I personaggi appartengono a Lansdale, tutto
quello che ci faccio io è sognarli la notte. Lansdale nel descrivere il suo
Texas è grottesco e dissacrante, lo descrive arretrato e profondamente
razzista e inventa personaggi sarcastici con un senso della giustizia un po’
personale. Leonard è nero e gay, lui stesso si definisce negro-frocio per fare
la caricatura di chi gli sta intorno e lo stesso fa Hap che è il suo migliore
amico. Come in tutti i libri di Hap & Leo la voce narrante è di Hap… Non tiene
conto dell'ultimo libro Sotto un cielo cremisi... bellissimo... Buona lettura.
^^
Il nemico
alla porta, l'invasione dei nani (ho voglia di te)
Capitolo IV
di Mia
Con il nano fuori casa e Leo che è andato a
correre per scaricare l’ultime energie negative rimastegli, non so che fare.
In genere do fastidio a loro ma ora tra una sfogliata di giornale, una doccia
e uno spuntino, mi ritrovo sul divano senza fare nulla se non guardare come un
ebete un predicatore bestemmiatore alla televisione. Ovviamente non è un
programma che mi interessa e la faccia da ebete ce l’ho perchè in mancanza di
Leo la mia mente lo va a ricercare e stavolta lo ha trovato nelle immagini di
stamattina, di quando mi stava dimostrando tutto il suo bisogno e tutto il suo
amore. La mia immaginazione non permette alcuna intromissione, Leo così
continua ad affossarsi su di me con quell’espressione di goduria che gli
stravolge completamente i lineamenti finché non crolla esausto su di me con i
nostri corpi ancora allacciati, e visto che mi sono eccitato la mia mente mi
immagina di non essere ancora venuto e che quindi ho ancora molto da dare a
Leo e sto giusto per decidere in quale posizione poterlo avere di nuovo quando
l’oggetto dei miei desideri si materializza al mio fianco, sa essere
silenzioso come un gatto o sono io che stavo proprio su un altro pianeta…
- Ehi uomo che stavi guardando delle donne nude?- Leo si siede al mio fianco
guardandomi incuriosito e altrettanto faccio io…
- Quelle le passano solo la notte, si vede che sei una checca Leo-.
- Allora questo cos’è?- Mi accarezza il rigonfiamento venutesi a creare nei
miei pantaloni, che ci posso fare se i miei desideri vengono trasmessi dal
cervello direttamente lì? E Dio come diavolo fa Leo a trasformare una semplice
carezza nella cosa più perversa al mondo? Prima di venire come un adolescente
levo la sua mano e la bacio non che questo accontenti Leonard…
- Stavo pensando a cosa mi sono perso stamattina…-
- Magari più tardi potremmo riprendere il discorso…- Si mette a cavalcioni su
di me e prima di fermarlo mi godo un po’ la vicinanza del suo corpo, i suoi
baci e le sue carezze e quando sto per perdere il controllo lo rovescio sul
divano. Non sono così stupido da lasciarlo stare però, mi spalmo su di lui e
ora è lui che deve sottostare al desiderio del mio corpo…
- No-. Gli mordo il collo lasciandogli il segno, e poi con le mani gelide gli
alzo la maglietta e lo accarezzo nelle parti più delicate ed eccitabili del
suo petto. Si contorce sotto di me e fa l‘ultimo tentativo per farmi perdere
il controllo, alza il bacino ma io lo blocco prima che la sua tentazione
diventi troppo irresistibile per non cedergli, Leo rimane stupito dal mio
comportamento, non credo di avergli mai detto di no…
- No?-
- Ormai quel momento non tornerà mai più… fortunatamente ci saranno altri
momenti altrettanto belli, abbiamo tutto il tempo che vogliamo…- Mi bacia e
stavolta è una vera richiesta di soddisfazione del suo desiderio che lo sta
incendiando, non sa che sta incendiando anche me e che è una vera tortura
cercare di resistergli. Lo faccio perché non voglio amarlo solo con il mio
corpo ma anche con tutto il resto di me, che forse non sarà molto e non sarà
neanche un granché ma lo ama, lo desidera e lo venera come se fosse il mio Dio
personale.
- Sai che non sono mai stato veramente geloso dei tuoi ex?-
- Dovrebbe farmi piacere?-
- Loro non ti hanno mai dato quello di cui avevi bisogno, sia perché se ne
fregavano sia perché tendevi a nasconderti, quindi sapevo che con loro non
avrebbe mai funzionato. Sono diventato geloso marcio quando ti sei messo con
John, non perché lui ti dava quello che volevi ma al contrario, lui era
esattamente come te, aveva un disperato bisogno di essere amato e temevo,
com’è successo, che riversassi in lui il tuo bisogno e che soddisfacendo il
suo ti potessi illudere di soddisfare anche il tuo e che quindi non capissi
più la differenza tra ciò che volevi e ciò che John ti faceva sentire… Difatti
John è l’unico uomo che tu hai veramente amato… quante volte lo facevate?- Mi
mordo le guance dalla gelosia prima di chiederglielo.
- Non ti sembra una domanda un po’ personale da fare?- Mi guarda divertito più
che scioccato, è un segnale positivo che non sia imbarazzato, vuol dire che la
faccenda John è definitivamente chiusa…
- Pensavo che avessimo passato da un pezzo le cose personali… lo facevate come
noi?-
- Non credo che John sarebbe sopravvissuto ad un simile ritmo ma ci davamo
abbastanza da fare…- Scoppia a ridere e anche quando parla non riesce a non
sghignazzare. Non metto in dubbio la supremazia della resistenza fisica di
Leonard su quella di John, anche perchè quando li ho visti scopare Leonard ci
andava piuttosto piano con John mentre io al contrario non sono affatto
delicato con lui, non gli do un attimo di tregua, non che se ne sia mai
lamentato, intendiamoci… il desiderio batte l’abitudine su tutti i fronti…
- Tsk principianti-. Lo bacio a bocca aperta per fargli capire che come ogni
secondo della mia vita lo desidero, lo voglio, lo amo…
- Sai Hap le persone normali in genere si accontentano di farlo anche una sola
volta al giorno!-
- Beh poveretti, comunque volevo sapere quanto John sentisse il bisogno di te
e la tua risposta è una conferma al fatto che anche se caratterialmente
diversi avete lo stesso profondo bisogno di essere amati solo che tu lo hai
sempre soffocato. Non siamo nella nostra camera puoi sopportare un simile
discorso o il tuo machismo te lo impedisce?- Nel frattempo gli sbottono i
pantaloni facendogli ben intendere che me ne frego del suo machismo, ho voglia
di lui e voglio che lo sappia. Leo si struscia sulla mia mano desideroso di
essere libero di lasciarsi amare… già me lo immagino ancora bagnato del mio
sperma…
- Uhm… non c’è nessuno nei paraggi quindi credo che il mio machismo possa
piegarsi per un momento davanti alle mie debolezze… anch’io vorrei poter
tornare a stamattina…- Allaccia le gambe alla mia vita promettendomi già il
paradiso e in genere mantiene sempre le sue promesse…
- Sai cosa desidero incessantemente?-
- Cosa?-
- Stare dentro di te e sentirti urlare di piacere… tu?- Si avvicina al mio
orecchio e già so che quello che mi dirà non lo ripeterà più, lo dirà con un
tono di voce così basso che per me sarà quasi impossibile sentirlo come se
fosse la più ignobile delle debolezze e non la sua semplice natura…
- Sentirti dentro di me e urlare di piacere…- Mi tocca l’erezione che ancora
intrappolata nei jeans preme contro il suo sedere, il piacere si fonde con il
fastidio e questo aumenta ancora di più la voglia di liberarmi e di farlo
subito mio.
- Questo ci fa essere inequivocabilmente anime gemelle nel sesso… ma sai
perché lo siamo anche nella vita?-
- Perché?- Mi guarda ormai del tutto annebbiato dal desiderio ma voglio che
senta bene le mie parole, così smetto di sbottonargli i pantaloni e gli
impedisco di strusciarsi abbassandogli le gambe che aveva alzato per sentirmi
meglio.
- Perché a prescindere dal sesso ogni momento che passiamo insieme è il
migliore della nostra vita. Ho voglia di fare l’amore con te Leo ma anche se
non dovessi farlo va bene lo stesso, mi basta averti vicino-.
- Davvero? Non ci credo…- Un sorriso malizioso dipinge le sue labbra, saprei
bene come cancellarglielo e al suo posto lo farei urlare come nessuno mai ha
avuto il privilegio di sentirlo…
- No? Bene avrai una dimostrazione pratica della mia resistenza, non è solo il
tuo corpo ad interessarmi Leo, se così fosse a quest’ora sarei sposato…- Ed è
vero se fosse stata solo una scopata quello che avrei voluto tutto sarebbe
stato più semplice, dopo la nostra prima notte sarei tornato da Brett e
l’avrei sposata continuando così la mia vita da perfetto etero e magari avrei
continuato anche a scoparmi Leo. Invece non sono riuscito a farlo, il mio
amore per Leo mi ha imposto di fare una scelta definitiva: lui e lui soltanto.
- A questo proposito voglio scusarmi Hap… So che quando ti chiedo di darti a
me tu in realtà non lo vorresti…-
- Non è vero-. Mi muovo sul divano innervosito, non so dire le bugie e
soprattutto non le so dire a lui…
- Sta’ zitto non serve che me lo dici, il tuo corpo rifiuta qualsiasi
invasione maschile, lo fa adesso e lo farà per sempre. Se non ti portassi io
all’orgasmo tu non verresti mai, etero eri ed etero sei rimasto non è che
perché stai con me ti sei trasformato per magia in una checca. Ed è questo che
mi fa sentire il bisogno di averti, mi fa illudere di avere lo stesso potere
che tu hai su di me. So che non riuscirai mai a fare certe cose con me, ho
detto una cazzata a Ju quando gli ho detto che ti serve solo del tempo, so che
non lo farai mai perché è il tuo corpo che si rifiuta di farlo non solo la tua
mente, a volte ho voglia di averti perché è l’unica cosa che mi dà la certezza
che tu sei mio come io sono tuo. Per troppi anni hai scelto una donna a me
quindi ogni volta che ti ho mi assicura che sei mio e che hai veramente scelto
me…- In questo momento vorrei davvero potergli dare tutto quello che si merita
e non solo ciò che riesco a dargli io, ci provo, ci provo con tutto me stesso
ma c’è un muro fatto di piombo tra me e quelle cose che non so dargli. Riesco
a dargli il mio corpo, questo è l’unico dono che posso fargli quando al
contrario lui mi da tutto se stesso.
- Leo tu puoi avermi tutte le volte che vuoi ma non ti serve questo per
sentirti sicuro, non ho mai rimpianto quello che mi sono lasciato dietro
quindi ogni volta che mi guardi negli occhi puoi vedere solo amore e
adorazione per te-. Lo bacio e ammetto che da innocente si sta trasformando in
qualcosa di pericoloso che non so fino a che punto riuscirò a controllare,
decido di staccarmi finché sono in tempo…
- Per quanto tempo pensi non farai l’amore con me…- Si struscia
pericolosamente sul mio corpo che non ci mette molto a dare i primi segni di
cedimento, ma una volta tanto dimostro di avere anche una razionalità oltre ad
una continua e frustrante erezione che purtroppo mi tradisce anche adesso che
in mente ho solo buoni propositi, pensieri no ma propositi sì…
- Per il tempo necessario che ti entri nella testa che non mi interessa solo
scoparti, anche se è stupendo farlo non è quello che ti rende indispensabile
nella mia vita, lo eri prima che stessimo insieme lo sei ancora adesso solo di
più…-
- E se te lo chiedessi io?-
- Sono tentato ma devo declinare l’invito…- Declino scappando da lui per non
cadere in nessuna tentazione; vado in magazzino a sfogarmi un po’ sul sacco,
quasi mi aspetto di vederlo arrivare da un momento all’altro ma quasi sono
deluso quando arrivo a cena senza averlo più rivisto. A cena fa finta di
niente parlando del più o meno con il nano, ma non mi sfuggono le occhiate che
ogni tanto mi lancia come se mi stesse gustando a poco a poco come il
predatore fa con la sua preda, interessante… A lavoro è un po’ più difficile
scappare ai suoi attentati, prima mi gira nudo per lo spogliatoio fino a
farmelo diventare duro poi mi si struscia contro fino ad incendiare i vestiti
ma riesco comunque a resistere finche non faccio desistere lo stesso Leo.
- Non è affatto divertente così…-
- E’ lavoro Leo, non deve essere divertente-.
- Ma noi in genere lo facciamo diventare mooolto divertente-.
- Non mi convincerai Leo…-
- Uff allora me ne vado…-
- Dove?-
- Dove non posso vederti…- Lontano da Leo il turno non passa mai e sento
prudermi le mani, e non solo quelle, a sapere che sta a soli pochi metri da me
disponibile come non mai. Mi metto comodamente seduto ma poi mi stanco anche a
stare così e finisco per sdraiarmi finchè non mi addormento. Mi sveglio solo
perché mi sento schiacciare da qualcuno ed è un bene che riconosca subito quel
qualcuno altrimenti già avrei sfoderato la pistola e sparato…
- Che vuoi Leo?-
- Ti sei deciso finalmente?- A Leo non importa molto l’idea di non fare sesso,
ma è fondamentale l’idea di essere rifiutato, quello che sto facendo io per
lui è un rifiuto e quindi non può accettarlo.
- Spostati che pesi!-
- Ah sì e da quando? Non mi pare che te ne sei mai lamentato prima d’ora!- In
effetti come mai potrei? Quando è in quella posizione è in grado di farmi
arrivare in paradiso… è il mio modo preferito di fare l’amore, purtroppo anche
quello che usiamo meno spesso perché sfianca troppo Leo…
- Finiscila, che problema hai?-
- Io nessuno, tu che problema hai! Sei tu che non hai voglia di fare l’amore
con me-.
- Sei scemo? Certo che ne ho voglia ma ti ho detto che ti voglio dimostrare
che non sei solo una bella scopata, quindi perché non ti tranquillizzi? Ti amo
e ti desidero come sempre-. Si mette steso al mio fianco con la testa sulla
mia spalla finalmente tranquillo, fortuna che non si è accorto cosa mi ha
scatenato la sua vicinanza, mentre io mi strofino la gamba su una certa parte
del corpo… Leo non è solo una scopata ma è certo che appena il mio cazzo tocca
o solo sfiora il suo sedere schizza dritto pronto per una bella cavalcata…
Leonard rimane taciturno per il resto del tempo sembrando quasi offeso, non
prova più a sedurmi e anche quando siamo in macchina non tenta nulla, tiro un
sospiro di sollievo sentendomi quasi al sicuro, quasi perché con Leo non lo si
è mai. Infatti torna alla carica nella nostra stanza da letto dov’è è libero
di comportarsi nel modo più lussurioso possibile e Leo sa benissimo come
farlo, come essere lascivo senza risultare volgare. Si spoglia dei suoi
vestiti come se stesse mostrando un menù da cucina… antipasti… primo… secondo…
contorno… frutta… e Dio lo benedica il dolce, detto anche mio paradiso e mia
perdizione personale. Ripeto a me stesso il fioretto fatto: niente sesso,
niente sesso; Il corpo di Leo però urla a gran voce solo un’unica parola:
sesso, sesso.
- Vuoi giocare sporco?- Si infila nel letto e nudo cerca subito il mio corpo
che ovviamente non riesce a resistergli, lo abbraccio e lo stringo a me…
- Pensavi che mi mettessi il pigiama per facilitarti le cose?-
- Hmmm di certo averti così bollente tra le braccia me le complica un po’…-
Cerco di mantenere un minimo di controllo ma quello che non sfogo da una parte
devo sfogare dall’altra, metto le mani sul sedere sodo e prima che possa fare
altro Leo me le blocca, ma in realtà intensifica ancora di più la mia palpata…
- Ehi bada dove metti le mani uomo!-
- Non ho mai detto che non ti avrei toccato, se tu stuzzichi me io stuzzico
te…- Mi libero delle sue mani per poter muovere come voglio le mie e le mie
sono solo una cosa ciò che vogliono e ciò che cercano…
- Va bene mi arrendo ma smettila…- La sua voce dice una cosa, la sua volontà
un’altra ovviamente io do retta alla seconda dopotutto sono il suo amante e
finora non ho mai tradito le sue aspettative…
- Ti amo Leonard, la mia voce riesce a superare tutte le barriere di
insicurezza che ti porti dietro?-
- Lo so che mi ami, l’ho sempre saputo ma questo non ti ha impedito di fare
del male ad entrambi…-
- Sono stato un idiota vero?-
- Veramente lo sei ancora…- Lo dice mentre non riesce a trattenere gemiti di
piacere, forse dopotutto sono sulla via del perdono e intendo rimanerci per
ancora molto tempo. Si masturba mentre io lavoro dentro di lui e per una volta
che non sono ottenebrato dal piacere anch’io posso gustarmi Leo in pieno
godimento... è lo scopo principe della mia vita ridurlo in questo stato. Preso
dall’orgasmo Leo viene svuotato da ogni energia, soddisfatto mi bacia e si
rigira nel mio abbraccio, segno evidente che per lui la giornata è finita ed è
pronto per dormire. Io me lo stringo contro ancora di più, non sono abituato a
tenere una simile distanza tra i nostri corpi, può sembrare un niente ma già
il fatto di non sentire la sua pelle contro la mia mi terrorizza. Leo apprezza
con un grugnito, si porta una mia mano sul fianco e non si muove più.
Purtroppo per lui io non ho sonno, non ho avuto orgasmi che mi hanno
sfiancato, quindi è ovvio che neanche lui deve dormire, deve continuare a
giocare con me e poi il suo corpo caldo oltre a farmi venire una voglia
incredibile di possederlo, mi fa venire in mente mille domande che ancora non
ho mai avuto il coraggio di chiedergli, forse il momento è proprio questo…
- Leo...- Lo scuoto gentilmente quanto basta per riportarlo alla realtà, so
già che mi si stiracchierà contro come un gatto pronto a fare le fusa…
- Hmm?-
- Mica ti starai addormentando...- Gli bacio l’incavo del collo provocandogli
il solletico e le mie mani possono cogliere sulla sua pelle ogni brivido che
lo attraversa…
- Visto che non hai intenzione di fare nulla quella era l'idea...- Si sistema
meglio contro il mio corpo non solo per tentarmi ma anche perché per lui è del
tutto naturale stringersi a me per sentire il corpo che tanto desidera. E’
come scambiarsi il calore dei nostri corpi nel modo più innocente che
conosciamo…
- Posso chiederti una cosa?-
- Basta che poi mi lasci dormire...- Si stira ancora di più ogni volta che le
mie mani lo sfiorano e lo toccano nei suoi punti più sensibili, ci manca
davvero poco per fonderci in un unico essere…
- Perchè ti sei rifiutato il piacere per tutto questo tempo?-
- Potrei farti la stessa domanda chiedendoti perchè non ti sei subito arreso a
quello che c'era tra noi invece di continuare a provare ostinatamente a
sostituirmi con le varie donne che hai avuto... e poi non è che mi faccia così
schifo fare l'attivo...- Appena lo dice gli dimostro il contrario, lo penetro
lentamente con un dito e la sua carne sembra volerlo risucchiare il più
voracemente possibile, lo tiro subito fuori prima che questo gioco mi ecciti a
tal punto da non riuscire a fermarmi. L’importante è che il corpo di Leo sa
cosa vuole veramente e credo che non si accontenterà di niente di meno di
quello che ha adesso… ovvero tanto sesso ma ben poco dominante…
- Sai di quale piacere sto parlando, di quello che il tuo corpo veramente
desidera e ricerca... Avevi paura?- Continuo ad accarezzarlo da quelle parti,
per tranquillizzare sia me che lui, il tempo in cui non stavamo insieme sembra
così lontano e oscuro che mi sembra di perdermi solo a pensarci…
- No quella l'avevi tu, per me è più complesso, io sono più complesso-.
- Io voglio tutto di te anche la tua complessità...-
- E' tardi voglio dormire...- Tenta di mettersi a pancia sotto e quindi ad
allontanarsi da me ma io lo obbligo a voltarsi dalla mia parte e guardarmi
negli occhi.
- Non ti farò dormire finché non parlerai...- Gli prendo le cosce e mettendo
una sua gamba sulle mie lo trascino fino a quando i nostri corpi non sono di
nuovo in contatto… Mi mordo le labbra per la violenza con cui il suo sedere
sbatte su di me, mi sono quasi fatto male…
- Ah sì? E come farai?- Leo si accende di luce propria pensando di avermi
finalmente fatto cedere, in effetti il mio gesto poteva sembrare alquanto
ambiguo…
- Niente sesso non ti illudere...-
- Sei noioso Hap...-
- Dimmelo altrimenti scoprirai quanto posso diventare veramente noioso...- Non
infrango la mia promessa ma non per questo lo lascio impunito, lascio libere
le mie mani che letali lo attaccano immediatamente sui suoi punti più deboli.
Si contorce subito con una smorfia di dolore e piacere che gli sfigura il
volto…
- Ritiro quello che ho detto ma stai fermo con quelle mani bastardo...- Non le
ritiro affatto ma rimangono dove dovrebbero stare sempre e dove lui mi
vorrebbe sempre, almeno gli do la tregua di fermarmi tanto per renderlo
abbastanza lucido da parlare
- Allora parla, tanto mi è passato del tutto il sonno...-
- Rompipalle...- Ovviamente avviene una ritorsione che stavolta fa scappare
dalla bocca di Leo un gemito, non so se di frustrazione o di piacere ma da
come cerca di strusciarsi su di me credo tutti e due…
- Dimmi perchè hai rifiutato a questo bellissimo corpo tutto il piacere che si
merita...- Gli mordo il capezzolo già indurito e con una scia di baci arrivo a
conquistargli la bocca. Quando mi stacco da lui per un attimo mi sembra di
avere tra le braccia un bambino spaurito, Leo me ne dà la conferma quando va a
cercare tra le sue gambe la mia mano e l’intreccia con la sua. Lo fa solo
quando è in preda di un’emozione fortissima, per esempio quando facciamo
l’amore…
- Hap, mio zio non mi ha solo scoperto mentre “giocavo” con un uomo, mi ha
visto mentre quello mi fotteva, mi ha visto godere per quello che mi
faceva...- Mi stritola la mano come se così riuscisse a scaricare un po’ della
mortificazione e dell’umiliazione provata nonché il rifiuto di suo zio, spero
di avere davvero un simile potere…
- Per questo ti ha pestato a morte...-
- Mio zio sapeva che quel tizio se la faceva con gli uomini ma non gliene ha
mai fregato nulla anzi lo rispettava mentre se veniva a sapere chi era stato a
letto con lui perdeva subito il lavoro...-
- Perchè?- Gli avrei voluto chiedere perché se era lui il bastardo che aveva
avuto il coraggio di approfittarsi di un ragazzino innocente? Ma sarebbe stato
come dire che era debole e se lo avessi fatto mi sarebbe scoppiato una bomba
tra le mani. Leo odiava essere debole…
- Odiava le checche...-
- Non capisco-. Ai miei occhi anche quel bastardo era una checca, per me chi
va con un uomo è una checca, io sono una checca.
- Neanch'io avevo capito allora... poi me lo spiegò prima di andarsene l'uomo
che era stato il mio amante. Entrò nella stalla dove sapeva che mi ero
rifugiato e mi disse 'vedi ragazzo? Addosso io non ho un solo livido!' Era
vero. Stava nelle stesse condizioni in cui ci aveva trovato mio zio e io
ancora non capivo. Mi disse: 'Tuo zio ti ha riconosciuto per quello che sei
piccolo, ovvero carne debole, solo un buco da fottere e nessuno rispetta un
buco. Eri il suo nipote preferito e ora gli hai dimostrato di essere una
donnetta. Se ci avesse trovato in posizioni invertite sono sicuro che ti
avrebbe dato una pacca sulla schiena tutto fiero di te'. Ero uno stupido
allora e gli risposi dicendo la verità 'Ma a me piace quel che mi fai'.
Cambiai in conseguenza della sua risposta che fu 'Allora accetta di essere un
debole e un buco, a chi gli piace il cazzo è destinato ad essere sottomesso,
solo a chi gli piace tappare i buchi è permesso andare in giro a testa alta,
rammentalo ragazzo'. L'ho ricordato, fino a quando non mi sono innamorato di
te e fino a quando non mi sono arreso in quel hotel...- Lo sento tremare come
un cucciolo spaurito e io non so proprio come dargli il mio conforto senza
risultare banale e distaccato, ma dio se mi fa incazzare…
- Quel tizio ha detto una marea di stronzate, e tuo zio era solo un pazzo
omofobo del cazzo, lo sai vero?-
- Ora sì... ma prima che arrivassi tu pensavo che avesse ragione, anche perché
molti uomini che mi sono fatto io l'ho davvero considerati solo come buchi
dove ficcare il mio cazzo... quindi pensavo che se lo facevo io lo facevano
anche gli altri... ho perso fiducia in me stesso… negli altri…-
- Ma tu hai anche amato sul serio perchè hai generalizzato le merdate che ti
sono state dette?-
- Perchè desideravo qualcosa che era considerato sbagliato dalle uniche
persone che per me importavano...- Leo è stato solo da tutto una vita poi
quando sono arrivato io ha avuto solo me, a differenza di me che ho sempre
cercato una compagna lui è rimasto sempre sulle sue fino a quando non si è
trovato un uomo davanti. Forse è così proprio per questo perché infondo si
ritiene sbagliato e quindi non degno di trovarsi la felicità con le sue mani…
- E il Vietnam ti ha aiutato a cambiare la tua natura...-
- Non l'ho mai cambiata ma solo nascosta, altrimenti non sarei qui con te...-
Struscia la guancia sulla mia per sottolineare la cosa ma quando va per
ritirarsi non lo lascio andare, è una vera fortuna se ho la possibilità di
averlo tra le braccia dopo tutto quello che ha passato. E’ una fortuna che non
se la sia data a gambe levate una volta capito quanto mi amava e quanto mi
desiderava e soprattutto come mi desiderava…
- Ringrazio il cielo per questo...-
- Sai quando stavo con il massaggiatore lui voleva avere un rapporto quasi
paritario, ricordo ancora la commozione prima del piacere la prima volta che
mi ha avuto... questo mi ha spaventato, ho temuto di tornare ad essere il
ragazzino di un tempo. Dopo quella prima volta è sempre stata una lotta per
lui avermi di nuovo, non mi fidavo più di me stesso avevo paura di diventare
la nullità di cui aveva parlato quell'uomo e che mio zio aveva tanto odiato da
uccidermi quasi-. Me lo sussurra appena quasi singhiozzando, gli accarezzo
lento la schiena per cercare di sciogliere tutta la tensione che sta
accumulando. Mi chiedo se sia stato un bene fare uscire fuori un simile
argomento… io non posso fare niente per aiutarlo e lui si sta distruggendo nel
ricordare…
- Ti sei fatto veramente del male Leo...-
- Ho sempre voluto essere forte, più forte della gente normale e non mi potevo
certamente permettere una simile debolezza. Non pensavo che mi sarebbe stato
permesso avere entrambi, ovvero la forza e il piacere che il mio corpo voleva.
Per questo quando tu volevi venire a letto con me io ti chiedevo il tuo corpo,
non era un compromesso con te ma con me stesso, mi permettevo di avere ciò che
volevo solo se poi dimostravo di non essere ciò che ero veramente... Mi
capisci?- Lo capisco ma questo non lenisce tutta la sua sofferenza, forse se
l’avessi capito prima lo avrei potuto aiutare ma ora mi sento una nullità.
- Sì mi dispiace solo che tu non ti sia capito con te stesso, quello che non
capisco è come tu non veda che nella forza che tu vai tanto ricercando c'è
soprattutto la tua capacità di lasciarti amare, ci vuole del coraggio sai?
Guarda me, mi giudichi forse un debole? Eppure ho il terrore di permetterti
l'accesso al mio corpo e quando vedo te che ti doni con tanta spontaneità la
prima cosa che amo di te è la tua forza nel lasciarti amare...- Provo io a
trasmettere ciò che provo anche se mi sento travolto dalle forti emozioni di
Leo, ma questo mi sembra l’unico modo per far sentire a Leo che sono lì con
lui non solo fisicamente.
- Non credi che io sia debole e vulnerabile in quei momenti?-
- Debole non credo proprio, vulnerabile forse ma che c'è di male se in quei
momenti ti affidi a me? Cosa ci faccio con tutto l'amore che mi fa quasi
scoppiare il petto se non mi permetti nemmeno di prendermi cura di te?- Lo
costringo a guardarmi per fargli leggere tutto l’amore che provo per lui e mi
accorgo che le sue gote sono bagnate, a questo risponde il mio corpo che
straziato dal suo dolore non può fare altro che quello per cui è nato, amarlo,
rassicuralo, adorarlo, prenderlo…
- Non voglio mai più sentirmi solo un buco Hap… che fai?- Leo si blocca non
appena gli monto sopra, chiede le mie intenzioni ma in realtà sa benissimo
cosa sto per fare, ormai l’ho fatto centinaia di volte e tutte le centinaia di
volte Leo me l’ha lasciato fare, proprio come sta facendo ora…
- Ti dimostro con i fatti che non sei solo un buco…- Gli alzo le gambe
portandomele fin quasi sulle spalle, faccio tutto io, voglio che Leo rimanga
fermo e immobile a godersi tutto il piacere possibile che riesco a dargli.
- Rompi la tua promessa?- Mi posiziono bene tra le sue natiche e appena sento
il calore emanato dal suo ano mi tuffo dentro di lui. Gli dimostro che non è
un buco con il dolore che gli provoco ma gli dimostro che non è un buco
soprattutto grazie al piacere che gli provoco, e i suoi gemiti ne sono una
prova. Gli dimostro che è semplicemente una persona che vuole essere amata e
che sa come soddisfare il suo uomo…
- Per te questo ed altro Leo… Tu sei la fonte del piacere di entrambi, ciò che
ci collega anima e corpo e non voglio più sentirti dire assurdità del genere.
Sei la metà perfetta che compone la nostra coppia, sei tu che rendi perfetto
il nostro rapporto, non sei un buco ma solo il mio unico incastro… voglio
respirare dentro di te, nutrirmi, dormire, muovermi e sentirti vivo mentre lo
faccio, sentire il tuo piacere perché è giusto che ti piaccia quel che ti
faccio visto che ti sto semplicemente amando. Non è un problema neanche se ti
piace farlo senza amore e sai perché? Perché sei vivo Leo, non un fottuto buco
inerme… dovresti vederti mentre fai l’amore, come ti muovi e ti attivi per
dare e ricevere tutto il piacere possibile… Tuo zio non ha capito un cazzo,
neanche quell’uomo non ha mai capito un cazzo, non hanno mai capito che
l’amore si fa sempre in due e il sacrificio più grande lo fa proprio chi si
lascia amare dal suo partner… nessuno è più uomo di te Leo… nessuno è più
forte di te… anche ora chi pensi che lo sia di più tra noi? Non trattenerti
dimmi quello che vuoi, fammi sentire la tua voce che mi reclama, mostra la tua
forza ancora di più, mostra il coraggio di chiedere per ottenere quello che
vuoi. So quello che vuoi ma dimostrami che hai capito quello che ti ho detto e
che ti stai riconoscendo la forza che stai mostrando in questo momento…- Fermo
le mie spinte trovandomi incastrato dentro di lui, è difficile rimanere fermi
in una situazione del genere, sono vicino all’orgasmo… Ma la reazione di Leo è
meglio di qualsiasi orgasmo potessi avere…
- … di più Hap… dammi di più… più forte…-
- Così Leo… fammi sentire la tua voce… liberati di tutte le merdate e riempiti
solo di me…- Mi muovo leggermente non soddisfacendo nessuno dei due al
contrario risveglio la fame che abbiamo per l’altro e che ci divora.
- Ahhh…fammi venire…-
- Prima dimmi che hai capito che non sei un cazzo di buco…-
- Ahhhh… sono il tuo buco personale…-
- Sbagliato… tu non sei il buco di nessuno, idiota…-
- … Ti amo bastardo…- Mi mette i palmi delle mani sul sedere per spingermi
violentemente contro di lui, sa quello che vuole e come ottenerlo…
- Sono felice che tu abbia finalmente capito che in questo letto siamo in due
e non solo io…-
- Mi stanno per scoppiare le palle Hap…-
- Voglio che muovi questo corpo perfetto che ti ritrovi, che ti prendi da solo
quello che vuoi, ti da fastidio essere passivo? Beh attivati!- Accarezzo il
suo corpo, sfiorandolo appena, lo voglio tutto e voglio che sia lui a darsi a
me… voglio la più pura forma di piacere e dimostrazione d’amore…
- Ti staccherò il cazzo te lo giuro!- Mi sdraio e senza nessuna preparazione
Leo si impala su di me con un’unica mossa, fingo di non aver subito il colpo
quando in realtà vorrei tenerlo fermo e non farlo muovere più, ho raggiunto
una tale profondità da volerci rimanere più che volentieri. Leo però no è
dello stesso avviso, gli ho detto di muoversi e mi ha preso in parola, il su e
giù frenetico e violento minaccia di spiaccicarmi le palle ma nonostante
questo lo incito a darmi sempre di più, non ne posso fare a meno lui è la mia
droga…
- Spero che sia una promessa… Dio sì… mettici più forza Leo o hai paura di
farti male al tuo culetto delicato… cazzo sì sfondati così… liberati e ora
penetrati fino in fondo fino a schiacciarmi le palle… cavalcami fino a
graffiarti e a spillare sangue… sprigiona la tua passione e fammi diventare
tuo schiavo…-
- Non ce… la faccio… più…- Crolla esausto lasciandomi inchiodato nel suo
corpo, privo di ogni energie e di difese, è così che lo preferisco perché ora
potrei fargli qualunque cosa senza che lui possa fare nulla. E’ il momento in
cui lui si affida completamente a me…
- Lascia che ti aiuti io… - Gli ci vuole poco per venire, solo poche altre
stimolazioni al suo punto segreto che caccia un urlo che fa sembrare il mio un
miagolio…
- Ahhhhhhhhh-.
- Che orgasmo rumoroso che hai avuto Leo…- Glielo dico per vedere se sia
ancora cosciente o svenuto, non si è più mosso da quando è venuto, tant’è che
siamo ancora strettamente uniti…
- Come se tu invece…-
- Come stai? Credo di aver esagerato veramente stavolta…- Si sposta e il mio
pene fuoriesce da lui completamente rilassato e stavolta appena sporco del suo
sangue. Appena si sdraia appoggiandosi sulla mia spalla comincio a controllare
le sue condizioni. Stringe gli occhi e le labbra quando il mio dito lo penetra
e questo è già strano, in genere non sente dolore quando lo faccio…
- Se è per questo esageri sempre…-
- Perché ti amo e ti desidero troppo…- Rigiro il dito per controllare le sue
pareti e sento a tatto varie abrasioni, Leo mi morde la clavicola per non
lasciarsi sfuggire alcun gemito. Quando mi fermo torna a fare il baldanzoso.
- Sta’ zitto…-
- Credevo che fossi svenuto, non ti sei mosso per nulla dopo che sei venuto…-
Tolgo il dito sbuffando, per stanotte e probabilmente anche domani mattina
niente sesso, è conciato troppo male…
- Credo che stato comatoso spieghi meglio le mie condizioni…-
- Però non puoi negare che sia stato del buon sesso-. Lascio la mano sul suo
sedere per accarezzarlo delicatamente e poi lo bacio per ringraziarlo del suo
gesto, per dirgli che lo amo ma anche come promessa che ce ne saranno ancora
di notti come queste.
- Ottimo se per questo, ma non credo di potermelo permettere troppo spesso, in
questo momento non sono sicuro neanche di poter stare seduto e l’immagine di
me in piedi mi pare pura utopia…-
- Posso fare qualcosa?-
- E’ da deboli chiedere al proprio compagno di poter dormire tra le sue
braccia beandosi delle sue carezze?-
- Una richiesta d’amore non è mai da deboli Leo…-
- Vuoi?-
- L’avrei fatto anche senza che tu me lo chiedessi, stupido, e se tu non
avessi voluto ti avrei costretto con la forza…- Ci abbracciamo a vicenda e
anche senza sesso sembriamo di nuovo un unico essere…
- Buonanotte Hap-.
- ‘Notte Leo-.
- Grazie per…- Lo interrompo prima che possa finire la frase perché so che gli
costerebbe troppo in fatto di orgoglio e dignità, tanto so già cosa mi vuole
dire.
- Di niente sono qui per te e intendo rimanerci ancora per molto…-
- Per sempre…- Mi stritola la vita e io di rimando lo bacio ad occhi aperti
per fargli leggere tutta la sincerità della mia risposta.
- Ovvio… ora dormi, hai bisogno di riposare se domani vuoi riuscire a stare
sulle tue gambe… sei stato magnifico Leo, il mio incastro perfetto…-
- Il tuo incastro perfetto… mi sembra una cosa bella-.
- Lo è… è perfetto-.
Fine (Mah)…
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