Il Ratto delle Sabine
di Hymeko
Chissà cosa diranno, i nostri discendenti, di ciò che abbiamo compiuto.
Non sono tanto sciocco da pensare che passerà come un atto eroico…probabilmente ci etichetteranno come rapitori, assassini, stupratori.
Non mi importa nulla…noi sappiamo la verità, e i nostri figli ne porteranno in sé il seme. La vedranno nei sorrisi delle loro madri, negli sguardi amorevoli dei loro padri. Che la storia dica quello che vuole…noi qui siamo felici.
Le nostre colpe non sono imperdonabili. È vero…abbiamo rapito le donne, ma non abbiamo fatto loro del male. Le abbiamo tramortite, ma nessuno è andato oltre.
Sarebbe stato controproducente, oltretutto…quale donna potrebbe mai amare un uomo che non la rispetta? Noi le onoriamo…e ci siamo prodigati in scuse, perché non mantenessero un'impressione sbagliata. Abbiamo bisogno di loro, per fare di questo villaggio una grande città…e vogliamo che loro si innamorino. Non siamo stupratori, o pazzi aguzzini…vogliamo vivere in pace, accompagnati dall'amore lungo il sentiero della vita, finché l'invincibile Dea dell'Ombra non verrà a reclamarci per sé.
Loro lo hanno capito…è bastato che si fidassero, per un momento. Siamo meglio degli uomini che hanno sempre conosciuto…abbiamo cura del loro corpo, del loro animo. Sappiamo che anche loro hanno un orgoglio, e un cuore.
È più di quanto abbiamo mai sognato di avere da chi ci ha preceduti…lo hanno compreso in fretta. Nei nostri occhi non hanno visto menzogna…nei nostri modi, traspare solamente sincerità.
Abbiamo concesso loro tutto il tempo di cui avessero bisogno…e poi abbiamo aperto le porte del nostro villaggio.
"Chi lo desidera, è libera di andarsene"
ho decretato, in un limpido mattino.
Nessuna ha mosso un passo in avanti, e dopo un attimo di silenzio, mentre il sollievo calmava i battiti impazziti dei nostri cuori, tutti i miei uomini hanno levato in aria i pugni, gridando di felicità, e sollevando per la vita le loro nuove spose.
Tutti ridevano, tutti giocavano, tutti erano felici. Poi un gruppo di queste donne, scortate da un manipolo scelto dei miei uomini nel passaggio attraverso la foresta, è tornato al loro villaggio natale ad annunciare la decisione di rimanere con noi. Un piccolo capolavoro di diplomazia, da parte mia…lasciandole andare, ho dimostrato che ci fidiamo di loro. E dato che i loro parenti hanno saputo che sono qui volontariamente, non avranno un motivo per dichiararci guerra.
Ora, nel villaggio dormiente, nessuno ha paura di restare solo.
Sospiro, girandomi per dare le spalle alla luna piena. Non riesco a dormire, e mi preoccuperei se non ne conoscessi il motivo.
Invece è lì, raggomitolato nel mio letto, stretto con la schiena alla parete…il ragazzo che ho scelto, o che mi ha costretto a sceglierlo, non so.
So solo che, appena l'ho visto, è stato come se una mazza ferrata mi avesse colpito nello stomaco…e lì ho compreso, che ero perso. Per lui…per quella straordinaria visione, un corpo abbronzato e capelli di brace…uno sguardo fiero, un'energia illimitata.
Ci siamo affrontati in duello…probabilmente credeva volessi rapire la sua vicina. No, lei non mi interessava affatto…quella se l'è presa Aota.
È stato un bellissimo duello…lui è più forte di me, ma io sono più agile, più veloce, più scattante. La forza non serve a nulla, se non si riesce a colpire l'avversario…ciò che invece ho fatto io, centrandolo vicino alla nuca, e accogliendolo fra le mie braccia, mentre sveniva. Eppure, ero anch'io così stanco…per la prima volta, ho sognato a occhi aperti…noi due, abbracciati sotto le coltri del mio letto, a riposare…peccato non li conoscesse ancora, i miei sogni.
Solo quando si è risvegliato qui, ha capito di essere lui, colui che desideravo.
Mi lascio scivolare lungo la parete, sedendomi sul pavimento freddo.
Io…sono l'unico a non essere felice. Mi ha respinto…non ne vuole assolutamente sapere di me. Eppure, sono certo che non potrò mai desiderare nessun altro…il mio cuore, gli appartiene. Aumenta vertiginosamente i suoi battiti, appena il suo sguardo di fuoco incontra il mio…e nonostante l'esterno del mio corpo rimanga impassibile, dentro di me si scatena una battaglia fra brividi, calore e gelo…e non sono in grado di dare a tutto questo che un nome…amore.
"I tuoi sudditi non accetteranno mai che il loro Re non abbia un erede"
mi ha sbattuto velenosamente in faccia, credendo di ferirmi.
Io ho semplicemente scosso la testa…il Re viene eletto in base all'abilità, alla saggezza, al saper affrontare le situazioni che si presentano sulla sua strada…noi non teniamo conto della linea di sangue.
Come si può accettare che un incapace possa regnare, solo perché è figlio del Re precedente? No, meglio il nostro metodo. Che mette anche al sicuro la discendenza del sovrano da eventuali attentati.
Questa scoperta l'ha fatto infuriare ancora di più…mi ha tirato addosso l'acqua di una brocca, tentando poi di frantumarmela in testa. Ci è andato vicino…mi fa ancora male, il taglio che m'ha fatto.
Ridacchio…la prima delle nostre risse. Giochi un po' più che innocenti…i suoi pugni mirano a farmi male sul serio. Le sue ginocchiate puntano dirette al mio ventre, i suoi gomiti affonderebbero volentieri nelle mie orbite. Finora non ci è riuscito…sono davvero troppo agile, per lui.
Ma quando non avrò più la voglia, di schivarlo, cosa succederà? Quando sarò giunto ad anelare un suo tocco volontario, su di me…lascerò che mi massacri di botte? Lo amo tanto?
Ho paura di sì…ho il terrore di ciò che potrei concedergli.
Perché sono pur sempre il Re…se mi facesse del male, sarebbe messo a morte.
E io morirei con lui…dovendo continuare a vivere senza la sua presenza, accanto a me. Un vuoto simulacro, senza più l'anima…una bambola di terracotta, di quelle che mettiamo nelle tombe dei nostri defunti.
Non posso toccarlo, non posso lasciare che mi tocchi. E devo tenerlo qui, nel mio stesso letto senza poterlo avere, al riparo dagli sguardi degli altri. Sendo, e Mitsui…forse anche Maki…provano una desiderio identico al mio. L'ho visto nei loro occhi luccicanti, appena l'ho posato a terra, svenuto. Una brama che posso permettere risplenda solo in me…non potrei sopportare, che si lasciasse raggiungere da un altro.
Sbuffo con attenzione, per non svegliarlo. Voglio guardarlo, come il pomeriggio che l'ho portato qui, fra le mie braccia…nascosti agli occhi di tutti, ho tenuto stretto il suo corpo senza sensi, e ho volteggiato nella stanza, con lui…sognavo così, la nostra danza nuziale. L'unirsi vorticante dei nostri sentimenti…poi tutto è sfumato, la fine della mia felicità è coincisa col suo risveglio…
Ora che posso, voglio godermi il suo viso rilassato, il suo respirare calmo, la sua presenza non infuriata con me, per quello che involontariamente ho fatto.
Non è colpa mia, se tutti cadono ai piedi della mia bellezza…tutti tranne lui, che invece la odia.
Sorrido…strano, per me. Forse è l'amarezza della situazione. È buffo, come i nostri sentimenti siano uguali, pur percorrendo strade opposte.
Lui è rimasto qui per amore, invece di andarsene, come avevo concesso. Amore per quella sua vicina, che pensava volessi rapire. Quella per cui si è battuto tanto fieramente. Me l'ha urlato in faccia…lui ama le donne, non gli uomini. Lei, in particolare.
Ed è stato inutile farlo assistere al suo matrimonio con Aota…anche se certe volte è proprio un idiota, l'ha capita subito, che lei non lo ama.
Lei ama me. E ha scelto Aota solo perché è una delle mie guardie del corpo…sogna semplicemente che io mi accorga di lei.
E Hanamichi…che bel nome…è rimasto qui perché spera ancora di convincerla ad andare via, a tornare al loro villaggio. E di conseguenza…a vivere con lui.
Stringo i pugni…non tollererò mai che lei me lo porti via. Oltre che con il mio amore, lo coprirò d'oro, di pietre preziose, di qualunque cosa lui voglia…ma non lo farò andare via.
…cosa resterebbe di me, senza di lui? Perché gli dei sono stati tanto crudeli? È tanto divertente, vedermi soffrire?
Sospiro…mi fa male la schiena. Il pavimento non è comodo come il nostro letto…mi alzo, e facendo attenzione mi stendo accanto a lui.
Le mie dita, vibrano piano nell'aria carica di stanchezza, mentre si accostano alla sua fronte. Una ciocca del suo ciuffo sembra dargli fastidio…la scosto con attenzione, accarezzando la pelle liscia sopra le sue sopracciglia. Al mio tocco, pare seta divina.
Il mio respiro si fa più profondo, mentre tento di sedare i miei sogni…spero che un giorno saranno realtà.
Per ora, mi accontento di passargli un braccio attorno alle spalle, e di stringerlo a me…Hanamichi geme, ma non si sveglia…io chiudo gli occhi, perché vederlo così mi fa impazzire.
"Io non starò mai con te"
Ennesima discussione…non facciamo altro, da quando è qui.
"Perché no?"
Solita domanda…la mia gola ormai sembra non saper dire altro. E infatti, lui ne è annoiato.
"Non l'hai ancora capito? Non mi piaci, io amo Haruko e non ho intenzione di mettermi con un maschio! È rivoltante solo l'idea!"
Anche se tenta di ferirmi, non ci faccio caso…sono pronto a questo ed altro.
"Mi rifiuti a priori…senza nemmeno darmi una possibilità?"
"E per che cosa? Tu…tu mi disgusti! Sei odioso!"
Mi insulta…eppure la sua voce è bellissima. Mi fa male sentirlo parlare così…ma non posso allontanarmi.
"Per quale motivo mi odi? Perché sono un maschio, o perché lei è innamorata di me?"
"Maledetto!"
Si alza di scatto, battendo i pugni sul tavolo, mordendosi a sangue le labbra per trattenere la sua ira.
E io…lo guardo, e basta. Indifeso…gli mostro quanto profondi possano essere, gli occhi di una persona che soffre. Quanta angoscia possano recare, mentre vedono la persona che amano rifiutarli solo per diletto.
"Non hai speranza con lei…"
"Sì invece! Io la porterò via! Appena capirà che razza di uomo sei, mi pregherà di trascinarla via da questo orribile buco!"
Stringo i pugni…perché è tanto cieco? Mi fa una rabbia…potremmo essere la coppia più felice di questo mondo, se solo lui aprisse minimamente il suo cuore a me.
"Lei non cambierà idea…come io non la cambierò su di noi"
"Non dire noi! Non c'è nessun noi! Solo la tua mente deviata!"
………
"Non ho tempo di giocare alla lotta con te"
aggiungo stancamente, prima di chiudere la porta a chiave e di uscire.
Stavolta, l'affondo mi ha centrato in pieno. Non l'aveva mai detto con tanta foga, passione…deviato. Distorto…vado contro natura…è questo che pensa di me?
Chiudo gli occhi, mentre iniziano le udienze di oggi. Sento le parole degli ambasciatori, ma non le ascolto realmente. Sono solo un ronzio ai limiti del mio cervello, mentre l'eco della sua voce non si spegne…Dei aiutatemi…ho bisogno di voi. Ditemi cosa devo fare.
"Infine vorremmo offrire una festa al vostro popolo, qui nel villaggio. Una grandiosa cerimonia per fare onore ai vostri sposi"
Perfetto…proprio questo ci mancava! A me viene a proporre una festa per le nozze? A me che sono l'unico a essere stato rifiutato?
Il mio sguardo spazia sui volti dei miei sudditi…lei è in prima fila, gli occhi adoranti che non si staccano dalla mia persona. Il suo capo, si muove in un piccolo accenno.
Questa poi…arriva anche a pensare di potermi dare degli ordini!
…ma in fondo non è una cattiva idea.
Il salone trattiene il fiato…si sono accorti che la mia attenzione è tornata agli ambasciatori.
"Va bene. Iniziate i preparativi! Desidero che questa sia la festa più sfarzosa di tutti i tempi!"
"Sì, mio Re!"
Tutto il mio popolo esplode…ci sarà una festa, l'eccitazione scorre come un fiume in piena fra le vie del villaggio, traboccando nelle case…accordo il permesso che i soliti lavori vengano trascurati, oggi, per partecipare ai preparativi.
…anch'io, ho qualcosa da fare.
Lentamente, supero l'alta palizzata sorvegliata che protegge la mia casa…le guardie scattano sull'attenti, specialmente Aota…ha detto che non mi ringrazierà mai abbastanza, per quello che ho fatto per lui. Che idiota.
Salgo la scala, e scosto con cautela la porta…non sarebbe la prima volta, che tenta di aggredirmi di sorpresa.
Invece no…lo vedo accoccolato in fondo alla stanza, gli occhi brucianti che non smettono di fissarmi. Una brutta immagine si fa largo nella mia mente…sembra un cucciolo in gabbia.
Scuoto la testa, andando a sedermi accanto a lui. I nostri occhi non si staccano, mentre i rumori del villaggio scemano, lasciandolo pericolosamente solo, coi miei sentimenti…
Hanamichi deve averlo avvertito, perché contrae i muscoli, pronto alla lotta. Si carica, per vendere cara la pelle…non si lascerà raggiungere, non mi concederà un'opportunità.
Allungo una mano…lo voglio solo accarezzare…ma lui la scosta con una manata.
La guardo…è un po' rossa, segnata.
Ma non m'importa…se è questo che posso ricevere da lui, lo accetto.
Poi…gemo piano, rendendomi conto di ciò che deve aver pensato…questo schiaffo, mi ha reso lucida la mente.
"Stai tranquillo…se avessi voluto farti del male, l'avrei già fatto"
mormoro, guardandolo tristemente. Voglio solo stare con te…non fraintendere le mie carezze.
"Se proprio pensi che ci saresti riuscito…"
ma non lo dice col solito disprezzo…sa anche lui, che potrei farlo.
"Ci sarà una festa stasera"
lo informo, per cambiare argomento…l'atmosfera si è fatta troppo tesa.
"E allora? Immagino che non mi ci farai andare…non vuoi che i tuoi sudditi mi guardino, no?"
mi schernisce, gettando indietro i capelli.
Lo voglio baciare…
"No…al contrario, vorrei che tu venissi"
"Eh?"
Così ingenuo, così limpido, così…dolce. Con quegli occhioni sgranati che tentano disperatamente di comprendere perché lo lasci partecipare…
"Cosa c'è sotto?"
Sorrido malinconicamente…e lui tiene il fiato. E questa è una piccola vittoria, per me…almeno il mio fascino lo subisce…
"Nulla…un po' di svago farà bene a entrambi, e io…voglio solo vederti felice"
"Allora lasciami andare via con lei!"
Perché riesce sempre a spezzare qualsiasi gioia io provi?
"Lo sai che non ho potere su di lei…ha scelto di rimanere qui volontariamente"
"Però hai potere su di me, vero? Non mi lasci mai uscire solo di qui!"
Scrollo la testa…davvero non ha visto come lo guardano?
"Pensi che non sappia difendermi da solo?"
Inarco un sopracciglio…anche questo, lo fa sussultare.
"Tre contro uno? No. Non ne saresti in grado, non contro quei tre"
"I-Io ti detesto!"
"Invece io ti amo"
"Tu non sai cos'è l'amore!"
"No? Allora cosa provo per te, sentiamo!"
L'ho messo in difficoltà…
"S-Solo…desiderio. Possesso. Egocentrismo"
"Allora perché non ti ho già preso?"
"…reputazione…non puoi farlo davanti agli altri"
"Potrei trascinarti nella foresta"
"Se ne accorgerebbero"
"Ma non saprebbero cosa andremmo a fare, esattamente"
Tentenna…e trema. È così tanta, la sua paura di me?
"Si può sapere perché fai questo?"
"Perché voglio che tu mi dia una possibilità"
"Io so già cosa provare! Sono innamorato di Haruko! Perché non accetti la cosa, e basta?"
Stringo gli occhi, voglio che si senta minacciato…solo così riesco a farlo parlare un po'.
"Perché tu non tenti neppure ad amarmi. Non hai mai preso in considerazione l'idea…e questo non è giusto! Apri per un attimo il tuo cuore, e prendi in considerazione l'ipotesi che non ci sia solo lei, in questo mondo…ma anche qualcuno che è davvero innamorato di te!"
"Io non voglio innamorarmi di te!"
"L'amore non è un sentimento razionale! Ti chiedo solo questo! Prova ad amarmi!"
Nei suoi occhi nasce una risposta bruciante, ma il bussare sulla porta ci fa sobbalzare.
"Signore, c'è bisogno di voi"
Ansimiamo, entrambi…poi io mi alzo, e lo lascio solo nella semioscurità.
È una limpida sera d'inizio estate, dolcemente illuminata da una grossa falce di luna, che inizia a fare capolino da oltre la foresta alle nostre spalle.
La sua luce, ancora soffusa, sembra essere stata creata apposta per illuminare lui…la deferenza con cui l'avvolge, la lasciva piacevolezza con cui accarezza i suoi tratti…mi riempie di amarezza.
Più lo guardo, più capisco che…mai sarà mio.
Lo vedo lontano da me, ed essere felice.
Chiacchiera gioiosamente con lei, le offre pasticcini e frutta secca…la guarda con la dolcezza che non ha mai dimostrato, per me.
Inizio ad avere freddo, mentre ballano assieme…la più vivace fra le coppie. Nessun'altra danza come stanno facendo loro…Haruko volteggia fra le sue braccia come una libellula sui fiori, mentre lui le lusinga i fianchi come il sole che nasce, oltre la bruma.
Crudeltà…ora so cosa significa, realmente. Il suo sorriso, mentre mi cerca con gli occhi. La scintilla della sua vita, mentre mi passa davanti, sfidandomi a guardare il suo amore. Il suo riso di scherno, quando Haruko gli getta le braccia la collo, per farsi sorreggere.
Lei è tutto ciò che vuole…e io inizio a dubitare di avere la capacità, per fargli smettere di amarla. Per sostituirmi a lei.
Seguo in silenzio il loro avvicinarsi al tavolo del banchetto, parlottando piano e lanciandomi sguardi carichi di vittoria…la coppa da cui lui beve, è dunque più meritevole di me? Su essa, appoggia le sue labbra, che a me sono ostinatamente negate.
Lei gli bisbiglia qualcosa, e lo vedo annuire…ti comporterai mai così, con me? Saremo complici, prima o poi?
Haruko si allontana, sparendo nell'ombra, e lui…mi si avvicina lentamente, due coppe colme di vino in mano.
I suoi occhi brillano, e non è solo il riflesso della luna. Assomigliano a quelli di un ragazzo crudele, appena prima di iniziare a strappare le ali a una farfalla.
Termina di bere dalla sua coppa, poi…inizia a inghiottire il liquido dell'altra. Non fa nemmeno finta di volermene offrire.
"Hai capito adesso?"
Quella farfalla sono io…
"Hn"
"Continuerai a supplicarmi di amarti?"
"Hn"
"Lei è bellissima. È la creatura più meravigliosa che questa luna abbia mai baciato"
"Ti sbagli…quella sei tu"
Ridacchia…non c'è che vuota disperazione nelle mie parole, e lui lo sa.
"Non ballerò mai così, con te"
Un altro frammento di me è stato schiacciato sotto il suo tallone…
"Non desidererò mai baciarti, come sogno di fare con Haruko"
Deglutisco…la mia bocca è piena di saliva, la lingua è rigida contro il mio palato. Ma non è la sola parte del mio corpo a reagire…sento la rabbia che mi monta dentro, un'acredine sconosciuta invadermi la mente.
Vorrei urlargli di smetterla, vorrei afferrarlo per il viso e baciarlo con tutta la passione che mi scorre dentro…cancellargli quello sguardo di trionfo che gli deturpa il viso, legarlo a me e non farlo mai andare via…ma non posso.
Lo so, con avvilimento. Farei esattamente ciò che vuole…mi sta spingendo al baratro, per farmi reagire. Per dimostrare a Haruko che non sono come pensa.
Mi volto, allontanandolo con una spinta.
Lui ridacchia, nemmeno troppo piano, ed aggiunge:
"Come…scappi già?"
Mi immobilizzo, stringendo i pugni. Alla fine me ne sono convinto…questa serata, che speravo potesse segnare un cambiamento a mio favore, mi ha rivelato tutta la verità.
Ormai non mi resta che sognare…
"Buona passeggiata, volpastra. E stai attenta alle tagliole…"
Forse i miei uomini si staranno chiedendo perché non risponda alle sue provocazioni…forse mi toglieranno la loro fiducia, e io perderò il trono.
Non mi importa…se accadrà, non dovrò più vivere nella casa che abbiamo condiviso, per pochi attimi…le lenzuola che hanno stretto il suo corpo, non rideranno più di me, sbattendomi in faccia che erano più importanti del sottoscritto, per lui…
Abbasso la testa, camminando verso il limitare del bosco…lì forse, troverò un po' di sollievo.
………
"Maestà?"
"Sì?"
Poi sussulto…non mi ero reso conto che fosse lei. Troppo perso nei miei pensieri, a contemplare un salice che ondeggia nel vento…ammiro i suoi tristi rami, che cantano in eterno del loro amore perduto, senza mai abbattersi. Io non ne avrò la forza.
"Mi sembrava solo strano che foste qui, da solo, mentre là c'è una festa"
"Forse il Re non può fare ciò che desidera?"
Faccio pena…ho solo queste piccole cattiverie, per essere soddisfatto.
"Avevo voglia d'aria fresca"
aggiungo, ricordando il mio ruolo. E lei, si rianima…mi sorride, prima di abbassare pudicamente il capo.
"Io...volevo solo ringraziarvi...per averci portate via dal villaggio"
"Non tutti ne sono altrettanto felici"
rispondo, il mio pensiero di nuovo a lui.
"Eh? No, impossibile..."
"Non te ne ha mai parlato?"
E vedo nei suoi occhi apparire il viso di chi stiamo parlando.
"Ah…Sakuragi…"
"Non ti crucciare. So che vuole convincerti di tornare indietro. Parla pure liberamente"
Ma è intimidita…
"Lui…continua a rassicurarmi che fra voi non c'è nulla…"
Questo, vuole sapere? Se l'ho già fatto mio?
"Infatti"
replico asciutto, curioso di dove voglia arrivare.
"Ah…ne sono felice"
L'ombra deve nascondere il mio volto…mi sento gelato sul posto, ma lei continua imperterrita.
"Sa…non avevo capito bene, ogni tanto sono un po' lenta…"
E ride, aspettandosi magari che io faccia altrettanto…
"…però di una cosa sono certa: non lo seguirò mai! È questa la mia casa, è qui il mio cuore"
Deglutisco…mi fissa, dritto negli occhi. Senza paura, rispetto o pudore.
"Il mio cuore…"
Mi volto, allungando le dita verso il salice. Tanto vale dirglielo…lo voglio felice, a questo punto.
"…lui ritiene che sia tu, il suo cuore"
"Lo so…"
getta indietro i capelli, scoprendo il collo, perché la luna lo illumini…
"…ma lui non mi piace. Non in quel senso…è solo un amico, nulla più. Non lo seguirei da nessuna parte, mai!"
"Però ti offre il suo amore più puro"
Scrolla le spalle, quasi annoiata:
"A me lui non piace, e su questo non posso farci nulla…"
"Non gli vuoi nemmeno dare una possibilità?"
"Non ci sarà mai nulla, fra me e Hanamichi. Io amo voi, Maestà. E spero quindi che la smetta la più presto, di tormentarmi"
"Tormentarti?"
Questa parola…ha un bruttissimo suono alle mie orecchie. Sa di…senso di colpa.
"Le sue continue attenzioni, sono così soffocanti…non posso fare un passo senza avere i suoi occhi addosso. I suoi regali, le sue premure…sono solo fastidiose. Perché non capisce che non potranno mai cambiare niente? Non potrà mai costringermi ad amarlo"
Rimango ammutolito, mentre quello che ho fatto decide d'usare il modo più crudele, per rivelarmisi…
"Ti sta solo chiedendo…di lasciarti amare"
protesto debolmente, tentando di resistere alla mia stessa coscienza.
"Non so. Il suo sentimento mi sembra così leggero…inconcludente. Ho la sensazione che cerchi di soffocare qualcos'altro, dicendo d'amare me. Non lo trovo sincero"
Cosa ne sa lei, dell'animo di Hanamichi? Lo conosce così bene? Perché non lo ama, allora?
E lui…pensa questo, del mio sentimento? Crede che sia solo uno svago?
"Perché invece non la date voi a me, una possibilità? Io…vi amo con tutta me stessa"
La guardo, e scappo. Le sue urla non mi convincono a voltarmi…devo allontanarmi, mettere tutto il mondo fra me e loro.
Cos'ho fatto…io sono uguale a lei. Ed è stata proprio lei ad aprimi gli occhi.
Lo stavo costringendo a provare ad amarmi. Senza pensare a ciò che lui volesse veramente.
Senza pensare a lui. Egoista…un mostro.
Mi vantavo tanto di bei sentimenti, d'amore e rispetto…ma per lui, io non ne ho avuto.
Ho preso io tutte le decisioni, ho continuato a pressarlo perché cambiasse idea.
Perché contraccambiasse il mio sentimento…lo volevo obbligare a dirmi di sì, a provare a innamorarsi di me. Ma rispettare una persona significa lasciarla libera, in tutti i sensi. Io che lo amo avrei dovuto saperlo bene.
Mi sono comportato come Haruko…l'opposto di ciò che volevo fare. E mi stupivo anche, dei suoi rifiuti. Del suo odio, del rancore che prova a essere tenuto in gabbia. Non li capivo…
Come ho potuto…ho fatto di lui il mio animaletto domestico, usando come scusa il mio amore.
Ma al suo amore, puro quanto il mio, non ho mai pensato. Ho preteso, senza dare nulla in cambio.
Ho sbagliato tutto…ciò che credevo fosse amore, è solo prepotenza. Obbligare ad amare. Lui l'ha capito…me l'ha anche detto.
Come potrò comparire di fronte a lui? Con che coraggio lo guarderò, sapendo fin dove mi sono spinto? Belle parole, vuote come il mio cuore.
Non c'è nulla…non sono nulla. Non merito di esistere, di essere amato.
Ha sempre avuto ragione lui, ha fatto bene a rifiutarmi. Non merito di essere amato da lui.
Volevo obbligarlo…darmi una possibilità, era solo una sciocca scusa. Di farlo mio…avrei avuto il suo permesso, la mia coscienza sarebbe stata a posto.
Non ho compreso che il suo odio era un'esternazione di dolore…non ho visto, la disperazione del suo animo.
Appoggio la testa al tronco umido di una albero, e aspetto.
………
"Maestà!!!"
Alzo gli occhi…so che sono lucidi.
Un garofano, accanto a me, si piega dolcemente al peso della rugiada, mischiata alle mie lacrime.
Non mi importa di farmi vedere così…Kogure è sempre stato uno dei miei più fidati consiglieri.
"Maestà Sakuragi sta tornando al suo villaggio, è partito poco fa!"
La mia testa è intorbidita, le mie membra, rese rigide dal freddo, non si muovono con scioltezza.
"Hn"
Lui sbatte le palpebre, capisce subito che qualcosa non va. Ma io…non posso farci nulla.
"Lo…lasciate andare?"
Annuisco, accarezzando quel garofano che inizia ad aprirsi, per salutare Eos che comincia a offuscare la notte col suo manto rosa.
"Nella foresta…solo?"
Non capisco subito il suo dubbio, poi sussulto…
"Fa' armare Mitsui, Sendo, Jin e Fujima. Mandali come sua scorta, con l'ordine di non rivelare la loro presenza, a meno che non sia assolutamente necessario, chiaro?"
"Agli ordini!"
Scatta sull'attenti, poi scompare fra gli alberi.
………
L'acqua fumante della tinozza mi ha riscaldato le ossa gelate…mi sono annullato, nell'ammirare i morbidi arabeschi di vapore che mi abbracciavano, come un'effimera pioggia di bianchi petali di pesco…o di ciliegio…
Stringo le mani, affondando le unghie nelle pelle resa morbida dal calore.
Il mio scopo è cambiato…ora è solo dimenticare. Tornare alla vita senza crucci che conducevo prima. Lavoro, solo lavoro.
Niente sentimenti, nel mio cuore. Solo lavoro.
Niente sorrisi rubati alle stelle, niente passeggiate immaginarie, sotto alberi fioriti…corbezzoli, meli, pruni…mano nella mano. Avvolti nel loro profumo delicato, impalpabile. Noi due.
Mi mordo le labbra…ci sto ricadendo, ancora. Nei miei sogni, che credevo di aver annegato, in quel bagno. Nel mio mondo fantastico, che mi sono costruito per sopportare i suoi rifiuti.
Ma non posso più vivere di sogni…è tempo che torni alla realtà.
Richiudo la porta alle mie spalle, immergendomi nell'oscurità della mia piccola stanza. Evidentemente, i miei buoni propositi non sono serviti a molto, dato che vedo ancora Hanamichi, accoccolato sul mio letto.
Lo guardo, e scuoto la testa. Ciò che provo per lui inizia a spaventarmi…mi siedo a tavola, e mi costringo a mangiucchiare un po' di frutta secca. Non ho molta fame.
Alzo gli occhi, ma la visione non è sparita…la mia mente è proprio decisa a non accettare, che lui se ne sia andato.
Sospiro, e mi siedo accanto a lui. Voglio vederlo da vicino…ascolto il mio istinto, e allungo una mano, tremando…lui non si scosta, né mi respinge…e io posso toccare la sua guancia.
È calda, liscia, perfetta…reale.
"S-Sei qui'"
balbetto, stordito dalla scoperta.
"Sì…dove pensavi che fossi?"
"Al tuo…villaggio"
Non sparire non sparire ti prego non sparire!
E lui…sorride. A me. Mestamente, ma mi sorride.
"Io…ci stavo tornando, in effetti. Ma questo lo sai anche tu…grazie, per avermi dato una scorta"
L'ha vista? Io avevo ordinato di…spalanco gli occhi, prendenogli le mani:
"Sei ferito?"
E lui guarda le nostre mani unite, incredulo…non tenta di liberarsi, poi…arrossisce.
"No…mi hanno salvato loro"
Sono intervenuti? È stato in pericolo…
"S-Stai bene?"
"Sì"
mi rassicura, con un filo di voce…poi compie un gesto straordinario…chiude gli occhi, si stringe a me e appoggia la testa sulla mia spalla. Senza una parola, senza chiedermi nulla.
Io…non so che fare…non sono pronto, a tutto questo. Ho paura, che non voglia altro contatto, che desideri decidere lui, fino a che punto spingersi.
"Abbracciami"
sussurra, leggendo i miei timori.
La mia mano trema, poi…lascia una delle sue, e si porta attorno alle sue spalle, in una stretta affettuosa, e un po' goffa. Lo sento tendersi un attimo, per poi…sciogliersi contro di me. Il suo profumo mi inebria, il calore del suo corpo si dissolve nel mio…lo stringo più forte, e dimentico tutto.
………
"Vi ho seguiti…nel bosco. Ieri notte…volevo vedere cosa avreste fatto"
Sta parlando di me e Haruko?
"Ho sentito tutto…anche la parte su di me"
aggiunge, prima che possa parlare.
Non sono in grado di dire nulla…cosa avrà pensato? Soddisfazione, senz'altro…mi ha visto sconfitto, prostrato davanti alle mie colpe. Avrà gioito? Non so…altrimenti perché si lascerebbe tenere fra le mie braccia?
"Grazie…per aver tentato"
Non ha bisogno di aggiungere altro…
"L'ho fatto per te…perché sapessi che la tua felicità è lo scopo della mia esistenza"
Lo sento sorride…anche senza vederlo, sul suo viso ammiro la letizia.
"Perché sei scappato?"
mi chiede, senza guardarmi.
Questa mia piccola ammissione, servirà ad avvicinarci? Non so…ma la sua presenza ha fatto nascere in me la fiducia, quindi è col cuore leggero, che mi confesso a lui.
"Io…ho compreso di aver sbagliato tutto. Non facevo altro che tentare d'impormi, senza…pensare realmente a te. Senza rendermi conto che col mio comportamento, contraddicevo ogni mia parola. Avevi ragione…hai fatto la cosa giusta, a respingermi finora"
Sospira, strofinando la fronte contro la base del mio collo.
"Pensi davvero che fossi nel giusto? In fondo, sono tornato qui"
Poso un bacio sui suoi capelli, talmente lieve che lui non può averlo avvertito.
"Sì…e a dir la verità, all'inizio pensavo fossi un'allucinazione…un mio sogno ad occhi aperti, il frutto della mia mente che rifiutava di rimanere sola…"
"…ho pensato seriamente, di tornare al mio villaggio. Di cancellare tutto questo, di rifarmi una vita. Di dimenticarvi, tutti. Haruko, e tu…volevo che la smetteste, di tormentare i miei sonni.
Quando però sono arrivato in vista delle porte, e ho sentito le voci dei miei vecchi amici, invece che le vostre…mi sono seduto su un ceppo, e ho iniziato a pensare. A entrambi voi.
Haruko, che ho amato con tutto il cuore…le ho parlato, dopo che l'avevi lasciata. Le ho chiesto cosa provasse realmente per noi…lei è stata crudele…non ha usato mezzi termini. È stato allora, che ho chiuso gli occhi, e ho compreso che era ora di tornare a casa.
Poi ho pensato a te, a tutto ciò che mi avevi detto, sull'amore, sul dare una possibilità, sul provare ad amare…e mi sono sentito tradito"
"Tradito?"
non sono riuscito a bloccare la mia bocca…non volevo interromperlo, però…non capisco. Sposto lo sguardo su di lui, sulla sua pelle di pesca…gli occhi gli splendono, le guance sono due tulipani.
"Sì…perché non mi avevi seguito. Dopo tutto ciò che avevi fatto per farmi innamorare…mi sono sentito deluso, dal fatto che non provassi a tenermi con te, con la forza…"
"Hn?"
ammetto che non capisco molto più di prima…
"Avresti voluto che ti trattenessi qui, contro la tua volontà?"
Avvampa…ho colpito nel segno? Com'è possibile?
"Sì…lo so che è una cosa contorta, però…mi avrebbe dimostrato quanto fossi deciso a tenermi con te. Che mi consideri talmente prezioso, da sfidare il resto della comunità, andando contro ai vostri principi. Io…mi sarei sentito davvero lusingato, se l'avessi fatto"
Non so cosa dire…non avrei mai potuto fare, un simile gesto…
"Quando ho visto che non veniva nessuno a ricondurmi indietro, mi sono sentito morire…e ho iniziato a chiedermi se tu davvero mi amassi, se tutte le tue parole non mirassero che a portarmi a letto…e questo mi ha fatto davvero male.
Io volevo che mi riportassi qui…desideravo voltarmi indietro e tornare sui miei passi, ma…non sapevo da chi andare. Haruko è persa, e i miei dubbi su di te…non mi permettevano di intravedere una soluzione. Anche se fossi ritornato…cosa avrei fatto? Avrei mai potuto vivere con uno dei ragazzi di cui sei geloso?
No…è bastato poco perché lo capissi…io volevo stare con te. Ma avevo paura…che tu in realtà non mi amassi affatto"
Un po' violentemente, affondo le mie mani nei suoi capelli, la mia bocca vicino al suo orecchio:
"Non lo pensare! Mai!"
"Adesso lo so…l'ho scoperto quando quel lupo mi ha attaccato"
Sussulto, senza trattenere un urlo strozzato…ma lui non si stacca dal mio collo.
"Stai tranquillo…i tuoi uomini mi hanno protetto…salvandomi la vita. Ero troppo soprappensiero per accorgermi di lui, però loro l'hanno ferito con le frecce, mettendolo in fuga. E subito sono accorsi davanti a me, per accertarsi che non fossi ferito.
Non mi hanno detto una parola, ma…è bastata la loro presenza, per farmi capire. Quanto tu fossi speciale…quale fosse il tuo sentimento per me. Una scorta discreta, perché fossi al sicuro, perché…facessi la mia scelta in libertà. E mi sono sentito molto più felice, che se mi avessi fatto riprendere a forza…i miei dubbi, sono svaniti, davanti ai sentimenti che mi hai fatto provare.
E mi è sfuggita una lacrima, da quanto mi mancavi…era la prima notte da un'eternità, che passavo senza le tue braccia che mi stringevano. Improvvisamente, mi sono sentito freddo…e stupido. Cosa ci facevo lì? Perché non ero con te, al tuo fianco? Appena mi sono reso conto di aver perso un tesoro, ho compreso quanto fosse prezioso, per me"
"Non sei stupido…non dirlo mai più"
Trattengo a stento le lacrime…lui è qui…lui è qui. Con me.
"Sì che lo sono…stavo perdendo te. Ho iniziato a correre, più forte che potessi…e alla fine mi sono seduto qui, ad aspettare…di contraccambiare finalmente il tuo abbraccio"
Non dico nulla, non ne ho la volontà…voglio solo cullarlo, dondolarci piano, assieme, per sempre.
"Mi…vuoi ancora come compagno?"
"Sì…"
Non riesco a dire altro…lui alza la testa, e mi bacia.
Il nostro primo bacio…è un'esplosione. L'energia fluisce dentro me, l'impeto di ciò che proviamo ci sconvolge, unendoci in un vortice di emozioni, una spirale di luce…mi sento sciogliere, non ho più la forza di trattenere la mia volontà.
Sento le sue mani che vagano sul mio corpo, che mi liberano dai vestiti.
Tutto è calore, luce, profumo…le sue carezze sulla mia pelle nuda assomigliano a piume che cadono dal cielo…i suoi gemiti sono musica cantata dalle Muse. Il sapore della sua pelle è indescrivibile…non lo scambierei mai con l'ambrosia, il nettare degli dei. È lui, in fondo, la mia divinità.
Mi alzo un pochino su di lui, per guardarlo…la mia penetrazione è lenta e delicata, attenta a non fargli male.
E lui mi guarda con quegli occhi tersi, lucidi…non prova dolore, non un gemito sgraziato scappa dalle sue labbra.
"Ti amo"
mi mormora, quando entro completamente in lui.
"Anch'io ti amo…in eterno"
rispondo, beandomi del calore da cui sono abbracciato.
Il suo corpo è così stretto, la sua carne contratta così avvolgente…ho voglia di urlare al mondo la mia gioia, di piangere lacrime bollenti di felicità, di ringraziare gli Dei perché…
…sto facendo l'amore con lui. Sto amando Hanamichi.
"Hanamichi"
non l'ho mai chiamato col suo nome completo…lo faccio mentre avvolgo il suo sesso duro nella mia mano e lo stringo, mentre assesto la prima spinta profonda.
E lui, contraccambia nel modo più bello che esista…
"Kaede!!!"
e si spinge contro di me, per incontrami, per accogliermi e trascinarmi nel fondo del suo corpo…dove tutto è estasi.
Il ritmo delle nostre spinte aumenta vertiginosamente, le nostre voci testimoniano al mondo ciò che ci lega…ho la forza di sperare che lei ci stia ascoltando, prima di essere completamente risucchiato nella sua splendida grandezza, prima che tutto diventi accecante…
"Dovremmo fare un'altra festa, no?"
Un po' dispiaciuto, Hanamichi osserva gli uomini che finiscono di rimettere a posto.
"In fondo, non è che me la sia goduta poi un granché…"
"Hn"
"Stanotte non eri così laconico"
osserva, schioccandomi un bacio sul mento, di fronte ai tre suoi ammiratori. E anche a Haruko, noto con piacere.
"Devo fare media"
rispondo brevemente, lasciando perdere le parole e concentrandomi nella luce che scintilla in lui.
"Ma davvero? E se fossi intenzionato a stravolgerla del tutto, la tua media?"
Mi si allontana, e sequestra un cestino ricolmo di frutta…addenta una mela, e sparisce nella nostra casetta.
Gli altri ridacchiano…non me ne curo, mentre lo rincorro, e gli cingo le spalle con un braccio.
Hanamichi ride, e io lo stringo più forte, mentre ci sediamo.
"Farò tutto ciò che è in mio potere per renderti sempre felice, te lo giuro"
Dovevo fargli questa promessa…dopo tutto ciò che abbiamo passato, era giusto.
Lui sorride, e si appoggia contro di me…sento il suo corpo combaciare col mio, il suo sorriso esistere per me.
"Lo so, lo sento…ogni giorno. Le tue carezze, mi fanno sentire bene…i tuoi baci, la passione con cui mi possiedi…rendono la mia vita degna d'esistere"
Gli chiudo la bocca con un bacio, succhiandogli le labbra…assaggio il sapore di mela che si sovrappone al suo, e lo spingo indietro, dolcemente…
Fine
Vai all'Archivio Fan
Fictions |
Vai all'Archivio Original
Fictions |
|