TITOLO: Il malinteso

AUTORE: Nuel

SERIE: Slam Dunk

PARTE: 1/1

PAIRING: Sendo-Koshino

RATING: PG

DECLAMER: I pg sono di Mr. Inoue (uffa!uffa!uffa!)

ARCHIVIO: Ysal




IL MALINTESO
Di NUEL


Hiroaki Koshino non credeva ai suoi occhi: Akira Sendo, croce e delizia della sua vita, con in mano una sacca da viaggio, parlava tranquillamente con suo padre, Rin Sendo e Kaede Rukawa, in mezzo alla strada. Forse il calore estivo gli stava dando alla testa! Che ci faceva Rukawa con padre e figlio Sendo?!

Rin Sendo, in completo grigio, alto quanto suo figlio, i capelli brizzolati di un uomo ormai oltre la cinquantina, accarezzava la nuca del suo "piccolo Akira" e...... faceva lo stesso con Rukawa!!

Non era solo sorpresa quella che Koshino sentiva scombussolargli l’ anima, no: era angoscia, era paura, era...... gelosia! Perché il padre di Akira si comportava così con Rukawa??

Certo, lui e Akira si erano un po’ allontanati dopo la festa dell’ ultimo anno di liceo.... già perché Akira stava facendo lo scemo con l’ ennesima oca di turno, proprio la sera in cui lui aveva deciso di confessargli il suo amore, e...... non aveva proprio potuto resistere: altro che scenata: quella poveretta era scappata in lacrime....... "Mi spiace mettermi in mezzo, ma vorrei evitarti una delusione: per Aki’ tu sei solo una parentesi svuotacoglioni in mia assenza!" Le aveva detto, approfittando di un attimo di distrazione di Akira, poi era andato da lui e l’ aveva abbracciato. Sendo gli aveva circondato le spalle con la familiarità di mille altri abbracci tra compagnoni...... e lei aveva avuto la conferma a quelle parole. Quando Akira l’ aveva inseguita ed aveva sentito la storia si era infuriato ed aveva chiesto spiegazioni...... e lui? Da bravo fesso gli aveva risposto che era stufo di vedergli perdere tempo dietro a storie inutili di cui gli avrebbe poi fatto il resoconto solo per vantarsi..... naturalmente avevano litigato, si erano evitati per una settimana, poi si erano dati una mano durante gli esami, passandosi le risposte per gli scritti e poi.... poi c’ erano state le vacanze. Solo cinque telefonate in un mese e mezzo, ok, quasi una alla settimana...... ma loro si sentivano praticamente tutti i giorni, prima: scuola insieme, pomeriggio insieme, e poi telefonatina della buona notte.... senza parlare che, di cose davvero importanti, non se ne dicevano più..... gli aveva chiesto a che facoltà aveva deciso di iscriversi e lui..... "ancora non ho deciso"! E, naturalmente, nemmeno si vedevano! Neanche per fare due tiri nel parchetto s’ erano più visti!

Il signor Sendo li salutò con un bacio ciascuno.... questo era troppo! Koshino si parò in mezzo alla strada e salutò il suo migliore amico come se l’ avesse visto in quel momento.

-Hei! Hiro’! Come va?-

-Io bene, e tu? Dove vai di bello con quella borsa?-

Sendo gli fece un gran sorriso. -Abbiamo i muratori a casa, e io non riesco a studiare per l’ esame d’ ammissione all’ università, così vado per un po’ a casa di Kaede-

-Ah- Riuscì solo a dire Koshino. Ma come faceva a dire tanto candidamente una cosa del genere? A lui, poi!!!

-Beh, noi andiamo, ciao!-

"Ciao"? Tutto qui? Non aveva altro da dirgli? Rukawa non l’ aveva neppure salutato, si era limitato a fissarlo con quell’ aria di superiorità! Dei, quanto lo odiava! Dacché ricordava, Rukawa e Sendo si conoscevano da sempre, anche se si vedevano poco. Da piccolo, una o due volte, aveva giocato anche lui con Rukawa, ma solo perché c’ era Akira a coinvolgerlo. Lui era scorbutico, ma Rukawa era davvero impossibile!

Camminò fino a casa, sentendosi tremendamente depresso. Non avevano più parlato della famosa festa, non c’ erano state più occasioni per stare insieme, rilassati, o anche solo da soli. Si chiuse in camera, si sedette sul letto, la schiena contro la testiera e le braccia a circondargli le ginocchia.... Rukawa non era una delle ochette di cui Akira finiva regolarmente per stancarsi...... questa volta sarebbe stata dura!


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-Perché lo tratti così?-

-Hm?-

Rukawa alzò un sopracciglio. -Invertiamo le parti?-

Sendo gli sorrise e lo abbracciò, stampandogli un bacio sulla guancia.

-Non preoccuparti: Koshino è coriaceo da morire!-

-Sarà.....-

-Non ti fidi di me?-

-Mi è sembrato sconvolto-

Sendo sospirò, guardando il cielo sereno e luminoso.

-Con lui non è facile: è tutta la vita che gli sto intorno..... mi manca solo di dirglielo chiaramente in faccia..... ma lui lo prenderebbe per uno scherzo.... non capisce!-

Rukawa lo guardò torvo, chiedendosi chi dei due fosse più idiota.

Entrarono a casa di Rukawa e furono subito accolti dal sorriso caloroso di Yayoi Rukawa, la donna, con due scintillanti zaffiri al posto degli occhi abbracciò e baciò con trasporto Akira, che scerzando la saluto con un rispettoso "Signora!"

-Fatti guardare! AAAAAA Sei stupendo tesoro!! Guardalo Kaede! Dovresti sorridere anche tu, qualche volta!.....-

Dopo un milione di smancerie materne, i due riuscirono a salire le scale di casa e depositare la valigia in camera.

-Uff! Non ci sono abituato!- Si lamentò Sendo, finalmente al sicuro.

-Aspetta che arrivi l’ ora della merenda per lamentarti! Ti farà il terzo grado!-

-Immagino sia colpa mia..... dovrei venire a trovarvi più spesso!-

-Già- Rukawa abbozzò un mezzo sorriso.


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Koshino camminava svogliatamente per il centro, faceva troppo caldo per stare chiusi in casa, avrebbe voluto andare al mare, ma l’ idea delle centinaia di coppiette che sicuramente se ne stavano a crogiolarsi sulla spiaggia gli dava il voltastomaco. Aveva anche pensato di chiamare Akira per dirgli di andare da lui, anzichè restare a casa di Rukawa, ma una volta che l’ avesse avuto sotto il suo stesso tetto, sarebbe riuscito a trattenersi? Si, era troppo goffo, imbranato e timido per tentare qualsiasi approccio, ma gli sarebbe venuto un esaurimento.... bhe, non che cambiasse molto, dato che l’ esaurimento gli stava venendo lo stesso a pensare al SUO Akira a "studiare" con quell’ essere arrogante!

-Koshino! Che fai tutto solo?-

Koshino sbuffò..... tra tutte le creature insopportabili che popolavano la terra, doveva imbattersi proprio in quell’ uragano di pessime idee concentrate con un misto di arroganza degno di Rukawa e con una sirena dei pompieri al posto dell’ ugola!

-Che vuoi Sakuragi?-

-Io volevo solo essere gentile! Sei più nero del solito...-

-SI!- Sbottò. -E la colpa è tua! Dovresti tenerti al guinzaglio quel tuo animale domestico invece di lasciarlo scorrazzare a fregarsi i ragazzi degli altri!-

-Non ho capito un’ acca di quello che dici....- Rispose Sakuragi, sturandosi un orecchio offeso dal tono alto dell’ altro.

Koshino lo guardo come se cadesse dalle nuvole: ma c’ era o ci faceva???

-Il tuo bel volpacchiotto, alias Rukawa, vive da tre giorni con Akira....... ti risulta o no?-

Sakuragi lo fissò inebetito, come non capisse quello che stava dicendo.

-Kaede..... mi ha detto che aveva una rimpatriata in famiglia....-

-La famiglia se la sta facendo con Akira, razza di scemo!!-

Sakuragi lo guardò illividendo in viso. -Sono più che sicuro che ti sbagli!- Lo afferrò per un braccio e cominciò a trascinarlo fino a casa del suo ragazzo-

Arrivati alla meta suonò il campanello. Attesero qualche minuto prima che.... Akira Sendo, un asciugamano sul collo, i capelli liberi dalla loro solita impalcatura e boxer aprisse loro la porta.

-Chi è Aki’?- Chiese Rukawa dall’ interno.

Ma Sendo restò muto di fronte alla carica di Sakuragi ed ad un pallido Koshino che scappava via.

Sakuragi non sapeva perché non riuscisse a chiudere di più le mani intorno al collo di quel maledetto seduttore di volpini fedeli! L’ aveva afferrato per il collo e lo teneva stretto, ma Sendo non pareva troppo preoccupato. Eppure lui lo stava minacciando di morte! Lenta, dolorosa e violenta morte!

-Hana, ti spiacerebbe togliere le mani dal collo di mio fratello?- Chiese con calma Rukawa fissandolo a braccia incrociate.

-Tuo cosa?????????- Lo fissò sgranando gli occhi.

-F.R.A.T.E.L.L.O- Sillabò Sendo riconquistando il sorriso.

Sakuragi mollò la presa più per lo stupore che altro, corrugando la fronte e guardando i due che aveva davanti.

-Kaede..... mi sono perso qualcosa?- Chiese titubante.

-Vieni dentro che ti spiego- sbuffò -e tu va a vestirti!-

-E Koshino?- Chiese Sakuragi, un po’ preoccupato.

-A lui ci penserà Akira- Tagliò corto Rukawa trascinando il suo ragazzo in salotto e togliendo dalla libreria un pesante album fotografico.

Gli sedette accanto, sul divano, e cominciò a sfogliarlo.

Prima pagina: due sposi felici circondati da amici e parenti.

-Mamma e papà il giorno del loro matrimonio- Spiegò lui con calma.

-Intende dire: Rin Sendo e Yayoi Rukawa, il giorno del loro matrimonio- Puntualizzò Sendo giungendo alle loro spalle e sedendosi dall’ altro lato di Sakuragi, afferrando un lato dell’ album, che così finì sulle gambe del nuovo arrivato.

Rukawa continuò a sfogliare, soffermandosi su un altra foto.

-Akira Sendo a quasi un mese di vita- Un bimbo urlante mostrava l’ ugola da un foto ravvicinatissima.

-Già! Il primo, bellissimo figlio dei coniugi Sendo!- ^__________________^

-Questo sgorbietto invece è il secondo genito, un anno dopo! Babbo e mamma non hanno perso tempo!- Ridacchiò Sendo indicando un’ altra foto con un bimbo imbronciato con due enormi occhi blu. -Kaede Sendo! (Oggi Rukawa)- ^__________^

Sakuragi guardò il suo ragazzo, mentre scorreva decine di foto dei due bambini assieme e di qualche foto in cui c’ erano anche entrambi i genitori.

-Hanno divorziato quando avevo cinque anni, Hana’. Aki’ fu affidato a papà, io alla mamma. Lei mi fece cambiare cognome, prendendo il suo, così c’ erano meno problemi con i documenti, così, almeno, disse lei. Credo che volesse che il suo cognome andasse avanti- Spiegò con calma.

-Speranza vana! Povera mamma!- Li guardò malizzioso Sendo, con un’ allusione nella voce.

-Fratelli!- Disse ancora incredulo Sakuragi.

-Ora sarà meglio rintracciare Koshino e spiegare tutto pure a lui- Disse Rukawa, impassibile come al solito.

-Già! Era convinto che......-

-Che?- Chiesero in coro i due.

-Che Kaede avesse sedotto il suo ragazzo!!-

Quattro occhi si puntarono su Sendo, il suo sorriso ebbe un attimo di cedimento.

"Allora Hiro’ mi....." Si disse sentendo il cuore scoppiargli di gioia.

-Chiamalo!- Disse lapidario Rukawa.

-Se lo chiamo io non risponderà mai! E’ meglio se lo chiama Hanamichi e gli chiede di aiutarlo a nascondere il mio cadavere!- Rispose ritrovando il sorriso.

Non molto convinto, Sakuragi si fece dare il numero di Koshino e lo convinse, non senza fatica, a tornare a casa di Rukawa.

-Ma poi te la sbrighi tu... cognato!- Lo avvisò Sakuragi, suscitando l’ alzarsi di un sopracciglio del suo ragazzo a quell’ ultima parola. Sendo si limitò ad un colossale "smile".

Koshino arrivò dopo un bel po’, Rukawa lo fece accomodare in salotto, dove attendevano gli altri due.

-Noi andiamo a preparare il the- Annunciò Rukawa afferrando per un braccio il suo ragazzo e trascinandolo in cucina, per dare modo a suo fratello di stare solo con Koshino.

Sendo si alzò un po’ impacciato, mentre Hiroaki lo fissava torvo come poche volte.

-Hiro’.... devo dirti una cosa, prima che ci siano altri malintesi...-

-......- Koshino taceva, sempre più scuro.

-Kaede ed io......-

Koshino produsse un suono basso, una specie di ringhio assai minaccioso.

Sendo abbozzò un sorriso, no, decisamente non lo aveva mai visto così arrabbiato..... e una parte di lui riusciva ad esserne contenta!

-Hiro’, tu sei da sempre il mio migliore amico, non avrei dovuto tenerti nascosta una cosa del genere....-

-Lascia stare Sendo! Ho già capito tutto!- Urlo, dandogli le spalle e dirigendosi verso la porta.

-No, non hai capito proprio niente!- Lo rincorse e lo prese per un braccio.

-Il rapporto che ci lega è molto più profondo...-

Koshino gli assestò un pugno dritto sul naso: quando era troppo, era troppo! Ora voleva pure stare a dirgli quanto si amavano lui e Rukawa?! Le lacrime iniziarono a bagnargli gli occhi, quindi doveva andarsene di corsa, non voleva che qualcuno lo vedesse in quelle condizioni.

-Hi... Hiro....- Disse appena Sendo, tamponandosi il naso dolorante.

-Il the è pronto!!- Entrò gongolante Sakuragi, reggendo il vassoio. Il suo sguardo passò deluso da uno all’ altro.

-Ma non vi siete ancora chiariti?!- Chiese incredulo.

Koshino, sguardo fisso a terra, prese deciso la via della porta, ma Rukawa fu rapido ad intercettarlo.

-Akira! Le foto!- Intanto spinse Koshino a sedere sulla poltrona.

Sendo prese l’ album, si inginocchiò davanti al ragazzo che amava da sempre e lo depositò sulle sue ginocchia. Koshino lo guardava ferito e sfiduciato.

-Voglio raccontarti una storia, Hiro’- Aprì l’ album sulla foto del matrimonio. -Il giorno più bello della vita di due persone che si amano, quello in cui giurano di amarsi per sempre davanti al Cielo ed agli uomini....- Cominciò a sfogliare l’ album.- Poi nasce un figlio e sembra suggellare tutte quelle promesse. Lo chiamano Akira, passano giorno e notte a coccolarlo e viziarlo, è la realizazione del loro amore e della loro felicità..... e decidono di fargli il regalo più bello: un fratellino con cui giocare, crescere, dividere le esperienze della vita...... il piccolo Kaede..... ma non sempre le cose vanno come si spera, si litiga per delle sciocchezze, si finge, per i figli, che tutto vada bene, ma i bambini non sono stupidi, e quando i genitori cominciano a vedere che i bambini soffrono, si accusano a vicenda,.... si arriva al divorzio, un giudice decide arbitrariamente di dividere i due frartelli e di affidarli uno al padre ed uno alla madre..... I bambini si perdono un po’ di vista, ma si vogliono sempre bene, amano le stesse cose, si dedicano agli stessi sport, si aiutano con la scuola..... si innamorano.... e se anche non potranno sposarsi come fecero i loro genitori, non gliene importa molto, data l’ esperienza che hanno alle spalle..... vogliono costruire un rapporto più duraturo, anche se è basato sulle stesse promesse..... puoi credere alle mie promesse, Hiroaki?-

Akira era serio, con gli occhi umidi e lo fissava in attesa e timoroso della sua risposta.

In disparte, Rukawa e Sakuragi erano imbarazzati per la scena a cui avevano appena asistito, per il modo in cui Sendo aveva aperto il suo cuore, raccontando quella storia, affermando il suo affetto per il fratelo scontroso e poco espansivo, e confessando al suo inseparabile amico di amarlo.

-A...Akira....-

-Ti amo, Hiro’....-

-Anche io ti amo, Akira-

Sendo, con un pallido sorriso si sporse per appoggiare un bacio delicato sulle labbra del suo ragazzo.

-Cè una cosa, però, che non ho capito, Akira......-

-Quale?- Chiese Sendo ritrovando del tutto il sorriso.

-Che rapporto hai detto che c’è tra te e Rukawa?-

-IuuuuuuHuuuuuuuu! Aki’, ‘Ede! Sono tornata!- Cinguettò una donna trafficando con le chiavi della porta, in ingresso.

-Ciao mamma!- La salutarono in coro i due ragazzi, rispondendo al contempo alla domanda di Koshino.

-Ciao Hana’, caro! Oh! E tu chi sei? Un amico del mio Aki’?- Chiese la donna, rivolgendo un sorriso solare ad un imbarazzatissimo Koshino, che non si era ancora ripreso da tutti gli eventi precedenti.

-Bhe, mamma, in realtà, lui....-

Yayoi Rukawa passò lo sguardo dal figlio al ragazzo sprofondato nella poltrona ed enfatizzò un gemito rassegnato.

-Anche tu Akira! Vi abbiamo proprio fatti con lo stampo! Potevi almeno rendermi nonna per sbaglio, prima!-

Akira fece un gesto scaramantico poco educato, mentre Koshino diventava viola ed i piccioncini sul divano ridevano piano.

-Va bhè! Hana’ e tu, come ti chiami, figliolo?....-

-Koshino, signora. Hiroaki Koshino.-

-Bene, allora: Hiro’, caro, Hana’, caro, venite ad aiutarmi con la spesa, non vorrete sempre stare appiccicati ai miei ragazzi!- Cinguettò di nuovo, dirigendosi in cucina, seguita da Sakuragi, che ormai c’ era abituato e da un titubante Koshino.

-Adesso la mamma gli farà il terzo grado- Mormorò Sendo guardando la scena ed augurandosi che si ripetesse spesso.

-E’ un bravo ragazzo, se la caverà- Rispose Rukawa sorridendogli.

-Dovresti sorridere di più: la nostra somiglianza sarebbe più evidente, fratellino!-

-E tu dovresti essere più serio! Otteremmo lo stesso risultato, fratellone!-




Fine


>^_^<: Che fatica! Ma è andata!

Aki’+’Ede: Ma dov’è che ci somigliamo?????

>*-*<: Ru’, sorridi e sposta la frangia...

Aki’ caro, metti il muso per un millisecondo (non voglio privarmi del tuo sorriso)

Aki’+’Ede: Sarà..... ma a noi non sembra!! Sei tu che sei una pazza visionaria!

>ç_ç<: Vi disegna lo stesso autore, è normale che vi somigliate almeno un po’....

Perché nessuno mi capisce!!!!!!!!