Dedicata a Ria, Calipso, Greta. Bacioni ad Angie, Kira e Fra!!! ^_^


 

If you want to believe

Parte III

di Nausicaa

 

È piacevole anche il dormiveglia…quando suoni e realtà circostante sono ovattati…

Sono ancora acciambellato nel tepore del letto di Hanamichi, con la testolina appoggiata al suo cuscino; provo una punta di rimpianto pensando che anche oggi per me non ci saranno allenamenti, ma è anche confortante l’idea di essere al sicuro, protetto…provo anche una punta di senso di colpa quando penso che in fondo devo godermi questi giorni in cui posso prendermela comoda, perché quando sarò tornato normale ricomincerò a mettere le mie tre sveglie alle 5.00…perché tre? Perché il suono di una talvolta non basta a svegliarmi!!!

Non dovrei avere questi pensieri: dopotutto il basket per me viene sempre al primo posto e gli allenamenti non sono mai stati un peso…però adesso sto provando il gusto di rilassarmi un po’…

La luce filtra ancora fioca dalla finestra; tra poco suonerà la sveglia del do’aho. Mi muovo appena, con il proposito di stiracchiarmi, quando qualcosa si abbatte su di me, colpendomi alle zampette.

"MIAAAAAOOOO!!!!!".

Mi sono spaventato!!!!! E mi ha anche fatto male!!!!!

"Oddio, Kaede, scusa, scusa, scusa, ero ancora mezzo addormentato, non l’ho fatto apposta!!!!!!" la voce angosciata del re dei do’aho, altro che re dei rimbalzi!!! Questo imbecille mi ha dato una manata nel voltarsi!!!!!!!!

Hanamichi, sei…sei il solito bisonte!!!!!

Certo, ha una faccia contritissima e dispiaciuta, ma quando fa per allungare una mano per calmarmi io gliela graffio senza tanti complimenti, con una zampata violenta. Be’, violenta quanto può esserla quella di un cucciolo…e anche le mie unghiette non possono ancora fare veramente male.

Hn.

La prossima volta lo mordo: i dentini, invece, li ho già belli affilati!!!

"Ok, me lo merito…scusa davvero, Kaede…" rimane per un po’ a guardarmi, mentre cerco di far tornare normale il battito del mio cuore; mi ha spaventato veramente essere colpito così all’improvviso!

Dopo poco, con cautela, Sakuragi allunga nuovamente una mano e mi tocca una zampetta.

"Non volevo, ti assicuro…stai bene?" domanda, preoccupato.

Sì, sto bene…il colpo non è stato fortissimo, sono solo un po’ indolenzito; per provarglielo, mi sollevo, mostrandogli che le zampette mi sostengono come sempre. Accetto la sua carezza per tranquillizzarlo, anche se non capisco perché senta di doverlo fare, poi lui mi prende in braccio e mi stringe a sè.

"Senti come batte forte il tuo cuoricino!!! Posso sentirlo anche così! Ti ho fatto spaventare…" e sembra volermi cullare per calmarmi, dandomi anche un bacio sulla testolina per farsi perdonare.

Quando mi sente nuovamente rilassato, mi depone sul letto e si alza agilmente e con energia.

"Ti ho svegliato, ma vedi di dormire un altro po’! Io esco per i soliti allenamenti, quando torno ti preparo il latte, ok? – mentre parla, si veste con rapidità- Ah, se dovessi sentire dei rumori non spaventarti: è mia madre che torna dal turno di notte…A più tardi, Kaede!!!!".

"Miao".

Hn…

Dovrei essere irritato, ma in realtà non lo sono poi tanto…adesso, voglio soltanto rilassarmi di nuovo; mi sdraio, chiudendo gli occhi: dopotutto, per me non è mai stato un problema addormentarmi!!!

Quando mi risveglio, la casa è avvolta nel silenzio e ne sono un po’ sorpreso. Chissà che ore sono?

Lancio un’occhiata alla sveglia che la testa rossa tiene accanto al letto e scopro che a quest’ora il do’aho sarà in classe! Ha voluto lasciarmi dormire…è stato gentile…

Salto giù dal letto e mi dirigo verso la cucina; passando accanto alla stanza della madre di Hanamichi, vedo che la porta è socchiusa e che le tapparelle sono abbassate, quindi la signora deve essere tornata e ora sta finalmente dormendo.

Però…in questo modo, con questi orari, madre e figlio riusciranno a vedersi per molto poco tempo… Penso un po’ a questa cosa, mentre proseguo il mio cammino fino alla cucina: lì scopro che la testa rossa mi ha preparato tutte le ciotole! Quella colma di latte e l’altra. Già, l’altra…

Hn.

Solo che…questo non mi sembra il cibo che mi ha dato in questi due giorni! Dove lo ha trovato? Non si sarà fermato in uno di quei drugstore aperti 24 ore su 24?!

Addento un pezzetto e scopro che è buono e che avevo ragione: è diverso…quindi…si è fermato davvero a comprare qualcosa che potesse piacermi!!!

Devo ammettere che mangio con un certo gusto, forse anche per compensare il semi-digiuno dei giorni scorsi, lasciandomi comunque qualcosa da sbocconcellare più in là, all’ora di pranzo.

E ora? Cosa faccio da solo?

Qui non c’è nemmeno un giardino…

E mi manca il do’aho: la casa è troppo silenziosa senza di lui, mi fa sentire solo…

Questo pensiero mi colpisce come un fulmine, quando realizzo appieno di averlo formulato!!! Io sono abituato a stare da solo!!! Anzi, per me è normale stare solo!!! Come mai, allora, adesso sento la mancanza di una testa rossa rumorosa e invadente?!

Mi sposto nel piccolo salotto e mi siedo in un angolo.

Non pensavo che Hanamichi fosse così, è questa la verità; a scuola, in palestra, lui lascia intravedere soprattutto il suo lato più sbruffone e spavaldo, irritante anche, con quei suoi proclami e le manie di grandezza…le risate esagerate e la battutaccia pronta per innervosire chiunque… Certo, non ho mai pensato che fosse solo questo: avevo notato le frasi semplicemente scherzose, i sorrisi amichevoli, le prese in giro cameratesche…

Ho sempre saputo che è buono, che è un teppista sì, ma anche un bravo ragazzo. Però non avrei mai pensato che fosse anche così gentile e affettuoso, pieno di calore, e mi fa uno strano effetto pensare che tutto questo affetto e questo calore potrebbero riversarsi su di me…

Dice di amarmi, di pensare sempre a me. Ne ho avuto la prova…quel bisbiglio, ieri notte, mi ha commosso: quell’augurarmi la buonanotte pur immaginandomi lontano, a casa mia.

Tutto quello che mi dice di me lo fa in buona fede: come potrebbe pensare che sotto questa forma di un gattino piccolo e spumoso ci sia proprio Kaede Rukawa?!

Ripenso a tutte le attenzioni che avuto verso di me, verso un indifeso cucciolo di gatto: è stato buono, premuroso…mi piacciono tanto le sue coccole e il modo in cui arruffa il mio pelo…non ero mai stato così a contatto con un’altra persona in tutta la mia vita!!!

Cosa proverei, se sfiorasse la mia pelle, se baciasse la mia fronte o la mie guance? O…la mia bocca…

Cosa sentirei se quel calore intenso lo sentissi contro il mio corpo?

A queste domande, mi agito e il mio cuore riprende a battere forte; mi sento turbato, ma perché? Lo conosco da più di un anno, ormai… ci siamo azzuffati, ci siamo insultati e a modo nostro ci siamo spronati e aiutati!

Non ho mai provato una vera antipatia per lui…ma non mi era mai passato per la mente niente di tutto questo! E ora…

Torno in cucina per leggere l’orologio e scopro con disappunto che sarà a casa solo tra un bel po’ di tempo; allora mi dirigo nuovamente verso la sua camera e lì riprendo a giocherellare con quel dannato gomitolo.

Forse sto uscendo di testa…

Ok, magari sembro esagerato, ma la mia mente è umana e si annoia a trascorrere una tipica giornata gattesca!!!

Provo a mandare di nuovo il gomitolo nel cestino, ma non ci riesco…mi metto d’impegno e al terzo tentativo ce la faccio!!! Almeno posso far finta di fare ugualmente un po’ di esercizio…

Per recuperare la mia palla di lana, spingo con le zampette il cestino finché non lo faccio cadere in modo da potermi infilare dentro e riprenderla; però c’è una cosa positiva: mi è tornata un po’ di fame, forse perché so che stavolta c’è qualcosa di buono che mi aspetta…

Mi avvio con calma verso la cucina e finisco di mangiare e di bere il mio latte: questa sarà la prima volta che il do’aho ritroverà le ciotole vuote al suo ritorno!!! Penso che sarà contento…

E ora, in attesa che lui torni, un bel sonnellino mi farà bene!

Una volta nella camera da letto, mi acciambello nella mia cesta e chiudo gli occhi…prima che mi addormenti, mi arrivano all’orecchio dei rumori soffusi: la madre di Hana deve essersi svegliata e si starà preparando per un nuovo turno di lavoro…

Un tocco gentile sulla mia testolina…penso che può essere di una sola persona e mi viene da sorridere. Cioè…se fossi un ragazzo, sorriderei.

"Stavolta hai mangiato tutto, Kaede!!! Eheheheh…sono stato un genio a fermarmi in quel drugstore!!!".

Apro lentamente gli occhi per trovarmi di fronte, a pochi centimetri, il suo volto sorridente.

"Allora, mi hai perdonato per la manata di stamattina?" mi chiede, quasi ansioso. Ma sì, do’aho!!!

"Miao".

E istintivamente, come se volessi rassicurarlo, mi sporgo appena e gli lecco la guancia…non avrei mai pensato di fare una cosa simile, neanche come gatto, ma mi è venuto così spontaneo…

Hanamichi sembra contentissimo di questa manifestazione di…di? Affetto? Direi di sì…a questo punto, posso ammetterlo; lui mi prende in braccio e poi si volta verso la porta della stanza e dice: "Entra, dai…si è svegliato!".

Hn?

Con chi sta parlando?

Mi volto anche io e vedo Yohei Mito avvicinarsi a noi, tranquillo come sempre. Hanamichi mi prende in braccio e mi mostra all’amico: "Non è bellissimo?!".

Anche l’altro ragazzo sorride: "Che carino…sì, è davvero bello…quando hai detto che l’hai trovato?".

"Due giorni fa!!! Sto diventando un esperto di gatti, Yohei: mi piace troppo vederlo girare per casa…e mi piace anche potermi prendere cura di qualcuno…".

Yohei fa per allungare una mano e accarezzarmi, ma io d’impulso mi ritraggo contro la testa rossa, che se ne accorge immediatamente: "Ehm…forse è meglio di no, Yohei: mi sono accorto che non gli piace essere toccato, si fa accarezzare solo da me…" lo dice a mo’ di scusa, ma a me non sfugge una nota lontana di orgoglio nella sua ultima frase.

Il suo migliore amico, comunque, non se la prende: "Ah, certo: deve prendere confidenza! Be’, sono contento che tu lo abbia trovato, avrebbe potuto fare una brutta fine per strada…".

E poi è strano, perché Hanamichi e Yohei si siedono per terra e iniziano a chiacchierare, come sono abituati a fare due amici d’infanzia e io sto sempre in braccio al do’aho e ascolto quello che si dicono e quasi mi sento in colpa…però sono anche curioso e capisco che ho fatto bene a non muovermi, vincendo una lieve insofferenza che mi stava cogliendo per la prolungata immobilità, quando viene fatto il mio nome!

Allora, drizzo le orecchie!!!

"Oggi è il terzo giorno che Rukawa non si fa vedere né a scuola né agli allenamenti" dice Hanamichi, fingendo malissimo una noncuranza che non ha.

Vedo che Yohei annuisce: "Me ne sono accorto…sono strani gli allenamenti senza di te che inveisci contro di lui e, per dirla tutta, sono strani in generale…".

"Che intendi?".

"Be’…io vi osservo sempre, quasi tutti i giorni, e so quello che dico se affermo che la sua presenza si fa sentire eccome, nonostante il suo essere taciturno, così come adesso si fa sentire la sua assenza! Rukawa se ne sta zitto per la maggior parte del tempo, ma è uno sprone per tutti: per i giocatori della difesa che devono fermare il suo attacco travolgente, per Miyagi che deve procurargli giocate e azioni degne della sua bravura…e per te, che non sei ancora al suo livello! Ieri e oggi la palestra sembrava un po’ vuota, senza di lui" conclude con pacatezza e Hanamichi annuisce, serio…

Un estraneo pensa questo di me? Non credevo… non pensavo che mi vedesse così parte della squadra, nonostante il mio modo di giocare in passato sia stato piuttosto egocentrico

"Credi…che stia bene?".

Per Hanamichi non deve essere stato facile fare questa domanda: ho percepito bene la tensione dei muscoli delle sue braccia, mentre parlava; forse ha paura di scoprirsi, di dover dare troppe spiegazioni per questo interessamento, di essere preso in giro…

"Ci sono molti assenti a scuola in questi giorni, sono tutti influenzati! Forse non starà benissimo, magari avrà qualche linea di febbre, ma non credo ci sia da preoccuparsi" risponde Mito, appoggiandosi meglio contro il muro.

Il mio compagno di squadra non risponde, ma diventa ancora più serio.

"Cosa c’è? Non sembri convinto" gli chiede Yohei, scrutandolo.

"Vedi…noi stiamo parlando di Rukawa!!! Di Kaede Rukawa!!! Minami gli aveva appena fatto un occhio nero colpendolo con una gomitata alla testa e dopo qualche minuto lui era di nuovo in campo!!! Te lo ricordi, no?".

"E chi se lo scorda?!" sorride il suo amico.

"E secondo te un ragazzo così rimarrebbe tre giorni senza allenamento per qualche linea di febbre?!".

Hai ragione, do’aho: non salterei gli allenamenti per così poco!

"Uhm…forse per qualche linea no. Può darsi che abbia la febbre alta allora!" commenta Mito, pensieroso.

Alla sua frase, sento che Hanamichi si irrigidisce, nervoso.

"Febbre alta…e poi perché non ha avvisato il Gorilla? Rukawa è disciplinato per queste cose…Non so, c’è qualcosa di strano!!!" conclude.

"Sei preoccupato per lui".

Quella di Yohei non era una domanda, era un’affermazione e detta con molta sicurezza, ma senza alcuna sfumatura ironica o scherzosa e la testa rossa se ne accorge.

"Un po’…" ammette, a bassa voce.

"Un po’ tanto…E dai, Hana, lo so che non lo odi veramente!!! Non sei proprio il tipo da odiare qualcuno!!" ride amichevolmente Mito.

"Errore: Sendoh lo odio!!! Dalla prima volta che l’ho visto non l’ho mai sopportato!!!".

"A proposito del simpatico porcospino: non per dire, ma secondo me gli piace Rukawa!!!".

"COSA?!" Hanamichi ha un grido strozzato.

COSA?! Mi ritrovo a pensare io.

Yohei annuisce con convinzione: "Visto che si parla del Toyotama, c’era anche lui ad assistere alla partita…si è tenuto parecchio defilato, ma l’ho riconosciuto ugualmente e ho visto la sua reazione quando Minami ha colpito Rukawa".

"Ah, sì?! E come è stata?!" ringhia il do’aho, quasi tremando per la rabbia.

"Come la tua…" butta là Mito, placidamente.

"La…mia?".

Fermi tutti: cosa sta dicendo questo tipo!!! Che ad Akira Sendoh piacerei io??!! Ma io…non me ne sono mai accorto!

"Guarda che sto parlando seriamente, Hanamichi: insomma, io me ne accorgo se a qualcuno piace una persona! Sono o non sono il vostro confidente sentimentale?".

Sakuragi continua ad essere teso, lo avverto; mi sembra combattuto tra la voglia di confidarsi con il suo migliore amico e la paura di rivelarsi su un argomento comunque delicato…

"Quindi secondo te…cioè, di chi stai parlando adesso?!" ecco, il do’aho sta andando in panico!!! E pure io, a dire il vero!

Yohei resta in silenzio per qualche secondo, poi dice: "Di Sendoh" eppure so che non è proprio così, che forse si aspettava qualche parola da Sakuragi, forse ha intuito più di quanto faccia vedere.

Ma…Sendoh?! Yohei ne sembra così convinto…

Possibile che finora io abbia vissuto sulle nuvole fino a questo punto, senza considerare i giocatori con cui venivo a contatto al di là del basket?!

"Bah, tanto quella volpaccia non lo degnerebbe di uno sguardo!" esclama lui, trattenendo a stento una rabbia che però io avverto bene…

Hai ragione, non lo degnerei di uno sguardo…

"Sicuro?" insiste Yohei; hn…la sua mi sembra tanto una provocazione per spingerlo a confessare quello che prova e magari sfogarsi, ma a me non va che capiti.

Certo, è il suo migliore amico e credo che le confidenze siano normali in una amicizia, anche se non l’ho mai provato in prima persona, ma mi piacerebbe…sì, mi piacerebbe che non lo dicesse a nessuno prima che a me…

"Sì, certo che sono sicuro!!! Cioè…non so…" la sua voce diviene meno sicura e il suo tono si fa triste, quando si rende conto che non ne ha la matematica certezza, perché non sa nulla di quello che penso io…

Ma tu puoi stare tranquillo, do’aho!!!

"Miao!" voglio richiamare la sua attenzione su di me, voglio cercare di rassicurarlo anche se so che è impossibile…

Ora ho gli occhi dei due ragazzi fissi su di me.

"Cosa c’è, micio? Vuoi un po’ di coccole?" ma Hanamichi non aspetta neanche un mio segno, comincia subito a carezzarmi e a farmi il solletico, sotto lo sguardo divertito del suo amico, mentre io mi rilasso e con le zampette sfioro la sua mano.

Non lo so, forse è stupido, ma mi sento…contento di stare così con lui….

"Be’, ti ci voleva proprio un po’ di compagnia per casa!!! Ora è meglio che vada…stasera mia madre aveva promesso di prepararmi il sushi e non voglio arrivare a tavola per ultimo!- ride Yohei alzandosi- Vuoi venire a cenare da me?" gli chiede, poi.

Ma la testa rossa scuote il capo con decisone: "No, grazie…mia madre mi ha lasciato tutto in caldo, non temere!!! E poi voglio stare un po’ con il gattino!!" e mi sorride nel dirlo.

Mi lascia da solo per qualche attimo, per accompagnare il suo amico alla porta e poi torna da me, che lo aspetto tranquillamente; Hanamichi si lascia cadere a terra pesantemente, al mio fianco, e mi lancia un’occhiata molto diversa dalle sue solite allegre: "Sono stato un po’ vigliacco, lo so…non ho detto a Yohei che ti ho chiamato Kaede e non ho avuto il coraggio di confidarmi con lui riguardo a Rukawa. Ma ho paura…ho paura di non riuscire a fargli capire che questa volta è diverso, non è una delle mie cotte sceme di mezza giornata!!! Cioè, mettiti nei panni di Yohei: in tre anni di scuole medie si è sorbito i miei tentativi con 50 ragazze…non 10, ma 50!!! Seguiti da altrettanti scaricamenti…ok, posso essere sincero: non è che siano stati questo dolore in sé…sai quanto me ne fregava di quelle tipe, se ero così pronto a sostituirle?! Però mi hanno ferito nell’orgoglio, questo sì…e Yohei sempre lì a sorbirsi le mie sparate contro il rivale di turno o l’ingiustizia del mondo . Arrivo allo Shohoku e mi imbatto in Haruko Akagi ed è stata la cosa migliore che mi potesse capitare, perché mi ha portato a Rukawa…però ho commesso l’errore di interessarmi a lei per due ore e di dire che odiavo la kitsune!! Ora ho un po’ timore di andare da Yohei e dirgli che no, mi ero sbagliato, io amo alla follia proprio il mio rivale…Non so se mi crederebbe…e, anche se mi credesse, non so come la prenderebbe perché non abbiamo mai parlato di questo argomento! Sono davvero un vigliacco…Rukawa meriterebbe ben altro coraggio da parte mia…".

Non sei un vigliacco, Hana, sei solo un po’ insicuro…

"Miao" mi stai facendo battere il cuore fortissimo, lo sai, testa rossa?

Faccio qualche passo verso di lui e mi appoggio con le zampette anteriori alla sua gamba; lui allunga subito una mano e io mi ci strofino contro, sentendomi bene al suo tocco…

"Hai fame, Kaede? Perché non ce ne andiamo in cucina a mangiare?".

"Miao!".

Lo seguo nell’altra stanza, rilassato e rimango a guardarlo mentre da uno scaffale tira fuori una scatoletta: "Ho fatto un po’ di scorta, Kaede! È un’altra marca, vedo che questa ti piace…si chiama ‘Kitten’: ti comprerò questa d’ora in poi, va bene?".

"Miao miao" sì, sì!!!

Hanamichi la apre e ne rovescia il contenuto nella ciotola, ma prima che io possa avvicinarmi, mi fa cenno di no.

"Un attimo, Kaede: stasera devo aggiungere le vitamine al tuo pasto, aspetta che prendo il flaconcino…".

NO!!! Non voglio!!! Chissà che sapore hanno!!! Finalmente potevo mangiare tranquillo e adesso il do’aho si fissa con le vitamine?!

Non glielo lascerò fare!!!

Mi metto davanti alla ciotola come se stessi difendendo il canestro, per fargli capire che sono contrario; insomma, nella mia forma umana prendo già gli integratori vitaminici, non mi succederà niente se li salterò per qualche giorno!

Già, ma lui non lo sa e io non posso farglielo capire.

"Che c’è, Kaede? Avanti, spostati…" mi dice lui, con l’arma del delitto in mano.

"Miao!!" no che non mi sposto!

"E su che mi copri parte della ciotola! Devo solo aggiungere qualche goccia da questa bottiglietta…".

"MIAO!!!!" se ti avvicini ti mordo, do’aho!!!

Hanamichi sospira e mi fissa negli occhi, quasi con sfida, poi però arriva stranamente a più miti consigli e prosegue: "Ho capito, hai paura che abbiano un cattivo sapore…ok, te le faccio annusare, va bene?" e, detto questo, si siede a terra e mi mette il flaconcino sotto il naso; io lo annuso con una certa diffidenza e non trovo sgradevole l’odore.

In fondo, è pensato apposta per i cuccioli…probabilmente avranno cercato di renderlo piacevole al gusto e all’olfatto…

Hn.

Questa cosa mi tranquillizza, quindi mi sposto e gli lascio versare qualche goccia di vitamine nel mio pasto; quando chino il musetto nella ciotola, sotto il suo sguardo attento, sono ancora un po’ diffidente e addento un boccone piccolo, ma capisco subito di poter mangiare tranquillo: il cibo è buono e il sapore non è stato alterato!

"Ecco, da bravo, mangia!!! E già che ci sono, mangio anche io…eheheheheheh…non so se lo hai notato, Kaede, ma io sono piuttosto goloso! No, aspetta…’goloso’ non è la parola adatta ad un tensai…sono un buongustaio!!! Ecco, così suona meglio…". E mentre prepara la tavola e riscalda la sua cena, mi parla dei suoi piatti preferiti, di quello che gli piace e di quello che non gli piace.

"Chissà cosa piace mangiare a Rukawa…non saprei proprio dirlo…" sembra meditare tra sé e sé.

Quando si siede a tavola, io ho già finito il mio pasto e decido che non mi va di stare a terra; lo osservo un attimo: la sedia che ha occupato è di traverso rispetto al tavolo…uhm…mi avvicino a lui e con un salto mi aggrappo con le unghiette alla sua gamba…sempre tenendomi con le unghiette, praticamente mi arrampico su di lui fino ad arrivargli in grembo.

Quando alzo il musetto, incontro i suoi occhi castani divertiti.

"Oi Kaede, ti sei divertito a fare questa ‘scalata’? Eheheheh…quant’eri carino!!!" commenta lui; e poi, d’improvviso, senza un filo logico, riprende a parlarmi di me. "Sai, stavo ripensando all’incontro contro il Toyotama…" e mi racconta di quella partita, del mio occhio nero, della rabbia che aveva scatenato in lui il gesto di Minami…

Sono tutte cose che so bene, li ho vissuti sulla mia pelle quegli avvenimenti, eppure è così strano sentirli raccontare da lui, filtrati dalla sua visione, comunque diversa dalla mia…è bello avere adesso anche il suo punto di vista…

"Quando, la sera, il dannato calimero è passato a trovare Rukawa lo avrei ammazzato! Ero geloso marcio…ma sai una cosa: pensa che, quando il malefico pennuto gli ha dato la pomata da mettere sull’occhio, Rukawa lo ha ringraziato!!!! Sì, gli ha detto ‘grazie mille’, mi ricordo benissimo!!! Senza un’accusa o una recriminazione e sì che avrebbe avuto tutto il diritto di farle! Cavolo, il giorno dopo avevamo l’incontro contro il Sannoh e lui non ci vedeva da un occhio per colpa di Minami!!! E il suo ringraziamento per la pomata era sincero…mi è sembrato meraviglioso da parte sua…poi, vabbe’, io avrei squartato il tizio che aveva osato fare del male alla mia volpe, ma non l’ho fatto per non lasciare la squadra senza tensai!!! Ma l’istinto omicida c’era, ti assicuro…Vedi, è strano: Rukawa è forte…non solo fisicamente, anche se comunque non quanto me, ma proprio a livello mentale…è deciso, è tenace, ha così fiducia in se stesso…eppure io sento tanto il desiderio e il bisogno di prendermi cura di lui, di sapere che potrò difenderlo se qualcun altro dovesse provare a fargli del male…vorrei proteggerlo da tutto ciò che potesse farlo soffrire o ostacolarlo nella realizzazione del suo sogno… Lo so che Rukawa non ha bisogno della mia protezione, ma io…".

Hanamichi non finisce la frase, ma non ce ne è bisogno. Ho capito lo stesso.

E mi stringo di più a lui, strofinandomi contro il cotone della sua maglietta.

"Ehi, Kaede!!! Mi fai le fusa…".

Già…

Sto facendo le fusa ad Hanamichi Sakuragi!!!! Questa è veramente la fine del mondo…o forse soltanto l’inizio di un mondo per me diverso…

Lui sembra tornare molto allegro, mettendo da parte quel velo di malinconia che aveva accompagnato le sue parole: "Be’, intanto ho un Kaede di cui prendermi cura, cioè te…spero che poi i Kaede diventino due!!!! Sì, sarà così…ce la metterò tutta per farmi voler bene da lui!" dichiara a voce più alta.

Ti voglio bene anche adesso, Hana…

Mi arrampico anche sulla sua maglietta, fino a raggiungere la sua spalla: mi sporgo verso il suo viso e glielo lecco gentilmente: è il modo migliore per dimostrargli il mio affetto…

"Ok, piccolino, ci vediamo un po’ di Tv ? C’è una partita di basket americano sul canale sportivo!" mi chiede lui, ridendo per il solletico che gli faccio.

Sì!!! Erano giorni che aspettavo di vedere questa partita!!! Anche se…a dire il vero, con tutto quello che è successo, me ne ero dimenticato…

"Miao!" miagolo con entusiasmo, per fargli capire che ne sarei contento, così ci ritroviamo ben presto sul divano del salotto, uno accanto all’altro, a guardare la partita di basket!

Nonostante sia molto concentrato, mi accorgo benissimo delle occhiate stupite che mi lancia Hanamichi ogni tanto: probabilmente non avrebbe mai creduto che una partita potesse catturare a tal punto l’attenzione di un gattino!!! Se sapesse che sono io, invece, non credo si meraviglierebbe più!

Guardando le azioni di gioco mi sento un po’ triste: ho voglia di correre, di andare a canestro, di realizzare uno slam dunk…ho voglia di sentire i rumori tipici di una palestra, i suoni del basket… mi mancano tanto…

"Sicuramente anche Rukawa sta guardando questo programma! Mi piace pensare che stiamo facendo la stessa cosa…" dice a bassa voce Sakuragi.

Ora è il mio turno di osservarlo: ripenso alle sue parole e mi dico che forse valeva la pena diventare gatto, che mi sta aprendo gli occhi su tante cose…

La partita finisce tardi e io ho sonno, anche se sono contentissimo di non essermela persa; quando io e il do’aho ci spostiamo nella sua camera, penso che non ho davvero intenzione di tornare nella cesta e che voglio dormire di nuovo con lui.

"Miao" gli miagolo, mentre si spoglia della maglietta per rimanere in calzoncini.

"Cosa c’è, Kaede? Vuoi dormire con me?" mi sorride.

"Miao miao!".

La testa rossa mi solleva gentilmente e mi depone accanto a sé, ma quando si sdraia io, senza tanti complimenti, mi accoccolo tutto sul suo torace.

Lui mi accarezza la schiena.

"Poi mi sono dimenticato di pensare al tuo pelo…lo farò domani!!! Bisogna curarlo perché resti così bello…".

Restiamo in silenzio per qualche minuto, poi lui mi sposta al suo fianco, con dolcezza.

Eh, no!!!

Non hai capito, do’aho!!!

Non ha finito di mettermi sul lenzuolo che io di nuovo torno sul suo petto, riacciambellandomi ; voglio dormire così, con il sottofondo del tuo cuore che batte…è tanto difficile da capire?

Socchiudo gli occhietti e lo vedo sorridere, ma noto anche la sua mano che si muove nuovamente per spostarmi.

Adesso lo artiglio, se continua!!!

Alzo di scatto la testolina e lo fisso malevolo e penso proprio che lui capisca, perché ridacchia affettuosamente e mi accarezza arruffandomi.

"Ok, ok…hai vinto tu!!! Dormiamo così…buonanotte, Kaede!".

"Miao" miagolo mentre mi rannicchio tutto, rilassandomi per accogliere il sonno. La sua mano mi accarezza lungamente…prima di sprofondare nel sonno, lo sento mormorare qualcosa e so che stava parlando con me. Col mio vero me.

Non vedo l’ora che arrivi domattina…

Fine della terza parte ^^

Lo so che Sendoh non era presente alla partita Toyotama-Shohoku, ma mi sono presa una licenza ‘poetica’ su suggerimento di Greta! ^_^ 


 

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