DECLAMERS: i personaggi non sono miei, ma
del mitico Inoue. Io mi diverto solo a torturarli per mio diletto
personale! ^__^
NOTE: questa ff l’ho scritta per il Ruhana day! ^__________^ Il
mio primo Ruhana day! ç///////ç sono commossa! Ragazze è tutta per voi! Non
vi preoccupate... appena trascorso il Ruhana mi dedicherò alle altre ff
iniziate... ^^ Non linciatemi!
In corsivo ci sono i flashback. Ah! Dimenticavo: ODIO LE SENMIT/MITSEN
(scusate visto che ormai tutti dicono di odiare Kimi e odiare le Mitko anche
io voglio dire la mia!)! Come? Che c’entra questo? Era solo per ricordare
che nelle mie ff metterò solo COPPIE CANONICHE!
E poi... questa ff sarà un alternarsi di pov, con un racconto in terza
persona alla fine.
DEDICA SPECIALE: alla carissima Koibito per il suo
compleanno! Tanti auguri tesoro e scusa per il ritardo! >.<
Il bacio
di Soffio
d'Argento
Pov Hana.
Un anno! Io e la volpe stiamo insieme da un
anno! ^_^ Non è bellissimo? Come dite? Che cavolo significa che è già un
miracolo se siamo vivi e non ci siamo ammazzati? Tsè! Non raccolgo le
vostre basse insinuazioni! Io e la volpe ci amiamo da morire! È vero che
lui non me lo ha mai detto, ma io l’ho capito… almeno credo. Ma certo! E
poi dove troverebbe un Tensai più bello di me?
Comunque ora non mi disturbate che devo fare una cosa importantissima!
Come cosa? Tsè! Ha proprio ragione Mitcchi a dire che siete un po’ “tardi”
(vf: Una cosa meravigliosa. Ndvocina fuori campo… pubblicità regresso
^O^)! Vi ho già detto che stiamo insieme da un anno, quindi secondo voi
che potrei mai fare? Andare a giocare a basket?! -____- La vicinanza con
la mia volpe vi fa male! Ma no! Sto cercando un regalo per il nostro primo
anniversario! Ma non voglio niente di scontato! Voglio qualcosa di bello,
originale e che faccia capire alla mia volpe quello che provo per lui! Per
questo stamani sono uscito presto! Oggi non abbiamo scuola e quindi posso
pensare con calma al regalo per la kitsune! Che diavolo significa:
pensarci prima? Certo che ci ho pensato prima, solo che… solo che Ryo, da
quando è capitano e si è fidanzato con Ayako, è diventato un despota e
praticamente ci fa lavorare come degli schiavi. Non mi lamento di certo
perché vogliamo vincere il campionato nazionale, ma capirete che non ho
avuto molto tempo da dedicare alla ricerca del regalo per il mio
volpacchiotto. E fra scuola (quest’anno ci siamo messi d’impegno per non
correre il rischio di essere buttati fuori dalla squadra >.<) e basket
capirete che non avevamo molto tempo e quel poco lo abbiamo passato
insieme.
Adoro stare con il kitsune! Non è molto
loquace però il tempo con lui sembra brillare d’oro. Mi piace da impazzire.
Peccato che il tempo sembra sempre troppo poco…. Come dite? Beh avete
ragione… mi sembra poco solo perché vorrei che non finisse mai. Uff! Che mi
fate dire? Non sono pensieri degni di un tensai!
Pov Ede
Dove cavolo si è cacciato il do’hao? Stamani
deve essersi alzato presto, perché quando mi sono svegliato lui non era al
mio fianco. Non è stato un bel risveglio davvero. Con gli occhi ancora
chiusi ho allungato la mano verso la parte del letto occupato da lui, ma non
ho trovato nulla. Per un attimo ho pensato di aver dormito da solo e che la
notte passata era stata solo un sogno, ma il letto era sfatto e il profumo
di Hana era ancora impresso sul cuscino.
Sono sceso in cucina e ho trovato la colazione già pronta e c’era pure un
bigliettino:
“Buongiorno amore. Ci vediamo stasera, non aspettarmi per il pranzo. Oggi
niente allenamenti al campetto. Ti amo. Hanamichi.”
Ti amo. Due semplici parole eppure è così
difficile pronunciarle. Per me che non ho amato mai nessuno in tutta la mia
vita, neppure me stesso, pronunciare quelle parole è tremendamente
difficile. È come scalare un’alta e ripida montagna e non sapere cosa mi
aspetta o se riuscirò nell’impresa. Hanamichi non mi dice nulla, ma so che
attende quelle due semplici parole. Ti amo. So che aspetta, ogni volta che
me lo sussurra mi guarda dopo negli occhi e aspetta… io ci provo, ma non ci
riesco e lui non dice nulla, solo mi sorride e mi bacia.
Chissà cos’aveva di così importante da fare il
do’hao che passare la mattina con me. Visto che stanotte è rimasto qui,
immaginavo di poter trascorrere una mattina all’insegna delle coccole.
Sorseggio il caffè americano e sbuffo. Faccio ruotare lo sguardo attorno
alla stanza e lo vedo. Kuso! Adesso capisco perché Hana sia uscito presto
stamani!
Mi avvicino al calendario…. Eh no! Non ci sono dubbi!
<< Che diavolo stai facendo do’hao? >>
<< Stupida volpe senza romanticismo e smemorata! Sto segnando la data del
nostro anniversario sul calendario, così che tu, povera volpe senza memoria,
possa ricordartelo sempre! >>
<< Tsè! >>
<< Non fare quella faccia volpe! Anche perché sono sicuro che te ne
dimenticherai comunque! >>
<< Guarda che non sono mica un do’hao! >>
<< Infatti! Sei una baka kitsune! >>
Merda! Me lo sono scordato davvero! Che ora è?
Le undici… a quest’ora Hana avrà già trovato qualcosa. Meglio uscire subito.
Pov Hana
Neanche qui! Sono due ore che giro per i
negozi ma non riesco a trovare nulla. Insomma è il nostro primo anniversario
e io vorrei trovare un regalo speciale, qualcosa che faccia capire ancora di
più alla volpe quanto importante per me lui sia e come sia felice di stare
insieme. Però non ho trovato nulla che corrisponda ai miei desideri. Cosa
cerco? Ma ve l’ho detto: qualcosa di speciale! Voglio qualcosa che… come
faccio a spiegarvelo? Per quanto io parli e parli, alla fine non riesco mai
a spiegare bene quello che provo o desidero. Kaede invece parla poco, ma
quando decide di mettere in moto le corde vocali allora lo fa con stile.
Sembra un’enciclopedia delle frasi sagge. Signor Rukawa ha qualcosa di
saggio da dirci oggi? Tsè!
Comunque non era di questo che volevo parlare. Io sto cercando qualcosa che
mi conquisti e non l’ho ancora trovato. Qualcosa di bello e dolce, come
quest’anno trascorso insieme. Ma non riesco a trovare nulla!
<< Ehilà Sakuragi! >>
Mi sembra di conoscere questa voce….
<< Sendo? Che ci fai qui? >>
Ma una domanda più intelligente non potevo farla? Voglio dire: non c’è
scuola, è una bella giornata, siamo al centro…. Che si può voler fare qui?
-___-
<< Sto aspettando Hiro-kun. Deve fare una commissione per la madre e io lo
sto accompagnando. E tu? Cosa fai di bello? >>
<< A parte il fatto che non sono affari tuoi… ma tu e Koshino state sempre
assieme? >>
<< Ma certo! Non voglio stare lontano dal mio koibito! >>
<< Come scusa? Tu e Koshino… >>
<< Sì, come te e Rukawa, no? >>
Mi ritrovo ad annuire come un cretino e a fare un conto mentale…. Allora:
Hisashi e Kiminobu, Maki e Kyota, Hanagata e Fujima, io e la mia volpe (la
coppia più bella, modestamente con un Tensai della bellezza come me ^___^),
Fukuda e Jin (che impressione quando li ho visti ieri sera camminare mano
nella mano, non immaginavo Fukuda così tenerone! O___O) e ora Sendo e
Koshino…. Ma sono tutti gay a Kanagawa?
<< Sakuragi? Ci sei ancora? >>
<< Ehm…. Ma certo! Senti ma da quando state insieme tu e il burbero? >>
<< Ahahahah! Ti sentisse Hiro-kun ti spellerebbe vivo! Stiamo insieme da due
anni. >>
Due anni? E io non mi sono mai accorto di nulla? Un momento… ora che
ricordo… Una volta sentii Kiminobu raccontare a Hisashi di quando, dopo la
partita regolamentare contro il Kainan del campionato dello scorso anno,
Koshino era saltato addosso ad Akira….
<< Allora? Cosa fai di bello? >> mi chiede sempre sorridendomi.
Forse non tutto il male viene davvero per nuocere. Magari posso ricavarne
qualcosa d’interessante…. Lui e Koshino stanno insieme da due anni, quindi
dovranno pur aver festeggiato il primo anniversario, anche se, conoscendo il
porcospino, non oso immaginare come. -///-
<< Sto cercando un regalo per Kaede. >>
Lui sembra pensarci su, poi fa un sorriso che per poco non mi mette ko. Come
diavolo fa a sorridere così? Si vedono tutti i denti!
<< Primo anniversario, vero? >> annuisco ancora sconvolto e lui continua: <<
Mi ricordo ancora il nostro primo. Se ci ripenso…. Per fortuna Hiro aveva
segnato sul calendario la data, altrimenti me lo sarei dimenticato… >> dice
passandosi imbarazzato una mano fra i capelli.
Questa storia non mi giunge completamente nuova. E io pensavo che fosse
Koshino ad assomigliare alla volpe.
<< Girai tutta Kanagawa alla ricerca di qualcosa di… speciale. Volevo far
comprendere ad Hiro quanto fosse importante per me, ma nulla mi sembrava
all’altezza. >>
Mi fa cenno di seguirlo e ci sediamo su una panchina, poco distante dal
negozio che stavamo osservando prima. Avevo proprio ragione: per una volta
Sendo mi sarà d’aiuto.
<< E tu? Hai trovato qualcosa d’interessante? >>
Sbuffo accasciandomi sulla panchina. Alzo gli occhi al cielo e mi accorgo
che è di un azzurro da far paura. Sembra uscito da una cartolina.
<< Niente, vero? Lo vedo dalla tua faccia. Anche io ero come te, sai? Avevo
pensato ai cioccolatini, ma Hiro è allergico alla cioccolata… i fiori mi
sembravano troppo banali… profumi? Roba da compleanno per il migliore amico,
non certo per un anniversario! Peluche? Beh a me l’idea piaceva, ma non ne
trovato uno con il suo musetto imbronciato. Così alla fine, sul baratro
della disperazione, mi ricordai di una cosa che mi disse mia madre una
volta: un regalo deve venire dal cuore. >>
<< Dal cuore? >> gli chiedo non capendo cosa voglia dire.
<< Sì. Dal cuore. >>
In quel momento Koshino esce da un negozio con due buste stracolme. Si
guarda un po’ in giro e poi vede Akira vicino a me. Lo vedo sorridere, ma
non con la bocca, con gli occhi. Akira si alza e mi fa un cenno di
saluto. Vorrei chiedergli cosa intendesse dire con quelle parole, ma non
riesco a chiedergli nient’altro che il regalo donato al suo koi.
<< Una lettera. Quando si parla d’amore non sono poi così esperto come
vogliono far credere, così ho affidato ad una lettera le parole del mio
cuore. Una lettera accompagnata da una rosa e dal mio amore. >>
Detto questo si gira e corre verso Koshino. Li vedo litigare su chi debba
portare i pacchi. Alla fine, sbuffando, il play del Ryonan gliene dà uno in
mano e Akira gli scompiglia sorridendo i capelli.
Una lettera…. Niente male come idea. Però non
sono bravo a scrivere lettere! Certe cose preferisco dirgliele di presenza,
guardandolo negli occhi.
Rimettiamoci alla ricerca!
Pov Ede
Niente! Perché cavolo non hanno nulla di
speciale? Non mi piace nulla di quello che vedo. Non che io abbia già
un’idea precisa di quello che voglio regalare ad Hana, ma i negozi non mi
aiutano! Voglio qualcosa di bello, dolce e solare, proprio come Hana. Sarò
ridicolo ma voglio qualcosa di… speciale.
<< Kaede Rukawa. >>
No! Ditemi che non è vero! Con tutte le persone che avrei la possibilità di
incontrare oggi, proprio lui devo trovarmi davanti?
<< Kyota…. >>
<< Che ci fa l’asso dello Shohoku in giro per Kanagawa? Stai cercando di
sperimentare una tecnica per sconfiggermi? Tsè! Non ci riuscirai! >>
<< Kyota? Sparisci! Non ho tempo da perdere con te! >>
Stupida scimmia petulante! Ho altro di meglio da fare che perdere così il
mio tempo! Ma Kyota questo sembra non capirlo perché continua a girarmi
attorno, scrutandomi.
<< Ho capito! Eh eh! Altro che Sakuragi! Il vero genio sono io! >>
<< Sentiamo: che avresti capito? >> sbuffo annoiato.
<< Primo anniversario con la scimmia rossa, vero? >>
Sono senza parole. Come diavolo ha fatto a capirlo? Nessuno, a parte i
ragazzi della nostra squadra, sa di me e di Hanamichi.
<< Ti chiederai come faccio a saperlo. Semplice: lo sanno tutti! >>
Suppongo che in questo momento, se fossi un personaggio dei manga, sarei in
deformed e con tanto di occhi a palla.
<< Su dai non fare quella faccia! Kaede Rukawa fa sempre notizia! Comunque
me lo ha detto Kenji, che a sua volta lo ha saputo da Sendo, che lo ha
saputo… >> ci pensa un po’ su, poi candidamente mi dice: << Non mi ricorda
da chi! >>
<< Hn. >> gli dico riassumendo la mia faccia di bronzo.
<< Allora… hai già visto qualcosa d’interessante? >>
<< Non sono affari tuoi, Nobu-scimmia. >>
So che essere chiamato in quella maniera lo fa andare in palla e così spero
di potermene liberare, ma la “scimmia selvaggia” del Kainan si limita a
guardarmi con aria di sufficienza e a sbuffare.
<< Ho capito: sei in alto mare! Ma poiché io sono Nobunaga Kyota, l’ex
matricola d’oro del Kainan, futuro best five di Kanagawa e… >> mi allontano
velocemente.
Quando Kyota inizia a declamare le sue presunte qualità è peggio di
Hanamichi. Così, perso com’è in quel mondo al di fuori dalla realtà, ne
approfitto per allontanarmi silenziosamente, sperando che non se ne accorga,
ma a quanto pare oggi i numi non mi sono favorevoli.
<< RUKAWA! >> urla furioso in mezzo alla folla e io vorrei tanto far finta
di non conoscerlo, ma si mette a correre e mi raggiunge: << Come diavolo osi
ignorarmi! Comunque, poiché, come stavo dicendo, sono non solo un campione
di basket, ma anche un campione fra i fidanzati modello, ho deciso di
aiutarti a cercare un regalo per la scimmia! >>
No. Proprio no. Oggi i Numi l’hanno proprio con me.
<< E come avresti intenzione di aiutarmi? >> sbotto spazientito.
<< Semplice! Ti racconterò cosa ho regalato al mio Macchan. >>
Come abbia fatto a convincermi non lo so,
fatto sta che adesso mi ritrovo in un bar con Kyota davanti a me, seduti ad
un tavolino fortunatamente piuttosto riservato, a parlare come vecchi amici.
O meglio: Kyota parla di Maki e io fingo di ascoltare, assaporando il mio
frappè alle ciliegie.
<< Kyota… devo forse ricordarti che mi hai chiesto tu di venire qua e non
certo per parlare di come sia, in un modo o in un altro, “magnifico” il tuo
Maki? >>
<< Wow! Mamma mia! Credo che non mi riprenderò mai dallo shock! >> mi guarda
sbalordito, ma io non capisco quindi lui prende la palla al balzo e: <<
Allora conosci il giapponese! Io ho sempre pensato che fossi un alieno che
non conoscesse bene la nostra lingua. >>
<< Idiota! Se non parlo è perché non ho niente da dire! >> rispondo offeso:
<< Al contrario di alcune scimmie che non fanno altro che parlare! >>
<< Suvvia Kaede! Anche se Hanamichi è una scimmia insopportabile, non è
giusto parlare male di lui in sua assenza! ^___^ >>
<< Senti Kyota… >> faccio per alzarmi ma lui mi blocca.
<< Allora io e Macchan abbiamo festeggiato il nostro anniversario ad Aprile.
>> inizia e io mi risiedo pensando al fatto che sto solo perdendo tempo: <<
Io non sapevo che cosa regalargli, così poiché Macchan era a Tokyo
all’università e avevo molto tempo libero, ogni sera, dopo gli allenamenti
uscivo per cercare di trovare qualcosa di speciale. Credimi se ti dico di
aver girato tutti i negozi di Kanagawa e dintorni, ma non avevo trovato
nulla. Shin è figlio di uno degli imprenditori più ricchi della zona e
capirai che aveva già tutto, ma ugualmente io cercavo con ostinazione quella
cosa speciale che rendesse a parole i miei pensieri. >>
<< E l’hai trovato? >> domando impaziente.
Lo vedo scuotere la testa: << La sera prima ero disperato. Inoltre ero solo
perché i miei genitori erano in viaggio e io dovevo cucinare e non è che la
cosa mi entusiasmasse molto, anche se, modestia a parte, sono un ottimo
cuoco! ^O^ >>
<< Già… modestia a parte vero? >>
<< Ad ogni modo… iniziai a pensare a Macchan e a come dovesse trovarsi da
solo… cosa faceva… come si sentiva… cosa mangiava. E così mi è venuta
un’idea. Gli ho regalato una serata tutta per lui! >>
<< Non capisco… >>
<< Semplice: l’ho invitato a cena e gli ho preparato tutti i suoi piatti
preferiti. Ho sistemato la casa in modo da creare un ambiente confortevole e
ho comprato una piccola torta come dessert. Beh sono un campione in cucina,
ma la torta non ho ancora imparato a prepararla. >>
<< E gli è piaciuta? >> gli chiedo, ma il suo sorriso parla da solo.
Fino ad ora non ci avevo fatto caso, ma il mio Hana e questo ciclone umano
si assomigliano molto, forse è per questo che litigano spesso. Sono entrambi
delle anime candide e il loro viso riflette le emozioni del loro cuore, però
Hana ha una caratteristica in più… lui mi capisce, come nessuno altro. È
anche per questo che lo amo.
Osservo Kyota guardare il mio orologio e aggrottare la fronte.
<< Maledizione! Devo andare! Scusa ma se non torno presto a casa mia madre
oggi mi scuoia. >> si alza di fretta: << Spero che tu riesca a trovare
quello che cerchi! A presto Rukawa e ricorda che la prossima volta ti
sconfiggerò! >> ed esce.
E solo adesso mi ricordo che… maledetta scimmia! Ha lasciato il conto da
pagare a me! Meno male che non mangia come Hanamichi! Hana… devo ancora
trovare qualcosa da regalargli!
Pov Hana
E dopo la pausa pranzo si ricomincia. Spero
proprio di trovare qualcosa, ma il tempo passa e così anche le mie speranze.
I negozi a quest’ora del pomeriggio sembrano tutti uguali. “Un regalo deve
venire dal cuore”. Troverò mai qualcosa che dimostri quello che provo in
profondità?
Un negozio di musica. La volpe adora ascoltare il rock. Non che il rock, a
parer mio, sia molto romantico, ma se magari trovassi il cd giusto forse a
Kaede piacerebbe…
Senza pensarci troppo entro e la commessa si volta a salutarmi con un
inchino. Inizio la mia perlustrazione del negozio. È più grande visto da
dentro. Quasi ci si perde! Vedo che ci sono dischi di tutti i tipi: rock…
metal… pop… classica… Hanagata…. Hanagata? Beh non può che essere lui! Lui
e Uozumi sono i ragazzi più alti di Kanagawa e di certo quello non è l’ex
capitano del Ryonan.
<< Ehilà Hanagata! >>
Si volta di soprassalto! Ehm… mi sa che ho alzato troppo la voce perché ci
sta guardando tutto il negozio. Chiedo scusa imbarazzato e poi mi volto
verso il gigante dello Shoyo. Sì lo so che adesso va all’università, ma a me
poco importa.
<< Sakuragi… cosa ci fai qui? Non ti facevo estimatore della musica
classica. >>
<< E infatti non lo sono. >> dico osservandomi in giro: << Ma sto cercando
un regalo per la volpe malefica ed è da stamani che sono in giro. >>
<< Ma non hai trovato nulla. >> mi dice sistemando un cd.
<< Nulla. Poi ho visto questo negozio così colorato e pieno di luci e
siccome a Kaede piace ascoltare la musica ho pensato di regalargliene uno.
Ma ce ne sono così tanti che non so che scegliere. >> dico imbarazzato.
Hanagata scuote la testa: << Non credo che qui troverai qualcosa allora. >>
mi dice.
<< Come scusa? >>
<< Non stiamo parlando del compleanno di un amico, ma di un anniversario.
Deve essere un regalo speciale che abbia un significato importante sia per
lui che per te. >>
Non penso neppure di ribattere sul come sappia del nostro anniversario,
quindi la domanda che gli faccio è un’altra:
<< Tu cosa hai regalato a Kenji? >>
Il cd che tiene nelle mani gli cade e lo vedo arrossire mentre si abbassa
per prenderlo.
<< Come… come lo sai? >> borbotta ad una tonalità così bassa che fatico a
sentirlo.
<< Stai scherzando? Ma lo sanno tutti. >> e qui Hanagata, se possibile,
diventa più rosso.
Ci sono dei tavolini al bar del negozio e ci andiamo a sedere lì. Ordino una
fetta di torta al cioccolato e una tazza di the, per rimanere leggero, visto
che ho pranzato da poco…
<< Io e Kenji stiamo insieme da tre anni ormai. Tu non lo sai, ma il nostro
sogno è di fare un viaggio in Olanda. >>
<< Olanda? Come mai? >>
<< Vedi io ho dei parenti lì, dei nonni (^^ NdA.), ma l’ultima volta che ci
sono stato ero molto piccolo, poi i miei genitori e i nonni litigarono e non
mi fu più permesso di partire. Però l’Olanda è sempre rimasta nei miei
ricordi, così andavo spesso in libreria a comprare qualche nuovo libro su
questa bellissima nazione e un giorno, prima ancora di entrare allo Shoyo,
mi ritrovai a condividere un libro con un bellissimo ragazzo dagli occhi
verdi. >>
<< Fujima immagino. >> e lo vedo asserire con il capo.
<< Infatti. Cercavamo entrambe la sola copia di un libro bellissimo, così,
parlando, scoprii che uno dei suoi sogni era di fare un viaggio in Olanda…
>>
<< E’ così che vi siete conosciuti, vero? E poi vi siete ritrovati allo
Shoyo… >>
<< Infatti. Quel giorno lasciai a lui la copia del libro e spesso lo
sfogliamo insieme la sera quando restiamo a casa sua. So che sembra così
deciso, ma ti assicuro che è un ragazzo molto romantico. >>
<< Cosa gli hai regalato? >>
<< Ah già! Quasi me ne dimenticavo. Beh mi sono fatto spedire dei semi di
tulipani dai miei cugini e li ho coltivati nel piccolo giardino di casa.
Così, a maggio, per il nostro anniversario glieli ho regalati. Li ho in
parte travasati in alcuni vasi e glieli ho donati. >>
Un regalo speciale…. Un regalo che viene dal cuore….
Restiamo ancora un po’ a parlare di regali… del basket… e non mi rendo conto
del tempo che passa. Alla fine Hanagata si alza e mi saluta.
<< Devo andare Sakuragi o farò tardi. >>
<< Aspetta un attimo. >> Hanagata si risiede: << Ci andrete mai in Olanda?
>>
<< I miei nonni e i miei genitori si sono chiariti. Io e Kenji partiamo
quest’estate. >> poi si alza nuovamente, lo vedo prendere dei cd e andare
alla cassa.
Guardo anche io l’orologio. Troverò mai quello che cerco?
Pov Kaede
Dove diavolo sono finito? Allora… stavo
pensando al regalo che aveva fatto Kyota a Maki e ponderando se fosse il
caso di uccidere il do’hao così. Beh purtroppo devo ammettere che in cucina
non sono molto bravo e quando mi ci metto combino solo disastri. Ma neanche
il do’hao se la cava meglio di me, quindi spero che non venga a lui
quell’idea.
Ecco stavo facendo pensieri del genere quando… mi ritrovo in questo posto
che non conosco.
<< Kaede? Che diavolo ci fai qui? >>
<< Hisashi? Cosa ci fai tu qui! >>
<< Sto facendo montare dei pezzi nuovi per la mia moto. E tu? Ah aspetta:
regalo d’anniversario per la scimmia rossa! >>
<< Non chiamarlo scimmia, Hisashi, lo sai che non mi piace! >>
Hisashi sorride e m’invita a seguirlo dentro un’officina. C’è quel suo
amico… quel Tetsuo che sta sistemando la moto di Hisashi. Lo guardo
interrogativo e lui si limita ad alzare le spalle.
<< Kimi lo sa e poi Tetsuo non è più quello di un tempo, vero amico? >> l’
“amico” alza lo sguardo dalla moto e sorride, Hisashi mi poggia una mano
sulla spalla: << Qui abbiamo quasi finito. Visto che dubito troverai
qualcosa in questo quartiere, ti riaccompagno a casa. Oltretutto sta già
facendo tardi. Chissà come sarà preoccupata la scimmia! >>
Fra poco chiuderanno i negozi e io non ho trovato proprio nulla. Che
bell’anniversario! E io che volevo che fosse indimenticabile.
<< Che cosa hai regalato tu a Kiminobu? >>
<< Sei proprio in palla, eh? Beh io e Kimi, per il nostro anniversario,
abbiamo fatto un viaggetto in moto. Siccome ricadeva durante il fine
settimana, abbiamo pensato, di comune accordo, di lasciare la nostra vita
alle spalle e partire, anche se per un breve tempo. >>
<< Sarebbe questo il regalo speciale? >>
<< Sì, almeno per noi. Vedi tra università e squadra di basket riuscivamo a
vederci poco, così abbiamo decido di ritagliare uno spazio solo per noi e
lasciare tutto il mondo ad aspettare. >>
<< Ho finito Hisashi. >> dice Tetsuo.
Il nostro tiratore da tre punti, mi lascia un attimo e va a pagare. Poi
prende un casco e me lo porge. Saliamo sulla moto e sfrecciamo a tutta
velocità per le strade di Kanagawa. Gli chiedo di lasciarmi in centro,
voglio vedere se riesco a trovare qualcosa, anche banale, ma so benissimo
che non mi accontenterei facilmente. Hana merita molto di più.
Prima di ripartire, Hisashi mi dice: << Ricordati quello che ti dico, Kaede:
un regalo per un anniversario deve essere qualcosa di speciale, qualcosa che
l’altra persona non si aspetta, qualcosa che lo renda ancor più felice di
quanto già sia… qualcosa che desidera e che non ha mai avuto. >> e detto
questo riparte, lasciandomi con il mio regalo.
SOMETHING STUPID THAT I LOVE YOU
Hanamichi ritornava a casa della volpe dopo
un’infruttuosa ricerca durata un giorno intero. Aveva incontrato diversi
amici, ma nessuno era mai riuscito ad aiutarlo fino in fondo. Una lettera…
dei fiori… non erano regali speciali, almeno non per lui e la volpe. Erano
speciali per Akira che non riusciva ad esprimere i suoi sentimenti, erano
speciali per Toru e Kenji e il loro amore per l’Olanda, ma non erano
speciali per lui e la volpe.
E di negozi ne aveva visitati parecchi, ma nulla era riuscito a convincerlo.
Tutti quegli oggetti sembravano banali ed ordinari. Voleva qualcosa che
dicesse, pressappoco, “io sono perfetto per il tuo amore!”, ma non aveva
trovato nulla e ora ritornava a casa con la coda fra le gambe. E lui che
voleva che questo anniversario, il loro primo anniversario, fosse
indimenticabile!
Diede un calcio ad una pietra che andò a colpire un cassonetto dei rifiuti.
<< Merda! >> imprecò per la milionesima volta in quella giornata.
Stava per prendere a calci un’altra pietra quando sentì un rumore provenire
dal cassonetto. Vi si avvicinò e frugò fra i vari rifiuti e lo trovò. Un
musino piccolo e spaventato. Un cagnolino così piccolo da poter stare in una
mano. Era stato abbandonato, come lui e Kaede almeno una volta nella vita.
Kaede…. Guardò quel cagnolino. Tremava dalla paura e dalla fame
probabilmente. Era sporco e si augurava non fosse ferito, però… se lui non
avesse tirato quella pietra e non si fosse così accorto del cane, che fine
avrebbe fatto? Ripensò agli avvenimenti della giornata…. Se avesse trovato
il regalo per Kaede… se quel giorno la sua ricerca fosse stata fruttuosa…
probabilmente sarebbe tornato prima a casa, percorrendo magari un’altra
strada… e così non avrebbe trovato quel cagnolino che sarebbe morto
sicuramente, tra il freddo, la fame e l’asfissia. Chi poteva buttare nella
spazzatura, manco fosse un giocattolo vecchio, una creatura vivente.
<< Sei fortunato, sai piccolo? Io a Kacchan saremo dei bravi padroni. >>
Il cagnolino gli leccò il muso e si accostò ancor di più al suo corpo.
Hanamichi lo accarezzò e si diresse, a passi veloci, verso casa.
Ora sapeva che regalargli. Adesso si sentiva
pronto per fare quel gran regalo ad Hanamichi. Lui era il ragazzo che amava
e con il quale voleva vivere la sua intera vita. Hanamichi…. Lo vide
arrivare in fretta, correndo. Teneva qualcosa stretto al suo petto e
sorrideva.
<< Kaede. >> gli sussurrò appena fu giunto davanti al cancello.
<< Tanti auguri Hana-kun. Scusa ma… non ho trovato un regalo speciale per
te, per noi… >> gli sussurrò Kaede guardando l’asfalto.
<< Neanche io. >> disse il rossino di rimando: << Volevo qualcosa di
speciale, qualcosa che potesse mostrarti tutto l’amore che provo per te, ma
non ho trovato nulla… nulla tranne il mio amore stesso e me…. Se mi vuoi
staremo insieme per sempre. >>
Kaede abbracciò Hanamichi e lo strinse forte. Un regalo… davvero era
importante comprare qualcosa di bello e costoso? Era questo ciò che volevano
dirgli i suoi amici. Un regalo speciale… deve venire dal cuore. Accarezzò i
capelli di Hanamichi e si scostò. Era il momento di dargli il suo di regalo.
Prese il volto del rossino fra le mani e lo guardò negli occhi, aprì la
bocca… ma qualcosa si mosse fra le braccia del koi.
<< Che cosa?… >>
<< Scusa Kaede! Quasi me ne dimenticavo! Tornando a casa ho incontrato lui.
>> disse Hanamichi mostrandogli una balla di pelo rossa e nera: << Era in un
cassonetto dei rifiuti e credo che abbia bisogno di una casa…. Pensi che
saremo dei bravi padroni? >>
Kaede prese il batuffolo fra le mani. Tremava e non escludeva che fosse per
la paura. Lo strinse a sé e sorrise. Accarezzò un paio di volte il pelo
morbido del cagnolino ed entrò in casa, seguito da Hanamichi. Prepararono un
bagno caldo per il cucciolo e una ciotolina con del cibo preso dal frigo.
Certo non era magari l’ideale per un cucciolo, ma avrebbero rimediato il
giorno dopo.
<< Domani lo portiamo dal veterinario. >>
<< Dobbiamo ancora dargli un nome, Kacchan. È una femminuccia… che ne dici
di Ruhana? >>
<< Ruhana? >>
<< Sì. Ru come Rukawa e Hana come Hanamichi, mi piace di più di Hanaru, è
più per maschietti questo nome non pensi? >>
<< Ruhana… mi piace…. Sì. La chiameremo Ruhana. >>
Hanamichi prese in braccio il cagnolino e lo accarezzò dolcemente.
<< Ti piace il tuo nuovo nome, eh piccola? >> la cucciola si addormentò fra
le sue braccia.
Hanamichi e Kaede la sistemarono nella cuccia preparata nella loro camera e
rimasero a guardarla a lungo, beandosi in un abbraccio senza fine.
Ore 2:07
<< Di’ un po’ volpe ne sei proprio sicuro? >>
<< Ohi do’hao! Guarda che ne hanno parlato tutte le televisioni! Oggi c’è
l’eclissi totale di luna (lo so che è già passata, ma me lo permettete,
vero? ^^;;; NdA.) e la luna si tingerà di rosso. >>
<< Uhm… in onore del Tensai suppongo! >>
Kaede si schiaffeggiò la fronte. Hana ridacchiò sottovoce e abbracciò da
dietro il suo ragazzo.
<< Guarda! Sta iniziando! >> gli sussurrò all’orecchio.
Kaede si rilassò nel suo abbraccio e incrociò le sue mani con quelle del suo
amore. Inspirò profondamente. La luna a poco a poco si tingeva di rosso. Era
uno spettacolo senza fine. Assomigliava a loro due. La luna assomigliava a
lui, con la sua pelle candida e la sua melanconica solitudine, e il sole era
Hanamichi, con il suo calore e la sua luminosa vivacità.
<< Assomigliano a noi, vero volpe? >>
Kaede si scostò leggermente. Hanamichi era serio e guardava la luna.
<< Vedi per quanto lontani potremo mai essere nella nostra vita, il mio
amore, come i raggi del sole che superano la barriera della terra e
illuminano e riscaldano la luna, ti raggiungerà sempre, perché noi due siamo
astri indivisibili. Ovunque tu sia, ovunque io mi trovi, noi saremo sempre
insieme, perché ci amiamo. >> e poi guardandolo negli occhi: << Perché io ti
amo. >>
<< Anche io ti amo, Hanamichi. >>
Il rossino spalancò gli occhi sorpreso. Kaede gli accarezzò una guancia:
<< Ti amo tanto Hana-kun, più di quanto non te lo abbia mai detto. >>
Hanamichi prese la mano di Kaede, la avvicinò alle labbra e ne baciò il
palmo.
<< Ce ne hai messo di tempo, eh stupida volpe? >> gli disse senza guardarlo
in volto: << Però alla fine me lo hai detto. Sai Kacchan? È il più bel
regalo che potessi mai farmi. È vero che il nostro anniversario è già
passato, ma… >> non riuscì a continuare per l’emozione.
<< Shh…. Le parole adesso non hanno più importanza… >>
Kaede avvicinò il suo volto a quello di Hanamichi e si baciarono. Piccoli e
infiniti baci, mentre la luna fuori veniva raggiunta dall’amore del sole.
Buon Ruhana day a tutte!
OWARI
Autrice: buon Ruhana day a tutte ragazze, che
amiate le Ruhana o le Hanaru, perché in fondo parliamo sempre dell’amore che
lega i nostri puccini adorati.
Spero che vi piaccia. Ho cercato le parole migliori per descrivere l’amore
che lega due persone e l’ho trovate in ricordi lontani.
Che un giorno anche voi possiate essere
raggiunte e abbracciate dal calore dell’amore, come la luna e il sole.
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