Siamo quasi alla fine…
Per Ria, Calipso, Greta, Angie, Kira e Fra!!! ^^
If you
want to believe
Parte
sesta
di
Nausicaa
Il mio sonno è stato
profondo e senza sogni e ora sono in uno strano dormiveglia, ma non mi
sento affatto riposato…continuo a pensare alle parole che ieri, e in
questi giorni, Hanamichi ha avuto per me…sento la sua mano calda su di
me…ricordo l’espressione dei suoi occhi, quando ieri si è reso conto
che non ero in palestra…
Mi rendo conto che forse
non sono l’unico a essermi un po’ svegliato quando la mia testa rossa
inizia ad accarezzarmi la testolina, delicatamente, come se avesse paura
di svegliarmi…poi si gira su un fianco, sempre tenendomi stretto contro
il suo torace, mi sistema accanto a sé, sul lenzuolo, e passa di nuovo le
dita sul mio pelo morbido e spumoso.
"Rukawa…" lo
sento mormorare, ed è davvero troppo.
Voglio tornare normale…voglio
tornare me stesso, voglio…stare con lui…voglio stare con lui, lo
voglio veramente!!! Veramente, con tutto il cuore…
D’un tratto, anche se
so che Hana sta continuando a coccolarmi, non riesco più a percepire il
suo tocco…sento un gran calore ed improvvisamente provo un senso di
liberazione fortissimo, come se il mio essere si stesse espandendo e da me
si sprigionasse qualcosa…sono shoccato, ma avverto distintamente le mie
braccia e le mie gambe, provo tutte le sensazioni che si possono provare
con un corpo ‘umano’…
E quando riemergo da
tutto questo, la mano di Hanamichi è ancora su di me, sul mio fianco, ma
è ferma e lui è immobile, davanti a me e mi fissa a bocca aperta e con
gli occhi sgranati e io ho quasi paura d scoprire che sto soltanto
sognando…
Non voglio che sia un
sogno!!!
Cautamente, lui mi
accarezza, con uno sguardo trasognato che non riesco a descrivere, ma
posso intuire cosa stia pensando…nel giro di pochi secondi, si è
ritrovato a toccare non più il pelo di un gattino, ma la mia pelle…
"Ki-kitsune…?"
balbetta; ora sembra spaventato, a dire il vero…
Ma questo mi fa capire
che è successo veramente! È successo, non è un sogno, sono di nuovo
Kaede Rukawa!!!
Scatto a sedere e mi
guardo le mani per prima cosa, guardo le mie dita lunghe e penso che
potrò giocare di nuovo, di nuovo, finalmente!!! Le vedo tremare, ma non
sono solo le mani, sono io che sto tremando; e la cosa più buffa è che
scatta a sedere anche lui, aggrappandosi al letto come se avesse visto un
fantasma e lanciando un grido: "AAAAAAAAARGHHHH!!!! Che…che cosa…ma…dov’è
il gatto?! Rukawa…come…?".
Io mi volto verso di lui
e finalmente posso parlare di nuovo e voglio farlo dicendo per prima
proprio ‘quella’ parola.
"Do’aho…il
gattino ero io!".
"EEEEEEEEEEHHH!!!!!!!!"
continua a gridare lui; la sua faccia è diventata tutta rossa…
"Ero io, ma adesso…"
e non riesco a finire la frase, perché mi guardo di nuovo le mani e
capisco una volta per tutte che sono davvero io e che ho di nuovo la mia
vita, come prima, anzi meglio perché da ora ci sarà il mio do’aho e
allora alzo gli occhi e li punto nei suoi e sorrido…sorrido davvero, per
la prima volta dopo tanto tempo le mie labbra si distendono con
naturalezza in un sorriso e poi non resisto più e gli butto le braccia al
collo, abbracciandolo e soprattutto facendomi abbracciare!
Sento che istintivamente
mi stringe a sé, che sfiora la mia schiena con tanti piccoli tocchi
gentili, come a volersi sincerare che sono davvero io, che è la realtà e
che lui non è impazzito.
E io sono finalmente fra
le sue braccia…
"Rukawa…sei
veramente tu?" mi chiede lui con voce malferma, quasi timorosa.
Io non parlo, sono troppo
emozionato per farlo: mi limito ad annuire strofinando il viso contro la
sua spalla, godendomi il suo calore e il battito accelerato del suo cuore
che riesco a sentire così bene…
"Kit…kitsune…mi
sta per venire un infarto…potresti spiegarmi?!" boccheggia
Hanamichi e a me verrebbe addirittura quasi da ridere, ma non lo faccio
perché mi rendo conto che ha tutto il diritto di essere shoccato; così,
mi tiro leggermente indietro e mi sdraio al suo fianco, mentre anche lui
prova a rilassarsi senza comunque togliermi gli occhi di dosso, con le
guance in fiamme.
"Non posso spiegarti
tutto…semplicemente, la notte di Tanabata me ne stavo a ironizzare tra
me e me sui desideri da esprimere e ho pensato a come sarebbe stato
diventare un gattino per una settimana…e la mattina dopo ero veramente
un gattino!" gli dico, a bassa voce.
"E…come è potuto
succedere?" mi chiede il do’aho, ansioso di sapere.
"Non so, mi ci sono
svegliato…poi sono riuscito ad uscire di casa e sono andato al campetto
e lì…mi hai trovato tu" concludo semplicemente.
Hanamichi ha lo sguardo
trasognato: "Io la notte di Tanabata ho chiesto che si realizzasse il
mio più grande desiderio…e la mattina dopo ti ho raccolto e…ODDIO!!!!!!!!!"
improvvisamente la mia testa rossa alza la voce e si agita moltissimo,
respirando affannosamente e facendo diventare un tutt’uno il colore dei
capelli e quello della faccia.
"Che ti prende, do’aho?!".
"Io…IO NON HO
FATTO CHE PARLARTI DI TE, IN QUESTI GIORNI!!!!! Cioè, tu potevi capire,
no?" continua lui, alterato come non l’ho mai visto.
Io annuisco: "Sì…solo
il mio corpo era quello di un gattino: la mente era sempre umana…e sì,
ho sentito e capito tutto quello che hai detto su di me…" lo guardo
dritto in quei suoi occhi nocciola che ora sono spaventati e imbarazzati;
è come se fossero venute a galla le sue peggiori paure: di una brutta
reazione da parte mia, di essere rifiutato nuovamente…
"E…?" azzarda
Hanamichi; ha capito che questo è il momento decisivo fra noi due, che
non si può tornare indietro e che cambierà tutto e lui non sa ancora
intuire se per il meglio o per il peggio (ma il mio abbraccio di prima non
ti ha detto niente?! Do’aho…), ma a questo punto credo che voglia
rischiare…
"Ridimmelo"
dico io, apparentemente tranquillo ma in realtà con il cuore che mi batte
all’impazzata.
"Cosa? Cosa devo
ridirti?" domanda il mio do’aho, abbassando gli occhi per qualche
istante.
"Quello che hai
detto al gattino, ridillo a me…" lo incoraggio io, accennando un
sorriso.
Hanamichi incatena i suoi
occhi ai miei, li fissa per attimi che sembrano interminabili, poi il suo
sguardo si schiarisce e mi dice: "Ti amo, Kaede, ti amo da morire…ti
amo dallo scorso anno, ma non sapevo come avvicinarti e come dirtelo…credevo
che tu ormai mi considerassi irrimediabilmente un idiota…Vuoi…vorresti
stare con me?" e lo vedo trattenere il fiato in attesa della mia
risposta.
Io mi accoccolo contro di
lui come quando ero un gattino e mormoro: "Sì" e subito le sue
braccia mi cingono e mi stringono più forte che possono, fin quasi a
togliermi il respiro. E poi sento la sua voce che mi sussurra nell’orecchio:
"Era questo il desiderio che avevo espresso a Tanabata…di poter
stare con te, di poterti amare… Chissà, forse era destino che tu
dovessi diventare un gattino per un po’, perché questo potesse avvenire…".
Io mi strofino contro di
lui: "Forse sì…comunque, Hana, ti facevi dei falsi problemi: io ti
considero ancora adesso irrimediabilmente idiota, ma come vedi non è
stato un ostacolo insormontabile!".
"Già…- sospira
lui, prima di rendersi conto del significato delle mie parole-…ehi, no,
aspetta un attimo! Che cosa stai dicendo? Mi stai dando dell’idiota?!"
si inalbera lui, scostandosi per guardarmi in faccia minacciosamente.
"Mica è la prima
volta…" commento io.
"Non ci provare mai
più, stupidissima volpe!!! Ed eri stupido pure come gatto!!! Un gattino
che provava a giocare a basket con un gomitolo!!!! In effetti, avrei
dovuto capire da quel particolare che un micetto così strano non potevi
che essere tu, dannata kitsune!!!".
Io replico senza
scompormi: "Hai ragione: avresti dovuto capire, ma do’aho come sei…".
Le nostre discussioni
potrebbero andare avanti a non finire, lo so e lo sa anche lui, ma non
oggi; questa volta, restiamo a scrutarci con dei visi che da accigliati
diventano via via più distesi e poi ci sorridiamo e di nuovo Hanamichi mi
abbraccia forte e io mi abbandono a lui, muovendomi piano contro la sua
pelle.
Sento le sue mani che mi
accarezzano, prima timide e poi più sicure…
È tutto così strano…non
abbiamo vissuto un ‘passaggio intermedio’, siamo passati direttamente
dalle risse allo stare insieme e anche se continueremo sicuramente a
punzecchiarci, perché è troppo bello, il nostro rapporto è cambiato
completamente in pochissimo tempo e in un modo tale che non ne abbiamo
neanche preso coscienza insieme!!!
Quando ero gattino, mi
piacevano tanto le carezze di Hanamichi! E anche ora, mi rilasso contro di
lui, mentre le sue dita giocano con le ciocche nere che mi scendono sulla
nuca, mi sfiorano il collo e le spalle e poi seguono la linea della mia
schiena…per un attimo, mi sembra che Hana si faccia audace, ma poi
ritrae di scatto le mani e addirittura fa per allontanarmi da sé.
"Kaede…mi sa che
non è il caso o io…" sta quasi balbettando, è imbarazzatissimo.
"Cosa c’è?"
non capisco quale sia il problema, mi stava solo accarezzando mentre io lo
tenevo stretto e mi piaceva…
"C’è che…occavolo!!!"
si agita lui e a questo punto noto anche io che gli sta uscendo il sangue
dal naso!!!
"Ehm…Kaede, forse
non te ne sei ancora reso conto, ma…" riprende lui, mettendosi una
mano sotto il naso.
"Ma?" insomma,
devo preoccuparmi?!
"Ecco…sei nudo!!!
E se ti ho nudo fra le mie braccia, io…oddio!!!! Torno subito, kitsune"
la perdita di sangue aumenta e Hanamichi si alza di scatto per correre
verso il bagno, sciacquarsi con l’acqua fredda e calmarsi un po’,
suppongo…
E’ vero, sono nudo!!!
Ma non me ne ero proprio
accorto…stavo così bene, mi piaceva tanto parlare con lui che non ci ho
fatto caso!!! Ovviamente lui sì, però!!!
Forse dovrei dargli dell’hentai,
ma mi basta ricordare la sua espressione mentre guardava la mia foto per
sorridere e sapere che sarei ingiusto a dirglielo, che la sua non è solo
attrazione fisica.
Sento dei rumori dall’altra
stanza, come se trafficasse cercando qualcosa e poi i suoi passi che si
allontanano in direzione della cucina, direi…ma che sta combinando?!
Il mio turno di sgranare
gli occhi arriva quando Hanamichi mi raggiunge tenendosi una borsa del
ghiaccio sulla faccia.
"Addirittura?"
chiedo un po’ ironico, alzando un sopracciglio.
"Stupida volpe, il
tensai è un uomo passionale, ecco!!!" borbotta lui, scostando il
lenzuolo per sdraiarsi nuovamente accanto a me; ma così facendo,
inavvertitamente, mi scopre per pochi secondi, il tempo che io mi tiri
addosso la stoffa, ma ho notato il lampo che è passato nei suoi occhi di
fronte al mio corpo spogliato…
"Dovevo prenderne
due, di borse del ghiaccio…" dice lui, a bassa voce.
"Perché due? A che
ti serve l’altra?" a volte proprio non lo capisco!
"Be’, per…"
e Hanamichi lascia la frase a metà, limitandosi ad indicarsi il basso
ventre e allora succede una cosa buffa e bellissima, perché io scoppio a
ridere come non ho mai fatto nella vita e mi sdraio appoggiando la testa
sulla sua spalla, anche se sono un po’ imbarazzato ora che ho coscienza
di essere nudo nel suo letto, ma sono imbarazzato perché è la prima
volta, non perché mi dispiaccia; non ero mai stato così con qualcuno…
"Dunque,
ricapitoliamo: da quando mi sono svegliato, tu sei tornato te stesso da
gattino che eri, mi sono dichiarato, mi hai detto di sì, mi hai
abbracciato, mi hai sorriso, ora ridi e io ho una borsa del ghiaccio in
testa…Kitsune, non è tutto un trucco per farmi morire d’infarto o
dissanguato e liberarti così del tensai che un giorno ti oscurerà in
campo, vero?!" domanda Hanamichi e la sua voce sembra ancora un po’
scossa.
"E’ tutto vero, do’aho!
Piuttosto…" mi interrompo, ma lui si volta verso di me.
"Cosa?".
"Non avrei mai
voluto che ti preoccupassi tanto per la mia assenza da scuola" dico
semplicemente.
Lui mi passa una mano fra
i capelli: "Credevo di impazzire, Kaede…non sapevo cosa potesse
esserti successo, continuavo a pensare che magari stavi male e avevi
bisogno di me e io non ero vicino a te, dovunque tu fossi e non lo
sopportavo…e pensare che ti avevo in casa!!!!!" e ride leggermente
anche lui.
"Già…ero con te e
ho visto tanti aspetti di te che mi sono piaciuti…li hai nascosti bene,
agli allenamenti!!!" lo rimprovero, tirandogli piano i capelli.
"Senti chi
parla!".
Io mi acciglio: "Che
significa?".
"Hai detto che la
tua mente era umana, no?".
Annuisco:
"Sì".
"E allora chi era
che faceva le fusa e mi leccava il viso e voleva stare in braccio per
essere coccolato…- mi sorride lui, con l’aria di chi la sa lunga-…è
così difficile ammettere che anche Kaede Rukawa ha bisogno d’affetto ed
è capace di darne?".
"Ti ho anche morso e
graffiato" gli ricordo io, sentendomi le guance un po’ più calde
per questa sua notazione.
"Sì, sì, vabbe’…"
mi prende in giro la testa rossa, stringendomi a sé con decisione, ma non
aggiunge altro, rispettando questo aspetto del mio carattere che tende a
schermirsi di fronte alle manifestazioni più emotive.
Per un po’ ce ne stiamo
in silenzio, cullandoci nel reciproco tepore, con la sua mano che sfiora
la mia spalla, poi Hanamichi mi guarda in volto e dice, con una punta di
incertezza: "Non credi che manchi qualcosa a quell’elenco di
avvenimenti che ho fatto poco fa?" e mi sorride gentilmente, mentre
appoggia sul comodino la borsa del ghiaccio.
Io resto spiazzato…non
lo so, non so gestire bene queste situazioni, non l’ho mai fatto…
"Ossia?"
chiedo, quasi sospettoso; le idee del do’aho non sono mai da
sottovalutare. "Posso darti un bacio?" mi domanda la mia testa
rossa, sempre più emozionato. È di nuovo tutto rosso!!!!
Un bacio.
Un bacio di Hanamichi.
Annuisco con un lieve
cenno del capo, accennando un sorriso e allo stesso tempo mi protendo
verso il suo volto e lui si protende verso di me e in pochi attimi le
nostre labbra si incontrano ed è come se ci fossimo baciati da sempre…mi
sembra una cosa naturale sentire la sua bocca premuta timidamente contro
la mia, e allo stesso tempo il cuore mi batte all’impazzata e aumenta i
suoi battiti ancora di più quando il mio do’aho decide di farsi audace
e accarezza le mie labbra con la lingua e il suo sapore è caldo e buono,
non ci sto a pensare molto prima di lasciargli l’accesso alla mia bocca…le
sue mani mi accarezzano la schiena, scivolando sulla mia pelle, e quando
ci separiamo per riprendere fiato incontro il suo sguardo sorridente e
felice come non l’ho mai visto…
Hanamichi si diverte a
scompigliarmi i capelli, poi ci rilassiamo nuovamente fra le lenzuola, in
silenzio, fino a quando non sento uno strano rumore provenire da molto
vicino a me…
"Che stomaco
rumoroso, do’aho…non mi dire che sei affamato?!" lo prendo in
giro.
"Oi volpe, è
mattina inoltrata, io non ho fatto colazione e in più sono reduce da un
violento shock!!!! Ho tutti i motivi per essere affamato, quindi non
tampinarmi!!!- improvvisamente la sua voce si addolcisce- Piuttosto…non
hai fame anche tu? Potrai mangiare normalmente, adesso!!! Dai, andiamo in
cucina, kitsune!!!!" e subito fa per scostare il lenzuolo e saltare
giù dal letto, ma io non mi muovo.
"Do’aho…".
"Dimmi, stupida
volpe!".
"Credo che dovrai
prestarmi i tuoi vestiti, sempre che tu non voglia vedermi girare nudo per
casa tua…" mormoro un po’ maliziosamente.
Hanamichi per due secondi
resta interdetto, poi arrossisce di colpo e infine strepita: "Dannata
kitsune, come fai ad avere quella voce così morbida??!! E poi non farmi
pensare a…a te che te ne staresti nudo, perché…perché…oh, al
diavolo!!!!" e per smettere di fissarmi inizia a rovistare nel suo
armadio e fra i suoi cassetti e poi appoggia tutti gli indumenti sul
letto.
Io osservo i suoi
movimenti in silenzio.
"Ehm…allora io
vado di là mentre tu ti vesti, ok?" mi dice, prima di sparire oltre
la soglia della stanza.
Sorrido leggermente tra
me e me: mi piace questo contrasto tra la sua passionalità e il suo
essere un po’ imbranato!!!
Mi alzo dal letto e
comincio a vestirmi e, come immaginavo, i suoi indumenti mi stanno grandi,
anche se non di molto; non tanto per l’altezza, quanto perché Hanamichi
è più robusto e muscoloso di me…ripiego un paio di volte il bordo dei
pantaloni della tuta, in vita, e anche la maglia mi sta decisamente larga…
"Pronto, kitusne?
Tutto a posto?" sento la sua voce alle mie spalle, improvvisamente
vicina, e poi le sue braccia che mi stringono alla vita e mi attirano
contro il suo torace ampio; il capo del do’aho affonda fra i miei
capelli, eppure percepisco una leggerissima esitazione, come se avesse
paura che potessi reagire male a questo gesto di protezione.
Ma io non voglio reagire
male, non oggi…
Sfioro le sue dita con le
mie e gli rispondo: "Tutto a posto".
"Questa maglietta
diventerà la mia preferita!!!!" ride lui, contento, prendendomi per
mano e inducendomi a seguirlo in cucina.
In realtà non avrei
bisogno della sua guida, ho imparato a conoscere bene questa casa, nel
corso di questi giorni…
"Colazione all’occidentale!!!
Latte e caffè, succo di frutta, pane-burro-e-marmellata…cosa ti
piace?!" mi chiede la mia testa rossa, fermo davanti al frigo.
Hn…io in genere non
faccio colazione…
Ma poi l’occhio mi cade
sulle ciotoline che ho dovuto usare fino a ieri e allora decido che per
stamattina posso sforzarmi e che in fondo ne ho anche voglia e me lo
merito, visto quello che il gattino è stato costretto a ingurgitare!!!!
"Un succo di frutta
e del pane imburrato andranno benissimo, grazie" dico io, sedendomi
al tavolo.
"Ok, faccio in un
attimo!!! Be’, ora che ci penso, sai già tutto di questa stanza e di
questa casa!!!" esclama Hanamichi, mentre prende il succo dal frigo.
"Sì…comunque,
tanto per la cronaca, do’aho…" glielo devo proprio dire!!!
"Che cosa, stupida
volpe?!" scatta lui, sulla difensiva.
"Il cibo che mi hai
dato nei primi giorni faceva veramente schifo!!!" commento,
lapidario.
"ARGH!!! Ma come
potevo saperlo?! Non avevo mai avuto un gattino e poi, scusa, appena l’ho
capito ti ho comprato le scatolette di una nuova marca, no?! Sono stato
davvero un genio ad intuirlo, nessun altro ci sarebbe riuscito!!!"
strepita il do’aho, sistemando in tavola tutto il necessario per la
colazione.
Allungo una mano verso il
cartone del succo di frutta, quando lo colgo lanciare un’occhiata alle
ciotole, proprio come ho fatto io prima.
"Cosa c’è?"
gli chiedo, in un mormorio.
Hanamichi si stringe
nelle spalle e mi sorride: "Niente, è che…non fraintendermi, Kaede,
io sono felicissimo adesso che ho te, non sono mai stato più felice in
vita mia…però il micetto mi mancherà!!! Mi piaceva avere un gattino
per casa, mi tenevi tanta compagnia…e poi avevo anche comprato tutto per
accudirti per bene!!!".
Io lo guardo negli occhi:
"Cerca un altro gattino!" gli propongo, deciso.
Lui sbatte le palpebre,
sorpreso: "Un altro gattino?!" ripete.
"Sì…siamo in
luglio, ci sono i cucciolini nati in primavera! Basterà cercare un po’
e di sicuro troveremo un altro gattino nero e spumoso!! Così potrai
portarlo a casa…".
La mia idea gli piace, lo
capisco dalla sua espressione.
"Ottima trovata,
kitsune!!! Sembra quasi mia, vedi che ti sta già facendo bene la
vicinanza del Tensai?".
Hn…
Non ti darò la
soddisfazione di irritarmi per le tue cretinate, do’aho!
"E come lo chiamerai
questo nuovo micio?" domando, invece.
"Bah, sei una volpe
poco intuitiva…ovviamente sarà Kae-chan!!!!" replica lui
squadrandomi con superiorità.
"Non sarai tu poco
fantasioso?" lo provoco io, finendo di bere il mio succo di frutta.
Ma Hanamichi non si
altera come avrei pensato.
Mi guarda con dolcezza e
mi dice: "Te l’ho detto, kitusne: io penso sempre a te…".
Gli restituisco il
sorriso e lo osservo usare il tostapane per abbrustolire il pane che
dobbiamo mangiare.
"Però una cosa,
Kaede…" dice all’improvviso, dopo pochi secondi di silenzio.
"Quale?".
"Preferirei
comprarlo stavolta il gattino e non raccoglierlo dalla strada!"
afferma, convinto.
Io mi stupisco:
"Perché?" quando ero piccolo, ogni tanto portavo nuovi gatti in
casa, raccolti dalla strada, e mio padre non me lo ha mai impedito.
"Perché stavolta
voglio essere sicuro che sia davvero un gatto!!! Non voglio rischiare di
ritrovarmi per casa chissà chi!!!!!" è la sua spiegazione.
E a me viene da ridere e
infatti un po’ rido, e lui ride con me, mentre iniziamo a spalmare il
burro e la marmellata sul pane e dalla finestra entra un vento estivo che
ci sfiora appena, leggero…
Fine della sesta parte ^^
Lo so che anche nelle mie
fic ‘in serie’ uno dei gatti di Hana e Ru l’ho chiamato Kae-chan, mi
scuso per la ripetizione! Ma anche il mio gatto si chiamerà così!!!! ^_-
Ah, nelle mie ultime fic
ho definito molto spesso come ‘morbida’ la voce di Kaede, mentre prima
dicevo che era profonda…perché questo cambiamento? Perché ho sentito
la versione originale giapponese e la voce di Kaede è effettivamente
molto morbida!!!! ^_^
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