DECLAMERS: i
personaggi non sono miei, ma del mitico Inoue sensei. Io mi diverto solo a
torturarli per mio diletto personale! ^__^
NOTE: quest’idea mi è venuta mettendo in ordine la mia stanza, se non
dovesse piacervi, porgerò il reclamo alla mia cara mammina, colpevole di
schiavismo! ^_____-
Consideratela un po’ un AU, in quanto, benché si svolga nell’intervallo di
tempo in cui giocano ancora Kogure e Akagi, Hanamichi ha il suo gruppetto di
ammiratrici, cosa che non accade nel manga, nel relativo periodo. Scusate
per la mia distrazione, ma è una ff che ho scritto in una mezz’oretta
libera. E non dite che si nota! >.<
Il
capolavoro
parte II
di Soffio
d'Argento
§§§ §§§
Pov Hanamichi
E’ lunedì mattina e io non chiudo occhio da
sabato. Mi sono arrovellato il cervello per trovare una soluzione, ma alla
fine non ci sono riuscito. Sono andato in giro tutta la domenica e l’avrei
fatto pure il sabato pomeriggio se non avessi avuto gli allenamenti. Cosa ho
fatto, dite? Sono andato in giro con la macchina fotografica a scattare
foto, a “immortalare il mondo” come dice mia madre. Ho fotografato
marmocchi... volevo dire bambini... animali, anziani, nuvole, tramonti,
albe... niente! Quando mi ritrovavo nel laboratorio ad ammirare le foto che
si asciugavano appese al piccolo filo sopra i vari acidi, non potevo
esimermi dal compararle a “quella” foto.
E ora che faccio? Magari è solo una cosa
momentanea... forse sono solo rimasto colpito da quella foto, ma non è detto
che non trovi un soggetto migliore.
<< Hana? Che hai? Hai la faccia di un
cadavere! >> mi scuote con la solita delicatezza Yohei.
Siamo in terrazza all’ora di pranzo. Ci siamo
seduti all’ombra e devo avere un aspetto pessimo, perché anche gli altri del
gruppo sembrano preoccupati. In fondo sono in apprensione per me. Mi stanno
vicini a loro modo. Sono dei veri amici, gli unici che possano comprendermi
in profondità.
<< Di’ un po’... >> mi dice Okuso
avvicinandosi: << Non è che ti ha scaricato pure Haruko? >>
Come non detto! Non ho il tempo di arrabbiarmi
che sento pure gli altri intervenire:
<< Ma allora dobbiamo festeggiare! >> gli fa
eco Noma.
<< Ma sì! E siamo già a 51! >> continua
Takamiya: << Su con la vita Hanamichi! Come vedi non c’è limite al peggio!
>> e cala su di me una pioggia di coriandoli, mentre un suono di trombette
si espande nell’aria fresca del giorno. Ma dove cavolo le tengono?
Eh sì! Ho proprio dei buoni amici, penso
mentre sento la vena sulla mia tempia pulsare nervosamente. Non vorrete che
non li ripaghi per tutto l’affetto che mi dimostrano, no? E allora li stendo
tutti con delle testate che spero si ricorderanno per molto tempo.
<< Hanamichi non credi di aver esagerato? >>
mi chiede Yohei scendendo velocemente le scale dietro di me.
<< Che cosa? Ma li hai visti? >>
<< Hana! Hai tirato delle testate che
avrebbero steso pure Rukawa! >>
Rukawa…. Perché il pensiero finisce sempre lì?
Però effettivamente mi sa che ha ragione, così chiedo a Yohei di andare a
controllare. Non vorrei finire in carcere così giovane!
Ed ecco che, come se non bastasse, dalla sua
classe, con la solita aria assonnata, esce l’origine di tutti i miei guai.
Sento i sospiri estasiati delle sceme del fan club che lo guardano con gli
occhi a cuore. Anche Haruko, probabilmente farebbe così, se fosse qui in
questo momento. Che ci troveranno poi di così bello io non lo capisco. È un
tipo normale, con i soliti capelli scuri a caschetto. Ma poi che razza di
taglio ha? Io sono meglio di lui! Innanzitutto sono più affascinante e poi
sono originale! Sono più alto, ho la pelle naturalmente abbronzata, i
capelli rossi così esotici… mentre lui… guardatelo! Cammina fra la folla,
assonnato. Lo sguardo spento, la pelle pallida… sembra una kitsune
mummificata! Non è nulla di speciale, tranne quando gioca a basket. Allora
si trasforma. Perde la sua aria fredda e scostante e s’impegna fino allo
spasmo per vincere, per essere il migliore. I suoi occhi, di solito spenti,
ardono come fuochi. È questo che mi piace in lui…. No! Aspettate! Cos’ho
detto? Nulla vero? Meno male!
Chissà dove sta andando, ha il pranzo in
mano…. Forse potrei seguirlo, per scattargli qualche foto…. Magari riesco a
riprenderlo in atteggiamenti compromettenti…. Eh eh! Preparati kitsune! Alla
fine riuscirò a scalfire quella maschera di marmo che ti trovi.
Pov Rukawa.
Uhm…. Oggi sono proprio
di malumore! Sarà che la notte non riesco a dormire, fatto sta che il giorno
mi sento un cartoccio. Ho sempre la sensazione di essere osservato. Saranno
quelle esaltate del mio fan club? Spero proprio di no! Non vorrei che
iniziassero a seguirmi pure a casa! Mi bastano gli sguardi adoranti che mi
rivolgono a scuola! Come se a me interessassero! Io ho solo un sogno nella
mia vita: diventare il migliore giocatore di basket del mondo. Il resto non
conta e infatti non riesce a coinvolgermi. Per questo passo il mio tempo
libero a dormire, non c’è nulla, infatti, che valga la pena di vedere. A
parte gli allenamenti di basket e le lezioni d’inglese! Se voglio diventare
un giocatore di basket degno di questo nome, devo andare a giocare in
America, nell’NBA e per questo devo imparare la lingua inglese. È l’unica
materia che mi coinvolga. Dimenticavo che c’è pure l’educazione artistica.
Anche lì non vado niente male. Per parafrasare la frase di una certa scimmia
urlatrice: io sono un Genio in tutto quello che faccio! Ma perché poi mi è
venuto in mente Sakuragi? Ultimamente mi capita di pensarlo spesso, chissà
poi perché….
È un giocatore pieno di
talento, peccato che lo sprechi dandosi delle arie per far colpo sulla
sorella del capitano. Quando fa così glielo darei io un bel colpo… in testa!
Magari con un bel pallone di basket ben gonfiato! Ops! Questo veramente lo
faccio sempre…. È che mi fa rabbia vederlo sprecare le sue energie per
correre dietro quella lì, invece di allenarsi e diventare sempre più forte.
Vorrei che diventasse talmente bravo da riuscire a sfidarmi in un one to one
in cui non si sa ancora il vincitore. Dovrebbe allenarsi e ancora allenarsi.
Non dovrebbe perdersi dietro le gonne che incontra. Ma forse sono io che
sono “sbagliato”, che penso solo a giocare a basket e a null’altro. Forse
dovrei trovarmi una ragazza o magari un ragazzo. Sono un tipo di ampie
vedute e siccome non provo nulla per le ragazze, magari significa che mi
piacciono i ragazzi, ma siccome non provo nulla neppure per i ragazzi,
significa che devo ancora trovare la persona giusta? Maschio o femmina che
sia? Mah!
Mi alzo dal banco bruscamente. Ma che razza di
discorsi faccio? Devo solo pensare ad allenarmi!
Esco seguito dagli sguardi e dai sospiri delle
tizie del mio fan club ed ecco che lo vedo. Ha il solito sguardo accigliato,
quello che mi rivolge sempre e ormai non ci faccio neppure caso. Soffoco uno
sbadiglio, mentre lo supero e penso alla reazione che avrebbe se fra quelle
che sospirano sognanti ci fosse pure la sua “Harukina cara”. Sicuramente mi
si getterebbe addosso per prendermi a pugni. Ma dico io: che colpa ne ho se
quella mi viene dietro? Io non la conoscevo neppure prima di entrare nel
club di basket e adesso mi resta comunque indifferente! Se ti piace perché
non glielo dici e mi lasci in pace?
Eccola di nuovo! Quella fastidiosa sensazione
di essere seguito. Chiunque sia, gli farò passare la voglia di infastidirmi
con questi pedinamenti.
Pov Hanamichi.
Ma si può sapere dove sta andando? Sono dieci
minuti che barcolla attorno alla scuola, dove vuole andare? In quella
direzione c’è il boschetto di ciliegio…. Devo fare attenzione a non farmi
scoprire, altrimenti come lo spiego alla volpe che, all’improvviso, mi piace
seguirlo? Cosa gli risponderei se non so neppure io il perché? Alt! Io so
perché! Voglio semplicemente fotografarlo in qualche momento imbarazzante,
così da far vedere la foto a… a… ehm… merda! Come cavolo è che non mi viene
il nome? Ma sì! Haruko! Già già! Così lei accetterà di uscire con me!
Uhm… vediamo… si è sistemato sotto un grande
albero di ciliegio… e sta già dormendo? Ma dico io: chi cavolo è quel tizio
che si addormenta a comando? Appena si è seduto e ha appoggiato la testa sul
tronco dell’albero si è bello e addormentato! Quello ha qualcosa che non va.
Beh, ma siccome sta dormendo, non credo che si
preoccuperà se gli faccio delle foto…. Tanto chi deve dirglielo? Però da qui
non lo vedo bene e inoltre ho dimenticato l’obiettivo a casa e quindi devo
avvicinarmi parecchio se voglio fargli una foto….
Di che mi preoccupo? In fondo sta dormendo,
no? Basta mettersi ad una cinquina di metri e scattare la foto, magari però
se mi avvicino di più…. Bene adesso sono abbastanza vicino e posso
osservarlo attentamente. Certo che, insomma, non è poi una così brutta
volpe. Quando dorme è carino... se qualcuno delle sue ammiratrici lo vedesse
adesso sverrebbe sicuramente! Ha il busto appoggiato al tronco dell’albero e
la testa reclinata verso sinistra. Gli occhi sono chiusi e l’espressione
severa non cambia. La giacca dell’uniforme un po’ aperta… il vento che gli
scompiglia i capelli… il respiro regolare… l’espressione a poco a poco
rilassata…. È proprio…. Voglio vederlo da più vicino, ma non capisco il
perché e voi non chiedetemelo!
Gli sfioro con un dito il contorno del viso e
gli scosto la frangia lunga che mi impedisce di guardarlo bene. Bianco e
nero. Luce e ombra. Notte e giorno. Come il contrasto fra la sua pelle e i
suoi capelli. Come noi due insieme. Insieme….
Vorrei toccarlo di più, ma si sveglierebbe e
mi prenderebbe sicuramente a pugni e dopo avrebbe la visione di un do’hao
che rincara la dose prendendosi a calci. Perché io non capisco! Perché io
non MI capisco! Perché diavolo sto facendo tutto questo? Perché mi ritrovo
imbambolato di fronte al suo viso? Cos’è questa sensazione di tepore che mi
avvolge? Perché vorrei baciarlo? Io? Vorrei baciarlo? Ora che ci penso… non
vorrei fare altro, ma se lo facessi che accadrebbe?
Passo l’indice sulle sue labbra e le sento
incredibilmente morbide…
Pov Kaede.
Che diavolo sta succedendo? Quando mi sono
accorto di essere seguito, mi sono seduto all’ombra del mio albero preferito
e ho fatto finta d’addormentarmi, aspettando che la mia vittima cadesse
nella trappola. Volevo solo farla spaventare, in modo che la smettesse di
seguirmi come un’ossessa. Ho fatto un profondo respiro e mi sono rilassato,
aspettando. Sapevo che l’inopportuna inseguitrice non si sarebbe lasciata
sfuggire quest’occasione e infatti l’ho sentita avvicinarsi. Quel che mi ha
poco convinto sin dall’inizio è stato il rumore pesante dei passi, non
proprio quelli di una ragazzina. Probabilmente si trattava di qualche
innamorato deluso che trovava in me un perfetto capro espiatorio. Comunque
fossero andate le cose, gli avrei fatto pentire la sua decisione di
pedinarmi.
Però è successo qualcosa che mi ha preso alla
sprovvista, qualcosa che non avevo calcolato e non avevo mai sentito.
Poco dopo aver chiuso gli occhi, come da
piano, ho sentito questi “leggiadri” passi avanzare verso di me, facendosi
strada attraverso il sottosuolo pieno di foglie e rami. L’ho sentita
avanzare piano, fermandosi come per scrutare ogni mio movimento. L’ho
sentita indugiare poco lontano da me e io mi divertivo, pensando alla
reazione che avrebbe avuto… ma non era ancora quello il momento, quindi ho
continuato a respirare regolarmente e la mia vittima si è avvicinata,
sistemandosi di fronte a me. Sentivo il suo respiro sul mio viso, caldo e
agitato. Un primo amore. Sicuramente per lei dovevo essere il primo amore,
quello che si accarezza con gli occhi, quello che ti fa piangere la notte,
quello che non capisci e che non vuoi capire. Un po’ mi dispiaceva….
Stavo per saltarle addosso, quando ho sentito
qualcosa tracciare i contorni del mio viso. Avrei dovuto allontanarla da me
con forza, perché io detesto essere toccato, ma… ma… il suo tocco era così
dolce. Il suo dito sfiorava la mia pelle delicatamente e la mia pelle
sembrava tesa, come non aspettasse altro da millenni, come se fosse stata
creata apposta per quel momento. Quel tocco delicato, così simile al calore
del fuoco vivo, mi trascinava in un vortice di sensazioni che non avevo mai
provato. Volevo che quell’amabile tortura durasse per sempre, chiunque fosse
il mio torturatore. E se fosse stata una delle ragazzine del mio fan club?
Magari RU o KA o WA? E se fosse stata la sorella del capitano? Sakuragi mi
avrebbe ucciso davvero questa volta. Sakuragi…. Dovevo mettere fine a questa
farsa, quando ho sentito la sua mano accarezzare i capelli sulla mia fronte
e spostarli e poi scendere ancora giù, sulle mie labbra. E, credetemi, ho
fatto uno sforzo enorme per non aprire le labbra e catturare il suo dito.
Io, l’uomo di ghiaccio per eccellenza, mi stavo sciogliendo solo a sentirmi
accarezzato con timorosa dolcezza da qualcuno che neppure conoscevo.
Improvvisamente il calore che mi aveva
inondato è scomparso, sostituito da un gelo conosciuto. Era ancora lì,
vicino a me, lo sentivo, ma era indecisa. Forse voleva andare via. Magari
era terrorizzata da una mia reazione, ma io volevo davvero che se n’andasse?
Così per una volta ho smesso di pensare e mi sono lasciato guidare
dall’istinto. Ho allungato un braccio e l’ho presa per le spalle,
avvicinando le mie labbra alle sue. Solo un semplice tocco, in fin dei conti
era il mio primo bacio e credo anche il suo perché l’ho sentita irrigidirsi
e cercare di allontanarsi. Allora l’ho stretta meglio e l’ho ribaciata. In
un primo momento è rimasta rigida, ma poi si è rilassata e…
Pov Hanamichi.
Sono morto e sono finito all’Inferno! Ho dato
il mio primo bacio a Rukawa! E mi è pure piaciuto, ma questo non centra!
Com’è successo? Com’è successo? Beh, dopo aver recuperato un po’ di
raziocinio, mi stavo allontanando da quel posto maledetto che m’impediva di
capire bene, quando ho visto alzarsi un braccio di Rukawa, al che ho detto:
ora mi mena! Ma sì! Conoscete tutti la frase: non perdono che disturba il
mio sonno! Ha mandato in infermeria Hotta e i suoi compari e persino qualche
professore e siccome sentivo di essermelo meritato, ho chiuso gli occhi,
immaginando la sua reazione. E lui che fa? Invece di mollarmi un pugno mi
bacia! Beh in realtà è stato solo un tocco di labbra, ma il risultato non
cambia! Mi ha baciato! E non una volta! Perché poi mi ha ribaciato e mi sono
sentito in Paradiso! È difficile spiegarlo, ma era come assaggiare la prima
fragola della stagione, che non hai mai il tempo di gustare fino in fondo,
ma che ti lascia il desiderio di assaggiarne altre e altre ancora,
all’infinito…. Solo che stavo baciando un ragazzo! Già di per sé era una
tragedia, se poi ci mettete che il ragazzo in questione è niente di meno che
Rukawa, allora diventa più che una tragedia! È la fine del mondo!
Oh Kami Sama! Io ho baciato Kaede Rukawa! Se
lo sapessero quelle sgallettate delle sue fan mi farebbero la pelle!
E il fatto peggiore di questa storia è che mi
è piaciuto! Il primo bacio mi ha lasciato interdetto ed è stato così
improvviso che non sono neppure riuscito a capire cosa fosse accaduto, ma il
secondo… il secondo l’ho visto eccome e non l’ho impedito, perché la verità
è che quella foto mi ha sconvolto! È la mia maledizione! Da quel giorno non
vedo che lui e quel che c’è stato io l’ho voluto, lo volevo.
Lui mi ha accarezzato le labbra con la lingua
e io le ho socchiuse, lasciandogli la conduzione del bacio. Le nostre lingue
si sono incontrate e accarezzate…. È stato un attimo eterno. Lui aveva gli
occhi chiusi, le mani che stringevano le mie spalle e io, invece, lo
guardavo e lo trovavo bellissimo e, in quell’istante, il bacio mi era
piaciuto veramente. Mi ha fatto perdere il controllo di me e infatti mi sono
ritrovato tra le sue braccia ad accarezzare il suo collo diafano con le mie
mani di bronzo, a condividere il mio respiro con il suo…. Fino a che…
Pov Kaede.
L’avevo sentita rilassarsi fra le mie braccia
o forse dovrei dire l’avevo sentito. Perché l’uniforme non era quella di una
ragazza, ma a me non interessava. In fondo ero già preparato a
quest’eventualità, ma mi chiedevo chi potesse essere…. Ho duellato con lui
per il nostro secondo bacio e ho tremato sentendo il tocco leggero delle sue
mani sul mio collo… che poteva interessarmi chi era? Però… se fosse stato
qualcuno della squadra? Le spalle larghe non lasciavano dubbi: era qualcuno
molto alto e dall’aspetto imponente…. Magari non era nessuno di questa
scuola o forse… Oh Kami! Se fosse stato uno di terza, uno del “Mitsui anima
ardente fan club” sarei morto! E se fosse stato Mitsui? Beh lui era da
escludere poiché sta con Kogure. E il capitano Akagi? Al solo pensiero era
nata nel profondo di me una sensazione di disgusto così forte da liberarmi
da quella carezza e aprire gli occhi di scatto.
<< Sakuragi? >>
Pov. Hanamichi.
L’ho sento irrigidirsi sotto il mio tocco
leggero. Kami sama! Ho sbagliato tutto! Forse stava solo sognando o magari
stava immaginando di sognare una ragazza e io… ora…
Mi allontana con forza e apre gli occhi di
scatto.
<< Sakuragi? >>
La sua voce è stupita e lo sarebbe pure la mia
se, al risveglio da un sogno, vedessi il mio peggior nemico davanti a me e
realizzassi di averlo bac… bacia… non riesco più neppure a pronunciare
questa parola senza balbettare!
E ora cosa accadrà? Mi prenderà a pugni,
perché io lo farei. Non ho il coraggio di guardarlo in faccia, così perdo
tempo a sistemare la mia uniforme, poi mi faccio coraggio e alzo lo sguardo
e…. Kuso! È proprio disgusto quello che leggo! Maledizione! Ho dato il mio
primo bacio a qualcuno che prima mi odiava e ora avrà ancora più motivi per
farlo….
Raccolgo in fretta la macchina fotografica e
me ne vado. Ma non fuggo. No. Questo lo farebbe una ragazzina. Non io. Io
sono il teppista più temuto di Kanagawa. Però è come se fuggissi, perché
vorrei dirgli tante cose, perché vorrei scusarmi… perché vorrei capire… se
mi odia… se solo gli sono indifferente… se. Ma prima devo capire io ed ho
intenzione di farlo. Parola di Hanamichi Sakuragi, il Tensai per eccellenza!
Pov Kaede.
Sakuragi. Eppure non mi stupisco, anche se
dovrei. Ho baciato un ragazzo e non uno qualsiasi, ma proprio lui, il mio
peggior nemico, quello che in partita piuttosto che passarmi la palla si
farebbe amputare un braccio. Quello che durante gli allenamenti mi grida il
suo odio con tutto se stesso… quello che è innamorato della sorella del
capitano! Kuso! E io gli ho strappato il suo primo bacio! Beh era anche il
mio primo bacio, ma il mio era voluto. Io sapevo cosa volevo quando l’ho
baciato, perché io volevo baciarlo! Lui probabilmente no, anzi sicuramente
no! E io non posso fare a meno di sentirmi un verme, mentre lo vedo alzare
lo sguardo con l’espressione più ferita che abbia mai visto…. Mi guarda e io
non so che dire. Se lo sapessi glielo direi, anche una sciocchezza, ma non
riesco a dire nulla. Riesco solo a ricambiare il suo sguardo, prima che lui
prenda la sua macchina fotografica e se ne vada. Non scappa, ma fugge via lo
stesso e forse è meglio così. Abbiamo entrambi qualcosa su cui riflettere.
Perché anche lui lo voleva, lo sento! L’ho sentito nella dolcezza con cui mi
ha accarezzato, nel desiderio con cui mi ha baciato…. E poi quella macchina
fotografica accanto a noi. Una professionale. Che fosse lui la persona che
ho percepito al parco? È lui la persona che mi seguiva? E perché la macchina
fotografica? Maledizione! E ora che farò?
Una foglia mi cade fra i capelli…. È proprio
strano l’amore… ti colpisce quando meno te lo aspetti, ritrovandolo nella
persona che meno immagineresti. Non so se sia amore o cosa. Devo scoprirlo e
lo scoprirò. Parola di Kaede Rukawa.
FINE SECONDA PARTE
Autrice si guarda attorno: ehm… non c’è
nessuno?
Ede: no. Sono morti dopo aver letto questa
schifezza! E pensare che il primo capitolo era così carino… a detta di Hana
naturalmente! Figurati se io leggo le schifezze che scrivi!
Autrice: ;_______; ma che ci posso fare se mi
viene tutto male? ;______;
Ede: smetti di scrivere!
Autrice: hai ragione Ede! Lascio la storia
così! Smetto di scrivere!
Ede: come lasci la storia così? Ma devi
finirla!
Autrice: ma hai detto tu che era meglio che
smettessi di scrivere!
Ede: e da quando in qua mi dai ascolto?
Autrice: mai! E infatti ti prendevo in giro! O
mamma! Anche lo sclero finale è da brividi!
Ede fa pat pat sulla spalla dell’autrice:
consoliamoci! Io ho almeno Hana e tu nessuno! Ahahaha!
Autrice: maledetto! >.< Questa me la paghi!
Vabbè…. Vorrà dire che mi farò consolare da Sanzuccio mio!
Tessssssssooooooooooorrrrrrrrrrrrrooooooooooo!
PS: ehm… vi prego chiudete un occhio.
Ultimamente non riesco a scrivere nulla di decente. Forse dovrei smettere,
ma scrivere e torturare i pg di SD e i miei original mi diverte un casino!
So che prima era il turno di chissà quale ff, ma ho smesso di seguire la
scaletta e scrivo quello che mi viene prima, solo che fa tutto schifo perché
in realtà mi arrabatto sopra la tastiera senza avere un’idea ben precisa…. E
pensare che vorrei fare la scrittrice! Tsè! Meglio che lasci perdere, vero?
Tutto quanto…. Tranne il mio Sanzo_pucci_kawaii! ^______^
Anche questo capitolo è microscopico ed è
l’unica cosa rimasta dell’idea originale… -_____- abbiate pietà! ;___;
Alla prox!
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