Ed eccoci al terzo capitolo di questa…ehm… fanfic. (Sanzo: e mai finisce? Naco: ma  insomma la vuoi smettere di rompere?!). Prima di lasciarvi alla fanfiction un consiglio: fate un bel sospiro e sedetevi molto comodi! Fatto? ene, allora  vi lascio alla lettura!

 


Illusions

parte III - Desideri impossibili

di Naco-chan

 

Sanzo correva.*

Correva mentre la pioggia gli sferzava sul volto, rallentando così i suoi movimenti.

Correva verso una piccola scimmia combinaguai, sempre affamata, sempre fastidiosa.

La sua scimmia.

La sua.

Di nessun altro.

Non avrebbe permesso che qualcuno gliela portasse via.

Perché Goku era l'unico modo che aveva per sfogarsi quando era arrabbiato, certo, non per altro.

Perché nessuno era così stupido da lasciarsi picchiare con l'harisen senza batter ciglio, come faceva lui.

Perché insomma gli faceva comodo, sì.

Perché….

Maledizione, perché lui era l'unico che lo facesse preoccupare,

perché era l'unico che riuscisse a non farlo cadere in quella disperazione che lo coglieva durante i giorni di pioggia,

perché era l'unico che riuscisse a non fargli sentire la mancanza del suo maestro… di suo padre…

il maestro che tanto gli mancava…

il maestro che era sempre dolce e premuroso con lui…

che gli voleva bene nonostante il suo carattere…

proprio come Goku…

 

"Buon per te perché se non fosse intervenuto Gojyo… io non sarei venuto certo a salvarti!"

 

Bugiardo.

E lo sapeva.

Sapeva che non avrebbe mai permesso che Goku morisse.

Lo aveva promesso.

Lo aveva promesso a se stesso, quando nella battaglia contro Homura aveva ripristinato il dispositivo che lo aveva riportato alle sue normali sembianze.

Lo aveva promesso 500 anni prima.

Eppure…

Eppure aveva mentito…

Bugiardo.

Lui era solo un bugiardo…

 

Si fermò di colpo.

Eccolo lì, come aveva immaginato.

Sull'orlo del precipizio in cui aveva rischiato di cadere solo qualche ora prima.

Ma cosa stava facendo? Gli stava andando ancora incontro? Voleva forse morire?

"Goku!" lo chiamò.

 

***

 

"Goku!"

"Sanzo…"

Goku accelerò il passo.

Stava per raggiungerlo.

Ormai c'era quasi….

Stava per abbracciare il sole…

Stava per ricevere il calore del suo sole…

 

***

 

"Goku!" chiamò ancora, ma la scimmia non lo aveva sentito, anzi aveva iniziato a correre.

"Maledizione!"

In un impeto d'ira, Sanzo si scagliò verso il giovane deciso a riportarlo alla ragione.

"Stupida…"

 

"Kouryou!"

Sanzo si voltò verso il suono di quella voce.

No, doveva aver sognato…

No, piuttosto era colpa del demone…

Voleva giocare anche con lui…

Non doveva prestargli ascolto….

 

"Kouryou! Cosa fai? Non mi vuoi neanche salutare?"

Sanzo si voltò ancora.

Il suo sguardo si perse in quegli occhi scuri così dolci, occhi che non vedeva da dieci anni.

Gli occhi di suo padre, del suo maestro.

Gli occhi di Komyou Sanzo.

Sapeva che era un'allucinazione.

Doveva sapere che quella era un'allucinazione.

Ma tutto quello che fece era restare ancora là, immobile.

In quel momento avrebbe tanto voluto essere come Goku…

Avere il coraggio di correre verso il suo maestro e dirgli che gli era mancato tanto.

Ma lui non l'avrebbe mai avuto.

"Kouryou…. Vedo che sei cresciuto. Sei un bel giovane ora…" il suo sorriso si fece ancora più dolce.

Il suo sorriso.

Quanto aveva sperato di rivederlo…

L'impulso di correre verso di lui e dimostragli quell'affetto che non era mai stato in grado di dargli lo colse con violenza.

Abbracciare quel maestro che era stato un padre per lui…

Ascoltare ancora la sua voce dolce e calda…

Perdersi in quel sorriso …

Un sorriso che riservava solo a lui…

Un sorriso…

 

"Sanzo guarda! Guarda che bella quella farfalla!!"

 

Un sorriso luminoso….

Come il sole…

 

"Meraviglioso… stai brillando.. come il sole…"

 

Uno sguardo sempre dolce…

Su un viso sempre allegro…

Un viso che trasmetteva pace…

Senza tristezza…

 

"Goku!"

 

***

 

"Sanzo! Sanzo aspettami!"

Ormai c'era quasi, bastava solo un piccolo sforzo…

Già sentiva il calore del monaco…

il calore del suo sole….

Era a pochi centimetri da lui…

Pochi passi e lo avrebbe finalmente raggiunto…

 

***

 

Sanzo con estrema lentezza estrasse la sua shoreiju.

Il maestro lo guardò sempre con un sorriso.

"Ebbene Kouryou… hai deciso di fare quello che per tanto tempo avevi voluto fare… mi vuoi raggiungere?"

Sanzo guardò la pistola nella sua mano.

Un colpo solo

Un solo colpo e avrebbe potuto raggiungere il suo amato maestro…

Come aveva desiderato fare dieci anni prima durate le notti che seguirono la sua morte e anche molto, molto dopo.

Come aveva desiderato fino a qualche tempo prima…

Tempo in cui aveva iniziato a sentire una strana voce…

Una voce che lo chiamava, che lo supplicava di liberarlo…

Una voce fastidiosa, una voce che voleva far tacere…

ma quando lo vide…

Quando si specchiò nei pozzi dorati del proprietario di quella voce…

Quando fissò quell'espressione così stupida…

Gli passò persino la voglia di picchiarlo…

Cosa che avrebbe fatto tante volte dopo…

Con il suo harisen, mentre si perdeva in quei pozzi dorati…

 

"Goku!"

 

"Allora Kouryou… cosa aspetti? Ricorda i miei insegnamenti… ricorda ciò che mi promettesti…."

Sanzo fissò ancora la sua shoreiju.

La sua promessa…

La promessa di non avere nulla…

Non avere nulla…

Non avere nulla…

Non avere nulla…

Se incontri un Buddha, uccidilo,

se incontri un tuo antenato, uccidilo,

non avere legami, non essere schiavo di nessuno,

vivi semplicemente per la tua vita

Per la sua vita..

Per se stesso…

Per nessun altro…

L'ultimo insegnamento del suo maestro..

Le sue ultime parole prima di morire…

Morire per salvarlo..

Morire per permettergli di vivere…

Per permettergli di diventare un sole…

Per mantenere la sua promessa…

 

***

 

Eccolo!

Pochi passi..

Pochi centimetri..

Ecco il suo Sanzo..

Ecco il suo sole..

Il suo calore…

 

***

 

Sanzo alzò la shoreiju e la puntò verso quello che sembrava essere il suo amato maestro.

Komyou Sanzo Hoshi non si mosse, il sorriso sempre stampato sulle labbra.

"Kouryou, cos'hai? Non mi vuoi più bene? Non vuoi più mantenere la tua promessa?"

Il suo maestro…

Colui che era morto per salvare la sua vita.

La vita di un trovatello…

Un trovatello di cui aveva sentito la voce….

 

"Anche tu un giorno sentirai una voce…"

 

Una voce…

 

"Konzen, voglio che mi dai un nome! Anche io voglio un nome!"

"Sanzo! Ho fame!!!"

"Sanzo, guarda che bella farfalla!!"

"Konzen ti piacciono questi fiori?"

"Konzen…"

"Sanzo…"

"Sanzo…"

 

Una voce petulante e noiosa…

Una voce che aveva sempre fame…

Una voce che gli aveva sconvolto la vita..

Una voce che lo chiamava..

Che aveva continuato a chiamarlo anche dopo…

Per tanti insulsi motivi…

Una voce che l'aveva cercato per 500 anni…

Una voce che sapeva di conoscere…

Una voce che lo aveva sempre amato…

La sua voce…

La voce a cui aveva promesso di non avere rimpianti…

500 anni prima…

 

"D'ora in poi non avrò più rimpianti.."

 

Sanzo alzò gli occhi per incontrare quelli del suo maestro.

"Maestro… grazie.. per il vostro ultimo insegnamento.."

 

Sanzo chiuse gli occhi….

Una lacrima, un'unica lacrima solitaria solcò la sua guancia pallida.

Un colpo di shoreiju echeggiò nell'aria.

Poi il silenzio…

 

 

"Sanzoooooooo"

 

 

Sanzo aprì gli occhi di scatto.

Era di nuovo di fronte al burrone che avevano incrociato quella mattina.

Intorno a lui c'era di nuovo il silenzio. Anche la pioggia era cessata.

Del demone nessuna traccia.

Non c'era nessuno.

Nessuno….

 

"GOKU!"

Un terribile pensiero si affacciò nella sua mente.

"No, Goku!" esclamò, prima di lanciarsi anche lui giù nello strapiombo.

 

****

 

L'aria gli sferzava contro gli occhi, rendendogli difficile tenere gli occhi.

Un attimo.

Un attimo e i suoi occhi videro il corpo di un ragazzino cadere a peso morto giù…

Verso la terraferma…

Verso l'oblio…

"Goku.…"

Con uno scatto di reni si diede una spinta che lo portò alla stessa altezza del giovane.

"Goku!"

Lo chiamò ancora e ancora, scuotendolo con forza, ma lui non sembrava sentirlo…

Aveva perso i sensi.

"Dannazione! Goku ti prego! Apri gli occhi!"

Il bonzo guardò sotto di se…

La terra ferma si faceva sempre più vicina..

Ancora più vicina…

Abbracciò il corpo svenuto della sua saru…

Chiuse gli occhi.

"Accada quel che deve accadere…

Io… non ho rimpianti…!"

 

 

CONTINUA…

 

* NdTutti: ma come appena inizia già una nota? Ndnaco: ebbene sì! Lo so, Sanzo di solito non si mette mai a correre (almeno a quanto mi risulta), ma questa scena di Sanzo che correva sotto la pioggia, mi piaceva.. così l'ho inserita lo stesso! Spero vorrete perdonare la mia licenza!

 

Ok… forse è meglio che per la mia incolumità me la dia leggermente a gambe levate….

Ops… troppo tardi….

Sanzo infatti si avvicina minaccioso al computer di Naco chan.

Sanzo: Che è sta roba?

Naco: la mia.. ehm… ff…

Sanzo: IO NON HO ALCUNA INTENZIONE DI MORIRE PER UNA STUPIDA SCIMMIA!!!

Naco: guarda che non è.. ehm… non è finita…

Sanzo: Vedi di finirla presto se non vuoi morire! Anzi… vedi di buttarla proprio che è meglio!

Naco: ^^;;;

 

Sotto la minaccia della shoreiju di Sanzo e in attesa della spero veloce ispirazione per il prossimo capitolo (altrimenti qui qualcuno mi fa fuori…) … commentate, altrimenti quei due continueranno a cadere per un bel pezzo!!!

 


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