Ciao sono Kadath e temo di essere stata troppo violenta in questa fic povero Sanzuccio. Sanzo non è mio  ma di Kazuya Minekura io mi limito a fargli vivere questa bellissima avventura sperando  che lui me ne sia grato.

HA HA HA speriamo che non mi trovi mai altrimenti mi uccide!!!

Buona lettura e scrivetemi le vostre opinioni.

 


Il mostro

parte I

di Kadath


 

-Versami da bere!-.                                                            

Lo  disse  indicando una bottiglia di un qualche liquore  posta sul tavolino vicino alla porta.

Sanzo si avviò verso la bottiglia e la  prese,  prese anche  uno dei bicchierini........... poi........... girò il viso verso di lui per guardarlo meglio.                                                      

Nonostante l' altezza  non sembrava pericoloso,  in effetti la sua espressione era piuttosto tranquilla.

"Si è permesso di comandarmi come se io fossi il suo servo, se vuole bere che vada da solo a prendersi la bottiglia".

Pensato questo,  Sanzo la riposò sul tavolino ed andò a sedersi nuovamente  sul divano.

Lui lo fissava facendolo sentire a disagio.

Ti ho ordinato di versarmi da bere!

Il monaco lo guardò esterrefatto," ma come si permette questo bastardo di mancarmi di rispetto in questo modo?!"

"Comunque è  meglio evitare problemi visto che gli altri non sono con me in questo momento!".

Avrebbe potuto anche essere un demone travestito, meglio assecondarlo.

Andò a prendere la bottiglia, prese anche il bicchiere e, gli si avvicinò.

Lui era seduto dietro la scrivania e lo guardava divertito." Inaudito!!!  come osa! preferisco crepare piuttosto che servirgli da bere!"

" e se si tratta di un demone pazienza, vorrà dire che ricorrerò al sutra e  tanto peggio per lui".

Arrivato davanti alla scrivania Sanzo tolse il tappo dalla bottiglia e molto lentamente ne versò il liquido sulla testa dell’uomo seduto di fronte a lui.

Dopo di che disse:

-Non permetterti più certe confidenze con me.-.

Lui sollevò con calma il viso  per guardarlo, e Sanzo vide che era inespressivo.

" E'  troppo freddo! Maledizione, è pericoloso!".

L'uomo si alzò e Sanzo istintivamente cominciò ad indietreggiare.

All'improvviso lo afferrò per i capelli bloccandogli poi la testa contro la parete,  dopo di che cominciò a schiaffeggiarlo violentemente: un due, tre, quattro volte. Schiaffi dati con il palmo della mano, molto pesanti.

Poi lo lasciò andare,  e Sanzo cadde sulle ginocchia. Gli girava la testa e per poco non era svenuto.

La guancia era rossa,  e dal labbro inferiore spaccato,  gocciolava un pò di sangue.

L' uomo tornò a sedersi alla scrivania per poi fissare Sanzo incuriosito.

- Versami da bere!-

- ...............................io......non...-

- ti ho detto di versarmi da bere!-

- .......non sono.....il tuo.....servo!-

Lui si alzò di nuovo, andò verso il monaco e lo tirò su per i capelli, lo girò di spalle, e con un movimento secco gli strappò i vestiti lungo la schiena, poi afferrandogli la nuca con la mano sinistra, lo costrinse a piegarsi con la  faccia  sulla scrivania.

- Perchè vuoi farmi arrabbiare?  sei stupido?.-

Sanzo, con la coda dell'occhio vide che la mano destra dell'uomo si muoveva sul piano della scrivania.

Istintivamente cominciò ad agitarsi.

" sta cercando qualcosa!, forse un coltello!". Pensò.

Sulla scrivania c' era una bottiglia di vino, la prese e cominciò a colpirlo sulla schiena i colpi erano violentissimi.

Continuò a lungo, senza dare il minimo segno di volersi fermare poi, all'improvviso,  la bottiglia si frantumò graffiando pesantemente  la schiena di Sanzo.

-..........aaaaah.......ma.....ledetto.........ba........bastardo.........-

L' uomo gli tolse la mano dalla nuca e tornò a sedersi .

Lo guardò con calma e gli rifece la stessa richiesta.

- Versami da bere! -

Sanzo si rimise lentamente in piedi. La schiena gli faceva male da morire e anche la testa.

Prese in mano la bottiglia e la inclinò per versare il liquore nel bicchiere.

Stava cedendo ?   

" Cosa sto facendo?! sono impazzito per caso?! . Non mi abbasserò mai a una cosa del genere".                                                                                

Era furioso con se stesso e per reazione lanciò la bottiglia contro l' uomo.

Lui però schivò il colpo e questa andò a schiantarsi contro la parete.

L' uomo, anzi il mostro sembrava infastidito.

- Sei molto stupido, Sanzo!-

-Avanzando velocemente lo afferrò per i capelli e lo sedette sulla scrivania strappandogli i vestiti.

Poi gli sollevò le gambe e se le mise sulle spalle utilizzando il suo peso per bloccarlo in quella posizione.

- Stupido ragazzo!-

Dopo di chè lo penetrò di colpo.

 -aaaaaaaaaaah-

-no......noooooo.......fermatiiiii.....-

- fermarmi?! non ci penso nemmeno! La prossima volta obbedirai!!-

Sanzo cominciò ad urlare.

- b........ba.......staaa........ti.....pr.....ego......bastaaaaaaaaa!!!...... -

L' uomo continuò senza pietà per circa un quarto d' ora finchè non  venne.

Poi passò le dita tra le labbra socchiuse di Sanzo  premendo contro i denti per fargli aprire la bocca.

Sanzo la aprì e l' uomo gli accarezzò il palato ma il monaco all' improvviso lo morse.

L' uomo sorrise divertito liberandosi dalla stretta senza nessuna difficoltà.

Poi andò nuovamente a sedersi alla sua scrivania.

Nel frattempo Sanzo si era messo seduto e lo stava guardando sciokkato.

L' uomo, con il dito gli indicò qualcosa nella stanza.

Sanzo si voltò a guardare verso il punto che lui aveva indicato e vide che c' era un mobiletto con dei liquori e dei bicchierini.

" Vuole che gli verso il vino."

" ma allora perchè ho sopportato lo stupro se poi devo servirlo lo stesso".

Sanzo scese con cautela dalla scrivania perchè il dolore era troppo forte e le gambe gli tremavano.

Gli veniva da vomitare.

Arrivato davanti al mobiletto restò a fissarlo per qualche secondo, forse per qualche minuto, non lo sapeva per quanto tempo era rimasto lì fermo, poi sollevò una sedia e ce la schiantò contro.

-Io non obbedisco a nessuno!!-

Il mostro venne verso di lui.

Sanzo era voltato di spalle, ma non si girò sentendolo arrivare.

Lui disse :

- se non mi servirai da bere io ti frantumerò la mano destra!-

- e se nonostante tutto non mi obbedirai ancora, farò lo stesso con la sinistra!.................

 

 

 

 

- continua-

 

 

_ FINE PRIMA PARTE_