Sempre dedicata a ria,
Calipso, Greta, con un pensiero a Angie, Kira e Fra!!!!
If you
want to believe
Parte II
di
Nausicaa
Nonostante ora io sia
fisicamente un gattino, la mia mente ha conservato bene il ricordo delle
mie abitudini: è la mattina seguente a quella della mia trasformazione e
mi sto svegliando al solito orario.
La luce filtra dolcemente
dalle tende e io mi stiracchio senza fretta, provando una punta di
amarezza pensando che, però, quest’alba non mi porterà nuovi
allenamenti e nuovi slam dunk realizzati in un campetto deserto…
Lì per lì la morbidezza
del cuscino mi induce a riaggomitolarmi per godermi qualche altro minuto
di sonno, quando un rumore tenue ma vicino mi fa alzare di scatto il
musetto.
Apro gli occhi e vedo che
Hanamichi si è svegliato…di più: si sta preparando per uscire!!!!
Allora anche lui si sveglia all’alba…
Scendo dalla cesta e mi
avvicino silenziosamente a lui, osservandolo finché lui non si volta
notandomi.
"Ehi, ciao!!! Non
dirmi che ti ho svegliato io?!" sembra allegro, il suo tono è
disteso.
"Miao" un
miagolio sussurrato quasi; spero che capisca che non è stato lui a
destarmi.
Sakuragi finisce di
mettersi una maglietta e mi spiega: "Io ora uscirò per un po’, ma
tu non puoi venire con me, devo correre e allenarmi a basket…lo faccio
ogni mattina, sai? Facciamo così…torna a dormire, appena rientrerò a
casa ti sveglierò e ti darò da mangiare, ok?".
"Miao" va bene
tutto, tranne che il mangiare.
Faccio per voltarmi e
dirigermi di nuovo nella cesta (posso dormire senza che nessuno mi dica
niente…è fantastico!!!), quando vengo sollevato in quella maniera che
mi urta tanto i nervi!!!
Insomma, deve smetterla
di afferrarmi per la collottola!!!!!
Per farglielo capire mi
agito e cerco di divincolarmi, emettendo una specie di soffio di protesta;
e la testa rossa capisce.
"D’accordo, va
bene, ho capito!!! Dammi il tempo di posarti, almeno…" cerca di
tranquillizzarmi, comprendendo la mia insofferenza, ma per fargli entrare
meglio il concetto in quella testaccia dura non appena mi depone nella
cesta gli ringhio letteralmente contro, soffiando. Questa volta ci riesco…
Lui ne sembra
dispiaciuto: "Ok, ok, ho afferrato il messaggio, non ti piace essere
sollevato per la collottola! Cercherò di non farlo più, tranquillo…va
meglio, adesso?" mi chiede, tendendo una mano verso di me.
Per un attimo sono
indeciso se morderlo o meno, ma poi non me la sento, non di fronte al suo
sorriso affettuoso. Allora…se mi ama, vorrebbe sorridere così anche a
me?
Inclino la testolina
sotto la sua carezza e lui mi saluta: "Ora devo scappare…chissà
che Rukawa non stia già al campetto!!!" ed è veloce con un fulmine
nell’uscire dalla stanza.
Io mi acciambello
nuovamente, ma non mi riaddormento, ho troppe cose a cui pensare: mi
tornano in mente tutte le mattine in cui arrivavo al campetto del parco e
lo trovavo lì…io mi seccavo e lui mi gridava che si sarebbe allenato
fino alla morte solo per la soddisfazione di battermi un giorno…ricordo
anche i miei sbuffi, i miei sguardi volutamente scettici…quanto ci sarà
stato male?
Stupido idiota…io non
ho mai avuto niente contro di lui. Be’, magari non morivo di simpatia
dopo le sue capocciate, ma non l’ho mai odiato; se avesse cercato di
avvicinarsi a me…d’improvviso mi domando se avrei mai scoperto il suo
sentimento per me se non fossi diventato gattino!!! Credo di no…
Nonostante le sue
spacconate, non mi è sfuggito il fondo di insicurezza che è in lui…e i
suoi amici sono abbastanza rumorosi, nelle loro prese in giro, da far
capire a tutta la squadra che i rifiuti ricevuti dalla testa rossa sono al
di sopra di qualunque media!
Idiota…seguiterai con
la tua recita in eterno?
Già, ma se si
dichiarasse, io che farei?
Non lo so…adesso, visto
in un contesto distinto dalla palestra, mi sembra così diverso…non so
proprio…sarei a disagio, credo…ma non lo tratterei male…anzi…
Di colpo si apre la porta
della stanza ed eccolo nuovamente qui, questo do’aho! Accidenti, è già
passata un’ora? Sono stato un’ora a pensare a noi?!
"Allora, Kaede! Hai
sentito la mia mancanza?" domanda, allegro.
"Miao" sì…
I suoi occhi castani si
velano: "Almeno sono mancato ad un Kaede…Rukawa non si è fatto
vedere neanche stamattina e quel campetto sembra così brutto e inutile se
non c’è lui…c’è di buono che mi sono allenato per un’ora, ma
senza di lui non è lo stesso…Pensa che a volte, fingo di andarmene e
rimango a guardarlo da dietro le siepi: quando gioca lui è così…immerso
nel basket!!! Come faccio a competere con uno sport?" e appare così
triste nel chiederselo…
Non devi competere con il
basket, stupido… perché non sei mai stato te stesso, vicino a me?
"Miao" miagolo
debolmente per attirare la sua attenzione; non mi piace vederlo così…
"Ma il tensai non
dispera!!!- si riprende improvvisamente- Non so quanto ci metterò, ma
stavolta non mi arrenderò e sai perché? Perché stavolta sono innamorato
davvero!!!".
Lo dice con piglio deciso
e io lo guardo incuriosito e mi chiedo cosa mi aspetterà nelle prossime
settimane, quando sarò tornato normale, visto che sembra deciso a
conquistarmi…ma non è affatto un pensiero spiacevole…
"Miao".
"Allora, la colaz…AAAAAAAHHHHH!!!!!
È tardissimo!!!!!!! Arriverò in ritardo!!!! Sbrigati, sbrigati,
sbrigati!!!!" grida, facendomi prendere un colpo!!!
Noooo!!!! Mi ha afferrato
di nuovo in malo modo!!! Stupido zuccone!!!!
Perché corre così?
Oddio, stiamo per schiantarci contro la porta chiusa…no, la apre all’ultimissimo
secondo…ma i gatti possono morire d’infarto?
"Il latte, il latte,
il latte!!!" strepita il do’aho, frugando nel frigorifero; tira
fuori un cartone già aperto e ne versa buona parte nella mia ciotola ‘da
bevande’, poi il resto lo beve velocemente lui, senza neanche metterlo
in un bicchiere.
"E’ tardi, è
tardi, è tardi…" lo sento borbottare, mentre bevo anche io; per
qualche minuto sparisce e va in un’altra stanza, poi ripiomba in cucina,
tirandosi dietro la cartella e uno strano oggetto.
"Io ora devo proprio
andare…anche la mamma è già uscita, quindi starai da solo, ma ormai ti
stai ambientando alla casa, vero? Tieni questo, ci puoi giocare!!! È di
mia madre…poi quando torno ti do qualche altro giocattolo!!! Ah,
ovviamente oggi andiamo dal veterinario! Ti devi vaccinare!!!".
Che vuol dire che mi devo
vaccinare?! È uno scherzo?!
"Miao!" un
miagolio allarmato.
Sempre con movimenti
velocissimi, riempie l’altra mia ciotolina con una di quelle orribili
scatolette, dicendo che dovrebbe bastare fino al suo ritorno, poi posa l’oggetto
davanti a me, che sono un po’ stordito dalla sua velocità di prima
mattina. "Ciao, Kaede! Torno presto…".
Qualcosa dentro mi dice
che queste sono le parole che vorrebbe dire a me. Al mio vero me, intendo…
Questa cosa delle
vaccinazioni mi agita…e poi…quest’affare…
Non posso crederci: mi ha
dato davvero un gomitolo per giocare!!!!
Ma è una matassa nuova,
enorme per me, non riuscirei nemmeno a spostarla!!! Cosa gli dice la
testa?! La spingo con una zampetta, ma non la smuovo di un centimetro e
comunque non ho davvero intenzione di stare qui a far rotolare uno
stupidissimo gomitolo come se fossi davvero un gattino!!!!
Decido che è meglio fare
un giro di perlustrazione per la casa.
Casa…
Mi fermo un attimo e mi
siedo; porto distrattamente una zampetta alla bocca e la lecco lentamente
e intanto penso che casa mia è vuota, ma non mi cercherà nessuno: mio
padre è in America per quei contratti fondamentali per l’azienda e in
questi casi sparisce sempre, non mi telefona mai…la governante ha scelto
questo periodo per prendersi dieci giorni di ferie…nessun altro potrebbe
cercarmi, e forse è meglio così, si preoccuperebbero per niente.
Eppure questo pensiero è
amaro per me…anche i miei compagni di squadra si limiteranno a pensare
che stia poco bene…nessuno ha il mio numero di telefono, e poi
diciamocelo: probabilmente mi ritengono proprio il tipo che sparisce senza
avvertire…
Hn.
Non importa, anzi, tutto
sommato è davvero meglio così…
Riprendo a camminare e mi
sposto in salotto, guardandomi intorno; mi sembra tutto così grande…mi
sento così piccolo…
Torno davanti al piccolo
altare funebre e osservo a lungo il volto della foto: ha i lineamenti
marcati e forti, come quelli di Hanamichi…anche se non si somigliano
molto, c’è qualcosa che fa capire che sono padre e figlio…
Occhi tranquilli e
rassicuranti, come non ho mai visto quelli di mio padre…forse un tempo
lo sono stati, quando era morta la mamma, tanti anni fa…
Mi permetto di
prendermela comoda, soffermandomi a mio piacere nelle varie stanze,
scrutandole, osservandole, studiandole, cercando nella loro sistemazione
qualcosa che mi parli dei proprietari; i mobili sono semplici e capienti,
forse le pareti andrebbero tinteggiate di nuovo, ma i pavimenti sono
pulitissimi…ogni tanto si nota un tocco femminile nella scelta delle
tende o degli utensili da cucina; nel complesso la casa è semplice ma
vivace…come Hanamichi e sua madre.
Torno nella sua stanza e
mi porto vicino al suo letto…mi stupisco quando sento e riconosco il suo
odore sulle lenzuola! Lo avevo sentito già in braccio a lui…è proprio
vero quello che dicono dell’olfatto felino!!!
È un odore intenso ma
fresco, che non mi dà fastidio…
Un po’ mi dispiace di
essere così bassino…rasoterra, lo ammetto!, perché non posso vedere
cosa c’è sulla sua scrivania, quali libri siano accatastati in una
piccola libreria verniciata di bianco…sulla scrivania c’è una foto…intravedo
il bordo della cornice, ma non posso distinguere la foto, anche a causa
della luce che si riflette sul vetro.
È buffo il mondo visto
dal basso, sembra così completamente diverso!!!
Esco dalla camera di
Hanamichi, che sarà anche la mia in questi giorni, e mi dirigo verso
quella di sua madre; l’ho vista una sola volta, ma provo molto rispetto
per lei…è vedova, ha un figlio non propriamente facile e un lavoro
pesante…eppure il suo sorriso era aperto e sincero…forse il do’aho
ha preso da lei…
Mi fermo sulla soglia
della stanza, poi torno in cucina; lancio un’occhiata all’orologio che
è appeso sopra la credenza e scopro che dovrò stare da solo ancora per
molto tempo…bevo un altro po’ di latte, poi decido di tornare nella
mia cesta, lasciandomi andare al sonno…
Hn…
Un fastidioso solletico…
Mmmm…
Qualcuno mi sta
arruffando il pelo…sorrido mentalmente: questo ‘qualcuno’ può
essere solo il do’aho. Dormendo, il tempo è passato più velocemente.
"Kaede, ti sei fatto
un bel sonnellino? Però sono passato in cucina e ho visto che hai
mangiato poco, com’è?".
La prossima volta sputo
quel cibo di plastica davanti a lui, così magari capisce!!! Apro
pigramente gli occhi e sbadiglio, mentre la sua mano mi accarezza.
"Sei un gattino
inappetente…- mi solleva con delicatezza, tenendomi poi stretto a sé-…vabbe’,
chiederò al veterinario cosa sia meglio fare!".
COME, AL VETERINARIO?!
Ma allora…parlava sul
serio?! Cioè, lo so che i gattini vanno vaccinati, ma io NON VOGLIO!!!!!!
Mi aggrappo alla sua mano
miagolando senza ritegno: "Miao miao miao…".
"Siamo fortunati, il
suo studio è qui vicino, non ci metteremo molto tempo" e nel dirlo
ha già chiuso alle sue spalle la porta di casa.
Io odio le iniezioni!!!
Le odio con tutto me stesso, non voglio fare delle stupide vaccinazioni
feline!!!!
"Anche Rukawa
secondo me mangia poco…a volte, lo vedo in terrazza e non finisce mai il
suo pranzo, non dovrebbe comportarsi così, lui è un atleta…sai, era
assente anche oggi e anche il campetto del parco era vuoto. Forse ha
davvero ragione Ayako, magari sta poco bene, però…è così frustrante
non sapere niente!!!! Ecco, vedi, se mangiasse di più avrebbe più difese
grazie alle vitamine e starebbe sempre bene!!".
Ma io sto bene, do’aho…è
così strano sentire la sua voce preoccupata…sta parlando della mia
salute come di una cosa preziosa…
Io alzo il musetto verso
di lui: "Miao" miagolo per ringraziarlo, anche se lui non può
capire.
Ad un tratto i suoi passi
si fermano.
"Eccoci
arrivati" mi annuncia, spingendo il portone, ed io mi irrigidisco.
Visto l’orario, la sala
d’attesa è vuota e il veterinario ci fa entrare subito nel suo studio;
Hanamichi gli spiega come mi ha trovato, l’incursione al negozio di
animali e il fatto che mangio poco…
"Ho capito: be’,
sembra un gattino in buona salute…" dice il dottore e poi tende le
braccia per far intendere alla testa rossa che vuole esaminarmi da vicino.
Aiuto…
Grazie al cielo, non
vengo afferrato per la collottola, in compenso finisco su un freddo
tavolo, scrutato dall’occhio clinico dell’uomo.
"Miao" emetto
un suono indispettito; la mia irritazione raggiunge il culmine quando
questo tizio mi solleva per esaminarmi e poi addirittura mi controlla i
dentini!!! Gli soffio contro con rabbia, suscitando in lui un’espressione
sorpresa.
Hanamichi interviene
subito: "Non gli piace essere toccato, credo…".
"Ah, capita con
certi animaletti…comunque sta bene! Per il mangiare, non preoccuparti…forse
visto che è ancora così piccolo preferisce bere il latte e non vuole
ancora molto cibo solido. E ora, pensiamo al vaccino…".
NO!!! Ho un brivido di
terrore quando lo vedo prendere una siringa…odio le iniezioni!!!
Mi volto di scatto verso
il do’aho, che ha avuto l’idea di mettermi in questa situazione, e
miagolo disperato. Normalmente non lo farei, ovviamente, e sopporterei
senza batter ciglio, ma ora, in forma felina, non devo preoccuparmi tanto
di perdere la faccia e posso mostrare il mio rifiuto. Ho paura, lo ammetto…
"Miao miao miao
miao!!!".
Hanamichi mi prende in
braccio e mi accarezza per tranquillizzarmi: "Su, su…ci sono io qui
con te…".
Sì, ma intanto l’iniezione
la devo fare IO!!!!
"Ecco, bravo:
tienilo in braccio tu…farò in un attimo…" sento la voce dell’uomo
alle mie spalle e poi un dolore pungente e forte.
Miagolo con un tono più
alto, spaventato e arrabbiato, e il mio corpo è attraversato da un
brivido: mi fa male, brucia anche…
"Ehi, stai
bene?" il tono di Hanamichi è sinceramente in pena; deve aver
sentito il mio irrigidimento…
No che non sto bene…mi
sento anche un po’ stordito…
"Da adesso per un po’
il gattino potrebbe sembrarti stranito, ma tu non preoccuparti: è un
effetto del vaccino, ma gli passerà presto" spiega il veterinario.
"Ma poi starà
bene?".
"Certo! E’ una
cosa temporanea… anche gli uomini quando si vaccinano possono avere dei
fastidi, no?".
"Ho capito".
Istintivamente il do’aho
mi stringe a sé con più forza e io mi irrigidisco ulteriormente, perché
mi fanno male i muscoli indolenziti.
"Miao" il mio
miagolio è simile al pianto, adesso.
"Oh, scusa, non l’ho
fatto apposta!" esclama Hanamichi e poi, come per farsi perdonare…schiocca
due baci sulla mia testolina!!!!
Io rimango assolutamente
immobile per un momento…il cuore mi batte un po’ più forte…da quant’è
che non ricevevo un bacio? Non ricordo neanche quelli di mia madre e mio
padre non è una persona espansiva…e ora lui…
Tremo appena, ma non per
il dolore stavolta e mi accoccolo contro di lui, aggrappandomi con le
unghiette alla sua maglia, per reggermi meglio.
La sua mano mi accarezza
la schiena con un movimento ipnotico che mi fa rilassare; sento
distrattamente che il veterinario gli parla di vitamine da aggiungere al
pasto e poi i saluti fra i due.
Poco dopo usciamo dallo
studio e l’aria fresca soffia di nuovo contro il mio musetto.
"Mi dispiace tanto
che ti abbia fatto male, ma era necessario, per farti stare bene…vedrai
che tra poco l’indolenzimento sparirà!" mi consola lui, mentre me
ne sto rannicchiato contro il suo ventre; la sua maglietta mi lascia
avvertire il calore della sua pelle, che mi fa sentire protetto e al
sicuro.
Rientriamo in casa e lui
mi depone nella cesta.
"Domani ti compro le
vitamine…ah, ho visto che non hai giocato con il gomitolo, l’ho
trovato dove l’avevo posato…è troppo grande?" mi chiede,
cambiandosi e mettendosi jeans scoloriti e maglietta bianca. Anche a me
piace vestirmi così quando sto a casa…
"Miao".
"Uhm…però devo
trovarti qualcosa, non voglio che ti annoi quando resti da solo! Ahahahah…tranquillo,
sei un micetto fortunato: il tuo padrone è un genio!!! Vedrai che mi
verrà un’idea brillante e superlativa!!! Ahahahahah…".
Oddio…mi ero quasi
scordato di questo aspetto del suo carattere! Però…è allegro e mi fa
stare bene…
"Aspettami qui,
torno subito" mi intima, con aria da cospiratore; e ora? Cosa gli
sarà venuto in mente?
Per qualche minuto la
testa rossa non si fa vedere e in più avverto dei rumori provenire da un’altra
stanza. Chissà cosa sta cercando…
Mi sposto dal comodo
cuscino azzurro e faccio qualche passo nella camera, quando all’improvviso
percepisco un rumore strano giungere dalla porta; mi volto, in allarme, e
vedo…una cosa…sembra un topo…correre verso di me!!! Un topo?! Ma è
il doppio di me!!!!
Istintivamente corro
verso la parete opposta, ma quel coso si muove come impazzito…però, un
momento! In questa casa non ci sono topi! E questo ronzio…ok, magari non
è un topo vero, ma mi sta venendo addosso e mi sta innervosendo!!!!
"Miao miao
miao!!!" miagolo forte per richiamare l’attenzione del do’aho,
che infatti entra subito nella stanza e si china per raccattare l’idiotissimo
coso…
"Non ti
piace?!" domanda stupito; deve aver notato che ho arruffato il pelo,
soffiandogli contro…mi ha fatto prendere un colpo!!!
"E’ un topo
meccanico…uhm…non è stata una buona idea, ora me ne rendo conto! È
che tutti dicono che ai gatti piace dar la caccia ai topi…".
Sì, do’aho, ma non
quando hanno due mesi!!!!
Mi sforzo di far tornare
normale il mio respiro e mi siedo compostamente a terra, fissandolo un po’
sulle mie, comunque…
"Ok, per farmi
perdonare…guarda qui!!! Un gomitolo piccolo piccolo!!! Con questo potrai
divertirti!" e mi sorride, contento di esserselo procurato.
Io osservo un po’
tristemente il gomitolino blu: se fossi un gattino ne sarei felice
probabilmente, ma la mia mente è umana…cosa dovrei farci, che non mi
facesse sentire stupido?
Faccio qualche passo e lo
sollevo addentandolo. E ora? Dovrei divertirmi a srotolarlo? Non credo
faccia per me…
Però poi il mio sguardo
si fissa su un oggetto che non avevo degnato di molta attenzione finora e
metto a fuoco un pensiero che potrebbe essere divertente. In un angolo
della camera c’è un cestino per la carta…non è altissimo…anzi…
Cammino fin lì e con uno
sforzo (visto che non l’ho mai fatto) mi sollevo sulle zampette
posteriori e poi lascio cadere il gomitolo nel cestino. Sembra un
canestro!! Ormai sono quasi due giorni che non posso giocare a basket e mi
manca moltissimo…qualsiasi cosa possa anche lontanamente assomigliargli,
mi va bene!!! Posso rinunciare a molte cose, ma non al basket…
Sì, ma ora…la mia
palla è là dentro!!!
"Miao!" miagolo
al do’aho, indicandogli il cestino con la zampetta, per fargli capire
che voglio che riprenda il gomitolo.
Lui ha uno sguardo
perplesso e non so dargli torto! Comunque, fa quello che gli chiedo e
rimette il batuffolo di lana di fronte a me, restandomi accanto.
Forse…forse se
riuscissi a puntarmi sulle zampette posteriori e a tirare con quelle
anteriori…allora sarebbe proprio uno pseudo-basket!!!!!
Ci provo, ma il risultato
non è un granché, perché non sono ancora bravo a trovare un equilibrio…di
nuovo devo agitare una zampetta contro il cestino perché la testa rossa
recuperi la mia palla di lana…
Vedo che la sua faccia è
leggermente stravolta!
Io riprovo con il mio
tentativo di mini-basket felino.
Ora gli occhi di
Hanamichi sono davvero sgranati!!!
"Questo micetto è
strano…" commenta in un sussurro.
Tutto sommato mi sto
divertendo, ma lui dopo pochi minuti decide che è ora di cena e che devo
mangiare quindi mi solleva, incurante dei miei miagolii di protesta, e mi
porta con sé in cucina.
Sotto i miei occhi,
riempie una ciotola di latte fresco e l’altra di cibo…
"Stavolta proviamo
una scatoletta di carne, ok? Vediamo se ti piace di più! Ecco, mangia,
mentre io penso alla mia cena…Ah, mitico!!! Mia madre mi ha lasciato il
cuociriso bello pieno!!!! Praticamente non devo fare nulla".
Oddio, una bella ciotola
di riso caldo…quanto la vorrei…
Per qualche secondo
rimango fermo a fissare il mio pasto, ma poi penso che non voglio
assolutamente sembrare ingrato. Il do’aho si sta facendo in quattro per
me…non è colpa sua se il cibo che ha comprato fa schifo!!!
Ne mangio qualche
boccone, poi bevo un altro po’ di latte; quando decido che mi basta
questo e mi volto, lo vedo seduto a tavola che mangia velocemente.
Non so…c’è un’atmosfera
così intima, quotidiana…non l’ho mai condivisa con nessuno… Gli
vado vicino e miagolo.
"Uh? Cosa c’è,
Kaede? Vuoi stare in braccio?" mi sorride.
"Miao" sì…
Hanamichi mi accontenta
subito e io mi sistemo sulle sue gambe; mentre mangia, con la mano
sinistra mi accarezza sotto il mento e io mi strofino contro il suo palmo…se
fossi umano, mi accarezzerebbe così? Con questo stesso calore? Come
sarebbe essere abbracciato da lui?
"Domani ti spazzolo
un po’…hai un pelo così bello e scuro!!! Sembri un batuffolino!!! Sai…piaceresti
molto a Rukawa, ne sono sicuro!" dice con una nota di dolcezza tale
nel pronunciare il mio nome che mi fa mancare il respiro.
Voglio che parli…voglio
che mi parli di me…devo sapere di più…
"Secondo me, è
proprio un tipo da gatto! Ne ha l’indole…vedi, lui è molto silenzioso
e introverso…sta spesso da solo e non è neanche tanto portato al gioco
di squadra, ma io lo trovo…meraviglioso! Non hai idea delle sensazioni
che riesce a trasmettere anche solo stando zitto…ha un modo di
manifestare la sua passione per il basket che mette i brividi! Ricordo
benissimo quando lo guardavo durante la partita contro il Toyotama: non
riuscivo a staccare gli occhi da lui… E sai che ti dico? Che una persona
che riesca a sprigionare un simile ardore non può essere insensibile come
a volte sembra…Rukawa a volte sembra apatico e indifferente fuori dal
campo, ma io sono sicuro che non è affatto così e che ci sono molte cose
bellissime da scoprire di lui. Vorrei tanto dirglielo, scuoterlo per le
spalle e poi abbracciarlo forte forte e dirgli che voglio arrivare a lui,
vorrei chiedergli di lasciarsi amare…".
Non so se siano più le
sue parole o la sua mano carezzevole ad ipnotizzarmi…pensa questo di me?
Non mi ritiene soltanto un musone scorbutico…ha avuto veramente la
capacità e il cuore per andare al di là delle apparenze…
"Non lo faccio
perché ho un po’ paura di essere squartato!!! La mia volpe non ha il
carattere più facile del mondo!!! Eheheheh…ora come ora temo che mi
toccherebbe questo!!! E mi pesa dover aspettare, sai, non hai idea di
quanto mi pesi, ma non so come avvicinarmi a lui…guarda, a te posso
dirlo: mi sento terribilmente imbranato!!!! Ho paura di sbagliare tutto e
se sbagliassi con lui non me lo perdonerei mai!!!! Mai nella
vita!!!".
"Miao".
Perché sei così
insicuro? Che strano, è contraddittorio anche lui…così forte e
spaccone e di indole affettuosa e appassionata e poi così timido nel
rivelarsi a me…be’, non è che in questo io sarei diverso!!! Come
accoglierei una sua dichiarazione? Riuscire a non arrossire? Credo di no…
"Però tu piaceresti
davvero a Rukawa!!! Scommetto che se ti avesse visto prima, mentre facevi
entrare il gomitolo nel cestino, ti si sarebbe portato via!!! Oppure si
sarebbe messo d’impegno per cercare di insegnare ad un gattino i
rudimenti del basket!!! Magari…magari potrei chiedergli qualche
consiglio su come si tengano i gatti! Secondo me lo sa…Spero davvero di
vederlo, domani! Mi manca tanto…e poi sono in ansia, insomma!!!! Non
voglio che stia male…".
Mi aggrappo alla sua mano
che si diverte ad arruffarmi il pelo del pancino, come per trattenerla su
di me; non stare in pensiero per me, Hana…
Ma come posso farglielo
capire?!
"Miao".
"Dici che devo stare
tranquillo? Certo, Rukawa sta bene…sarà solo una infreddatura…"
ma il suo tono non è convinto.
Hanamichi si alza per
sparecchiare e mettere i piatti sporchi nel lavandino, posandomi un attimo
su di una sedia; poi torna in camera sua e mi spiega che deve studiare un
po’, che lui non vorrebbe ma che non può mettere di nuovo nei guai la
squadra prendendo troppe insufficienze…
Io ne approfitto per
giocare un altro po’ con il gomitolino, con cui ho preso confidenza,
anche se non posso lanciarlo nel cestino o dovrei miagolare continuamente
al do’aho.
Poco dopo, la testa rossa
si alza, chiudendo i libri poggiati sulla scrivania.
"Yawh…è tardi!!
Sai che da quando gioco a basket ho cambiato molto i miei orari e le mie
abitudini?! Ora sono un atleta e la squadra conta su di me…andiamo a
dormire, va’, che domani mi devo svegliare alle 5.00!!!!".
Hanamichi, nel dire
questo, si china, mi prende e mi mette nella cesta, sul cuscino.
"Buonanotte, Kaede…"
mi sorride.
Lo vedo cambiarsi e
stendersi sul letto, ma per un po’ non dorme: rimane sveglio a guardare
verso la finestra e ho la percezione quasi fisica che stia pensando a me…
Io provo ad
acciambellarmi e a dormire, ma dopo due secondi decido che non mi va!
Perché devo dormire in una cesta?!
Allora mi alzo e cammino
silenziosamente fin sotto il suo letto e gli miagolo.
"Miao".
Hanamichi si punta su un
gomito e si china verso di me: "Oi piccolino, che hai? Non riesci a
dormire?".
"Miao miao"
faccio un altro passo verso di lui.
"Vuoi dormire con
me?".
"Miao" sì, non
mi va di stare nella cesta, voglio dormire in un letto!!!
Hanamichi mi sorride e mi
solleva, fino a portarmi sul letto.
Poi mi depone sul suo
torace…
Cos’è questo rumore
così forte?! TU-TUM TU-TUM…oh…è il suo cuore…
Me ne sto raggomitolato
sul suo petto quando le sue mani forti e calde mi circondano per spostarmi
al suo fianco.
"Sono davvero
contento di averti trovato, Kaede!!!" mi dice e poi avverto altri due
baci sulla testolina e di nuovo mi sento molto emozionato…
Mi sistemo contro il suo
cuscino e le sue lenzuola; mi rilasso, ma lo sento sveglio accanto a me.
Solo dopo qualche minuto,
finalmente, si distende anche lui.
"Buonanotte, Rukawa…"
lo sento mormorare.
Buonanotte, Hana…
Fine della seconda parte
^^
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