Parte:unica
Serie:soggetto originale
Disclaimers:
Questi personaggi fanno parte della cronaca basata sul gioco di ruolo Vampire: The Masquerade© (manuale edito dalla  White Wolf) di Amy e Laila Orlandi, ispirati dall'avventura di C.D.F (detto Cosmos)




Il rumore del silenzio

di Amy


"Allora noi andiamo!" dissero mentre uscivano Allanster, Kain, Mel  e Gandalf. 
Hamish si affrettò a chiudere la porta alle loro spalle.
"Brr. .che freddo !Pensavo di essere diventato immune agli effetti della bassa temperatura "rise rabbrividendo.
"Non siamo dei. Solo Vampiri. Il sangue non ci protegge dalle intemperie" sorrise Zel mentre si avvicinava al caminetto premurosamente acceso da Mel.
"E' stato carino ad accendere per noi il fuoco" Zel si avvicinò al calore che emanava la fiamma. 
"Già ,conosce le debolezze di noi vampiri e sa bene che noi non accenderemo un camino se si potesse evitare" sorrise Hamish mentre si accoccolava vicino al fuoco ,i palmi delle mani tesi verso la fiamma. 
Un tiepido silenzio scese fra loro. Hamish osservava quasi ipnotizzato la fiamma quando la voce di Zel lo obbligò a tornare alla realtà.
"Hai visto il paesaggio?"
Hamish si alzò ,sfilandosi il cappello che liberò una massa di morbidi capelli rossi. I suoi passi risuonarono nello chalet, infrangendosi sulle pareti di legno.
"Già, stupendo." Nei suoi occhi ambrati danzò per un attimo il riflesso della fiamma.
Davanti a loro si estendeva la morbida pace del bosco. Zel tremò.
"Cosa c'è? Hai freddo? "chiese Hamish continuando a fissare le ombre che si stagliavano sulla neve ,come disegni di antichi fantasmi.
"E' inquietante." rispose Zel. La sua voce era tremante.
Hamish si voltò. I suoi occhi gialli fissi sulla figura efebica del suo compagno di avventure. Una ciocca di capelli cadde morbidamente sul viso, come una lingua di fuoco.
La mano di Zel ,morbida la spostò. Aveva una mano così infantile. Dolce e tenera come quella di un adolescente.
Era diventato immortale quando aveva solo 16 anni, poco più che un bambino per la sua epoca. La sua bellezza aveva ubriacato colei che lo aveva guardato e che lo aveva amato a tal punto da volerlo per sé in eterno.
Egoismo puro.
Zel sembrava ancora più fragile vicino a Hamish. Il forte Hamish, il guerriero solitario la cui unica colpa era quella di amare una persona che non avrebbe mai potuto avere: Gandalf. L'amore proibito e silenzioso di Hamish, la passione che ardeva nel suo cuore lo rendevano invincibile e vulnerabile allo stesso tempo. E la sua vittoria era la sua sconfitta.
Difficile da capire e per questo facile da amare .E questo Zel lo sapeva. Lo aveva saputo dal primo momento in cui si erano conosciuti, da quella volta in cui si erano incontrati e Hamish era diventato il suo protettore. Da quando Hamish aveva deciso di eleggersi come sua guardia, mentre Zel silenziosamente doveva proteggere lui dal suo amore e da ciò che avrebbe comportato.
Per i vampiri non esiste il concetto di omosessualità o bisessualità esiste solo l'amore. L'amore ardente che solo una creatura dannata può concepire.
Un amore unico, bruciante ,irrazionale. Un amore che rende ciechi e folli senza per questo essere causa di follia o cecità.
Solo un animo che ha perso la luce può cercarla negli occhi di una persona con tanta forza. Anela la salvezza e chiede la dannazione.
Hamish si tolse la giacca  e gli stivali. Poi il maglione. La sua pelle ardeva inspiegabilmente.
Zel si sedette accanto al caminetto ,aspettando che Hamish finisse di svestirsi. Finalmente il rosso si avvicinò, sorridendo. I suoi muscoli accentuati dalla maglia aderente.
"Siamo rimasti soli" sorrise Zel, avvicnandoglisi con aria maliziosa.
"A quanto pare" rispose Hamish fissando il fuoco .Si era accorto di una strana inflessione nella voce di Zel... era.. come dire... più seducente.
Sentì un fruscio alle sue spalle .Evidentemente Zel si stava svestendo. Si accucciò per osservare la legna che lentamente bruciava.
Assorto nei suoi pensieri non si accorse neppure che fuori il vento aveva iniziato a soffiare e la neve, che prima cadeva leggera e lieve come piume di angelo ora si era trasformata in una tormenta.
Ci mancò poco che cadesse nel fuoco quando le braccia candide di Zel lo circondarono ,facendogli perdere l'equilibrio.
Fortunatamente riuscì a rimanere in piedi ma questo evidentemente non doveva essere previsto nei piani di Zel che gli diede una spinta facendolo finire sul palque.
Era bellissimo, coricato sulle assi di legno lucido, con i capelli che formavano un cerchio di fiamme che incorniciava il suo viso pallido.
Zel gli si mise a cavalcioni e rise quando vide lo stupore negli occhi di Hamish. Quegli occhi in cui danzava il riflesso della fiamma, quegli occhi che aveva sempre amato, quegli occhi che erano lo specchio dell'anima e dei tormenti e delle pene e delle felicità e dell'odio.e dello stupore.
"MA cosa?!" esclamò Hamish, fissando quel tenero corpo che lo teneva inchiodato al pavimento. Quel viso angelico  che ora era acceso da una luce strana e languida. Non poteva essere! Zel era sempre stato così puro e casto! Completamente diverso da lui.o almeno era quello che gli aveva fatto credere. Bugie? Altre bugie, come quelle che gli aveva raccontato Gandalf ..solo bugie .Strinse gli occhi. Perché tante bugie? Perché?! Urlava la sua anima silenziosamente.
La giovani mani delicate scivolarono sul suo corpo, Le dita fredde si insinuarono sotto la sua maglia.
"Ho finto, sempre. Per averti vicino a me, per giocare con te" sussurrò mentre la sua bocca percorreva la pelle salata e alcontempo dolce di Hamish.
Niente era tralasciato. Ogni punto di perdizione era sottolineato dal caldo saettare della sua lingua. Ogni tatuaggio, ogni cicatrice.
"MH" mugolò Hamish mentre la lingua percorreva il disegno del branding che gli ricopriva i fianchi.
Gli occhi azzurri di Zel si offuscarono di piacere mentre mordicchiava il capezzolo eretto di quello che era stato il suo  migliore amico e il suo migliore maestro. Aveva spiato lui e Mel, quando si amavano come cani selvatici nel grande letto o sul tavolo o sul freddo pavimento di marmo e ora sapeva esattamente quali erano i punti più sensibili di Hamish. 
Una piccola smorfia di dolore apparve sul volto di Hamish mentre Zel tirava leggermente coi denti il piercing al capezzolo.
Avrebbe voluto alzarsi, ma il potere di Zel, il potere donatogli dal Dono Oscuro lo rendeva suo schiavo, soggiogandolo alla sua volontà. Avrebbe voluto fuggire nella nebbia . Ma il suo corpo urlava di rimanere lì, di lasciarsi scivolare nell'abisso del piacere, di cadere nella spirale della perdizione e lui ascoltò il suo corpo. Le mani cercarono la pelle, voracemente ,mentre le labbra premevano calde e forti contro quelle inviolate di Zel.
Zel ripercorse il suo corpo, lentamente. Prima il petto, poi i fianchi.
La sua arte era raffinata. Sembrava che sapesse esattamente dove colpire. 
Hamish capì. Capì che lo aveva spiato e che aveva invidiato lui e Mel in quei momenti perché lui era morto senza aver concesso nulla alla carne.
Zel sfilò lentamente i pantaloni a Hamish mentre continuava a posare dei teneri baci, che scendevano sulla sua pelle come piccoli fiocchi di neve.
La sua eccitazione cresceva .
"Ti amo" sussurrò all'orecchio di Hamish, mentre le sue dita si intrecciavano ai capelli del  suo amante.
"Io no." rispose Hamish.
Zel lo fissò. Nel suo sguardo ardeva l'odio. Si alzò di scatto. La sua figura nuda attraversò la stanza camminando nervosamente.
"E perché no? Sono forse troppo piccolo? Troppo poco per te?" ringhiò.
Hamish si alzò lentamente, con noncuranza si avvicinò al fuoco.
Sentì i passi leggeri di Zel avvicinarsi. Gli era di fianco. Poteva sentirne il respiro affannoso.
"Guardami!" strillò
"Perché dovrei?"
"Perché io lo voglio!" replicò Zel. La sua voce tremava.
Hamish si voltò.
Il ragazzino era in piedi, con le spalle appoggiate al muro, le mani sul volto e lacrime sanguigne scivolavano sulla sua pelle bianca immacolata come neve.
La sua mano scivolò sul suo sesso eretto.
"Guardami! tutto questo per te! E tu mi ignori?! Ho passato anni ad aspettare un momento simile e tu...TI ODIO!" i suoi occhi erano pieni di lacrime.
"Se ti piace tanto continua da solo!" quelle parole. .come aveva potuto pronunciarle? Cosa aveva detto?! Erano la sua difesa, il suo attacco. Oh, si sentiva così vulnerabile in quel momento! Si voltò di scatto. Il respiro di Zel si era fatto più affannoso. Mio Dio! Lo stava facendo.S tava facendo ciò che Hamish aveva detto. Lo faceva con rabbia, mentre le lacrime gli rigavano il volto.
Hamish si sentì invadere da un sentimento strano. Un cocktail di eccitazione e tenerezza. Gli si avvicnò, inginocchiandosi davanti a lui.
"Lascia che ti aiuti" sussurrò mentre circondava con le labbra il sesso acerbo di Zel. Odiava farlo ma qui era diverso. Era tutto diverso.
Zel affondò le sue mani nella chioma rossa di Hamish, traendolo a sé e allora la carne diventò anima e l'anima si fece carne. Il cuore batteva all'impazzata mentre Hamish lo afferrava e lo faceva coricare per terra, mentre gli premeva il corpo addosso, mentre la sua pelle, virile ma glabra, sfiorava quella ancora infantile di Zel.
Hamish si bloccò.
"Cosa c'è?" chiese Zel, stupito e amareggiato da quella interruzione.
"Vedi.ecco"
"non ti preoccupare, senpai" sussurrò Zel "donerò questo dolore alla mia anima perché possa gustare il piacere di esso" Hamish sospirò "Sei sicuro?"
"Oh, non dirmi che sono il primo che ti dona la sua  verginità" ridacchiò Zel
"Ne sei sicuro?" chiese nuovamente mordendosi il labbro nervosamente .Negli occhi la paura e la speranza di un sì
"Certo. Tu piuttosto."sorrise mentre si metteva a sedere. Le sue dita accarezzarono la pelle morbida e vellutata di Hamish
"Io.non so."
"Hai paura di me?" il suo respiro sul collo di Hamish.
"No ,non di te ma di tutta questa situazione. "Hamish respirò profondamente, cercando di smorzare i battiti del suo cuore" so che dopo questo nulla sarà più come prima"
Zel sorrise, le zanne leggermente scoperte, chiao segno di una eccitazione che cresceva. La sua voce si propagò calda nell' aria.
"Nulla è mai uguale. Ogni momento, ogni attimo, ogni secondo il nostro mondo cambia. Siamo un continuo divenire" sorrise mentre le sue labbra si posavano su una guancia di Hamish e le dite si intrecciavano fra i suoi capelli di fuoco.
Hamish, sospirò, socchiudendo gli occhi.
"Se è quello che vuoi. Allora sia"
I loro corpi si strinsero,fondendosi in una caldo e selvaggio amplesso e Zel trasse snudò le zanne, gemendo mentre abbracciava singhiozzando il suo compagno, il suo iniziatore silenzioso.
Non seppe quante ore passarono prima che Zel si svegliasse.Vide la figura pallida e pensierosa di Hamish osservare dal vetro il paesaggio. L'ombra riflessa sul pavimento che danzava follemente con il danzare della fiamma morente.
I piedi nudi si posarono leggeri come quelli di una pallida silfide. Zel si avvicinò, lentamente a Hamish.
"Grazie, so quanto ti sia costato tutto questo ma." Hamish lo zittì, premendo l'indice sulle labbra, mentre continuava a fissare le ombre sulla neve .
"Shhh. Senti?"
Zel lo fissò .Gli intensi occhi blu seguirono lo sguardo di Hamish .
"E' il rumore del silenzio."







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