Nota: Un attimo di pazzia ha scaturito questo breva testo..leggete..è l'unica cosa che vi chiedo di fare. Grazie. Commentate sono curiosa di sapere cosa ne pensate! Baci baci

 


Il bilanciere della vita
 

di One1290

 

Ecco.
Stavo guardando in faccia la morte. Bella. Devo dire che possiede un certo fascino. Maestosa.
Sì, Maestosa è il suo significato adatto.
La Morte è la punizione per i nostri peccati.
Io sono un peccatore. Vivere è stato il più grande peccato possibile. Un vero peccato. Ma ora. Ora sì che esisto. Sono tornato a nascere. Sono sbocciato, come un fiore in primavera. Io ho commesso il peccato più stupido. Amare. Un uomo. L’amore, l’oggetto del desiderio. Quelli che tutti desiderano ma che solo in pochi provano. L’amore, il bilanciere della vita. Una vita fatta di estremi.


Questo è quello che pensavo.
Non pensavo che l’amore potesse ferire così tanto. Proprio non pensavo. Ero un ragazzino allora. Solo un giovane alla ricerca di se stesso e di qualcuno da amare. Il grande passo del matrimonio. Tutti in famiglia non si aspettavano che quello da un figlio. La mia testa nebulosa vagava nell’ignoto alla ricerca di qualcosa che fosse quasi superiore alla vita stessa. Cercavo, come un povero il cibo, L’amore. Quello che trovai non si poteva definire tale ma io, allora, ne ero convinto. La convinzione di essere innamorato e felice mi aveva del tutto deviato. Solo più tardi, quando lo incontrai, mi accorsi che la mia vita sarebbe cambiata da un momento all’altro. Non avevo che afferrato il senso distorto e offuscato della passione. Questa strana storia si svolgeva mentre io ero sposato con una donna. Non era lei l’altra metà. Ma lui. Io e quel giovane ragazzo tenevamo nascosto tutto, alla sua fidanzata, alla mia famiglia. Persino a noi stessi lo negavamo. Negavamo i baci sotto le coperte calde e le dolci carezze che ci destavano tutti e cinque i sensi. Quale cosa può spingere un uomo ad amare così passionalmente un altro uomo? Nemmeno la natura lo sa spiegare. È definito il più grande peccato dopo aver ucciso. Amare è come uccidere. Assassini. Chi come me, ha pugnalato il cuore della propria moglie. Io amo il peccato in se. Perché l’uomo è un peccato. Ora che tutti sanno, perché negare?

Era sera tardi, tornavo a casa dal lavoro, stanco e macilento. Speravo arrivasse presto l’indomani per poter vedere il mio.. come definirlo.. amante. La mia salvezza, la mia disperazione. Mia moglie mi aspettava a casa. Io ancora non sapevo quello che Lei conosceva già.
Ecco. Apro la porta. Tremende urla dilaniano gli spessi muri dell’appartamento, frasi tremende, offese irripetibili.
- Come hai potuto farmi questo!?! Maiale che non sei altro. Porco disumano!!-
- Amore, amore fermati ascoltami..- cercavo di fermare quegl’impeti di rabbia, quello sguardo penetrante mi trapassava il cuore. Forse faceva più male a lei che a me.
- Vattene via schifoso bastardo. Non osare mai più chiamarmi amore! Chiama il tuo pervertito con quello stupido nome!! Vattene stronzo!- le lacrime che scendevano.
- Ti prego. Lo so che ho sbagliato ma voglio parlare!-
- Sei peggio di un animale! Dio mio santissimo hai una relazione con un uomo da 6 anni!!! Noi siamo sposati da 12!- ho sempre saputo che quando si sarebbe scoperto non sarebbe stata capace di perdonarmi. Anche se era una cattolica, non era né in grado di perdonare né di farsene una ragione.
La vidi allungare la mano verso il mobile di cucina dove teneva tutte le posate. Vidi una luce nei suoi occhi. La gelosia e il disprezzo. Il coltello stretto nella sua morsa. Il mio stomaco. La mia vita. Il ventre. Caldo e improvvisamente freddo. Un pianto disarmante e disperato. Il pavimento di marmo gelido. Sentivo l’anima uscire sospinta come da un vento che la trascinava lontano. Un immenso baratro. Profondo, buio. E poi.
Il vuoto.