La fine!!! Quindi, ripeto che Rukawa ormai è mio mentre gli altri personaggi di SD sono del sensei Inoue. Per Ria, per il suo compleanno, per Calipso e Greta!! Un bacione a Angie, Kira e Fra!!! ^^




If you want to believe

Parte VII

di Nausicaa



"Do'aho!!!".
"Ma perché?! Non è bellissimo? Ho faticato non poco per trovarlo e se non fosse stato per il mio intuito geniale…".
"E' una cosa da esaltati!" ribatto, lapidario, squadrando severamente la parete della sua stanza.
"Come puoi dirlo, dopo tutto quello che ci è successo?!" replica Hanamichi, impuntandosi.
Non ho parole…
È passato un po' di tempo da quella mattina in cui mi sono ritrasformato in ragazzo e da quando sono diventato il SUO ragazzo, come lui è diventato il MIO, e ormai vengo spesso a casa sua.
Sono affezionato a questo posto, anche se non glielo ho detto apertamente, mi sento a mio agio qui… ma ora me ne sto nella sua stanza a guardare un grande poster con sopra un disco volante e la scritta I WANT TO BELIEVE che fa bella mostra di sé sotto a quel freesbe che vogliono spacciare per U.F.O.!!!!
"Non c'entra niente con noi due…" mormoro, sedendomi sul suo letto.
Hanamichi si mette davanti a me, con le mani ben piantate sui fianchi e un'espressione polemica nel ribadire: "E invece sì!!!! Ci è capitata, TI è capitata una cosa straordinaria e di sicuro se ne avessimo sentito parlare avremmo scosso la testa con sufficienza, ma per come sono andate le cose non possiamo farlo…abbiamo dovuto crederci per forza!!!".
Io sospiro.
Ok, mi sono trasformato in gattino, è vero…e poi sono tornato me stesso, verissimo…
Però…
"Hana, non è che questo ci obblighi a credere a TUTTO!!!" ma lo dico con un tono scherzoso, perché non mi va davvero di litigare con lui per questo.
La mia testa rossa mi fissa con la sua finta aria truce e mi dice: "Grrr…volpe testarda!!! Tanto lo so che non cambierai idea, ma anche il tensai è un uomo dalle ferme convinzioni!!!" e poi decide che possiamo cambiare argomento e si siede vicino a me, cingendomi e stringendomi a lui.
"Ti piace la mia camera, kitsune?" mi domanda, dopo un po' di silenzio.
Io annuisco, senza parlare, e mi sistemo contro di lui.
"Come mai?" insiste Hanamichi.
Non lo so…o meglio, lo so, ma è difficile da spiegare per me, sono sensazioni…
"Sto bene qui…" gli mormoro all'orecchio e mi stupisco di me stesso, perché non avrei pensato di trovarmi a mio agio in una stanza che non fosse la mia, la mia tana direbbe questo deficiente di cui mi sono innamorato. E invece è capitato.
Forse perché per qualche giorno è stata anche la 'mia' camera e perché non ha più segreti per me.
Pensate che, alla fine, il do'aho mi ha mostrato le dodici foto che cambia a rotazione per la cornice sulla scrivania e poi l'ho obbligato a mostrarmi anche quel pacco di foto che aveva detto di tenere nell'armadio e che mi aveva lasciato senza parole (o dovrei dire 'senza miagolio'?!).
Sono tuttora perplesso e ho anche l'idea che alcune di quelle ciocche di capelli che compaiono nelle inquadrature sbilenche della testa rossa non siano mie, ma Hanamichi mi ha detto che, nel dubbio, lui non butterà niente!
È davvero una testa matta!!!
Ma è anche come lo avevo potuto vedere quando avevo una forma felina: è un matto affettuoso!!! Ed esuberante e allegro…
"Miao!".
A questo suono, ci voltiamo entrambi.
Non sono io, ovviamente: adesso, a diffondere miagolii per la casa ci pensa un gattino vero, che è la copia esatta di come ero io…ed eccolo lì, che ci guarda affamato dalla soglia, reclamando la nostra attenzione. 
"Aspettami un attimo, kitsune: gli riempio la ciotolina e torno da te!!" mi dice Hana, alzandosi velocemente e scomparendo insieme al micetto.
Lo ha, o forse dovrei dire lo abbiamo, dal giorno stesso della mia trasformazione; nel pomeriggio eravamo usciti e avevamo fatto un giro per i negozi di animali…
Ci sono voluto quattro tentativi: ogni volta trovavamo micetti bellissimi e io ho anche dovuto forzare me stesso per evitare di comprarli tutti, ripetendomi 'non puoi riempire la casa di gatti, non puoi riempire la casa di gatti', ma il mio do'aho non riusciva a trovare quello che lui chiamava IL gatto!
Ossia…un gatto che sentisse suo alla prima occhiata!
Alla fine, quando eravamo già un po' scoraggiati e stavamo passeggiando in una zona ormai un po' distante dalle nostre, abbiamo notato un altro Pet-shop; ci siamo avvicinati e, in vetrina, lo abbiamo visto.
Un gattino nero con le macchioline bianche, dal pelo spumoso, che ci fissava con un musetto curioso e affettuoso.
Hanamichi quasi si è spalmato sulla vetrina per guardarlo meglio!!!
"E' lui!" ha detto subito e siamo entrati a comprarlo.
Lo ha chiamato veramente Kae-chan e mi sembra che vadano d'accordo, anche se il do'aho non vuole capire che questo è un gatto vero e che quindi le sue reazioni potrebbero essere leggermente diverse da quelle che avevo io!!!
Hanamichi ha rimediato qualche graffio per questo…
"Ma anche tu eri un gattino!!" è stata la sua replica quando glielo ho fatto notare.
"Ma ragionavo come una persona, non come un felino! E poi ero avvantaggiato…" ho risposto, lasciando apposta la frase incompleta…
"In che senso?" mi ha chiesto lui, sospettoso.
"Sapevo già che sei un idiota!!! Invece questo cucciolino, giustamente, non si rassegna al pensiero di avere un simile padrone!!" ho concluso, scatenando le ire di un offesissimo tensai!!!
Mentre ricordo questi avvenimenti di qualche tempo fa, mi sdraio sul letto e mi rilasso; da quando stiamo insieme, sono venuto molto spesso qui, a trovare Hana… se devo essere sincero, mi piace l'atmosfera! 
È semplice, ma calorosa, e tutto parla di affetti familiari provati dagli avvenimenti (Hanamichi mi ha raccontato di suo padre…) ma sempre solidi.
Casa mia è grande e silenziosa.
Certo, quando mio padre riesce a stare un po' a Kanagawa passa molto tempo con me e mi racconta dei suoi viaggi e della vita a Tokyo, ma questo non succede spesso e per lo più io sto lì da solo…
Qui, invece, Hanamichi mi ha fatto subito sentire parte di qualcosa…
Sono talmente immerso in questi pensieri da non accorgermi del suo ritorno se non quando si siede vicino a me e il suo volto si china sul mio per baciarmi.
Un bacio dolce ma anche appassionato, che sembra non avere fine…le nostre lingue che si sfiorano, le nostre mani che si cercano, che scorrono sui nostri corpi…
Hanamichi insinua le sue sotto la mia maglietta, accarezzando con desiderio la mia pelle…io gli cingo il collo, attirandolo ancora di più contro di me…
E poi il nostro bacio si fa più affannato e io mi rendo conto che Hanamichi, nella foga, si è sdraiato sopra di me e istintivamente il mio corpo si strofina contro il suo…il nostro battito aumenta, il respiro accelera…e noi continuiamo a baciarci, a baciarci fino a perdere il fiato e il senso della realtà…
In un lampo, capisco cosa potrebbe accadere…potremmo fare l'amore…e non è che avessimo deciso che oggi lo avremmo fatto, ma forse è meglio così, che accada con naturalezza, io e lui abbracciati sempre più stetti fino a diventare una cosa sola…e penso che lo voglio, lo desidero veramente, diventare una sola cosa con lui, ora, qui…
Perché non potrebbe succedere in nessun altro posto…
Hanamichi si separa un attimo da me per riprendere fiato, mi guarda dritto negli occhi e mi dice con voce arrochita: "Kaede…se non mi fermo adesso, dopo non potrò più fermarmi…" mi sussurra. 
Parlare non è facile, in questo momento.
"Credevo che nulla potesse fermare il tensai…" lo provoco, cercando di scherzare per non far trapelare troppo la mia emozione.
"Kitsune, io…" e la mia testa rossa arrossisce.
Sono io a dirgli: "Non fermarti…".
E poi sono ancora baci e ancora carezze e i nostri corpi che ci cercano, le nostre mani che li sfiorano e li spogliano…e la nostra pelle che finalmente può aderire e sentire di appartenere a qualcuno…e ancora baci e ancora carezze, timidamente audaci stavolta.…e poi brividi lungo la schiena, al suo tocco…
Provo un moto di dolore quando Hanamichi entra dentro di me, ma riesco a controllarlo…lo stringo a me, mi concentro sulle sue parole nel mio orecchio, sulle sue mani che mi accarezzano e poi, quando inizia a muoversi in me è soltanto luce, luce nella mia mente e intorno a me…
…La sua voce è la prima cosa che percepisco, dopo.
"Ti amo, Kaede…è stato meraviglioso…".
Apro gli occhi un po' a fatica e li fisso nei suoi, accennando un sorriso.
"Sei bellissimo, Kaede…" mormora ancora lui, accarezzandomi lentamente il corpo. Io mi volto appena, rannicchiandomi contro di lui, praticamente facendo le fusa e stavolta non ho neanche la scusa di essere un gattino!!!
"Stai bene, kitsune, vero? Non ti ho fatto male? Hai fame? Hai freddo?" all'improvviso mi tempesta di domande!
Hn…
Me lo aveva detto che si sarebbe preso cura di me!!!
E di fronte alla mia occhiataccia e alla mia affermazione di sapermela cavare più che bene da solo, la sua replica era stata: "Non me ne frega niente, penserò io a te! Io ti ho avvertito…" e mi aveva dato un bacio sulla fronte.
"Vuoi bere qualcosa? Hai sonno, vuoi dormire? KITSUNE, PERCHE' NON MI RISPONDI?!".
Magari, se tu stessi zitto per un attimo io ne avrei tempo…
Potrei rimbrottarlo per questo e forse in un altro momento lo farei, ma non oggi; oggi mi sento felice e rilassato come non mai e lo so il perché: per via del suo amore, che ho sempre sentito così forte in questi giorni, ma che adesso ho anche potuto sentire tangibilmente…su di me, dentro di me…
Sono felice. 
E così mi volto di nuovo verso di lui e gli dico: "Miao!" (*) e lo faccio ridere e io sorrido con lui e poi me lo ritrovo addosso, che mi stringe con tutta la sua forza e mi dice: "Non ti lascerò mai, Kaede…mai, per nessun motivo…voglio stare sempre con te, ogni momento…non sai quanto ho desiderato di poter stare con te…".
"Lo so, Hana…- lo contraddico gentilmente-…lo avevi detto al gattino".
Ma lui scuote il capo: "Non bastano quelle parole per spiegarlo…davvero, kitsune, ti amo più di quanto riesca ad esprimere…".
E da quando stiamo insieme, oggi, per la prima volta mi sento libero di dirgli: "Ti amo anche io…" e vorrei potergli dire anche altro, ma lui me lo impedisce, chiudendomi la bocca con la sua…
…dopo un paio d'ore siamo lavati e vestiti ed è giunto il tempo che anche lui veda una cosa…
Mentre mi infilo la maglietta blu che mi ha regalato, gli dico: "Non metterti i vestiti da casa, do'aho: devi venire con me".
Lui mi lancia un'occhiata, sorpreso: "Vuoi uscire? Per andare dove?".
"A casa mia. Devo mostrarti una cosa" gli spiego subito, per prevenire qualsiasi rimostranza a riguardo.
"Cosa? Cos'è?! Dimmelo, kitsune!!".
Certo, in questo modo mi toccherà ascoltare le sue domande per tutto il tragitto, ma in fondo mi piace sentire la sua voce…
"Non te lo dico" mi impunto.
Ovviamente questo suscita le sue più rumorose proteste, ma io sono bravissimo ad ignorarle e mi avvio verso la porta di casa.
Manca qualcosa, però…ah, eccolo lì!!
"Stupida volpe, perché hai preso in braccio Kae-chan?!" chiede lui, raggiungendomi in un lampo.
"Viene con noi, riguarda anche lui…" è la mia sintetica spiegazione.
Hanamichi chiude a chiave la porta e lungo tutto il tragitto si lancia in azzardate ipotesi su ciò che voglio mostrargli…ogni tanto la sua mano sfiora la mia, con gentilezza e poi mi sorride dolcemente…dal suo sguardo, capisco che sta pensando a quanto accaduto poco fa e anche io ci sto pensando…come potrebbe essere altrimenti?
Quando arriviamo a casa mia e io apro il cancello, lo guido sul retro del giardino e una volta lì metto a terra Kae-chan, che per tutta la strada è stato in braccio a me.
"Allora, cosa…oh!!!" Hanamichi neanche finisce la domanda, si ferma con un gran sorriso sulla faccia vedendo il gatto rossiccio che ronfa beatamente all'ombra, incurante del rumore che abbiamo fatto.
"Hn…scommetto che adesso è distrutto dopo aver corso e saltato per tutto il tempo! Ho trovato l'unico gatto non pigro di Kanagawa!!!" commento, osservandolo però con affetto.
Ci avviciniamo tutti e tre, anche Kae-chan.
"Da quando ce l'hai?" domanda la testa rossa, inginocchiandosi sull'erba fresca.
"Da ieri…l'ho trovato mentre tornavo a casa…".
"L'hai trovato?!" Hanamichi sembra allarmato, alza di scatto la testa.
"Sì".
"Sicuro che sia un gatto?".
Ancora con questa storia!!! Ti meriti una presa in giro, do'aho…
"In effetti mi dicevano che da ieri non si hanno più notizie di Sendoh…" dico con noncuranza, ma lui salta come una molla gridando: "KITSUUUUUUNEEEEEE!!!".
"Oi ma cosa urli?!" gli faccio notare con un'occhiataccia.
Hanamichi mi abbraccia, passa le mani fra i miei capelli: "Non dirlo neanche per scherzo, Kaede…tu sei solo mio…".
Io non rispondo, lo stringo a me e mi lascio stringere per fargli capire che non deve preoccuparsi, a me importa solo di lui…
"MEEEOW!!!".
Questo miagolio ci fa capire che il grido del sedicente tensai ha svegliato il mio gatto, che ora sbadiglia per poi alzarsi e stiracchiare le zampette; la nostra attenzione torna su di lui, soprattutto quando il micio rosso mette a fuoco la presenza di Kae-chan…mi accorgo adesso che sono vicini che Kae-chan è un po' più piccolo…il micetto nero se ne sta a distanza, osservando sospettoso, e credo pronto a graffiare, il rossino che gli si avvicina…si avvicina e…lo lecca sul musetto!!!
Kae-chan si scosta, sorpreso, ma l'altro ha evidentemente deciso che gli piace, perché sembra avere intenzione di continuare!
"Praticamente lo ha adottato" commento io, sorridendo a questa scena.
"Eh, i rossi sono sempre espansivi e affettuosi!!! Come lo hai chiamato?" domanda Hana,, osservandoli contento.
"Hn…visto che il gattino nero si chiama Kae-chan…" inizio io.
"Ah, ho capito!!!!" esclama lui.
"…e questo è rosso, ho pensato a te…".
"Giusto, giusto!!!".
"…e quindi ovviamente…".
"Il suo nome è Hana-chan!".
"…l'ho chiamato Do'aho!!".
"CHECCOSA??? GRRR…KITSUNEEEEEEEE!!!!!!!" grida lui, slanciandosi contro di me e facendo finire entrambi stesi sull'erba.
"Perché non gli hai dato il mio nome?!" si altera Hana.
"L'ho fatto…gli ho dato il nome che ti ho dato io…" replico, sfidandolo a smentirmi.
Hanamichi si porta su di me: "Sei una volpe stupida e indisponente…ma una volpe solo mia!!!" conclude, prima di darmi un altro bacio.
Il sole è caldo, ma l'erba all'ombra è fresca…e anche il nostro bacio è caldo e fresco…come questo sentimento che cresce dentro di noi…



Fine ^_^ 



(*) suggerimento di Greta!!! ^^
Il poster di cui parlo all'inizio è una citazione obbligata di quello che teneva Fox Mulder nella sua stanza all'FBI in "X-files"…non potevo non menzionarlo, visto che lo avevo nominato durante un divertente viaggio in treno con Calipso e Greta e che la fic ha questo titolo proprio in omaggio