Questa fic è per te, Zwill Kara!! ^*^ Auguri di buonissimo compleanno!

Ti voglio bene. ^*^

 


I love you


di Cily^^

 

I must be crazy now

Maybe I dream too much

 

Va bene, lo ammetto.

(Lo amo)

Sono pazzo.

(di lui)

Ho perso il lume della ragione.

(per lui)

Perché quello che sogno non è possibile.

(davvero?)

Sarebbe più facile prendere un tè in salotto con Michael Jordan che avere lui.

No, non Michael Jordan!

Ma un ragazzo dalla carnagione lattea, con lo sguardo color del ghiaccio e una deliziosa frangetta nera che gli accarezza la fronte. Un ragazzo bellissimo. E dannatamente irraggiungibile.

Perché?

Beh, mi sembra ovvio!

Io sono Hanamichi Sakuragi, meglio conosciuto come Mister 50 rifiuti.

Lui è Kaede Rukawa, protagonista dei sogni erotici più osceni di tutta la popolazione femminile –e non - della prefettura di Kanagawa.

Come se non bastasse, io lo odio.

Cioè… dico di odiarlo.

(perché?)

Ma in realtà, ogni giorno che passa mi piace sempre di più.

E il perché non esiste.

Mi piace come si muove.

Adoro la sua determinazione.

Il suo talento.

(professionista)

La sua voce profonda.

(calda)

Il suo sguardo intenso.

(non è ghiaccio)

 

But when I think of you

I long to feel your touch

 

Oh, no!! È successo ancora!

Tutte le volte che inizio a pensare a lui, mi vengono i brividi.

Perché lo immagino ad accarezzare la mia pelle.

Desidero passare la mano in mezzo a quei capelli corvini,

(seta?)

disegnare il contorno del suo volto con la punta delle dita,

(una carezza gentile)

assaggiare le sue labbra sottili.

(un bacio)

 

To whisper in your ear

Words that are old as time

 

E chissà come sarebbe sussurrargli all’orecchio “ti amo”.

Non l’ho mai detto a nessuna…e a nessuno.

Perché per qualcuno sono parole insignificanti, ma per me valgono molto.

Esistono da sempre, però sono ancora la parte più dolce dell’amore.

Non me le ha mai dette nessuno e non so se mai qualcuno lo farà.

Però sento che a Rukawa

(Kaede)

riuscirei a dirle.

Perché il mio cuore è suo.

Anche se non gli importa.

(come puoi dirlo?)

 

Words only you would hear

If only you were mine

 

Se lui fosse mio…

Se lui fosse mio lo bacerei fino a stare male.

Lo amerei fino a consumarmi il cuore.

Pensandoci bene, però, è già consumato.

Tutte le volte che litighiamo.

Tutte le volte che, per trattenermi dall’abbracciarlo, lo stendo con un dritto.

Tutte le volte che, per impedirmi di dirgli che lo amo, lo insulto.

Tutte queste volte sento il mio cuore fare male.

Infrangersi.

Stropicciarsi.

 

I wish I could go back to the very first day I saw you

Should have made my move when you looked in my eyes

 

E vorrei tornare al primo giorno in cui l’ho visto.

La terrazza della scuola.

Il luogo romantico degli shojo manga.

Vorrei pianificare ogni mio gesto dal momento in cui i nostri sguardi si sono incontrati, per poterlo far innamorare di me a prima vista.

 

‘Cause by now I know that you’d feel the way that I do

And I’d whisper these words as you’d lay here by my side

 

Se sapessi che anche lui mi ama, gli sussurrerei tutto ciò che provo.

 

I love you

Please say you love me too

These three words, they could change our lives forever

And I promise you that we will always be together

Till the end of time

 

Ecco… io gli direi questo.

Ci ho pensato parecchio,

(notti in bianco)

e credo che gliele scriverò.

Poche frasi profonde.

Però sono belle.

(già)

 

So today I finally find the courage deep inside

Just to walk right up to your door

 

Finalmente.

Finalmente sono riuscito ad arrivare a casa sua.

Una bella villetta bianca che si affaccia su una tranquilla strada alberata del quartiere residenziale. Un luogo così diverso da casa mia…

Mi sento troppo a disagio.

Suonerò il campanello.

Lui mi aprirà.

E poi cosa ti dirò?

(ti amo)

“Ehilà Rukawa!

(dimmi che anche tu mi ami)

Sai, ho scoperto che le donne non mi piacciono, ma preferisco gli uomini! E, guarda caso, mi sono innamorato di te!”

Scuoto la testa e mi viene da ridere.

È decisamente meglio ciò che ho pensato durante le notti in bianco, no?

“Ti amo. Per favore, dimmi che anche tu mi ami. Queste tre parole potrebbero cambiare per sempre le nostre vite. Ma io ti prometto che saremo insieme per sempre”.

 

But my body can’t move when I finally get to it

Just like a thousand times before

 

Il mio dito è sospeso a pochi millimetri dal campanello.

Il cuore sembra la grancassa della batteria dei Metallica.

Respiro a pieni polmoni e schiaccio il pulsante, sovrastato dal nome “Rukawa”.

Aspetto qualche secondo, poi sento una voce rispondere.

“Chi è?”

La sua voce.

“Chi è?”

Mi ero incantato.

“Sono io…”

Sono io?!?

Ma che diavolo di risposta è?

Io, chi?!

Che do’aho!

“Do’aho”.

Sento una nota di divertimento in quella parola?

“Vieni dentro”.

Sono esterrefatto.

Lo scatto del cancello conferma che posso davvero entrare.

In casa di Rukawa.

Ingoio a vuoto e varco la soglia del vialetto. Cammino lentamente, affondando le mani nelle tasche dei jeans estivi.

Sono davanti alla pesante porta d’ingresso e la vedo aprirsi senza fretta. Poi la sua figura avvolta in una tuta da ginnastica stropicciata mi appare come una visione.

Si scosta i capelli dalla fronte e i nostri sguardi si incontrano.

Fermi, non diciamo niente.

Mi fa entrare e ci sediamo sul divano.

Lui sa perché sono qui.

Però vuole che inizi io.

Forse per conferma.

(insicurezza)

“Ehm…ecco…io sono venuto qui perché da un po’ di tempo…”

I miei occhi guardano il tappeto scuro, mentre le mie mani si torturano nervosamente.

“…da un po’ di tempo…ho capito che…che io…insomma…a me le ragazze non piacciono e…”

Oh no!!

Si è alzato. È disgustato. Lo sapevo! Dovevo starmene a casa a rimuginare abbracciato al mio cuscino, invece di rovinarmi la vita a questo modo!

È uscito dalla stanza qualche minuto fa e io non so cosa fare.

Sento gli occhi troppo pericolosamente lucidi, quindi mi alzo e faccio per raggiungere la porta, quando compare dalle scale.

Si avvicina ed è in quel momento che vedo che stringe

(un po’ troppo forte)

una busta bianca.

E vi è scritto il mio nome.

Il mio cuore perde un battito.

 

Then without a word he handed me this letter

“Read. I hope this finds the way into your heart”

 

Mi porge la busta e, quando la accolgo tra le mie mani e alzo lo sguardo verso di lui, incontro i suoi occhi profondi.

“Leggila”

Non so perché, ma non riesco a muovermi.

“Spero che questa lettera trovi il modo per arrivare al tuo cuore”.

Sento i miei occhi farsi enormi.

Non può essere vero ciò che ho sentito.

Con le mani che tremano, apro la busta.

Trovo un foglio piegato in quattro e, con lentezza sconvolgente,

(muoviti!)

spiego la carta e inizio a leggere, mentre arriva alle mie orecchie un profondo sospiro di Kaede.

 

It said

 

La lettera diceva…

 

I love you

Please say you love me too

These three words, they could change our lives forever

And I promise you that we will always be together

Till the end of time

 

Ti amo. Per favore, dimmi che anche tu mi ami. Queste tre parole possono cambiare per sempre le nostre vite. Ma io ti prometto che saremo insieme per sempre.

 

Sospiro.

Rileggo.

Lo guardo.

Sorrido.

E ripeto parola per parola ciò che ho letto.

Le stesse identiche parole che avrei voluto dirgli io.

Sorride anche lui e mi abbraccia.

Inizialmente mi sento un po’ a disagio poi, senza accorgermene, le mie braccia gli cingono la vita e i nostri corpi si fanno più vicini.

Rimaniamo abbracciati dolcemente per un tempo interminabile, poi le guance si sfiorano e le palpebre si abbassano, mentre le nostre labbra si cercano e si trovano. Una scarica elettrica mi attraversa la spina dorsale, nel momento in cui le nostre lingue entrano in contatto e iniziano ad accarezzarsi dolcemente.

Un momento fantastico.

Un momento che non dimenticherò mai.

Perché ci saranno altri milioni di suoi baci a ricordarmelo.

 

=Owari=

 

 

 

 


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