Questa storia ha per protagonisti i personaggi di “Orso e Intellettuale” creati dal mitico Basso.

Buona lettura!

 

 

 


 

 

I Fari della Bretagna

 

di Puma

 

 

-…Fausto…Fausto…-

 

Bruno stringe tra le braccia l’uomo con cui ha da tanto tempo una relazione segreta,segretissima e destinata a rimanere tale per sempre perché l’adorato Fausto non è una persona qualsiasi,ma l’ex primo ministro e l’esponente più in vista di un partito tra i più importanti.

Nella stanza anonima di un albergo a ore i due si amano con passione.

Per Bruno avere Fausto tutto suo è un sogno che si è realizzato.

Per anni lo aveva visto alla televisione,spesso lo aveva fotografato facendo il possibile per conoscerlo:gli era sempre piaciuto,sempre!

Da quando si ricorda gli piace Fausto Carraro.

Un giorno lontano si era confidato con un amico che era scoppiato a ridere:

 

-Ma come ti piace Carraro?

 Vuoi scherzare?

 Le veline devono piacerti!

 Se non ti vanno le ragazze allora prenditi un calciatore!

 Ma Carraro è vecchissimo e bruttissimo!

 Hai il gusto dell’orrido!-

 

E Bruno aveva sentito crescere dentro di sé l’attrazione per Fausto Carraro.

 

Ora è suo!

 

Con la schiena appoggiata alla testiera del letto e l’ex primo ministro appoggiato a lui,Bruno gli racconta:

 

-Fausto,ho accettato un lavoro per una rivista di viaggi:devo scattare le foto per un articolo sui fari   della Bretagna.

 Dovrò fermarmi in Bretagna per un’intera settimana,fotografare i fari in diversi orari ,con l’alta e la bassa marea e spero anche con il mare grosso.

 Io non posso stare una settimana lontano da te,allora ho detto che ci vado ma con un collaboratore,capito?- bacia il collo di Fausto :-Il collaboratore sei tu!-

 

Fausto si volta verso di lui esultante:

 

-Bruno!

 Un’intera settimana insieme!

 E quando si va?-

 

Cerca con le labbra quelle di Bruno e non lo lascia quasi parlare:lo fa cadere steso sui cuscini e questa volta è lui a impadronirsi di Bruno.

Sono adulti,ma si sentono come adolescenti alla prima cotta;la passione li ha travolti al punto che non possono restare a lungo uno lontano dall’altro.

 

Si incontrano quotidianamente.

Fausto esce dall’ufficio,fugge dall’ufficio e si allontana con Bruno che lo aspetta in macchina.

Il segretario di Fausto,dell’onorevole Carraro, sa tutto e non è tranquillo fino a quando non lo vede ritornare indietro.

Le volte che non torna più non è in pace fino alla mattina dopo e si aspetta di vedere la foto dell’onorevole Carraro e quel suo “amico” così trasandato sulla copertina di qualche giornale scandalistico.

È vero che c’è sempre il fratello di Carraro che dirige la più importante rivista di gossip e gli articoli su suo fratello non li pubblica,ma non è onnipotente e qualcosa in giro va a finire che si verrà a sapere…

 

-Onorevole!

 È tornato!-

 

-Già!

 Portami quelle tre cartelle da firmare perché la settimana prossima me ne vado in vacanza!-

 

-Onorevole,ma come?-

 

-Vado in Bretagna.

 Ci sentiamo per telefono due volte al giorno,va bene?- sfoglia alcuni documenti -…ti faccio la delega…mia moglie crede che io vada a un congresso:bada di non sbagliarti se la incontri!

 Io sono in Bretagna a un congresso del mio partito,capito?-

 

Il segretario scuote la testa.

Carraro firma una serie di fogli :

 

-Francesco,prenditi qualche giorno di ferie anche tu.

 Chiudi l’ufficio da mercoledì,va bene? -

 

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All’ora di pranzo di una giornata caldissima,Albino Dolci,ministro di un partito dell’opposizione,entra in casa sudato,con la cravatta slacciata e la camicia sbottonata.

In casa c’è il forno acceso che manda un calore insopportabile e il profumo di…di qualcuno di quei cibi raffinati che sa preparare solo Neri quando è il suo giorno libero.

Neri corre ad abbracciare Albino.

Mentre mangiano con il ventilatore sul tavolo,Albino fa vedere a Neri alcuni depliant di viaggi:

 

-E’ quasi un anno che viviamo insieme e non siamo mai andati in vacanza:ho prenotato una settimana nel nord della Francia.

 È tanto tempo che voglio visitare i fari della Bretagna!-

 

Neri sfoglia quei depliant un po’ deluso:

 

-Carini…-

 

-Ma come “carini”?

 Non sei entusiasta?

 Mi fai sentire in colpa:a te dove piaceva andare?- e conoscendo Neri immagina la più caotica delle spiagge e la più assordante delle discoteche.

 

-Non so…a un mare dove si fa il bagno,che non sia gelido e tempestoso come in queste foto…-

Albino si asciuga il sudore dalla fronte con il fazzoletto:

 

-Dove andavi in vacanza di solito?-

 

-Bè…di solito la settimana delle ferie la passavo qui a Roma.

 L’estate della maturità però sono stato in Grecia con tre amici…-

 

-Capisco.

 Mi sembra di vedervi.

 Una casa lurida con bottiglie di liquori vuote dappertutto,cicche per terra,piatti sporchi accatastati,cartoni con resti di pizza mezza mangiata,vomito nel lavandino,gabinetto sporchissimo e tutto il pavimento appiccicato con mosche che volano e si posano.

Un porcaio!

Sesso,alcool e pasticche a gogò e poi conoscendoti sarai uscito anche con tutti i vecchietti della spiaggia…con qualche tedesco dalla pancia piena di birra!-

 

Neri si siede sulle sue ginocchia e gli infila una mano sotto la canottiera:

 

-Quando diventi geloso sei tenerissimo!

 Mi piace andare in vacanza con te,dove vuoi tu.

 E poi ti sei sbagliato:in Grecia la pizza è cattivissima e signori eleganti come piacciono a me non ce n’erano!-

 

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-Benvenuto,Bruno Baldini!-

 

Sotto una pioggerella  fina e insistente un collega di Bruno accoglie lui e Fausto al porticciolo dell’isola di Ouessant e li accompagna con la sua macchina a quello che sarà il loro appartamento.

Lungo il tragitto parla di lavoro con Bruno.

Fausto,seduto sul sedile posteriore si estranea ad ammirare il paesaggio:rocce,prati verdi con greggi di pecore,paesini caratteristici.

In quel lontano angolo di mondo si sente libero e leggero.

 

-Arrivati!

 Quella è la vostra casa!-

 

Fausto si aggiusta gli occhiali:

 

-Ma come,non dormiamo in qualche faro?-

 

-Ah!Ah!

 Meglio di no!

 I fari sono pieni di fantasmi!

 Ogni faro ha il suo!-

 

Già dal primo giorno Bruno si mette al lavoro.

Fausto lo segue,lo accompagna,lo aiuta a sistemare pellicole e obiettivi.

Tutto nell’attesa di andare a cena in qualche caratteristica taverna dove nessuno li conosce e passare l’intera notte insieme in quella casa,come una coppia qualsiasi.

Loro due soli in una stanza calda e fuori il mare gelido e tempestoso.

Nelle loro menti c’è un solo identico pensiero:

 

-Vorrei che questa settimana non finisse mai!-

Il lavoro di Bruno li porta in cima a tutti i fari dell’isola e anche a fotografarne altri costruiti su isolette minuscole che sembrano letteralmente spuntare dal mare.

 

Dopo essersi faticosamente arrampicato su per i 392 scalini del faro dell’Ile Vierge,Fausto si affaccia a guardare in giù dalla terrazza;fa un passo indietro e un cenno con la mano tremante a Bruno che sta fotografando il mare:là sotto ci sono Albino Dolci e …quel suo “amichetto” biondo che un giorno lontano è stato anche con lui …che stanno guardando in su contemplando il faro più alto d’Europa  in tutta la sua imponenza.

Albino Dolci,con gli occhiali da presbite sul naso ,legge un libretto sui fari e quel ragazzaccio lo segue sbadigliando annoiato.

Fausto li sbircia e gli batte il cuore:se decidono di salire sul faro e si incontrano…che situazione imbarazzante!

Meno male che si allontanano a fare una passeggiata sulla scogliera!

Il biondino butta qualche pezzo di pane ai gabbiani e Dolci…quanto è brutto!

Indossa un giaccone blu da marinaio con due file di bottoni d’oro…l’avrà comprato  a Porta Portese,che straccione!

Li osserva mentre saltano da uno scoglio all’altro con i gabbiani intorno:ridono,pensano che nessuno li veda,si abbracciano e  si baciano.

Fausto li guarda pensieroso.

Bruno gli mette davanti agli occhi la macchina fotografica e fa una veloce zoomata su di loro:

 

-Vuoi che faccia un servizio fotografico fuori programma sulle vacanze proibite dell’onorevole Albino Dolci?-

 

-Lascia stare.-

 

-Allora qui ho finito,andiamo a riposarci…- e sfiora con una carezza la guancia pallida di Fausto.

 

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Sotto il piumone,nella stanza da letto del loro appartamento  Bruno bacia Fausto che sembra pensieroso e lo accarezza:

 

-Certo che con tutti i posti che ci sono,proprio qui doveva venire quello sfigato di Dolci?-

 Ma stai tranquillo,non ci ha visti…-

 

-Speriamo che non ci veda mai.-

 

Fausto allunga una mano fuori dalle coperte,prende il cellulare e compone il numero del suo segretario:lo immagina in ufficio,elegante e ben pettinato come sempre.

 

Se potesse vederlo adesso:sudato,con i capelli arruffati,le guance arrossate…a Roma,nell’elegante camera da letto della casa dell’onorevole Carraro,il segretario è a letto con sua moglie!

 

-Pronto?

 Francesco,sono io!-

 

Il segretario imbarazzato si pettina in fretta e si copre con un lenzuolo come se l’onorevole Carraro lo vedesse.

 

Fausto parla a lungo di lavoro,Bruno sbuffa:

 

-Fausto,quanto parli!

 Quanto sei noioso!

 Non ti farei da segretario neanche se mi pagassi a peso d’oro!-

 

La moglie di Fausto si alza dal letto e si infila un’elegante vestaglia di seta lanciando un’occhiata complice al segretario:

 

-Ora quello scocciatore chiamerà me…-

 

Infatti squilla il telefono di casa:

 

-Pronto?

 Ciao,Fausto!

 E come va?

 C’è caldo in Bretagna?-

 

-No,è sempre cattivo tempo.

 Io guardo fuori dal salone dei congressi e vedo sempre piovere!

 Domani forse vado a visitare un faro.

 Poi ti chiamo.

 Ciao.-

 

-Ciao,Fausto.-

 

Bruno stringe Fausto e ride:

 

-Ma che falsone!-

 

La moglie di Carraro si siede sul letto:

 

-Francè,quando torna quell’insopportabile di Fausto dovremo incontrarci di nascosto!

 Cosa starà facendo in Bretagna?-

 

Il segretario la tira su di sé baciandola:

 

-E chissenefrega!-

 

 

 

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Giorno dopo girono Bruno continua il suo lavoro di fotografare i fari.

Fausto lo segue.

Ha visto ogni giorno Albino Dolci e quel ragazzo:fanno esattamente il loro stesso giro.

Sulla terrazza del faro di  Stiff  si sono trovati vicinissimi.

Li ha visti discutere a cena insieme in un’antica trattoria;ha visto Neri seguire Dolci disinteressato;li ha visti ridere e scambiarsi tenerezze…Neri e Al che stanno insieme,che vivono insieme.

Dolci che ha avuto il coraggio di essere coerente con sé stesso,che non ha mai nascosto la sua omossessualità e il suo legame con quel ragazzo.

E guardando il mare agitato pensa a sé stesso,a come si è sempre nascosto dietro a un finto moralismo.

Ha sempre vissuto nella più assoluta e totale ipocrisia.

Se anche lui e Bruno potessero vivere sempre insieme come stanno facendo adesso,come fanno Dolci e il suo ragazzo…

Questi pensieri lo tormentano dal giorno che dalla cima del faro dell’Ile Vierge ha visto Dolci e Neri e lo fanno sentire così vuoto…

Pensando che se solo fosse stato meno falso,ora potrebbe allontanarsi da una moglie che lo tradisce e andare a vivere con Bruno,dividere la sua vita con Bruno…   prova un profondo senso di amarezza.

Guarda con occhi malinconici le nubi nere sul mare in tempesta.

Bruno continua a fotografare.

Quando escono al faro scoppia un violento temporale.

Per non bagnarsi si infilano di corsa in una taverna.

Una taverna affollatissima decorata con modelli di navi,reti da pesca e poster di mareggiate spettacolari.

Appena entrati li investe un’ondata di calore,di voci,il tintinnare di bicchieri e musica.

Fausto si toglie il berretto di lana,Bruno asciuga dolcemente qualche goccia di pioggia sulla sua guancia,Fausto appoggia la testa sulla sua spalla e chiude gli occhi.

Di colpo li spalanca:di fronte a loro c’è Albino Dolci con Neri!

Fausto li fissa pietrificato.

Albino Dolci lo ha visto scambiarsi tenerezze con un uomo!

Dolci lo guarda meravigliato e intuisce il suo disagio.

Un fiume di pensieri si riversa nella sua mente.

Potrebbe metterlo ancora più in imbarazzo,minacciarlo,ricattarlo,vendicare anni di soprusi e di leggi contro i gay approvate da Carraro,vendicare tutte le cose screditanti e le cattiverie che dice nei suoi comizi e nelle interviste.

Ma non è cattivo.

E poi qui sono in una taverna dell’isola di Ouessant lontani migliaia di chilometri dalla Camera e dalle vie di Roma.

Rivolge a Carraro un sorriso e gli dice:

 

-Ciao,come cambia in fretta il tempo sull’oceano,eh?

 Siamo usciti che c’era il sole e adesso fa un freddo barbino!-

 

                                                                                                  - FINE -