno! Questa me la paghi!!!
- Così sei molto più sexy! – riesce a dire Mitsui fra una risata e
l’altra, attirando su di sé uno sguardo assassino.
- Chi ha osato? – sibila nuovamente Porcky, socchiudendo minacciosamente
le palpebre.
Non l’ho mai visto così fuori di sé, neanche quando la sua squadra non è
stata ammessa ai nazionali…
Devo farmi venire un’idea o qui finisce nel sangue!
- Io! – ammette Momoko, sorridendo angelicamente.
O questa sciagurata è andata fuori di testa o probabilmente le sfugge la
gravità della situazione!
- Già… Un ottimo lavoro! – infierisce Kyoko, asciugandosi le lacrime che
le si sono formate agli angoli degli occhi.
- Tu… - ringhia Akira, avanzando lentamente verso il cadavere vivente
accanto a Nobunaga.
Devo trovare una soluzione in fretta!
Non faccio in tempo a finire di pensarlo che Kaede si para davanti al suo
rivale e gli svuota una bottiglietta d’acqua in testa, senza proferire una
sola parola e ghiacciando il malcapitato sul posto per la seconda volta
nel giro di pochi minuti… Grande, Ede! Allora non eri scappato!
- Ora sei ancora più sexy… - commento io, lanciando uno sguardo colmo di
gratitudine al mio amore.
Un’azione degna del Tensai!
Il sangue freddo del principe dei ghiacci non si smentisce mai!
- Bastardi! – protesta inferocito il nostro bersaglio, lanciandoci contro
fulmini e saette dagli occhi.
- Eddai! L’ha detto anche Mitsui che così sei più sexy! – lo scherzo,
passandogli un braccio attorno alle spalle e completando l’opera
scompigliandogli le ultime sue o tre punte che ancora resistono dopo la
doccia improvvisata.
E’ questione di un attimo: Sendoh fa scattare il pugno e mi omaggia di un
colpo al viso, che io non schivo appositamente. Sta per sferrare un altro
attacco, ma io lo blocco: una botta per farlo sfogare l’accetto e la
subisco, ma due sono alquanto eccessive!
- Su, calmati! – gli intimo, fermando anche l’altro braccio che mi voleva
colpire.
Probabilmente grazie anche al fatto che Kaede si avvicina a noi con
un’aria vagamente minacciosa, il riccio sempre sorridente si fa passare
gli istinti omicidi.
- Quante storie per un po’ di gel! – commenta il Gorilla.
E poi chi sarebbe il demente senza cervello?
Lascio andare i polsi dell’istrice ridens, scoccando un’occhiata
inceneritrice al nostro ex-capitano: questo qua si è appena calmato e lui
già lo vuole far infuriare di nuovo?!
- Voglio andare su quello!!! Amore, mi ci porti? – cinguetta l’aspirante
suicida che ha causato tutto ‘sto casino, tirando il suo ragazzo per un
braccio verso l’entrata di un’altra attrazione.
- Anche io! Anche io! – le dà corda la sua amica, trascinandosi dietro
Yohei e urlandole di aspettarci.
Ci voglio andare pure io sul Blu Tornado!
- Let’s go! – urla Okuso, mettendosi a correre verso gli altri quattro.
- Andiamo anche noi? – domanda Ayako, ottenendo subito, manco a dirlo,
l’assenso di Ryota.
- E i miei poveri capelli? – piagnucola il puntaspilli, passandosi
sconsolato una mano fra i resti della sua pettinatura.
Ma allora è una fissazione!
- Lasciali così! Ti donano… - consiglia Hisashi, facendogli anche
l’occhiolino.
In effetti il nostro asso dei tre punti ha ragione: sta molto meglio così!
Chissà poi perché si ostina a spararseli sempre verso l’alto…
- Uffa… E va bene! Speriamo di non incontrare altra gente che mi conosce…
- borbotta il mio allenatore privato, avviandosi verso il gioco, seguito a
ruota da noi.
Mi lascio scappare un sospiro di sollievo: per un attimo ho avuto
veramente paura!!!
Raggiungiamo le due coppiette felici (almeno per quanto riguarda la
componente femminile!) e ci mettiamo in coda: ne avremo per circa un
quarto d’ora… Beh, poteva andarci peggio!
Ryota e Mitsui iniziano a litigare per chi andrà nella prima coppia di
sedili, mentre io mi illumino di fronte alla scoperta che i trenini hanno
14 posti: 16 – 14 = 2!!
Se riesco a giocar bene le mie carte, posso restar solo per qualche minuto
con la kitsune!
- Zitti tutti e due! Andate in coppia voi due, no? – sbotta esasperato
Akagi, sfruttando il suo migliore tono autoritario.
- Io voglio stare con Ayakuccia, non con questo teppista! – protesta
Miyagi.
- E io non ho alcun’intenzione di andare con questo tappetto! – aggiunge
Hisashi, mettendo il broncio come i bimbi piccoli.
- Allora ci andremo io e Kyota! – s’impone Momoko, con un sorriso solare.
Tra i due litiganti…
Quando arriva il nostro turno, lascio che tutti sfilino di fronte a me e
fortunatamente Ede fa lo stesso, cosicché ci ritroviamo “casualmente”
costretti ad attendere il giro dopo… Ma tu guarda i casi della vita!
- Vedete di non far danni! – ci ammoniscono i due armadi a quattro
stagioni, prima di decidersi ad andare a prendere posto.
- Aspettateci all’uscita! – gli grido dietro io, mentre si abbassano le
protezioni. Poi, non appena loro sono partiti, mi concedo il lusso di
sorridere dolcemente al mio volpino.
- Capito, baka kitsune? Non dobbiamo fare disastri! – gli ripeto
ironicamente, prima di andare a mettermi in atteso al cancello dell’ultima
coppia di sedili, seguito dal mio compagno.
- Do’aho… - replica lui, mentre la sua mano si posa “casualmente” sulla
mia, sopra la ringhiera.
- Credi che Aki abbia capito qualcosa? – gli domando, mentre andiamo a
sederci sui sedili.
- No, son convinto che sappia quasi tutto… - risponde tranquillamente
Rukawa, accomodando meglio le protezioni.
- La cosa ti disturba? – indago, per tastare il terreno.
Non mi va di fare passi falsi adesso che sono all’inizio del cammino.
- No… - nega, mentre il trenino si mette lentamente in moto.
Sempre di molte parole, vero?
- A me non va di nascondermiiiiiiiiiiiiiii… - inizio, ma la discesa
improvvisa e l’aumenta di velocità non mi fanno finire.
Quando il giro è finalmente finito, mi lascio andare contro lo schienale:
fantastico!
- Dicevi? – domanda il mio vicino, slacciando impassibile la cintura di
sicurezza.
Lo osservo scendere elegantemente dal sedile e avviarsi verso l’uscita: ma
non si scompone mai? Io sono entusiasta e vorrei poter far subito un altro
giro e lui invece sembra essersi appena svegliato!
Di che mi stupisco? In fondo Kaede non cambierà mai e io nemmeno lo vorrei
diverso da com’è ora!
Lo raggiungo in fretta e rimetto insieme le idee: dove ero rimasto? Ah sì!
- A me non va di nascondermi… Almeno non davanti ai nostri amici… -
ripeto, mentre giungiamo in vista degli altri.
- Hn… - mugugna lui, annuendo impercettibilmente con il capo.
Sto per domandargli che significa il monosillabo universale, ma non ne ho
più bisogno: Ede tira fuori la mano di tasca e afferra la mia,
intrecciando le nostre dita.
Non posso vedermi allo specchio, ma credo di avere un’espressione alquanto
ebete dipinta in faccia… Quando arriviamo dagli altri, 13 paia d’occhi
fissano l’attenzione sulle nostre mani: l’unico che si astiene è Maki,
troppo impegnato a rimettere chissà cosa, chino su un cespuglio in un
angolo.
Io e il mio koi rimaniamo in silenzio ad aspettare una qualsiasi reazione,
nonostante mi senta il viso in fiamme.
Il primo a riprendersi è Akira, infatti il porcospino mi lancia uno
sguardo complice, uscendosene con un semplice “beh, era ora!”, cui fa
seguito un cenno d’assenso da parte di Mitsui.
- Lo sapevo!!! – esulta Ayako, guardandoci con un’aria molto simile a
quella di un micetto che si è appena pappato un passerotto.
- Ho vinto io! Mi devi un gelato! – urla Momoko, tutta contenta, al suo
ragazzo che non può far altro che colpirsi la fronte con una mano.
- E voi una cena a noi! – aggiunge Kyoko, ammiccando insieme a Mito
all’indirizzo dei ragazzi dell’armata.
Coooooooooosa? Quei deficienti avevano scommesso anche su questo?!
Ma io li polverizzo!!
- E questa storia da quanto va avanti? – domanda allibito il Gorilla,
senza riuscire a scollare gli occhi dalle nostre mani…
- Da circa mezz’ora… - ribatte Ede, scrollando le spalle.
- O forse più di un anno… - gli vado dietro io, riuscendo così ad ottenere
un’occhiata inceneritrice da parte di Akagi, nonostante il mio rossore non
riesca a diminuire.
- Allora potevate anche risparmiarmi la fatica di sedare le nostre risse!
– ci aggredisce, minacciando di colpirmi con un pugno in testa…
No! La punizione divina anche oggi no!
- Idem! – sbotta Ryota, mettendo il broncio.
- Mai! – neghiamo all’unisono io e la kitsune facendo scoppiare tutti a
ridere.
Sorrido e mi rilasso: meno male che l’hanno presa bene!
Devo ammettere che ero abbastanza terrorizzato da come avrebbero potuto
reagire… Però si sono dimostrati gli amici che speravo!
- Hey! Finalmente l’ho capito! – strilla Okuso, non appena si riprende
dall’accesso di risa in cui era caduto.
- Cosa? – chiede Noma, tentando di darsi un contegno pure lui.
- Come faceva Hanamichi ad andare dietro ad Haruko! Era gay! – proclama il
biondino in tono trionfale.
- Idiota! – gli urla dietro Akagi, facendo scoppiare a ridere tutti per la
seconda volta.
- Hey! Quello è un insulto privato! Vero, Kit? – protesto io, non appena
sento quello che ha detto Takenori.
***Kaede Rukawa***
Beh, per una volta sono d’accordo con la scimmia!!!
- Hn… - mugugno, annuendo con convinzione.
Di do’aho ce n’è uno solo ed è ufficialmente mio!!!
- Si salvi chi può! – ci prende in giro Hisashi, appoggiandosi
svogliatamente alla spalla di Sendoh.
Tu si che devi salvarti, se ti becco ancora a cercare di mettere le tue
zampacce sulla mia proprietà privata, ti faccio fare la fine dei capelli
del playmaker del Ryonan!
- Vuoi andare sulla giostra, Kyoko? – domanda all’improvviso la sorella
del nostro asso dai tre punti, probabilmente perché si è resa conto che
Hana sta andando sempre di più in palla e non sa che pesci pigliare per
far smettere al resto del gruppo di sparare gratuitamente a zero contro
noi due.
- Sì!! Belli i cavalli! – se n’esce la sua amica, saltellando mentre tiene
per il braccio il migliore del (solo) mio ragazzo.
Ayako le guarda come se fossero matte, ma non sa più che pesci pigliare
quando Akira si mette ad esultare e ad incitarci a muoverci prima che
qualcuno gli freghi la zucca di Cenerentola… Ogni minuto che passo nello
stesso posto con Porcky mi convinco sempre di più che troppo gel nuoccia
gravemente alla salute mentale.
- Mia principessa, mi concederesti l’onore di scortarla alla sua zucca? –
lo tira in giro Mitsui, inchinandoglisi di fronte.
- Si può fare… Però poi mi devi comprare lo zucchero filato rosa!- ribatte
l’interpellato, porgendogli la mano come se fosse una fanciulla.
La demenza non ha più limiti!
- Mio principe, noi andiamo sul cavallo nero? – propone Momoko, cercando
di ammaliare Nobunaga con i suoi migliori occhi dolci. Le arti subdole
delle donne!
- Ma i principi non arrivano su un cavallo bianco? – la provoca la sua
degna compare, con un’espressione fintamente meditabonda.
Giusta obbiezione…
- Ti sembra un principe, questo? - controbatte la prima, facendo un cenno
con la mano verso il suo ragazzo.
- No, hai ragione… Non è un principe, ma un santo! – se n’esce Hisashi,
dando una spinta scherzosa alla sua sorellina.
- Ma che santo e santo! E’ una Nobuscimmia e basta! – commenta gentilmente
il mio primate, con tono di voce quasi serio.
- Sakuragi! Hey Sakuragi! – urla qualcuno, mettendo fine allo scambio di
battute demenziali e impedendo al bersaglio delle frecciattine di rendere
pan per focaccia ai suoi schernitori.
Ci giriamo tutti verso la persona che ha chiamato la mia scimmia e ci
accorgiamo che si tratta di una bella ragazza che avrà circa la nostra
età: ha lunghi capelli color ebano e occhi verdi, le labbra piene e un
fisico ben fatto.
Istintivamente mi serpeggia dentro un moto di gelosia: e quella chi è? E
soprattutto che diavolo vuole da Hana?
- Sakuragi! Sei proprio tu? – continua la ragazza, avvicinandosi al mio
koi.
- Sì sono io… E tu chi sei? – domanda schiettamente la mia scimmia,
fissando imbarazzato la tizia che gli sta di fronte, chiaramente senza
riconoscerla.
- Non ti ricordi di me? Sono Samejima! Abbiamo fatto le elementari
insieme! – risponde lei, senza smettere di sorridere in una maniera
irritante, troppo solare per i miei gusti.
- Kira-chan? – esita per un attimo il mio do’aho, scrutandola come se gli
fosse venuta finalmente in mente l’identità di Miss Amica D’Infanzia.
- In persona! – gli conferma, - Come stai, Hana-chan? –
Il (farà meglio a ricordarselo!) mio ragazzo si lascia andare a un sorriso
e abbraccia “Kira-chan” con un po’ troppo trasporto per i miei gusti, poi
si decide a scollarsi da lei e a rispondere: - Benissimo! Come hai fatto a
riconoscermi? –
Già, piacerebbe saperlo pure a me!
- Solo il Tensai può andare in giro tranquillamente con quei capelli rosso
fuoco! – se n’esce lei.
- Tensai? – s’intromette con aria divertita Hisashi, sollevando scettico
un sopracciglio e fissando direttamente negli occhi il mio compagno.
- Sì! Alle elementari lo chiamavamo così perché era bravissimo sia nello
sport che nello studio, ma lui si arrabbiava sempre… - spiega lei.
Si arrabbiava sempre? Com’è che quest’immagine del mio idiota non mi
sembra molto realistica?
- Kira-chan, smettila! – dice il mio amore, diventando rosso come mai
prima d’ora.
- No, no… Continua! – la incalza invece Akira, probabilmente roso dalla
curiosità di saperne di più.
Effettivamente anche io vorrei qualche spiegazione in merito, ma a
differenza del porcospino sono certa che avrò tutte le delucidazioni che
voglio quando io e il mio rossino saremo soli! Anche se non disdegno una
qualche anticipazione…
- Sendoh, chiudi il becco! – gli intima Sakuragi, iniziando a scaldarsi.
- Come vuoi, Hana-chan… - risponde pacatamente il demente, pronunciando in
tono un po’ troppo mellifluo il nomignolo del mio terremoto personale.
- Sono tanto felice di averti rivisto, Hana-chan! – dice Kira, ignorando
cordialmente quella che probabilmente ha riconosciuto essere una
provocazione bella e buona.
- Anche a me a fatto piacere rivederti! – è la replica imbarazzata
dell’uragano per antonomasia.
- Adesso devo tornare dal mio ragazzo, altrimenti mi mette il broncio per
tutto il giorno… Ciao Hana! – si accomiata la piovra odiosa, alzandosi in
punta di piedi e scoccando un bacio sulla guancia al suo ex compagno di
scuola, per poi finalmente andarsene.
Come lei s’è allontanata, tutti si mettono a fissare la mia scimmia con
sguardi ironicamente interrogativi, ma prima che qualcuno possa aprire
bocca Mito viene in soccorso del mio koibito: - Allora, questa giostra? –
- E’ di là! – gli regge il gioco la sua ragazza, indicando con il dito
verso l’attrazione.
- Andiamo, dai!! – piagnucola Momoko, strattonando il braccio del
giocatore del Ryonan.
Anche la nostra manager si allea alle due femmine, infatti intima a Ryota
di muoversi, minacciando poi noi di prenderci a sventagliate se non ci
decidiamo ad andare.
- Io voglio andare sulla foca! – strilla Hanamichi, ritornando a
comportarsi come se non fosse successo niente e riprendendomi per mano.
Eh?
Gli sguardi dei nostri amici diventano allucinati, fino a quando Kyota,
tentando di sopprimere la risata che gli aleggia attorno alle labbra, si
decide a dar voce ai pensieri di tutti: - La foca? –
- Qualcosa in contrario? – ringhia il pazzo scatenato al mio fianco,
lanciando occhiate fulminanti a destra e a manca, mentre io mi rendo conto
che è veramente convinto dell’animale che ha scelto.
- Perché la foca? – gli domando.
Non ho potuto trattenermi: che trovata è mai questa?
Che lui fosse un po’ originale lo avevo capito da tempo, ma da qui a voler
andare su un tricheco ce ne passa!
Il do’aho bofonchia qualcosa che io interpreto come un “te lo dico dopo”,
poi si mette a sbraitare contro gli altri… Senza rispondere al mio
quesito!
Io uso il fiato per chiedergli qualcosa e lui mi liquida così???
- Do’aho! – sbuffo, abbastanza seccato da questo suo atteggiamento.
- Baka kitsune! – ribatte lui di riflesso, probabilmente senza rendersi
nemmeno conto di quello che sta dicendo.
Alle tante riusciamo a salire sulla giostra degli animali, sotto gli
sguardi stupiti della gente che si ritrova a vedere lo spettacolo di una
squadra di giganti che si diverte un mondo su un gioco studiato
appositamente per i bambini…
Quando scendiamo, Noma propone di andare su una specie di ottovolante che
c’è qui vicino: si tratta di gabbie biposto che salgono a un’altezza
considerevole, girando su se stesse e attorno alla colonna centrale… Non
male!
L’idea viene approvata all’unanimità, così ci dirigiamo verso la nostra
nuova meta.
Vista la quantità delle gabbie, non dobbiamo fare nemmeno cinque minuti di
coda: mentre gli altri prendono posto nelle cabine sul lato destro, io
trascino il mio rossino dalla parte opposta… Così potremo starcene in pace
per qualche minuto! Abbiamo appena scoperto che esiste un “noi” e io
voglio godermelo appieno!
Hanamichi sale per primo, così io mi trovo “costretto” a dovermi sedere
tra le sue gambe e ad appoggiarmi al suo torace con la schiena. Come
l’attrazione inizia il suo movimento, la mia scimmia solleva le braccia a
cingermi protettivamente la vita.
- Cosa vuoi sapere prima? Kira o la foca? – mi domanda, mentre saliamo
sempre più in alto.
Hn… Allora non è così stupido come sembra!
- La foca… - rispondo, vinto dalla morbosa curiosità di sapere il perché
dei suoi discutibili gusti.
- Beh, quando ero piccolo, mio padre mi portava in un parco giochi poco
distante da casa mia… E qui c’era un dondolo con disegnate due foche che
si lanciavano una palla e io mi divertivo mentre mio padre mi faceva
andare su e giù… - mi racconta, appoggiando il mento sulla mia spalla.
Anche se non lo posso vedere, riesco ad immaginare senza problemi
l’espressione malinconica che devono aver assunto i suoi occhi in questo
momento e sento una gran tenerezza salirmi dentro: un bestione con la fama
da teppista che non si preoccupa di rendersi ridicolo agli occhi degli
altri pur di rivivere un bel ricordo… In un certo senso lo posso capire,
anche se non credo che io arriverei a tanto…
Mentre parlavamo, l’ottovolante è arrivato in cima alla sua scalata e ci
sta facendo girare sospesi da terra, così a me viene in mente il moto
della terra attorno al sole… Che pensiero cretino!
- E Kira? – mi decido a chiedere, sperando che le spiegazioni del mio
uragano rientrino nei tempi di discesa delle gabbie.
- Era una mia compagna delle elementari… Lei mi voleva molto bene e io ne
volevo a lei, ma ci siam persi di vista perché abbiamo scelte due scuole
medie diverse. I dettagli te li racconterò un’altra volta, va bene? –
risponde lui, stringendomi un pochino più forte contro di sé.
Io annuisco e mi decido a lasciarmi andare semplicemente alle sensazioni
che sto provando, stretto contro il corpo caldo del mio (chiaro?) ragazzo…
Sono incoerentemente felice per il fatto di aver scoperto che ci sono
ancora tante cose che non so sul mio do’aho… Se conoscessi già tutto,
vorrebbe dire che lui si limita a essere un finto arrogante con indiscusse
manie di protagonismo! E io ho la certezza che lui è molto più di ciò che
appare!
Quando tocchiamo terra, mi attardo un attimo fra le braccia della mia
scimmia per riprendere un po’ di cognizione spazio-temporale: tutto questo
girare mi ha un pochino scombussolato…
All’uscita incontriamo gli altri e non riesco a trattenermi dal provare un
sadico sentimento di soddisfazione quando noto che Maki è nuovamente
pallido come un cencio: fa tanto lo sbruffone e poi non regge nemmeno
un’attrazione innocua come un ottovolante?
- Io ho fame… - butto lì, mentre gli altri stanno decidendo quale sarà la
nostra prossima tappa.
Come da copione, l’amico grasso di Hana si proclama favorevole all’andare
a sederci da qualche parte e metterci a divorare qualsiasi cosa di
commestibile ci sia sulla lista. La proposta viene accettata anche dal
resto del gruppo, meno la vecchia bavosa, che però non fa testo, così
cerchiamo un posticino tranquillo dove metterci comodi per pranzare.
Cercando di non guardare la quantità immane di cibo che riesce a divorarsi
Takamiya, pilucco svogliatamente il mio panino, guadagnandomi in compenso
un’occhiata scettica da parte del mio koi.
- Vuoi un po’ di patatine? – bisbiglia Sakuragi, senza farsi sentire dagli
altri.
Hn…
Osservo per un attimo i bastoncini gialli annegati in un quintale di
maionese con sguardo critico: qualcuno mi spieghi come diamine si fa a
mangiare questa roba!
- No, grazie… - rifiuto, tentando di usare il tono più gentile che
conosco.
- Volpaccia inappetente! – borbotta il mio rossino, senza celare
minimamente la sua disapprovazione.
Non è colpa mia se il mio stomaco non riesce a tollerare le schifezze
megagalattiche con cui hanno farcito questo povero hamburger!
Alla fine mi decido a prendere una pizza, mentre la mia precedente
ordinazione finisce nello stomaco di Takamiya…
Dopo la pausa ristoratrice, decidiamo di salire su un’attrazione
tranquilla: il Top Spin! Ma non basta, perché dopo questa meravigliosa
proposta ne piovono altre: la Ballerina, lo Space Vertigo, la Nuvola,
nuovamente le montagne russe, per concludere in bellezza con un viaggio
nella storia all’interno della Valle dei Re e un’avventura tra i pirati…
Un po’ storditi da tutto questo girovagare, optiamo per qualcosa di un po’
più rilassante, anche perché dubitiamo tutti che Maki riuscirebbe a
reggere ancora a lungo senza vomitare per l’ennesima volta…
- Verso l’uscita ci dovrebbe essere una specie di area gioco… - dice Kyoko,
facendo cenno con il dito verso la direzione che dovremmo prendere nel
caso facessimo come vuole lei.
- Come a dire che in giro di giochi non ce ne sono! – provoca la sua
amica, cacciandole fuori la lingua.
- Non offendere la Tensai! – urla lei, puntando minacciosamente i pugni
sui fianchi.
- Se qui c’è un Tensai, quello sono io! – si intromette piccato la mia
scimmia, fulminando colei che ha osato appropriarsi della sua
onorificenza.
- Ma tu sei uomo e io donna! – gli fa candidamente notare la biondina,
mentre Mito si passa sconsolato una mano sulla fronte. Inizio a provare
molta pietà per quel povero ragazzo…
- Ok, te lo concedo! – cede alla fine il mio koi, mentre noi veniamo
deliziati di due risate alla “Genio” da parte di Miss e Mister Modestia.
- Do’aho! – facciamo loro eco io e la sorella di Mitsui, facendo scoppiare
a ridere il resto del gruppo.
Quando l’ilarità si placa, ci avviamo verso il luogo proposto dalla
ragazza, mentre Hanamichi e Kyota non trovano di meglio da fare che
iniziare a discutere perché Sakuragi, non avendo apprezzato che anche
Momoko gli desse dell’idiota, ha iniziato a recriminare e la Nobuscimmia
ha pensato bene di insorgere in difesa della sua amata.
Che ho fatto io di male per meritarmi una sorte simile?
Dopo aver attraversato praticamente tutto il parco arriviamo finalmente al
posto cui aveva accennato Kyoko prima e qualcosa attira subito la mia
attenzione: un campetto da basket!
Entriamo nel piccolo recinto che separa questa parte di luna park dal
resto e subito Nobunaga si lancia nel proporre una sfida a basket:
grandioso!
- Io ci sto! – annuncia Akira, andando a informarsi al chiosco quanto
costa il campetto, pregustandosi già una bella partitella fuori programma.
- Anche noi! – sindaca Akagi, accennando con la testa verso Uozumi.
- Ho proprio voglia di una bella partitina… - commenta Hisashi, facendo
scrocchiare le dita come si fa prima di fare a botte con qualcuno. Inizio
a sospettare che lui abbia scritto nel DNA la sua natura di teppista!
Maki non è evidentemente nelle condizione di giocare, ma la cosa non mi
tange minimamente, anzi ne sono quasi soddisfatto… Come sono crudele! Mi
sembra di sentire la voce del mio koi che mi sussurra che sono una kitsune
malefica…
A proposito del mio compagno, com’è che non è ancora esploso in una delle
sue proclamazioni di superiorità e di sicura vittoria?
- Io passo… - dice Hana, sorridendo a Mito.
Il do’aho che rinuncia a una sfida? Da parte della Nobuscimmia?
- Ti senti bene? – gli domanda Ryota, scrutandolo da vicino come se
temesse che abbia preso qualche strana malattia.
Hey, vediamo di mantenere le distanze!
- Sto benissimo! Ma gioco a pallacanestro tutta la settimana, non ho
voglia di farlo anche nel mio unico giorno di vacanza! – spiega
l’interpellato, con una scrollata di spalle.
E non vuoi nemmeno che Yohei pensi che uno stupido sport sia più
importante della possibilità di passare un po’ di tempo con i tuoi amici
di sempre, vero koibito?
E’ tipico del mio uragano pensare a una cosa simile, dopo i problemi che
hanno avuto lui e la sua spalla all’inizio dell’anno… Ecco perché capisco
benissimo il fatto che lui non voglia giocare.
- Idem! – decido all’improvviso: voglio dimostrargli anche io che non
conta solo una palla arancione per me, ma che una testa rossa è molto più
importante!
Sakuragi sorride lievemente al mio indirizzo e io mi sento talmente bene
di fronte al suo gesto che mi rendo conto che sì, n’è proprio valsa la
pena di rinunciare a una sfida troppo facile per vedere lo sguardo
luminoso del mio amore!
- Rukawa, ti senti bene? – domanda quel demente di Okuso squadrandomi da
vicino e interrompendo il mio momento di paradisiaco appagamento.
- Mai stato meglio! – lo informo con il tono di chi non vuol sentirsi
rivolgere altre domande inutili.
Fortunatamente per me, ma soprattutto per lui, testa-di-banana capisce
l’antifona e chiude quella sua boccaccia inutile.
- Allora è un tre contro tre… Ayako, arbitri? – s’intromette Sendoh, di
ritorno dalla sua missione esplorativa.
- E sia! – accetta la nostra manager, rassegnata a dover aver a che fare
con le partite anche di domenica.
- Noi ci facciamo un giro? – domanda Mito, probabilmente senza alcuna
voglia di assistere al match.
- Voi andate, io resto a fare il tifo per il mio Kyo-chan! – ci congeda
Momoko, prendendo la felpa che Nobunaga si è levato per non aver
impedimento nel gioco.
- Resto anche io! Voglio godermi lo spettacolo! – aggiunge la sua amica,
schiacciandole l’occhio in maniera complice.
Cos’è che mi sfugge?
- E naturalmente tiferò per Aki-chan! – continua, esibendosi in un sorriso
degno del Tensai.
- Tradimento! – urla Mito, portandosi una mano al cuore in una finta scena
di morte.
- Sparite! – ribatte l’altra, schioccandogli un bacio sulla guancia che ha
il potere di farlo ritornare in salute all’istante. Io sono finito in un
gruppo di pazzi!
- Hn… A dopo! – concludo io, avviandomi verso gli stand seguito a ruota
dalla mia dolce metà.
Mentre l’ex Armata si dispone a cerchio attorno a me e ad Hana, inizio a
sentirmi anche io come un capobanda…
Sorrido del mio pensiero stupido, mentre passiamo di fronte a un gioco
interessante: si devono lanciare delle palline su un tappeto di bicchieri
e, a seconda di dove queste si fermano, si vince qualcosa… Il primo premio
è un peluche gigante a scelta, ma quello che accende la mia curiosità è
l’apparente facilità del gioco, che però si rivela essere abbastanza
complicato.
- Proviamo quello? – chiedo agli altri, fermandomici di fronte.
Gli altri cinque son d’accordo e così iniziamo a giocare, ma mentre
Takamiya, Noma e Okuso si accaniscono nel voler tirare mille palline, io e
il mio compagno osserviamo la disposizione dei bicchieri e delle “zona
vincita”…
Alla fine proviamo anche noi e, manco a dirlo, con una decina di palline
riusciamo a far centro ben due volte!
Il mio terremoto privato sorride trionfalmente davanti alla faccia
sbigottita delle addette al banco, che probabilmente non hanno capito che
sia io che lui siam molto avvantaggiati in questo tipo di gioco. Infatti,
abituati a fare canestri ci siam solo trovati con una pallina più piccola
e dei canestri meno ampi… E poi non si deve dimenticare che questi giochi
sono pensati per dei tappetti, non per due stanghe di quasi due metri!
Hanamichi, manco a dirlo, sceglie il pupazzo di una volpe artica, tutta
bianca e con gli occhi blu scuro… Manco l’avessero preparato apposta per
noi!
Io osservo gli animali appesi e scelgo una scimmia con il pelo color ocra
rossa, lanciando uno sguardo malizioso al mio compagno che replica con un
semplice sbuffo… Do’aho!
Trascinandoci dietro le nostre gigantesche vincite, ci aggiriamo ancora
per i banchi, assistendo ai tentativi del trio dei dementi di provare a
vincere qualcosa in qualsiasi tipo di gioco, arrivando a conquistare ben
due portachiavi…
Però devo ammettere che è divertente osservare l’impegno che ci mettono!
Quando all’ennesimo errore non riescono a portar via nulla, Mito si decide
a metter fine allo spettacolo pietoso della loro disperazione,
indirizzandoci verso uno stand in cui offrono la possibilità di esibirsi
nell’interpretazione di una canzone su un palcoscenico come se si fosse a
un vero concerto e di vedersi proiettati sul maxi teleschermo alle proprie
spalle.
Takamiya si lancia nell’orrenda imitazione di Michael Jackson con
“Thriller” e io ringrazio il cielo che non ci sia gente che abbia con sé
uova marce, altrimenti credo che gliene avrebbero tirate a iosa!
Noma e Okuso si lanciano in “We are the Champions” dei Queen, facendo
nascere in me il sospetto che Freddy Mercuri si sia rivoltato nella tomba
nel sentire lo scempio che sono riusciti a creare!
- Patetici… - li sfotte Hanamichi, non appena loro tornano vicino a noi.
- Perché non ci provi tu? – lo sfida il grassone con gli occhiali da sole,
subito sostenuto dal baffetto.,
- Non ci dirai che non sai cantare! O che ti vergogni! – aggiunge il
biondino, facendo scattare nel (sia chiaro!) mio ragazzo la scintilla
della rivalsa.
- Il Tensai è il migliore anche nella musica! – sindaca, prima di
dirigersi a passo di carica verso il palcoscenico.
Non so perché, ma il mio istinto mi dice di andargli dietro e così faccio,
affidando a Yohei la custodia dei nostri ingombrantissimi premi. Se
succede qualcosa a quei peluches, avrò il suo sangue!
Quando sento le prime note della canzone scelta dal mio koi mi ritrovo a
esser contento di averlo seguito…
Prendo un secondo microfono e lo raggiungo al centro della platea, proprio
mentre lui inizia a dar voce alla sua ugola d’oro…
[Hana]: - La mia volpetta si crede un fuscello, una piuma
Ma fa paura quanto è dura e forte
Ha una cintura nera con le borchie –
Effettivamente ce l’ho davvero, sepolta sotto strati di magliette che
invadono i miei cassetti, ma preferisco non indagare su come la
prenderebbe lui se lo scoprisse! Me l’avevano regalato delle mie fan alle
medie, dicendo che il look da bel tenebroso mi si addiceva… E io non l’ho
mai gettata perché mi ispirava il genere!
[Hana]: - E non mi chiede la fede
Un castello, la luna… -
No, non te li chiedo! Ti chiedo solo di amarmi, come io amo te!
[Hana]: - Lei balla tutta notte
Poi la mattina morde… -
Non è vero che mordo! Al massimo regalo pugni a chi osa disturbare il mio
sonno! –
[Hana]: - Si mette i miei boxer
E offre cene precotte
Bibite bollenti
Bottiglie a cui toglie i tappi coi denti… -
Vorrei vedere te, se non riesci ad aprirle con le mani, come diavolo fai a
berle ancora tappate!
Però non ho mai messo i suoi boxer! Almeno per il momento…
[Hana]: - Non m’inganna mai
Non va a nanna mai
Mangia panna spray… -
Non mi piace la panna… Anche se non sarebbe male provarla su di lui….
Però su una cosa sono d’accordo: non potrei mai ingannarlo!
Ma adesso è il mio turno di intervenire!
[Ede]: - La mia scimmietta è strana
Non dice che mi ama… -
No, lui me lo sussurra dolcemente… O me lo fa capire con il modo in cui mi
guarda!
[Ede]: - Ma beve birra e fuma
Ha un tatoo sulla schiena
La mia scimmietta mena! –
Mi piace il suo tatuaggio, ma preferisco la volpe che ha all’inguine
perché è come un marchio: lui è mio, mio e di nessun altro! Quell’animale
vuol dire “Giù le mani, proprietà privata di Kaede Kitsune Rukawa!”!
[Hana]: - La mia volpetta se piange non è mai per ricatto
Non cucina in cucina
Mi cucina nel letto… -
Felice di sapere che sei cotto di me, amore! Ma anche io lo sono di te!
[Ede]: - E si mette la notte gli occhiali da sole
E si mette a gridare contro il telegiornale! –
Beh, non lo so se lo fa, ma a me sembrano comportamenti che gli si
addicono!
Basta vedere i suoi commenti sulle partite di basket delle squadre
avversarie che Anzai-sensei ci fa vedere per preparaci agli scontri più
importanti!
[Hana]: - Il rock la sveglia
Con le boyband sbadiglia… -
E ci credo! Canzoncine prevedibili e melense, adatte a ragazzine
innamorate di idoli inaccessibili, non a noi, visto che bene o male
abbiamo gli stessi gusti in quanto a musica!
[Ede]: - Ama il fantaskate
La drum and base… -
[Hana]: - Ma è il rap che la ripiglia!
E scappa quando vedi che si arrabbia, scappa!
Quella volpe sembra acqua ma è grappa! –
Senti da che pulpito vien la predica! Come a dire che sono stato io a
presentarmi con una testata!
E sono io quello che ha messo ko Tetsuo!
[Ede]: - E’ un litro di nitro con la miccia corta
La faccina pulita
E la fedina penale sporca! –
Beh, proprio faccina pulita no, però di sicuro ci vuole poco a farlo andar
fuori dai gangheri! E a me piace un casino stuzzicarlo per farlo
arrabbiare!
[Hana]: - La mia volpetta è strana
Non dice che mi ama
Però quando ho un problema lei è qui vicina…
La mia volpetta mena!-
Ci sarò sempre per te, koi! Potrai sempre contare su di me e so che anche
io avrò sempre il tuo appoggio!
[Hana]: - Una mia ex mi chiamava,
Gli ha incendiato la casa! –
Non è vero! Sono solo un tantino geloso! Ma come potrei non esserlo di un
tesoro prezioso come lui??
[Ede]: - C’ho fatto la lotta
Ho una costola rotta… -
Non per essermi picchiato con lui, ma ho corso il rischio quando l’uomo
demente del judo ha provato a fargli del male! Se ci riprova, lo smonto!
[Ede]: - Tai-boxe, karate e judo
Testate a viso nudo… -
Sono le armi più letali che io conosco, dopo il suo sorriso solare!
[Hana]: - Ma a lei faccio sesso
Quando non mi rado e sudo
E sono cotto cotto
Perché a lei piaccio crudo! –
Se avessi voluto cambiarti, non mi sarei messo con te! Do’aho, ti amo per
come sei! Con i difetti e i pregi, che però in te coincidono!
[Ede]: - Quando la guardo tutto ha più senso
Il mondo sembra meno cattivo… -
E ne sono convinto: da quando ti conosco ho imparato a vedere le cose
sotto un altro punto di vista e non rimpiango affatto la visione della
vita che avevo prima che tu entrassi nella mia vita, sconvolgendo le mie
convinzioni!
[Hana]: - E’ benzina sul fuoco
E’ perfetta davvero,
Anche se ho un occhio nero!
Scusate…–
Quello non è colpa mia!
E in fondo non è nemmeno colpa tua se hai stonato leggermente in fondo a
questa canzone, non sei mica un cantante professionista!
[Ede]: - La mia scimmietta è strana
Non dice che mi ama
Ma beve birra e fuma
Ha un tatoo sulla schiena
La mia scimmietta mena! –
[Hana]: - La mia volpetta è strana
Non dice che mi ama
Però quando ho un problema lei è qui vicina…
La mia volpetta mena! –
La canzone finisce e io fisso il mio do’aho negli occhi, scorgendovi tutto
l’amore che ha appena scherzosamente confessato di provare nei miei
confronti. Se fossimo soli, gli ruberei un bacio!
Riponiamo i microfoni e torniamo dai nostri amici, tra gli applausi
dell’improvvisato pubblico e le facce sbalordite dei tre cretini.
Hehe, gli abbiamo dato una lezione!
Cavoli, ora penso anche come il Tensai!!!
- Non ho parole… - ci scherza Mito, riconsegnandoci i nostri fardelli.
- Beh, lui non ne ha quasi mai! – gli dà corda quel demente integrale del
mio ragazzo ammiccando al mio indirizzo.
- Hn… - mugugno come da copione, ma senza evitare di sentirmi divertito
nonostante tutto.
- Però Hanamichi ha stona… - inizia Takamiya, ma non riesce a finire la
frase: il mio koi l’ha mandato ko con una delle sue famigerate testate!
Con calma, ci dirigiamo verso gli altri e quando arriviamo scopriamo che
Akira, Kyota e Mitsui hanno trionfato sugli altri tre, con somma gioia
delle due spettatrici… E sommo dolore dell’arbitro che si ritrova un
piagnucolante tappo incollato alle gambe in cerca di consolazione per la
sua sconfitta!
- E quelli che sono? – domanda il porcospino afflosciato, mentre si
asciuga il sudore con la maglietta, riprendendo fiato.
- La prova della superiorità del Tensai! – proclama Hana, scoppiando a
ridere con quella sua sguaiatissima risata che detesto…
- Do’aho! – sussurro, ricevendo il solito “baka kitsune!” in risposta.
Alla fine è arrivato l’orario di chiusura del parco e così ci avviamo
lentamente verso l’uscita, discutendo della giornata, mentre a me sorge
spontaneo un dubbio: non è che il mio ragazzo ha intenzione di portare a
casa Smileman in moto, vero?!
Come se mi avesse letto nel pensiero, Akagi chiede al puntaspilli
ambulante se vuole un passaggio per tornare a casa… Gorilla, sei grande!
Perfetto, d’ora in poi Sakuragi deve andare in moto solo con me!
***
Me: - Capitolo finito! –
Ru: - Ora scriverai la lemon, presumo… -
Me: - Già… Devo giusto scrivere una SenHana per Nat80, come ringraziamento
per l’incoraggiamento… ^__^ -
Ru: *sguardo minaccioso* - Scrivi una lemon e te ne farò pentire… -
Me: - Emh… Ciao gente, al prossimo capitolo, se ci arrivo! ^__^ -
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