Salve!! Eccomi di nuovo qui con una nuova ff
sui Saiyuki boys (Sanzo: era meglio che non ti facevi vedere! Naco: sempre
gentile, vero?).
Non chiedetemi cosa sia e da dove mi sia
venuta! La verità è che ho iniziato a scrivere senza neanche pensarci e.. ed
è così venuto fuori questo gran polpettone! Spero che vi piaccia (e che i
polpettoni non me li buttiate addosso come pomodori!)
Dimenticavo! Anche questa è una SanzoxGoku
(cosa volete io quella coppia la adoro!).
Mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate!
Illusions
parte I -
Equivoci
di Naco-chan
Una.
Due.
Tre.
Per quanto non volesse,
per quanto tentasse di nasconderle, le lacrime avevano ormai preso il
sopravvento e scorrevano copiose lungo le sue guance.
Perché?
Perché era così
difficile?
Perché non sapeva mai
fare una cosa giusta, perché sapeva creare solo guai?
Perché era una stupida
scimmia, perché era uno sciocco, perché era un essere eretico, perché era un
idiota.
Perché era Son Goku, ecco
perché.
Uno.
Due.
Tre.
No. Adesso ci si
mettevano anche i singhiozzi!
Non voleva che gli altri
si accorgessero della sua tristezza, non voleva preoccuparli, non voleva
preoccupare Sanzo. Anche se non era molto convinto che gliene importasse
qualcosa…
Benedisse il fatto che in
quella locanda ognuno avesse ricevuto una camera.
Non avrebbe mai avuto il
coraggio di entrare nella stessa stanza di Sanzo, non dopo quello che era
successo. A costo di chiedere ad Hakkai di dormire con lui.
Se non fosse stato così
stupido…
Se non fosse stato così
sciocco…
Se avesse usato un po' di
cervello…
***
Una.
Due.
Tre.
Accidenti alla pioggia,
ci si era messa d'impegno anche lei.
Come se non bastasse
tutto il resto.
Accidenti a quella
dannatissima scimmia, lei e la sua stupidità.
Accidenti a lui, che si
preoccupava troppo per quella saru, lui che aveva giurato di non legarsi a
nessuno.
E quella pioggia sembrava
volerglielo quasi ricordare. Come se il suo maestro ogni tanto volesse
fargli visita e ricordargli la sua promessa.
"Sii forte Genjo Sanzo Houshi"
Forte?
Forte un uomo che si
preoccupa per una dannata scimmia?
Forte un monaco che non
riesce a mantenere una promessa fatta al suo maestro in punto di morte?
Forte un ragazzino che
aveva scelto la shoreiju come arma solo perché era la più semplice per
puntarsela alla tempia e togliersi di mezzo?
No, lui non era forte.
Lui era un debole.
"Il mio sole"
Non era neanche un sole.
Il sole era lui, Son Goku,
con i suoi grandi occhi dorati, il cuore puro di un bambino innocente,
nonostante i suoi diciotto anni, la sua fame insaziabile, la sua gioia di
vivere… e anche con la sua stupidità….
Lui era la notte.
Buia, silenziosa, triste.
Una di quelle notti di novilunio in cui tutto tace e si ode solo il vento e
qualche animale selvatico alla ricerca di cibo. Anche i suoi occhi
ricordavano la notte.
Una di quelle notti che
Goku tanto odiava.
Avrebbe finito per odiare
anche lui, un giorno.
E lui certo non faceva
nulla per impedirlo.
Tutt'altro.
La jeep viaggiava
ormai da tre giorni senza aver incontrato ancora un villaggio. Ormai i
viveri scarseggiavano e anche le scorte d'acqua erano terminate. Se non
avessero trovato presto un villaggio sarebbero morti di fame.
"Pazientate ancora un
po'. il villaggio non è lontano!"
"Hakkai è da
stamattina che non fai altro che ripeterlo! Ma io ho tanta fame!!!" si
lamentò la piccola saru.
"Taci stupida
scimmia!"
"Stupida scimmia a
chi, pervertito di un kappa!"
"Pervertito a chi
razza di…."
Un proiettile echeggiò
nell'aria, seguito da un innaturale, quanto tranquillo silenzio.
"La giornata si
prospetta tranquilla!" commentò il demone dal dolce sorriso.
Goku si guardò
intorno. Accidenti, ma come poteva fare se lui aveva fame? Non mangiavano da
giorni e.. sarebbe morto di fame se non avesse mangiato presto!
Tutt'a d'un tratto la
sua attenzione fu attratta da qualcosa all'orizzonte.
Sgranò gli occhi. No,
non poteva crederci, erano…
"Nikuman! Nikuman
giganti!
Gojyo guardò nel punto
indicato dalla scimmietta.
"Ma che dici stupida
scimmia!!! Là, non c'è niente solo uno strapiombo…"
Ma il giovane demone
non gli prestava ascolto.
"Guarda Sanzo! Là!
Proprio lì!" e si fiondò fuori dalla jeep, verso il cibo succulento, gli
occhi sgranati dalla gioia e dalla fame.
Tutto durò un attimo.
Gojyo si lanciò sul
ragazzino per prenderlo prima che questi volasse giù dallo strapiombo.
Hakkai fu subito da
loro per prestare i primi soccorsi.
"Tutto bene?" chiese.
Gojyo annuì poi si
voltò verso la scimmia.
"Si può sapere che
diavolo ti è saltato in testa?!"
"Ma c'erano… c'erano
dei nikuman che…" tentò di giustificarsi, ma un'occhiata di Sanzo lo fece
zittire.
Il bonzo gli si pose
davanti, gli occhi viola freddi e scostanti come non lo erano mai stati
verso di lui "Sei solo una stupida scimmia idiota. Volevi forse morire?"
Goku abbassò il capo.
"No, io…"
"Buon per te perché se
non fosse intervenuto Gojyo… io non sarei venuto certo a salvarti!"
Goku sgranò gli occhi
e per un attimo si trovò a fissare quelli glaciali del bonzo.
Freddo.
Ecco cosa sentiva in
quel momento.
E paura.
Paura di rimanere
ancora solo.
"Andiamocene ora o
rischiamo di dormire all'aperto!" concluse il bonzo, precedendo gli altri
verso la jeep.
Goku rivisse la scena
come a un rallentatore.
Eppure… eppure lui non
era impazzito! Certo aveva avuto fame, come non averne dopo aver vissuto in
una grotta 500 anni senza mangiare, ma lui era certo, certissimo, di aver
visto dei nikuman!
Ma in quel momento non
importava.
In quel momento l'unica
cosa certa era stato uno stupido. E non soltanto perché aveva rischiato di
morire. O no, anzi quasi gli avrebbe fatto davvero piacere farla finita
prima ancora di scoprire la verità.
"Buon per te perché se
non fosse intervenuto Gojyo… io non sarei venuto certo a salvarti!"
Questo significava che
lui non avrebbe mai cercato di salvarlo.
Che l'avrebbe lasciato
morire.
Che non gli importava
nulla di lui.
Che per lui provava solo
indifferenza.
Non rabbia.
Indifferenza.
Come dire che se lui
fosse esistito o meno a lui non importava granché.
E questo era ancora
peggio di essere odiati.
Ancora peggio di essere
morti.
Perché lui era morto
dentro nello stesso momento in cui aveva sentito quelle parole.
E questa volta nessuno
l'avrebbe ricondotto alla luce.
Quando si svegliò Son
Goku si accorse che stava ancora piovendo. Si rigirò nel letto, gli occhi
ancora umidi di lacrime non ancora asciugate, il cuore trafitto da una
ferita che non avrebbe mai potuto cicatrizzarsi.
Neanche se avesse di
nuovo perso la memoria.
Neanche se fossero
trascorsi ancora 500 anni.
"Ho freddo."
Sapeva che il gelo che
provava non era fisico, né tanto meno dovuto alla pioggia, ciò nonostante
volle credere che fosse così, perciò decise di scendere e chiedere al
padrone una coperta più calda. Almeno così sarebbe riuscito a non pensare.
Almeno sperava.
***
"Sanzo?" Hakkai bussò e
nel contempo aprì la porta della stanza dell'amico.
Come aveva immaginato lo
trovò seduto al letto, una sigaretta fra le labbra, il viso rivolto a quella
pioggia che insistente continuava a cadere.
"Sanzo?"
Hakkai lo chiamò ancora e
questa volta il monaco si voltò verso di lui. Dai suoi occhi ametista non
traspariva alcun sentimento.
"Cosa vuoi!" chiese.
Hakkai si sedette sul
bordo del letto accanto al ragazzo.
"Cosa credi… cosa pensi
che sia successo a Goku?"
Sanzo ispirò un'altra
boccata dalla sua sigaretta.
"Non mi importa nulla.
Quello è solo uno stupido!"
Hakkai scosse la testa.
"Io non credo che sia colpa sua. Credo che avesse visto veramente dei
nikuman giganti. Insomma per quanto mangione, Goku non è completamente
stupido!" (ne sei proprio convinta? NdSanzo certo! Ndnaco Beata innocenza!
NdSanzo)
Il bonzo si voltò per
incontrare lo sguardo del demone. "Uno youkai?"
"Può darsi."
"In ogni caso… solo uno
stupido si lascia abbindolare da nikuman giganti!"
Ci fu ancora un attimo di
silenzio, poi Hakkai parlò ancora una volta.
"Allora? Che hai
intenzione di fare?"
Sanzo aspirò un'altra
boccata dalla sua sigaretta, poi la spense nel posacenere e si alzò i piedi.
"Farlo fuori è ovvio."
Rispose deciso.
"Ne sei sicuro? Vuoi
farlo da solo?"
"Si. E' compito mio."
Perché nonostante tutto,
nonostante le sue parole così scostanti, non avrebbe permesso a nessun
demone di giocare con i sentimenti di Goku…
Tanto meno con i suoi.
***
Accidenti! Con quel
dannatissimo buio Goku non riusciva a vederci nulla. La pioggia e il freddo
non facevano altro che complicare la situazione. Ma possibile che non
riuscisse a trovare le scale? Eppure quell'albergo non gli era sembrato
tanto grande e comunque lui non aveva mai avuto problemi di orientamento.
La verità era che non
riusciva più a pensare ad altro, le parole di Sanzo continuavano a ronzargli
in testa senza che lui potesse fare nulla per fermarle.
"Accidenti forse mi
farebbe bene prendere un po' di aria fresca! Già, ma come faccio a trovare
le scale se…?!"
Tutto ad un tratto
qualcosa attirò la sua attenzione. O meglio qualcuno. Una voce che proveniva
dall'interno di una stanza. Gli era sembrata la voce di Hakkai. Forse si era
intrattenuto con Gojyo. Quindi la stanza che aveva di fronte era la stanza
del kappa o quella di Hakkai.
Facendo mente locale,
ricordò che la stanza d Gojyo era di fronte alle scale, quella di Hakkai
accanto a quella del kappa, accanto alla sua. Quella di Sanzo invece era
accanto a quella di Gojyo, dall'altra parte del corridoio.
Quindi se aveva sentito
la voce del demone gentile significava che era vicino alle scale. Sarebbe
bastato entrare e chiedere ai due di chi fosse la stanza.
Stava già per bussare
quando una voce all'interno prevenne il suo gesto.
"Allora? Che hai
intenzione di fare?"
"Farlo fuori è ovvio."
"Ne sei sicuro? Vuoi
farlo da solo?"
"Si. E' compito mio."
Avrebbe riconosciuto tra
mille quella voce.
Era la voce di colui che
aveva chiamato per 500 anni e che un giorno alla fine era apparso davanti
alla sua grotta per liberarlo.
Era la voce del suo sole.
La voce di Sanzo.
A chi si stava riferendo?
Forse.. forse stava parlando di lui?
No. Non poteva parlare di
lui, eppure…
Eppure contro chi altro
poteva avercela?
Goku indietreggiò
spaventato.
Lui era uno stupido.
Uno stupido che si era
fatto giocare dalla fame e che aveva rischiato di morire.
Lui era troppo stupido
per una missione del genere.
Lui era troppo stupido
per vivere.
Perché lui era un essere
eretico.
Meritava solo la morte.
E Sanzo voleva dargliela!
Io non sarei venuto a
salvarti…. Io non sarei venuto a salvarti,….
Farlo fuori è ovvio….
Farlo fuori è ovvio… farlo fuori è ovvio…
Si, non aveva più alcun
dubbio.
Si stava riferendo
proprio a lui!
"No…" Goku indietreggiò
ancora e allora si accorse di trovarsi davanti alla rampa di scale che tanto
aveva cercato.
"No….. no…"
Nuove lacrime bagnavano
le sue guance, accumulandosi a quelle già versate, ancora più amare delle
precedenti.
Cosa gli restava ora?
Cosa poteva fare ora?
L'unica cosa che voleva
fare in quel momento era andare via di là.
Scappare da quel sole che
ora non brillava più per lui.
Andare lontano.
Tornare nella sua grotta…
Perché lui non era degno
di altro.
Sanzo aveva ragione.
Lui era un peso.
E non voleva esserlo.
Soprattutto per lui.
CONTINUA….
Effettivamente forse ho un po' esagerato…
la storia dei nikuman giganti è un po' assurda, lo ammetto… ma d'altronde il
nostro Goku ha sempre così fame e a me serviva una scena in cui lui si
fiondava fuori dalla jeep… e questa è l'unica che mi è sembrata verosimile!
^_^
Lettori: verosimile?!
Naco: ^^; in fondo
anche nella puntata 47 Goku si fionda sul cibo nel covo di Homura… anche se
non era un'illusione, però…
Lettori: ….
Naco: ^_^
Sanzo: l'unica cosa
buona di questa storia è che faccio fuori quella stupida scimmia!
Naco: guarda che tu
non vuoi fare fuori lui, ma il demone!
Goku:
NNNNNNNNNEEEEEEEEEEEEEEE CHANNNNNNNNNN! Sanzo mi vuole uccidere!
Naco: ma no, che è
solo uno stupido equivoco…
Sanzo: chissà…
Naco: (fregandogli la
shoreiju e puntandogliela contro) Sacchan?!
Sanzo (ingoiando a
vuoto): si?
Naco: VUOI SPARIRE O
PREFERISCI CHE TI SPARI?!
Ehm... qualcuno di voi
ha capito come ha fatto ad andarsene? Era qui fin a cinque minuti fa! ^_^
E mi raccomando..
commentate!!!
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