Il fantasma di Jody

parte II

di Sappe

 

Faceva freddo quella notte. Andrew aveva anche la sensazione che fosse più buio e più silenzioso. Mentre si dirigeva al luogo dell’appuntamento per incontrarsi con gli altri si era girato si e no una decina di volte, furtivo. Gli sembrava di essere osservato…

Anche se poi scopriva che erano gatti o lampioni o magari anche solo delle piccole macchie sulle mattonelle delle case. Non era per niente tranquillo e avrebbe fatto a meno di essere lì se non fosse stato per gli occhioni di Jeff…

“Ma che vado a pensare! Coraggio!” e si schiaffettò le guance come per svegliarsi da un brutto sogno. Giunto finalmente sotto la villa tirò un sospiro di sollievo: erano già tutti lì e non avrebbe dovuto aspettare da solo l’arrivo degli altri.

Jeff fu il primo a venirgli incontro “Ehi bello ma lo sai che cazzo di ore sono?”

“Si lo so scusatemi” tirarono tutti fuori le torce, si guardarono attorno per non correre il rischio di essere scoperti, si fecero coraggio e, facendo meno rumore possibile, entrarono nella sinistra catapecchia.
 

Jeff starnutì. C’era un casino di stramaledetta polvere. Si strofinò il naso e si voltò verso Terence “O, da che parte si deve andà?”

”Boh, e io che cazzo ne so!”

”Gente andiamo al piano di sopra… Magari c’è qualcosa di più ganzo qui ci sono solo ragnatele” Fredrick era davvero risoluto. Quatti quatti iniziarono a salire le scale…

Ora il gelo gli stava entrando a tutti nelle vene.

“Ma si può sapè che cazzo ci siamo venuti a fa qui? Morirò assiderato se si continua così”

”Micheal non rompere le palle”

”O, ma tagliati la lingua, Fredrick”

”Terence,ma sei sicuro che sia sicuro?”

”Tranquillo, non ci succederà niente, ci dovessi mettere la mano sul fuoco”. Continuarono a gironzolare per un po’, Andrew seguiva sempre Jeff in silenzio senza osare parlare. Ad un certo punto si girò: non c’era più nessuno dietro di loro.

“Jeff…”

”Che c’è?” rispose abbastanza scocciato

“…Siamo rimasti io e te.”

“Cosa?!” Jeff si voltò e vide che il suo amico aveva stramaleddettamente ragione.

“Che si fa?” chiese Andrew un po’ agitato

“Si torna giù e si aspettano lì”

"Da soli?!?O_o?!?”

”No con mammina dietro. Certo che sì! Di cosa hai paura? Pensi forse che ci sia veramente un fantasma ed entreremo in contatto con lui? Ma se non c’è nessuno qui! Non lo hai visto? Se c’era un fantasma ce ne saremmo accorti subito no?!” Andrew si rassicurò a quelle parole. Sì, aveva proprio ragione.

Scesero le scale tranquillamente e arrivarono nei pressi del pianerottolo “Sai” iniziò Andrew “Però ci sono davvero dei bei specchi qu…AAAAAAAAAAAHHHHHH!!!!!!!!!!!!” Attraverso lo specchio dietro di lui,aveva intravisto due occhi gialli da gatto… Mise un piede in fallo e caddero tutti e due un piano più sotto, senza capire bene cosa stesse succedendo…

 
 
 
Continua…