Uhm…credo di aver fatto un po’ di confusione
rispetto al manga: Mitsui, Kogure e Akagi non dovrebbero essere ancora nel
team Shohoku a meno di una bocciatura… Non importa!!! ^_^ Consideratelo
un altro effetto speciale di Tanabata, please…
Per Ria, Calipso, Greta, Angie, Kira e Fra!!! ^^
If you want to believe
Parte V
di Nausicaa
Sono ancora sul torace di
Hanamichi quando, la mattina successiva, mi stiracchio tutto lentamente,
provando una meravigliosa sensazione di leggerezza. Sbadiglio e poi
strofino il musetto contro la sua pelle, facendolo ridere.
Alzo gli occhi verso di
lui e scopro che è ben sveglio e che deve esserlo da tempo; qualche
minuto fa, mi era sembrato di percepire in sottofondo il suono della
sveglia.
"Buon giorno, Kaede…"
mi sorride e porta una mano sulla mia testolina accarezzandola e giocando
con le mie orecchie.
"Miao…".
"Hai fame? Be’,
dovresti averne…su, alziamoci adesso! Oggi niente allenamenti per me:
devo andare da Rukawa, più tardi, e non riuscirei a concentrarmi!"
mi annuncia, alzandosi agilmente dal letto senza smettere di tenermi in
braccio.
Posso capire il suo
nervosismo…ok, do’aho, niente allenamenti per te stamattina, tanto
quando sarò tornato ragazzo, vedrai quanti ne dovrai fare!!!
Una volta in cucina, mi
lascia scendere a terra e mi versa il latte nella ciotola.
"Kaede, proviamo a
mettere le vitamine anche nel latte?" mi chiede, tutto contento,
prendendo il flaconcino.
No!!!
"MIAO!!!!".
"Va bene, come non
detto…però bevi, su: devi crescere…" mi esorta lui, con una
dolcezza nella voce che non gli avevo mai sentito prima di questi giorni.
Hanamichi si sforza di
essere come al solito, ma io percepisco bene la sua tensione, lo vedo dal
suo sguardo che la sua mente è lontana, o comunque non è del tutto qui,
è già in una casa a lui ancora sconosciuta…
Lui mangia rapidamente,
poi torna nell’altra stanza per cambiarsi e io rimango ad aspettarlo in
salotto; lo vedo arrivare vestito in jeans e maglietta e capisco che non
ha davvero intenzione di seguire le lezioni oggi.
Hn? Cos’ha in mano?
"Oi Kaede, tieni il
gomitolino, così non ti annoierai…" mi dice, poggiandolo sul
pavimento, davanti alle mie zampette.
Sta scherzando, vero?!
Io oggi esco con lui, non
ho davvero intenzione di restarmene qui da solo!! Per farglielo capire,
allontano via da me con una zampata quella palla di lana e poi faccio un
passo verso di lui, miagolando.
"Miao miao" io
vengo con te, testa rossa…
"Ma…cosa c’è?!"
si stupisce lui, fissandomi con i suoi caldi occhi nocciola..
Hanamichi si appoggia
alla porta e io mi muovo un altro po’ fino a poterlo toccare.
"Vuoi venire con me,
vuoi uscire con me?!" esclama lui, intuendo il mio effettivo
proposito.
Bravo, Hana, lo sapevo
che non eri un vero do’aho!!!
"Miao miao
miao".
Ma lo vedo scuotere
subito la testa, con molta fermezza: "No, no! Questo no, Kaede…stai
buono in casa, per favore! Sono nervoso da morire, non credo di poter
badare anche a te!!!".
Hanamichi si china su di
me e mi accarezza come per convincermi.
"Dai, non farmi il
musetto…puoi giocare con il gomitolo oppure dormire: ti ho anche
lasciato da mangiare…a più tardi, allora, eh!" e nel dirlo si
raddrizza e si muove verso la porta, ma a questo punto mi costringe a
qualcosa di drastico: faccio un salto e mi aggrappo alla sua gamba,
artigliando la stoffa jeans con le unghiette.
"MA, KAEDE!!!!"
si agita lui, palesemente incredulo.
Voglio proprio vedere,
Hana, se avrai il coraggio di andartene in giro con un gattino attaccato
alla gamba!!!! Perché, ti assicuro, io non ti lascio andare da solo!!!
Sento le sue mani che mi
circondano, tirando delicatamente per staccarmi da sé, ma piano, per la
paura di farmi male…poi, sembra rinunciare.
"Kaede…Kaede…ci
tieni così tanto a non restare qui da solo?" mi chiede e io, non so
perché, mi rilasso e mi lascio staccare…forse perché intuisco che mi
accontenterà; Hanamichi mi solleva fino a guardarmi dritto negli occhi,
io non miagolo, non emetto un suono, ma ricambio lo sguardo, finché non
lo sento sospirare.
"E va bene…non
riesco a dirti di no, chissà perché…" mi sorride e poi mi stringe
a sé, tenendomi contro il suo torace, mentre finalmente apre la porta.
Per la strada, non posso
fare a meno di notare le occhiate incuriosite che ci lanciano i passanti;
del resto, li capisco…
Un gigante dai capelli
rossi come Hanamichi non passa inosservato, e oltretutto credo che nella
zona dove abita debbano conoscere piuttosto bene anche la Sakuragi Gundan!
Ed, eccolo qui, questo teppista che cammina con una faccia nervosa ed
emozionata ed un gattino in braccio!!!!
Ogni tanto il do’aho
controlla il foglietto su cui si è appuntato le indicazioni per giungere
a casa mia e a me viene da sorridere: non sa che, se dovessi accorgermi
che sta sbagliando strada, comincerei a miagolare per cercare di farglielo
capire. Ma, per ora, non ce n’è bisogno, la direzione è quella giusta…
Dopo un po’, mi rendo
conto che non abitiamo vicinissimi e che forse avrebbe fatto meglio a
prendere la bicicletta, ma ormai non importa più: siamo di fronte a casa
mia e Hanamichi ha appena letto i kanji dipinti sulla targhetta esterna;
sento i muscoli delle sue braccia che si irrigidiscono, la sua emozione
che cresce…passa minuti interi ad osservare con cura tutto ciò che si
riesce ad intravedere dal cancello: la facciata a due piani, gli alberi
più alti del giardino…
Ma non è l’unico ad
essere nervoso: anche a me fa una strana impressione guardare nuovamente
la mia casa! Ne manco da circa cinque giorni, eppure a me sembrano molti
di più! Mi sembra di rivederla dopo mesi di lontananza…
Non mi pare sia successo
niente in mia assenza, è tutto come lo avevo lasciato. Almeno spero o
sarà difficile giustificarmi con mio padre!!!
"E così Rukawa vive
qui…" mormora il mio do’aho, come incapace di staccare gli occhi
dal posto in cui trascorro così tanto tempo.
Ma, un momento!!!! Il ‘mio’
do’aho?!
Hn…
È inutile…il mio cuore
lo ha davvero scelto…
Alzo il musetto per
osservare Hanamichi e lo vedo prendere un lungo respiro prima di allungare
un braccio e suonare finalmente il campanello; poi si morde le labbra,
restando in attesa.
Adesso ti preoccuperai
ancora di più, Hana, mi dispiace, non volevo…
Passa un minuto, ne passa
un altro…
La mia testa rossa suona
di nuovo, con più decisione stavolta. O, forse, è solo più tensione?
Altri due minuti di
attesa, poi capisce che in casa non c’è davvero nessuno.
"Maledizione!!!- lo
sento ringhiare fra i denti- Dove diavolo sei, Rukawa?!" e ho un
sussulto per la frustrazione che avverto nella sua voce.
Sakuragi lancia un’ultima
occhiata alla mia casa e poi fa un passo indietro per andarsene, quando
viene attirato da un rumore proveniente dal giardino dei miei vicini;
ovviamente si accosta, mentre io me ne resto aggrappato alla sua
maglietta, premuto contro di lui, triste per tutta questa situazione.
"Ehm…buon giorno,
signora…" lo sento dire, con voce tesa, e allora mi volto anche io
e vedo una donna in quel giardino, che lo sta squadrando con diffidenza.
"Sono…un compagno
di squadra di Kaede Rukawa. Lui abita qui a fianco, no?" le chiede
subito.
Alla sua domanda lei pare
rilassarsi un po’: "Sì, abita qui".
"Ma…ecco, è
successo qualcosa, per caso?".
La donna si acciglia,
senza capire: "No…voglio dire…non l’ho visto in questi ultimi
giorni e anche la governante è in ferie, ma è stato tutto tranquillo
come sempre qui a fianco. Perché?".
Per una frazione di
secondo temo che il do’aho voglia parlare della mia assenza da scuola,
cosa che provocherebbe l’immediata reazione di questa impicciona e una
telefonata a mio padre negli Stati Uniti e io non voglio che mio padre si
preoccupi senza motivo!!!
Invece in questa
occasione Sakuragi si dimostra veramente un tensai e fa marcia indietro:
"Ah, no…niente…avevo avuto un’impressione, ma mi sarò
sbagliato! Arrivederci!" la saluta rapidamente, prima che lei possa
chiedere qualcosa, e altrettanto rapidamente prende la via del ritorno.
Mentre cammina, mi
stringe maggiormente a sé e lo sento mormorare: "Non è in casa…dove
può…ehi, aspetta un attimo!!!" si blocca di colpo per strada e mi
guarda intensamente. Che abbia capito?
Che davvero possa aver
capito?!
"Con la mia fortuna,
la stupida volpaccia sarà andata a scuola!!!!! Ma certo…per una volta
che mi assento io per cercarlo, ecco che lui prende e torna
scuola!!!" esplode, sembrando quasi irritato ma anche rassicurato da
questa ipotesi.
Hn…
Ok, non posso dargli dell’idiota,
è normale che sia arrivato a supporre questa soluzione!!
"Allora, forse lo
vedrò agli allenamenti!!" il suo tono è già più disteso e a me si
stringe qualcosa dentro pensando alla delusione che proverà.
Hanamichi riprende a
camminare, fischiettando, e i suoi passi alla fine ci portano proprio al
campetto del parco. Quello dove mi ha trovato.
"Ti ricordi, Kaede:
io e te ci siamo conosciuti qui! Eheheheh…".
In un certo senso, è
davvero così, Hana…
La mia testa rossa fa
qualche altro passo e arriva alle altalene poco distanti, osservandole.
"Spesso Rukawa
appoggia qua, sull’altalena, il suo walkman o la felpa della tuta o una
bottiglietta piena d’acqua…pensa che una volta l’ho visto seduto,
che si dondolava leggermente, in un modo quasi impercettibile…sembrava
pensieroso e io non ho detto niente, non volevo che si accorgesse di me,
ma mi sembrava tanto tenero, lui che è così alto seduto sull’altalena!!!
E anche tanto solo…".
Ma ora non sono più
solo: ho te, do’aho!!!
Mentre lo penso, emetto
un miagolio bassissimo e mi strofino contro di lui, che sembra scuotersi
al mio tocco.
"Ok!! Adesso
torniamo a casa e mangiamo lì, tranquilli, e poi andrò agli
allenamenti" mi annuncia Sakuragi.
Voglio venire anche io
allo Shohoku!!!
Davvero, mi manca troppo
il basket e mi mancano anche la palestra e, sì lo ammetto, anche la
squadra!!! Bene, il do’aho mi porterà con sé, a costo di dovermi
nuovamente attaccare alla sua gamba!!!
Senza fretta, arriviamo a
casa.
Hanamichi si diverte a
prepararmi il pranzo: sceglie la scatoletta, aggiunge le vitamine e,
mentre riscalda il pasto preconfezionato che si è comprato lungo la
strada, continua a parlare con me e mi racconta tantissime cose: di sua
madre, di Yohei, di quanto sia affezionato alla squadra di basket, ai suoi
amici del Gundan…poi, se non fossi un gattino, penso che perfino io
scoppierei a ridere sentendo i suoi commenti sui giocatori delle squadre
rivali!!!
Ma non sono mai frasi
cattive, tranne che nel caso di Sendoh…potrei ridere per la sua
preoccupazione per la senilità precoce di Maki o per la demenza
galoppante di Kiyota! O per il fatto che si ostini a chiamare Fujima ‘la
riserva dello Shoyo’…
Dopo che ha finito di
sistemare la cucina, ci trasferiamo in salotto e lui si siede per terra;
mi prende in braccio mettendomi a pancia in su per solleticarmi il pancino
mentre io sfioro le sue dita con le zampette e poi mi diverto a
mordicchiarle per gioco, facendolo ridere…
"Oi, micio, adesso
devo andare…come ti ho detto prima, non voglio mancare agli allenamenti,
anche perché Rukawa potrebbe essere là!" mi dice, alzandosi dal
pavimento e portandomi con sé il camera sua; lui si cambia, indossa la
tuta dello Shohoku e poi fa per salutarmi, ma io lo fermo prima.
"MIAO!" voglio
venire con te!!!
"Uh? Cos’hai,
Kaede?" mi chiede lui, visibilmente spiazzato.
Miagolo più forte e mi
dirigo verso la porta, per fargli capire che ho tutte le intenzioni di
uscire; lo vedo sgranare gli occhi, più tondi che mai in una espressione
di totale stupore!!
"Vuoi uscire con
me?! Ma io…io sto andando a scuola!!!!" grida.
Appunto per quello, do’aho!
Ok, non ha capito che
sono davvero deciso…con uno scatto, corro fino alla porta di casa e mi
fermo lì, pronto ad uscire non appena lui la aprirà: e con questo, credo
che non dovrebbero più esserci fraintendimenti!
Hanamichi mi fissa ancora
un po’ allibito, ma gli do atto che è di rapida ripresa: la sua
espressione è già meno stravolta!
"Va bene, ma non è
così facile! Non è che io possa andare a scuola con un micetto, di punto
in bianco!!! A meno che…".
Conosco il regolamento,
Hana, ma tu ti vanti sempre di essere un tensai…
"…a meno che non
ti nasconda! Trovato: ti metto nella cartella!!! Vuota, ovviamente, tanto
non devo seguire le lezioni…non starai comodo, ma andrò in bici, così
farò prima! Ti va bene?" mi sorride.
"Miao miao"
sì, mi va bene. Grazie, Hana…
"Così in palestra
ti mostrerò ai miei amici! Scommetto che mi diranno tutti che sei un
amore…e scommetto che piacerai anche a Rukawa! Chissà, potrei fargli
qualche domanda sui gatti e iniziare a parlare con lui…" e mentre
dice questo, Sakuragi raccoglie la sua cartella dall’angolo dove l’aveva
buttata e la vuota dei libri che lascia sparsi sul divano del salotto. Poi
mi prende in braccio.
"Vediamo se ci entri…non
dovresti aver problemi, sei così piccolino! Ecco, perfetto…non la
chiudo bene, così ti arriva l’aria, però tu vedi di stare giù con la
testolina" mi avverte.
È stretto e quasi buio
qui e non sto molto comodo, ma saprò portare pazienza; il do’aho esce e
prende la sua bicicletta e mi fa sentire un po’ insicuro il movimento
della cartella che dalle mani di Hanamichi passa al cesto della bici…inoltre
devo ammettere che passo direttamente al terrore quando la testa rossa
inizia a pedalare!!!
AIUTO!!! Che cosa si è
messo in mente, di battere qualche dannato record?! Ad ogni curva mi
sembra sempre che la cartella stia per essere sbalzata fuori e la cosa
peggiore è che non ho appigli a cui aggrapparmi se non la cartella
medesima. Il che, lo capite, non serve a molto in questo caso…un paio di
volte non riesco a trattenermi dal miagolare spaventatissimo, anche se
ovviamente lui non può sentirmi!
Non salirò mai più in
bici con il do’aho!
Capisco che la tortura è
finita quando la bici si ferma con una brusca frenata; Hanamichi scende e
la sistema insieme alle altre degli altri studenti e poi si affaccia a
guardare nella cartella con il volto più tranquillo del mondo.
"Arrivati! Oi, ma…Kaede,
come mai hai tutto il pelo arruffato?!" e si stupisce, il cretino!!!
Perché mi hai terrorizzato, do’aho!!!!
Sono quasi tentato di
soffiargli contro o di graffiarlo, ma poi basta il tocco della sua mano
che mi accarezza la testolina per calmarmi. Quello e il suo sorriso
affettuoso.
"Ora vedrai la
palestra dove mi alleno" mi annuncia, prendendo la cartella con sé.
Hn…
Non vedo niente, ma
potrei percorrere ad occhi chiusi questa strada e infatti indovino
esattamente quando finisce il breve tragitto che ci separa dalla palestra;
il rumore della palla da basket sul parquet, che si sente già benissimo,
mi provoca una dolorosa fitta di nostalgia…e così le voci dei giocatori…
È quello il mio mondo e
io voglio tornarci…
"Salve!!! Ehi, come
avete osato iniziare gli allenamenti senza la fulgida guida del tensai!!!"
proclama Hanamichi, appena entrato.
"Volevamo appunto
fare qualcosa in tua assenza, per stare tranquilli…".
Questa è la voce
amichevolmente scherzosa di Miyagi e in sottofondo riconosco pure le
risate di Ayako, Mitsui e Kogure.
Hn…
Voglio uscire di qui! Per
farglielo capire, mi agito nella cartella…
"Hanamichi, che cos’hai
lì dentro?" chiede la voce di Ayako.
"Oh, be’…"
lui non dice altro, si limita a prendermi nella sua mano e a tirarmi
fuori, mostrandomi agli altri; riconosco intorno a noi Mitsui e Kogure,
Miyagi, Yasuda, Ayako e la Akagi…
"CHECCARINO!!!!!!!"
è il grido generale, che mi fa istintivamente rannicchiare contro il mio
do’aho.
"E non gridate,
imbecilli, che me lo spaventate!!" li sgrida lui, scattando non
appena avverte il mio ritrarmi. Come sei protettivo, Hana…non credevo
che lo fossi tanto!
La Akagi prova ad
allungare una mano per toccarmi, ma io non intendo davvero permetterglielo!!
Le soffio contro, cercando di allungare una zampetta per graffiarla, ma
purtroppo non ci riesco!
"No, Haruko, mi
spiace ma è meglio che nessuno lo tocchi…lo innervosisce" si trova
a dover spiegare di nuovo Hana.
E non è una cosa che mi
è presa adesso, a causa della mia forma felina: a me non piace essere
toccato, ho sempre cercato di limitare al minimo i contatti fisici…decisamente,
Hanamichi è un caso a parte!!!
Per qualche minuto l’attenzione
resta concentrata su di me e i miei compagni di squadra sono un po’
dispiaciuti all’idea di non potermi coccolare, finché non sento la voce
di Hana, improvvisamente seria, dire: "Non vedo Rukawa…". So
che se ne era accorto subito, l’ho visto che si guardava intorno già da
prima…
"In effetti, non è
ancora tornato" gli conferma Ayako.
"Ma cosa diavolo gli
sarà successo?" non si trattiene dal chiedere la mia testa rossa,
con una nota di frustrazione che mi fa sussultare.
"Ehm…ecco, io ci
ho pensato e mi è venuto in mente…certo, dovremmo chiedere al coach, ma…"
inizia Miyagi, anche se in modo un po’ insicuro.
"Cosa? Cosa ti è
venuto in mente?" insiste subito Hana, incalzandolo.
"Be’, Rukawa
voleva andare in America, no? Magari ci è riuscito…" conclude
Miyagi.
Cala un silenzio pesante,
che avverto molto bene anche dentro di me.
Pensano questo? Il mio
carattere li ha indotti a pensare questo? Potrebbe…pensarlo anche lui?
"Posso sapere come
cazzo hai potuto ipotizzare una cretinata simile?!" sbotta all’improvviso
Hanamichi, visibilmente infuriato; sento che le sue mani tremano di
rabbia.
"Oi, non ti
scaldare, io…".
"Tu, cosa?! Rukawa
non è un bastardo, chiaro?! Ok, sarà introverso, sarà silenzioso e non
dà mai troppo spago neanche a noi che siamo i suoi compagni di squadra,
ma pensi davvero che se ne fregherebbe al punto di partire senza dirci
niente, senza salutarci?! Te lo ricordi quando è tornato in campo con un
occhio nero, oppure no? Oppure credi che uno si sforzi di giocare in quel
modo solo per la gloria personale e non perché tenga alla sua squadra?!
Lui…non lo farebbe mai, di sparire senza dirci niente, sono pronto a
mettere anche tutte e due le mani sul fuoco!".
Sono senza fiato…una
difesa a tal punto appassionata non me la sarei mai aspettata, né l’ho
mai ricevuta nella vita, ogni volta che qualcuno ha avuto da ridire sulla
mia indole; la voce di Hanamichi era incrinata dall’emozione mentre
parlava: ha lasciato tutti senza parole e me con un gran groppo in gola…
Mi strofino forte contro
di lui, che automaticamente mi stringe a sé con maggior forza.
"Posso dire una
cosa?" chiede Ryota, dopo qualche secondo.
"Sentiamo…".
Gli altri tacciono, in
ascolto della loro discussione.
"L’assenza di
Rukawa, così prolungata, non è normale, è vero…io spero proprio che
adesso se ne stia in America, perché altrimenti mi vengono in mente solo
ipotesi molto spiacevoli e che non mi piacciono per niente, chiaro?! Credi
di essere l’unico preoccupato?" si difende Miyagi.
"Però forse
dovremmo indagare, ha ragione Hanamichi" mormora Kogure.
"Sentite…".
Tutti, me compreso, ci
voltiamo verso Ayako, che ha parlato con voce seria.
"…non credo che
Rukawa si lamenterà di quello che sto per dirvi, visto che siamo tutti un
po’ agitati, anche se si tratta delle sue vicende personali…".
"E’ vero, tu lo
conosci dalle medie…" ricorda Hanamichi.
Lei annuisce: "Per
questo ne so un po’ più di voi…ecco, la madre di Rukawa è morta
molti anni fa e suo padre lavora a Tokyo, dove trascorre la maggior parte
della settimana. È un uomo d’affari e una volta Ru mi disse che si
recava spesso anche all’estero…magari è con suo padre!!! Non credete
sia plausibile? Potrebbe essere andato a Tokyo oppure, visto che stanno
così poco insieme, il padre potrebbe averlo portato con sé in un viaggio
d’affari…".
"Sì…avrebbe senso…"
medita Mitsui, ma non finisce nemmeno di parlare che il mio do’aho già
scuote la testa in segno di diniego.
"No".
"Ma perché
no?!".
"Perché avrebbe
avvertito il capitano o il nonnetto, ecco perché!" risponde
seccamente lui, in un tono che non ammette repliche.
Di nuovo un silenzio
generale, interrotto poi da Mitsui.
"D’accordo…ormai
siamo a venerdì…se la settimana prossima non torna a scuola, allora
prenderemo provvedimenti seri per capire cosa gli sia successo"
espone lui, deciso.
Anche il mio do’aho
annuisce.
"Una cosa, però,
Hanamichi…" lo richiama poi Mitsui, mentre il resto del gruppo
torna a sparpagliarsi in palestra per proseguire gli allenamenti.
"Che vuoi?"
chiede lui, sulla difensiva.
"Come mai tutto
questo interessamento per Rukawa? Ci assordi sempre tutti con i tuoi ‘kitsune,
ti odio’ e adesso mi sembri quello più agitato di tutti…" e nel
suo sguardo è ben visibile l’ipotesi che sta facendo
Hanamichi lo guarda
dritto negli occhi, si mostra più sicuro di quanto non avrei creduto ad
una simile domanda, e gli dice: "Perché Rukawa è il mio
rivale" e ho capito cosa intenda…
Tutta la serie di
sfumature che si possono leggere dietro alla parola ‘rivale’…tutto
ciò che è un rivale: qualcuno a cui, bene o male, si è uniti; questa è
una cosa che Mitsui può capire, anche se secondo me non è riuscito a
convincerlo del tutto: dopotutto, a quanto ho scoperto da poco, Mitsui e
Kogure stanno insieme e non credo che la risposta di Hana sia sufficiente
per sviare i suoi sospetti… potrebbe avere un sesto senso per
riconoscere una situazione simile!!!
Però, per adesso, sembra
accontentarsi della sua risposta e si allontana anche lui.
Hanamichi si china a
raccogliere un pallone e poi si appoggia con la schiena contro il muro,
scivolando a terra.
"Visto quanto è
grande un pallone da basket? Molto più del tuo gomitolino…ti
piace?" mi sorride e per farmi giocare mi mette proprio sulla
superficie rotonda e mi fa davvero uno strano effetto, è buffo…
Sollevo il musetto verso
di lui e scorgo delle ombre scure sotto i suoi occhi e so che ne sono io
la causa e mi sento in colpa…mi sporgo appena, rischiando di cadere giù
dal pallone, e gli lecco gentilmente la guancia per distrarlo.
È l’unico modo che
abbia ora per stargli vicino…
"Hanamichi" lo
chiama Ayako, raggiungendoci.
"Ero sicuro che lo
avrei trovato qui…" le dice semplicemente lui e lei sospira.
"E’ tutto molto
strano, ma ci sarà senz’altro una spiegazione…magari Ru aveva
avvertito, ma per chissà quale motivo il suo avviso non è stato sentito
o ricevuto! Niente musi lunghi, Sakuragi!!! Dopotutto, quelle che arrivano
prima sono le cattive notizie, no? Stai sicuro che se fosse successo
qualcosa di brutto, lo avremmo già saputo…".
"Questo è
vero" mormora lui, soppesando le parole di lei.
"E allora in piedi e
allenati un po’!!! Non vorrai approfittare del fatto che oggi Akagi
debba seguire fisica per battere la fiacca?! Datti una mossa!!" lo
sprona Ayako e lui sembra reagire e riacquistare un po’ di carica.
Si alza dopo avermi
raccomandato di starmene buono da una parte perché, se una pallonata mi
colpisse, potrebbe farmi molto male.
Ne sono consapevole e in
effetti mi tengo a distanza dal campo, ma non posso staccarne gli occhi:
voglio tornare a correre, a saltare per andare a canestro, voglio fare uno
slam dunk…voglio litigare di nuovo con il mio do’aho per le sue
recriminazioni assurde!!!
Vorrei andare lì e
togliergli la palla e fare canestro e giocare con lui, giocare veramente
con lui!!!!
Ma non posso farlo, posso
soltanto raggomitolarmi e assistere al loro allenamento; mi sento tagliato
fuori dal basket e non lo sopporto…
Alla fine, nel tardo
pomeriggio, quando torniamo a casa siamo un po’ tristi tutti e due e
Hanamichi è silenzioso rispetto agli standard a cui mi aveva abituato.
Studia un po’ e prepara
la cena per entrambi senza il solito entusiasmo; mentre mangia, io mi
arrampico nuovamente su di lui e mi acciambello sulle sue gambe, godendomi
le sue coccole e le sue carezze, che mi rendono meno amara la situazione.
Se devo essere sincero,
sono contento di essere diventato gattino…
Ho scoperto tante cose…su
Hanamichi, naturalmente, e queste sono scoperte che cambieranno la mia
vita, ma anche su di me: ho scoperto di saper ancora provare sentimenti,
che dopotutto non mi dispiace essere coccolato…
Non so spiegarlo bene, ma
è stata un’esperienza positiva, però adesso vorrei che finisse, voglio
poter gestire di nuovo la mia vita…
Tenendomi in braccio,
Hanamichi torna nella sua camera e si strofina a me con la guancia:
"Il mio batuffolino…guarda, Kaede, se non ci fossi stato tu a quest’ora
probabilmente avrei già dato la testa al muro!!!".
Ma se qualcuno ha bisogno
di te, tu non lo lasci da solo…
Ti ho capito ormai, sai
Hana?
La mia testa rossa si
butta sul letto e rimane sdraiato così, immerso nei suoi pensieri; io mi
sistemo sul suo torace e mi abbandono lentamente ad un sonno ristoratore,
ma prima di addormentarmi non posso fare a meno di pensare che voglio
tornare normale…voglio essere di nuovo un ragazzo…non ho mai voluto
nient’altro con altrettanta forza in tutta la mia vita…
Fine della quinta parte ^^
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