Ho scritto questo racconto prima dell’uscita dell’ultimo libro, quando ancora non si sapeva come J.K. Rowling avesse deciso di terminare la sua saga. Chi vorrà leggere questo racconto si scordi l’ultimo capitolo e pensi solo a come è finito il 6°. È la prima volta che mi cimento in un simile genere e spero di non aver troppo esagerato. Tipo : Harry x Draco I personaggi, come per tutti, o di proprietà dell’autrice… ma anche di tutti noi.
Il guinzaglio di Draco
Epilogo
di Lady Radcliffe
Harry si ristabilì in breve tempo. Madama Chips era soddisfatta del suo lavoro, le ferite magiche si stavano rimarginando… finalmente. Draco, molto più, calmo aveva raccontato a Harry cosa era veramente successo quella notte dopo l’omicidio di Silente: la paura, la fuga, il patto col ministero… Di quest’ultima parte Harry non era stato molto contento, però… Ma ormai erano tutte cose che appartenevano al passato.
Il Ministro della magia, quando finalmente era riuscito a parlare con lui, si era fatto narrare la storia della missione di Silente e Harry, ormai libero dal segreto, non aveva nessuna remora a raccontargli ogni dettaglio, partendo dai ricordi di Voldemort-Tom Riddle che aveva visitato col vecchio preside… Il ministro, soddisfatto ma non contentissimo, prima di andarsene chiese a Harry il permesso di portarsi via gli Horcrux. Il ragazzo non protestò. Era tutto finito, non gli servivano quei monili contorti. Sciolse l’incanto Guardian che ancora li legava e dichiarò a Malfoy che era libero di andarsene. Il Ministro non era interessato ad incarcerare dei ragazzini.
Dalla Gazzetta del Profeta seppero che il Ministro della Magia aveva eretto, su insistenza di tutta la congregazione magica, una bacheca recante gli Horcrux quale monito per le generazioni future e quale tributo alla vittoria del ‘’ salvatore-del-mondo-magico ’’. Harry non ne fu molto contento ma non ebbe alcuna voce in capitolo. Era diventato più famoso si una rock stars babbana….
La preside, che inizialmente aveva deciso di promuovere d’ufficio tutti gli allievi in blocco, era stata però convinta dalla caposcuola a far fare almeno gli esami per i G.U.F.O. e per i M.A.G.O. ‘’… ma le sembra? Con tutta la fatica che abbiamo fatto per studiare?’’ le aveva fatto notare la ragazza… La preside sorrise… il signor Weasley non era stato contento di dover affrontare comunque gli esami…. Harry li superò a pieni voti, anche se in fondo era convinto che i prof. avessero alzato i suoi voti come segno di ringraziamento per aver debellato la minaccia di Voldemort. Anche Hermione e Draco ebbero il loro momento di gloria ritirando i diplomi.
Seduti in riva al lago Harry e Draco fissavano i pigri tentacoli della piovra gigante che giocavano con la spuma dell’acqua. Il giorno dopo il treno li avrebbe riportati a Londra. Harry aveva già deciso che non sarebbe più tornato dai Dursley e che avrebbe sistemato la casa che Sirius gli aveva lasciato. - Che cosa farai ora Draco? – gli chiese rompendo il silenzio. - Non ci ho pensato… - - Sirius mi ha lasciato una casa… non è male, ma è tutta da sistemare. Penso che andrò là. – Draco rimase in silenzio. Harry lo fissò, poi si risolse a parlargli di una cosa che sapeva già da qualche giorno, ma che non aveva trovato l’occasione adatta per dirglielo. - Io… non ho voluto dirtelo prima perché… ecco… tra l’attacco alla scuola… e poi gli esami… insomma… - - Cosa? – - Ecco… - prese coraggio il Grifondoro. – Come tuo tutore mi aveva scritto il Ministro della Magia… mi spiace ma… Malfoy Manor è stata rasa al suolo. Sembra che Voldemort sia andato lì a cercarti quando sei fuggito e non trovandoti ha sfogato la rabbia sull’edificio. E… - - E…? - Draco era pallidissimo ma immaginava che la cosa peggiore Harry non gliela avesse ancora detto. - Hanno trovato il corpo di tua madre, sepolta nella tomba che aveva scavato per inscenare la tua morte. Mi spiace molto. – Draco riportò lo sguardo sul lago mentre due lacrimosi silenziosi presero a scendere lungo le guance lisce. - Draco…? – lo chiamò piano. - Era una madre discutibile… - bisbigliò - non mi lasciava neanche un po’ di spazio, tranne quando ero a scuola, ma le volevo bene… ha messo a repentaglio la sua vita per me… - deglutì rumorosamente cercando di calmare il tremito della sua voce. - Mio padre lo sa già? – - Sì. Il Ministro glielo ha comunicato e… è quasi impazzito. Ora è al San Mungo. Dicono che è sotto shock, non parla più. - - Chissà se è più sconvolto per la morte di mamma o per la sconfitta di Voldemort… - chiese più a se stesso che non per dirlo al moro. Harry non rispose ma si protese, in ginocchio, ad abbracciarlo, in un goffo tentativo di consolarlo. Draco non lo respinse e si appoggiò a lui, affondando il volto nell’incavo del suo collo, dove diede sfogo alle sue lacrime. - Vieni con me… - gli sussurrò all’orecchio il grifondoro. - Vieni con me e ti prometto…. Ti giuro…. Il tuo guinzaglio sarà molto, molto corto… - Malfoy sbuffò tra i singhiozzi. - Suona indecente… - disse. Harry ghignò. - … mi piace.- - Anche a me. – disse Harry scoppiando a ridere, dondolandolo euforico. – Ti amo, Draco. – Draco si scostò per guardarlo negli occhi. - Avrei dovuto dirtelo quel giorno in riva al lago, quando mi hai confessato i tuoi sentimenti…ma…- - Ma..?- - Non volevo illudermi, illuderti… - - Non capisco. – - Voldemort. Era sempre più vicino. Confessarti i miei sentimenti mi sembrava così egoistico… sarei morto, in un modo o nell’altro, lo diceva la profezia… se non fosse stato per voldemort ci avrebbero pensato le ferite magiche.- - Harry… - - Ma ora sono libero di dirtelo… di urlartelo, se vuoi! – rise. – non volevo che tu pensassi che per me era solo una storia si sesso… anche se è così che tu hai vissuto questo periodo… o mi sbaglio. – - Sì, e no. – - Sei stato un bravo attore con tutti, in questi mesi. Ma non con me. Non puoi fingere niente e poi essere così partecipe a letto. Lì non puoi proprio fingere! - ….- - Lo aveva capito da me. Ma è bello sentirsi dire che mi ami… - sorrise Draco. La vita cominciava ad avere un sapore interessante, pensò Harry baciando quello che ora poteva riconoscerlo spensieratamente per quello che era: la persona che più amava al mondo. L’incubo era finito e, come dopo un temporale, il cielo si apriva al sereno….
Dalla finestra del suo ufficio Minerva McGranitt vide il suo futuro insegnante di Difesa contro le Arti Oscure e il futuro insegnante di Pozioni baciarsi sulla riva del lago…finalmente liberi …e sorrise al futuro.
Fine
|