DISCLAIMER: La Rowling li ha creati e se li tiene ben stretti!ç_ç



Harry Potter e il patto col diavolo II: Colombe e Corvi

parte IV

di Nuel


Harry stava cincischiando con la forchetta nel piatto. Non aveva molta voglia di mangiare. Continuava a sentire le dita di Draco sul suo corpo, a vedere quei suoi occhi seducenti... Dopo aver disseminato la sua frittata in tanti isolotti spersi nel piatto decise che un’altra doccia gli avrebbe schiarito le idee. Il getto caldo, spesso, si era rivelato un valido aiuto alle fantasie che il suo corpo pretendeva.

Draco si materializzò nel salottino della casa di Harry. Si guardò intorno, scoprendo i piccoli particolari dell’esistenza Babbana dell’uomo che amava e sentì lo scroscio della doccia, al piano di sopra.
Con un sorriso poco raccomandabile uscì dalla stanza, trovando immediatamente le scale e raggiungendo con passo felpato, in men che non si dica, il bagno.
Harry era sotto la doccia e gli dava le spalle. Il piccolo box era aperto e l’acqua cominciava ad uscire bagnando le piastrelle color crema.
Draco sorrise e si tolse il mantello, la giacca, le scarpe e le calze. Camminando in punta di piedi raggiunse Harry e si premette contro di lui abbracciandolo e baciandogli il collo.
Harry sussultò, colto di sorpresa e spaventato, ma non appena sentì le labbra di Draco sul collo, si appoggiò al suo petto, gettando in dietro la testa.
-Se sto sognando...-
-Non è un sogno, Harry-
-Allora non andare via- Miagolò Harry rigirandosi tra le sue braccia e baciandolo avidamente.
Draco lo spinse contro la parete, terminando di inzuppare camicia e pantaloni, continuando a baciarlo e facendo scorrere le mani sul suo petto, colto da una frenesia improvvisa.
Harry, divorandogli la bocca cominciò a sbottonargli la camicia, indifferente al suono di strappo che talvolta provocavano le sue mani sul tessuto leggero, spingendolo sulle spalle di Draco e poi, via, lungo le sue braccia, senza sbottonare i polsi. 
Finalmente poté conficcare le unghie nella sua schiena, gemendo tanto forte da sovrastare lo scroscio della doccia, strofinando la sua eccitazione contro quella di Draco, ancora coperta dai pantaloni.
Draco gli mordeva passionalmente il collo, palpeggiandogli il sedere e divaricandogli le natiche ed Harry precipitò le mani a slacciare cintura e pantaloni, incapace di pensare ad altro che a fondersi con lui.
Quando finalmente il biondo fu nudo, mormorando, tra i gemiti, un incantesino di levitazione, sollevo le ginocchia di Harry, mentre questi si aggrappava spasmodicamente al suo collo e lo riempì di sè con un’unica, violenta spinta.
Harry urlò, ma era esattamente così che lo voleva.
-Ancora!- Gemette, tornando a baciarlo, mentre Draco, appoggiato il suo amante alla parete bagnata, cominciava a scoparlo furiosamente.
Dopo pochi minuti i due amanti si ritrovarono col fiato corto e col ricordo del piacere raggiunto che già svaniva, suoni rauchi dalle loro gole e sgurdi confusi, come se neppure loro credessero a quello che avevano fatto.
Draco ansimò pesantemente sulla spalla di Harry, faticando a trovare l’aria sotto il getto diventato bollente. Spingendo Harry contro il muro doveva aver spostato la manopola che regolava la temperatura dell’acqua.
Harry deglutiva a fatica e continuava ad ansimare.
-Credevo... che fossi... un sogno- Riuscì a dirgli, cominciando a recuperare lucidità.
-Dov’è la tua camera?- Gli rispose Draco, cominciando a non tollerare più le sferzate ustionanti della doccia.
Harry indicò staccando un braccio dal suo collo e si ritrovò sollevato di peso e trasportato nella direzione giusta.
Un momento dopo Draco lo scaricava malamente sul letto, incoscente della scia bagnata che avevano lasciato dietro di loro e si inerpicava di nuovo su di lui, coprendo il viso arrossato di Harry di baci possessivi ed irrefrenabili, scavando sentieri sui suoi fianchi con le dita sottili ed obbligandolo rapidamente ad allargare di nuovo le cosce per lui.
-Ti voglio!- ansimò Harry, di nuovo in preda al desiderio e Draco non lo fece attendere, entrando di nuovo, senza tante storie, in lui e cominciando subito a spingere freneticamente, arpionandogli le spalle. 
Harry gemeva e sussultava, incapace di distinguere la realtà dalla fantasia, totalmente perso nel suo bisogno di Draco.
Il furioso amplesso durò poco più del primo, prima che, finalmente, ritrovassero entrambi la ragione.
Ansimanti e sudati, si abbracciarono stretti e scivolarono nel sonno senza scambiare una sola parola.
Si risvegliarono un paio d’ore più tardi. Harry aprì gli occhi e vide il suo amore addormentato, a pancia in giù, che lo circondava ancora con un braccio pallido e forte.
Boccheggiò un paio di volte, una per la visione mozzafiato ed una perché... cosa ci faceva Draco lì?!
Lo scroscio della doccia lo riportò alla realtà. Si ravviò velocemente i capelli con le dita e scivolò lentamente fuori dall’abbraccio che ancora gli cingeva i fianchi. Si piegò per alzarsi dal letto, mettendo i piedi a terra ed una fitta acuta gli colpì la schiena, togliendogli il fiato. No, decisamente questa volta Draco non ci era andato piano. Stringendo i denti andò in bagno, chiuse l’acqua, sbuffando per il pavimento allagato. Raccolse da terra i vestiti fradici di Draco e, con una smorfia, li sistemò alla meno peggio, cercando di ricordare dove avesse lasciato la sua bacchetta, per rimediare magicamente a quel disastro.
Cinque minuti dopo tornava al letto, dove il suo uomo dormiva ancora. Sentendo l’umidore tra le sue natiche si portò una mano alle spalle, cogliendo col dito qualche goccia densa... arrossì violentemente.
Draco si mosse tra le lenzuola ed aprì lentamente gli occhi.
Harry gli si sedette accanto e quello lo abbracciò subito, trascinandolo giù per baciarlo ancora.
-Buon giorno!- Lo salutò Harry, ancora un po’ imbarazzato.
-Harry!- Draco lo fissava come se ancora non credesse a quello che era successo, se fosse impossibile che loro due si trovassero, di nuovo, nudi in un letto.
Harry gli sorrise e Draco lo baciò ancora, con calma e passione, giocando con la sua lingua e carezzando le sue labbra.
-Vuoi farmi morire?- Ansimò piano Harry, rilassandosi tra le sue braccia.
-Merlino, no!- Rispose serio, Draco, accarezzandolo con avidità e pure con lentezza, scendendo a mordicchiargli il collo, succhiando piano la pelle accaldata, arrivando ai capezzoli turgidi e cominciando a tormentarli lentamente, con insistenza e devozione.
-Dra... co.... fer...mati....- Lo implorò Harry, inarcandosi per dare un po’ di sollievo alla sue erezione risorta ancora.
Draco scese ancora con le labbra, fino all’ombelico, baciandolo con tenerezza per poi seguire la via tracciata dai peli scuri che lì nascevano fino ad arrivare al suo inguine.
Harry si inarcò ancora e stavolta venne prontamente accolto dalla bocca del suo amante.
Harry urlò.
Draco prese a succhiarlo piano, accarezzandolo con la lingua, circondandolo con due dita alla base, massaggiando i testicoli ormai vuoti.
Harry si dimenava, cercando di spingersi più a fondo nella sua gola e Draco lasciò la presa, leccando con piccoli colpi decisi la punta congestionata e riprendendo a scendere, baciandogli i testicoli, alzandogli i reni con le mani, raggiungendo il suo ingresso.
-Dio, Harry! Ti ho fatto male?- Gli chiese preoccupato, sollevandosi a cercare i suoi occhi.
-No... lascia stare!- Pigolò Potter, ansimante.
Draco si rituffò tra le sue natiche, allungando la lingua per lenire il dolore e ripulirlo del suo sperma che stava scivolando fuori.
Harry aveva assunto un color aragosta cotta molto intenso, contraendo i muscoli spasmodicamente ogni volta che la lingua di Draco lo colpiva, cercando di trattenerla.
-Basta!- Ansimò dopo un po’. -Basta! Voglio fare l’amore!- Protestò il suo desiderio senza remore.
Draco lo guardò sorpreso ed un sorriso gli si dipinse in viso.
Si baciarono a lungo, con trasporto e poi Harry gli allacciò le gambe dietro la schiena.
-Sei sicuro? Irritato come sei ti farò male-
Harry scrollò le spalle e Draco scivolò piano dentro di lui, con delicatezza.
Presero ad ondeggiare assieme, lentamente, scambiandosi carezze e baci.
-Ti amo, Harry!- Gli bisbigliò il biondo all’orecchio.
-Anch’io ti amo!- Gli sorrise Harry, lasciandosi cullare da quel movimento lento e rilassante. Finalmente si sentiva completo. Quello che aveva desiderato e temuto tanto a lungo era successo: lui e Draco erano di nuovo assieme.
Con un rantolo soffocato, Draco si svuotò ancora dentro di lui e quel suono bastò per provocare l’estasi di Harry. Le ultime gocce del suo piacere imbiancarono la sua punta e Draco le leccò via prima di stendersi accanto a lui ed abbracciarlo.
Per qualche minuto restarono in silenzio, guardandosi negli occhi, poi Draco sospirò e si fece serio.
-Harry, vorrei essere qui solo per questo, ma... purtroppo... fare l’amore con te era l’ultimo dei miei pensieri quando sono arrivato qui...-
Harry si risvegliò dal suo sogno ad occhi aperti.
-Giusto.... come hai fatto a trovarmi?- Si mise a sedere con una piccola smorfia di dolore.
-Ginny- Rispose semplicemente Draco.
-Capisco- Harry sospirò e gli passò le dita tra i capelli sottili e freschi. -Per cosa sei venuto?-
-Per avvertirti. Questa notte Tu-sai-chi ed i suoi Mangiamorte si raduneranno a casa mia...-
Harry impallidì.
-...mio padre mi ha allontanato con una scusa in modo che non mi possano costringere a ricevere il marchio...-
-Taci!- Sbottò con gli occhi sgranati.
-Harry, cosa?-
-Non ti rendi conto del rischio che corri avvisandomi? Ti prenderanno per una spia, se lo scoprono! Non pensi a Pansy ed a Lily?!-
-Sono al sicuro, Harry!- Si mise a sedere a sua volta e lo abbracciò. -Loro sono al sicuro, è di te che mi devo preoccupare, adesso-
-So cavarmela!- Lo respinse, allontanandosi da lui.
-Harry?-
-Non potrei mai perdonarmelo se vi succedesse qualcosa! Abbiamo sbagliato tutto, Draco! Non dovevi venire! Non dovevamo fare l’amore!-
-Quando ho sentito il rumore della doccia ho perso ogni controllo, amore...-
-Io non faccio che pensare a te!- Gemette Harry, senza più soffocare i singhiozzi. Va via, ti prego!-
-Harry! Amore!- Draco lo abbracciò protettivamente. -Non ti lascio più da solo!-
-Sei un idiota! Adesso devi stare con la tua famiglia! Devi pensare a loro! Non a me!-
-Non voglio perderti....-
-Ti prometto che non mi perderai.... io voglio stare con te! Vincerò Voldemort perché... perché Lily possa crescere in un mondo migliore... ma tu fa la tua parte!-
Draco gli ascigò gli occhi e lo baciò sulla fronte.
-Pansy adesso lo sa...-
Gli occhi di Harry si allargarono di nuovo. -Glielo hai detto?!-
-Non ce n’è stato bisogno. L’ha capito da sola e... non ha nulla in contrario. Voglio che tu stia con me, che viviamo asieme.... voglio che tu cresca Lily con me e sua madre....-
Harry si appoggiò alla spalla di Draco e rimase silenzioso per qualche minuto.
-Sarà possibile solo dopo che avrò sconfitto Voldemort-
-Ti darò una mano!-
-No!- Lo gelò con lo sguardo. -No, Draco! Tuo padre ha ragione: restane fuori! Tu occupati di Lily e di Pansy e lascia il resto a chi è già coinvolto. Hai corso un rischio venendo qui a dirmi che Voldemort ha ricominciato a muoversi. Basta così! Hai fatto anche troppo. Lascia che ce la caviamo l’Ordine, il Ministero ed io. Torna dalle ragazze e difendi loro. Restate nascosti fio a quando questa storia non sarà finita!-
Le parole di Harry non ammetevano replica.
Harry scivolò di nuovo fuori dal letto e cominciò a vestirsi. Draco lo guardò per un po’, rattristato dal suo rifiuto, ma, in fondo, sapeva che doveva aspettarselo. Si decise e si alzò a sua volta. Vide i suoi abiti, magicamente lavati e stirati, appoggiati su una sedia e si vestì mestamente. Era sempre molto “Grifondoro” il suo Harry.
Quando furono vestiti entrambi, Draco gli si avvicinò e lo abbracciò.
-Promettimi che starai attento, Harry- Gli chiese piano.
Harry lo baciò con trasporto, lasciandolo col fiato corto. -Quando ci rivedremo... finiremo questo discorso- Gli disse insinuante, leccandosi le labbra. -Ora va!-
Draco lo fissò ancora per un attimo, poi si smaterializzò, lasciando Harry da solo.
Harry sospirò. Guardò il letto sfatto per le loro evoluzioni e mise in tasca la sua bacchetta, smaterializzandosi a sua volta, verso Grimmaud Place.



Continua