Ho scritto questo racconto prima dell’uscita dell’ultimo libro, quando ancora non si sapeva come J.K. Rowling avesse deciso di terminare la sua saga.

Chi vorrà leggere questo racconto si scordi l’ultimo capitolo e pensi solo a come è finito il 6°.

È la prima volta che mi cimento in un simile genere e spero di non aver troppo esagerato.

Tipo : Harry x Draco

I personaggi, come per tutti, o di proprietà dell’autrice… ma anche di tutti noi.


 


 

 

Il guinzaglio di Draco

 

Parte V - Esperimenti notturni

 

di Lady Radcliffe

 


 

Ron decise che quel giorno non avrebbe lasciato Harry da solo nemmeno un minuto e si addossò il compito di aiutarlo a portare la borsa dei libri.

A Potter dava un senso di disagio quella situazione.

Sia Ron che Hermione lo trattavano come se fosse fatto di cristallo.

Seppur in modalità più indifferente, anche Draco non lo perse di vista un momento…

Harry sapeva che la McGranit li aveva informati la sera precedente e aveva loro spiegato come lei e gli altri membri dell’Ordine,fossero venuti casualmente a conoscenza delle sue ferite.

 

La giornata passò in maniera più o meno tranquilla ma più si avvicinava la sera, più Harry si sentiva turbato.

Non si sentiva del tutto pronto per un altro confronto notturno.

Le forti sensazioni che Draco gli aveva fatto provare erano state inaspettate e intensissime.

Non lo avrebbe mai ammesso ma, ogni volta che posava gli occhi sul ragazzo, non poteva fare a meno di arrossire al pensiero dei suoi baci. (Per non parlare di tutto il resto!)

Ad un certo punto aveva addirittura pensato di squagliarsela nella Stanza delle Necessità, ma, (per Merlino!) aveva già 17 anni, non era più il ragazzino che scappava da un cugino prepotente e manesco!

Sospirando terminò i compiti e si risolse a prepararsi per la notte.

Quando Draco arrivò Harry era seduto nel letto e leggeva con interesse il libro di Pozioni Avanzate.

Era il testo del Principe Mezzo Sangue che aveva recuperato all’inizio dell’anno ( con grande sconfitta di Hermione) dalla stanza delle Necessità in cui lo aveva nascosto.

Malfoy non sapeva che cosa Potter ci trovasse di così interessante in quel manuale da leggerselo a letto con tanta religiosità. Non poteva sapere che quello era il vecchio testo scolastico di Piton e che era costellato di milioni di note utili a chi, come lui, non era mai stato bravo con preparati e pozioni.

Harry poteva avere tutte le ragioni del mondo per odiare quell’uomo, ma doveva onestamente riconoscere che sapeva esattamente il fatto suo in quanto a preparare pozioni…!

Draco si sedette sul suo letto, in attesa di un qualche segnale da parte di Harry.

Sapeva benissimo che la sera prima aveva avuto buon gioco perché lui era immobilizzato… (lo aveva praticamente violentato!)ma quella sera non c’era nulla che potesse favorirgli la cosa.

Con estrema calma Harry chiuse il volume e lo posò sul comodino.

Draco deglutì.

 - Ci ho pensato tutto il giorno… - esordì Harry. – Non nego ciò che è stato ieri sera, ma c’è una cosa che non capisco… -

Draco non disse nulla.

 - Perché tu? Voglio dire: hai detto che il sesso è un collante molto potente… ma perché lo hai fatto con me?–

 - Non ti sono… piaciuto? – sussurrò il biondo abbassando lo sguardo.

- Non è questo il discorso. Certo che mi è piaciuto, sarei un’ipocrita se lo negassi! Solo… non avrei mai pensato di farlo con un uomo… di farlo… con te… -

- Avresti preferito una ragazza? –

- Non lo so… -

- Vuoi sapere perché io? – si risolse a guardarlo negli occhi l’ex-serpeverde. – Perché sei al centro dei miei pensieri da molto… e non potevo lasciarmi sfuggire un’occasione così. Proprio no! – s’infervorò. - Cosa vuoi fare adesso? –

Harry si passò una mano fra i capelli lunghi, incerto, (indeciso)arruffandoli.

- Ascolta, so che cosa ti turba… - disse Draco.

- Ah, si? –

- Già. Tu hai paura di sapere che cosa vuoi tu. Hai paura... Non sai com’è davvero. Stanotte lo scoprirai… -

- Come? –

Draco sbuffò sollevando gli occhi al cielo.

Con una mossa repentina raggiunse Harry, lo afferrò per la nuca e lo baciò.

Per reazione le braccia di Harry lo avvolsero in un abbraccio.

Malfoy interruppe il bacio e lo fissò negli occhi verdi.

- Ecco: vedi cosa volevo dire? – ansimò facendogli notare la loro posizione. – Ieri hai sùbito, oggi partecipi… -

- Oh... – allibito Harry si fissò. – Continua…. –

Draco sorrise e tornò a baciarlo con più dolcezza mentre le mani di Harry erravano curiose lungo la sua schiena.

Fu breve il distacco tra loro, tanto da permettere al biondo di spogliarsi in fretta e furia, buttando i vestiti a terra, saltando il rito di riordinarli con cura. In quel momento non gliene fregava un’accidenti.

Tornò ad abbracciare Harry, scendendo a baciargli la pelle morbida dell’incavo del collo, e sotto l’orecchio, togliendogli la maglietta.

La fasciatura gli dava un aspetto fragile.

Scese col volto fino al ventre, che baciò attraverso le bende, mentre le mani del grifondoro gli cingevano le spalle.

Con un movimento deciso tolse a Harry i pantaloni del pigiama e gli slip, rivelando l’eccitazione del ragazzo. Capì che non si sarebbe tirato indietro.

Alzò gli occhi e si ritrovò naufrago nelle iridi verdi, brillanti come smeraldo liquido….

Con delicatezza cominciò a prendersi cura del membro turgido, baciandolo e carezzandolo, leccandolo per tutta la sua lunghezza.

Sentì Harry tendersi alle forti sensazioni che la sua bocca trasmetteva al suo cervello.

Quando ritenne di averlo preparato a sufficienza, tornò a baciarlo sulle labbra cogliendo un gemito di frustrazione per aver interrotto il gioco.

Come la sera prima Draco si sistemò sul suo fallo e gemette quando Harry lo penetrò.

Il grifondoro lo afferrò per i fianchi, immobilizzandolo, godendosi quel contatto intimo e segreto.

Ma nessuno dei due riuscì a rimanere immobile a lungo.

La danza dell’amore, che era cominciata in sordina, presto si scatenò in tutta la sua potenza.

Harry tolse una mano dal fianco di Draco e la portò al fallo duro e teso dell’amante.

Seppur non sapendo bene come fare, decise di affidarsi all’istinto, stringendolo e facendo scorrere la mano su e giù imitando i movimenti dei loro corpi.

Draco divenne sempre più vocale, poi, con un’ultima spinta i due ragazzi giunsero insieme all’apice dell’orgasmo.

Ansanti crollarono uno tra le braccia dell’altro. Il biondo fu lesto a spostarsi quando Harry gemette di dolore.

Rimasero qualche minuto, immobili, scarichi di ogni energia, a fissarsi negli occhi. Poi Harry fece una cosa che Draco proprio non si aspettava. Lo baciò.

Dapprima fu un bacio tranquillo… poi divenne sempre più profondo… esigente. Si baciarono a lungo separandosi per inframmezzare respiri sempre più ansimanti a quei giochi umidi che cominciavano a scaldare un po’ troppo, entrambi.

- Sei affamato, stasera. – sussurrò Draco sulle labbra.

- Si… mi ha chiesto di capire cosa sono… voglio fare esperimenti, tanti… -

- Che tipo di esperimenti?- “ ho creato un mostro….!” Pensò il biondo.

- Del tipo: che cosa provi tu? -

- Io? In che senso? –

- Si, quando mi fai entrare in te. Voglio provarlo anch’io. –

- Sei sicuro di ciò che vuoi? – chiese Draco con una nota d’incertezza nella voce.

- Sicuro! –

- Quasi non ti riconosco più. Dov’è il ragazzo di ieri notte? -

Harry volse lo sguardo verso il soffitto di tela del baldacchino.

- Non lo so… voglio dire, sono sempre io ma… si è come accesa in me una miccia che non riesco a spegnere… - sospirò  - Sono strano? –

- Beh, non lo so, certo è che sei sconcertante… -.

- Già… mi faccio paura da solo! –

- A me non dispiace questo tuo “lato oscuro”. – gli disse Draco con un sorriso – chi mai potrebbe pensare che il-bambino-sopravvissuto…. Il-salvatore-del-mondo-magico…  sia così scatenato a letto? – domandò ridendo. – Non mi crederebbe nessuno!-

Harry smise di fissare il soffitto e si volse su un fianco, il viso volto verso il biondo.

Draco per l’ennesima volta si perse in quei laghi così verdi….

Non era riuscito a dirglielo, prima, ma era già da molto tempo che quegli occhi popolavano i suoi sogni, o i suoi incubi, a seconda della giornata.

Lo avevano letteralmente trafitto quella sera di 7 anni prima quando, sulle scale che conducono alla Sala Grande, si era presentato venendo da lui rifiutato con uno sguardo fermo e sicuro.

Negli anni c’era stata un’altalena di sentimenti più o meno negativi; scherzi, parolacce e ripicche avevano farcito i loro incontri. Ma quella convivenza forzata lo aveva portato a considerare aspetti sconosciuti di Harry che lo lasciavano, a volte, pieno di meraviglia.

Draco allungò una mano per carezzare la gota liscia del moro e poi si avvicinò per baciarlo, sempre con lo sguardo fisso in quelle limpide pozze verdi.

Affondò il viso nella morbida pelle del collo di Harry, aspirandone il profumo, mentre una mano era tornata ad accarezzarne il membro.

Senza lasciargli il tempo di protestare o commentare il biondo scese a baciargli la gola, cominciando a tracciare una lunga scia di baci incandescenti sulla sua pelle, scivolando sempre più giù, fino a raggiungere il suo sesso.

Il moretto gemette, mentre le labbra del serpeverde si stringevano sulla sua pelle sensibile. Il suo piacere fu avvertito da Draco, che si ritrovò ad ansimare, spingendo con urgenza una mano candida sotto la schiena di Harry e l’altra a cercare l’apertura tra i suoi glutei.

Harry singhiozzò quando si sentì penetrare dal primo dito ma Draco sapeva di non avergli fatto male e trovò ben presto il modo di farlo gemere ancora più forte.

Il grifone cominciò ad agitarsi sotto le sue cure e Malfoy capì che non avrebbe retto ancora molto.

Inserì un’altra falange nella sua apertura forzandola leggermente, ad aprirsi per lui, strappando altri gemiti al suo compagno continuando ad affondare le dita in lui finché non sentì che l’altro spingeva il bacino per andargli incontro.

Si staccò allora dal suo sesso, ormai teso allo stremo, scivolando verso l’alto, sul suo corpo, fino a fissarlo negli occhi.

Harry ricambiò il suo sguardo bruciante con uno altrettanto incandescente che si offuscò, appena un istante, quando il biondino estrasse le dita dal suo corpo.

 - Dimmi quello che vuoi Harry..- gli soffiò sulle labbra, Malfoy.

 - Quello che voglio?- chiese con voce roca, interrogativa, il moretto, fissandolo per un lungo istante, ancora, in silenzio.

Potter aveva i capelli spettinati, lunghe ciocche scure gli si attaccavano alla fronte disegnando arabeschi sudati, sfiorando le guance in fiamme.

Il corpo niveo, longilineo, nudo, si offriva al suo sguardo affamato senza traccia del pudore che invece campeggiava sul viso del suo proprietario.

Malfoy lo guardò passarsi la lingua sulle labbra gonfie, con candida malizia e annegò poi nei  suoi occhi verdi.

Draco gli allargò le gambe e affondò in lui, prendendo possesso di quell’antro caldo che ormai gli apparteneva, spingendolo contro i cuscini, facendolo gridare.

Riprese coscienza di se quando Harry gemette di dolore nel momento in cui lo penetrò.

Lentamente scese a baciargli gli occhi, sorbendo le lacrime che gli rigavano il volto.

-         Resisti… il dolore non dura molto. – gli sussurrò per confortarlo.

Harry annuì e si accorse che Draco era perfettamente immobile, in attesa che il suo corpo si adattasse alla sensazione di intrusione.

L’ex-serpeverde, nel tentativo di distrarlo, impugnò il suo fallo accarezzandolo… sembrò funzionare… Harry cominciò a rilassarsi.

Con lentezza mosse i fianchi una volta… due volte… tre volte… il grifondoro sospirò.

Il biondino sorrise e spinse ancora strappandogli lamenti e preghiere, inframmezzate al suo nome, finché il piacere  regalò loro un orgasmo violento che si riversò nel corpo di Harry e tra i loro ventri allacciati.

Draco si accasciò su di lui, appoggiando la fronte alla sua spalla, cercando disperatamente di ritrovare il se stesso che si era fuso al moretto, sotto di lui, e di ricordare come si respirava. Sempre attento a non gravare col suo peso sul torace ferito.

Scivolò fuori da quell’antro accogliente pochi istanti più tardi osservando il compagno che teneva gli occhi chiusi, la bocca spalancata per riprendere fiato.

- Sei tutto intero? -  gli chiese con voce provata.

Draco pensò che, se a Harry non fosse piaciuta l’esperienza appena vissuta ( ma che per lui era stata grandiosa!) avrebbe sostenuto il ruolo passivo in eterno ( esaltante anche quello) pur di stare con lui.

Attese quasi con trepidazione un segno da parte del moro.

- Come ti senti? – lo sollecitò Draco.

- Meravigliosamente… - rispose Harry col respiro ancora affannato.

Un silenzio di attesa scese tra i due.

- Come è andato l’esperimento?- si risolse a chiedergli Malfoy non resistendo oltre.

- Benissimo… -

- Ma? – lo incoraggiò Draco.

- Non mi so… decidere… mi è piaciuto comunque. –

- Beh, … io non vedo il problema… a turno possiamo essere attivi e passivi. – disse con semplicità il biondo.

Harry spalancò gli occhi fissandolo come se avesse risolto il problema più grande del mondo e gli sorrise.

- Hai assolutamente ragione! –

Harry lo guardò incantato, fissò le labbra gonfie, rosse come rubini e quegli occhi chiari, luccicanti come diamanti.

Draco era mollemente disteso fra le lenzuola aggrovigliate, le braccia allargate sopra la testa, i capelli arruffati e appiccicati alla fronte sudata.

Il petto liscio e levigato, brillante di sudore.

C’erano molte definizioni che lo identificavano in quel momento… bellissimo… angelico… sensuale… diabolicamente tentatore!

Harry non resistette alla seduzione di Draco e si chinò su quelle labbra invitanti che si schiusero al suo tocco e lo accolsero dolci e cedevoli.

Labbra fameliche incontrarono labbra morbide e gentili, mentre braccia sottili avvolgevano il collo del loro assalitore.

Quando il debito d’ossigeno si fece prepotente l’assalitore affondò il volto nell’incavo del collo dell’amante…

Era stata una serata memorabile e nessuno dei due aveva più l’energia di sostenere un altro incontro, ma quell’attimo di dolcezza era solo loro.

Si addormentarono così, abbracciati.

 

 

 

                                                                                              Continua…