TITOLO: If AUTORE: Slayer87 BETA Dedanah: Dedanah PAIRING: Harry/Draco RATING: NC17 GENERE: if… generale, non-co
ma non violento, erotico, slash, yaoi. DISCLAIMER: i personaggi
appartengono a J.K.Rowling e alle varie case editrici. La storia non ha alcun
fine di lucro e i personaggi, se non diversamente specificato, sono
maggiorenni. NOTE: Questa storia dovrebbe
essere (il condizionale è d’obbligo, perché potrei cambiare idea da un
momento all’altro) la prima di una serie, basata su un’ipotesi: mi spiego; si
tratta di prendere eventi dei libri e cambiarli in versione slash o/e yaoi.
Ho iniziato con il sesto libro, perché si prestava meglio… ma penso di farne
almeno uno per libro.
IF di
Slayer87 Era stata una brutta idea, decisamente non una delle sue
pensate migliori. Ma ormai non poteva far nulla se non aspettare che Malfoy
& co se ne andassero. Ascoltò il resto della conversazione con fare
distratto, e si risvegliò dal suo torpore solo quando Malfoy disse a Pansy: “Vai avanti che devo controllare una cosa.” Pansy
uscì. Ora Harry e Malfoy erano soli nello scompartimento. I ragazzi sfilavano
fuori dalla porta e scendevano sul binario buio. Malfoy abbassò le tende, poi
si chinò sul suo baule e lo riaprì. Harry sbirciò oltre il bordo della
retina, col cuore che batteva ancora più veloce. Che cos’era che Malfoy aveva
voluto nascondere a Pansy? Stava per mostrare il misterioso oggetto rotto che
era tanto importante riparare? “Petrificus
Totalus!” Senza
preavviso, Malfoy aveva puntato la bacchetta contro Harry, che rimase
paralizzato all’ istante. Come al rallentatore, si ribaltò oltre la reticella
e cadde ai piedi di Malfoy con un tonfo doloroso che scosse il pavimento, il
Mantello dell’Invisibilità impigliato sotto il corpo ora del tutto visibile,
le gambe ancora raccolte in quella scomoda posizione rannicchiata. Non poteva
muovere un muscolo; riuscì solo ad alzare lo sguardo su Malfoy, che fece un
gran sorriso. “Lo
sapevo.” Esultò. “Ho sentito il baule di Goyle sbatterti contro. E mi è
sembrato di vedere qualcosa di bianco lampeggiare per aria dopo che Zabini è
tornato…” il suo sguardo indugiò sulle scarpe da tennis di Harry. “Sei stato
tu a bloccare la porta quando Zabini è tornato dentro, immagino.” Contemplò
Harry per un momento. “Non
hai sentito niente di importante, Potter. Ma visto che sei qui…” “Visto che sei qui… potrei cercare di toglierti quella
pessima abitudine di ficcare il naso negli affari che non ti riguardano.” Avrebbe voluto rispondere “Come?”, ma la sua bocca era
impastoiata*, e
lui era alla totale mercè di Malfoy. Brutta, anzi bruttissima situazione. “Intanto vediamo di renderti più docile…” Detto ciò scagliò un Imperio su Harry, che riconobbe la
famigliare sensazione di totale pace col mondo, mescolata ad un’angoscia
profonda che l’ incantesimo rispedì sul fondo della sua mente. Malfoy liberò
Harry dalla pastoia TotalBody e si concesse un ghigno, oh si! Si sarebbe
divertito parecchio. “Mmm. Ora Potter ascoltami bene!farai quello che ti
dirò, senza ribattere, ok?” “Ok.” Disse Harry con voce atona. Malfoy ordinò di abbracciarlo e cosi Harry fece. Poi il
biondino mise alcuni incantesimi silenziatori e di allarme alle porte e sdraiò
Harry sul divanetto del treno. “Ok Potter. Penso che tu abbia capito cosa voglio che
noi facciamo. Quello che ti ordino di fare è di acconsentire e ricambiare.” Il pensiero di Harry fu: “ Brutto bastardo ****”** Ma il suo corpo aveva già iniziato a rispondere alle
carezze del biondo, che aveva poi appoggiato le sue labbra su quelle del moro
sotto di lui e gli aveva sussurrato: “Baciami.” Il moro, sotto Imperius, non se lo fece ripetere, e
iniziò a lambire con passione le labbra del forse-Mangiamorte. Draco
intrufolò la lingua nel bacio, disegnando con essa i contorni delle labbra di
Harry. Quando il moro aprì la bocca, Draco diede il via alla ricerca della
lingua dell’altro, il quale, dopo un primo momento di incertezza, contraccambiò
vivacemente quello scambio di opinioni, dando luogo ad un dibattito umido ed
eccitante. Arrivarono al punto in cui nessuno sapeva più cosa
ribattere, e i due si staccarono ansanti, per poi riprendere il discorso con
maggiore vigore, mentre le mani dei due contendenti andavano ad esplorare
zone sconosciute. Harry cominciò a gemere nel bacio, scatenando in quel
modo la voglia di Draco di qualcosa di più. Le sue agili dita da pianista
eliminarono ogni traccia d’abito sia suo sia di Harry, per poi gettare uno
sguardo in giù e ghignare, le loro erezioni parlavano chiaro. Ribaltò con un colpo di reni la situazione, e sussurrò
in un orecchio ad Harry: “Toccami.” Incerto, tremante ma deciso, forse perché soggiogato,
Harry vagò con le mani e la bocca sul corpo di Draco, prendendosi cura di
ogni singola parte che destava un minimo di interesse in lui: I capezzoli furono subito presi d’assalto dalla sua
bocca impertinente, che li leccò e li resi duri nella sua bocca. Il torace, liscio e modellato, fu attraversato da delle
mani che volevano saggiarne la consistenza e la levigatezza. Poi più giù, Harry valutò con occhio falsamente critico
l’inguine di Draco, finché non si decise a toccarlo. Dapprima lento, quasi revenziale, poi più consistente e
sicuro, Harry avvolse la sua mano sul membro di Draco, che stava gemendo in
maniera spudorata sopra di lui. Poi seguendo un istinto, che aveva, probabilmente, più a
che fare con l’Imperius che con qualcos’altro, Harry si chinò a saggiare
quella carne dura e pulsante. Solo un bacio, sulla punta, ma a cui poi ne seguirono
tanti altri, sotto, sopra, di lato. I baci divennero lunghe leccate umide, aventi
principalmente lo scopo di prendere sicurezza in qualcosa di ancora
sconosciuto. Infine avvolse la bocca intorno al glande e cercò di
prenderne il più possibile. Mise le mani alla base e iniziò un lento, ma
costante, movimento ondulatorio che mandò Draco sull’orlo della pazzia. Il movimento accelerò, finchè Draco non si riversò con
un gemito più forte degli altri, nella bocca del suo nemico. Di nuovo ribaltò le posizioni, appena fu in grado di
connettere, e decise di premiare il moretto con il suo stesso trattamento. Seguirono altri baci e carezze, poi Draco decise che era
arrivato il momento. Allargò le gambe di Harry, e scese a stuzzicare il suo
ingresso. Introdusse gentilmente un dito, seguito quasi subito da
altri due. Cominciò un lento dilatare dell’apertura, coadiuvato da
un bacio mozzafiato che fece perdere la testa a quell’ Harry cosi sottomesso
a causa di una maledizione. Di nuovo eccitato, Draco tolse le dita per penetrare
Harry con un unico, fluido, movimento. Rimase fermo per un po’, valutando le reazioni del suo
improbabile compagno. Quando la calma tornò a regnare sovrana iniziò a
spingere, causando gemiti e ansiti da parte di Potter. Non che Draco si risparmiasse: infatti, aumentò subito
il ritmo, portando entrambi oltre il limite in fretta. Stavano entrambi per venire, quando Draco si fermò di
colpo: “Asp-aspetta, non-non vorrai che finisca tu-tutto cosi
in fretta.” Ansimò. Riprese poco dopo, ancora lento, per poi spingere sempre
più forte. Ora non aveva la forza di fermarsi. Vennero entrambi, ognuno lasciando un ricordo di se
nell’altro. Poi, quando i respiri tornarono regolari, Draco si vestì
e disse ad Harry:
“Ora ti vestirai e poi dimenticherai tutto. Grazie per
il divertimento Potter!” Harry si vestì, mentre Draco usciva, sicuro della sua
vittoria sul bambino sopravissuto.” Evidentemente non era a conoscenza, del dettaglio
insignificante, che Potter riusciva a sconfiggere l’Imperius molto
facilmente. “Meglio cosi” si disse Potter, mentre usciva raggiante
dal treno. THE END * neologismo da me inventato per descrivere le sensazioni di chi ha subito una pastoia TotalBody. ** a voi scoprire la parola misteriosa, nel prossimo capitolo vi darò la soluzione. Gli asterischi indicano le lettere di cui è composta la parola.
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